Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della teso...InRete Business Srl
E' un lavoro completato ad agosto del 2014. Tuttora attuale.
Il lavoro si basa sullo studio dei principi contabili americani US GAAP, sempre molto attenti alla sostanza più che alla forma.E' un lavoro che è un po la sintesi delle mie passioni: studio ed applicazione pratica. Spero vi sia utile.
OBBIETTIVI DELL’ANALISI DI BILANCIO PER INDICI
Serve per accertare se l’azienda:
E’ SOLIDA: equilibrato rapporto fonti / impieghi
HA PRODOTTO LIQUIDITÀ’: capacità di far fronte economicamente agli impegni assunti
E’ IN GRADO DI RINNOVARSI: recupero degli investimenti durevoli ed ha la capacità di adeguarsi al mercato
HA UNA REDDITIVITÀ SODDISFACENTE: differenziale positivo fra ricavi e costi
E’ EFFICIENTE: utilizza in modo ottimale le risorse
Al centro della dinamica monetaria aziendale si pone la liquidità: l’insieme di valori monetari che entrano ed escono dall’impresa a seguito dell’effettuazione di scambi con l’esterno.
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della teso...InRete Business Srl
E' un lavoro completato ad agosto del 2014. Tuttora attuale.
Il lavoro si basa sullo studio dei principi contabili americani US GAAP, sempre molto attenti alla sostanza più che alla forma.E' un lavoro che è un po la sintesi delle mie passioni: studio ed applicazione pratica. Spero vi sia utile.
OBBIETTIVI DELL’ANALISI DI BILANCIO PER INDICI
Serve per accertare se l’azienda:
E’ SOLIDA: equilibrato rapporto fonti / impieghi
HA PRODOTTO LIQUIDITÀ’: capacità di far fronte economicamente agli impegni assunti
E’ IN GRADO DI RINNOVARSI: recupero degli investimenti durevoli ed ha la capacità di adeguarsi al mercato
HA UNA REDDITIVITÀ SODDISFACENTE: differenziale positivo fra ricavi e costi
E’ EFFICIENTE: utilizza in modo ottimale le risorse
Al centro della dinamica monetaria aziendale si pone la liquidità: l’insieme di valori monetari che entrano ed escono dall’impresa a seguito dell’effettuazione di scambi con l’esterno.
Quali indicatori utilizzare prima di comprare un'azione?Gémino Di Giuliano
La domanda che gli investitori spesso ci pongono è: "come posso valutare un'azione"? In realtà un'azione non è altro che un pezzetto del capitale di un'azienda, quindi la domanda corretta da porsi è: "da dove inizio a valutare un'azienda?" Scoprilo nella presentazione
Governare correttamente la crescita aziendale.
L’intensità dei processi di crescita nell'impresa condiziona sia le variabili reddituali che quelle patrimoniali e finanziarie e, dunque, incide sia sulle condizioni di redditività che di solvibilità.
Risk management - Controllo finanziario Manager.it
The document outlines an agenda for a risk management presentation covering the following topics:
1. Performing a financial check-up of the company
2. Re-identifying the company's core competencies
3. Managing risks related to accounts receivable, production/inventory, cash, people, and an in-depth discussion of risk management
It then discusses evaluating the company's current financial position by understanding its assets and liabilities, cash flows, profits and costs. Historical financial data is reviewed to learn lessons. Key risks are identified relating to asset values, inventory, product costs and wastage. Strategies for risk mitigation such as cost control, layoffs and disposal of unneeded assets are presented.
Master in Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di Gestione Aprile "016Alma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il mondo aziendale è caratterizzato costantemente da sfide strategiche e operative per essere competitivi nei mercati. Un ruolo fondamentale, in chiave di strategy aziendale, è un’attenta attività di Analisi di Bilancio e di Controllo di Gestione.
Un’adeguata strutturazione delle attività contabili, infatti, permette ad un organizzazione di perseguire la finalità di stabilire e mantenere attivo di controllo completo dei flussi operativi e strategici delle decisioni aziendali sia in termini consuntivi che, soprattutto in termini preventivi.
Dapprima l’analisi di bilancio, quale strumento di valutazione delle performance ma anche di rilevazione dei “colli di bottiglia” e dei “rami secchi”, poi il controllo di gestione, come metodologia di controllo concomitante e preventivo del decision making, permettono infatti all’azienda di manovrare in modo proattivo le variabili di funzionamento interno, evitando così il procrastinarsi di eventuali situazioni di inefficienza e migliorando la valutazione e l’individuazione dei propri punti di forza o debolezza.
Per ricoprire tale ruoli, quindi, non è più dunque sufficiente una mera preparazione teorica conseguita al termine di un percorso formativo accademico, ma è fondamentale integrarla con una capacità gestionale e direzionale che deriva dall’acquisizione di strumenti tecnici e pratici.
Il Master, proprio al fine di fornire tali strumenti, presenta un taglio volutamente pratico, idoneo a supportare la crescita professionale del manager nell’ambito della Finanza e del Controllo di Gestione attraverso l’apprendimento degli strumenti tecnici utilizzati in ambito contabile per l’analisi di bilancio, degli strumenti operativi per realizzare attività di valutazione in ambito di progetti di investimento e degli strumenti manageriali idonei per realizzare ed attuare un efficiente controllo di attività della gestione.
Le attività del master, in riferimento agli ambiti sopra descritti, sono verticalizzate sempre con casi pratici ed esercitazioni applicativi, proprio per conferire al partecipante non solo una semplice conoscenza, ma degli strumenti pratici da poter subito utilizzare nelle attività lavorative.
Quali indicatori utilizzare prima di comprare un'azione?Gémino Di Giuliano
La domanda che gli investitori spesso ci pongono è: "come posso valutare un'azione"? In realtà un'azione non è altro che un pezzetto del capitale di un'azienda, quindi la domanda corretta da porsi è: "da dove inizio a valutare un'azienda?" Scoprilo nella presentazione
Governare correttamente la crescita aziendale.
L’intensità dei processi di crescita nell'impresa condiziona sia le variabili reddituali che quelle patrimoniali e finanziarie e, dunque, incide sia sulle condizioni di redditività che di solvibilità.
Risk management - Controllo finanziario Manager.it
The document outlines an agenda for a risk management presentation covering the following topics:
1. Performing a financial check-up of the company
2. Re-identifying the company's core competencies
3. Managing risks related to accounts receivable, production/inventory, cash, people, and an in-depth discussion of risk management
It then discusses evaluating the company's current financial position by understanding its assets and liabilities, cash flows, profits and costs. Historical financial data is reviewed to learn lessons. Key risks are identified relating to asset values, inventory, product costs and wastage. Strategies for risk mitigation such as cost control, layoffs and disposal of unneeded assets are presented.
Master in Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di Gestione Aprile "016Alma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il mondo aziendale è caratterizzato costantemente da sfide strategiche e operative per essere competitivi nei mercati. Un ruolo fondamentale, in chiave di strategy aziendale, è un’attenta attività di Analisi di Bilancio e di Controllo di Gestione.
Un’adeguata strutturazione delle attività contabili, infatti, permette ad un organizzazione di perseguire la finalità di stabilire e mantenere attivo di controllo completo dei flussi operativi e strategici delle decisioni aziendali sia in termini consuntivi che, soprattutto in termini preventivi.
Dapprima l’analisi di bilancio, quale strumento di valutazione delle performance ma anche di rilevazione dei “colli di bottiglia” e dei “rami secchi”, poi il controllo di gestione, come metodologia di controllo concomitante e preventivo del decision making, permettono infatti all’azienda di manovrare in modo proattivo le variabili di funzionamento interno, evitando così il procrastinarsi di eventuali situazioni di inefficienza e migliorando la valutazione e l’individuazione dei propri punti di forza o debolezza.
Per ricoprire tale ruoli, quindi, non è più dunque sufficiente una mera preparazione teorica conseguita al termine di un percorso formativo accademico, ma è fondamentale integrarla con una capacità gestionale e direzionale che deriva dall’acquisizione di strumenti tecnici e pratici.
Il Master, proprio al fine di fornire tali strumenti, presenta un taglio volutamente pratico, idoneo a supportare la crescita professionale del manager nell’ambito della Finanza e del Controllo di Gestione attraverso l’apprendimento degli strumenti tecnici utilizzati in ambito contabile per l’analisi di bilancio, degli strumenti operativi per realizzare attività di valutazione in ambito di progetti di investimento e degli strumenti manageriali idonei per realizzare ed attuare un efficiente controllo di attività della gestione.
Le attività del master, in riferimento agli ambiti sopra descritti, sono verticalizzate sempre con casi pratici ed esercitazioni applicativi, proprio per conferire al partecipante non solo una semplice conoscenza, ma degli strumenti pratici da poter subito utilizzare nelle attività lavorative.
Target Costing e Kaizen Costing.
Determinare il costo di un prodotto nel suo intero ciclo di vita, per stabilire se i profitti ottenuti nella fase di produzione e commercializzazione sono sufficienti a coprire anche i costi di sviluppo e ritiro.
Il corso di contabilità base si pone l’obiettivo di fornire una serie di nozioni che permettano ai candidati di eseguire le operazioni contabili di base, dalla conoscenza delle singole operazioni alla contabilizzazione dei costi aziendali.
Il candidato al corso di contabilità base sarà in grado di esaminare la logica della contabilità generale, insieme alle rilevazioni contabili, coniugando ai supporti tradizionali anche quelli informatici di modo da operare qualitativamente nel settore amministrativo.
Gestione finanziaria e certificabilità dei bilanci delle strutture socio sani...Nevio Boscariol
Anche nelle strutture socio-sanitarie l'aspetto finanziario è da tempo diventato aspetto essenziale della gestione, sebbene l'evidenza incontrovertibile è recente.
Nella gestione finanziaria è fondamentale il mix degli strumenti finanziari che si usano i quali a loro volta determinano la struttura finanziaria dello Stato Patrimoniale che già nel medio periodo possono determinare la solidità o meno di una struttura socio-sanitaria, gli strumenti tecnico-gestionali per pianificare, monitorare e gestire l'intero ciclo economico e monetario dove rilevanza fondamentale hanno i flussi di cassa. Senza la conoscenza e l'utilizzo degli adeguati strumenti finanziari e di quelli di controllo e gestione dei flussi finanziari è di fatto non possibile governare questi aspetti.
Allo stesso tempo il tema della rappresentazione civilistica del bilancio e la sua certificabilità ha già assunto primaria importanza nei rapporti verso le istituzioni finanziarie e diventerà la norma anche nei rapporti con le Regioni in tema di requisiti per le strutture accredite. La prima regione a rendere obbligatorio tale requisito con delibera n. IX/3856 del 25 luglio 2012 è stata la Lombardia, ma seguiranno anche le altre in tempi diversi.
IPE - Project work Perseveranza - MIS 2013 - Implementazione di un modello di...IPE Business School
Il presente project work consiste nell’adattamento di un modello di risk management , quale l’ERM (Enterprise Risk Management), al settore armatoriale in generale e alla Fertilia S.p.A nello specifico. Parallelamente è stata analizzata la fattibilità dell’istallazione sulle navi della flotta del dispositivo Mewis Duct, sia in termini di tempistica per il rientro dell’investimento che di minori costi da sostenere.
L’obiettivo del lavoro è quello di costruire un business plan ed individuare le strategie finanziariamente più convenienti, tenendo conto sia dell’attuale crisi finanziarie, sia dei futuri andamenti dei noli, ipotizzando tre possibili scenari di mercato (worst,base, best).
Congiuntamente, con la finalità di contenere i rischi propri del settore armatoriale, abbiamo implementato il modello ERM, soffermandoci sui principali rischi del settore: rischio puro/operativo, di credito/controparte e di mercato.
GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...IPE Business School
Contesto di riferimento e obiettivi del documento
Misure a sostegno delle PMI nel contesto Covid-19
Impatti sulle principali voci di bilancio
Processo di stima degli impatti Covid-19 su PMI
Conclusioni
Alla conferenza stampa sul bilancio del 10 giugno 2016 Ernst Mäder, capo delle finanze e membro della Direzione Suva, presenta il conto annuale 2015 e le previsioni finanziarie per il 2016. Maggiori informazioni: http://www.suva.ch/M7sPm9q
I confidi al bivio, spunti per una discussione (13 marzo 2018)Salvatore Vescina
Questo documento non nasce per esprimere un ragionamento organico, ma per supportare una serie di domande in una tavola rotonda. In questa versione il testo è integrato in alcuni passaggi, per renderlo più comprensibile a quanti non erano presenti all'evento del 13 marzo 2018 (X Osservatorio sui confidi di Torino Finanza, presso la CCIAA di Roma in piazza di Pietra) e colgo l'occasione per esprimere alcune mie idee che non possono essere attribuite ad altre persone o istituzioni.
Temi trattati:
- andamento del mercato dei confidi e fattori che hanno pesato sulla dinamica;
- dati attinti dal database del fondo di garanzia per le PMI: a) la relazione tra "garanzia diretta" e "controgaranzia"; b) cosa succede dove le Regioni si avvalgono della "lettera r" restringendo l'operatività del fondo alle sole "controgranzie"? c) la qualità allocativa delle banche e dei confidi a confronto;
- l'accountability dei confidi ponte tra valore e risorse pubbliche;
- spunti sui miglioramenti incrementali al business model dei confidi (in particolare nuovi prodotti e servizi per accrescere i ricavi).
IPE-Reply "Sviluppo di un modello di monitoraggio del portafoglio NPL" 2017IPE Business School
I crediti deteriorati rappresentano la principale eredità della crisi che ha duramente colpito il sistema economico e bancario. Ad oggi le banche stanno cercando di ridurre il volume degli Npls nei loro bilanci, al fine di liberare risorse intrappolate in usi improduttivi.
Dopo una breve analisi sulla consistenza degli NPLs, nel presente lavoro è stato esaminato in primis il quadro normativo e regolamentare, sempre più invasivo negli ultimi anni, analizzando le principali segnalazioni previste con l’introduzione del Meccanismo di Vigilanza Unico (SSM). In seguito, sono state descritte le diverse procedure di recupero, (stragiudiziali e giudiziali) con le rispettive fasi. Utilizzando un dataset di informazioni relative ad un portafoglio di crediti a sofferenza con procedure di recupero (aperte o chiuse) è stato possibile procedere al caso empirico, con l’obiettivo principale di implementare un modello di monitoraggio e stima dei tassi di recupero attesi.
Non-performing loans represent the main direct heredity of the financial crisis that has strongly damaged the economic and banking systems. Currently, banks are trying to reduce the volume of NPLs in their balance sheets, in order to release resources trapped in unproductive uses.
After a brief analysis of the consistency of the NPLs, the paper tracks the steps over the regulatory framework, more invasive in recent years, by analyzing the main regulatory reporting, introduced with the launch of the Single Supervisory Mechanism (SSM). The second step provides an overview of the different recovery procedures (judicial and court activities) with their respective stages. Using a data set of a NPLs positions and recovery procedures started (open or closed), the empirical case is developed with the main goal of implementing a monitoring and estimation model of the expected recovery rates.
Crisi ed evoluzione del business model dei confidi: alcuni spuntiSalvatore Vescina
In questa presentazione molto efficace, Diego Bolognese sintetizza (e per alcuni aspetti nobilita) l'articolo che ha scritto a 4 mani con il sottoscritto e che è il 7° capitolo del Rapporto "I confidi in Italia 2018" dell'Osservatorio Confidi di Torino finanza.
Crisi ed evoluzione del business model dei confidi: alcuni spunti
A cura di Diego Bolognese e Salvatore Vescina
7.1 Introduzione
In queste pagine gli autori hanno deciso di farsi carico di… un compito antipatico. Così è il mestiere dell’anatomopatologo, cui pure tutti dobbiamo molto, perché senza di lui non ci sarebbero stati molti sviluppi in medicina. Fra il 2016 e il 2017 il mercato delle garanzie ha visto l’insorgere delle gravi crisi di due fra i maggiori confidi italiani, entrambi piemontesi: Eurofidi e Unionfidi. Tali crisi sono culminate con la messa in liquidazione di entrambi, che ha avuto notevoli ripercussioni non solo sul mercato delle garanzie locale piemontese, ma in tutto il mercato delle garanzie nazionale. Si analizzano qui alcuni dati disponibili e si formulano alcune ipotesi interpretative. Con la speranza che il ragionamento proposto alla discussione possa giovare al rafforzamento del sistema dei confidi, baluardo decisivo per supportare le imprese di minori dimensioni –oggi le più esposte al razionamento del credito- nella spesso difficile relazione con le banche.
Tali crisi non sono le uniche osservate all’interno del mercato dei confidi negli ultimi anni, ma sono fra le più rappresentative e significative ai fini di un’analisi delle cause e dei “trigger point” finalizzata alla formulazione di ipotesi su come evitare crisi di tale portata nel futuro.
È opinione degli autori che alla base di tali crisi non ci siano solo i fattori esogeni che indubbiamente hanno pesato sul settore e cioè:
• il prezzo della crisi di cui i confidi sono stati, per le micro-piccole imprese e per il sistema bancario, un ammortizzatore decisivo. Con quel che ne è conseguito –di caso in caso- in termini di depauperamento del patrimonio, conseguente deleverage e peggioramento della redditività;
• riduzione dei trasferimenti di risorse pubbliche da parte di alcune Amministrazioni sponsor come conseguenza dei vincoli di bilancio cui queste sono sottoposte;
(....)
Continuare è facile: basta scaricare il Rapporto 2018, gratuitamente, da questo link: https://www.to.camcom.it/osservatorio-confidi
Alla ripresa autunnale lo scenario economico si presenta a due facce.
Quella rassicurante di conferma delle buone dinamiche e prospettive extra-europee.
E quella preoccupante di deterioramento del quadro già debole nell’Eurozona e in Italia.
Il contesto rimane caratterizzato dai cambiamenti su scala globale portati dalla crisi: minore ampliamento
dei commerci internazionali, investimenti frenati dalla perdurante incertezza e condizioni
più selettive del credito bancario1.
Tutti fattori che abbassano il profilo dello sviluppo mondiale.
Convegno scientifico Imprese che guardano al futuro tra opportunità e nuove sfide
I primi risultati del censimento permanente delle imprese 2019
Milano, 7 febbraio 2020
Piazza degli Affari Palazzo Mezzanotte – Sala parterre
IPE-BAIN&CO "Analisi strategica dei drivers di profittabilità del mercato ban...IPE Business School
La recente crisi economico – finanziaria ha determinato profondi cambiamenti nel sistema bancario italiano e nella sua capacità di creare valore. In quest’ottica, la seguente analisi si pone, come scopo principale, l’individuazione degli elementi che hanno guidato la profittabilità dei principali players bancari quotati. Tali drivers sono racchiusi in un unico indicatore: il Total Shareholder Return. Attraverso un’analisi contestuale di un panel di undici banche, è stato possibile agganciare, inoltre, la performance industriale, analizzata attraverso la metodologia del RoRWA tree, alla market perception, e delineare diverse opzioni strategiche per i più plausibili scenari futuri.
The most recent financial and economical crisis has determined sever changes in the Italian banking system and its ability to create value . In this context, the following analysis has the main purpose of recognizing the elements that have driven the profitability of the major listed banks. These drivers are included in a single metrics: the Total Shareholder Return . Through contextual analysis of eleven banks dataset, the industrial performance , analyzed through the methodology of RoRWA tree, has been linked to the market perception in order to stress various strategic options for the most plausible future scenarios .
Con la crisi finanziaria del 2007 e la crisi economica del 2008 è stato completamente ridefinito il panorama del sistema bancario internazionale. Infatti, almeno nel Vecchio Continente, gli intermediari finanziari hanno dovuto fare i conti con un forte abbassamento dei tassi di interesse che ha ridotto la redditività, con una progressiva perdita di fiducia dai parte dei consumatori nel sistema bancario e con una normativa sempre più stringente sotto il profilo dei requisiti patrimoniali. E’ in questo scenario che può articolarsi un’analisi basata sul RORWA TREE, ossia il tasso di rendimento delle attività ponderate per il rischio, che permette di individuare i punti di forza e di debolezza di una banca facendo leva sullo Stato Patrimoniale
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In collaborazione con la società PricewaterhouseCooper SpA, è stato realizzato un Project Work basato sulle attività di analisi di un bilancio armatoriale e successivo focus sulle attività di revisione.
La società target scelta è stata Augustea Atlantica S.p.A., società appartenente al Gruppo Augustea e operante nel settore Dry Cargo. Dopo una prima fase di introduzione della società e di analisi economico-finanziaria, con il calcolo dei principali indicatori di bilancio, lo studio si è soffermato sulle aree di attività caratterizzate da maggiori criticità. Infine, per ogni area di rischio, sono stati individuati gli obiettivi e le procedure di revisione da applicare per la verifica della rispondenza del bilancio ai principi di veridicità e correttezza richiesti dalla normativa vigente.
This paper had been made in collaboration with PricewaterhouseCooper SpA and it was based on the analysis of a Shipping financial statement and subsequent focus on the audit activities. The company selected was Augustea Atlantica SpA, operating in the dry cargo sector. After an initial introduction of the business and an economic-financial analysis, including the calculation of the main Financial Statement ratios, the study focused on the areas of activity characterized by more criticalities. Lastly, for each item, objectives and audit procedures had been identified, thus assess the correspondence of the Financial Statement to the principles of reliability and verifiability, required by law.
Non ti scordar di me, come il fiore azzurro e leggero questa mini guida si propone di essere un piccolo e semplice riassunto da sfogliare...per chi volesse vederci chiaro sulla storia e sulla legislatura del bail-in.
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La finanza aziendale: l'analisi del bilancio finalizzata alla finanza d'impresa
1.
2.
3.
4.
5.
6. Ii
Cr
L
IMMOBILIZZAZIONI
CREDITI V/SOCI
ATTIVO CIRCOLANTE
ATTIVITA’ FINANZIARIE
DISPON. LIQUIDE
RATEI E RISCONTI
Im
If
Rf
PATRIMONIO NETTO
FONDI PER RISCHI E ONERI
TRATTAMENTO FINE RAPPORTO
RATEI E RISCONTI
DEBITI
ATTIVO PASSIVO
STATO PATRIMONIALE (ex art. 2424 c.c.)
UTILE (PERDITA) DI ESERCIZIO
7. COSTI DELLA PRODUZIONE
VALORE DELLA PRODUZIONE
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI PROD.
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
RETTIFICHE DI VAORE DI ATTIVITA’ FIN.
PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
CONTO ECONOMICO (ex art. 2425 c.c.)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
IMPOSTE
UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO
8. IMPIEGHI FONTI
I
D
PN
T
B
PN = PATRIMONIO NETTO
T = DEBITI A MEDIO-LUNGO
TERMINE
B = DEBITI A BREVE TERMINE
I = IMMOBILIZZI NETTI
D = DISPONIBILITA’
L = LIQUIDITA’ L
9. IMPIEGHI FONTI
I
D
L
PN
T
B
PN = PATRIMONIO NETTO
T = DEBITI A MEDIO-
LUNGO TERMINE
B = DEBITI A BREVE
TERMINE
I = IMMOBILIZZI NETTI
D = DISPONIBILITA’
L = LIQUIDITA’
10. IMPIEGHI FONTI
I
D
L
PN
T
B
PN = PATRIMONIO NETTO
T = DEBITI A MEDIO-LUNGO
TERMINE
B = DEBITI A BREVE
TERMINE
I = IMMOBILIZZI NETTI
D = DISPONIBILITA’
L = LIQUIDITA’
11.
12.
13. IMPIEGHI FONTI
I
Magazzino
Crediti
L
PN
T
B
PN = PATRIMONIO NETTO
T = DEBITI A MEDIO-LUNGO
TERMINE
B = DEBITI A BREVE
TERMINE
I = IMMOBILIZZI NETTI
D = DISPONIBILITA’
L = LIQUIDITA’
MT = L + (D - Magazzino) - B
MT
14. IMPIEGHI FONTI
I
D
L
PN
T
B
PN = PATRIMONIO NETTO
T = DEBITI A MEDIO-LUNGO
TERMINE
B = DEBITI A BREVE
TERMINE
I = IMMOBILIZZI NETTI
D = DISPONIBILITA’
L = LIQUIDITA’
CCN = D + L - B
CCN
15. IMPIEGHI FONTI
I
D
L
PN
T
B
PN = PATRIMONIO NETTO
T = DEBITI A MEDIO-
LUNGO TERMINE
B = DEBITI A BREVE
TERMINE
I = IMMOBILIZZI NETTI
D = DISPONIBILITA’
L = LIQUIDITA’
MS
MS = PN - I
16.
17. 2004 2003 2002
Importi % Importi % Importi %
Attività
Immobilizzazioni nette 2.605 27,9% 2.771 28,4% 2.721 29,1%
Disponibilità 5.777 61,8% 5.298 54,4% 5.504 58,8%
Liquidità 971 10,4% 1.675 17,2% 1.130 12,1%
totale 9.353 100,0% 9.744 100,0% 9.355 100,0%
Passività
Capitale proprio 4.580 49,0% 4.263 43,8% 4.293 45,9%
Debiti m/l termine 2.215 23,7% 2.493 25,6% 2.603 27,8%
Debiti a breve termine 2.558 27,3% 2.989 30,7% 2.458 26,3%
totale 9.353 100,0% 9.745 100,0% 9.354 100,0%
25. E’ fondamentale mantenere sempre netta la
distinzione fra CAPACITA’ DI RIMBORSO
(indispensabile) e GARANZIA (auspicabile ma
non sempre essenziale).
La garanzia, infatti, può facilitare la concessione
di un finanziamento “rafforzando” il rating del
soggetto richiedente ma, se la capacità di
rimborso è insufficiente, il prestito non
potrà in ogni caso essere concesso.
31. La crisi e l’accesso
al credito
L ’attuale crisi , senza precedenti per intensit à e
durata , non ha soltanto favorito una forte
selezione degli operatori premiando i pi ù
virtuosi ma ha prodotto una repentina ,
generalizzata e radicale modificazione
strutturale dell’intero sistema economico.
32. La crisi e le imprese
Imprese fallite in Italia nel periodo 2009-2012
45.301 31 al giorno
Imprese fallite nell’anno 2013
14.269 54 al giorno
Imprese fallite dal 1.1 al 30.06.2014
8.101 63 al giorno
Fonte: CRIBIS D&B
34. 1. Le difficoltà per il Sistema Paese
Crescenti necessità finanziarie per fronteggiare:
Ø Calo della produttività (PIL)
Ø Deflazione
Ø Effetti della situazione internazionale
Ø Emergenze (calamità naturali, ecc.)
Ø Richieste straordinarie di ammortizzatori sociali
Ø Impatto della crisi sul “rating” (tassi di interesse)
Ø Costi del sistema (politica, P.A.)
Ø ecc…
35. 2. Le difficoltà per le banche
Le maggiori problematiche per il sistema bancario sono
principalmente riconducibili a:
Ø Difficoltà nella “raccolta” (fino al 2013)
Ø Rafforzamento patrimoniale delle banche
Ø Maggiore rischiosità del credito
Ø Vincoli posti Basilea III
Ø ecc…
36. 3. Le difficoltà per le Imprese
Le maggiori problematiche per le imprese, e fra queste
anche le cooperative, sono strettamente correlate:
Ø Sottocapitalizzazione
Ø Disallineamento dei flussi finanziari in entrata e uscita
(crediti verso la P.A., insoluti, ecc.)
Ø Disallineamento fonti/impieghi per durata
Ø Effetti della crisi sui bilanci e sul cash flow (capacità di
rimborso)
Ø ecc…
37. Le conseguenze
Le maggiori conseguenze in ordine alle richieste di
credito da parte delle imprese sono:
1. La difficoltà nell’ottenimento del credito (soprattutto a
medio-lungo termine)
2. Il crescente costo dell’operazione
3. La necessità crescente di fornire garanzie accessorie
4. Irrilevanza quasi totale delle garanzie reali (ipoteche)
38. Le aree di indagine
“interne” all’azienda
ü Bilancio
ü Centrale dei Rischi
ü Andamento del Rapporto
ü Azioni pregiudizievoli
39. Elementi strategici nel
rapporto banca-impresa
ü Rispetto degli equilibri di bilancio
ü Governo della dinamica finanziaria nel tempo non
solo di breve ma anche di medio termine
ü Corretto utilizzo delle linee di credito esistenti
ü Assenza di azioni pregiudizievoli
ü ecc…
40. 5/26/2015
Rispetto degli equilibri
di bilancio
In questo ambito è importante valutare i cosiddetti
“fondamentali” dell’impresa:
ü Economicità della gestione
ü Rapporto fra capitale proprio e capitale di terzi
ü Rapporto fonti-impieghi
41. Governo della dinamica
finanziaria nel tempo
Gli equilibri gestionali debbono essere
mantenuti nel tempo al fine di garantire
i necessari flussi di risorse all’impresa.
Il primo di questi è il flusso finanziario,
che rappresenta il vero “ossigeno” per
la gestione.
42. La parola chiave: PREVISIONE
In una situazione di turbolenza generale cos ì
accentuata , è di fondamentale importanza
dotarsi di un sistema di previsione adeguato ,
che non si limiti agli aspetti economici o
patrimoniali della gestione , ma che si allarghi
anche pianificazione finanziaria e alla
gestione della tesoreria.
Solo in questo modo si potranno gestire con il
giusto anticipo le fasi di criticit à e si potr à
contare su un rapporto di partnership con
l’ente finanziatore.
43. I vantaggi di una
gestione preventiva
Potendo contare su di un sistema di previsione è
possibile:
ü Una più efficace ricerca delle risorse necessarie
ü Ridurre al minimo i costi finanziari
ü Riuscire, con maggiore facilità, a fronteggiare gli
imprevisti
ü Evitare segnalazioni di anomalie in Centrale Rischi
ü Ottimizzare il rapporto con i fornitori
ü Sfruttare al meglio gli strumenti istituzionali esistenti
ü ecc…