IL TABLET A SCUOLA 
ERA DIGITALE E DIDATTICA MEDIALE 
L'essenziale è invisibile agli occhi 
9 ottobre 2014 - Portogruaro 
Formatrice 
Lidia Pantaleo 
Associato MED
Un po’ divertendoci 
Un po’ facendo i seri
CONCRETI SUBITO! 
Sfatiamo qualche falso mito
DÀ UNA POSSIBILITÀ IN PIÙ A CHI 
È IN DIFFICOLTÀ. SI POSSONO USARE APP ADATTE 
ALL’APPRENDIMENTO. 
SI POSSONO USARE I LIBRI 
DIGITALI E LE ESPANSIONI 
ONLINE VELOCEMENTE. 
USARE IL TABLET 
IN CLASSE: cosa è V o F? 
confrontiamoci 
PUÒ AUMENTARE LA 
COMUNICAZIONE 
ALUNNO-DOCENTE. 
SI PUÒ USARE SOLO ANDANDO 
ONLINE. 
CAMBIA SUBITO LA DIDATTICA. 
L’ALUNNO DIVENTA ATTIVO. 
STIMOLA LA CREATIVITÀ. 
PIÙ TECNOLOGIA= PIÙ SVILUPPO
Consiglio di lettura
GARANTISCE UNA DIDATTICA 
INNOVATIVA. 
AUMENTA LA MOTIVAZIONE E LA 
PARTECIPAZIONE. 
POSSO USARLO OFFLINE. 
AUMENTA L’ATTENZIONE.
Via le illusioni! 
L'introduzione dei device solamente 
NON cambia la scuola o il rapporto 
dei ragazzi con la scuola, MA, si può 
fare in modo che i media diventino 
dei catalizzatori per una didattica 
nuova e innovativa, una didattica 
dove possano incontrarsi 
l'educazione formale e informale e 
dove il docente diventi protagonista 
autentico di una scuola che riparte.
Portatilità 
Velocità 
Facilità d’uso 
Ubiquità 
Facilità d’accesso alle risorse 
Affordance del multitouch 
Entusiasmo 
Rinforzo motivazione 
Tools adatti a personalizzazione/individualizzazione 
Assenza limite scuola/casa 
Apprendimento informale
Carica batteria 
Collegamento alla Rete 
Dispersività se l’uso non è definito chiaramente 
Distrazione possibile con le app di gioco 
Gestione
Quali app? 
Quale piano educativo-didattico condiviso? 
Quali tempi e modi in classe? 
Quali tempi e modi a casa? 
Il device viaggia tra casa e scuola? 
Come e se coinvolgere i genitori? 
Quali attività preferibilmente? 
Come valutare? 
……….
L’importante è salpare!
valutazione delle proprie pratiche d’aula e non, la scelta dei dispositivi e 
delle app che soddisfano le esigenze. 
elaborazione di un piano di 
lavoro contestualizzato e legato 
a 4 dimensioni fondamentali 
Mondo 
informale 
Gruppo 
classe 
Scuola TABLET 
Metodologia
un lettore multimediale 
un sistema di videoconferenza 
un laboratorio tecnico-scientifico 
un laboratorio umanistico 
uno strumento di scrittura 
uno strumento di ricerca web 
uno strumento di produzione e di sintesi digitale 
una estensione dinamica della conoscenza 
uno strumento creativo
 limitare la frontalità 
 evidenziare gli elementi fondamentali a livello disciplinare (lavorare con gli 
anticipatori, fare un debriefing iniziale, …) 
 fare una didattica breve seguita da ricerca, elaborazione, produzione 
riflessione e valutazione 
progettare la lezione 
 curare la regia della lezione 
 mediare il curricolo 
 far lavorare a compiti autentici
 preparare materiali pre-strutturati 
 avviare la rielaborazione personale e di gruppo 
 lavorare sui binomi "ciò che so di sapere"/"ciò che so di non sapere", 
"ciò che so dove trovare"/"ciò che non so dove trovare" (utili in questo 
senso webquest o liste sitografiche o tool di bookmarker e lavoro sulla 
Ricerca dell’Informazione) 
 attivare percorsi didattici cooperativi
 L’indispensabile e il superfluo 
 Il codice d’uso condiviso (patto di corresponsabilità nella gestione dei 
device) 
 La gestione a scuola e/o a casa 
 Tecnologie Cloud da usare e condividere 
 Protocollo d’uso del Web 
 Tipologia di verifiche online attivabili 
 Comunicazione esperienze (blogging, microblogging, aula virtuale, …) 
 Scrittura miniguide per uso app (da parte dei docenti o degli alunni) 
 Tutoring o peer tutoring 
……
Contatti 
lidia.pantaleo@gmail.com 
https://edmo.do/j/n8s7jw 
http://didatticamediale.webnode.it

Didattica con i tablet: punti di forza, debolezze, riflessioni

  • 1.
    IL TABLET ASCUOLA ERA DIGITALE E DIDATTICA MEDIALE L'essenziale è invisibile agli occhi 9 ottobre 2014 - Portogruaro Formatrice Lidia Pantaleo Associato MED
  • 2.
    Un po’ divertendoci Un po’ facendo i seri
  • 3.
    CONCRETI SUBITO! Sfatiamoqualche falso mito
  • 4.
    DÀ UNA POSSIBILITÀIN PIÙ A CHI È IN DIFFICOLTÀ. SI POSSONO USARE APP ADATTE ALL’APPRENDIMENTO. SI POSSONO USARE I LIBRI DIGITALI E LE ESPANSIONI ONLINE VELOCEMENTE. USARE IL TABLET IN CLASSE: cosa è V o F? confrontiamoci PUÒ AUMENTARE LA COMUNICAZIONE ALUNNO-DOCENTE. SI PUÒ USARE SOLO ANDANDO ONLINE. CAMBIA SUBITO LA DIDATTICA. L’ALUNNO DIVENTA ATTIVO. STIMOLA LA CREATIVITÀ. PIÙ TECNOLOGIA= PIÙ SVILUPPO
  • 5.
  • 6.
    GARANTISCE UNA DIDATTICA INNOVATIVA. AUMENTA LA MOTIVAZIONE E LA PARTECIPAZIONE. POSSO USARLO OFFLINE. AUMENTA L’ATTENZIONE.
  • 7.
    Via le illusioni! L'introduzione dei device solamente NON cambia la scuola o il rapporto dei ragazzi con la scuola, MA, si può fare in modo che i media diventino dei catalizzatori per una didattica nuova e innovativa, una didattica dove possano incontrarsi l'educazione formale e informale e dove il docente diventi protagonista autentico di una scuola che riparte.
  • 8.
    Portatilità Velocità Facilitàd’uso Ubiquità Facilità d’accesso alle risorse Affordance del multitouch Entusiasmo Rinforzo motivazione Tools adatti a personalizzazione/individualizzazione Assenza limite scuola/casa Apprendimento informale
  • 9.
    Carica batteria Collegamentoalla Rete Dispersività se l’uso non è definito chiaramente Distrazione possibile con le app di gioco Gestione
  • 10.
    Quali app? Qualepiano educativo-didattico condiviso? Quali tempi e modi in classe? Quali tempi e modi a casa? Il device viaggia tra casa e scuola? Come e se coinvolgere i genitori? Quali attività preferibilmente? Come valutare? ……….
  • 12.
  • 14.
    valutazione delle propriepratiche d’aula e non, la scelta dei dispositivi e delle app che soddisfano le esigenze. elaborazione di un piano di lavoro contestualizzato e legato a 4 dimensioni fondamentali Mondo informale Gruppo classe Scuola TABLET Metodologia
  • 16.
    un lettore multimediale un sistema di videoconferenza un laboratorio tecnico-scientifico un laboratorio umanistico uno strumento di scrittura uno strumento di ricerca web uno strumento di produzione e di sintesi digitale una estensione dinamica della conoscenza uno strumento creativo
  • 17.
     limitare lafrontalità  evidenziare gli elementi fondamentali a livello disciplinare (lavorare con gli anticipatori, fare un debriefing iniziale, …)  fare una didattica breve seguita da ricerca, elaborazione, produzione riflessione e valutazione progettare la lezione  curare la regia della lezione  mediare il curricolo  far lavorare a compiti autentici
  • 18.
     preparare materialipre-strutturati  avviare la rielaborazione personale e di gruppo  lavorare sui binomi "ciò che so di sapere"/"ciò che so di non sapere", "ciò che so dove trovare"/"ciò che non so dove trovare" (utili in questo senso webquest o liste sitografiche o tool di bookmarker e lavoro sulla Ricerca dell’Informazione)  attivare percorsi didattici cooperativi
  • 19.
     L’indispensabile eil superfluo  Il codice d’uso condiviso (patto di corresponsabilità nella gestione dei device)  La gestione a scuola e/o a casa  Tecnologie Cloud da usare e condividere  Protocollo d’uso del Web  Tipologia di verifiche online attivabili  Comunicazione esperienze (blogging, microblogging, aula virtuale, …)  Scrittura miniguide per uso app (da parte dei docenti o degli alunni)  Tutoring o peer tutoring ……
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Editor's Notes

  • #2 Breve mia presentazione
  • #3 Io racconto me con un avatar, loro creano il proprio a gruppo