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Angela Donatiello 1
MATRICI E DETERMINANTI
CENNI SUI SISTEMI LINEARI
Angela Donatiello 2
Consideriamo un insieme di numeri reali rappresentati tra parentesi quadre o tonde
( ) [ ]ijij
mn2m1m
n22221
n11211
aa
a...aa
............
a...aa
a...aa
A ==












=
n,...,1j
m,...,1i
=
=
Si definisce matrice una tabella di numeri reali disposti per righe e per colonne e costituita
da m righe ed n colonne. Si dice che tale matrice è del tipo m x n.
Esempio






−
=
142
321
A matrice 2 x 3
Se nm ≠ la matrice si dice rettangolare
Se nm = la matrice si dice quadrata, in tal caso non si parla più di tipo, bensì di ordine della
matrice
Nota. Le matrici si indicano con le lettere maiuscole, mentre i loro elementi con le minuscole
Angela Donatiello 3
DEFINIZIONI:
1. Una matrice si dice nulla se sono nulli tutti i suoi elementi
A = 0










=
000
000
000
A
2. Due matrici si dicono dello stesso tipo se hanno lo stesso numero di righe e lo stesso
numero di colonne






−
=
142
321
A 





−−
−
=
135
172
B
A e B sono matrici 2 x 3
Gli elementi di ugual posto nelle suddette matrici si dicono corrispondenti
3. Due matrici dello stesso tipo si dicono uguali se sono uguali gli elementi
corrispondenti
A = B [ ] [ ]ikik ba =
4. Si dice vettore riga una matrice con un’unica riga [ ]n11211 a...aaA = del tipo
1xn
Angela Donatiello 4
5. Si dice vettore colonna una matrice con un’unica colonna












=
1m
21
11
a
...
a
a
A del tipo m x 1
6. In una matrice quadrata gli elementi nn2211 a,...,a,a costituiscono la diagonale
principale, mentre gli elementi 1mn1 a,...,a costituiscono la diagonale secondaria
In rosso la diagonale principale e in blu quella
secondaria
7. In una matrice quadrata gli elementi ika e kia che hanno gli stessi indici ma invertiti si
dicono coniugati, essi sono simmetrici rispetto alla diagonale principale
Esempio 23a e 32a Gli elementi che si trovano sulla diagonale principale sono coniugati
di se stessi.
Angela Donatiello 5
8. La matrice si definisce simmetrica se gli elementi coniugati sono fra loro uguali
kiik aa =










−
−=
235
310
503
A
9. la matrice si dice emisimmetrica se gli elementi coniugati sono l’uno l’opposto
dell’altro
kiik aa −=










−
−−=
035
306
560
A
In tal caso gli elementi della diagonale principale sono necessariamente nulli
10. La matrice quadrata è detta matrice identica o matrice unità
Gli elementi della diagonale principale sono tutti uguali ad 1 e tutti gli altri elementi sono
nulli
Angela Donatiello 6
11. La matrice si dice diagonale se ha tutti gli elementi uguali a zero, eccetto quelli della
diagonale principale
Se in particolare risulta aa...aa n21 ==== allora la matrice si dice scalare.
La matrice identica è una particolare matrice scalare che a sua volta è una particolare
matrice diagonale.
La matrice identica si può anche indicare mediante il simbolo di Kronecker
ki
ki
1
0
ik
=
≠



=δ
12. Due matrici sono dette simili se hanno lo stesso numero di righe e di colonne
( )ijaA = ( )ijbB = con
n,...,1j
m,...,1i
=
=
Angela Donatiello 7
13. Matrice triangolare
Una matrice quadrata A è detta triangolare quando sono nulli tutti gli elementi al di sotto o
al di sopra della diagonale principale. Nel primo caso la matrice si dirà triangolare
superiore, nel secondo caso si parlerà di matrice triangolare inferiore.
14. Matrice trasposta
Si chiama matrice trasposta di una matrice quella che si ottiene scambiando,
ordinatamente, le righe con le colonne. La matrice trasposta si indica con il simbolo AT
Se la matrice A è del tipo m x n, la matrice trasposta sarà del tipo n x m.
Angela Donatiello 8
Esempio.
Proprietà della trasposta:
• La trasposta di una trasposta è la matrice stessa: A)A( TT =
• Se una matrice è simmetrica, allora essa coincide con la sua trasposta, cioè A = AT










−
−=
235
310
503
A










−
−=
235
310
503
AT
15. Si chiama matrice opposta di una data matrice ]a[A ij= la matrice dello stesso tipo
con tutti gli elementi opposti ]a[A ij−=−
Angela Donatiello 9
OPERAZIONI CON LE MATRICI
Somma tra matrici dello stesso tipo
Si chiama somma di due matrici dello stesso tipo la matrice dello stesso tipo ottenuta
sommando gli elementi corrispondenti nelle due matrici assegnate.
]a[A ij= ]b[B ij= ]ba[BAC ijij +=+=






−
=





−
+





931
353
521
032
410
321
Proprietà della somma:
1. L’operazione di somma tra matrici dello stesso tipo è una legge interna, in quanto la
matrice somma è anche’essa dello stesso tipo.
2. La somma tra matrici è commutativa e associativa:
commutativa: A + B = B + A
associativa: (A + B) + C = A + (B + C)
3. Esiste l’elemento neutro della somma che è la matrice nulla
:0∃ A + 0 = 0 + A = A
4. Esiste la matrice opposta di ogni matrice A)A(0)A(A:A,A +−==−+−∃∀
Le matrici con l’operazione di somma così definita costituiscono un gruppo abeliano
Angela Donatiello 10
Differenza tra matrici dello stesso tipo
La differenza tra matrici dello stesso tipo A e B è la somma della matrice A con l’opposto
della matrice B.
)B(ABA −+=−
Esempio.






−
=
35
21
A 





−
−−
=−⇒





=
40
23
B
40
23
B






−
−
=





−
−−
+





−
=−+=−
75
02
40
23
35
21
)B(ABA
Angela Donatiello 11
Prodotto di una matrice per uno scalare
Data una matrice ]a[A ij= e un numero reale Rr ∈ si chiama prodotto della matrice per il
numero (o del numero per la matrice), la matrice ottenuta moltiplicando per r tutti gli
elementi di A.
]ra[rAAr ij=⋅=⋅
Esempio






−
=
12
43
A 2r = 





−
=⋅
24
86
Ar
Proprietà:
1. A)sr()As(r ⋅⋅=⋅⋅
2.
rBrAr)BA(
sArAA)sr(
+=+
+=+
3. AA1 =
4. nAA...AA =+++
5. TT )rA(rA =
NOTA: Con l’operazione di somma e l’operazione di prodotto esterno così definito,
l’insieme delle matrici di tipo m x n costituisce uno spazio vettoriale.
Angela Donatiello 12
Esempio. Verifichiamo che TT )rA(rA =






−−
−
=
240
103
A 3r =










−−
−=
21
40
03
AT










−−
−=
63
120
09
rAT






−−
−
=
6120
309
rA










−−
−=
63
120
09
)rA( T
Angela Donatiello 13
Prodotto tra due matrici (prodotto righe per colonne)
Sia ]a[A ij= una matrice di tipo m x s e sia ]b[B ij= una matrice di tipo s x n.
Le due matrici sono tali che il numero di colonne della prima è uguale al numero di righe
della seconda. Tali matrici si dicono conformabili rispetto alla moltiplicazione.
Si definisce prodotto (righe per colonne) della matrice A di tipo m x s per la matrice B di
tipo s x n, la matrice P di tipo m x n il cui generico elemento ijp si ottiene moltiplicando
scalarmente la i – esima riga di A per la j – esima colonna di B.
∑
=
⋅=⇔⋅=
s
1k
kjikij bapBAP
n,...,1j
m,...,1i
=
=
Esempio.










=
21
03
12
A 





=
1034
3121
B










=⇒
5189
9363
7276
AB
Angela Donatiello 14
Proprietà del prodotto tra matrici:
1. Distributiva a destra : ACAB)CB(A +=+
2. Distributiva a sinistra: CABAA)CB( +=+
3. Associativa: C)AB()BC(A =
4. Trasposta del prodotto: TTT AB)AB( ⋅=










=
21
03
12
A 





=
1034
3121
B










=
5189
9363
7276
AB












=
13
01
32
41
BT 





=
201
132
AT












=⋅
597
132
867
936
AB TT
( )












=
597
132
867
936
AB T
Angela Donatiello 15
5. Non commutatività: il prodotto tra matrici non è in genere commutabile, BAAB ≠
6. Esistenza dell’elemento neutro: la matrice identica è commutabile con qualsiasi altra
matrice quadrata dello stesso rodine e si ha che
AAIIA =⋅=⋅
da ciò si afferma che la matrice identica è elemento neutro rispetto al prodotto tra matrici
7. 00A =⋅ tale proprietà non è invertibile, nel senso che se il prodotto tra due matrici è
la matrice nulla, non necessariamente una delle due matrici deve essere nulla. Quindi si
dice che non vale la legge di annullamento del prodotto.
Esempio: 





=
03
02
A 





−
=
21
00
B 0AB = con 0A ≠ e 0B ≠
8. Per le matrici non vale la legge di semplificazione del prodotto:
CBACAB =⇒/=
Esempio.










=
041
011
021
A










−=
222
111
221
B










−=
111
111
221
C
Angela Donatiello 16










−
==
265
132
043
ACAB ma CB ≠
Esercizi:
1) 





=
012
321
A










−
=
11
12
01
B calcolare ( )TAB
2) Determinare x e y in modo tale che sia:






=





⋅





−
−
00
00
1y
x3
93
31
Angela Donatiello 17
Determinante di una matrice quadrata
Sia [ ]
















==
nn1n
n111
ik
a.........a
.........
.........
.........
a.........a
aA
n,...,1k
n,...,1i
=
=
una matrice quadrata di ordine n.
Ad essa è possibile associare un valore numerico detto DETERMINANTE della matrice
quadrata.
|A||a|Adet ik ==
NOTA: Il simbolo con cui si indica il determinante non va confuso con quello di valore
assoluto. Il determinante di uan matrice può essere anche negativo.
NOTA: non ha senso parlare di determinante per matrici rettangolari. Il determinante si
definisce solo per matrici quadrate.
NOTA: Forniremo le regole di calcolo del determinante per matrici di ordine 1, 2, 3, …, n
Angela Donatiello 18
Determinante di una matrice quadrata di ordine 1
Sia ]a[A 11= . Nel caso di matrici di ordine 1 il determinante è il numero stesso, ossia
l’unico elemento di cui è costituita la matrice.
1111 a|a|Adet ==
Esempio.
2|A|]2[A
4|A|]4[A
−=⇒−=
=⇒=
Determinante di una matrice quadrata di ordine 2
Sia 





=
2221
1211
aa
aa
A il determinante di una matrice quadrata di ordine 2 è il
numero che si ottiene dalla differenza del prodotto tra gli elementi della diagonale principale
con quello degli elementi della diagonale secondaria
21122211
2221
1211
aaaa
aa
aa
Adet −==
Esempio. 1046
24
13
Adet
24
13
A −=−−=
−
=⇒





−
=
Angela Donatiello 19
Esercizi:
1. Calcola il determinante delle seguenti matrici






−
=
54
23
A 





−
−
=
64
32
B 





αα
α−α
=
sencos
cossen
C
α
−α
=
tg1
1tg
D
2132
3221
E
−+
−+
=
2. Risolvere l’equazione: 0
2x
1xx
2 =
−
Angela Donatiello 20
Minore complementare di un elemento di matrice
Considero la matrice












=
nn2n1n
n22221
n11211
a...aa
............
a...aa
a...aa
A prendiamo un elemento ika della matrice
ed escludiamo dalla matrice la i – esima riga e la k- esima colonna
Ad esempio
12a
Rimarrà una matrice di ordine n – 1












nn1n
n221
a......a
.........
.........
a......a












=
nn2n1n
n22221
n11211
a...aa
............
a...aa
a...aa
A
Angela Donatiello 21
Il determinante di questa matrice si chiama MINORE COMPLEMENTARE dell’elemento scelto
nn1n
n221
12
a......a
.........
.........
a......a
M =
Esempio:










−
−−
=
202
534
111
A 1a13 −= Elimino la prima riga e la terza colonna
660
02
34
M13 −=−=
−
=










−
−−
=
202
534
111
A
Angela Donatiello 22
Classificazione degli elementi
Prendiamo un elemento ika , se ikapariki ⇒=+ si dice di classe pari
se ikadispariki ⇒=+ si dice di classe dispari
Complemento algebrico dell’elemento ika
Il complemento algebrico del’elemento ika non è altro che il minore complementare
dell’elemento ika preceduto dal segno + o dal segno – a seconda che l’elemento considerato
sia di classe pari o di classe dispari.
ik
ki
ik M)1(A +
−=
Determinante di una matrice quadrata di ordine n>2
Il determinante di una matrice quadrata di ordine n > 2 è dato dalla somma dei prodotti degli
elementi di una riga o di una colonna qualsiasi per i rispettivi complementi algebrici.
knkn2k2k1k1k Aa...AaAa|A|Adet +++== fissando la riga k
nknkk2k2k1k1 Aa...AaAa|A|Adet +++== fissando la colonna k
Angela Donatiello 23










−
−
=
413
210
312
A
13
10
3)1(
43
20
)1()1(
41
21
2)1(
413
210
312
|A| 432
−
−+−−+
−
−=
−
−
= =
39612)30(3)60(1)24(2 −=−−=−+−++=
Si può provare che si ottiene lo stesso risultato anche scegliendo righe o colonne diverse.
Regola di Sarrus (solo per matrici 3 x 3)
Per le matrici 3 x 3 esiste un procedimento più semplice per il calcolo del determinante.
Si scrivono gli elementi della matrice e si aggiungono a destra della matrice le prime due
colonne della matrice stessa. Si considerino poi la diagonale principale e le sue parallele (in
rosso) e la diagonale secondaria e le sue parallele (in blu).
Il determinante è dato dalla somma del prodotto della diagonale principale con i prodotti
delle sue parallele da cui si sottrae il prodotto della diagonale secondaria con i prodotti delle
sue parallele.
Angela Donatiello 24
Esempio:
OSS. Ricordiamo il determinante simbolico che permette di determinare il prodotto
vettoriale tra vettori, note le loro tre componenti spaziali.
Esempio di calcolo del determinante di una matrice quadrata 4 x 4











−
=
7513
2140
1230
0211
A
45
214
123
021
3
751
214
123
1|A| =−−=
Nota: per il calcolo del determinante conviene scegliere la riga o la colonna che contiene il
maggior numero di zeri, in modo tale da ridurre notevolmente i calcoli.
251616644
12412
12112
21321
−=−−+−−−=
−−
−−
−










−
−
−
=
412
112
321
A
Angela Donatiello 25
Proprietà dei determinanti
1. Il determinante della matrice è uguale al determinante della sua trasposta
|A||A| T=
12212211
2221
1211
aaaa
aa
aa
|A| −== 12212211
2212
2111
T aaaa
aa
aa
|A| −==
2. Se tutti gli elementi di una riga o di una colonna sono nulli, il determinante è nullo
302
401
301
|A|
−
−= applicando Sarrus si vede che 0|A| =
3. Scambiando fra loro due righe (o due colonne) il determinante cambia segno
12212211
2221
1211
aaaa
aa
aa
|A| −== scambiamo la prima colonna con la seconda
)aaaa(aaaa
aa
aa
1221221111222112
2122
1112
−−=−=
Angela Donatiello 26
4. Se in una matrice quadrata due righe o due colonne sono proporzionali (in particolare
uguali) il determinante della matrice è nullo.










−−=
672
351
321
A la prima e la terza colonna sono proporzionali
calcolando con Sarrus tale determinante si prova che 0|A| =
5. Se si moltiplicano gli elementi di una linea di una matrice quadrata per uno scalare k, il
determinante della matrice resta moltiplicato per lo scalare k.
|A|k)aaaa(kakaaka
aa
kaka
|A| 2112221121122211
2221
1211
=−=−==
6. Teorema di Binet. Date due matrici quadrate dello stesso ordine, A e B, e detto C il loro
prodotto, il determinante della matrice è uguale al prodotto dei determinanti delle due
matrici A e B.










−
−
−
=










−
−
⋅










−=⋅
121
370
1710
013
121
101
010
141
321
BA
4Adet = 6Bdet −= 24)ABdet( −=
Angela Donatiello 27
7. Se agli elementi di una riga (o di una colonna) si sommano quelli corrispondenti di
un’altra riga (o colonna), tutti moltiplicati per una stessa costante, il determinante non
cambia.
20
311
624
132
|A| −=
−
−
−
= sommiamo alle seconda riga la terza moltiplicata per -2
20
31
13
2
311
002
132
|A| −=
−
=
−
−
−
=
Tale proprietà è utile per semplificare il calcolo del determinante, cercando cioè di ottenere
righe o colonne con un elevato numero di zeri.
8. Se una riga (o colonna) è combinazione lineare di due o più altre parallele, il
determinante è nullo.
Angela Donatiello 28
Determinanti notevoli
1. Determinante di una matrice diagonale
Il determinante di una matrice diagonale è uguale al prodotto degli elementi della sua
diagonale principale.
Dimostrazione:
Dimostriamolo per semplicità per una matrice diagonale di ordine 3, sapendo che il
risultato è però più generale.










=
33
22
11
a00
0a0
00a
A
n21 a...aa|A| ⋅⋅⋅=
Angela Donatiello 29
Per calcolare il determinante di A scegliamo indifferentemente una riga o una colonna
qualsiasi. Osserviamo subito che in tutte le righe o le colonne gli elementi sono tutti nulli
eccetto uno. Ad esempio, scegliendo la prima riga si ha che:
332211
33
22
11
33
22
11
aaa
a0
0a
a
a00
0a0
00a
|A| ⋅⋅===
2. Determinante di una matrice scalare
Se la matrice è scalare, il suo determinante è dato dalla potenza n – esima (pari
all’ordine della matrice stessa) dell’elemento che si ripete lungo la diagonale principale.
813
3000
0300
0030
0003
|A| 4
===
3. Determinante della matrice identità. 1|I| = essendo una particolare matrice scalare.
Angela Donatiello 30
4. Determinante di una matrice triangolare
Il determinante di una matrice triangolare è dato dal prodotto degli elementi che
compongono la diagonale principale, così come avviene per le matrici diagonali.
332211
3332
22
11
333231
2221
11
aaa
aa
0a
a
aaa
0aa
00a
|A| ⋅⋅===
In generale se l’ordine è n nn332211 a...aaa|A| ⋅⋅⋅⋅=
5. Determinante del prodotto di uno scalare per una matrice quadrata
Se r è uno scalare e A una matrice quadrata di ordine n, si ha che il determinante del
prodotto di uno scalare per una matrice è uguale al determinante di A per la potenza
n – esima dello scalare r.
|A|r|rA| n
=
Esercizi. (svolti in aula)
Angela Donatiello 31
Matrice inversa di una matrice quadrata
Si definisce matrice inversa di una matrice quadrata A, di ordine n, una matrice, se esiste,
anch’essa quadrata di ordine n, tale che moltiplicata a destra e a sinistra per A dia come
risultato la matrice identica.
IAAAA 11
=⋅=⋅ −−
Se una matrice ammette inversa si dice che è invertibile.
Teorema dell’unicità dell’inversa
L’inversa di una matrice quadrata, se esiste, è unica.
C.N.S. sull’esistenza della matrice inversa.
Condizione necessaria e sufficiente per l’esistenza della matrice inversa di una matrice
quadrata A è che 0Adet ≠
Infatti,
|A|
1
A1AAIAAIAAAA 11111
=⇔=⋅⇔=⋅⇔=⋅=⋅ −−−−−
Pertanto 0|A| ≠
Angela Donatiello 32
Regole per calcolare la matrice inversa
La matrice inversa A-1 di una matrice A è uguale al rapporto tra la trasposta della matrice
formata dai complementi algebrici della matrice data e il determinante della matrice
stessa.


















==−
|A|
A
......
|A|
A
............
|A|
A
...
|A|
A
|A|
A
|A|
A
...
|A|
A
|A|
A
|A|
A
A
nnn1
2n2212
1n2111
*
T1
dove










=
nnn1
1n11
*
T
A...A
.........
A...A
A in cui ijA rappresentano i complementi algebrici degli
elementi della matrice A
Angela Donatiello 33
Per calcolare la matrice inversa è necessario seguire il seguente procedimento:
1) Calcolare il determinante della matrice A, in quanto se fosse nullo, non avrebbe
alcun significato ricercarne l’inversa.
2) Calcolare la matrice *
A dei complementi algebrici
3) Determinare la trasposta della matrice *
A , T
*
A
4) Dividere la matrice T
*
A per il determinante della matrice A.
Esempio:
Data la matrice










−=
211
131
021
A calcolarne l’inversa
Innanzitutto valutiamo il determinante di A
011
211
131
021
|A| ≠=−= A è una matrice non singolare
Calcoliamo la matrice A*, ossia la matrice dei complementi algebrici
Angela Donatiello 34
516
21
13
)1(A 2
11 =−=−= 3)12(
21
11
)1(A 3
12 =−−−=
−
−= 4
11
31
)1(A 4
13 −=
−
−=
4
21
02
)1(A 3
21 −=−= 2
21
01
)1(A 4
22 =−= 1
11
21
)1(A 5
23 =−=
2
13
02
)1(A 4
31 =−= −
1
11
01
)1(A 5
32 −=
−
−= 5
31
21
)1(A 6
33 =
−
−=
Pertanto










−
−
−
=
512
124
435
*A










−
−
−
=⇒
514
123
245
*A T
Infine:
















−
−
−
=


















==−
11
5
11
1
11
4
11
1
11
2
11
3
11
2
11
4
11
5
|A|
A
......
|A|
A
............
|A|
A
...
|A|
A
|A|
A
|A|
A
...
|A|
A
|A|
A
|A|
A
A
nnn1
2n2212
1n2111
*
T1
Proprietà dell’inversione
A)A( 11
=−−
T
11
T )A()A( −−
= 111
AB)AB( −−−
=
Angela Donatiello 35
Sottomatrici
Si consideri una matrice m x n. Le sottomatrici sono matrici p x q con mp1 ≤≤ e nq1 ≤≤ che
derivano dalla matrice data scegliendo da questa alcune righe e alcune colonne.
Esempio:










−−
−
=
21510
07512
13501
A
Si consideri ora di questa matrice una sottomatrice scegliendo come elementi le intersezioni
della 1° e 3° riga con la 2°, 4° e 5° colonna.





 −
=
211
130
B
Minore di una matrice
Sia A una matrice di tipo m x n. Fra tutte le sottomatrici di A si considerino quelle quadrate di
ordine p. Si chiama minore di ordine p di una matrice A il determinante di una qualsiasi
sottomatrice quadrata di ordine p estratta da A.
Oss. L’estrazione avviene sopprimendo alcune righe e alcune colonne dalla matrice A.
Si osserva inoltre che i minori non possono avere ordine superiore al minimo valore tra m ed
n.
Angela Donatiello 36
Esempio:










−
−
=
2110
0712
1301
A Minori di ordine 1: |;...5||;2||;1| −
Minori di ordine 2: 1
12
01
=
−
3
71
30
=
−
………
Minori di ordine 3 0
211
071
130
=
−
0
210
072
131
=−
−
………
Rango o caratteristica di una matrice
Si definisce rango o caratteristica di una matrice m xn il massimo ordine dei minori non nulli.
Esempio. Nell’esempio citato precedentemente, la matrice può avere al massimo rango 3, in
quanto non è possibile estrarre minori di ordine maggiore. Abbiamo osservato che due
minori di ordine 3 sono nulli, ma si può verificare che anche tutti gli altri minori di ordine 3
sono nulli, pertanto il rango non può essere 3. Abbiamo trovato minori di ordine 2 non nulli,
pertanto il rango è 2.
Oss: Se A è una matrice quadrata di ordine n, il suo rango è n se e solo se il determinante
della matrice non è nullo.
Angela Donatiello 37
Esempio. Si determini il rango della seguente matrice.
Il rango della matrice deve essere minore o uguale a 3.
Si osserva che la seconda e la terza colonna sono tra loro
proporzionali, pertanto un qualunque minore di ordine 3 sarà
necessariamente nullo.
Si consideri quindi il minore 06
20
13
≠=
−
−
Pertanto il rango della matrice è 2.
Esempio.
Discutere il rango della seguente matrice al variare del parametro a.










−−
−=
2a22a2a
01aa
00a
A
Essendo A una matrice quadrata di ordine 3, il rango può essere al più 3.












−−
−
=
211
635
420
213
A
Angela Donatiello 38
Se Rango = 3 0
2a22a2a
01aa
00a
0|A| ≠
−−
−⇒≠⇒
1a0a0)1a(a2)2a2)(2a(a
2a22a2
01a
a 2
≠∧≠⇒≠−=−−=
−−
−
⇒
Pertanto per tutti i valori del parametro a diversi da 0 e 1 il rango è 3.
Analizziamo cosa accade nel caso in cui a = 0 e a = 1
Se a = 0










−−
−=⇒
220
010
000
A l’unico minore di ordine 2 non nullo è 02
22
01
≠=
−−
−
in tal caso il rango è 2.
Se a = 1










=⇒
001
001
001
A Non è possibile individuare nessun minore di ordine 2 non nullo,
pertanto il rango è 1.
Angela Donatiello 39
SISTEMI LINEARI E MATRICI
forma normale o canonica di un sistema lineare di m
equazioni in n incognite.
Il sistema si dirà omogeneo se tutti i termini noti
sono uguali.
Si definisce soluzione del sistema ogni n – pla ordinata )c,...,c( n1 di numeri tali che le
equazioni del sistema siano contemporaneamente soddisfatte.
Forma matriciale:












=
mn2m1m
n22221
n11211
a...aa
............
a...aa
a...aa
A












=
n
2
1
x
...
x
x
x












=
n
2
1
b
...
b
b
b
matrice dei coefficienti vettore delle incognite vettore dei termini noti
bAx(*) =⇔
(*)
bxa...xaxa
...
bxa...xaxa
bxa...xaxa
nnmn22m11m
2nn2222121
1nn1212111







=+++
=+++
=+++
Angela Donatiello 40
In generale non è possibile fornire un algoritmo preciso per la risoluzione di un sistema
lineare. Se nm ≠ è possibile solo indicare l’esistenza o meno di soluzioni mediante un
teorema noto come teorema di Rouché – Capelli.
Se però il numero di equazioni coincide con il numero delle incognite, allora è possibile
considerare il seguente metodo
Metodo della matrice inversa
Se la matrice A dei coefficienti è una matrice quadrata non singolare, ossia con 0|A| ≠ , allora il
sistema ammette una e una sola soluzione bAx 1−
=
Infatti se 0|A| ≠ , allora esiste la matrice inversa di A, 1
A−
.
Pertanto si può scrivere bAxbAAxAbAx 111 −−−
=⇔=⇔=
Esempio. Risolvere il sistema





=+−
=++−
=−
15x4xx2
0xxx2
5xx3
321
321
21
mediante il metodo della matrice inversa.
Scriviamo il sistema in forma matriciale bAx =
Angela Donatiello 41










=










⋅










−
−
−
15
0
5
x
x
x
412
112
013
3
2
1
la matrice A non è singolare, pertanto il
sistema ammette una e una sola soluzione
Si calcola l’inversa e si ottiene .
Pertanto
effettuando il prodotto righe per colonne.
Quindi le soluzioni del sistema sono 3x;1x;2x 321 ===
















−
−
=−
5
1
5
1
0
5
3
5
12
2
5
1
5
4
1
A 1
05
12
13
5
412
500
013
412
112
013
|A| ≠=
−
−
−=
−
−
=
−
−
−
=










=










⋅
















−
−
== −
3
1
2
15
0
5
5
1
5
1
0
5
3
5
12
2
5
1
5
4
1
bAx 1

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Matrici e determinanti

  • 1. Angela Donatiello 1 MATRICI E DETERMINANTI CENNI SUI SISTEMI LINEARI
  • 2. Angela Donatiello 2 Consideriamo un insieme di numeri reali rappresentati tra parentesi quadre o tonde ( ) [ ]ijij mn2m1m n22221 n11211 aa a...aa ............ a...aa a...aa A ==             = n,...,1j m,...,1i = = Si definisce matrice una tabella di numeri reali disposti per righe e per colonne e costituita da m righe ed n colonne. Si dice che tale matrice è del tipo m x n. Esempio       − = 142 321 A matrice 2 x 3 Se nm ≠ la matrice si dice rettangolare Se nm = la matrice si dice quadrata, in tal caso non si parla più di tipo, bensì di ordine della matrice Nota. Le matrici si indicano con le lettere maiuscole, mentre i loro elementi con le minuscole
  • 3. Angela Donatiello 3 DEFINIZIONI: 1. Una matrice si dice nulla se sono nulli tutti i suoi elementi A = 0           = 000 000 000 A 2. Due matrici si dicono dello stesso tipo se hanno lo stesso numero di righe e lo stesso numero di colonne       − = 142 321 A       −− − = 135 172 B A e B sono matrici 2 x 3 Gli elementi di ugual posto nelle suddette matrici si dicono corrispondenti 3. Due matrici dello stesso tipo si dicono uguali se sono uguali gli elementi corrispondenti A = B [ ] [ ]ikik ba = 4. Si dice vettore riga una matrice con un’unica riga [ ]n11211 a...aaA = del tipo 1xn
  • 4. Angela Donatiello 4 5. Si dice vettore colonna una matrice con un’unica colonna             = 1m 21 11 a ... a a A del tipo m x 1 6. In una matrice quadrata gli elementi nn2211 a,...,a,a costituiscono la diagonale principale, mentre gli elementi 1mn1 a,...,a costituiscono la diagonale secondaria In rosso la diagonale principale e in blu quella secondaria 7. In una matrice quadrata gli elementi ika e kia che hanno gli stessi indici ma invertiti si dicono coniugati, essi sono simmetrici rispetto alla diagonale principale Esempio 23a e 32a Gli elementi che si trovano sulla diagonale principale sono coniugati di se stessi.
  • 5. Angela Donatiello 5 8. La matrice si definisce simmetrica se gli elementi coniugati sono fra loro uguali kiik aa =           − −= 235 310 503 A 9. la matrice si dice emisimmetrica se gli elementi coniugati sono l’uno l’opposto dell’altro kiik aa −=           − −−= 035 306 560 A In tal caso gli elementi della diagonale principale sono necessariamente nulli 10. La matrice quadrata è detta matrice identica o matrice unità Gli elementi della diagonale principale sono tutti uguali ad 1 e tutti gli altri elementi sono nulli
  • 6. Angela Donatiello 6 11. La matrice si dice diagonale se ha tutti gli elementi uguali a zero, eccetto quelli della diagonale principale Se in particolare risulta aa...aa n21 ==== allora la matrice si dice scalare. La matrice identica è una particolare matrice scalare che a sua volta è una particolare matrice diagonale. La matrice identica si può anche indicare mediante il simbolo di Kronecker ki ki 1 0 ik = ≠    =δ 12. Due matrici sono dette simili se hanno lo stesso numero di righe e di colonne ( )ijaA = ( )ijbB = con n,...,1j m,...,1i = =
  • 7. Angela Donatiello 7 13. Matrice triangolare Una matrice quadrata A è detta triangolare quando sono nulli tutti gli elementi al di sotto o al di sopra della diagonale principale. Nel primo caso la matrice si dirà triangolare superiore, nel secondo caso si parlerà di matrice triangolare inferiore. 14. Matrice trasposta Si chiama matrice trasposta di una matrice quella che si ottiene scambiando, ordinatamente, le righe con le colonne. La matrice trasposta si indica con il simbolo AT Se la matrice A è del tipo m x n, la matrice trasposta sarà del tipo n x m.
  • 8. Angela Donatiello 8 Esempio. Proprietà della trasposta: • La trasposta di una trasposta è la matrice stessa: A)A( TT = • Se una matrice è simmetrica, allora essa coincide con la sua trasposta, cioè A = AT           − −= 235 310 503 A           − −= 235 310 503 AT 15. Si chiama matrice opposta di una data matrice ]a[A ij= la matrice dello stesso tipo con tutti gli elementi opposti ]a[A ij−=−
  • 9. Angela Donatiello 9 OPERAZIONI CON LE MATRICI Somma tra matrici dello stesso tipo Si chiama somma di due matrici dello stesso tipo la matrice dello stesso tipo ottenuta sommando gli elementi corrispondenti nelle due matrici assegnate. ]a[A ij= ]b[B ij= ]ba[BAC ijij +=+=       − =      − +      931 353 521 032 410 321 Proprietà della somma: 1. L’operazione di somma tra matrici dello stesso tipo è una legge interna, in quanto la matrice somma è anche’essa dello stesso tipo. 2. La somma tra matrici è commutativa e associativa: commutativa: A + B = B + A associativa: (A + B) + C = A + (B + C) 3. Esiste l’elemento neutro della somma che è la matrice nulla :0∃ A + 0 = 0 + A = A 4. Esiste la matrice opposta di ogni matrice A)A(0)A(A:A,A +−==−+−∃∀ Le matrici con l’operazione di somma così definita costituiscono un gruppo abeliano
  • 10. Angela Donatiello 10 Differenza tra matrici dello stesso tipo La differenza tra matrici dello stesso tipo A e B è la somma della matrice A con l’opposto della matrice B. )B(ABA −+=− Esempio.       − = 35 21 A       − −− =−⇒      = 40 23 B 40 23 B       − − =      − −− +      − =−+=− 75 02 40 23 35 21 )B(ABA
  • 11. Angela Donatiello 11 Prodotto di una matrice per uno scalare Data una matrice ]a[A ij= e un numero reale Rr ∈ si chiama prodotto della matrice per il numero (o del numero per la matrice), la matrice ottenuta moltiplicando per r tutti gli elementi di A. ]ra[rAAr ij=⋅=⋅ Esempio       − = 12 43 A 2r =       − =⋅ 24 86 Ar Proprietà: 1. A)sr()As(r ⋅⋅=⋅⋅ 2. rBrAr)BA( sArAA)sr( +=+ +=+ 3. AA1 = 4. nAA...AA =+++ 5. TT )rA(rA = NOTA: Con l’operazione di somma e l’operazione di prodotto esterno così definito, l’insieme delle matrici di tipo m x n costituisce uno spazio vettoriale.
  • 12. Angela Donatiello 12 Esempio. Verifichiamo che TT )rA(rA =       −− − = 240 103 A 3r =           −− −= 21 40 03 AT           −− −= 63 120 09 rAT       −− − = 6120 309 rA           −− −= 63 120 09 )rA( T
  • 13. Angela Donatiello 13 Prodotto tra due matrici (prodotto righe per colonne) Sia ]a[A ij= una matrice di tipo m x s e sia ]b[B ij= una matrice di tipo s x n. Le due matrici sono tali che il numero di colonne della prima è uguale al numero di righe della seconda. Tali matrici si dicono conformabili rispetto alla moltiplicazione. Si definisce prodotto (righe per colonne) della matrice A di tipo m x s per la matrice B di tipo s x n, la matrice P di tipo m x n il cui generico elemento ijp si ottiene moltiplicando scalarmente la i – esima riga di A per la j – esima colonna di B. ∑ = ⋅=⇔⋅= s 1k kjikij bapBAP n,...,1j m,...,1i = = Esempio.           = 21 03 12 A       = 1034 3121 B           =⇒ 5189 9363 7276 AB
  • 14. Angela Donatiello 14 Proprietà del prodotto tra matrici: 1. Distributiva a destra : ACAB)CB(A +=+ 2. Distributiva a sinistra: CABAA)CB( +=+ 3. Associativa: C)AB()BC(A = 4. Trasposta del prodotto: TTT AB)AB( ⋅=           = 21 03 12 A       = 1034 3121 B           = 5189 9363 7276 AB             = 13 01 32 41 BT       = 201 132 AT             =⋅ 597 132 867 936 AB TT ( )             = 597 132 867 936 AB T
  • 15. Angela Donatiello 15 5. Non commutatività: il prodotto tra matrici non è in genere commutabile, BAAB ≠ 6. Esistenza dell’elemento neutro: la matrice identica è commutabile con qualsiasi altra matrice quadrata dello stesso rodine e si ha che AAIIA =⋅=⋅ da ciò si afferma che la matrice identica è elemento neutro rispetto al prodotto tra matrici 7. 00A =⋅ tale proprietà non è invertibile, nel senso che se il prodotto tra due matrici è la matrice nulla, non necessariamente una delle due matrici deve essere nulla. Quindi si dice che non vale la legge di annullamento del prodotto. Esempio:       = 03 02 A       − = 21 00 B 0AB = con 0A ≠ e 0B ≠ 8. Per le matrici non vale la legge di semplificazione del prodotto: CBACAB =⇒/= Esempio.           = 041 011 021 A           −= 222 111 221 B           −= 111 111 221 C
  • 16. Angela Donatiello 16           − == 265 132 043 ACAB ma CB ≠ Esercizi: 1)       = 012 321 A           − = 11 12 01 B calcolare ( )TAB 2) Determinare x e y in modo tale che sia:       =      ⋅      − − 00 00 1y x3 93 31
  • 17. Angela Donatiello 17 Determinante di una matrice quadrata Sia [ ]                 == nn1n n111 ik a.........a ......... ......... ......... a.........a aA n,...,1k n,...,1i = = una matrice quadrata di ordine n. Ad essa è possibile associare un valore numerico detto DETERMINANTE della matrice quadrata. |A||a|Adet ik == NOTA: Il simbolo con cui si indica il determinante non va confuso con quello di valore assoluto. Il determinante di uan matrice può essere anche negativo. NOTA: non ha senso parlare di determinante per matrici rettangolari. Il determinante si definisce solo per matrici quadrate. NOTA: Forniremo le regole di calcolo del determinante per matrici di ordine 1, 2, 3, …, n
  • 18. Angela Donatiello 18 Determinante di una matrice quadrata di ordine 1 Sia ]a[A 11= . Nel caso di matrici di ordine 1 il determinante è il numero stesso, ossia l’unico elemento di cui è costituita la matrice. 1111 a|a|Adet == Esempio. 2|A|]2[A 4|A|]4[A −=⇒−= =⇒= Determinante di una matrice quadrata di ordine 2 Sia       = 2221 1211 aa aa A il determinante di una matrice quadrata di ordine 2 è il numero che si ottiene dalla differenza del prodotto tra gli elementi della diagonale principale con quello degli elementi della diagonale secondaria 21122211 2221 1211 aaaa aa aa Adet −== Esempio. 1046 24 13 Adet 24 13 A −=−−= − =⇒      − =
  • 19. Angela Donatiello 19 Esercizi: 1. Calcola il determinante delle seguenti matrici       − = 54 23 A       − − = 64 32 B       αα α−α = sencos cossen C α −α = tg1 1tg D 2132 3221 E −+ −+ = 2. Risolvere l’equazione: 0 2x 1xx 2 = −
  • 20. Angela Donatiello 20 Minore complementare di un elemento di matrice Considero la matrice             = nn2n1n n22221 n11211 a...aa ............ a...aa a...aa A prendiamo un elemento ika della matrice ed escludiamo dalla matrice la i – esima riga e la k- esima colonna Ad esempio 12a Rimarrà una matrice di ordine n – 1             nn1n n221 a......a ......... ......... a......a             = nn2n1n n22221 n11211 a...aa ............ a...aa a...aa A
  • 21. Angela Donatiello 21 Il determinante di questa matrice si chiama MINORE COMPLEMENTARE dell’elemento scelto nn1n n221 12 a......a ......... ......... a......a M = Esempio:           − −− = 202 534 111 A 1a13 −= Elimino la prima riga e la terza colonna 660 02 34 M13 −=−= − =           − −− = 202 534 111 A
  • 22. Angela Donatiello 22 Classificazione degli elementi Prendiamo un elemento ika , se ikapariki ⇒=+ si dice di classe pari se ikadispariki ⇒=+ si dice di classe dispari Complemento algebrico dell’elemento ika Il complemento algebrico del’elemento ika non è altro che il minore complementare dell’elemento ika preceduto dal segno + o dal segno – a seconda che l’elemento considerato sia di classe pari o di classe dispari. ik ki ik M)1(A + −= Determinante di una matrice quadrata di ordine n>2 Il determinante di una matrice quadrata di ordine n > 2 è dato dalla somma dei prodotti degli elementi di una riga o di una colonna qualsiasi per i rispettivi complementi algebrici. knkn2k2k1k1k Aa...AaAa|A|Adet +++== fissando la riga k nknkk2k2k1k1 Aa...AaAa|A|Adet +++== fissando la colonna k
  • 23. Angela Donatiello 23           − − = 413 210 312 A 13 10 3)1( 43 20 )1()1( 41 21 2)1( 413 210 312 |A| 432 − −+−−+ − −= − − = = 39612)30(3)60(1)24(2 −=−−=−+−++= Si può provare che si ottiene lo stesso risultato anche scegliendo righe o colonne diverse. Regola di Sarrus (solo per matrici 3 x 3) Per le matrici 3 x 3 esiste un procedimento più semplice per il calcolo del determinante. Si scrivono gli elementi della matrice e si aggiungono a destra della matrice le prime due colonne della matrice stessa. Si considerino poi la diagonale principale e le sue parallele (in rosso) e la diagonale secondaria e le sue parallele (in blu). Il determinante è dato dalla somma del prodotto della diagonale principale con i prodotti delle sue parallele da cui si sottrae il prodotto della diagonale secondaria con i prodotti delle sue parallele.
  • 24. Angela Donatiello 24 Esempio: OSS. Ricordiamo il determinante simbolico che permette di determinare il prodotto vettoriale tra vettori, note le loro tre componenti spaziali. Esempio di calcolo del determinante di una matrice quadrata 4 x 4            − = 7513 2140 1230 0211 A 45 214 123 021 3 751 214 123 1|A| =−−= Nota: per il calcolo del determinante conviene scegliere la riga o la colonna che contiene il maggior numero di zeri, in modo tale da ridurre notevolmente i calcoli. 251616644 12412 12112 21321 −=−−+−−−= −− −− −           − − − = 412 112 321 A
  • 25. Angela Donatiello 25 Proprietà dei determinanti 1. Il determinante della matrice è uguale al determinante della sua trasposta |A||A| T= 12212211 2221 1211 aaaa aa aa |A| −== 12212211 2212 2111 T aaaa aa aa |A| −== 2. Se tutti gli elementi di una riga o di una colonna sono nulli, il determinante è nullo 302 401 301 |A| − −= applicando Sarrus si vede che 0|A| = 3. Scambiando fra loro due righe (o due colonne) il determinante cambia segno 12212211 2221 1211 aaaa aa aa |A| −== scambiamo la prima colonna con la seconda )aaaa(aaaa aa aa 1221221111222112 2122 1112 −−=−=
  • 26. Angela Donatiello 26 4. Se in una matrice quadrata due righe o due colonne sono proporzionali (in particolare uguali) il determinante della matrice è nullo.           −−= 672 351 321 A la prima e la terza colonna sono proporzionali calcolando con Sarrus tale determinante si prova che 0|A| = 5. Se si moltiplicano gli elementi di una linea di una matrice quadrata per uno scalare k, il determinante della matrice resta moltiplicato per lo scalare k. |A|k)aaaa(kakaaka aa kaka |A| 2112221121122211 2221 1211 =−=−== 6. Teorema di Binet. Date due matrici quadrate dello stesso ordine, A e B, e detto C il loro prodotto, il determinante della matrice è uguale al prodotto dei determinanti delle due matrici A e B.           − − − =           − − ⋅           −=⋅ 121 370 1710 013 121 101 010 141 321 BA 4Adet = 6Bdet −= 24)ABdet( −=
  • 27. Angela Donatiello 27 7. Se agli elementi di una riga (o di una colonna) si sommano quelli corrispondenti di un’altra riga (o colonna), tutti moltiplicati per una stessa costante, il determinante non cambia. 20 311 624 132 |A| −= − − − = sommiamo alle seconda riga la terza moltiplicata per -2 20 31 13 2 311 002 132 |A| −= − = − − − = Tale proprietà è utile per semplificare il calcolo del determinante, cercando cioè di ottenere righe o colonne con un elevato numero di zeri. 8. Se una riga (o colonna) è combinazione lineare di due o più altre parallele, il determinante è nullo.
  • 28. Angela Donatiello 28 Determinanti notevoli 1. Determinante di una matrice diagonale Il determinante di una matrice diagonale è uguale al prodotto degli elementi della sua diagonale principale. Dimostrazione: Dimostriamolo per semplicità per una matrice diagonale di ordine 3, sapendo che il risultato è però più generale.           = 33 22 11 a00 0a0 00a A n21 a...aa|A| ⋅⋅⋅=
  • 29. Angela Donatiello 29 Per calcolare il determinante di A scegliamo indifferentemente una riga o una colonna qualsiasi. Osserviamo subito che in tutte le righe o le colonne gli elementi sono tutti nulli eccetto uno. Ad esempio, scegliendo la prima riga si ha che: 332211 33 22 11 33 22 11 aaa a0 0a a a00 0a0 00a |A| ⋅⋅=== 2. Determinante di una matrice scalare Se la matrice è scalare, il suo determinante è dato dalla potenza n – esima (pari all’ordine della matrice stessa) dell’elemento che si ripete lungo la diagonale principale. 813 3000 0300 0030 0003 |A| 4 === 3. Determinante della matrice identità. 1|I| = essendo una particolare matrice scalare.
  • 30. Angela Donatiello 30 4. Determinante di una matrice triangolare Il determinante di una matrice triangolare è dato dal prodotto degli elementi che compongono la diagonale principale, così come avviene per le matrici diagonali. 332211 3332 22 11 333231 2221 11 aaa aa 0a a aaa 0aa 00a |A| ⋅⋅=== In generale se l’ordine è n nn332211 a...aaa|A| ⋅⋅⋅⋅= 5. Determinante del prodotto di uno scalare per una matrice quadrata Se r è uno scalare e A una matrice quadrata di ordine n, si ha che il determinante del prodotto di uno scalare per una matrice è uguale al determinante di A per la potenza n – esima dello scalare r. |A|r|rA| n = Esercizi. (svolti in aula)
  • 31. Angela Donatiello 31 Matrice inversa di una matrice quadrata Si definisce matrice inversa di una matrice quadrata A, di ordine n, una matrice, se esiste, anch’essa quadrata di ordine n, tale che moltiplicata a destra e a sinistra per A dia come risultato la matrice identica. IAAAA 11 =⋅=⋅ −− Se una matrice ammette inversa si dice che è invertibile. Teorema dell’unicità dell’inversa L’inversa di una matrice quadrata, se esiste, è unica. C.N.S. sull’esistenza della matrice inversa. Condizione necessaria e sufficiente per l’esistenza della matrice inversa di una matrice quadrata A è che 0Adet ≠ Infatti, |A| 1 A1AAIAAIAAAA 11111 =⇔=⋅⇔=⋅⇔=⋅=⋅ −−−−− Pertanto 0|A| ≠
  • 32. Angela Donatiello 32 Regole per calcolare la matrice inversa La matrice inversa A-1 di una matrice A è uguale al rapporto tra la trasposta della matrice formata dai complementi algebrici della matrice data e il determinante della matrice stessa.                   ==− |A| A ...... |A| A ............ |A| A ... |A| A |A| A |A| A ... |A| A |A| A |A| A A nnn1 2n2212 1n2111 * T1 dove           = nnn1 1n11 * T A...A ......... A...A A in cui ijA rappresentano i complementi algebrici degli elementi della matrice A
  • 33. Angela Donatiello 33 Per calcolare la matrice inversa è necessario seguire il seguente procedimento: 1) Calcolare il determinante della matrice A, in quanto se fosse nullo, non avrebbe alcun significato ricercarne l’inversa. 2) Calcolare la matrice * A dei complementi algebrici 3) Determinare la trasposta della matrice * A , T * A 4) Dividere la matrice T * A per il determinante della matrice A. Esempio: Data la matrice           −= 211 131 021 A calcolarne l’inversa Innanzitutto valutiamo il determinante di A 011 211 131 021 |A| ≠=−= A è una matrice non singolare Calcoliamo la matrice A*, ossia la matrice dei complementi algebrici
  • 34. Angela Donatiello 34 516 21 13 )1(A 2 11 =−=−= 3)12( 21 11 )1(A 3 12 =−−−= − −= 4 11 31 )1(A 4 13 −= − −= 4 21 02 )1(A 3 21 −=−= 2 21 01 )1(A 4 22 =−= 1 11 21 )1(A 5 23 =−= 2 13 02 )1(A 4 31 =−= − 1 11 01 )1(A 5 32 −= − −= 5 31 21 )1(A 6 33 = − −= Pertanto           − − − = 512 124 435 *A           − − − =⇒ 514 123 245 *A T Infine:                 − − − =                   ==− 11 5 11 1 11 4 11 1 11 2 11 3 11 2 11 4 11 5 |A| A ...... |A| A ............ |A| A ... |A| A |A| A |A| A ... |A| A |A| A |A| A A nnn1 2n2212 1n2111 * T1 Proprietà dell’inversione A)A( 11 =−− T 11 T )A()A( −− = 111 AB)AB( −−− =
  • 35. Angela Donatiello 35 Sottomatrici Si consideri una matrice m x n. Le sottomatrici sono matrici p x q con mp1 ≤≤ e nq1 ≤≤ che derivano dalla matrice data scegliendo da questa alcune righe e alcune colonne. Esempio:           −− − = 21510 07512 13501 A Si consideri ora di questa matrice una sottomatrice scegliendo come elementi le intersezioni della 1° e 3° riga con la 2°, 4° e 5° colonna.       − = 211 130 B Minore di una matrice Sia A una matrice di tipo m x n. Fra tutte le sottomatrici di A si considerino quelle quadrate di ordine p. Si chiama minore di ordine p di una matrice A il determinante di una qualsiasi sottomatrice quadrata di ordine p estratta da A. Oss. L’estrazione avviene sopprimendo alcune righe e alcune colonne dalla matrice A. Si osserva inoltre che i minori non possono avere ordine superiore al minimo valore tra m ed n.
  • 36. Angela Donatiello 36 Esempio:           − − = 2110 0712 1301 A Minori di ordine 1: |;...5||;2||;1| − Minori di ordine 2: 1 12 01 = − 3 71 30 = − ……… Minori di ordine 3 0 211 071 130 = − 0 210 072 131 =− − ……… Rango o caratteristica di una matrice Si definisce rango o caratteristica di una matrice m xn il massimo ordine dei minori non nulli. Esempio. Nell’esempio citato precedentemente, la matrice può avere al massimo rango 3, in quanto non è possibile estrarre minori di ordine maggiore. Abbiamo osservato che due minori di ordine 3 sono nulli, ma si può verificare che anche tutti gli altri minori di ordine 3 sono nulli, pertanto il rango non può essere 3. Abbiamo trovato minori di ordine 2 non nulli, pertanto il rango è 2. Oss: Se A è una matrice quadrata di ordine n, il suo rango è n se e solo se il determinante della matrice non è nullo.
  • 37. Angela Donatiello 37 Esempio. Si determini il rango della seguente matrice. Il rango della matrice deve essere minore o uguale a 3. Si osserva che la seconda e la terza colonna sono tra loro proporzionali, pertanto un qualunque minore di ordine 3 sarà necessariamente nullo. Si consideri quindi il minore 06 20 13 ≠= − − Pertanto il rango della matrice è 2. Esempio. Discutere il rango della seguente matrice al variare del parametro a.           −− −= 2a22a2a 01aa 00a A Essendo A una matrice quadrata di ordine 3, il rango può essere al più 3.             −− − = 211 635 420 213 A
  • 38. Angela Donatiello 38 Se Rango = 3 0 2a22a2a 01aa 00a 0|A| ≠ −− −⇒≠⇒ 1a0a0)1a(a2)2a2)(2a(a 2a22a2 01a a 2 ≠∧≠⇒≠−=−−= −− − ⇒ Pertanto per tutti i valori del parametro a diversi da 0 e 1 il rango è 3. Analizziamo cosa accade nel caso in cui a = 0 e a = 1 Se a = 0           −− −=⇒ 220 010 000 A l’unico minore di ordine 2 non nullo è 02 22 01 ≠= −− − in tal caso il rango è 2. Se a = 1           =⇒ 001 001 001 A Non è possibile individuare nessun minore di ordine 2 non nullo, pertanto il rango è 1.
  • 39. Angela Donatiello 39 SISTEMI LINEARI E MATRICI forma normale o canonica di un sistema lineare di m equazioni in n incognite. Il sistema si dirà omogeneo se tutti i termini noti sono uguali. Si definisce soluzione del sistema ogni n – pla ordinata )c,...,c( n1 di numeri tali che le equazioni del sistema siano contemporaneamente soddisfatte. Forma matriciale:             = mn2m1m n22221 n11211 a...aa ............ a...aa a...aa A             = n 2 1 x ... x x x             = n 2 1 b ... b b b matrice dei coefficienti vettore delle incognite vettore dei termini noti bAx(*) =⇔ (*) bxa...xaxa ... bxa...xaxa bxa...xaxa nnmn22m11m 2nn2222121 1nn1212111        =+++ =+++ =+++
  • 40. Angela Donatiello 40 In generale non è possibile fornire un algoritmo preciso per la risoluzione di un sistema lineare. Se nm ≠ è possibile solo indicare l’esistenza o meno di soluzioni mediante un teorema noto come teorema di Rouché – Capelli. Se però il numero di equazioni coincide con il numero delle incognite, allora è possibile considerare il seguente metodo Metodo della matrice inversa Se la matrice A dei coefficienti è una matrice quadrata non singolare, ossia con 0|A| ≠ , allora il sistema ammette una e una sola soluzione bAx 1− = Infatti se 0|A| ≠ , allora esiste la matrice inversa di A, 1 A− . Pertanto si può scrivere bAxbAAxAbAx 111 −−− =⇔=⇔= Esempio. Risolvere il sistema      =+− =++− =− 15x4xx2 0xxx2 5xx3 321 321 21 mediante il metodo della matrice inversa. Scriviamo il sistema in forma matriciale bAx =
  • 41. Angela Donatiello 41           =           ⋅           − − − 15 0 5 x x x 412 112 013 3 2 1 la matrice A non è singolare, pertanto il sistema ammette una e una sola soluzione Si calcola l’inversa e si ottiene . Pertanto effettuando il prodotto righe per colonne. Quindi le soluzioni del sistema sono 3x;1x;2x 321 ===                 − − =− 5 1 5 1 0 5 3 5 12 2 5 1 5 4 1 A 1 05 12 13 5 412 500 013 412 112 013 |A| ≠= − − −= − − = − − − =           =           ⋅                 − − == − 3 1 2 15 0 5 5 1 5 1 0 5 3 5 12 2 5 1 5 4 1 bAx 1