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Modulo 1. Riflessione sul rapporto
“TIC e Processi di Apprendimento”
Corso di formazione PNSD
Discipline Artistiche e TIC.
Attività, risorse didattiche e applicazioni per lavorare con TIC
in ambito delle discipline artistiche
Docente tutor: Loredana Dell’Isola
1
Percorso
1. Definizione TIC
2. Nuclei fondanti della disciplina.
3. Lo sfondo possibile: esempio di architettura di un
sistema (didattica orientativa,laboratoriale,inclusiva)
4. Qual è il ruolo del docente?
2
1.Definizione TIC
Il termine ICT (Information Communication Technology) o in
italiano TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione)
definisce una serie di strumenti come: radio, televisione, cellulari,
computer e altro che hanno radicalmente cambiato le modalità
comunicative e la stessa vita degli individui, in particolare delle
fasce più giovani della popolazione.
Al momento dell’ingresso delle TIC nel processo educativo, si è
focalizzata l’attenzione sulle sole conoscenze e competenze
tecnologiche, informatiche. Molto quindi è stato fatto per
colmare il gap tra adulti e ragazzi, con una serie di corsi più o
meno tradizionali che hanno prodotto un miglioramento notevole
nell’uso che gli adulti avevano rispetto alle ICT.
Raggiunto questo obiettivo si è ben presto compreso che non era
quello il punto nodale, la criticità. Non si può infatti ridurre tutto
alle semplici competenze tecnologiche, informatiche.
Al centro del progetto educativo, si trova sempre la relazione
interpersonale, il processo di insegnamento/apprendimento che
può eventualmente utilizzare le tecnologie ma che ha al suo
centro sempre la comunicazione interpersonale con regole e
funzioni
3
1. Definizione TIC
L’abilità di chi comunica, in questo caso degli
insegnanti, non consiste soltanto nel fornire
nozioni o disposizioni, regole da rispettare
ma anche nel mettere i soggetti in
situazione di apprendimento, in condizione
di interpretare attivamente la comunicazione
e rispondere in modo adeguato, contingente.
4
1. Definizione TIC
Si è poi iniziato a parlare, in ambito prevalentemente
pedagogico, di una forma peculiare di
comunicazione, definita appunto formativa quando
è implicata un’intenzionalità educativa. E’ proprio
questa caratteristica che rende complessa la
comunicazione educativa nella quale, infatti, sono
coinvolti processi cognitivi di elaborazione delle
informazioni e di previsione e anticipazione dei
comportamenti dell’altro coinvolto nel processo.
5
1. Definizione TIC
Il grafico illustra gli effetti positivi e negativi delle ICT sullo sviluppo
6
1.Definizione TIC
È appena stato pubblicato il nuovo rapporto
di Eurydice ( la rete che offre informazioni e
analisi sui sistemi educativi europei e sulle
politiche sviluppate in questo settore), che
mette in evidenza l’importanza dell’utilizzo
delle TIC per la promozione dell’innovazione
nei processi educativi e per incoraggiare lo
sviluppo creativo degli studenti e le loro
competenze digitali. Quest’ultima è una
delle aree di priorità della strategia europea
per l’istruzione e la formazione per il 2020.
7
1.Definizione TIC
dal rapporto di Eurydice……..
• Computer e internet sono sempre più alla portata
di tutti, tuttavia l’utilizzo del computer a casa per lo
svolgimento dei compiti è ancora relativamente
poco diffuso
•Le TIC sono ampiamente promosse a livello
centrale quale strumento di insegnamento e di
apprendimento, anche se di fatto vengono
scarsamente utilizzate dagli insegnanti
•Una serie di metodi didattici innovativi basati
sull’apprendimento attivo ed esperienziale sono
ampiamente promossi in Europa
•Le competenze di insegnamento nelle TIC sono
presenti nella formazione iniziale degli insegnanti,
mentre lo sono molto meno nello sviluppo
professionale continuo
8
LA METAFORA della CARRIOLA
9
L’organismo reagisce agli stimoli, li fa propri e apprende e comprende.
Se gli stimoli sono significativi bene, altrimenti …… (M. Tiriticco)
2.Nuclei fondanti della disciplina.
Dare un senso a ciò che si fa a scuola
Per orientare gli studenti ogni docente deve in primo luogo
dare loro consapevolezza di "che cos'è" e "a che cosa
serve" la sua disciplina
Poi deve fare in modo che l'apprendimento diventi
significativo e che le esercitazioni legate all'acquisizione
delle conoscenze si trasformino in esperienze, che lo
studente percepisce come occasioni di arricchimento e di
maturazione individuale, come situazioni passando
attraverso le quali il suo modo di vedere il mondo può
modificarsi ed arricchirsi di nuovi strumenti di
comprensione.
Lo studente deve cioè poter rispondere a domande come
“A che cosa mi serve imparare questa disciplina?
Che uso ne posso fare?"
10
2.Nuclei fondanti della disciplina.
Come?
•Rileggendo il quadro dei saperi disciplinari per
scegliere ciò che di valido persiste e
salvaguardare quei nuclei conoscitivi essenziali,
che ogni disciplina riconosce come fondanti e che
costituiscono le sue coordinate essenziali;
•Collegando i percorsi scolastici con il mondo del
lavoro, o semplicemente con la realtà, ponendo
una particolare attenzione alla loro spendibilità
sociale;
• Dando spazio alla conoscenza operativa delle
discipline, facendone comprendere e
sperimentare gli “usi” sul piano operativo
• Colmando il divario che esiste fra la cultura
propria di ogni disciplina e la cultura dell'allievo.
11
2.Nuclei fondanti della disciplina.
L’analisi disciplinare: cosa?
L’analisi disciplinare si propone di:
• smontare la disciplina,
• riconoscerne i concetti organizzatori, le
operazioni praticate, i metodi, gli strumenti, i
linguaggi, la portata delle teorie e i loro ambiti di
validità, le direzioni privilegiate di ricerca,
l’intreccio con le altre discipline, i criteri di
accettabilità dei risultati, i problemi dominanti, i
paradigmi imperanti
La disciplina va quindi "riletta" con un'ottica
nuova, in chiave formativa, perché possa
diventare uno strumento finalizzato alla
progettazione didattica di percorsi orientativi.
12
2. Nuclei fondanti della disciplina.
L’organizzazione interna del sapere
Sintassi VS Significato
La sintassi di una disciplina contiene i meccanismi
formativi dell’intelligenza, ma è il mondo/contesto dei
significati e della prassi che li veicola e li può attivare.
Le discipline vanno allora pensate come “macchine”
che producono conoscenza: serve la conoscenza
prodotta, ma servono ancor più i processi conoscitivi
utilizzati.
Le discipline sono contenitori di modelli conoscitivi
che gli studenti devono far propri: è questo l’uso/il
ruolo formativo delle discipline in specifici ambiti di
abilità conoscitiva.
13
14
3. Lo sfondo possibile
esempio di architettura di un sistema
(didattica orientativa, laboratoriale,inclusiva)
Riflessione su possibili scenari, relativi alla
didattica disciplinare, favoriti dal supporto
delle TIC (docente –studente)
•Utilizzo TIC e linguaggio audiovisivo: educare
ai media e alla visualità
•Dalla LIM, al software free ( per creare delle
tag cloud :Tagxedo; per disegnare:Paint; per
ritoccare delle immagini:Pxlr….) e alle app
cloud utilizzabili nella didattica (tuttte le
applicazioni di google:gmail, google+, drive,
dropbox…)
•Utilizzo di risorse digitali per contestualizzare
un’attività didattica disciplinare
15
3. Lo sfondo possibile
esempio di architettura di un sistema
(didattica orientativa, laboratoriale,inclusiva)
Realizzare un segmento formativo
nell’ottica di una comunicazione
multimediale/multimodale
16
3. Lo sfondo possibile
Dalle Indicazioni nazionali 2012
LA SCUOLA DELL’INFANZIA. I campi di esperienza .
“…L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori,
permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e
sistematizzare gli apprendimenti”
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità
offerte dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e
per la fruizione di opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e
produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici
sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una
notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
17
3.Lo sfondo possibile
Dalle Indicazioni nazionali 2012
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO. Le discipline.
ARTE E IMMAGINE
“….Il percorso formativo, attento all’importanza della
soggettività degli allievi, dovrà riconoscere, valorizzare e
ordinare conoscenze ed esperienze acquisite dall’alunno nel
campo espressivo e multimediale anche fuori dalla scuola,
come elementi utili al processo di formazione della capacità
di riflessione critica.
…… Il percorso permette agli alunni di esprimersi e
comunicare sperimentando attivamente le tecniche e i
codici propri del linguaggio visivo e audiovisivo; di leggere e
interpretare in modo critico e attivo i linguaggi delle
immagini e quelli multimediali; di comprendere le opere
d’arte; di conoscere e apprezzare i beni culturali e il
patrimonio artistico.
18
3. Lo sfondo possibile
Dalle Indicazioni nazionali 2012
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO. ARTE E IMMAGINE
Traguardi per lo sviluppo della competenza
al termine della scuola primaria
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio
visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi,
narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo
creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti
(grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e
multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini
(opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi
multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le
opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla
propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio
territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
Obiettivi di apprendimento
al termine della classe quinta della scuola primaria
1. Esprimersi e comunicare
2. Osservare e leggere le immagini
3. Comprendere e apprezzare le opere d’arte
19
3. Lo sfondo possibile
Dalle Indicazioni nazionali 2012 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO. ARTE E IMMAGINE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo
funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici
espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di
immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi
diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del
proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il
linguaggio appropriato.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
al termine della classe quinta della scuola secondaria di primo grado
1. Esprimersi e comunicare
2. Osservare e leggere le immagini
3. Comprendere e apprezzare le opere d’arte
20
3. Lo sfondo possibile
LA SCUOLA DEL SECONDO CICLO.
Dalle:
Indicazioni nazionali per il biennio di secondo grado
Indicazioni nazionali per i Licei
Linee Guida per Tecnici e Professionali
fare riferimento
alle COMPETENZE
e agli OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
21
3.Lo sfondo possibile
Dalla Raccomandazione del 18 dicembre 2006
del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
1. Imparare ad imparare
2. Progettare
22
3.Lo sfondo possibile
Dalla Raccomandazione del 18 dicembre 2006
del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
3. Comunicare
4. Collaborare e partecipare
5. Agire in modo autonomo e responsabile
23
3.Lo sfondo possibile
Dalle Raccomandazione del 18 dicembre 2006
del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
6. Risolvere problemi
7. Individuare collegamenti e relazioni
8. Acquisire ed interpretare l’informazione
24
3.Lo sfondo possibile
aggiungendo quella che Tiriticco definisce con un pizzico di ironia
la superCOMPETENZA
25
… collegata alla competenza digitale che consiste nel saper utilizzare con
dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione
per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.
4.Qual è il ruolo del docente?
In questa nuova prospettiva cambia il ruolo del
docente. Non è più sufficiente che sia un
“trasmettitore del sapere”. Egli ha un ruolo di
accompagnamento, di tutorato e di consulenza: di
volta in volta è..
 propositore-organizzatore
 facilitatore della interazione fra i diversi
soggetti
 negoziatore di significati, di soluzioni
 garante del processo e del compito
 risorsa del gruppo
26
4. Qual è il ruolo del docente?
Dall’insegnamento della disciplina
alla didattica per situazioni formative
Situazione formativa:
è la strategia che dà alle discipline quel valore
aggiunto in virtù del quale esse diventano
strumenti di formazione
è il luogo e/o lo strumento in cui i saperi,
coniugandosi con l’agire, diventano vivi perché
necessari a risolvere la complessità
è fortemente orientante perché attiva abilità
sociali, abilità di studio, competenze, strategie,
processi logici, cognitivi, motori e percettivi
27
In questo modo gli studenti
possono …...
• Sperimentare l’autonomia e il pensiero divergente
• Assumere consapevolezza rispetto alle risorse possedute, da
consolidare, da sviluppare
• Effettuare scelte, sperimentare il cambiamento
• Sbagliare e riflettere sull’errore
• Cimentarsi con problemi e sfide
• Individuare soluzioni in termini di risposte funzionali a necessità
pratiche
• Sperimentare la “valenza d’uso” del sapere, la “spendibilità” di
quanto si apprende a scuola
… imparare ad orientarsi
28
4. Qual è il ruolo del docente?
29
Grazie per l’attenzione
www.loredanadellisola.blogspot.it
www.dellisolagestionepof.blogspot.it
www.scuolavalore.indire.it/
30

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Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
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Corso PNSD Discipline artistiche e TIC

  • 1. Modulo 1. Riflessione sul rapporto “TIC e Processi di Apprendimento” Corso di formazione PNSD Discipline Artistiche e TIC. Attività, risorse didattiche e applicazioni per lavorare con TIC in ambito delle discipline artistiche Docente tutor: Loredana Dell’Isola 1
  • 2. Percorso 1. Definizione TIC 2. Nuclei fondanti della disciplina. 3. Lo sfondo possibile: esempio di architettura di un sistema (didattica orientativa,laboratoriale,inclusiva) 4. Qual è il ruolo del docente? 2
  • 3. 1.Definizione TIC Il termine ICT (Information Communication Technology) o in italiano TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) definisce una serie di strumenti come: radio, televisione, cellulari, computer e altro che hanno radicalmente cambiato le modalità comunicative e la stessa vita degli individui, in particolare delle fasce più giovani della popolazione. Al momento dell’ingresso delle TIC nel processo educativo, si è focalizzata l’attenzione sulle sole conoscenze e competenze tecnologiche, informatiche. Molto quindi è stato fatto per colmare il gap tra adulti e ragazzi, con una serie di corsi più o meno tradizionali che hanno prodotto un miglioramento notevole nell’uso che gli adulti avevano rispetto alle ICT. Raggiunto questo obiettivo si è ben presto compreso che non era quello il punto nodale, la criticità. Non si può infatti ridurre tutto alle semplici competenze tecnologiche, informatiche. Al centro del progetto educativo, si trova sempre la relazione interpersonale, il processo di insegnamento/apprendimento che può eventualmente utilizzare le tecnologie ma che ha al suo centro sempre la comunicazione interpersonale con regole e funzioni 3
  • 4. 1. Definizione TIC L’abilità di chi comunica, in questo caso degli insegnanti, non consiste soltanto nel fornire nozioni o disposizioni, regole da rispettare ma anche nel mettere i soggetti in situazione di apprendimento, in condizione di interpretare attivamente la comunicazione e rispondere in modo adeguato, contingente. 4
  • 5. 1. Definizione TIC Si è poi iniziato a parlare, in ambito prevalentemente pedagogico, di una forma peculiare di comunicazione, definita appunto formativa quando è implicata un’intenzionalità educativa. E’ proprio questa caratteristica che rende complessa la comunicazione educativa nella quale, infatti, sono coinvolti processi cognitivi di elaborazione delle informazioni e di previsione e anticipazione dei comportamenti dell’altro coinvolto nel processo. 5
  • 6. 1. Definizione TIC Il grafico illustra gli effetti positivi e negativi delle ICT sullo sviluppo 6
  • 7. 1.Definizione TIC È appena stato pubblicato il nuovo rapporto di Eurydice ( la rete che offre informazioni e analisi sui sistemi educativi europei e sulle politiche sviluppate in questo settore), che mette in evidenza l’importanza dell’utilizzo delle TIC per la promozione dell’innovazione nei processi educativi e per incoraggiare lo sviluppo creativo degli studenti e le loro competenze digitali. Quest’ultima è una delle aree di priorità della strategia europea per l’istruzione e la formazione per il 2020. 7
  • 8. 1.Definizione TIC dal rapporto di Eurydice…….. • Computer e internet sono sempre più alla portata di tutti, tuttavia l’utilizzo del computer a casa per lo svolgimento dei compiti è ancora relativamente poco diffuso •Le TIC sono ampiamente promosse a livello centrale quale strumento di insegnamento e di apprendimento, anche se di fatto vengono scarsamente utilizzate dagli insegnanti •Una serie di metodi didattici innovativi basati sull’apprendimento attivo ed esperienziale sono ampiamente promossi in Europa •Le competenze di insegnamento nelle TIC sono presenti nella formazione iniziale degli insegnanti, mentre lo sono molto meno nello sviluppo professionale continuo 8
  • 9. LA METAFORA della CARRIOLA 9 L’organismo reagisce agli stimoli, li fa propri e apprende e comprende. Se gli stimoli sono significativi bene, altrimenti …… (M. Tiriticco)
  • 10. 2.Nuclei fondanti della disciplina. Dare un senso a ciò che si fa a scuola Per orientare gli studenti ogni docente deve in primo luogo dare loro consapevolezza di "che cos'è" e "a che cosa serve" la sua disciplina Poi deve fare in modo che l'apprendimento diventi significativo e che le esercitazioni legate all'acquisizione delle conoscenze si trasformino in esperienze, che lo studente percepisce come occasioni di arricchimento e di maturazione individuale, come situazioni passando attraverso le quali il suo modo di vedere il mondo può modificarsi ed arricchirsi di nuovi strumenti di comprensione. Lo studente deve cioè poter rispondere a domande come “A che cosa mi serve imparare questa disciplina? Che uso ne posso fare?" 10
  • 11. 2.Nuclei fondanti della disciplina. Come? •Rileggendo il quadro dei saperi disciplinari per scegliere ciò che di valido persiste e salvaguardare quei nuclei conoscitivi essenziali, che ogni disciplina riconosce come fondanti e che costituiscono le sue coordinate essenziali; •Collegando i percorsi scolastici con il mondo del lavoro, o semplicemente con la realtà, ponendo una particolare attenzione alla loro spendibilità sociale; • Dando spazio alla conoscenza operativa delle discipline, facendone comprendere e sperimentare gli “usi” sul piano operativo • Colmando il divario che esiste fra la cultura propria di ogni disciplina e la cultura dell'allievo. 11
  • 12. 2.Nuclei fondanti della disciplina. L’analisi disciplinare: cosa? L’analisi disciplinare si propone di: • smontare la disciplina, • riconoscerne i concetti organizzatori, le operazioni praticate, i metodi, gli strumenti, i linguaggi, la portata delle teorie e i loro ambiti di validità, le direzioni privilegiate di ricerca, l’intreccio con le altre discipline, i criteri di accettabilità dei risultati, i problemi dominanti, i paradigmi imperanti La disciplina va quindi "riletta" con un'ottica nuova, in chiave formativa, perché possa diventare uno strumento finalizzato alla progettazione didattica di percorsi orientativi. 12
  • 13. 2. Nuclei fondanti della disciplina. L’organizzazione interna del sapere Sintassi VS Significato La sintassi di una disciplina contiene i meccanismi formativi dell’intelligenza, ma è il mondo/contesto dei significati e della prassi che li veicola e li può attivare. Le discipline vanno allora pensate come “macchine” che producono conoscenza: serve la conoscenza prodotta, ma servono ancor più i processi conoscitivi utilizzati. Le discipline sono contenitori di modelli conoscitivi che gli studenti devono far propri: è questo l’uso/il ruolo formativo delle discipline in specifici ambiti di abilità conoscitiva. 13
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  • 15. 3. Lo sfondo possibile esempio di architettura di un sistema (didattica orientativa, laboratoriale,inclusiva) Riflessione su possibili scenari, relativi alla didattica disciplinare, favoriti dal supporto delle TIC (docente –studente) •Utilizzo TIC e linguaggio audiovisivo: educare ai media e alla visualità •Dalla LIM, al software free ( per creare delle tag cloud :Tagxedo; per disegnare:Paint; per ritoccare delle immagini:Pxlr….) e alle app cloud utilizzabili nella didattica (tuttte le applicazioni di google:gmail, google+, drive, dropbox…) •Utilizzo di risorse digitali per contestualizzare un’attività didattica disciplinare 15
  • 16. 3. Lo sfondo possibile esempio di architettura di un sistema (didattica orientativa, laboratoriale,inclusiva) Realizzare un segmento formativo nell’ottica di una comunicazione multimediale/multimodale 16
  • 17. 3. Lo sfondo possibile Dalle Indicazioni nazionali 2012 LA SCUOLA DELL’INFANZIA. I campi di esperienza . “…L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti” IMMAGINI, SUONI, COLORI Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. 17
  • 18. 3.Lo sfondo possibile Dalle Indicazioni nazionali 2012 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO. Le discipline. ARTE E IMMAGINE “….Il percorso formativo, attento all’importanza della soggettività degli allievi, dovrà riconoscere, valorizzare e ordinare conoscenze ed esperienze acquisite dall’alunno nel campo espressivo e multimediale anche fuori dalla scuola, come elementi utili al processo di formazione della capacità di riflessione critica. …… Il percorso permette agli alunni di esprimersi e comunicare sperimentando attivamente le tecniche e i codici propri del linguaggio visivo e audiovisivo; di leggere e interpretare in modo critico e attivo i linguaggi delle immagini e quelli multimediali; di comprendere le opere d’arte; di conoscere e apprezzare i beni culturali e il patrimonio artistico. 18
  • 19. 3. Lo sfondo possibile Dalle Indicazioni nazionali 2012 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO. ARTE E IMMAGINE Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola primaria L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria 1. Esprimersi e comunicare 2. Osservare e leggere le immagini 3. Comprendere e apprezzare le opere d’arte 19
  • 20. 3. Lo sfondo possibile Dalle Indicazioni nazionali 2012 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO. ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO al termine della classe quinta della scuola secondaria di primo grado 1. Esprimersi e comunicare 2. Osservare e leggere le immagini 3. Comprendere e apprezzare le opere d’arte 20
  • 21. 3. Lo sfondo possibile LA SCUOLA DEL SECONDO CICLO. Dalle: Indicazioni nazionali per il biennio di secondo grado Indicazioni nazionali per i Licei Linee Guida per Tecnici e Professionali fare riferimento alle COMPETENZE e agli OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 21
  • 22. 3.Lo sfondo possibile Dalla Raccomandazione del 18 dicembre 2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 22
  • 23. 3.Lo sfondo possibile Dalla Raccomandazione del 18 dicembre 2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 23
  • 24. 3.Lo sfondo possibile Dalle Raccomandazione del 18 dicembre 2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire ed interpretare l’informazione 24
  • 25. 3.Lo sfondo possibile aggiungendo quella che Tiriticco definisce con un pizzico di ironia la superCOMPETENZA 25 … collegata alla competenza digitale che consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.
  • 26. 4.Qual è il ruolo del docente? In questa nuova prospettiva cambia il ruolo del docente. Non è più sufficiente che sia un “trasmettitore del sapere”. Egli ha un ruolo di accompagnamento, di tutorato e di consulenza: di volta in volta è..  propositore-organizzatore  facilitatore della interazione fra i diversi soggetti  negoziatore di significati, di soluzioni  garante del processo e del compito  risorsa del gruppo 26
  • 27. 4. Qual è il ruolo del docente? Dall’insegnamento della disciplina alla didattica per situazioni formative Situazione formativa: è la strategia che dà alle discipline quel valore aggiunto in virtù del quale esse diventano strumenti di formazione è il luogo e/o lo strumento in cui i saperi, coniugandosi con l’agire, diventano vivi perché necessari a risolvere la complessità è fortemente orientante perché attiva abilità sociali, abilità di studio, competenze, strategie, processi logici, cognitivi, motori e percettivi 27
  • 28. In questo modo gli studenti possono …... • Sperimentare l’autonomia e il pensiero divergente • Assumere consapevolezza rispetto alle risorse possedute, da consolidare, da sviluppare • Effettuare scelte, sperimentare il cambiamento • Sbagliare e riflettere sull’errore • Cimentarsi con problemi e sfide • Individuare soluzioni in termini di risposte funzionali a necessità pratiche • Sperimentare la “valenza d’uso” del sapere, la “spendibilità” di quanto si apprende a scuola … imparare ad orientarsi 28
  • 29. 4. Qual è il ruolo del docente? 29