Frammenti da un'esperienza in un Istituto Comprensivo - Convegno "L’innovazio...Antonio Fini
Le slide NON corrispondono del tutto alla "narrazione". Sono solo d'appoggio per un intervento del quale riporto qui l'abstract:
La recente revisione del Piano Nazionale per la Scuola Digitale, a cura dell’OCSE, ha messo in evidenza alcune criticità strutturali, derivanti soprattutto dalla contraddizione tra l’ambizione degli obiettivi e la scarsità della risorse (parole dell’OCSE). Il dispiegamento delle LIM e le Classi 2.0 vengono quindi considerate azioni poco sostenibili su larga scala, mentre anche sul fronte della formazione degli insegnanti, nonostante ripetuti e pluridecennali “piani”, non sembra si sia fatta molta strada.
Cosa si può fare, concretamente, in un periodo di risorse scarsissime a disposizione delle scuole? Soprattutto, cosa può fare un Dirigente scolastico, nella sua scomoda posizione di “cerniera” tra obblighi normativi vecchi e nuovi (vedi dematerializzazione, registri e pagelle online); un corpo docente che pur ospitando punte di eccellenza, sul lato tecnologico è mediamente poco competente e spesso demotivato; studenti che sempre più vivono immersi in una realtà digitale, possedendo però soltanto elevatissime abilità strumentali ma spesso scarsa consapevolezza e reale competenza; famiglie non sempre in grado di seguire i figli, né sul piano strettamente scolastico, né tantomeno sui nuovi orizzonti della competenza digitale?
Nell’intervento si presenta la messa in opera di alcune pratiche di base, a basso costo e alta sostenibilità complessiva. L’ipotesi, supportata da alcune prime incoraggianti evidenze, è che tali pratiche, oltre a contribuire al miglioramento sul piano organizzativo, possano costituire un elemento abilitante per il superamento del gap che ancora divide molti insegnanti dal “mondo digitale”. Si tratta di una frattura che oggi deve obbligatoriamente essere colmata, dal momento che la scuola non può sottrarsi al dovere di aiutare i ragazzi a sviluppare la propria competenza digitale. Sfatato ormai il mito dei “nativi digitali”, il ruolo della scuola e del singolo insegnante è davvero centrale, pena l’acuirsi di un divario digitale che non riguarda più soltanto la mera connettività ma è oggi centrato su elementi cognitivi di alto livello che possono “fare la differenza” nella costruzione della personalità e delle competenze del cittadino di domani.
Oltre i contenuti. Prospettive e nuove opportunità per le Open Educational Re...Antonio Fini
Presentazione invitata alla giornata "Le risorse educative digitali nell'approccio costruttivista" organizzata da CNR-ITD Genova e CKBG http://www.itd.cnr.it/news.php?ID=69
Frammenti da un'esperienza in un Istituto Comprensivo - Convegno "L’innovazio...Antonio Fini
Le slide NON corrispondono del tutto alla "narrazione". Sono solo d'appoggio per un intervento del quale riporto qui l'abstract:
La recente revisione del Piano Nazionale per la Scuola Digitale, a cura dell’OCSE, ha messo in evidenza alcune criticità strutturali, derivanti soprattutto dalla contraddizione tra l’ambizione degli obiettivi e la scarsità della risorse (parole dell’OCSE). Il dispiegamento delle LIM e le Classi 2.0 vengono quindi considerate azioni poco sostenibili su larga scala, mentre anche sul fronte della formazione degli insegnanti, nonostante ripetuti e pluridecennali “piani”, non sembra si sia fatta molta strada.
Cosa si può fare, concretamente, in un periodo di risorse scarsissime a disposizione delle scuole? Soprattutto, cosa può fare un Dirigente scolastico, nella sua scomoda posizione di “cerniera” tra obblighi normativi vecchi e nuovi (vedi dematerializzazione, registri e pagelle online); un corpo docente che pur ospitando punte di eccellenza, sul lato tecnologico è mediamente poco competente e spesso demotivato; studenti che sempre più vivono immersi in una realtà digitale, possedendo però soltanto elevatissime abilità strumentali ma spesso scarsa consapevolezza e reale competenza; famiglie non sempre in grado di seguire i figli, né sul piano strettamente scolastico, né tantomeno sui nuovi orizzonti della competenza digitale?
Nell’intervento si presenta la messa in opera di alcune pratiche di base, a basso costo e alta sostenibilità complessiva. L’ipotesi, supportata da alcune prime incoraggianti evidenze, è che tali pratiche, oltre a contribuire al miglioramento sul piano organizzativo, possano costituire un elemento abilitante per il superamento del gap che ancora divide molti insegnanti dal “mondo digitale”. Si tratta di una frattura che oggi deve obbligatoriamente essere colmata, dal momento che la scuola non può sottrarsi al dovere di aiutare i ragazzi a sviluppare la propria competenza digitale. Sfatato ormai il mito dei “nativi digitali”, il ruolo della scuola e del singolo insegnante è davvero centrale, pena l’acuirsi di un divario digitale che non riguarda più soltanto la mera connettività ma è oggi centrato su elementi cognitivi di alto livello che possono “fare la differenza” nella costruzione della personalità e delle competenze del cittadino di domani.
Oltre i contenuti. Prospettive e nuove opportunità per le Open Educational Re...Antonio Fini
Presentazione invitata alla giornata "Le risorse educative digitali nell'approccio costruttivista" organizzata da CNR-ITD Genova e CKBG http://www.itd.cnr.it/news.php?ID=69
L'innovazione digitale nella didattica: il ruolo del docente e la progettazione di nuovi ambienti di apprendimento. Presentazione di Cristiana Pivetta, Docente di Lettere dell'istituto Comprensivo Don Milani di Carbonia, nell'ambito del secondo incontro territoriale di Scuola+,
SCUOLA 2.0: PROSPETTIVE E SFIDE DELLA DIDATTICA CON LE TECNOLOGIECaterina Policaro
Smau Bari - 7 febbraio 2013 http://www.smau.it/bari13/schedules/scuola-20-prospettive-e-sfide-della-didattica-con-le-tecnologie/ Workshop di Caterina Policaro su "SCUOLA 2.0: PROSPETTIVE E SFIDE DELLA DIDATTICA CON LE TECNOLOGIE"
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
Slide utilizzate per il webinar di presentazione del Corso di Perfezionamento "Le competenze digitali nella scuola" - Università di Firenze - 16/3/2017
L'innovazione digitale nella didattica: il ruolo del docente e la progettazione di nuovi ambienti di apprendimento. Presentazione di Cristiana Pivetta, Docente di Lettere dell'istituto Comprensivo Don Milani di Carbonia, nell'ambito del secondo incontro territoriale di Scuola+,
SCUOLA 2.0: PROSPETTIVE E SFIDE DELLA DIDATTICA CON LE TECNOLOGIECaterina Policaro
Smau Bari - 7 febbraio 2013 http://www.smau.it/bari13/schedules/scuola-20-prospettive-e-sfide-della-didattica-con-le-tecnologie/ Workshop di Caterina Policaro su "SCUOLA 2.0: PROSPETTIVE E SFIDE DELLA DIDATTICA CON LE TECNOLOGIE"
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
Slide utilizzate per il webinar di presentazione del Corso di Perfezionamento "Le competenze digitali nella scuola" - Università di Firenze - 16/3/2017
Workshop Didattica Attiva con le tecnologie 2.0 - Introduzione ai social mediaAntonio Fini
Prima parte del workshop del 18/11/2011 al 8° Convegno Internazionale La Qualità dell'integrazione scolastica e sociale organizzato da Centro Studi Erickson
Open Educational Resources. Cosa possono offrire al mondo dell'educazione?Maria Grazia Fiore
Webinar del 22-11-12 su Insegnalo.it. Il seminario fa parte di un ciclo di interventi di presentazione della nuova edizione del master del Laboratorio di Tecnologie Educative dell'UniFi, in collaborazione con BBN Editrice, MED e Insegnalo.it
Intervento al Convegno "Educational Mashup - Wikipedia e Creative Commons: la rivoluzione del sapere" - DSchola e ITIS Majorana - Grugliasco (TO) - 9/2/2012
L’autoproduzione di contenuti didattici: copyright e OER (Olbia, maggio 2016)Simone Aliprandi
Le slides utilizzate al convegno "Smart PNSD" tenutosi a Olbia il 18 maggio 2018 (dettagli: http://aliprandi.blogspot.it/2016/05/olbia-scuola-digitale-copyright-oer.html)
Gli ambienti di social networking nella didattica a scuola
Quando navigare su Facebook, Flickr e Twitter non è solo perder tempo ma incrementare le
proprie conoscenze e competenze digitali…
22 Ottobre 2009
Il seminario vuole illustrare in modo esperenziale approcci e potenzialità dell’uso degli
strumenti del web 2.0 e degli ambienti di social networking per la collaborazione e
l’apprendimento in rete “lato docente”, attraverso attività e tecniche da poter applicare in aula.
M.E. Cigognini - Facoltà di Psicologia, Università degli studi di Trieste
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Mobile learning per l'integrazione di gruppi a rischio di marginalizzazione -...Antonio Fini
Slide della presentazione a cura di Giovanni Bonaiuti, Antonio Fini, Maria Ranieri e Pierfranco Ravotto in occasione del 6° Congresso della SIe-L - Salerno, settembre 2009
Tecnologie educative - qualche spunto di discussione e alcune provocazioni
1. Per un Comenius nazionale:
conoscersi per condividere
Bassano del Grappa, 30/11/2012
Tecnologie educative
Alcuni spunti di discussione
…e qualche provocazione!
Antonio Fini
Dirigente scolastico
Dottore di ricerca
Condirettore della rivista Bricks
2. Partiamo da un buon libro
Dagli anni '70 in poi le tecnologie dell'informazione e della comunicazione
(ICT) hanno progressivamente svolto un ruolo sempre più rilevante nei
sistemi d'istruzione dei paesi industrializzati. A distanza di quarant'anni, a
che punto siamo? Che cosa possiamo dire, oggi, circa l'impatto delle ICT
sulla scuola, l'apprendimento e le pratiche culturali e cognitive delle nuove
generazioni di studenti?
Il volume si propone di affrontare tali quesiti, superando lo schema
classico apocalittici versus integrati e suggerendo una chiave di lettura
critica per l'analisi dei rapporti tra tecnologia ed educazione.
Lo scopo è duplice: da un lato, si intende decostruire la retorica imperante
che aleggia intorno al dibattito su scuola e tecnologie e, dall'altro, si
avanzano proposte per una riforma della ricerca tecnologico-educativa. In
questa riflessione, funzioni chiave sono riconosciute alla scuola, come
principale agenzia di mediazione all'uso consapevole delle tecnologie, ed
alla ricerca, come strumento privilegiato per la formulazione di politiche
tecnologiche e educative informate
Maria Ranieri
Le insidie dell'ovvio. Tecnologie educative e critica della retorica tecnocentrica
ETS – 2011
http://www.edizioniets.it/scheda.asp?N=9788846727916
4. Segreterie digitali – aule analogiche
• Assistenti amministrativi che usano CONSIP/SIDI/MEF/ecc.
vs
• Docenti che (a volte con un certo “orgoglio”) dichiarano di
NON sapere inviare una e-mail!
6. Hype, Hope, Disappointment
Adattato da:
RUSHBY N., SEABROOK J., Understanding the past – illuminating the
future, «British Journal of Educational Technology», 39, 2, 2008, pp. 198-233
7. Seconda domanda
La tecnologia sta
trasformando le
nuove generazioni di
studenti?
8. Competenza digitale
La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con
dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società
dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la
comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC:
l’uso del computer per
reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e
scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare
a reti collaborative tramite Internet.
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO relativa a competenze chiave per l’apprendimento
permanente
http://ec.europa.eu/education/policies/2010/doc/keyrec_it.pdf
DOBBIAMO aiutare gli studenti ad acquisirla.
Siamo in grado di farlo?
9. Nativi digitali? Forse no
• The digital reading assessment offers powerful
evidence that today’s 15-year-olds, the “digital
natives”, do not automatically know how to operate
effectively in the digital environment, as has
sometimes been claimed
….
• Access to ICT has grown significantly in recent years
and, as a result, fewer than 1% of students across
OECD countries reported that they had never used a
computer; but a digital divide in the use of ICT is still
evident between and within countries
PISA 2009 Results: Students On Line
Digital Technologies and Performance
http://www.oecd.org/pisa/pisaproducts/pisa2009/48270093.pdf
10. E non solo…
• “Using a computer at home is related to digital
reading performance in all 17 participating
countries and economies, but that is not always
true for computer use at school”
• “the relationship between students’ computer
use at school and performance in digital reading
tends to be negative with a slight curve, which
means that more intensive use is associated with
lower scores”
PISA 2009 Results: Students On Line
Digital Technologies and Performance
http://www.oecd.org/pisa/pisaproducts/pisa2009/48270093.pdf
11. Terza domanda
La tecnologia
migliora
l’apprendimento?
12. Evidence Based Education
HATTIE J., Visible Learning. A Synthesis of over
800 meta-analises relating to achievement,
Routledge, London-New York 2009
15. Ora è possibile
He who receives an idea from me, receives
instruction himself without lessening mine;
as he who lights his taper at mine, receives
light without darkening me. That ideas
should freely spread from one to another
over the globe, for the moral and mutual
instruction of man, and improvement of his
condition, seems to have been peculiarly
and benevolently designed by nature, when
she made them, like fire, expansible over all
space, without lessening their density in any
point, and like the air in which we breathe,
move, and have our physical being,
incapable of confinement or exclusive
appropriation.
17. Chiudiamo con un altro libro
Opportunity is knocking. Are we ready to
help education open the door?
http://mitpress.mit.edu/sites/default/files/titles/content/9780262515016_Open_Access_Edition.pdf
18. Grazie!
Antonio Fini
Dirigente scolastico
Istituto Comprensivo di Arcola-Ameglia (SP)
antonio.fini@gmail.com
Condirettore di Bricks
www.rivistabricks.it