Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale. Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale.
anno 2013 - Nuove tecnologie perchè?
Presentazione ai genitori di alcuni cambiamenti all'interno del paradigma di Insegnamento/Apprendimento e di alcuni motivi per cui la scuola di Valrovina ha nel suo progetto di tempo Pieno uno specifico percorso dedicato alle Nuove Tecnologie.
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale. Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale.
anno 2013 - Nuove tecnologie perchè?
Presentazione ai genitori di alcuni cambiamenti all'interno del paradigma di Insegnamento/Apprendimento e di alcuni motivi per cui la scuola di Valrovina ha nel suo progetto di tempo Pieno uno specifico percorso dedicato alle Nuove Tecnologie.
Matematici o Acusmatici? Motivazioni e condivisioni per una didattica 2.0Nicola Chiriano
Relazione al Convegno "Matematica in classe 2014"
Centro PRISTEM, Università "Bocconi" Milano
http://matematica.unibocconi.it/articoli/il-convegno-di-ottobre-milano
Gli ambienti di social networking nella didattica a scuola
Quando navigare su Facebook, Flickr e Twitter non è solo perder tempo ma incrementare le
proprie conoscenze e competenze digitali…
22 Ottobre 2009
Il seminario vuole illustrare in modo esperenziale approcci e potenzialità dell’uso degli
strumenti del web 2.0 e degli ambienti di social networking per la collaborazione e
l’apprendimento in rete “lato docente”, attraverso attività e tecniche da poter applicare in aula.
M.E. Cigognini - Facoltà di Psicologia, Università degli studi di Trieste
SCUOLA 2.0: PROSPETTIVE E SFIDE DELLA DIDATTICA CON LE TECNOLOGIECaterina Policaro
Smau Bari - 7 febbraio 2013 http://www.smau.it/bari13/schedules/scuola-20-prospettive-e-sfide-della-didattica-con-le-tecnologie/ Workshop di Caterina Policaro su "SCUOLA 2.0: PROSPETTIVE E SFIDE DELLA DIDATTICA CON LE TECNOLOGIE"
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
L'innovazione digitale nella didattica: il ruolo del docente e la progettazione di nuovi ambienti di apprendimento. Presentazione di Cristiana Pivetta, Docente di Lettere dell'istituto Comprensivo Don Milani di Carbonia, nell'ambito del secondo incontro territoriale di Scuola+,
Quali competenze digitali per insegnare al tempo del web2.0?Pierfranco Ravotto
Con studenti "digital native" e nell'era del web 2.0 la scuola deve sapersi trasformare. Come ha suggerito Antonio Calvani è forse il momento di passare dall'insegnare "la" tecnologia o "con la" tecnologia all'insegnare "nella" tecnologia. La trasformazione della scuola potrebbe essere realizzata attraverso la sua immersione nel digitale.
Ma quali competenze nelle ICT devono avere gli insegnanti per poter esercitare il loro mestiere nel digitale? E come si potrebbero certificare tali competenze?
Matematici o Acusmatici? Motivazioni e condivisioni per una didattica 2.0Nicola Chiriano
Relazione al Convegno "Matematica in classe 2014"
Centro PRISTEM, Università "Bocconi" Milano
http://matematica.unibocconi.it/articoli/il-convegno-di-ottobre-milano
Gli ambienti di social networking nella didattica a scuola
Quando navigare su Facebook, Flickr e Twitter non è solo perder tempo ma incrementare le
proprie conoscenze e competenze digitali…
22 Ottobre 2009
Il seminario vuole illustrare in modo esperenziale approcci e potenzialità dell’uso degli
strumenti del web 2.0 e degli ambienti di social networking per la collaborazione e
l’apprendimento in rete “lato docente”, attraverso attività e tecniche da poter applicare in aula.
M.E. Cigognini - Facoltà di Psicologia, Università degli studi di Trieste
SCUOLA 2.0: PROSPETTIVE E SFIDE DELLA DIDATTICA CON LE TECNOLOGIECaterina Policaro
Smau Bari - 7 febbraio 2013 http://www.smau.it/bari13/schedules/scuola-20-prospettive-e-sfide-della-didattica-con-le-tecnologie/ Workshop di Caterina Policaro su "SCUOLA 2.0: PROSPETTIVE E SFIDE DELLA DIDATTICA CON LE TECNOLOGIE"
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
L'innovazione digitale nella didattica: il ruolo del docente e la progettazione di nuovi ambienti di apprendimento. Presentazione di Cristiana Pivetta, Docente di Lettere dell'istituto Comprensivo Don Milani di Carbonia, nell'ambito del secondo incontro territoriale di Scuola+,
Quali competenze digitali per insegnare al tempo del web2.0?Pierfranco Ravotto
Con studenti "digital native" e nell'era del web 2.0 la scuola deve sapersi trasformare. Come ha suggerito Antonio Calvani è forse il momento di passare dall'insegnare "la" tecnologia o "con la" tecnologia all'insegnare "nella" tecnologia. La trasformazione della scuola potrebbe essere realizzata attraverso la sua immersione nel digitale.
Ma quali competenze nelle ICT devono avere gli insegnanti per poter esercitare il loro mestiere nel digitale? E come si potrebbero certificare tali competenze?
La comunicazione attraverso i social media - Intervento di Caterina Policaro per la giornata di Donazione e Comunicazione della FIDAS Basilicata - 5 febbraio 2017
Intervento di Caterina Policaro - Iniziativa "Ti odio con tutto il cuore - Violenze verbali, intolleranza e ossessioni nell'era digitale - Potenza 14 febbraio 2017
La LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) è uno strumento tanto potente quanto complesso. Queste sono alcune delle slides che uso durante il mio corso sulla LIM per docenti ed educatori della scuola primaria / secondaria.
Oltre i contenuti. Prospettive e nuove opportunità per le Open Educational Re...Antonio Fini
Presentazione invitata alla giornata "Le risorse educative digitali nell'approccio costruttivista" organizzata da CNR-ITD Genova e CKBG http://www.itd.cnr.it/news.php?ID=69
Workshop Didattica Attiva con le tecnologie 2.0 - Introduzione ai social mediaAntonio Fini
Prima parte del workshop del 18/11/2011 al 8° Convegno Internazionale La Qualità dell'integrazione scolastica e sociale organizzato da Centro Studi Erickson
Progetto SLOOP2desc. Corso di formazione online "Progettare e sviluppare corsi in rete e risorse didattiche basati sullo standard EUCIP"
Modulo 4: La didattica per competenze e i quadri di riferimento europei
Unità: ECDL
Certificare conoscenze, abilità e attitudini per certificare le competenze. Accordo AICA - LTE/UniFi per la combinazione delle certificazioni ECDL e DCA.
Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendim...Marco Pozzi
DIDAMATICA 2014: MODEMLAB MODULATES AN ANALOG CARRIER SIGNAL TO ENCODE DIGITAL INFORMATION, AND ALSO DEMODULATES SUCH A CARRIER SIGNAL TO DECODE THE TRANSMITTED INFORMATION
LandCity Revolution - ICT e smartness per il futuro delle nostre città e dei ...giovanni biallo
Nella sessione plenaria "tecnologie, dati e soluzioni per la città e il territorio" della Conferenza LandCity Revolution 2016, è stata presentata da Giovanni Borga dello IUAV - Università di Venezia, la relazione "ICT e smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori".
Slide utilizzate per il webinar di presentazione del Corso di Perfezionamento "Le competenze digitali nella scuola" - Università di Firenze - 16/3/2017
Frammenti da un'esperienza in un Istituto Comprensivo - Convegno "L’innovazio...Antonio Fini
Le slide NON corrispondono del tutto alla "narrazione". Sono solo d'appoggio per un intervento del quale riporto qui l'abstract:
La recente revisione del Piano Nazionale per la Scuola Digitale, a cura dell’OCSE, ha messo in evidenza alcune criticità strutturali, derivanti soprattutto dalla contraddizione tra l’ambizione degli obiettivi e la scarsità della risorse (parole dell’OCSE). Il dispiegamento delle LIM e le Classi 2.0 vengono quindi considerate azioni poco sostenibili su larga scala, mentre anche sul fronte della formazione degli insegnanti, nonostante ripetuti e pluridecennali “piani”, non sembra si sia fatta molta strada.
Cosa si può fare, concretamente, in un periodo di risorse scarsissime a disposizione delle scuole? Soprattutto, cosa può fare un Dirigente scolastico, nella sua scomoda posizione di “cerniera” tra obblighi normativi vecchi e nuovi (vedi dematerializzazione, registri e pagelle online); un corpo docente che pur ospitando punte di eccellenza, sul lato tecnologico è mediamente poco competente e spesso demotivato; studenti che sempre più vivono immersi in una realtà digitale, possedendo però soltanto elevatissime abilità strumentali ma spesso scarsa consapevolezza e reale competenza; famiglie non sempre in grado di seguire i figli, né sul piano strettamente scolastico, né tantomeno sui nuovi orizzonti della competenza digitale?
Nell’intervento si presenta la messa in opera di alcune pratiche di base, a basso costo e alta sostenibilità complessiva. L’ipotesi, supportata da alcune prime incoraggianti evidenze, è che tali pratiche, oltre a contribuire al miglioramento sul piano organizzativo, possano costituire un elemento abilitante per il superamento del gap che ancora divide molti insegnanti dal “mondo digitale”. Si tratta di una frattura che oggi deve obbligatoriamente essere colmata, dal momento che la scuola non può sottrarsi al dovere di aiutare i ragazzi a sviluppare la propria competenza digitale. Sfatato ormai il mito dei “nativi digitali”, il ruolo della scuola e del singolo insegnante è davvero centrale, pena l’acuirsi di un divario digitale che non riguarda più soltanto la mera connettività ma è oggi centrato su elementi cognitivi di alto livello che possono “fare la differenza” nella costruzione della personalità e delle competenze del cittadino di domani.
Intervento al Convegno "Educational Mashup - Wikipedia e Creative Commons: la rivoluzione del sapere" - DSchola e ITIS Majorana - Grugliasco (TO) - 9/2/2012
Mobile learning per l'integrazione di gruppi a rischio di marginalizzazione -...Antonio Fini
Slide della presentazione a cura di Giovanni Bonaiuti, Antonio Fini, Maria Ranieri e Pierfranco Ravotto in occasione del 6° Congresso della SIe-L - Salerno, settembre 2009
1. La competenza digitale dei Digital Natives Antonio Fini LTE – Università di Firenze Bari, 27 marzo 2009
2. I nostri studenti sono cambiati radicalmente . Gli studenti di oggi non sono più quelli per cui il nostro sistema educativo è stato progettato. Essi sono la prima generazione cresciuta con le nuove tecnologie . Hanno passato la loro intera vita usando ed essendo immersi in computer, videogames, riproduttori musicali, videocamere, cellulari e ogni altro gioco e strumento dell’era digitale. … Videogiochi, email, Internet, cellulari, chat sono parte integrante delle loro vite. … Sono nativi digitali … … I cervelli dei nativi digitali sono probabilmente fisicamente differenti , effetto dell’input digitale che hanno ricevuto crescendo. Mark Prensky 2001 Nativi digitali? Prensky, M. (2001). Digital natives, digital immigrants . On the Horizon, 9 (5), 1–2 www.marcprensky.com/writing/Prensky%20-%20Digital%20Natives,%20Digital%20Immigrants%20-%20Part1.pdf
3. www.digitalnative.org Margaryan A., Littlejohn A. (2008). Are digital natives a myth or reality?: Students’ use of technologies for learning http://www.academy.gcal.ac.uk/anoush/documents/DigitalNativesMythOrReality-MargaryanAndLittlejohn-draft-111208.pdf
4. Vaidhyanathan S. (2008). Generational Myth Not all young people are tech-savvy .The Chronichle of Higher Education http://chronicle.com/free/v55/i04/04b00701.htm
5. … Young people may do things differently, but there are no grounds to consider them alien to us. Education may be under challenge to change, but it is not clear that it is being rejected… Bennett S., Maton K., Kervin, L. (2008). The ‘digital natives’ debate: A critical review of the evidence . British Journal of Educational Technology . www.cheeps.com/karlmaton/pdf/bjet.pdf … The picture beginning to emerge from research on young people’s relationships with technology is much more complex than the digital native characterisation suggests. While technology is embedded in their lives, young people’s use and skills are not uniform…
7. La realtà italiana Osservatorio 2008 http://www.osservatoriocontenutidigitali.it Osservatorio 2007: digital generation a scuola: www.osservatoriocontenutidigitali.it/leftmenu/Osservatorio2007/Digitalgenerationascuola.aspx
8. Nel mondo delle finalità educative caratterizzato dalle tradizionali tassonomie, da un paio di decenni si è aggiunto un nuovo quello di … “ Competenza ” Competenza?
9.
10. Una competenza è generalmente... - complessa (conoscenza, abilità, capacità..); - trasversale (scavalca gli ambiti dei saperi disciplinari); - sociale (fonda la sua ragion d’essere in rapporto socialmente definiti); - situata (si definisce in situazioni concrete).
12. Le Key Competences 1) Communication in the mother tongue; 2) Communication in foreign languages; 3) Mathematical competence and basic competences in science and technology; 4 ) Digital competence ; 5) Learning to learn; 6) Social and civic competences; 7) Sense of initiative and entrepreneurship; 8) Cultural awareness and expression. Dicembre 2006 – Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio Key Competences for Lifelong Learning (2006/962/EC).
13.
14. Perché la Digital Literacy/Digital Competence sta ricevendo grande attenzione da parte di organismi internazionali (OCSE, UNESCO, UE, ..) e ricerche? Una delle principali ragioni è l’emergere di un nuovo tipo di divario sociale, basato sulla diversità di accesso ai media digitali, causato da questioni tecniche e sociali. Il problema tecnico è importante ma lo sono anche l’educazione e l’istruzione, specialmente nei paesi in via di sviluppo (ma non solo!!)
15. Nonostante l’attenzione e l’interesse, non è ancora chiara la definizione del concetto di Competenza Digitale e non vi sono strumenti idonei a misurare le effettive abilità nell’uso critico dei media digitali da parte degli studenti. Esistono naturalmente varie iniziative internazionali, nazionali, industriali, di certificazioni delle abilità ICT. Tuttavia esse generalmente enfatizzano gli aspetti più tecnologici, tralasciando quelli cognitivi ed educativi.
16. ECDL Patente Europea del Computer: certifica la capacità di usare il personal computer per le applicazioni d'ufficio. EUCIP ( competenze dell’ICT) L’ European Certification of Informatics Professionals è lo standard europeo del CEPIS per le competenze dei professionisti ICT; un sistema completo di certificazioni e servizi. E-citizen un percorso formativo suddiviso in tre parti: “Conoscenze di base” (del computer e di Internet), “Ricerca di informazioni ” e “Accesso ai servizi in rete” . PANEL ETS , the Educational Testing Service, 2002 ICT PISA : Basic technical skills; Short scenarios; Simulation task [ Progetto in corso SYLLABUS La cittadinanza digitale dei giovani trentini nozione di competenza informatica Fondazione Bruno Kessler - Trento ]
17. Recentemente, la necessità di arrivare ad una definizione del concetto di digital literacy/competence che dia risalto agli aspetti cognitivi ed educativi, ha portato all’avvio di studi più approfonditi su questo tema (ad esempio, il Panel proposto dal Educational Testing Service nel 2002 e i pre-test del PISA-OECD). Digital literacy…e i giovani…?
19. La letteratura C’è ampio accordo tra i ricercatori sui diversi tipi di literacy correlate all’ICT e più in generale ai media, convergenti verso il concetto di digital literacy, insieme ad altre abilità più generali. IT Literacy Visual Literacy Media Literacy Information Literacy Digital Literacy Problem solving skills Collaborative skills Critical thinking skills Inquiry skills [Tornero, 2004; Martin, 2006; Midoro, 2007; Buckingam, 2007]
20.
21.
22. TECNOLOGICO ETICO COGNITIVO Integrato Esplorare ed affrontare in modo flessibile situazioni tecnologiche nuove Accesso, selezione e valutazione critica delle informazioni Comprendere il potenziale delle tecnologie di rete per la costruzione collaborativa della conoscenza Interagire con le TIC in modo responsabile
24. Un set di strumenti per aiutare i docenti e gli studenti a verificare la competenza digitale a diversi livelli e nel breve/medio periodo. Prove proiettive Questionari Instant DCA Prove situate Target primario: studenti di 15/16 anni – Primo/Secondo anno di Scuola superiore Altre versioni disponibili (iDCA): Scuola Elementare – Scuola Media Conoscenze Competenze Atteggiamenti
25.
26. Uno strumento per la verifica rapida, mediante questionari online. La versione completa del test comprende 85 item, con domande a scelta multipla e a corrispondenza. Esistono versioni con numero ridotto di item (30-35). Attualmente in esercizio. Per attivazioni: www.digitalcompetence.org/moodle Instant DCA
27.
28.
29.
30.
31. Un insieme di disegni e vignette che intendono esplorare la consepevolezza del soggetto rispetto all’impatto emotivo e sociale dell’uso delle ICT, con particolare riguardo ai bambini e ai contesti interculturali. Cosa starà pensando la signora, osservando il ragazzo...? Prove proiettive
34. L’Instant DCA è costituito da tre sezioni: tecnologica , cognitiva ed etica . La sezione tecnologica non si concentra su hardware e software e operatività spicciola, ma sulla comprensione di situazioni comuni relative all’uso dei PC. Le tecnologie nella vita di tutti i giorni
35. Dimensione Tecnologica LIVELLO “A” 01 - Malfunzionamento del computer 02 - Problemi con Internet 03 - Far funzionare la posta 04 - La e-mail non arriva 05 - La stampante 06 - Un problema con l'audio 07 - Navigazione lenta in Internet 08 - I virus 09 - Caricare un video su Internet 10 - Ritoccare fotografie Questo gruppo di domande pone il soggetto di fronte ad inconvenienti di uso comune quando si lavora con le tecnologie. Si indaga la capacità del soggetto di interpretare i fenomeni tecnologici secondo criteri di ragionevolezza e probabilità, data la natura del problema, escludendo soluzioni altamente improbabili o inverosimili. 12 - I segnali nel computer 14 - Posta elettronica 15 - Barre dei menù 17 - Programmi specializzati 18 - Lavorare insieme su un testo 22 - Lavorare con i video Le domande da 12 a 17 pongono il soggetto dinanzi a prove che chiedono di riconoscere icone ed interfacce grafiche , tipiche di determinate “famiglie” di tecnologie. La 18 e la 22 richiedono di sapere selezionare le applicazioni più appropriate per un determinato compito. 21 - Cosa sanno fare i computer 21B - L'album di fotografie 22 - Uomo o macchina? Questo gruppo di domande è relativo alla consapevolezza delle operazioni per cui è sono più indicati i computer e la fattibilità di alcune operazioni tecniche. Nella domanda , dato il testo di una interazione con il computer, si chiede di capire se il partner dell’interazione può essere una macchina o è necessariamente un umano (richiama la concezione del test di Turing). LIVELLO “B” 23 - Ricercare con gli operatori logici/1 24 - Ricercare con gli operatori logici/2 25 - Ricercare con gli operatori logici/3 26 - Il percorso più breve 27 - Rappresentare con diagramma a blocchi 28 - Contenuti e contenitori 29 - Linguaggi formali/1 30 - Linguaggi formali/2 Le domande 23/24/25 richiedono abilità logica e conoscenza degli operatori logici AND/OR/NOT. Le altre richiedono abilità legate alla rappresentazione grafica e testuale di processi di elaborazione.
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37. La sezione cognitiva può essere identificata con la Information Literacy, ovvero l’abilità nell’elaborare, gestire, organizzare, valutare criticamente testi, dati, informazioni e risorse. Gli item di questa sezione richiedono abilità cognitive più generali, incluse competenze logico-linguistiche. Valutazione critica dell’informazione
38. Dimensione Cognitiva LIVELLO “A” 01 - Parole chiave 02 - Scelta di un titolo/1 03 - Scelta di un titolo/2 Sono quesiti di capacità linguistica . Saper selezionare le parole chiave o il titolo meglio corrispondente ad un breve brano. 04 - Rappresentare graficamente un testo 05 - Rappresentare classi gerarchiche Si chiede di inserire dentro uno schema grafico un testo o una serie di categorie secondo r apporti di inclusione/appartenenza . 08 - Ordinare una tabella 09 - Orario ferroviario 10A - Bilancio/1 10B - Bilancio/2 10C - Bilancio/3 11 - Intuire un valore mancante 12 - Lavorare con le tabelle Questi item richiedono di saper lavorare con le tabelle , leggendole, intuendo valori mancanti e interpretando calcoli e relazioni tra valori, in modo analogo ad un foglio elettronico. 14 - Lettura di un grafico a torta 15 - Lettura di un istogramma 16 - Confronto tra andamenti 18 - Grafico di fenomeni fisici Questi item chiedono di saper comprendere adeguatamente grafici di diverso tipo. 20 - Ricerche in Internet/2 21 - Ricerche in Internet/3 24 - Affidabilità delle fonti/3 27 - Scelta delle fonti/2 28 - Affidabilità dell'informazione 29 - Verificare l'informazione 30 - I risultati dei motori di ricerca 31 - Capire l’atteggiamento dell’autore dell’informazione/1 31A - Capire l’atteggiamento dell’autore dell’informazione/2 Gli item hanno a che fare con le conoscenze che si hanno circa le funzionalità per la ricerca in Internet e la capacità relativa a valutare l’affidabilità, la neutralità e/o la tendenziosità dell’informazione. LIVELLO “B” 32 - Struttura gerarchica di un documento/1 33 - Struttura gerarchica di un documento/2 34 - Struttura gerarchica di un documento/3 Questi item riguardano la capacità di inserire opportunamente una informazione all’interno di una struttura già predisposta. 35 - Confronto tra fonti/1 36 - Confronto tra fonti/2 Si valuta se si sanno confrontare tra loro due fonti informative .
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40. La sezione etica riguarda i comportamenti nell’uso delle tecnologie in generale ed in particolare in Internet. Esamina le conseguenze etiche e sociali dei comportamenti tecnologici. Sicurezza, Privacy, Netiquette, Digital Divide
41. Dimensione Etica 01 - Profilo personale 04 - Comprare online 05 - Pagare online 08 - Chat 09 - Mailing list Questi item riguardano la dimensione della sicurezza , della tutela della privacy , della consapevolezza dei rischi che si possono correre sulla rete. 10 - Citazione 11 - Autori su Internet Queste domande sono rivolte agli aspetti legati al riconoscimento dei diritti intellettuali dei materiali reperiti in Internet. 12 - Riferimenti ad altri 13 - Foto in Internet 15 - Posta non desiderataì Questi item sono relativi alle implicazioni legate all’esposizione su internet di immagini o notizie relative ad altri soggetti (cyberbullismo ecc..) 16 - Comunicare tra Paesi diversi 16A - Commento 17A - Disponibilità di Internet/1 17B - Disponibilità di Internet/2 17C - Disponibilità di Internet/3 17D - Disponibilità di Internet/4 17E - Disponibilità di Internet/5 18A - Famiglie e tecnologia/1 18B - Famiglie e tecnologia/2 18C - Famiglie e tecnologia/3 20 - Audio e video in Internet Questi gruppo di item riguarda la conoscenza che il soggetto ha in merito alle differenze sociali connesse alla tecnologia ( digital divide ) ed al problema dell’ accessibilità .
48. Il progetto DCA è finanziato dal Ministero dell’Educazione, all’interno del PRIN 2006-2007 Coordinatore: Prof. Antonio Calvani (Università di Firenze)
49. Per ulteriori informazioni e accedere alle prove: www.digitalcompetence.org Grazie per l’attenzione [email_address]