Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Corso PNSD Discipline artistiche e TIC
1. Modulo 1. Riflessione sul rapporto
“TIC e Processi di Apprendimento”
Corso di formazione PNSD
Discipline Artistiche e TIC.
Attività, risorse didattiche e applicazioni per lavorare con TIC
in ambito delle discipline artistiche
Docente tutor: Loredana Dell’Isola
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2. Percorso
1. Definizione TIC
2. Nuclei fondanti della disciplina.
3. Lo sfondo possibile: esempio di architettura di un
sistema (didattica orientativa,laboratoriale,inclusiva)
4. Qual è il ruolo del docente?
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3. 1.Definizione TIC
Il termine ICT (Information Communication Technology) o in
italiano TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione)
definisce una serie di strumenti come: radio, televisione, cellulari,
computer e altro che hanno radicalmente cambiato le modalità
comunicative e la stessa vita degli individui, in particolare delle
fasce più giovani della popolazione.
Al momento dell’ingresso delle TIC nel processo educativo, si è
focalizzata l’attenzione sulle sole conoscenze e competenze
tecnologiche, informatiche. Molto quindi è stato fatto per
colmare il gap tra adulti e ragazzi, con una serie di corsi più o
meno tradizionali che hanno prodotto un miglioramento notevole
nell’uso che gli adulti avevano rispetto alle ICT.
Raggiunto questo obiettivo si è ben presto compreso che non era
quello il punto nodale, la criticità. Non si può infatti ridurre tutto
alle semplici competenze tecnologiche, informatiche.
Al centro del progetto educativo, si trova sempre la relazione
interpersonale, il processo di insegnamento/apprendimento che
può eventualmente utilizzare le tecnologie ma che ha al suo
centro sempre la comunicazione interpersonale con regole e
funzioni
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4. 1. Definizione TIC
L’abilità di chi comunica, in questo caso degli
insegnanti, non consiste soltanto nel fornire
nozioni o disposizioni, regole da rispettare
ma anche nel mettere i soggetti in
situazione di apprendimento, in condizione
di interpretare attivamente la comunicazione
e rispondere in modo adeguato, contingente.
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5. 1. Definizione TIC
Si è poi iniziato a parlare, in ambito prevalentemente
pedagogico, di una forma peculiare di
comunicazione, definita appunto formativa quando
è implicata un’intenzionalità educativa. E’ proprio
questa caratteristica che rende complessa la
comunicazione educativa nella quale, infatti, sono
coinvolti processi cognitivi di elaborazione delle
informazioni e di previsione e anticipazione dei
comportamenti dell’altro coinvolto nel processo.
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6. 1. Definizione TIC
Il grafico illustra gli effetti positivi e negativi delle ICT sullo sviluppo
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7. 1.Definizione TIC
È appena stato pubblicato il nuovo rapporto
di Eurydice ( la rete che offre informazioni e
analisi sui sistemi educativi europei e sulle
politiche sviluppate in questo settore), che
mette in evidenza l’importanza dell’utilizzo
delle TIC per la promozione dell’innovazione
nei processi educativi e per incoraggiare lo
sviluppo creativo degli studenti e le loro
competenze digitali. Quest’ultima è una
delle aree di priorità della strategia europea
per l’istruzione e la formazione per il 2020.
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8. 1.Definizione TIC
dal rapporto di Eurydice……..
• Computer e internet sono sempre più alla portata
di tutti, tuttavia l’utilizzo del computer a casa per lo
svolgimento dei compiti è ancora relativamente
poco diffuso
•Le TIC sono ampiamente promosse a livello
centrale quale strumento di insegnamento e di
apprendimento, anche se di fatto vengono
scarsamente utilizzate dagli insegnanti
•Una serie di metodi didattici innovativi basati
sull’apprendimento attivo ed esperienziale sono
ampiamente promossi in Europa
•Le competenze di insegnamento nelle TIC sono
presenti nella formazione iniziale degli insegnanti,
mentre lo sono molto meno nello sviluppo
professionale continuo
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9. LA METAFORA della CARRIOLA
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L’organismo reagisce agli stimoli, li fa propri e apprende e comprende.
Se gli stimoli sono significativi bene, altrimenti …… (M. Tiriticco)
10. 2.Nuclei fondanti della disciplina.
Dare un senso a ciò che si fa a scuola
Per orientare gli studenti ogni docente deve in primo luogo
dare loro consapevolezza di "che cos'è" e "a che cosa
serve" la sua disciplina
Poi deve fare in modo che l'apprendimento diventi
significativo e che le esercitazioni legate all'acquisizione
delle conoscenze si trasformino in esperienze, che lo
studente percepisce come occasioni di arricchimento e di
maturazione individuale, come situazioni passando
attraverso le quali il suo modo di vedere il mondo può
modificarsi ed arricchirsi di nuovi strumenti di
comprensione.
Lo studente deve cioè poter rispondere a domande come
“A che cosa mi serve imparare questa disciplina?
Che uso ne posso fare?"
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11. 2.Nuclei fondanti della disciplina.
Come?
•Rileggendo il quadro dei saperi disciplinari per
scegliere ciò che di valido persiste e
salvaguardare quei nuclei conoscitivi essenziali,
che ogni disciplina riconosce come fondanti e che
costituiscono le sue coordinate essenziali;
•Collegando i percorsi scolastici con il mondo del
lavoro, o semplicemente con la realtà, ponendo
una particolare attenzione alla loro spendibilità
sociale;
• Dando spazio alla conoscenza operativa delle
discipline, facendone comprendere e
sperimentare gli “usi” sul piano operativo
• Colmando il divario che esiste fra la cultura
propria di ogni disciplina e la cultura dell'allievo.
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12. 2.Nuclei fondanti della disciplina.
L’analisi disciplinare: cosa?
L’analisi disciplinare si propone di:
• smontare la disciplina,
• riconoscerne i concetti organizzatori, le
operazioni praticate, i metodi, gli strumenti, i
linguaggi, la portata delle teorie e i loro ambiti di
validità, le direzioni privilegiate di ricerca,
l’intreccio con le altre discipline, i criteri di
accettabilità dei risultati, i problemi dominanti, i
paradigmi imperanti
La disciplina va quindi "riletta" con un'ottica
nuova, in chiave formativa, perché possa
diventare uno strumento finalizzato alla
progettazione didattica di percorsi orientativi.
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13. 2. Nuclei fondanti della disciplina.
L’organizzazione interna del sapere
Sintassi VS Significato
La sintassi di una disciplina contiene i meccanismi
formativi dell’intelligenza, ma è il mondo/contesto dei
significati e della prassi che li veicola e li può attivare.
Le discipline vanno allora pensate come “macchine”
che producono conoscenza: serve la conoscenza
prodotta, ma servono ancor più i processi conoscitivi
utilizzati.
Le discipline sono contenitori di modelli conoscitivi
che gli studenti devono far propri: è questo l’uso/il
ruolo formativo delle discipline in specifici ambiti di
abilità conoscitiva.
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15. 3. Lo sfondo possibile
esempio di architettura di un sistema
(didattica orientativa, laboratoriale,inclusiva)
Riflessione su possibili scenari, relativi alla
didattica disciplinare, favoriti dal supporto
delle TIC (docente –studente)
•Utilizzo TIC e linguaggio audiovisivo: educare
ai media e alla visualità
•Dalla LIM, al software free ( per creare delle
tag cloud :Tagxedo; per disegnare:Paint; per
ritoccare delle immagini:Pxlr….) e alle app
cloud utilizzabili nella didattica (tuttte le
applicazioni di google:gmail, google+, drive,
dropbox…)
•Utilizzo di risorse digitali per contestualizzare
un’attività didattica disciplinare
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16. 3. Lo sfondo possibile
esempio di architettura di un sistema
(didattica orientativa, laboratoriale,inclusiva)
Realizzare un segmento formativo
nell’ottica di una comunicazione
multimediale/multimodale
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17. 3. Lo sfondo possibile
Dalle Indicazioni nazionali 2012
LA SCUOLA DELL’INFANZIA. I campi di esperienza .
“…L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori,
permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e
sistematizzare gli apprendimenti”
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità
offerte dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e
per la fruizione di opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e
produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici
sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una
notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
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18. 3.Lo sfondo possibile
Dalle Indicazioni nazionali 2012
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO. Le discipline.
ARTE E IMMAGINE
“….Il percorso formativo, attento all’importanza della
soggettività degli allievi, dovrà riconoscere, valorizzare e
ordinare conoscenze ed esperienze acquisite dall’alunno nel
campo espressivo e multimediale anche fuori dalla scuola,
come elementi utili al processo di formazione della capacità
di riflessione critica.
…… Il percorso permette agli alunni di esprimersi e
comunicare sperimentando attivamente le tecniche e i
codici propri del linguaggio visivo e audiovisivo; di leggere e
interpretare in modo critico e attivo i linguaggi delle
immagini e quelli multimediali; di comprendere le opere
d’arte; di conoscere e apprezzare i beni culturali e il
patrimonio artistico.
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19. 3. Lo sfondo possibile
Dalle Indicazioni nazionali 2012
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO. ARTE E IMMAGINE
Traguardi per lo sviluppo della competenza
al termine della scuola primaria
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio
visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi,
narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo
creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti
(grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e
multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini
(opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi
multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le
opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla
propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio
territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
Obiettivi di apprendimento
al termine della classe quinta della scuola primaria
1. Esprimersi e comunicare
2. Osservare e leggere le immagini
3. Comprendere e apprezzare le opere d’arte
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20. 3. Lo sfondo possibile
Dalle Indicazioni nazionali 2012 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO. ARTE E IMMAGINE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo
funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici
espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di
immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi
diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del
proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il
linguaggio appropriato.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
al termine della classe quinta della scuola secondaria di primo grado
1. Esprimersi e comunicare
2. Osservare e leggere le immagini
3. Comprendere e apprezzare le opere d’arte
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21. 3. Lo sfondo possibile
LA SCUOLA DEL SECONDO CICLO.
Dalle:
Indicazioni nazionali per il biennio di secondo grado
Indicazioni nazionali per i Licei
Linee Guida per Tecnici e Professionali
fare riferimento
alle COMPETENZE
e agli OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
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22. 3.Lo sfondo possibile
Dalla Raccomandazione del 18 dicembre 2006
del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
1. Imparare ad imparare
2. Progettare
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23. 3.Lo sfondo possibile
Dalla Raccomandazione del 18 dicembre 2006
del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
3. Comunicare
4. Collaborare e partecipare
5. Agire in modo autonomo e responsabile
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24. 3.Lo sfondo possibile
Dalle Raccomandazione del 18 dicembre 2006
del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
6. Risolvere problemi
7. Individuare collegamenti e relazioni
8. Acquisire ed interpretare l’informazione
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25. 3.Lo sfondo possibile
aggiungendo quella che Tiriticco definisce con un pizzico di ironia
la superCOMPETENZA
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… collegata alla competenza digitale che consiste nel saper utilizzare con
dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione
per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.
26. 4.Qual è il ruolo del docente?
In questa nuova prospettiva cambia il ruolo del
docente. Non è più sufficiente che sia un
“trasmettitore del sapere”. Egli ha un ruolo di
accompagnamento, di tutorato e di consulenza: di
volta in volta è..
propositore-organizzatore
facilitatore della interazione fra i diversi
soggetti
negoziatore di significati, di soluzioni
garante del processo e del compito
risorsa del gruppo
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27. 4. Qual è il ruolo del docente?
Dall’insegnamento della disciplina
alla didattica per situazioni formative
Situazione formativa:
è la strategia che dà alle discipline quel valore
aggiunto in virtù del quale esse diventano
strumenti di formazione
è il luogo e/o lo strumento in cui i saperi,
coniugandosi con l’agire, diventano vivi perché
necessari a risolvere la complessità
è fortemente orientante perché attiva abilità
sociali, abilità di studio, competenze, strategie,
processi logici, cognitivi, motori e percettivi
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28. In questo modo gli studenti
possono …...
• Sperimentare l’autonomia e il pensiero divergente
• Assumere consapevolezza rispetto alle risorse possedute, da
consolidare, da sviluppare
• Effettuare scelte, sperimentare il cambiamento
• Sbagliare e riflettere sull’errore
• Cimentarsi con problemi e sfide
• Individuare soluzioni in termini di risposte funzionali a necessità
pratiche
• Sperimentare la “valenza d’uso” del sapere, la “spendibilità” di
quanto si apprende a scuola
… imparare ad orientarsi
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