1. Nuove risorse digitali e
loro impatto nella
didattica
Interoperabilità: cloud e web application in un contesto multidevice e multiOS
Attività di formazione per docenti neoassunti
Scuola secondaria di 2° grado
14/03/2016 – I.C. Centro Storico
Docente prof.ssa Lorella Camporesi
4. Di cosa parleremo…
Il Piano Nazionale Scuola Digitale
LIM, LO, e- book and so on…
«scuola digitale»
Competenze
Ambienti di apprendimento
tecnologie per la didattica
didattica con le tecnologie
Privacy e copyright
5. Il Piano Nazionale Scuola Digitale
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una
strategia complessiva di innovazione della scuola italiana.
È un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015)
si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea di
scuola come spazio aperto per l’apprendimento e come piattaforma che
metta gli studenti nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita.
6. Come siamo arrivati fin qui…
Negli anni 2000: corsi Fortic
Il primo PNSD parte nel 2007, con l’obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento
e promuovere l’innovazione digitale nella scuola:
Azione LIM
Azione cl@assi 2.0 (non più la classe in laboratorio, ma il laboratorio in classe)
Azione Scuol@ 2.0
Azione editoria digitale scolastica
Accordi MIUR – Regioni per accompagare il processo di innovazione digitale
Centri Scolastici Digitali (per scuole in territori disagiati)
Azione wi- fi
Azione Poli formativi
Amministrazione digitale (dematerializzazione e digitalizzazione)
Oggi il 70% è connessa in Rete in modalità cablata o wireless (ma generalmente con una
connessione inadatta alla didattica digitale), il 41,9% è dotata di LIM (dai dati dell’Osservatorio
tecnologico del MIUR).
7. Cosa c’è che ancora non va…
Il Digital Economy Index vede l’Italia al 25mo posto su 28, con debolezze
strutturali in ambito connettività e capitale umano.
1° problema: digital divide
2° problema: la scuola fa fatica a cambiare
8. A che servono le tecnologie a scuola?
Nel paradigma adottato dal PNSD, le tecnologie
diventano:
abilitanti
quotidiane
ordinarie
al servizio dell’attività scolastica
contaminanti tutti gli ambienti della scuola: classi,
ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e
spazi informali
Gli obiettivi:
le competenze degli studenti
i loro apprendimenti
i loro risultati
La loro realizzazione nella società come individui, cittadini
e professionisti
Oltre l’effetto «Wow»
9. la “scuola digitale” non è un’altra scuola
Si supera il dibattito «tradizionalisti» vs digitali
Si supera il «ma io non sono capace…»
È la sfida dell’innovazione della scuola
per dare ai nostri studenti le chiavi di lettura del futuro
Suggerimenti bibliografici:
• Tecnologie dell’educazione e innovazione
didattica – a cura di Luigi Guerra ed.
junior
10. Cambiare la scuola:
dalla trasmissione alla cooperazione
Gli sforzi di digitalizzazione devono essere canalizzati all’interno di un’idea di
innovazione, di scuola non più unicamente trasmissiva, e di scuola aperta e inclusiva
in una società che cambia.
In questa visione, il “digitale” non è un «valore assoluto» in sé, bensì strumento
abilitante, connettore e volano di cambiamento.
Le parole- chiave del PNSD:
• strumenti
• competenze
• contenuti
• formazione
11. Competenze digitali =
specializzazione informatica?
Il mondo del lavoro, e la società in generale, richiedono con sempre maggior
vigore competenze cosiddette “trasversali”:
Problem solving
Pensiero laterale/divergente
Imparare ad imparare
Le competenze, ovvero «non scholae, sed vitae discimus»
12. Lo spazio come ambiente di apprendimento
Non è più solo questione di
quantità di strumenti e
tecnologie disponibili:
al centro non è la tecnologia,
ma i nuovi modelli di
interazione didattica che la
utilizzano
Per lungo tempo, e per ragioni strutturali ancora adesso, gli
spazi della didattica sono stati subìti, ereditati da tempi in
cui metodologie e necessità erano di altra natura.
Occorre invece che l’idea di spazi vada nella direzione di
una visione sostenibile, collaborativa e aperta di scuola.
In cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque,
in cui spazi comuni e ambienti collaborativi giocano un
ruolo centrale.
A questo si deve accompagnare un’idea nuova di
potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con
l’obiettivo di renderli ambienti associati all’innovazione e
alla creatività digitale.
13. Da dove si parte?
Definire le competenze di cui i nostri studenti hanno bisogno è una sfida ben più ampia
e strutturata di quella che il sentire comune sintetizza nell’uso dell’informatica.
Un’idea di competenze allineata al ventunesimo secolo:
nuove alfabetizzazioni
competenze trasversali
attitudini da sviluppare
INFORMATION LITERACY e DIGITAL
LITERACY:
comprensione e alla produzione di contenuti
complessi e articolati anche all’interno
dell’universo comunicativo digitale
INTRODUZIONE AL
PENSIERO LOGICO E
COMPUTAZIONALE
14. Cloud e web application
in un contesto multidevice e multiOS
Un po’ di lessico «for dummies»:
CLOUD: cloud computing («nuvola informatica») indica l’erogazione di risorse informatiche,
(l'archiviazione, l'elaborazione,la trasmissione di dati), attraverso Internet, on demand.
WEB APPLICATION: (applicazione web) indica tutte le applicazioni web- based.
MULTIDEVICE: device = dispositivo; un setting multidevice prevede la presenza di diversi
dispositivi (pc, tablet, smartphone, LIM….) in contemporanea.
MULTIOS: (OS= "operating system"). In sistema operativo è un insieme di componenti
software, che rende operativi (da cui il nome) computer, apparati e dispositivi informatici:
esempi di sistemi operativi sono il MS DOS e Unix (ormai obsoleti), Windows, Mac OS, le
distribuzioni GNU/Linux, Android, iOS e Windows Phone.
15. Implicazioni didattiche di cloud e web
application in sistema multidevice e multios
Cloud: si moltiplicano spazi e tempi della didattica
Multidevice: vantaggi e limiti del BYOD (Bring your own device)
MultiOS: diventa fondamentale l’interoperabilità
16. Quali tecnologie per la didattica/quale
didattica con le tecnologie?
«L’apprendimento scolastico è un processo complesso, multiforme, il cui esito è una risultante, non completamente
prevedibile, di molti fattori interagenti. Entrano in gioco, infatti, non solo elementi cognitivi ma anche affettivi, socio-
culturali, esperienziali, didattici, organizzativi, che possono influenzarsi reciprocamente in modo sinergico o frenante.
Il limite di molte delle metodologie didattiche che in questi ultimi decenni hanno attraversato la scuola è, invece, la
settorialità, l’eccessiva focalizzazione e centratura su un solo fattore, che di volta in volta è stato visto come elemento
fondamentale e risolutivo, unica leva su cui agire.
[…] tutti approcci didattici estremamente interessanti e validi ma, presi singolarmente e usati come unica metodologia,
rischiano di ridursi a semplici tecniche che, non solo non riescono a scalfire l’insieme del clima scolastico, ma ne
vengono velocemente fagocitate e ricollocate dentro una logica complessiva che, di fatto, ne annulla il potenziale
innovativo.»
Suggerimenti bibliografici:
Anna Carletti e Andrea Varani
Didattica costruttivista
Dalle teorie alla pratica in classe, Erickson
17. LIM e/o BYOD?
LIM BYOD
Lezione frontale con «effetti speciali» Lezione cooperativa
Funzioni per alunni con BES Funzioni per alunni con BES
Uno strumento per tutta la classe Ogni alunno/gruppo di alunni usa
strumenti diversi
Non modifica significativamente
l’ambiente di apprendimento
Può modificare significativamente
l’ambiente di apprendimento
È un «oggetto» costoso Rischia, se non ben gestito, di creare
disparità tra gli alunni
18. Quale didattica?
VIETATO CONFONDERE:
Contenuti (cosa insegnare/apprendere)
Obiettivi (per arrivare dove…)
Metodologie (come insegnare/apprendere)
Strumenti (con che cosa insegnare/apprendere)
Modalità organizzative (in quali spazi/tempi insegnare/apprendere)
Gli «oggetti digitali» possono avere varie
funzioni, ed essere, a seconda dell’utilizzo,
contenuto, obiettivo, metodologia,
strumento…
19. Quale didattica?
Dalla competizione alla cooperazione
Dallo studio solitario al lavoro collaborativo
Dalla verifica degli apprendimenti alla verifica delle competenze
La logica del web è wiki
Bibliografia:
«La costruzione sociale
dell'intelligenza»
Willem Doise, Gabriel Mugny
20. Un esempio…
Contenuti: la prima guerra mondiale
Metodologie: lezione frontale
Strumenti: la voce dell’insegnante
Modalità organizzative: in classe,
ciascuno seduto al proprio banco, in
orario curricolare/a casa, compiti
Obiettivi: far conoscere gli
avvenimenti della prima guerra
mondiale/mettere in grado gli alunni
di ripetere la storia della prima
guerra mondiale
Contenuti: la prima guerra mondiale
Metodologie: lezione frontale
Strumenti: power point su LIM
Modalità organizzative: in classe,
ciascuno seduto al proprio banco, in
orario curricolare/a casa, compiti
Obiettivi: far conoscere gli avvenimenti
della prima guerra mondiale/mettere in
grado gli alunni di ripetere la storia della
prima guerra mondiale
Lezione tradizionale Lezione tradizionale con
strumenti digitali
21. Contenuti: la prima guerra mondiale
Metodologie: apprendimento «per scoperta»
Strumenti: strumenti vari per la ricerca e l’elaborazione di contenuti (Byod)
Modalità organizzative: a casa, da soli e/o a gruppi, gli alunni ricercano;
elaborano un progetto; a scuola/on line si confrontano con il docente, valutano,
verificano...
Obiettivi: sviluppare negli alunni la capacità di cercare, scegliere e valutare
criticamente le informazioni sulla prima guerra mondiale; manipolare,
elaborare, modificare testi multimediali.
Suggerimenti bibliografici e sitografici:
http://www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2012/11/22/la-scuola-capovolta
http://banner.orizzontescuola.it/insegnamento_capovolto.pdf
http://ospitiweb.indire.it/adi/Conv2012Lecce_atti/Cecchinato/c2LCg_frame_dir.htm
Didattica digitale
22. Learning object o risorse digitali?
Learning object: materiali didattici strutturati modulari in formato digitale,
fruibili via web (esempio di LO)
Risorse digitali per la didattica: materiali utilizzabili, anche non strutturati
(http://www.raiscuola.rai.it/)
Repository: archivio di materiali on line
Suggerimenti sitografici:
https://www.docebo.com/it/2013/01/03/learning-object-elearning-oggetti-didattici/
http://www.edscuola.it/archivio/software/learning_objects.pdf
http://www.didatticanda.it/mater_gener/sd09-ruberto.pdf
24. Si fa presto a dire «e- book»…
Che cos’è un e- book?
Perché usare un e- book?
E- reader e/o tablet e/o smartphone e/o lim?
Suggerimenti sitografici:
http://www.liberliber.it/
25. Software per mappe concettuali
L’idea di «apprendimento significativo»
A cosa serve una mappa?
A spiegare un argomento
A studiare un argomento, individuandone i nodi tematici
A riflettere sulle possibili implicazioni di un argomento, aggiungendo
nuovi nodi
Le mappe concettuali rappresentano graficamente la struttura
dell’apprendimento, che non è lineare, ma reticolare
Il Web è una mappa concettuale
http://docenti.skuola.net/percorsi-tematici/mappe-concettuali/
Suggerimenti bibliografici:
Joseph Novak – «Costruire mappe
concettuali – strumenti e metodi
per utilizzarle nella didattica»
26. Il podcast
Il Podcast è un sistema che permette di distribuire contenuti multimediali (foto,
video, audio, ecc) attraverso internet.
La fruizione del Podcast non è legata ad un sistema operativo né ad alcun browser
specifico.
I contenuti di un podcast si possono consultare on line, scaricare e salvare nella
memoria di un dispositivo per la riproduzione.
Il feed è un flusso che consente di ricevere i contenuti del podcast aggiornati di
frequente. I distributori del contenuto rendono disponibile il feed e consentono
agli utenti di iscriversi. L'aggregazione consiste in un insieme di feed accessibili
simultaneamente, ed è eseguita da un aggregatore.
Suggerimenti sitografici:
http://www.audacityteam.org/
27. Webquest
E’ una proposta che delinea un percorso da realizzarsi in piccoli gruppi attraverso azioni di ricerca, scoperta,
rielaborazione, studio di problemi o progetti legati a temi disciplinari.
Presuppone un ambiente strutturato in cui interagiscono gruppi di studenti che cooperano per un obiettivo
comune.
Richiede l’osservazione di un protocollo che comprende i seguenti momenti operativi:
1. un bisogno/problema (docente/studenti)
2. uno scenario (docente)
3. un compito (docente)
4. un modo di procedere, costruire, trasformare i materiali (docente/studenti)
5. le risorse di rete/ i vincoli (docente/studenti)
6. la realizzazione di un artefatto (docente/studenti)
7. la valutazione (docente/studenti)
8. le conclusioni (docente/studenti)
28. I social network
Opportunità e rischi: la tecnica e l’etica
La comunicazione che «sfonda» i limiti spazio- temporali: regole sociali da
reinventare e ricostruire
Le comunità di pratica
La «regola della nonna»
Suggerimenti sitografici:
https://insegnantiduepuntozero.wordpress.com/2014/01/01/edm
odo-il-social-network-didattico/
http://www.slideshare.net/catepol/social-network-nella-didattica
29. Google apps for edu
Google Apps for education è una suite di applicazioni per l'email e la
collaborazione progettate specificamente per istituti scolastici e università:
Gratuita
Tutto viene automaticamente salvato nel cloud
email, documenti, calendari e siti sono accessibili e modificabili da quasi tutti i
dispositivi mobili e i tablet sempre e dovunque
https://www.google.com/intl/it/edu/products/productivity-tools/classroom/
31. La privacy
Le regole del Garante per la scuola:
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-
display/docweb/1922676
A scuola si possono usare i cellulari per uso didattico, se la scuola lo consente
(v. regolamento d’Istituto)
NON si possono diffondere/pubblicare immagini senza il consenso scritto degli
interessati
Attenzione ai dati personali, ma soprattutto ai dati sensibili (etnia, religione,
stato di salute…)
32. Il copyright
Il diritto d’autore esiste anche sul web!
Licenze Creative Commons per la produzione e diffusione di materiali didattici
Repository di immagini e contenuti digitali copyleft (https://pixabay.com/it/ )
33. Altri siti da conoscere…
http://www.robertosconocchini.it/index.php
http://www.aranzulla.it/
http://www.cultura-digitale.it/
http://www1.prometheanplanet.com/it/