Tecnologia e leggerezza. La vita virtuale si affianca sempre più incisivamente a quella reale delle persone. Ciò provoca “danni collaterali” (Z. Bauman), per evitare i quali occorre che la Scuola formi ad individuare l’essenziale per comprendere la complessità, trasformando la routine e gli spazi di apprendimento, utilizzando la rete come amplificatore di esperienze e come compagna di viaggio per l’ePortfolio.
E-Learning, podcasting e Wikipedia per una didattica costruttivistica in retealfiobonfi
Tesi di laurea sui nuovi strumenti disponibili in rete per realizzare un nuovo tipo di didattica "costruttivistica" che rompe con il tradizionale approccio ex-cathedra per dare spazio nella formazione, all'attivita' e alla consapevolezza del discente e alla riconfigurazione del ruolo di facilitatore del docente.
Tecnologia e leggerezza. La vita virtuale si affianca sempre più incisivamente a quella reale delle persone. Ciò provoca “danni collaterali” (Z. Bauman), per evitare i quali occorre che la Scuola formi ad individuare l’essenziale per comprendere la complessità, trasformando la routine e gli spazi di apprendimento, utilizzando la rete come amplificatore di esperienze e come compagna di viaggio per l’ePortfolio.
E-Learning, podcasting e Wikipedia per una didattica costruttivistica in retealfiobonfi
Tesi di laurea sui nuovi strumenti disponibili in rete per realizzare un nuovo tipo di didattica "costruttivistica" che rompe con il tradizionale approccio ex-cathedra per dare spazio nella formazione, all'attivita' e alla consapevolezza del discente e alla riconfigurazione del ruolo di facilitatore del docente.
La scuola italiana verso gli obiettivi strategici dell'unione europea per il ...Flavia Giannoli
Il lavoro vuole contribuire a fare il punto sullo stato delle esperienze di riqualificazione dell’offerta formativa della scuola italiana rispetto agli obiettivi strategici dell’Unione Europea per il 2020 e lo stato del “Progress to work”. I finanziamenti europei hanno infatti sbloccato possibilità per la creazione di ambienti di apprendimento 3.0 e per la formazione dei docenti di ogni ordine e grado su competenze trasversali, metodologiche e digitali di alto livello, da integrare con quelle disciplinari.
Grazie all’erogazione dei fondi strutturali PON (Programma Operativo Nazionale) per le Azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e per il Piano di Formazione Triennale (PFT), gli operatori scolastici stanno sperimentando nuove modalità di ricerca-azione per adottare mo-delli e processi flessibili, potenziati dall’uso delle tecnologie, significativi per l’acquisizione da parte degli studenti di competenze adeguate a vivere e lavorare nella complessità della moderna realtà.
Lo sviluppo degli ambienti di apprendimento è pensato come un processo iterativo, disegnato sul metodo della prototipizzazione per la sperimentazione ed il successivo riallineamento: lo sviluppo di comunità di pratica è la chiave per l’innovazione. In un contesto così operativo l’introduzione dei metodi del Project management nella gestione e nel controllo dei processi scolastici è ormai una necessità, data la complessità del mondo della formazione.
Si prega gentilmente di citare l'autore, nel rispetto della Licenza Creative Common: Contribution, Non Commercial, Share Alike. Grazie!
Educare alla cittadinanza digitale: dall’analogico al digitale e viceversa. Azioni integrate e dinamiche di informazione/formazione per docenti ed allievi della società della conoscenza. Educazione all’open data. Progettazione di percorsi didattici originali. Orientamento al progetto.
Proposta di un ecosistema didattico funzionale.
Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendim...Marco Pozzi
DIDAMATICA 2014: MODEMLAB MODULATES AN ANALOG CARRIER SIGNAL TO ENCODE DIGITAL INFORMATION, AND ALSO DEMODULATES SUCH A CARRIER SIGNAL TO DECODE THE TRANSMITTED INFORMATION
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Matematici o Acusmatici? Motivazioni e condivisioni per una didattica 2.0Nicola Chiriano
Relazione al Convegno "Matematica in classe 2014"
Centro PRISTEM, Università "Bocconi" Milano
http://matematica.unibocconi.it/articoli/il-convegno-di-ottobre-milano
Nell’era collaborativa gli studenti arriveranno a concepire la conoscenza come un’esperienza condivisa in una comunità di pari.[…] L’insegnante fungerà da guida, organizzando le ricerche e permettendo agli studenti di lavorare in piccoli gruppi. L’obiettivo sarà quello di stimolare una creatività di tipo collaborativo, un’esperienza non dissimile da quella che i giovani fanno negli innumerevoli spazi sociali di Internet
La scuola italiana verso gli obiettivi strategici dell'unione europea per il ...Flavia Giannoli
Il lavoro vuole contribuire a fare il punto sullo stato delle esperienze di riqualificazione dell’offerta formativa della scuola italiana rispetto agli obiettivi strategici dell’Unione Europea per il 2020 e lo stato del “Progress to work”. I finanziamenti europei hanno infatti sbloccato possibilità per la creazione di ambienti di apprendimento 3.0 e per la formazione dei docenti di ogni ordine e grado su competenze trasversali, metodologiche e digitali di alto livello, da integrare con quelle disciplinari.
Grazie all’erogazione dei fondi strutturali PON (Programma Operativo Nazionale) per le Azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e per il Piano di Formazione Triennale (PFT), gli operatori scolastici stanno sperimentando nuove modalità di ricerca-azione per adottare mo-delli e processi flessibili, potenziati dall’uso delle tecnologie, significativi per l’acquisizione da parte degli studenti di competenze adeguate a vivere e lavorare nella complessità della moderna realtà.
Lo sviluppo degli ambienti di apprendimento è pensato come un processo iterativo, disegnato sul metodo della prototipizzazione per la sperimentazione ed il successivo riallineamento: lo sviluppo di comunità di pratica è la chiave per l’innovazione. In un contesto così operativo l’introduzione dei metodi del Project management nella gestione e nel controllo dei processi scolastici è ormai una necessità, data la complessità del mondo della formazione.
Si prega gentilmente di citare l'autore, nel rispetto della Licenza Creative Common: Contribution, Non Commercial, Share Alike. Grazie!
Educare alla cittadinanza digitale: dall’analogico al digitale e viceversa. Azioni integrate e dinamiche di informazione/formazione per docenti ed allievi della società della conoscenza. Educazione all’open data. Progettazione di percorsi didattici originali. Orientamento al progetto.
Proposta di un ecosistema didattico funzionale.
Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendim...Marco Pozzi
DIDAMATICA 2014: MODEMLAB MODULATES AN ANALOG CARRIER SIGNAL TO ENCODE DIGITAL INFORMATION, AND ALSO DEMODULATES SUCH A CARRIER SIGNAL TO DECODE THE TRANSMITTED INFORMATION
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Matematici o Acusmatici? Motivazioni e condivisioni per una didattica 2.0Nicola Chiriano
Relazione al Convegno "Matematica in classe 2014"
Centro PRISTEM, Università "Bocconi" Milano
http://matematica.unibocconi.it/articoli/il-convegno-di-ottobre-milano
Nell’era collaborativa gli studenti arriveranno a concepire la conoscenza come un’esperienza condivisa in una comunità di pari.[…] L’insegnante fungerà da guida, organizzando le ricerche e permettendo agli studenti di lavorare in piccoli gruppi. L’obiettivo sarà quello di stimolare una creatività di tipo collaborativo, un’esperienza non dissimile da quella che i giovani fanno negli innumerevoli spazi sociali di Internet
Per supportare l’attuazione della Legge 107/2015, al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca adotta il Piano nazionale per la scuola digitale.
2. CONTESTO
IL PROGETTO È RIVOLTO ALLE CLASSI
QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA E
VERRA’ GESTITO DAGLI INSEGNANTI
DELL’AREA LOGICO-MATEMATICA.
LE ATTIVITÀ VERRANNO SVOLTE NEL
LABORATORIO DI INFORMATICA.
3. DA COSA NASCE IL PROGETTO?
Le nuove tecnologie dell'informazione hanno modificato il
modo di interagire, conoscere e comunicare.
I ragazzi di oggi crescono in questa realtà: giocano,
imparano e parlano usando il linguaggio digitale.
La scuola può fare suo questo linguaggio, per comunicare
meglio con gli studenti e offrire una didattica più efficace.
L'evoluzione tecnologica nel campo della comunicazione
influenza sempre più i processi d'insegnamento-
apprendimento.
La tecnologia moderna offre alla scuola una vasta gamma
di "macchine" la cui utilizzazione implica una
ristrutturazione del sistema educativo.
4. SEGUE CHE …
Articolare un nuovo assetto culturale-operativo,
necessario al dominio della tecnologia non è
cosa facile.
La "multimedialità" non può essere considerata
solo in chiave di procedure e di strumenti
tecnici, ma costituisce essa stessa una
dimensione culturale dalla quale non si può
prescindere nel processo di costruzione
dell’uomo, del cittadino e del lavoratore.
5. QUINDI …
La Scuola deve farsi carico di assicurare a
tutti i livelli una formazione generalizzata e
approfondita delle tecniche e tecnologie
dell’informazione e della comunicazione che
costituiscono oramai sempre più "requisito di
ammissione" alla vita attiva.
7. UN BLOG È …
Un luogo di interazione.
Un modo per stare (virtualmente) insieme
agli altri.
Un modo per esprimere liberamente la
propria creatività e la propria opinione sui più
svariati argomenti poiché raramente si tratta
di siti mono-tematici.
8. PERCHÉ UN BLOG A SCUOLA?
Perché …
è semplice da creare, facile da usare,
stimola l’utilizzo attivo di Internet e la scrittura
creativa;
stimola lo studio, la raccolta, la pubblicazione
sul web di ricerche e materiali;
stimola la collaborazione, la condivisione e il
confronto di esperienze;
stimola la comunicazione tra scuola e famiglia-
insegnanti, studenti, genitori.
9. OBIETTIVI
Acquisire come si crea un blog.
Comprendere la sua funzione.
Incrementare la lettura e far acquisire agli alunni un certo
grado di disinvoltura nella scrittura sul web.
Far nascere il bisogno e la curiosità per questo mezzo
espressivo.
Realizzare un diario on line delle attività della classe
(progetti, gite …).
Comunicare con facilità e rapidità con le famiglie.
Stimolare la creatività dei ragazzi.
Promuovere la collaborazione, la condivisione e il
confronto di esperienze.
10. CONTENUTI
Ricerca di notizie inerenti alle finalità e alle funzioni di un
Blog.
Come registrare un blog.
Siti di registrazione.
Scelta della forma, dello stile e della grafica.
Scelta delle aree tematiche da condividere (sezione compiti,
diario delle attività della classe, sezione comunicazioni
scuola-famiglia, sezione varie …..).
11. METODOLOGIA
Nel primo quadrimestre, gli alunni verranno
suddivisi in gruppi e a ciascun gruppo verrà
affidata un’attività inerente ai contenuti
sopracitati. Ogni gruppo dovrà documentare in
formato ppt il lavoro, che verrà illustrato al resto
della classe. Nel secondo quadrimestre gli
alunni metteranno in pratica ciò che hanno
pianificato nella fase precedente del progetto.
Guidati dall’insegnante si cimenteranno nella
creazione, nella registrazione e nell’uso di un
blog.
12. VALUTAZIONE
Gli insegnanti concorderanno le modalità di
valutazione e di autovalutazione del progetto.
In particolare si valuteranno: la partecipazione,
l’interessere e la collaborazione di ogni singolo
alunno nelle diverse fasi di realizzazione del progetto.
Verrà monitorata, anche, la modalità di utilizzo del
blog da parte degli alunni.
Gli insegnanti, infine, predisporranno una scheda, da
consegnare agli alunni e ai genitori, in modo da
rilevare gli aspetti positivi e negativi del progetto.