Slide utilizzate per il webinar di presentazione del Corso di Perfezionamento "Le competenze digitali nella scuola" - Università di Firenze - 16/3/2017
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Le potenzialità offerte dalle Open Educational Resources, strumento per l’ugu...Matteo Uggeri
ll movimento per le Open Educational Resources affonda ufficialmente le proprie radici nel 2002, quando al forum UNESCO “Impatto dei Contenuti Didattici Aperti per l’Istruzione Superiore nei Paesi in Via di Sviluppo” è stato coniato il termine per indicare, sempre secondo lo stesso ente:
“[…] materiali per l’insegnamento, l’apprendimento e la ricerca su qualsiasi supporto – digitale o di altro tipo – che risiedono nel pubblico dominio o che sono stati rilasciati con una licenza aperta che consente l’accesso, l’uso, l’adattamento e la ridistribuzione gratuiti di altri soggetti senza restrizioni o limitazioni.
In un mondo nel quale il costo dell’istruzione è in crescita, e in cui allo stesso tempo agli individui, dalla materna alla pensione, è richiesto di formarsi costantemente, il valore sociale di tale approccio è sempre più rilevante, al punto che la stessa UNESCO ha poi nel 2017 riunito a Lubiana i rappresentanti di oltre 100 paesi in un ulteriore incontro “The 2nd World Open Educational Resources”, dove, tra le altre cose, è stato definito un “Ljubljana OER action plan” destinato ad educatori, formatori di insegnanti, bibliotecari, discenti, genitori, responsabili delle politiche educative a livello sia governativo che istituzionale, insegnanti e altro.
Wikipedia, a tutti gli effetti parte attiva essa stessa di tale movimento, ricorda inoltre:
La normativa italiana prevede l’uso di tali risorse, come specificato nell’allegato al D.M. 781/2013, prevedendo espressamente l’uso di “contenuti acquisiti indipendentemente o reperibili in rete o prodotti attraverso il lavoro individuale o collaborativo dei docenti, eventualmente anche attraverso il coinvolgimento dei discenti.”
Dunque, è per l’appunto l’accento sul contributo alla costruzione del sapere da parte di chi apprende una delle caratteristiche che rendono le OER uno strumento adatto ad una didattica attiva e creativa, che vede tra gli attori in gioco, oltre che ovviamente scuola ed università, anche le biblioteche, dove queste si rivelano spazi (fisici in primis, ma anche virtuali e soprattutto sociali) dove la conoscenza può essere esperita, condivisa e costruita.
Licenze libere e le diverse forme d’utilizzo e combinazione in Potenziare la ...Iolanda Pensa
Licenze libere e le diverse forme d’utilizzo e combinazione in Potenziare la visibilità ed efficacia della
cooperazione allo sviluppo attraverso Wikipedia e le licenze libere, Trevano, 18/03/2016.
Il Nilo, questo imponente fiume di 6671 km, che nasce nei luoghi centro-orientali dell’Africa (Sudan.Il Nilo ha anche due grandi affluenti: Nilo Bianco e Nilo Azzurro, che s'incontrano e si fondono vicino alla capitale sudanese Khartoum. Le sue piene sono abbastanza regolari: iniziano a giugno e arrivano alla portata massima alla fine di settembre, dopodiché regrediscono fino al successivo giugno (gli egizi si erano dati solo tre stagioni divise in quattro mesi ciascuna: estate, autunno e inverno. Tutte le tombe dell’antico Egitto sono state costruite a ovest del Nilo, poiché gli Egiziani credevano che, al fine di entrare nell'oltretomba, bisognasse essere sepolti sul lato che simboleggiava la morte.
Geert Versnick verdiende in 2015 ruim 50.000 euro bij ELIAThierry Debels
ELIA, de beheerder van het hoogspanningsnet in België, betaalt zijn toplui erg goed. ELIA Group is een beursgenoteerd bedrijf. De grootaandeelhouders zijn de gemeentelijke holdings Publi-T (45,08%) en Publipart (2,51%), de Brusselse intercommunale Interfin (3,91%) en staatsbedrijf Belfius Insurance (2,03%).
Geert Versnick
Geert Versnick is ondervoorzitter van de raad van bestuur van Elia System Operator en van Elia Asset sinds 26 juni 2014. Versnick kreeg 51.182,00 euro in 2015.
De bezoldiging van Geert Versnick wordt wel aan de onderneming Flemco BVBA van Versnick uitgekeerd
Top 10 Criteria to Consider When Purchasing Meeting SoftwareT Harris
Not all meeting software is created equally. Some are created only to share your screen, others to just take notes. Make sure you're getting exactly what your team needs and will use before buying with our Top 10 Criteria to Consider When Purchasing Meeting Software.
Le potenzialità offerte dalle Open Educational Resources, strumento per l’ugu...Matteo Uggeri
ll movimento per le Open Educational Resources affonda ufficialmente le proprie radici nel 2002, quando al forum UNESCO “Impatto dei Contenuti Didattici Aperti per l’Istruzione Superiore nei Paesi in Via di Sviluppo” è stato coniato il termine per indicare, sempre secondo lo stesso ente:
“[…] materiali per l’insegnamento, l’apprendimento e la ricerca su qualsiasi supporto – digitale o di altro tipo – che risiedono nel pubblico dominio o che sono stati rilasciati con una licenza aperta che consente l’accesso, l’uso, l’adattamento e la ridistribuzione gratuiti di altri soggetti senza restrizioni o limitazioni.
In un mondo nel quale il costo dell’istruzione è in crescita, e in cui allo stesso tempo agli individui, dalla materna alla pensione, è richiesto di formarsi costantemente, il valore sociale di tale approccio è sempre più rilevante, al punto che la stessa UNESCO ha poi nel 2017 riunito a Lubiana i rappresentanti di oltre 100 paesi in un ulteriore incontro “The 2nd World Open Educational Resources”, dove, tra le altre cose, è stato definito un “Ljubljana OER action plan” destinato ad educatori, formatori di insegnanti, bibliotecari, discenti, genitori, responsabili delle politiche educative a livello sia governativo che istituzionale, insegnanti e altro.
Wikipedia, a tutti gli effetti parte attiva essa stessa di tale movimento, ricorda inoltre:
La normativa italiana prevede l’uso di tali risorse, come specificato nell’allegato al D.M. 781/2013, prevedendo espressamente l’uso di “contenuti acquisiti indipendentemente o reperibili in rete o prodotti attraverso il lavoro individuale o collaborativo dei docenti, eventualmente anche attraverso il coinvolgimento dei discenti.”
Dunque, è per l’appunto l’accento sul contributo alla costruzione del sapere da parte di chi apprende una delle caratteristiche che rendono le OER uno strumento adatto ad una didattica attiva e creativa, che vede tra gli attori in gioco, oltre che ovviamente scuola ed università, anche le biblioteche, dove queste si rivelano spazi (fisici in primis, ma anche virtuali e soprattutto sociali) dove la conoscenza può essere esperita, condivisa e costruita.
Licenze libere e le diverse forme d’utilizzo e combinazione in Potenziare la ...Iolanda Pensa
Licenze libere e le diverse forme d’utilizzo e combinazione in Potenziare la visibilità ed efficacia della
cooperazione allo sviluppo attraverso Wikipedia e le licenze libere, Trevano, 18/03/2016.
Il Nilo, questo imponente fiume di 6671 km, che nasce nei luoghi centro-orientali dell’Africa (Sudan.Il Nilo ha anche due grandi affluenti: Nilo Bianco e Nilo Azzurro, che s'incontrano e si fondono vicino alla capitale sudanese Khartoum. Le sue piene sono abbastanza regolari: iniziano a giugno e arrivano alla portata massima alla fine di settembre, dopodiché regrediscono fino al successivo giugno (gli egizi si erano dati solo tre stagioni divise in quattro mesi ciascuna: estate, autunno e inverno. Tutte le tombe dell’antico Egitto sono state costruite a ovest del Nilo, poiché gli Egiziani credevano che, al fine di entrare nell'oltretomba, bisognasse essere sepolti sul lato che simboleggiava la morte.
Geert Versnick verdiende in 2015 ruim 50.000 euro bij ELIAThierry Debels
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Geert Versnick
Geert Versnick is ondervoorzitter van de raad van bestuur van Elia System Operator en van Elia Asset sinds 26 juni 2014. Versnick kreeg 51.182,00 euro in 2015.
De bezoldiging van Geert Versnick wordt wel aan de onderneming Flemco BVBA van Versnick uitgekeerd
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Here are 13 alternative ways to design and display content in presentations versus using bullet points. This will work in PowerPoint and other presentation authoring tools.
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Arriva un evento dedicato al Digital Publishing, a cura di Michela Di Stefano (Adobe guru dal 2004) che ci presenterà di conoscere un pò meglio le dinamiche di una materia moderna, ricca e affascinante.
Chi è Michela Di Stefano?
CEO Studio 361° - Adobeguru dal 2004 - Founder DPE group, docente di Progettazione Multimediale all’Accademia Santa Giulia di Brescia. Moderatrice dell’evento DPE. Gestisce il network di professionisti di Studio 361°, garantendo il massimo livello di professionalità ed efficienza di tutte le figure coinvolte.
Da 20anni si occupa di formazione e consulenza nel settore editoriale tradizionale. La passione per la tecnologia la porta a scoprire ed investire risorse anche in esperienze oltreoceano per poter offrire, a chi si affida alla sua guida, soluzioni aggiornate e sicure.
Michela è anche Admin del gruppo Facebook DPE User Group:
DPE User Group è un gruppo Facebook dedicato agli utenti interessati al mondo dell'Editoria Digitale in tutte le sue forme.
Crediamo che sia utile aprirci a nuovi orizzonti che possano permettere a tutti di conoscere i molteplici aspetti e le numerose soluzioni a disposizione per realizzare prodotti editoriali oggi.
Segui Michela su:
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Facebook (pagina personale): https://www.facebook.com/michela.stefano.1
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Per tutte le altre informazioni è possibile contattarmi attraverso i miei canali :)
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Infrastructure as code: running microservices on AWS using Docker, Terraform,...Yevgeniy Brikman
This is a talk about managing your software and infrastructure-as-code that walks through a real-world example of deploying microservices on AWS using Docker, Terraform, and ECS.
CREATIVITY: Renew Your Thinking, Transform Your LifeEfiong Etuk
A global mass creativity campaign. Setting right the way we think about ourselves and the purpose of our life, so that humankind may thrive and flourish into the infinite future.
10 Ways Your Boss Kills Employee MotivationOfficevibe
It’s so hard to have engaged employees. It’s such a delicate thing to try and get right because employees can be fragile.
As a manager, you have to do everything in your power to make sure employees are happy and engaged at all times.
Usually, the problem is the boss, and not things like the company, mission statement, or co-workers.
If you know that your boss is the biggest problem, there are ten things that they do to kill motivation. If you’re a manager and you’re reading this, make sure you avoid these mistakes to ensure that your employees are engaged during work.
The secret to good leadership is to be authentic. Be honest with your staff.
Read more on Officevibe blog:
https://www.officevibe.com/blog/10-kill-employee-motivation
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Recovery: Job Growth and Education Requirements Through 2020CEW Georgetown
Recovery: Job Growth and Education Requirements Through 2020: Projections of jobs and education requirements through 2020. This report shows where the jobs will be by education level, occupation and industry. Recovery 2020 is an update to our Help Wanted: Projections of Jobs and Education Requirements Through 2018.
African Americans: College Majors and Earnings CEW Georgetown
While college access has increased among African Americans, they are overrepresented in majors that lead to low-paying jobs. In our new report, African Americans: College Majors and Earnings shows that African Americans are underrepresented in the number of college majors associated with the fastest growing, highest-paying occupations. Read the full report: http://bit.ly/20M28d1
How to run system administrator recruitment process? By creating platform based on open source parts in just 2 nights! I gave this talk in Poland / Kraków OWASP chapter meeting on 17th October 2013 at our local Google for Entrepreneurs site. It's focused on security and also shows how to create recruitment process in CTF / challenge way.
This story covers mostly security details of this whole platform. There's great chance, that I will give another talk about this system but this time focusing on technical details. Stay tuned ;)
Creative Traction Methodology - For Early Stage StartupsTommaso Di Bartolo
How to build a mindset that gets a new product traction? 99% of all startups are forced to give up because they lack traction. As founders are thrilled and captivated to build a product that could change the world - the majority downright neglects to put equal efforts towards how to differentiate in taking the product to market. The difference between those who make it to get traction and the rest lies in the innovator’s mindset.
Oltre i contenuti. Prospettive e nuove opportunità per le Open Educational Re...Antonio Fini
Presentazione invitata alla giornata "Le risorse educative digitali nell'approccio costruttivista" organizzata da CNR-ITD Genova e CKBG http://www.itd.cnr.it/news.php?ID=69
Contesto e infrastrutture dell’Open Education Anna Maria Tammaro e Rosanna De Rosa
Contenuti aperti e piattaforme Eleonora Pantò
Policy per l’Open Education Fabio Nascimbeni
Discussione in gruppi
Conclusioni: verso una politica di sistema in Italia
Nel 2007 l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) pubblicava un rapporto intitolato Giving Knowledge for Free: the Emergence of Open Educational Resources, in cui si evidenzia l'importanza delle "risorse didattiche aperte" per il mondo della scuola, dell'università e della formazione.
Da allora le iniziative si sono moltiplicate, ponendo anche questioni chiave come quelle del copyright, della sostenibilità, dei diversi modelli e delle politiche economiche. Questi fattori sembrano ancora più importanti attualmente, quando l'enorme diffusione dei cosiddetti Mooc (Massive Open Online Courses) pone dubbi e accende i dibattiti sul futuro dell'università.
Attraverso diversi contenuti, Graziano Cecchinato (Università di Padova), Maria Cinque (Fondazione Rui e Lumsa), Rosanna De Rosa (Università Federico II di Napoli), Anna Maria Tammaro (Università di Parma e CRUI) e Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico), discutono del fenomeno, accennando alle questioni più importanti, alle policies e iniziative più prestigiose in ambito internazionale ma con focus particolare sull'Italia.
Numerose sono le questioni ancora aperte sui Mooc e i dibattiti che vedono scontrarsi scettici ed entusiasti, sostenitori e detrattori. Tuttavia, tra scenari catastrofici e ottimismo programmatico, i Mooc continuano a riscuotere successo.
Le nuove competenze digitali: Open Education, Social e Mobile Learning Tre incontri online per parlarne con i docenti e i collaboratori del Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione (UniFi), del MED e di Bibienne Editrice http://www.insegnalo.it http://teach4.us/new-digital-skills
Attività di ricerca, analisi, sperimentazione di metodi e strumenti di apprendimento online utilizzando i MOOC sulla piattaforma Coursera: “An Introduction to Interactive Programming in Python”, Rice University (livello extra scolastico); “Critical thinking in global challenges”, The University of Edinburgh (supporto metodologico attività didattica); “Pre-Calculus” UCIrvine (supporto diretto attività didattica).
Presentazione del rapporto RFL 2014 su esperienze e iniziative delle Scuole superiori e del Campus di Ravenna dell’Università di Bologna per migliorare il placement di giovani diplomati e laureati; confronto in diretta con i protagonisti
In collaborazione con:
Istituto Tecnico Industriale Statale N.Baldini, Istituto Tecnico commerciale G. Ginanni, Istituto professionale Olivetti-Callegari, Liceo Classico D. Alighieri, Istituto Tecnico Statale per Geometri C. Morigia, Liceo Scientifico A. Oriani, Istituto Tecnico Agrario L.Perdisa, Campus di Ravenna – Università di Bologna
Alcuni spunti dalla Conferenza tematica eTwinning di Firenze 21-23 settembre 2016: dall'intervento di Anne Gilleran sulle 8 competenze chiave, al ruolo di eTwinning e per concludere alcune buone pratiche di progetti e TwinSpace di successo
Nuovo GOLD: dalla scheda catalogo alla multimedialitàanafesto
Presentazione di Antonella Turchi, coordinatrice nazionale del Progetto GOLD dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica.
Seminario Regionale Veneto "GOLD 2009 - La documentazione didattica tra multimedialità e Web 2.0", 21 aprile 2009, ITIS "G. Marconi", Padova: http://storymat.wordpress.com/seminario-gold-2009/
Un viaggio nel mondo dell'e-learning universitario:
1. Il mondo dell'e-learning
2. I Virtual Learning Environment
3. I Personal Learning Environment
4. Un case-study: il Politecnico di Milano
5. Il futuro dell'e-learning
Il mondo universitario, nell'era digitale, può e deve cambiare. In queste slide si analizzano alcuni trend (tecnologici e non solo) che potenzialmente potrebbero rivoluzionare il modo di "fare università".
Le novità più importanti per quanto riguarda il mondo dei gemellaggi elettronici eTwinning con l'avvento del nuovo Programma Erasmus+ dell'Unione Europea. www.etwinning.net - www.etwinning.it
Open Educational Resources. Cosa possono offrire al mondo dell'educazione?Maria Grazia Fiore
Webinar del 22-11-12 su Insegnalo.it. Il seminario fa parte di un ciclo di interventi di presentazione della nuova edizione del master del Laboratorio di Tecnologie Educative dell'UniFi, in collaborazione con BBN Editrice, MED e Insegnalo.it
Presentazione relativa all'intervento di Eleonora Pantò in occasione del Convegno "risorse aperte per la didattica e l'apprendimento" promosso dal Master in e-Learning dell'Università della Tuscia
eTwinning e le politiche nazionali per la scuolaalexandra tosi
Sinergie tra eTwinning e le nuove politiche per la scuola come le Indicazioni nazionali per il curricolo, il PNSD, Piano Formazione Docenti, la Buona Scuola, Clil...
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Frammenti da un'esperienza in un Istituto Comprensivo - Convegno "L’innovazio...Antonio Fini
Le slide NON corrispondono del tutto alla "narrazione". Sono solo d'appoggio per un intervento del quale riporto qui l'abstract:
La recente revisione del Piano Nazionale per la Scuola Digitale, a cura dell’OCSE, ha messo in evidenza alcune criticità strutturali, derivanti soprattutto dalla contraddizione tra l’ambizione degli obiettivi e la scarsità della risorse (parole dell’OCSE). Il dispiegamento delle LIM e le Classi 2.0 vengono quindi considerate azioni poco sostenibili su larga scala, mentre anche sul fronte della formazione degli insegnanti, nonostante ripetuti e pluridecennali “piani”, non sembra si sia fatta molta strada.
Cosa si può fare, concretamente, in un periodo di risorse scarsissime a disposizione delle scuole? Soprattutto, cosa può fare un Dirigente scolastico, nella sua scomoda posizione di “cerniera” tra obblighi normativi vecchi e nuovi (vedi dematerializzazione, registri e pagelle online); un corpo docente che pur ospitando punte di eccellenza, sul lato tecnologico è mediamente poco competente e spesso demotivato; studenti che sempre più vivono immersi in una realtà digitale, possedendo però soltanto elevatissime abilità strumentali ma spesso scarsa consapevolezza e reale competenza; famiglie non sempre in grado di seguire i figli, né sul piano strettamente scolastico, né tantomeno sui nuovi orizzonti della competenza digitale?
Nell’intervento si presenta la messa in opera di alcune pratiche di base, a basso costo e alta sostenibilità complessiva. L’ipotesi, supportata da alcune prime incoraggianti evidenze, è che tali pratiche, oltre a contribuire al miglioramento sul piano organizzativo, possano costituire un elemento abilitante per il superamento del gap che ancora divide molti insegnanti dal “mondo digitale”. Si tratta di una frattura che oggi deve obbligatoriamente essere colmata, dal momento che la scuola non può sottrarsi al dovere di aiutare i ragazzi a sviluppare la propria competenza digitale. Sfatato ormai il mito dei “nativi digitali”, il ruolo della scuola e del singolo insegnante è davvero centrale, pena l’acuirsi di un divario digitale che non riguarda più soltanto la mera connettività ma è oggi centrato su elementi cognitivi di alto livello che possono “fare la differenza” nella costruzione della personalità e delle competenze del cittadino di domani.
Intervento al Convegno "Educational Mashup - Wikipedia e Creative Commons: la rivoluzione del sapere" - DSchola e ITIS Majorana - Grugliasco (TO) - 9/2/2012
Workshop Didattica Attiva con le tecnologie 2.0 - Introduzione ai social mediaAntonio Fini
Prima parte del workshop del 18/11/2011 al 8° Convegno Internazionale La Qualità dell'integrazione scolastica e sociale organizzato da Centro Studi Erickson
Mobile learning per l'integrazione di gruppi a rischio di marginalizzazione -...Antonio Fini
Slide della presentazione a cura di Giovanni Bonaiuti, Antonio Fini, Maria Ranieri e Pierfranco Ravotto in occasione del 6° Congresso della SIe-L - Salerno, settembre 2009
2. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
Open Education
…is the simple and powerful idea that the world’s
knowledge is a public good and that technology in
general and the Worldwide Web in particular
provide an extraordinary opportunity for everyone
to share, use, and reuse knowledge.
William and Flora Hewlett Foundation
3. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
Open Educational Resources
… e oltre
The open provision of educational resources, enabled
by information and communication technologies, for
consultation, use and adaptation by a community of
users for noncommercial purposes
UNESCO, 2002
Open education is not limited to just open educational
resources. It also draws upon open technologies that
facilitate collaborative, flexible learning and the open
sharing of teaching practices that empower educators to
benefit from the best ideas of their colleagues. It may
also grow to include new approaches to assessment,
accreditation and collaborative learning
CapeTown Declaration, 2009
4. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
Open (and Distance) Learning
The OU opens in 1971 offering a new type of
learning
Apprendere in autonomia
open to people, places, methods and ideas
5. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
OER
e le componenti della formazione
Contenuti
Interazioni
Valutazione
Certificazione
Open Courses
(Intro Open Ed)
Massive Open
Online Courses
(CCK08/09/PLENK10)
OpenCourseWare
(MIT OCW)
DIY
EduPunk
8. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
Contenuti
• Content is (still) king?
• Contenuti? Cosa intendiamo esattamente?
– Esempi maggiori: OCW, OU Open Learn, Carnegie-Mellon
• Contenuti -> Corso
– Connexions, FreeLOMS, Merlot, repository
• Contenuti -> qualsiasi granularità
– (Best) practices non formalizzate
• Indire GOLD, Lesson Plan
– Learning Design
• LAMS
– Wiki
• Wikipedia, WikiEducator,
– E-books
• Wikibooks, CK12 Flexbooks
9. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
Vantaggi delle OER
• L’OECD nel suo rapporto
Giving Knowledge for Free: The Emergence of Open Educational Resources
evidenzia:
• Benefici per il lifelong Learning
• Ampliamento dell’offerta formativa
• Maggiore partecipazione a formazione
• Riduzione del gap tra educazione formale
e non formale
• Benefici per le istituzioni accademiche
• Tradizione di condivisione della conoscenza
• Miglioramento dell’immagine istituzionale
• Attrazione di nuovi studenti
• Aumento della qualità
• Benefici per i docenti
• Maggiore possibilità di farsi conoscere a livello globale
• Aumento della reputazione
10. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
OER
Problemi aperti/1
• Standard e formati
– Quali formati? (testo, immagini, audio,video, corsi…)
– Package? SCORM, Common Cartridge, …
– In piattaforma (ad es. OU-Moodle) o downloadable?
– Accessibilità
– Riusabilità come riadattabilità
• Controllo, qualità, validazione, affidabilità
– Wikipedia e OU LabSpace
vs
OCW e OU LearnSpace Istituzione
Comunità
11. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
OER
Problemi aperti/2
• Recupero e ricerca
– Metadati e/o Google?
– LOM, Tag, Recommendation?
– Il ruolo di RSS
• Ruoli
– Docenti e studenti: consumatori e/o produttori?
– Riconoscimento accademico
– User generated content
• Modelli
– Wiki vs Packaged Resources
– Istituzionale o non?
– Alternative?
• Un modello basato sul “racconto” (Blog, ePortfolio)?
• Le edu-comunità come parte delle OER?
12. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
OER
Problemi aperti/3
• Copyright, Copyleft, Licensing
– Oltre il copyright
• Creative Commons
– BY, NC?, SA?
– ND???
• Lingua e Cultura
– I maggiori progetti attualmente in Inglese
– Cultura “occidentale”, neocolonialismo
– Quale futuro per OER “nazionali”?
• Sostenibilità
– Problemi tecnici per l’accesso
– Modelli di sostenibilità, costi
– Quale ritorno per le istituzioni?
– Oltre la William and Flora Hewlett Foundation…?
13. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
OER
In Italia
• Nessuna istituzione italiana ha sottoscritto la CapeTown Declaration
• Nessuna istituzione italiana è membro dell’OCW Consortium
• Esempi di iniziative e progetti open learning
• Anche se non dichiaratamente OER!
• Progetto Trio
• Federica
• Arcipelago
• Sloop
• Presenze in YouTube Edu
• Polimi, LUISS, Bocconi, UniFe, …
• Podcasting
• Pluriversiradio? (ultimo post 6/2009…)
• UniBoPodcast
• Canali iTunes
• iTunesU (UniMoRe, Federica)
?
14. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
OER in Italia
Criticità
• Iniziative e-learning quasi sempre “chiuse”
• Progetti non organici al movimento OER mondiale
• Iniziative non sempresupportate a livello di ateneo
• Politiche di licenze CC non coerenti con lo spirito OER
• Clausola ND – Non Opere Derivate
• Scarsa abitudine all’utilizzo di risorse e software aperti
Policy di
Federica.it
15. Open Educational ResourcesI origini e stato dell’arte
OER in Italia
Il sondaggio
• Sondaggio 2009 tra i responsabili e-learning di alcune Università
• Sponsorizzato da Sie-l
• Solo 15 risposte ottenute su 63
• “Sensazioni” diffuse
• Diffidenza
• Disincanto
• “Vorrei ma non posso”
• Il sistema “rema contro”
• Resistenze culturali
• Mancanza di strategie
• Mancanza di competenze
• Mancanza di finanziamenti
• Una frase per tutte: Non c'è cultura della condivisione