Introduzione al tema della documentazione educativa digitale fatta al Convegno "Lorenzo Bettini una vita per la scuola tra le Marche e Venezia"14 Maggio 2011 Venezia.
Introduzione al tema della documentazione educativa digitale fatta al Convegno "Lorenzo Bettini una vita per la scuola tra le Marche e Venezia"14 Maggio 2011 Venezia.
Soluzioni per l'innovazione didattica nella scuola primariaMatteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", nonché genitore di una bimba a scuola in primaria, ha incontrato gli insegnanti di tale istituto per una presentazione incentrata su alcune metodologie e strumenti trattati all'interno del libro adatti al contesto.
Il focus sarà sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche altri attori dell’ecosistema di apprendimento.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro vengono proposti alcuni esempi agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa.
Una parte della presentazione è dedicata al tema centrale dello sviluppo delle competenze digitali (DigComp e DigCompEdu frameworks).
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
Soluzioni per l'innovazione didattica nella scuola primariaMatteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", nonché genitore di una bimba a scuola in primaria, ha incontrato gli insegnanti di tale istituto per una presentazione incentrata su alcune metodologie e strumenti trattati all'interno del libro adatti al contesto.
Il focus sarà sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche altri attori dell’ecosistema di apprendimento.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro vengono proposti alcuni esempi agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa.
Una parte della presentazione è dedicata al tema centrale dello sviluppo delle competenze digitali (DigComp e DigCompEdu frameworks).
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Didattica senza barriere (libro di Andrea Mangiatordi)Simone Aliprandi
Titolo: Didattica senza barriere
Sottotitolo: Universal design, tecnologie e risorse sostenibili
Autore: Andrea Mangiatordi (www.mangiatordi.net)
Editore: ETS -- Collana: Education -- Anno edizione: 2017
Pagine: 124 p., ill. , Brossura -- EAN: 9788846747754
Abstract
L'uso che si può fare delle tecnologie nella didattica è vario, così come sono molto diversi i contesti in cui ci si può trovare a operare. Questo dipende da molteplici aspetti, spesso derivanti dal fatto di coinvolgere persone portatrici di concezioni, pratiche e abilità diverse. Un elemento che invece rimane costante, a prescindere dalla situazione, è il fatto che con le tecnologie digitali sia possibile offrire molteplici possibilità di interazione con i contenuti didattici. Un elemento interessante per tutti, non soltanto per chi ha una difficoltà. Un ambiente di apprendimento che tenga in considerazione la diversità, fin dalla sua progettazione, può fare la differenza in ottica di inclusione. Eppure la realizzazione di risorse digitali accessibili non è sempre semplice né immediata: richiede conoscenza delle problematiche di un contesto, competenza nell'uso degli strumenti, disponibilità di risorse materiali e non. Leggendo queste problematiche attraverso la lente della progettazione universale è possibile anticipare la presenza di barriere nei contesti di apprendimento, individuare possibili soluzioni e metterle in pratica. Questo libro vuole essere una guida in questo senso, con particolare attenzione alla sostenibilità dell'intervento, nella convinzione che per cambiare sia importante una maggiore consapevolezza delle potenzialità presenti negli strumenti e nelle pratiche che già conosciamo. Prefazione di Marco Lazzari.
Avanguardie Educative - Cambiare gli ambienti di apprendimento con le ICTPrimariaLSantucci
Presentazione di Elena Mosa, in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
This document describes a 3-month geometry teaching experience using Google SketchUp with 22 junior high school students, including 1 student with learning difficulties. The experience helped students acquire basic digital skills while personalized learning improved the skills of the strongest students. Open questions ask about the extent technology increases student interaction, what types of students interact more, and how to quantify the increased time commitment required of teachers.
The L4ALL portal aims to be a repository for sharing mobile learning design experiences. The researchers found that evaluations of educational technology initiatives often do not make implementation details available and emphasize best practices that are not easily replicated. The L4ALL portal uses a bottom-up and top-down approach to allow teachers to both share their own experiences and search a database of over 150 experiences to inspire new designs and address issues like lack of methodology for measuring educational benefits.
Il PPT illustra alcune modalità didattiche attraverso cui progettare possibili alleanze tra strumenti multimediali e non (on-line e off-line) partendo, sempre, dalla chiara esplicitazione dei bisogni, obiettivi, strategie e risorse a disposizione.
1. Le nuove tecnologie come aiuto per la didattica
Luca Ferrari
Dipartimento di Scienze dell’Educazione «G.M. Bertin»
2. Le nuove tecnologie popolano sempre di più le vite degli
adolescenti…
Nel 2013, oltre la metà delle persone di età superiore ai 3 anni (il 54,3%) utilizza
il personal computer e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (il 54,8%)
naviga su Internet.
[…] è sempre più diffuso l’uso del personal computer in tenera età: tra i piccoli di
3-5 anni l’uso del pc registra gli incrementi maggiori passando dal 17,4% del 2012
al 23,3%.
Per quanto riguarda la frequenza d’uso […] il 34,1% delle persone di 3 anni e più
usa il pc tutti i giorni mentre il 33,5% (in aumento dal 29,5% del 2012) di quelle di
6 anni e più si connette al web quotidianamente.
I maggiori utilizzatori del personal computer e di Internet restano comunque i
giovani di 15-19 anni (rispettivamente, oltre l’88% e oltre l’89%). La quota di
utenti decresce progressivamente in modo direttamente proporzionale all’età.
(ISTAT 2013, Cittadini e Nuove Tecnologie, pp. 5-6)
3. Un tema ampiamente dibattuto in letteratura - che ha fatto inevitabilmente
breccia tra gli insegnanti e in tutte le agenzie educative - è quello relativo ai
«fattori di rischio» legati all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Un tema meno dibattuto riguarda, invece, la costruzione di esperienze «positive»
che si possono instaurare nella relazione tra adolescenti e l’uso delle nuove
tecnologie.
4. La scuola segue le mode «tecnologiche» di mercato?
Il mercato stabilisce che cos’è l’innovazione tecno-didattica
nella scuola?
In che misura la scuola è realmente autonoma rispetto alla
scelta delle «nuove tecnologie»?
8. «La grande diffusione delle lavagne Interattive Multimediali
e di superfici interattive in generale avvierà l’ampliamento
del numero di device tecnologici (tablet, netbook, ebook,
risponditori…) che orienteranno l’attività didattica sempre
più verso la collaborazione».
Fonte: http://www.scuola-digitale.it/classi-2-0/il-progetto/introduzione-2/
9. Da cosa è sostenuto l’approccio ‘predittivo’ emergente da
questo estratto?
10. Gli aspetti di “determinismo tecnologico” devono inevitabilmente
considerare che la introduzione delle ICT nella scuola italiana è un
processo complesso, con diverse sfaccettature, territorialmente
disomogeneo, accompagnato da luci ed ombre che riguardano, in
particolar modo, la formazione iniziale e continua dei docenti.
Una formazione “top down” troppo spesso relegata
all’apprendimento di procedure “tecniche” a discapito di modelli
“bottom up” d’uso didattico delle ICT progettati e implementati da
singoli, gruppi o comunità di docenti a seconda dei reali bisogni, delle
caratteristiche di contesto, di competenze, di risorse umane e
finanziarie a disposizione.
11. La mancanza di alfabetizzazione ai media digitali da parte degli insegnanti è una
sfida importante e che, allo stesso tempo, si dovrebbe abbandonare un tipo di
formazione (considerata insostenibile) centrata sull'utilizzo dei singoli strumenti
Occorre rendere
indipendenti gli
insegnanti aiutandoli
ad adottare nuovi
modi di vedere e
pensare
12. La introduzione dei social media
nei percorsi di apprendimento
“tradizionali” è considerato un
elemento attrattivo e motivante
per gli studenti e permette,
altresì, di incrementare la loro
partecipazione nel processo di
apprendimento
(T. M. Farwell and R. D.Waters, 2010).
13. «… ‘vivacizzare’ il curriculum
con una patina superficiale di
cultura digitale a misura di
bambino»
[diversi] commentatori mettono
[…] in guardia contro i tentativi
di motivare e coinvolgere gli
studenti attraverso la semplice
introduzione di tecnologie
social media “di tendenza” nei
processi e nella pratica
educativa…
14. Una delle più grandi sfide che si presenta oggi nel mondo
educativo è quella di coltivare nei discenti la capacità di
discernimento, ovvero, la capacità – da parte degli studenti -
di individuare nuovi modi di condurre ricerche e, soprattutto,
di saper apprendere le informazioni più rilevanti.
15. Mitologie e Ideologie
Letteratura nazionale ed
internazionale, documenti politici
istituzionali, resoconti di
esperienze…
Rapporto apparentemente causale tra
uso delle ICT e i “benefici” ottenuti in
termini di:
attuazione di processi di
innovazione didattica
trasformazione dell’ambiente di
apprendimento
inclusione.
16. Una delle maggiori difficoltà esperite dagli insegnanti è la carenza di
governabilità delle ICT durante le attività d’isegnamento e
apprendimento in classe…
17. It is crucial to raise
teachers’ awareness
about the ‘cultural model’
programmed in the
machine.
19. Interpretazioni
dell'apprendimento
Concetti
"chiave"
Strumenti didattici Risultati attesi
Ottiche di
valutazione
Per ESECUZIONE
(teorie dell'associazionismo e
del comportamenti-smo)
La riproduzione
culturale
(memorizzazione /
ripetizione /
applicazione ...)
L'unità didattica (nelle
versioni "di minima" e "di
massima")
Acquisizione di
sequenze (nozioni e
abilità) fondamentali
della cultura
consolidata
La qualità
dell'esecuzione
La capacità di
riutilizzazione
Per COSTRUZIONE
(teorie del costruttivismo e
del cognitivismo in generale)
La produzione di
cultura attraverso
l'esperienza
(equilibrazione tra
accomodamento e
assimilazione)
Il progetto didattico (nella
versione della ricerca: come
osservazione / ipotesi /
sperimentazione / verifica ...)
Produzione diretta di
cultura con forte
attenzione al versante
dei processi / percorsi
più che a quello dei
prodotti
La "coerenza" interna
del percorso e la sua
"padronanza"
La "validità" dei
risultati
Per SCOPERTA
(teorie della Gestalt)
L'intuizione e
l'invenzione
(valorizzazione del
"vissuto" personale,
attivazione della
"divergenza")
Il progetto didattico (nella
versione del gioco: come
ludico puro / gioco dramma /
brainstorming ...)
Produzione di "insight":
idee / "illuminazioni" /
ipotesi personali e di
gruppo
La "persistenza" dei
risultati e dei processi
della scoperta
La "generatività" della
scoperta
20. 5 riflessioni sul rapporto tra scuola e nuove tecnologie
Dal minuto 11.20 – Riflessione: individuo e tecnologie
23. Risultati primo monitoraggio
Gli insegnanti: partecipano
per la prima volta ad una
sperimentazione didattica con
le ICT.
Alunni: alcuni di loro avevano
già partecipato a iniziative
similari. La maggior parte degli
alunni possedeva già un tablet.
24. Divergenza nella percezione tra
insegnanti e alunni rispetto all’impiego
del tablet nella didattica ordinaria:
Gli alunni dichiarano di farne “un uso
significativo” all’interno del programma;
gli insegnanti, contrariamente,
dichiarano “uso sporadico”.
Convergenti sono invece le risposte
sugli ambienti in cui il tablet è
sperimentato (scuola e casa).
25. Usi didattici prevalenti:
a. durante le lezioni: creare mappe concettuali, prendere appunti,
fare esercizi didattici;
b. a casa: studiare, comunicare con i compagni, giocare.
26. Apprendimento
Le modalità di apprendimento
maggiormente stimolate dai
docenti sono state di natura
“riproduttiva”
(attivazione/rinforzo di processi
di apprendimento legati alla
memorizzazione
e ripetizione dei contenuti
presentati a lezione).
28. In che misura l’uso didattico del tablet sta effettivamente
incidendo sui “risultati di apprendimento?
Insegnanti
29.
30. Aspetti “critici”
basso impatto della sperimentazione nella
relazione tra “scuola e famiglia”
affaticamento visivo degli alunni durante lo studio
su tablet
carenza di applicazioni per la didattica su sistema
operativo Android
31. Gli aspetti su cui il tablet sembra avere una maggiore
impatto didattico sono:
l’incremento nella motivazione
all’apprendimento e all’insegnamento
la possibilità di comunicare con i pari e di
condividere risorse in modo più immediato
la relazione con il docente
33. Tablet e didattica “ordinaria”
il tablet può rappresentare uno strumento
trasversale a tutte le discipline per supportare lo
studente sia nell’archiviazione, memorizzazione,
condivisione dei contenuti sia nelle successive
fasi di rielaborazione/sintesi/creazione
(mappe concettuali, ecc.).
Funzione prevalente: supportare i metodi di
studio dell’alunno.
34. Tablet e didattica “inclusiva”
il tablet può rappresentare uno strumento
per supportare il corpo docente nella
progettazione integrata di percorsi didattici
individualizzati e personalizzati.
Funzione prevalente: facilitare il processo
di monitoraggio/riflessione
dell’apprendimento del singolo e del
gruppo classe.
35. Tablet tra “scuola e territorio”
Il tablet potrebbe essere impiegato
sia per attivare processi di
documentazione (concretizzati
attraverso fotografie digitali,
interviste) sia processi di
rielaborazione e costruzione di
“nuovi” saperi
Funzione prevalente:
facilitare/potenziare processi di
documentazione e di rielaborazione
dei saperi.
39. Metafore
Per preparare una buona lasagna alla Bolognese,
la cosa fondamentale è la giusta scelta degli
ingredienti: per prima cosa la carne, che deve
essere rigorosamente, per metà di manzo e metà
di maiale per dare sapore alla ricetta, poi la polpa
di pomodoro che deve essere di buona qualità, ed
infine, ma non per ultime le lasagne vere e proprie,
che devono essere tra le migliori, anche se sarebbe
meglio prepararle da se in casa.
40. Per preparare una buona LEZIONE alla LIM, la cosa
fondamentale è la giusta scelta degli ingredienti: per
prima cosa la connessione, che deve essere
funzionante, per dare “sapore” alle immagini, ai
video, ai link, poi i contenuti e le metodologie che
devono essere di buona qualità (sempre relazionate
a target ed obiettivi), ed infine, ma non per ultime la
capacità dell’insegnante di integrare efficacemente
la LIM nella didattica quotidiana.
45. La LIM può facilitare la COMPRENSIONE e
la MOTIVAZIONE quando viene
direttamente utilizzata dagli alunni
Higgins, S. and Wall, K. and Smith, H. (2005) ''The visual helps me understand the complicated things' : pupil views of
teaching and learning with interactive whiteboards.', British journal of educational technology., 36 (5). pp. 851-867.
46. Un modello didattico “problematico” per l’uso della LIM
Interpretazioni
dell'apprendimento
ICT
come strumento di:
Obiettivi e direzioni d’uso didattico
delle ICT
Risorse
[In relazione al tipo di obiettivo/i posso dare
consapevolmente direzioni d’uso didattico dello
strumento (questo permette sempre di governare le
ICT e non di esserne governati)].
Per
ESECUZIONE
Istruzione Risorse informative multimediali:
Es. Google Cultural Institute
http://www.google.com/culturalinstitute/?hl=it#!exhi
bit:exhibitId=gRZ0EihK&position=0%2C-1
Esercitazioni interattive:
Es: arricchire il vocabolario su tematiche specifiche:
Our Bodies ; per l’apprendimento della musica:
Beethoven's Baseball; polilabkids: per l’apprendimento
della matematica…
http://space.cinet.it/cinetclub/Emmegi/matematica/
elencoesercizi.htm#ita
Cloud: es. Google Docs, dropbox, ecc.
Web Quest:
http://www.bibliolab.it/Alessandro%20Magno/WEB
QUEST_file/frame.htm
Mappe concettuali:
Prezi Cmap, Vue, Free Mind, SpiderScribe
Digital storytelling
http://www.policultura.it/
http://www.impariamoascrivere.it/giochi_flash.php?
gioco=fiaba
Per
COSTRUZIONE
Costruzione individuale e
cooperativa della
conoscenza
Per
SCOPERTA
Promozione della
creatività, dimensione
artistico - estetica ecc. nel
singolo e nel gruppo
47. Raccomandazioni…
La LIM dovrebbe essere considerata, dal nostro punto di
vista, solo come uno degli strumenti che fanno parte del
setting educativo e dell’infrastruttura strumentale di una
classe o di una scuola.
Occorre esplorare e documentare - dentro e fuori dall’aula
- quelle necessarie e vitali sinergie che integrano
l’analogico col digitale, che intrecciano didattiche
“multimediali” con quelle “tradizionali”
48. Sceneggiature didattiche con la LIM: esempio
Fase osservativa
Dopo aver mostrato delle immagini, l'insegnante propone di individuare gli
elementi più significativi e accompagna gli alunni a raccogliere e organizzare
quanto emerge dall'attività.
Fase operativa - lavori di gruppo
L'insegnante distribuisce dei documenti e dà indicazioni operative agli allievi
per la costruzione di una mappa concettuale.
Fase di collegamento
L'insegnante pone delle domande e sollecita gli allievi alla riflessione e al
confronto tra i fatti storici del passato e del presente.
Fase di verifica
In cui l'insegnante si accerta delle competenze e delle conoscenze acquisite
dagli allievi. Ascolta e attiva una riflessione sulle presentazioni delle mappe
concettuali e propone un cruciverba a soluzione individuale da svolgere in aula
informatica.