Nell’era “pluviale” del PNRR, con la disponibilità di centinaia di miliardi da spendere e trasformare in progetti di valore per compiere la transizione ecologica, nuove competenze manageriali sostenibili si fanno sempre più indispensabili.
Occorre una forte capacità realizzativa, una forte vocazione all’innovazione, con una consapevolezza maggiore alla sostenibilità economica, all’impatto sul lavoro e all’ambiente.
Per questo si deve ragionare in modo ibrido, con competenze “T-Shaped”: orizzontali per gestire i rischi, il cambiamento, le nuove tecnologie, ma soprattutto verticali per utilizzare le risorse finanziarie a disposizione e trasformare i progetti in valore.
Il Sustainability Project Manager deve sviluppare la capacità di “far accadere le cose”, di portare magicamente nuove opportunità finanziarie; deve conoscere i trend rilevanti e le loro implicazioni, essere credibile e operare con una visione sistemica che connetta tutti gli aspetti ambientali, sociali ed economici, gestendo processi e relazioni complesse.
Sul perché l’Agilità sia una risorsa imprescindibile per Sostenibilità ed Eco...Emiliano Soldi
We strongly believe that Agility is a key business capability not only to adapt quickly to market discontinuities (Business Agility), but also represents a key resource to best address transformations toward sustainability and circular economy
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016Epistema
Un articolo in piu' parti pensato per gli imprenditori delle PMI italiane e non solo ...
«Una value proposition per gli imprenditori: come fare? ad esempio con la balanced scorecard»
(prima parte)
Sul perché l’Agilità sia una risorsa imprescindibile per Sostenibilità ed Eco...Emiliano Soldi
We strongly believe that Agility is a key business capability not only to adapt quickly to market discontinuities (Business Agility), but also represents a key resource to best address transformations toward sustainability and circular economy
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016Epistema
Un articolo in piu' parti pensato per gli imprenditori delle PMI italiane e non solo ...
«Una value proposition per gli imprenditori: come fare? ad esempio con la balanced scorecard»
(prima parte)
Il bilancio di sostenibilità - l'esperienza di RadiciGroupRadiciGroup
Il Bilancio di Sostenibilità: l’Esperienza di RadiciGroup
Settimana per l'Energia - Bergamo, 23 Ottobre 2014
Maria Teresa Betti Corporate Marketing&Communication RadiciGroup
C2C, cradle to cradle, dalla culla alla culla
una metodologia per progettare e produrre imitando la natura
Imparare a gestire le risorse
Non produrre scarti
Riciclare continuamente
Questa metodologia e certificazione consente di
- risparmiare sulle materie prime
- riorganizzare la produzione
- grandi potenzialità di marketing
- creare reti di imprese in "simbiosi industriale"
Stiamo organizzando corsi di formazione sia collettivi (territoriali e per singole imprese) su questa metodologia con la possibilità di organizzare con la possibilità di accedere a finanziamenti su fondoprofessioni.fondoimpresa
Per informazioni danielecavallotti@gmail.com
L'Associazione per lo Sviluppo della Competitività Ambientale d'Impresa e le attività per promuovere la riduzione dei rifiuti nelle imprese - Di Giuseppe Lanzi (Presidente di AssoSCAI)
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...Kilowatt
Appuntamento#2 della quarta edizione di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su proposta di valore e business model.
La trasformazione digitale delle organizzazioniStefano Palumbo
È un evento formativo originale, coinvolgente. Il format è stato messo a punto in decine di applicazioni ed è suscettibile di essere adattato per durata, target e approfondimento. È basato su contenuti di forte affidabilità e concretezza, prodotti tramite due ricerche previsionali. La creazione degli scenari ha coinvolto una ventina di autorevoli esperti i quali, grazie al metodo scientifico utilizzato, hanno focalizzato le tendenze più
importanti della “trasformazione digitale” delle aziende.
Matteo Locatelli, titolare di Pink Frogs Cosmetics, spiega il percorso che porta l'azienda di produzione di cosmetici conto terzi a perseguire la politica della sostenibilità. Dalle dinamiche mondiali, europee e italiane fino alla spiegazione dettagliata dei 10 passi da seguire "Ten steps to sustainability".
On going digital transformation is analyzed identifying at least six possible of its evolutionary directions.
Each of them is briefly described and possible consequences for HR role and operations is highlighted.
Leonardo Maria Seri | Il PM incontra la proprietà intellettualePMexpo
La protezione degli asset immateriali nella gestione di un progetto in azienda e nella vita di un’attività d’impresa può avere un ruolo importante per conseguire un vantaggio competitivo sul mercato e per tutelare gli investimenti che danno origine alle innovazioni e con cui si costruisce e si coltiva la riconoscibilità di un prodotto o di un brand.
Che si tratti di gestire lo sviluppo e lancio di nuovi prodotti o di nuovi brand, la collaborazione tra imprese per innovare o l'ingresso in nuovi mercati, occorre fare chiarezza su cosa può essere tutelato e con quali strumenti: occorre dunque analizzare, progettare e pianificare la tutela degli asset di proprietà intellettuale nella gestione di progetto, definendone obiettivi e tempi, individuando gli strumenti più adeguati per raggiungere gli scopi prefissati, tenendo in considerazione anche costi e strategie di protezione.
Una corretta pianificazione delle tutele e gestione delle strategie di protezione degli asset di IP consente di porre solide basi per ottenere tutela nei confronti di usurpatori e contraffattori ed è utile per ulteriormente valorizzare i propri asset.
Teresa Iorfida, Paolo Di Marco | Strategia e gestione del portfolio progettiPMexpo
Dallo sviluppo all’implementazione della strategia aziedale attraverso la gestione del portfolio progetti. Approccio multi projects management (Porfolio, Program, Project) e assessment di maturità ISIPM PRADO quale fattore chiave del processo di sviluppo strategico.
Case study:
Settore Farmaceutico e Consumer healthcare
Settore Multiutilities
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Imparare a gestire le risorse
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Riciclare continuamente
Questa metodologia e certificazione consente di
- risparmiare sulle materie prime
- riorganizzare la produzione
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Stiamo organizzando corsi di formazione sia collettivi (territoriali e per singole imprese) su questa metodologia con la possibilità di organizzare con la possibilità di accedere a finanziamenti su fondoprofessioni.fondoimpresa
Per informazioni danielecavallotti@gmail.com
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La trasformazione digitale delle organizzazioniStefano Palumbo
È un evento formativo originale, coinvolgente. Il format è stato messo a punto in decine di applicazioni ed è suscettibile di essere adattato per durata, target e approfondimento. È basato su contenuti di forte affidabilità e concretezza, prodotti tramite due ricerche previsionali. La creazione degli scenari ha coinvolto una ventina di autorevoli esperti i quali, grazie al metodo scientifico utilizzato, hanno focalizzato le tendenze più
importanti della “trasformazione digitale” delle aziende.
Matteo Locatelli, titolare di Pink Frogs Cosmetics, spiega il percorso che porta l'azienda di produzione di cosmetici conto terzi a perseguire la politica della sostenibilità. Dalle dinamiche mondiali, europee e italiane fino alla spiegazione dettagliata dei 10 passi da seguire "Ten steps to sustainability".
On going digital transformation is analyzed identifying at least six possible of its evolutionary directions.
Each of them is briefly described and possible consequences for HR role and operations is highlighted.
Leonardo Maria Seri | Il PM incontra la proprietà intellettualePMexpo
La protezione degli asset immateriali nella gestione di un progetto in azienda e nella vita di un’attività d’impresa può avere un ruolo importante per conseguire un vantaggio competitivo sul mercato e per tutelare gli investimenti che danno origine alle innovazioni e con cui si costruisce e si coltiva la riconoscibilità di un prodotto o di un brand.
Che si tratti di gestire lo sviluppo e lancio di nuovi prodotti o di nuovi brand, la collaborazione tra imprese per innovare o l'ingresso in nuovi mercati, occorre fare chiarezza su cosa può essere tutelato e con quali strumenti: occorre dunque analizzare, progettare e pianificare la tutela degli asset di proprietà intellettuale nella gestione di progetto, definendone obiettivi e tempi, individuando gli strumenti più adeguati per raggiungere gli scopi prefissati, tenendo in considerazione anche costi e strategie di protezione.
Una corretta pianificazione delle tutele e gestione delle strategie di protezione degli asset di IP consente di porre solide basi per ottenere tutela nei confronti di usurpatori e contraffattori ed è utile per ulteriormente valorizzare i propri asset.
Teresa Iorfida, Paolo Di Marco | Strategia e gestione del portfolio progettiPMexpo
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Claudia Curci | Change Management in sanità. L'esperienza di ASL Roma 1PMexpo
Dopo una iniziale panoramica dello scenario Nazionale e Regionale che impegna la Sanità Italiana nel 2023- 2024 si presenterà l’esperienza di ASL Roma 1 nell’uso dei processi di e-procurement e project management. Il focus sarà su 4 progetti strategici in atto la Cartella Clinica Elettronica (CCE), la digitalizzazione delle Sale Operatorie , le Centrali Operative Territoriali e la migrazione al Cloud.
Per i primi tre si approfondirà il processo di change management confronto ed analisi delle criticità e dei fattori di successo. Per il quarto invece l’importanza della progettazione per sostenere la migrazione al Cloud PSN secondo le direttive del Dipartimento della Transazione Digitale.
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L’adozione del project management è l’elemento chiave per un cambio di paradigma necessario nel mondo delle costruzioni pubbliche che permetta di rispondere all’esigenze della collettività: opere pubbliche con tempi e costi certi.
Nonostante questo assunto sia sempre più vero l’introduzione del PM nelle opere pubbliche ancora fatica.
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- dell’evoluzione del quadro normativo con il nuovo codice degli appalti;
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Vincenza Conteduca, Sabrina Manicini | Project management nei progetti di ric...PMexpo
La grande novità nel panorama scientifico attuale è la medicina di precisione e personalizzata. Il ricercatore traslazionale è un project manager coinvolto nella gestione di molteplici aspetti di un progetto: dalla progettazione alla supervisione scientifica, dalla gestione finanziaria alle strategie di comunicazione.
La ricerca scientifica è un'impresa collettiva che coinvolge un team multidisciplinare e multiprofessionale, che traduce un’idea progettuale in un progetto di indagine scientifica fattibile e di impatto clinico. L’analisi dei progetti con punti di forza e debolezza ed eventuali criticità richiede un attento project management in grado di combinare la spinta creativa e, talvolta, imprevedibile della ricerca scientifica con l'arte di pianificare, organizzare e gestire le componenti di processo per raggiungere gli obiettivi prestabiliti.
Antonio Maria D'Amico | Lo stato d’avanzamento del PNRR e la cultura del Proj...PMexpo
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Intervista a Martin Castrogiovanni, il Campione di Rugby Italiano che meglio ha rappresentato gli ideali del rugby sia come “gioco” che come “filosofia di vita”, dal 2000 al 2010 come Giocatore e oggi, come Educatore e Coach, anche attraverso la Castro Rugby Academy.
L’intervista sarà condotta dal Senior Trainer ISIPM, Paolo Di Marco, esperto di Project Management e di Management dello Sport.
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L’approccio per processi è sempre vincente! Secondo il messaggio degli autori, senior project manager e spettatori di oltre tre decadi di gestione progetti.
Da circa vent’anni i dirigenti delle grandi aziende sono impegnati in sforzi senza sosta per migliorare le prestazioni del loro business e dei progetti in ottica del “valore”.
I miglioramenti ottenuti su singole attività si sono dimostrati nella pratica insufficienti, e si è finalmente focalizzata la necessità di passare alla soluzione di problemi in ottica di sistemi e di processi in primis, invece di continuare a pensare in ottica sylos e compiti specialistici.
Il project management è stato protagonista di questa evoluzione storica, distillando i migliori concetti dei diversi movimenti e creandone di nuovi.
Il presente vuol costituire un seminario originale, che rivisita un po' la storia, da Taylor e Gantt ai moderni standard, passando per la casa del Lean, la reazione Agile, la nascita di altre specie di project management per la sostenibilità e l’innovazione, fino alla famiglia degli standard ISO 21500, che rendono istituzionale e maturo il project management, idoneo a guidare il nostro mondo fatto di turbolenze e di cambiamenti.
Silvia Maria | Engagement Metrics that MatterPMexpo
The Q12 Gallup survey has emerged as a widely recognized tool for measuring employee engagement. Its twelve core elements provide a framework to assess employees' emotional connection, productivity, and commitment to their work. This abstract reports insights from the Q12 Gallup survey administered to 130 employees of a Ticino company in health-care sector.
Based on that, the proposed approach aims to develop a holistic metric or KPI, to measure and monitor internal stakeholder engagement annually. By utilizing this metric, organizations can gain valuable insights into areas for improvement and actions to put in place, foster a positive work environment, and ultimately enhance overall project performance.
Sustainable Project Management: A multidimensional value-based approachPMexpo
Un progetto sostenibile si concentra sulla creazione e implementazione di strategie che tengano conto in modo equilibrato delle dimensioni economica, sociale e ambientale. La dimensione economica riguarda costi, investimenti e sostenibilità di bilancio, mentre quella sociale si riferisce agli aspetti relazionali di un'organizzazione con il contesto sociale, così come la dimensione ambientale mira a rispettare e proteggere l'ecosistema. Poiché i progetti sostenibili traguardano diversi tipi di valore, si propone un approccio innovativo di gestione del progetto basato proprio sul valore, e che gestisca in modo efficace, tramite indicatori chiave di performance (KPI) specifici, la creazione di valore per gli stakeholder in termini di sostenibilità economica, equità sociale e tutela dell'ambiente.
Luca Cresciullo | Progettazione e realizzazione di ambienti digitali in VRPMexpo
State of flow e progettazione a scopo immersivo. Verranno discusse tutte le pratiche ed attività di design e progettazione mirate alla fusione tra azione e consapevolezza degli utenti, con lo scopo di favorire la più totale immersione durante un’esperienza virtuale nella quale un utente esplora ed interagisce con ambiente digitali.
Aurora Mirabella | Progettare e applicare l’intelligenza artificiale per la C...PMexpo
L’evoluzione della tecnologia porta, inevitabilmente, a chiedersi fino a che punto l’intelligenza artificiale (AI) possa sostituire gli esseri umani in compiti complessi. L’analisi presentata prende in esame la possibile applicazione dell’AI nel mercato dei servizi di pubblica utilità regolamentato da ARERA e precisamente a supporto dello strumento della Conciliazione previsto per la risoluzione delle controversie con operatori e Gestori: l’AI sarà in grado di codificare tutte le variabili legate
all’interazione umana, generando un adeguato livello di fiducia, ed al contempo elaborare proposte transattive corrette ed affidabili?
Roberto Meli | La WBS come strumento di governance economica dei progetti in ...PMexpo
Ogni progetto in outsourcing, che faccia, quindi, ricorso alle dinamiche di mercato, ha quattro momenti cruciali da affrontare con grande cura. La stima da parte del fornitore delle risorse e quindi dei costi/prezzi necessari ad ottenere gli output (se non anche gli outcome) di progetto, la verifica, da parte del cliente, della congruità “ex ante” delle risorse/prezzi richiesti, il controllo degli eventuali cambiamenti di ambito o dei rischi che portano ad una variazione delle risorse/prezzi richiesti e infine la verifica di congruità “ex post” dell’uso delle risorse. Questi ultimi due passi sono necessari solo per le forme contrattuali a misura, nelle quali il corrispettivo è modulato non sul promesso ma sul consegnato.
Esistono due fondamentali approcci per supportare queste 4 attività di management: i modelli di costo parametrici e la Work Breakdown Structure. I primi sono basati su dati empirici raccolti su progetti simili e dati in pasto ad un modellatore umano o di intelligenza artificiale (come una rete neurale o altre tecniche di machine learning), la seconda è uno strumento di pianificazione noto da molto tempo ma anche spesso usato molto male per supportare tali fasi cruciali.
La presentazione si soffermerà ad analizzare questi aspetti presentando buone e cattive prassi di utilizzo di tali strumenti di supporto.
In questo momento storico, in cui il PNRR è ancora un tema di attualità, è assolutamente prioritario affrontare queste fasi con il massimo della efficacia ma anche dimostrabilità in caso di verifiche di organi di controllo le cui conseguenze possono essere drammatiche.
Simone Cascioli, Patrizia Valli | La transizione energetica in LiquigasPMexpo
Liquigas, azienda leader nazionale nella distribuzione di GPL e GNL, prosegue l’impegno per promuovere la sostenibilità attraverso fonti energetiche di transizione e soluzioni innovative, ponendosi l’obiettivo della crescita aziendale all'interno dei nuovi scenari energetici internazionali e raggiungendo zero emissioni di CO2.
Per tale motivo sono stati implementati, per la riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2, progetti che coinvolgono la catena del valore della Società e per la riduzione delle emissioni di Scope 3, Liquigas, proiettandosi verso il futuro in un contesto sempre più complesso, ha scelto di investire in progetti innovativi e nella ricerca e sviluppo sui combustibili sostenibili, come il bioGPL e il bioGNL e l'rDME
Antonio Perno | Il sistema di gestione dei progetti nell’Ospedale Pediatrico ...PMexpo
Nel corso degli ultimi anni, l’Ospedale aveva conseguito risultati economici e finanziari non in linea con le aspettative. Per garantire ai propri pazienti il livello di eccellenza clinica-assistenziale aveva attinto a risorse proprie, compromettendo la possibilità di essere sostenibile nel lungo periodo.
Da qui si è avvertita la necessità di un cambio di rotta sostanziale; la sfida manageriale raccolta è stata quella del raggiungimento del pieno equilibrio economico e finanziario, garantendo il mantenimento degli standard qualitativi in termini di assistenza clinica, di ricerca scientifica e di accoglienza.
L’intervento racconta l’esperienza maturata dell’introduzione del sistema di gestione dei progetti all’interno dell’organizzazione, gli ostacoli, le soluzioni adottate e i risultati raggiunti.
Francesco Liguori, Giuliano Liguori | Il Project Manager ai tempi dell'IAPMexpo
L'avvento dell'Intelligenza Artificiale Generativa sta ridefinendo il ruolo del Project Manager. In questa presentazione esploreremo le competenze necessarie al Project Manager 5.0 per gestire progetti complessi integrando efficacemente l'Intelligenza Artificiale. Vedremo come un approccio umano-centrico, che ponga le persone al centro arricchito dalle potenzialità dell'AI, consenta di ottenere risultati migliori. Presenteremo metodologie innovative che uniscono il pensiero analitico umano con la potenza computazionale delle macchine per una gestione di progetto aumentata. L'obiettivo è ispirare una nuova generazione di Project Manager pronti ad affrontare le sfide del futuro.
David Bramini | Gestione strategica del Portfolio Progetti. Orientare l exec...PMexpo
Gestire in modo efficace il Portfolio Progetti può essere reso difficoltoso da svariate disfunzioni organizzative. Tra queste, il sovraccarico rispetto alla reale capacità di esecuzione, è spesso causa di disorientamento, col conseguente dispendio di energie in attività non coerenti con gli obiettivi dell’organizzazione.
Gli OKR (Objective & Key Results) sono un framework che, tra i vari benefici, può essere impiegato insieme ad altri "filtri decisionali" per valutare quali delle tante idee e iniziative che circolano nell'organizzazione sono coerenti con la strategia e meritevoli delle preziose risorse richieste.
Nel talk porterò esperienze di integrazione tra moderne pratiche di gestione del Portfolio e OKR, al fine di consolidare il collegamento tra la strategia aziendale e la sua esecuzione.
Esperienza guidata di auto-valutazione con il modello ISIPM-PradoPMexpo
Il mondo moderno dipende dai progetti. Circa un terzo dell'economia è gestito per mezzo di progetti e, per molte organizzazioni, sono proprio i progetti a garantirne il futuro ed a permettere la sopravvivenza e la crescita. Tale condizione supporta la necessità per tutte le organizzazioni di maturare una competenza nella gestione dei progetti.
Il modello ISIPM-Prado®, strumento proprietario dell’Istituto Italiano di Project Management®, misura in maniera diretta la maturità di project management ed in maniera indiretta la maturità organizzativa ed è attuabile in tutte le realtà organizzative, comprese le PMI.
L’obiettivo del workshop è la compilazione in auto-assessment, guidata da Assessor ISIPM-Prado®, del questionario di 60 domande sul sito www.maturità.isipm.org al fine di quantificare un valore sintetico di maturità generale della propria organizzazione, a sua volta distribuito su 7 dimensioni di analisi:
competenze di project management;
competenze tecniche e contestuali;
competenze comportamentali;
metodologia;
sistema informativo;
allineamento strategico;
struttura organizzativa.
Al termine della compilazione del questionario, gli Assessor ISIPM-Prado® supporteranno una lettura integrata e qualitativa dei valori ottenuti da partecipanti.
N.B: Si richiede ai partecipanti, prima del workshop, di loggarsi sul sito www.maturità.isipm.org e compilare solo l’anagrafica. Il questionario sarà oggetto dell’incontro.
Laurent Louboutin | Embracing the Digital RevolutionPMexpo
Introducing PRINCE2® 7: Responding to the ever-changing landscape of project management, PRINCE2 has evolved with its 7th edition. Since its inception in 1996, PRINCE2 has witnessed six editions, with the latest update in 2017. This new edition embraces the digital revolution, rapid change, and the rise of Agile methodologies. People are now at the core of successful projects, seamlessly integrated into the PRINCE2 method. Additionally, sustainability emerges as a key aspect of project performance, aligning with modern organizational needs. Moreover, a digital and data management approach has been introduced to cater to the evolving demands of project management professionals. Join us as we explore the advancements in PRINCE2® 7 and its relevance in today's dynamic project landscape.
Stefano Broccardo | Digitalizzazione e sostenibilità: cosa può fare il cost m...PMexpo
Transizione digitale e sostenibilità sono sfide che le aziende affrontano con l’obiettivo di migliorare processi e posizionamento competitivo. Apparentemente profondamente diversi tra loro, sono invece concetti strettamente connessi tra loro.
Si tratta di trasformazioni radicali e profonde, che hanno a che fare con i modelli organizzativi della società e le competenze delle persone; comportano la necessità di analizzare, pianificare, organizzare e controllare le attività, per ridurre al minimo i fattori di rischio.
Per vincere queste sfide, sono necessari un metodo capace di ripensare l’organizzazione e gli strumenti per favorire l’incontro tra tecnologia e know how.
Può essere il cost management uno strumento utile al project manager impegnato in questi ambiti?
4. Stargate Consulting srl è socio fondatore del Centro di Competenza ARTES 4.0, un network di
università e aziende ad alta specializzazione per il servizio all’innovazione delle imprese, con una
struttura a rete che garantisce l’intera copertura nazionale ed una proiezione internazionale.
5. ARTES 5.0 - Restart Italy mira a un'adozione
diffusa a livello nazionale delle tecnologie digitali,
con particolare attenzione all'intelligenza artificiale
e alla robotica, per alimentare catene del valore
sostenibili, incentrate sull'uomo e resilienti in linea
con il programma Europa digitale.
ARTES 5.0 offrirà servizi di innovazione
appositamente progettati per accelerare la
transizione digitale ed ecologica in diversi settori
economici come salute e qualità della vita,
produzione sostenibile, economia di rigenerazione,
industria creativa e culturale. Particolare
attenzione sarà dedicata al cruciale settore
energetico.
6. La disruption delle competenze
Gennaio 2023: il report “The future of Jobs”
del World Economic Forum:
- entro il 2030, più di un terzo delle competenze chiave
saranno composte da skill che in questi anni non sono
considerate cruciali
- il 65% dei bambini al loro primo giorno di scuola
elementare nel 2023 dovrà intraprendere un lavoro
che oggi nessuno conosce
7. Quali sono le professioni a rischio estinzione?
Rivoluzione industriale. Domanda di lavoro è diminuita per le “mansioni
manuali di routine”.
Rivoluzione digitale. Occupazione rischia di crollare per le “mansioni
cognitive di routine”.
8. «Will Robots Take My Job?»
Inserite il nome del vostro lavoro e apparirà la probabilità in percentuale
che entro il 2033 rimaniate disoccupati a causa dell’intelligenza artificiale:
• Agenti assicurativi: 92% “You are doomed”
• Manager HR: 0,55%
• Relazioni sindacali e rapporti di lavoro: 31% “Inizia a preoccuparti”
• Per chi gestisce i sistemi di compensazione, i benefit aziendali e gli
adetti alle buste paga, che veleggiano tra il 96% e il 97% “You are
doomed”
9. Dove non arrivano (ancora) le macchine?
La capacità di ideazione
• no “macchine imprenditoriali”
• no capacità di escogitare nuove
soluzioni
10. Dove non arrivano (ancora) le macchine?
La creatività
• capacità di riconoscere modelli in contesti
ampi
• sfruttare informazioni che non possono
essere ricondotte a schemi già conosciuti
• pensare “out-of-the-box”
• solo emisfero sinistro
• sì problem solving, ma non problem setting
11. Dove non arrivano (ancora) le macchine?
Le forme complesse di comunicazione
• empatia, immedesimarsi nelle esigenze di una
persona
I chatbot competono con gli addetti ai clienti… non
si stancano e non si arrabbiano mai.
La contraddizione. Walt Whitman poeta:
“Ebbene sì ci contraddiciamo, siamo grandi,
conteniamo moltitudini”.
12.
13. E’ Hybrid Thinker:
- one part humanist,
- one part technoligist,
- one part capitalist
Capacità di ibridazione
Ha compreso il vero significato dell’innovazione, creare e catturare valore
e come rendere la creatività profittevole.
«Hybrid» Project Manager
14. Il suo approccio all’innovazione non è solo di carattere
tecnologico. Quella tecnologica è solo una delle
dimensioni dell’innovazione, per questo l’innovation
manager deve essere professionista T-Shaped, come
definito dal ricercatore David Guest, un manager
ibrido con forte vocazione all’innovazione, con una
consapevolezza maggiore sul business, sull’impatto sul
mercato e sul lavoro.
Manager «T-Shaped»
15. Possiede competenze
approfondite ina una
disciplina, ma è privo di
competenze in altri ambiti
Possiede conoscenze in
diverse discipline, ma è privo
di competenze approfondite
in ciascuna di esse
Possiede conoscenze
approfondite in almeno una
disciplina e conoscenze in
diversi ambiti
I-Shaped T-Shaped
Hyphen-Shaped
18. Si occupa poi di evangelizzazione culturale per introdurre nuove metodologie e per favorire il change
management che accompagni il cambiamento culturale in azienda.
La capacità più rilevante appare infatti essere
la leadership, la capacità di motivare e ispirare e il
change management.
Sa scontrarsi con la cultura prevalente in azienda,
la sindrome del “not invented here”, del “si è
sempre fatto così”.
Change Management
19. E’ contro la natura
umana reagire in modo
positivo ai cambiamenti
perché questi ci
spingono fuori dalla
nostra zona di comfort
27. Technology
Tecnologie Abilitanti
“Automation and robotics provide the
muscle for Industry 4.0, AR/VR, cameras and
other sensors provide the senses, and data
and connectivity are its central nervous
system. But the real brains behind this
industrial revolution is Artificial
Intelligence”.
31. UNI/PDR 109: PROFILI PROFESSIONALI NELL’AMBITO DELLA SOSTENIBILITÀ
UNI insieme a Intertek, Confassociazioni, e CSR Manager Network
• La parte 1 (UNI/PdR 109.1:2021) definisce i requisiti relativi all’attività professionale
del Sustainability Manager e Sustainability Practitioner ossia del professionista che svolge
attività di gestione a livello manageriale della sostenibilità in azienda e della responsabilità
sociale d’impresa e del professionista che sviluppa e gestisce a livello operativo la sostenibilità.
• La parte 2 (UNI/PdR 109.2:2021) definisce invece i requisiti relativi all’attività professionale
del Sustainability & CSR Auditor, SDG Action Manager, SDG User, ossia del professionista che
svolge attività di audit nell’ambito della sostenibilità e della responsabilità sociale d’impresa,
gestione degli obiettivi SDGs in strutture organizzative, aspetti di gestione e attività quotidiane
dei cittadini correlate agli SDGs non correlate a specifiche attività professionali.
32. UNI/PDR 109: PROFILI PROFESSIONALI NELL’AMBITO DELLA SOSTENIBILITÀ
Per contribuire allo sviluppo di un business model sostenibile (che è uno dei compiti che la prassi
attribuisce al Sustainability Manager e al Sustainability Practitioner) questi professionisti devono – ad
esempio – essere in grado di:
• Identificare e valutare gli impatti socio-ambientali del business model aziendale e dei prodotti e servizi
offerti su cui esso è basato e monitorarne, con metriche standard e ad hoc, gli impatti socio
ambientali nel tempo.
• Identificare, anche attraverso il coinvolgimento di stakeholder interni ed esterni, le aree di
miglioramento/criticità degli impatti socio-ambientali e della gestione dei rischi socio-
ambientali(anche in relazione a eventuali categorie svantaggiate, come a esempio disabili o anziani,
e all’emergere della cosiddetta economia circolare) e diffonderle tra gli attori di riferimento.
33. UNI/PDR 109: PROFILI PROFESSIONALI NELL’AMBITO DELLA SOSTENIBILITÀ
• Riconoscere, anche confrontandosi con attori e partner esterni coinvolti nei processi di innovazione
di prodotto/servizio, le opportunità tecnologiche, regolative e di public policies che possono favorire il
miglioramento degli impatti socio-ambientali e della gestione dei rischi socio-ambientali e
promuoverle presso attori di riferimento.
• Garantire la compliance dei prodotti/servizi offerti alle normative e agli standard/certificazioni
volontari a cui l’azienda aderisce in termini di impatti e rischi socio-ambientali ed eventualmente agli
standard richiesti dai fondi di sustainable investment.
35. INDICATORI PER CALCOLARE LA SOSTENIBILITA’
Indicatori finanziari, economici, sociali e ambientali da soddisfare.
Anche elementi poco tangibili come l’impatto sulla comunità, in termini di posti di lavoro creati, come
si è preservata o migliorata la gestione del territorio, della cultura, della salute e dell’istruzione locale.
Innanzitutto, bisogna segnalare quali parametri e indicatori si intendono usare per misurare gli
impatti appena descritti.
Acquisizione di dati relativi all’uso dei materiali usati, all’ottimizzazione dell’uso delle risorse
energetiche (idriche, elettriche ecc.), alle emissioni di Co2.
Tra le misurazioni standard più famose ci sono i GRI, Global Reporting Initiative, creati dall’omonima
organizzazione non-profit per fornire un set di elementi con cui valutare la sostenibilità, sia in macro
che in micro, dei vari componenti che un progetto, un’iniziativa o un’azienda è composta.
36. TOOL DI SOSTENIBILITA’
• LCA (Life Cycle Assessment)
La valutazione del ciclo di vita (LCA) di un prodotto o di un servizio è un metodo oggettivo di valutazione
e quantificazione degli impatti ambientali associati al prodotto o al servizio, lungo l’intero ciclo di vita,
dall’acquisizione delle materie prime al fine vita: dalla culla alla tomba. La metodologia di analisi è
stabilita dalle norme ISO 14040 e ISO 14044.
• Carbon Footprint
La Carbon Footprint (Impronta di Carbonio) è uno strumento per misurare, gestire e comunicare le
emissioni di gas serra (GHG) correlate ai prodotti o servizi. E’ basata sulla metodologia LCA
(Environmental Life Cycle Assessment), una metodologia standardizzata (ISO 14040 e ISO 14044)
attraverso la quale vengono analizzati tutti i processi correlati al prodotto/servizio: dalla fase di
produzione delle materie prime, trasporti, packaging fino allo smaltimento a fine vita.
37. TOOL DI SOSTENIBILITA’
• Water Footprint
La Water Footprint, è un indicatore dell’acqua utilizzato nell’intero ciclo di vita del prodotto. La
metodologia di analisi è stabilita dal Water Footprint network o dalla norma ISO 14046 (Environmental
management – Water Footprint – Principles, Requirements and Guidelines).
• Emission Trading Sceme (ETS) per la riduzione dei gas serra
Lanciato nel 2005, l’ETS si basa sul principio “cap and trade”. Ciò significa che c’è un “cap”, o limite,
sulla quantità totale di gas serra che possono essere emessi dagli stabilimenti soggetti ad ETS.
• Ecodesign
L’analisi del ciclo di vita e l’impronta di carbonio rappresentano degli strumenti fondamentali per
l’attuazione dell’ecodesign, un nuovo approccio di concezione della progettazione che considera tutte le
fasi di vita del prodotto per minimizzarne gli impatti sull’ambiente, ottimizzare l’uso delle risorse, delle
materie prime, riducendo gli sprechi e aumentando la produttività.
38. ENERGY MANAGEMENT
Incentivi finalizzati alla gestione di ciò che riguarda l’energia all’interno di un’azienda
verificando i consumi, ottimizzandoli e promuovendo interventi mirati all’efficienza energetica e
all’uso di fonti rinnovabili
Energy Manager e di Esperto in Gestione dell’Energia ha
competenze:
• Sulla corretta gestione dei consumi energetici degli aspetti correlati
di interazione ambientale;
• Sulle nozioni fondamentali circa la legislazione energetica ed
ambientale;
• Sulle normative tecniche ed i meccanismi di incentivazione
dell’Efficienza Energetica e delle Fonti Energetiche Rinnovabili
39. COME SVILUPPARE UN PROGETTO SOSTENIBILE
• Fattibilità. Deve essere realistico, ottenibile grazie alle risorse che vengono messe a disposizione.
• Adattabilità. Un progetto si definisce resiliente non solo perché è in grado di massimizzare lo
stoccaggio, la gestione e l’uso delle risorse energetiche, ma anche perché riesce a modificare la sua
operatività in corso d’opera appena si intravedono cambiamenti economici, sociali o nuove opportunità
di business.
• Scalabilità. Un progetto scalabile è un progetto in grado di aumentare le sue dimensioni e la sua
produzione per far fronte a repentine e grandi domande di mercato in modo da dispiegare tutto il suo
potenziale.
• Manutenibilità. Nel disegno deve esserci anche questa caratteristica per renderlo facilmente gestibile
senza troppi dispendi di energia e materiali. Andranno fatte profonde valutazioni sull’uso dei materiali e
sulla progettazione.
42. Approccio
Globale
• Prescrittivo, non descrittivo
• Enfasi su come, non cosa o
perché
• Principi per guidare la mentalità,
le azioni e i comportamenti
Base per la
progettazione
• Processi specifici convertono gli
input in output utilizzando
strumenti e tecniche
• Orientamento ai processi e
orientamento più incentrato alla
conformità
• Domini di interazione, aree di
attività interdipendenti con risultati
delle prestazioni, nonché una
panoramica di strumenti, tecniche,
artefatti e framework
comunemente usati
• Concentrazione sui risultati del
progetto oltre ai risultati finali
Ambiente di
Progetto
• Ambiente di progetto, interno
ed esterno
• Ambiente di progetto, interno
ed esterno
Sesta edizione Settima edizione
EVOLUZIONE DELLA PMBOK GUIDE
43. Applicazione del
Progetto
• Maggiori progetti, maggiore
tempo
• Qualsiasi progetto
Target di
Riferimento
• Principalmente Project Manager • Chiunque sia coinvolto nel
progetto con un focus specifico sui
membri del team e sui loro ruoli
Livelli di
cambiamento
• Basato su principi per riflettere
l’intero panorama della
distribuzione del valore
• Revisione incrementale basata
sulle edizioni precedenti
Sesta edizione Settima edizione
Guida alla
Personalizzazione
• Riferimenti all’adattamento
(Tailoring), ma non una guida
specifica
• Guida specifica
EVOLUZIONE DELLA PMBOK GUIDE
44. TALENT TRIANGLE
Le aziende evolvono e subiscono continui cambiamenti e allo stesso modo è necessario che anche le
professioni cambino e seguano nuovi percorsi per riuscire a rimanere al passo con questi cambiamenti.
Per questo motivo il PMI ha deciso di aggiornare una parte importante della metodologia: il Talent
Triangle.
L’outcome thinking è orientato ai risultati.
45. EVOLUZIONE SUSTAINABILITY PROJECT MANAGEMENT
Durante la transizione ecologica
Il sustainability manager è un project
manager, con focus sul business Case
Core Competence.
I progetti devono creare valore in linea con le
strategie sostenibili
«Business as usual» no «Nice to have»
• Si estende lo scope del
progetto
• Aumentano gli
stakeholder
• Si modificano i requisiti e
i benefit del
Management Plan
Concetti validi per tutti i
livelli: progetto,
programma, portfolio
46. PARTNERSHIP STRATEGICA TRA PMI E GPM
La nuova partnership si concentrerà sulla capacità dei Project Manager e degli artefici
del cambiamento di integrare la sostenibilità in ogni aspetto della pianificazione del progetto e
della creazione di valore.
«Per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo
sostenibile (SDG) e mitigare gli impatti dei
cambiamenti climatici, dobbiamo fare tutto
il possibile per garantire che i progetti e la
gestione dei progetti siano posizionati per
avere il maggiore impatto e le partnership
sono fondamentali per progredire» Joel
Carboni, GPM founder
47. GMP GLOBAL E GREEN PROJECT MANAGEMENT
«GPM’s position is that for project
managers to be recognized as
professionals, they must embrace
sustainability»
«Sustainable Project Management is
the application of methods, tools and
techniques to achieve a stated
objective while taking into account the
project outcome’s entire lifecycle to
ensure a net positive environmental,
social and economic impact»
«GMP Global» è l’organizzazione leader nel
campo della gestione sostenibile dei progetti.
Ha definito lo standard P5 per misurare la
sostenibilità dei progetti, e le linee guida di
riferimento per il Project Management
sostenibile.
www.greenprojectmanagement.org
Fonte:The GPM P5 standard for sustainability in Project Management v.3
49. PROGETTI SOSTENIBILI
Project Management DEVE ESSERE SOSTENIBILE
Fonte:The Evolution of PM Focus – The GPM P5 Standard for Sustainability in
Project Management
Fonte:The P5 Ontology– The GPM P5 Standard for Sustainability in Project Management
I progetti devono creare valore in linea con le strategie sostenibili ed essere
gestiti in modo sostenibile
50. P5
Il principale obiettivo è di
identificare i potenziali impatti per la
sostenibilità, che possano essere
analizzati e presentati al
management per supportare
decisioni informate e un’efficace
allocazione delle risorse.
P5 integra pratiche di sostenibilità
nei progetti, per raggiungere
obiettivi rispettando il pianeta, le
persone e realizzando la prosperità.
È organizzato per:
• Prospettive e lenti
• Categorie, sottocategorie e
elementi
51. PROSPETTIVE E LENTI: QUALI IMPATTI
Gli impatti che le attività e i risultati di un progetto hanno sulle persone, sul pianeta e sulla prosperità
derivano tutti da decisioni prese sulle caratteristiche del prodotto e sulle pratiche di gestione del progetto.
P5 analizza questi impatti utilizzando due prospettive e cinque lenti. Le due prospettive sono:
• Impatti sul prodotto in base ai risultati del progetto
• Impatti di processo basati sui processi di project management utilizzati per gestire le attività di progetto.
Ogni prospettiva viene valutata utilizzando una lente di messa a fuoco:
• Durata e manutenzione per la prospettiva del prodotto
• Efficienza, efficacia ed equità per la prospettiva del processo
Project
Lifespan
Product
Perspe-
ctive
Servicing
Process
Perspe-
ctive
Efficiency Effectiveness Fairness
52. QUANDO SI USA LA LENTE DELLA DURATA DEL PRODOTTO
Un prodotto può essere un oggetto fisico, un servizio, o persino un altro tipo di asset.
I risultati di un progetto sono uno o più prodotti e vengono utilizzati per creare funzionalità che
offrono vantaggi a uno o più stakeholder.
Le lenti a impatto P5 affrontano gli impatti durante tutto il ciclo di vita del prodotto, composto di
cinque fasi:
53. LENTI AD IMPATTO P5 PER PROCESSO
I processi utilizzati nei progetti
possono essere classificati in
tre tipi principali:
• Processi orientati alla
gestione dei progetti
• Processi orientati al
prodotto
• Processi orientati al
supporto
54. QUANDO SI USA LA LENTE DELLA DURATA DEL PRODOTTO
Il project management dovrebbe:
• Valutare la quantità e i tipi di materiali e sostanze chimiche utilizzate nella progettazione e
produzione di articoli fisici
• Esplorare le operazioni per il riutilizzo, il recupero o il riciclaggio quando possibile
• Considerare i costi di durata del prodotto (sviluppo, distribuzione, funzionamento e
smaltimento)
• Applicare i principi di progettazione che supportino la sostenibilità durante l’intero ciclo di vita
del progetto
• Cercare attivamente materiali e prodotti che non danneggino le persone o il pianeta
• Sviluppare progetti di prodotti che emettano meno gas serra
• Mantenere la catena del valore del progetto agli stessi standard
55. CATEGORIA «PERSONE» E 4 SOTTOCATEGORIE
La categoria «persone» (sociale)
riguarda gli impatti che le attività
e i risultati di un progetto possono
avere sugli individui, sulla società
e sulle comunità.
L’obiettivo della categoria è
operare eticamente e mantenere
relazioni reciprocamente
vantaggiose con dipendenti,
clienti, fornitori, catene di
approvvigionamento e la
comunità più ampia in generale
56. SOTTOCATEGORIA ED ELEMENTI
• I progetti devono affrontare il modo in cui le parti interessate, in particolare la
società e i clienti, sono influenzati dalle attività e dai risultati del progetto.
• La società dovrebbe essere considerata durante tutto il progetto per
soddisfare le aspettative degli stakeholder, in particolare, di coloro che vivono
nelle vicinanze delle attività del progetto. Le esigenze dei clienti devono
essere soddisfatte in modo responsabile. I progetti dovrebbero sempre
sforzarsi non solo di avvantaggiare la società e i clienti del progetto, ma
anche di avere un impatto positivo netto sulla vita delle persone.
• Questa sottocategoria comprende i seguenti elementi:
o Coinvolgimento della comunità
o Politica pubblica e conformità
o Protezione dei popoli indigeni e tribali
o Salute e sicurezza dei clienti
o Etichettatura di prodotti e servizi
o Privacy dei clienti e protezione dei dati
57. L’ELEMENTO COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ
L’ingaggio della comunità è la pratica di considerare i residenti locali come parti interessate nel
progetto.
Ciò che è essenziale in quanto garantisce che le esigenze e le prospettive locali siano prese in
considerazione quando si intraprende qualsiasi azione che riguarda la comunità. Richiede
inoltre uno scambio bidirezionale di informazioni e idee tra il team di progetto e la comunità per
rendere il progetto più efficace, efficiente e vantaggioso per tutti i soggetti coinvolti.
Sostiene l’SDG 11, Obiettivo a. «Sostenere legami economici,
sociali e ambientali positivi tra aree urbane, periurbane e rurali
rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale»
58. L’ELEMENTO COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ
Il team di progetto dovrebbe:
• Impegnarsi attivamente con la comunità locale
per ottenere supporto e garantire che le voci
della comunità siano ascoltate
• Sviluppare un messaggio chiaro e coerente su
misura per la persone interessate dal progetto
• Essere aperti e onesti sugli impatti proposti e
affrontare attivamente eventuali precauzioni
espresse dalla comunità
• Essere aperti e onesti sui cambiamenti proposti
all’interno del progetto e coinvolgere
attivamente la comunità in conversazioni sui
potenziali impatti
• Partecipare a eventi come incontri pubblici o
interviste ai media per condividere informazioni
sulle attività del progetto
L’ingaggio della comunità aiuta a
raggiungere i seguenti risultati di progetto
sostenibili:
• Migliorare brand reputation in virtù di migliori
relazioni con le persone interessate dal
progetto
• Miglioramento delle pubbliche relazioni
quando la comunità si fida delle persone che
parlano per il progetto
• Maggiore visibilità del marchio attraverso il
coinvolgimento negli eventi della comunità
59. CATEGORIA «PIANETA» E 4 SOTTOCATEGORIE
La categoria «pianeta»
(ambientale) riguarda gli impatti
che le attività e i risultati di un
progetto possono avere sui
sistemi naturali viventi e non
viventi. Questi sistemi includono
terra, aria e acqua, nonché la
flora, la fauna e le persone che
vivono in essi. L’obiettivo della
categoria è quello di preservare,
ripristinare e migliorare questi
sistemi naturali.
60. L’ELEMENTO LOGISTICA
Questo elemento copre le politiche, le procedure e le pratiche necessarie per
garantire il trasporto ecologico di articoli da e verso il progetto.
Il team di progetto dovrebbe:
• Utilizzare accordi di acquisto all’ingrosso per ridurre la frequenza delle
spedizioni
• Favorire i fornitori locali per ridurre al minimo l’inquinamento atmosferico, la
congestione del traffico e le emissioni di CO2
• Progettare imballaggi per consentire il riutilizzo, il recupero o il riciclaggio
Element
Category
Subcategory
Planet (Environmental) Impacts
Energy
Transport Land, Air and
Water
Consumption
Local Procurament
Digital Communication
Traveling and
Commuting
Logistics
Una migliore logistica aiuta a raggiungere i seguenti risultati di progetto
sostenibili:
• Costi di trasporto ridotti
• Riduzione degli sprechi
• Tempi di consegna ridotti per componenti e prodotti critici
• Riduzione e eliminazione degli imballaggi non riciclabili
61. CATEGORIA «PROSPERITÀ» E 3 SOTTOCATEGORIE
La categoria «prosperità»
(economica) riguarda gli impatti
che le attività e i risultati di un
progetto possono avere sulle
finanze degli stakeholder del
progetto. L’obiettivo della
categoria è massimizzare i
rendimenti positivi per il maggior
numero possibile di stakeholder.
La categoria di prosperità
contiene le seguenti
sottocategorie:
• Ritorno sociale sull’investimento
• Agilità aziendale
• Stimolo economico
62. ANALISI DEL BUSINESS CASE
L'analisi del business case è il processo di sviluppo di un business case che fornisce una
giustificazione per il
avvio o prosecuzione del progetto. Si tratta di analizzare la logica di base del finanziamento del
progetto. Ciò richiede l'identificazione dei benefici e degli svantaggi attesi, dei costi e dei ricavi
probabili,
Requisiti di personale, rischi principali, alternative di pianificazione e impatto sugli stakeholder
associati a un
progetto proposto.
Sostiene l’SDG 1, Obiettivo a. «Assicurare una considerevole
raccolta di risorse provenienti da diverse fonti, compresa una
cooperazione avanzata, per garantire ai paesi in via di sviluppo,
soprattutto quelli meno sviluppati, i mezzi necessari e stabili per
attuare programmi e politiche volte a eradicare la povertà in tutte le
sue forme»
63. ANALISI DEL BUSINESS CASE
Il team di progetto dovrebbe:
• Articolare chiaramente i risultati attesi dal
progetto per giustificare il motivo per cui
dovrebbe essere realizzato
• Identificare, analizzare e valutare una gamma
di potenziali soluzioni per fornire i risultati
desiderati in modo sostenibile
• Calcolare i costi associati a ciascuna opzione
nonché eventuali benefici o svantaggi attesi
• Identificare i requisiti in termini di risorse e
personale per fornire il risultato del progetto.
• Selezionare l'opzione più appropriata
valutandone i vantaggi rispetto ad altre opzioni
• Monitorare l'avanzamento del progetto rispetto
a costi chiaramente definiti e obiettivi di
pianificazione per identificare le variazioni
L’analisi costruttiva del business case aiuta
a raggiungere i seguenti risultati sostenibili
del progetto:
• Migliori decisioni di selezione dei progetti
identificando progetti con il più alto potenziale
di ritorno
• Meno risorse sprecate concentrandosi su
progetti con le migliori possibilità di successo.
• Miglioramento del processo decisionale
durante tutto il progetto fornendo parametri di
prestazione chiari
• Maggiore supporto alle parti interessate
utilizzando un approccio basato sull'evidenza
per comprendere l’impatto del progetto.
64. ANALISI FINANZIARIA
L’analisi finanziaria è il processo di valutazione del progetto da una prospettiva monetaria.
In genere è utilizzato per analizzare se il progetto merita un finanziamento iniziale o aggiuntivo.
Sostiene l’SDG 1, Obiettivo b. «Creare solidi quadri politici a
livello nazionale, regionale e internazionale, sulla base di principi a
favore dei poveri e del genere, per sostenere investimenti accelerati
in azioni di sradicamento della povertà»
65. ANALISI FINANZIARIA
Il team di progetto dovrebbe:
• Garantire che i benefici possano essere
misurati e realizzati dalle organizzazioni
sponsor.
• Comprendere che i benefici attesi sono
previsioni, non garanzie, e che possono essere
realizzati per molti anni.
• Garantire che benefici e costi siano assegnati
agli stessi periodi.
• Tenere conto dei possibili effetti dell'inflazione,
della deflazione e delle variazioni dei tassi di
cambio.
• Scontare i flussi di cassa futuri al loro valore
attuale.
• Utilizzare più parametri per ottenere un quadro
chiaro dello stato finanziario del progetto.
L’analisi finanziaria realistica aiuta a
raggiungere i seguenti risultati sostenibili
del progetto:
• Migliore supporto per la sostenibilità a lungo
termine
• Giustificazione più accurata del progetto.
• Maggiore consapevolezza e accettazione dei
costi e dei benefici del progetto.
• Maggiore riconoscimento dell'importanza
dell'analisi cradle-to-cradle.
• Decisioni finanziarie più informate.
66. RITORNO SOCIALE SULL'INVESTIMENTO
Il ritorno sociale sull'investimento (SROI) è utilizzato per misurare e contabilizzare i risultati del
progetto, includendo costi e benefici sociali e ambientali insieme a quelli tradizionali
quelli economici.
Si basa sull’idea che i progetti creano valore in modi diversi da quelli semplicemente finanziari
ritorna.
Sostiene l’SDG 17«Rafforzare i mezzi di attuazione e rivitalizzare il
partenariato globale per lo sviluppo sostenibile»
67. RITORNO SOCIALE SULL'INVESTIMENTO
Il team di progetto dovrebbe:
• Stabilire indicatori chiave di prestazione per lo
SROI.
• Evitare di esagerare i benefici o di minimizzare
i costi.
• Tenere conto dei possibili effetti dell'inflazione,
della deflazione e delle variazioni dei tassi di
cambio.
• Scontare i flussi di cassa futuri al loro valore
attuale.
• Garantire che i benefici possano essere
misurati e realizzati.
• Monitorare i progressi del progetto rispetto a
obiettivi chiaramente definiti per identificare le
variazioni
L’utilizzo dello SROI aiuta a raggiungere i
seguenti risultati sostenibili del progetto:
• Migliori decisioni di selezione dei progetti
identificando progetti con il più alto SROI
atteso.
• Miglioramento del processo decisionale
durante tutto il progetto fornendo parametri di
prestazione chiari.
• Maggiore supporto alle parti interessate
utilizzando un approccio basato sull'evidenza
per comprendere il valore sociale del
progetto.
68. Environmental -I fattori ambientali riguardano il mondo che ci
circonda: rifiuti e inquinamento, esaurimento delle risorse
naturali, preservazione della biodiversità, emissione di gas serra,
deforestazione, cambiamento climatico.
Social - I fattori sociali riguardano come le aziende e gli Stati
trattano le persone: relazione con i dipendenti, condizioni di
lavoro, compreso il lavoro minorile e la schiavitù, finanziamento
di progetti o istituzioni che serviranno le comunità povere e
sottosviluppate a livello globale, salute, sicurezza, gestione dei
conflitti sociali.
Governance -I fattori di governance racchiudono il complesso
delle strutture, delle regole e delle strategie che presiedono alla
guida di un’azienda o di uno Stato: strategia fiscale,
remunerazione dei dirigenti, donazioni e pressioni politiche,
corruzione, diversità e struttura di governo aziendale e statale
ESG
69. RATING ESG
Il rating ESG (o rating di sostenibilità) esprime un giudizio sintetico che certifica la solidità di un
emittente, di un titolo o di un fondo dal punto di vista dell’impegno in ambito ambientale, sociale e di
governance.
Disporre di un rating ESG operato da un ente certificatore o un istituto esterno assicura diversi benefici
all’organizzazione.
Tra i più rilevanti, il monitoraggio dei parametri di efficienza e produttività (e, come conseguenza indiretta,
la capacità di intervenire sull’incremento della marginalità); il miglioramento del posizionamento sul
mercato e della reputazione dei brand aziendali; l’aumento dell’afflusso di capitali e l’ampliamento delle
opportunità di investimento, con la conseguente riduzione dei costi di finanziamento e degli oneri
finanziari.
70. INFORMATIVA ESG E REPORTING DI SOSTENIBILITÀ
Le informative ESG sono informazioni sulle prestazioni di un’organizzazione e sulle pratiche
correlate a questioni ambientali, sociali e di governance.
Il reporting di sostenibilità fornisce informazioni sulle politiche, le pratiche e i contenuti
performance legate alla sostenibilità di un’organizzazione .
Sostiene l’SDG 17«Rafforzare i mezzi di attuazione e rivitalizzare il
partenariato globale per lo sviluppo sostenibile»
71. INFORMATIVA ESG E REPORTING DI SOSTENIBILITÀ
Il team di progetto dovrebbe:
• Eseguire un'analisi dell'impatto P5 (P5IA)
durante la fase iniziale di ciascun progetto e
mantenerla durante tutto il ciclo di vita del
progetto
• Sviluppare un Piano di Gestione della
Sostenibilità (SMP) dal P5IA e mantenerlo
come parte del piano del progetto
• Collaborare con l'ufficio o la funzione
dell'organizzazione/i sponsor per determinare
la materialità dei contenuti P5IA e SMP per
l’informativa ESG e il reporting di sostenibilità.
• Fornire informazioni rilevanti a supporto
dell'informativa ESG e del reporting di
sostenibilità da parte sua organizzazione/i
sponsorizzatrice/i.
Il supporto per l’informativa ESG e il
reporting di sostenibilità aiuta a raggiungere
i seguenti obiettivi sostenibili
risultati del progetto:
• Maggiore garanzia che le prestazioni di
sostenibilità del progetto supportino gli
obiettivi sostenibili dell’organizzazione(i)
sponsorizzatrice(i).
• Rapporti più accurati da parte delle
organizzazioni sponsor sui progressi compiuti
nel raggiungimento degli obiettivi di
sostenibilità.
72. INFORMATIVA ESG
Un’informativa ESG (Environmental, Social and Governance) è un documento che fornisce
informazioni sulle prestazioni e sulle pratiche di un’azienda relative a questioni ambientali,
sociali e di governance.
Il documento si concentra tipicamente sulla fornitura di informazioni finanziarie e relative agli
investimenti su un performance dell’organizzazione in queste aree.
Le informative ESG sono utilizzate dagli investitori e altri stakeholder per valutare le prestazioni
di un’organizzazione in queste aree e per effettuare investimenti decisioni.
73. RAPPORTI DI SOSTENIBILITÀ
Un report di sostenibilità è un documento che fornisce informazioni sulle politiche di
un’organizzazione, pratiche e prestazioni legate alle questioni di sostenibilità.
È un documento completo che copre temi come l’efficienza energetica, le emissioni di carbonio,
la conservazione delle risorse, i diritti umani, il lavoro
pratiche e coinvolgimento della comunità.
I rapporti includono anche gli obiettivi e i target dell’organizzazione per le future prestazioni di
sostenibilità.
I rapporti di sostenibilità sono un strumento importante per le organizzazioni per comunicare le
proprie prestazioni di sostenibilità alle parti interessate e sono spesso utilizzati per garantire
trasparenza e responsabilità.
74. MATERIALITÀ
La materialità è un concetto introdotto nel U.S. Securities Act del 1933 per descrivere
informazioni che, se noto, è importante che un investitore lo tenga in considerazione prima di
prendere una decisione in merito a un titolo investimento.
Gli investitori prendono in considerazione i progetti che un’organizzazione intraprende quando
prende decisioni su dove investire.
I progetti possono fornire informazioni importanti sulla strategia di un’organizzazione, sul
potenziale di crescita, vantaggi competitivi e salute finanziaria.
Di conseguenza, gli investitori possono considerare legati al progetto informazioni che siano
rilevanti al momento di decidere come votare o prendere una decisione di investimento.
75. DIFFERENZE CHIAVE TRA INFORMATIVA ESG E REPORT DI
SOSTENIBILITÀ
Un’informativa ESG e un rapporto
di sostenibilità vengono entrambi
utilizzati per fornire informazioni
su le prestazioni e le pratiche
dell’organizzazione relative alla
sostenibilità, ma hanno un focus
diverso.
76. UTILIZZO DI P5 NELL'INFORMATIVA ESG E NEL REPORTING DI
SOSTENIBILITÀ
La maggior parte delle linee guida sul
reporting richiedono che l'organizzazione
determini gli argomenti materiali iniziando
con l’identificare gli impatti effettivi e
potenziali.
Il secondo passo è divulgare argomenti
materiali elencandoli e spiegando come sono
gestito.
Includendo i risultati dell'analisi di impatto P5
(P5IA) in un piano di gestione della
sostenibilità (SMP), il progetto avrà
identificato i singoli impatti, valutato la loro
gravità, identificato le cause e risultati e
raccomandazioni documentate per mitigarli.
77. MAPPATURA DEGLI ELEMENTI P5 SUGLI STANDARD DI REPORTING
Alcuni dei framework più riconosciuti
includono:
• Global Reporting Initiative (GRI)
• Sustainability Accounting Standards
Board (SASB)
• Task Force on Climate-Related
Financial Disclosures (TCFD)
• Carbon Disclosure Project (CDP)
• United Nations Sustainable
Development Goals (SDGs)
78. BILANCIO DI SOSTENIBILITA’
Dal 2026, per le aziende o quotate in borsa, o che abbiano 2/3 requisiti economico dimensionali
come 250 dipendenti, 20 milioni di euro di stato patrimoniale, ricavi per 40 milioni di euro in due
esercizi consecutivi, o che siano istituti di credito o assicurazioni avranno l’obbligo di redigere il
bilancio di sostenibilità.
79. IL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ IN CINQUE FASI
Uno strumento di rendicontazione, engagement e comunicazione
Analisi e
Strategia
Analisi del livello della
sostenibilità
dell’organizzazione,
definizione della
strategia di Sostenibilità
ed integrazione con gli
Obiettivi di Sviluppo
Sostenibili
Stakeholder
Engagement
Individuazione dei
principali Stakeholder,
coinvolgimento e
realizzazione della
matrice di materialità
Sviluppo
Indicato e KPI
Sviluppo di procedure
per il calcolo degli
indicatori al fine di
rendere il processo di
calcolo oggettivo,
scientifico, verificabile e
confrontabile
Redazione e
Grafica
Pubblicazione del
Bilancio di Sostenibilità
e diffusione del
documento e dei suoi
risultati presso gli
Stakeholder
Pubblicazione e
Diffusione
Produzione dei
contenuti testuali,
revisioni da parte
dell’organizzazione,
loro integrazione e
sviluppo
dell’elaborazione
grafica del Bilancio di
Sostenibilità
80. P5 APPLICATO AI PROGETTI SOSTENIBILI
Topics and
Guidance
P5 Impact
Analysis
(P5IA)
Analysis
The P5
Standard
Integrate
and Action
Sustainability
Mgmt. Plan
(SMP)
Communicate
and Report
Stakeholder
Communication and
ESG Reporting
81. GREEN PROJCT MANAGER - COMPETENZE
«Sustainable project manager è un individuo che gestisce un progetto attraverso un insieme di
competenze diverse ma integrate per raggiungere gli obiettivi sostenibili».
Questo viene fatto utilizzando e adattando i metodi, gli strumenti e le tecniche appropriati per
guidare il team di progetto, coinvolgere le parti interessate e far progredire il progetto
salvaguardando la società, l’ambiente e i diritti umani.
«By becoming Green Project Manager – Level B (GPM-b) certified, project professionals and teams
can make a more sustainable, greener world a reality» PMI.
La formazione e la certificazione aiuterà chi lavora nei progetti a sviluppare le competenze per
realizzare positivi impatti sociali e ambientali.
83. Il PM «ibrido» è una figura
impegnata in primis
nell’esplorazione, nella valutazione
delle opportunità di innovazione, di
finanziamento, nello scouting e
nella selezione di potenziali partner
quali startup e centri di ricerca.
Scouting
85. TRANSIZIONE 5.0
Fondi del REPowerEU 4 miliardi di euro sotto forma di credito di imposta
L’Industria 5.0 completa il paradigma esistente dell’Industria 4.0, ponendo gli
investimenti 4.0 per la transizione verso un’industria sostenibile, assegnado una
premialità a quei progetti con impatto sulla sostenibilità
INVESTIMENTI IN
DIGITALIZZAZIONE 4.0
IMPATTO AMBIENTALE
SOSTENIBILITA’
SISTEMA MODULARE
86. Sostegno per l’acquisto di servizi innovativi
per la transizione digitale delle imprese
Digitale & Intelligente
Digitale & Sostenibile
Digitale & Sicura
87. DIGITALE & SOSTENIBILE
Obiettivo: Supportare le imprese nella transizione ecologica mediante
l’applicazione di innovativi metodi organizzativi di lavoro e dei processi di
produzione. Sostegno degli investimenti innovativi immateriali finalizzati ad
acquisire
• Servizi per la definizione della figura del Sustainability Manager in azienda
• Servizi di supporto alla certificazione per la sostenibilità
• Servizi per l’efficienza e la responsabilità ambientale
• Servizi a supporto dell’economia circolare
• Servizi per l’efficienza energetica
88. VOUCHER INNOVATION MANAGER
Contributo a fondo perduto per consulenze in ambito:
- Digitalizzazione avanzata
- Protezione dati
- Nuove tecnologie
- Branding e Nuovi mercati
- Nuovi metodi organizzativi
- Nuovi strumenti di finanza alternativa
Svolte da manager qualificati inseriti in un elenco ministeriale.
In arrivo anche elenco manager della sostenibilità…
89. DNSH - (Do No Significant Harm)
Il principio Do No Significant Harm (DNSH) prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non
arrechino nessun danno significativo all’ambiente
Il Regolamento individua sei criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo
sostanziale alla tutela dell’ecosistema, senza arrecare danno a nessuno degli obiettivi ambientali:
1. Mitigazione dei cambiamenti climatici;
2. Adattamento ai cambiamenti climatici;
3. Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
4. Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
5. Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo;
6. Protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi
91. RISK MANAGEMENT
Il Risk Management è essenziale per identificare e
mitigare le potenziali minacce che possono influire sui
progetti e sull'azienda nel suo complesso.
RainMaker supporta la consulenza specializzata per
identificare in conformità alla ISO 31000 , i rischi in
ambito di competitività, sostenibilità e protezione
dati, valutarne la gravità e sviluppare piani di
mitigazione.
Utilizzando il software RainMaker, le aziende possono
monitorare i rischi in tempo reale, adottare azioni
correttive e garantire la resilienza aziendale.
92. IL SOFTWARE
Nell'era moderna, la gestione dei progetti, la
valutazione ESG, la creazione di adeguati assetti e il
risk management sono diventati aspetti critici per il
successo e la sostenibilità delle aziende.
La necessità di un supporto esperto e di strumenti
efficaci per affrontare queste sfide è sempre più
evidente.
In questo contesto, RainMaker si distingue come un
software innovativo che offre servizi di consulenza di
alto livello e una piattaforma di match-making per
connettere progetti e contributi disponibili.
93. PROJECT MANAGEMENT
La gestione dei progetti è un elemento chiave per
raggiungere gli obiettivi aziendali.
RainMaker supporta una consulenza specializzata che
copre tutte le fasi di un progetto, dalla valutazione di
fattibilità e successiva pianificazione, monitoraggio in itinere
e valutazione dei risultati.
I nostri consulenti esperti aiutano le organizzazioni a
sviluppare strategie efficaci, a definire obiettivi chiari e a
identificare le risorse necessarie per raggiungerli.
Attraverso il software RainMaker, le aziende possono
identificare i progetti più idonei, monitorarne
costantemente lo stato, garantendo un controllo efficace e
tempestivo e associare la documentazione di progetto (per
esempio per il rendiconto delle attività).
94. MATCH-MAKING TRA PROGETTI E CONTRIBUTI
RainMaker ha all’interno della sua piattaforma
innovativa un’intelligenza artificiale che connette
progetti e contributi disponibili.
Attraverso il software, le aziende possono inserire i
propri progetti di investimento e specificare le risorse
necessarie, che vengono incrociati con Bandi ed
opportunità finanziarie disponibili.
Il sistema di match-making di RainMaker utilizza
algoritmi di Intelligenza artificiale per individuare le
migliori corrispondenze tra progetti e contributi
disponibili, consentendo un'efficace collaborazione e
massimizzando le opportunità di successo.
95. RATING ESG
L'attenzione verso la sostenibilità ambientale, sociale e
di governance (ESG) è in costante crescita.
Gli investitori, i clienti e gli stakeholder richiedono
sempre più informazioni sulle performance ESG delle
aziende.
RainMaker supporta la consulenza per valutare
l'impatto ESG di un'organizzazione e migliorare la sua
posizione attraverso strategie e azioni mirate.
Grazie al software RainMaker, è possibile effettuare
questionari specifici, ottenere un rating ed un report di
analisi in relazione ai criteri ESG al fine di comprendere
quali siano i punti di miglioramento su cui l’azienda deve
intervenire.
96. ADEGUATI ASSETTI
Un'organizzazione ben strutturata è fondamentale
per il successo a lungo termine.
Attraverso RainMaker è possibile accedere ad un
cruscotto di controllo che offre il monitoraggio e la
valutazione dei parametri per creare adeguati
assetti, in conformità con la nuova normativa sulla
Crisi d’Impresa.
La consulenza aiuta quindi l’azienda a creare una
struttura organizzativa solida che favorisca la
collaborazione, la comunicazione efficace e l'efficienza
operativa ed essere così in regola con il nuovo
adempimento.
97. FORMAZIONE
RainMaker offre infine una piattaforma e-learning
che, in un ambiente dinamico e completo, raccoglie
centinaia di ore di corsi di specializzazione, nei temi
chiave dell'Industria 4.0, del management, delle
nuove tecnologie e della sostenibilità.
Grazie a un'interfaccia intuitiva e user-friendly, gli
utenti possono navigare facilmente tra i corsi
disponibili, trovare informazioni dettagliate sui
contenuti, gli obiettivi e i requisiti di ciascun corso, e
iscriversi alle sessioni di loro interesse.
Attraverso la nostra piattaforma è possibile acquisire
competenze specialistiche, restare aggiornati sulle
ultime tendenze e sviluppare le capacità necessarie alla
corretta gestione di un’impresa moderna.
98. RAINMAKER
RainMaker si pone come un software completo
che supporta servizi di consulenza di alta
qualità per la gestione dei progetti, il matching
con opportunità finanziarie, il rating ESG, gli
adeguati assetti e il Risk Management.
Grazie a questa piattaforma, le aziende possono
affrontare le sfide aziendali in modo
strategico, sostenibile e responsabile.
Il software RainMaker semplifica la gestione
dei progetti, consente una valutazione accurata
dell'impatto ESG, crea adeguati assetti
organizzativi e garantisce una gestione efficace
dei rischi.
99. RAINMAKER
Inoltre, la funzionalità di match-making offre
un'opportunità unica per connettere i
progetti con i contributi disponibili,
promuovendo la sostenibilità e
l'innovazione, mentre attraverso la
piattaforma e-learning è possibile acquisire
conoscenze specializzate nei temi chiave
dell'Industria 4.0, del management, delle
nuove tecnologie e della sostenibilità.
Con RainMaker, le aziende possono
abbracciare un futuro sostenibile e
migliorare le proprie performance in
modo significativo.
100. IL SOFTWARE DI RISK MANAGEMENT
E MATCH-MAKING FINANZIARIO
PER L’INNOVAZIONE DELLA TUA IMPRESA
IN AMBITO DI SOTENIBILITA’
(ISO 31000 RATING EGS)
101. Per Info:
Stargate Consulting srl
Viale Italia, 3 56038 Ponsacco (PI), Italia
Tel 058759309
Mail: info@stargateconsulting.it