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Quaderno di contabilità e finanza
Il Prospetto dei Flussi di Cassa.
Il Metodo Diretto ed la Gestione della Tesoreria nelle Aziende Commerciali ed Industriali.
Le Operazioni Ricorrenti
Dott. Aldo Di Matteo
Dottore Commercialista- Revisore dei Conti. Amministratore di InRete Business srl
aldo.dimatteo@inretebusiness.it; mobile +39.347.340.14.81
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Agosto 2014
INDICE
INTRODUZIONE E PREMESSA
I LIMITI DEL LAVORO ED AVVERTENZE
L’USO DELLA PARTITA DOPPIA
LE RAGIONI PER UNA ANALISI DEI FLUSSI DI CASSA CON IL METODO DIRETTO
L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELL’UFFICIO TESORERIA NELLE AZIENDE COMMERCIALI ED INDUSTRIALI
CAPITOLO 1
 PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA - INTRODUZIONE
 S C O P O
 LO SCOPO PRIMARIO DI UN PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA
 CONFRONTO TRA IL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA ED IL RENDICONTO FINANZIARIO
 MESSA A FUOCO SULLA CASSA ED EQUIVALENTI DI CASSA
 FLUSSI DI CASSA NETTI E LORDI
 CLASSIFICAZIONE DI ENTRATE E USCITE
CAPITOLO 2
 I FLUSSI DI CASSA DALLE OPERAZIONI DELLA GESTIONE OPERATIVA O TIPICA
 CLASSIFICAZIONE DELLE VOCI
 PRESENTAZIONE DELLE OPERAZIONI DELLA GESTIONE OPERATIVA O TIPICA NEL PROSPETTO DEI
FLUSSI DI CASSA: METODO DIRETTO
 L'ESEMPIO DELLA VERDI SPA
 ALLEGATO 2-1 (STATO PATRIMONIALE)
 ALLEGATO 2-2 (CONTO ECONOMICO ED ULTERIORI INFORMAZIONI)
 REGISTRAZIONI EXTRACONTABILI
CAPITOLO 3
 I FLUSSI DI CASSA DALLE OPERAZIONI D’INVESTIMENTO
 CASI PARTICOLARI
o UTILI E PERDITE SULLA CESSIONE DI BENI
o UTILI E PERDITE INVOLONTARI
o ALTRI RIMBORSI ASSICURATIVI
o CAPITALIZZAZIONE DI INTERESSI
o DIVIDENDI
 PRESENTAZIONE DELLE OPERAZIONI D’INVESTIMENTO NEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA
 REGISTRAZIONI EXTRACONTABILI
CAPITOLO 4
 I FLUSSI DI CASSA DALLE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO
 CASI PARTICOLARI
o AMMORTAMENTO DI AGGI ( PREMI ) E DISAGGI
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o UTILI E PERDITE SULL'ESTINZIONE DI UN DEBITO
o RIMBORSI ASSICURATIVI
 PRESENTAZIONE DI OPERAZIONI DI FINANZIAMENTONEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA
 REGISTRAZIONI EXTRACONTABILI
CAPITOLO 5
 OPERAZIONI NON MONETARIE
 PRESENTAZIONE DI OPERAZIONI NON MONETARIE NEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA
 REGISTRAZIONI EXTRACONTABILI
CAPITOLO 6
 LA PREPARAZIONE DEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA
UN’ ULTERIORE ESEMPLICAZIONE : L’IMPRESA ROSSI
UN CASO CONCRETO : LA DISTRIBUZIONE DI MATERIALE ELETTRICO SPA
( in formato elettronico excel )
APPENDICE 1
Raccordo tra prospetto dei flussi di cassa e piano di cassa decadale. Un esempio.
APPENDICE 2
Movimenti di magazzino, fornitori ed effetti sul pagato.
4
INTRODUZIONE E PREMESSA
Dalla esperienza personale, vissuta in aziende di medie e grandi dimensioni, e dalla conoscenza
diretta ed indiretta di imprese di piccole e piccolissime dimensioni, ho potuto osservare come sia
difficile avvicinare il mondo della finanza, propriamente bancario, al mondo delle imprese.
Ciò è dovuto alle più svariate motivazioni che vanno, ad esempio
 dal maggior peso che il fattore economico ( costi e ricavi ) ha avuto ed ha nei bilanci
aziendali rispetto al peso del fattore monetario – si pensi al principio di competenza, alle
valutazioni basate sul costo storico , alla rappresentazione contabile del leasing
 dalla difficoltà, per non parlare delle impossibilità, di “ possedere” la materia bancaria,
anche nei suoi elementi più essenziali per le imprese, quale l’estratto del conto corrente
bancario, viste le diverse causali delle operazioni, i diversi software di home banking, …. Per
non parlare dei conteggi delle spese e delle competenze, spesso oggetto di contestazioni
e contenziosi.
Il presente lavoro, ha lo scopo di porre al centro dell’attenzione il “denaro” e il “modo diretto” in
cui, dal punto di vista contabile ed organizzativo si possono ricavare le informazioni utili sui
movimenti e sulle consistenze di “ cassa” al fine ultimo di valutare l’impresa quale fonte di
produzione o di distruzione di ricchezza, ben conscio che la ricchezza non sempre è rappresentato
dall’accumulo di elementi numerici facilmente misurabili.
L’applicazione, nel concreto, del metodo diretto di costruzione del prospetto dei flussi di cassa , è
rivolta alle funzioni aziendali preposte alla pianificazione e al controllo della gestione, oltre che alla
funzione di Tesoreria. Il metodo diretto per l’analisi dei flussi di cassa può e deve essere il “
collante“ tra i report in fase di budget - forecast - consuntivo e la gestione di tesoreria: la liquidità ,
la consistenza e i movimenti di cassa e banche devono essere il target finale delle operazioni
aziendali nel loro complesso.
LIMITI DEL LAVORO ED AVVERTENZE
Il presente lavoro, non vuole essere esaustivo di tutte le problematiche connesse alla compilazione
e alla predisposizione e all’uso del prospetto di cassa e alla valutazione delle sue conclusioni .
Le informazioni e le elaborazioni contenute nel presente lavoro non sostituiscono né possono essere
considerate alla stregua di un parere professionale.
La trattazione è limitata alle imprese industriali e commerciali e non alle società finanziarie, alle
società di investimento.
Non è affrontato il tema dell’applicabilità del prospetto dei flussi di cassa alle organizzazioni senza
fini di lucro come per esempio agli ospedali o agli enti assistenziali. Stesso discorso vale in tema di
bilanci di enti pubblici locali e statali.
Inoltre non sono stati trattati i seguenti argomenti:, il prospetto dei flussi nei gruppi ( prospetto
consolidato), l’esposizione o meno del flusso di cassa per azione nel prospetto; i flussi di cassa per
particolari operazioni ( attività cessate,eventi straordinari, cambiamenti dei principi contabili; gli
effetti della conversione delle valute straniere; operazioni di fusione ed acquisizione, flussi di cassa
per settori di attività ); l’obbligo o meno del rielaborazione dei bilanci di esercizi precedenti nel
caso di prima stesura del prospetto dei flussi di cassa. L’esemplificazione esposta, in quanto tale,
5
contempla solo le operazioni tipiche delle industrie e delle imprese commerciali. Non sono state
analizzate, per esempio, le operazioni sui derivati, vincoli sulla cassa e sugli equivalenti di cassa.
L’USO DELLA PARTITA DOPPIA
La presente trattazione, nella sua applicazione concreta, nelle sue esemplificazioni e nella sua
casistica utilizza il metodo della partita doppia. Tale metodo permette di seguire la formazione dei
valori che si accumulano nei conti incassi e pagamenti lordi. Tale metodo è normalmente
conosciuto dalle persone interessate alla finanza e alla contabilità.
LE RAGIONI PER UNA ANALISI DEI FLUSSI DI CASSA CON IL METODO DIRETTO
Perché un’analisi della cassa e dei suoi equivalenti/ denaro?
Le ragioni sono molteplici.
Ragioni di ordine pratico. La percezione di valore di un qualcosa , l’azienda, il terreno, gli
automezzi, l’opera d’arte, i debiti, i finanziamenti, le azioni si misura, attualmente in denaro.
Ragioni di ordine organizzativo. Il denaro è rappresentato da numeri. Il numero è facilmente
organizzabile in dati, è facilmente trasferibile nel tempo, nello spazio, tra individui e persone
collettive.
Ragioni di ordine scientifico. I movimenti di denaro – i flussi- , adeguamente classificati spiegano le
cause di successi o insuccessi, leciti o illeciti, in ambito personale, aziendale , statale.
Perché un’analisi dei flussi di cassa?
Le buone decisioni di investimento si basano sul metodo del valore attuale netto ( VAN). Il metodo
del valore attuale netto sconta i flussi di cassa liberi ( FCFF- free cash flows to firm ), ad un tasso di
attualizzazione ke, quando l’unico finanziamento considerato è quello da capitale proprio.
Anche le buone decisioni di finanziamento si basano sul metodo del valore attuale netto, ma, nello
specifico, dell’indebitamento.
Tra le decisioni di investimento, annoveriamo l’acquisto di aziende o rami di azienda, gli scorpori,
le fusioni, i passaggi di pacchetti azionari o di quote.
Ma le decisioni di investimento normalmente interagiscono e non possono essere separate (Brealy-
Myers- Sandri ). Ecco che anche il metodo del valore attuale netto si adegua. I flussi di cassa liberi
per l’azienda ( FCFF), liberi per ripagare i portatori di capitali e per ripagare gli azionisti e i soci
vanno a scontarsi ad un tasso complesso quale il WACC ( weighted average cost of capital –
costo medio ponderato del capitale).
Il crescente peso che i flussi di cassa hanno assunto nella pratica, ha prodotto il consolidamento dei metodi basati su essi
nelle valutazioni aziendali: è notorio la diffusione del discounted cash flow (DCF) analysis, metodo di origine anglosassone, a
partire dal 1929 a seguito della crisi del mercato azionario americano.
Con Brealy-Myers- Sandri (Principi di Finanza Aziendale, McGrawHii) le imprese devono decidere
- quanto e in quali attività investire e
- come raccogliere i fondi necessari” .
La ragione dell’utilizzo dei flussi di cassa, intesi come variazioni incrementali o decrementali del
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denaro e dei suoi equivalenti, risiede nella coerenza di tale grandezza con gli investimenti e i
finanziamenti intesi come fabbisogni e coperture incrementali, quindi di pari natura.
Ma perché è importante disporre di riserve di liquidità, di fondi liquidi e flussi di cassa positivi?
Richiamando Keynes - Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta del 1936 - le
motivazioni che inducono a detenere moneta sono quattro:
il movente del reddito, volto a detenere moneta in funzione delle transazioni che si desiderano effettuare;
il movente commerciale, che spinge a detenere moneta per affrontare il periodo che intercorre tra il
pagamento dei costi di produzione e il momento in cui si percepiscono i ricavi (insieme al movente del
reddito, costituisce il movente per le transazioni); il movente precauzionale, che nasce dalla volontà di
mettersi al sicuro da eventuali rischi; il movente speculativo (Wikipedia).
La mancanza di liquidità è costosa per l’azienda, perché deve rivolgersi
all’esterno, ai soci o ai terzi, per rispettare gli impegni presi
Le riserve di liquidità sono utili per un motivo precauzionale : sono utili per fronteggiare
possibili futuri periodi di scarsa liquidità, e per far fronte alle obbligazioni già assunte o da
assumere nel futuro.
Le riserve di liquidità permettono di poter sfruttare le opportunità
d’investimento future, senza dover sopportare costi troppo elevati o, nella peggiore
delle ipotesi, senza dover rinunciare a tali opportunità.
Per misurare l’accumulo o il depauperamento del “denaro” in un determinato periodo
amministrativo, nella gestione caratteristica delle imprese economiche , le istituzioni contabili
nazionali ed internazionali
indicano 2 metodi:
 diretto ed
 indiretto.
L’international Accounting Standars Board ( IASB) con l’ IFRS / IAS n. 7 incoraggia il metodo diretto,
nel calcolo del flusso finanziario della gestione operativa.
Tale metodo fornisce informazioni che possono essere utili nella stima dei flussi futuri finanziari che
non sono disponibili con il metodo indiretto; Il metodo diretto permette di avere il totale dei
Il VAN di un investimento valore attuale netto, in
inglese NPV, net present value,
è il valore algebrico attualizzato dei flussi di cassa
in entrata e in uscita e decurtato dell’uscita di
cassa dell’investimento iniziale.
Il VAN di un finanziamento è il valore algebrico
attualizzato dei flussi di cassa in entrata e in
uscita e decurtato dell’entrata iniziale di cassa
proveniente dal finanziamento previsto.
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pagamenti e il totale degli incassi della gestione aziendale, e in particolare della gestione
operativa, suddivisi per categorie significative ed aderenti alla gestione praticata nella realtà delle
migliori aziende organizzate.
Sono note le ragioni di tale scantonamento e della poca diffusione del metodo diretto: mancanza
di dati organizzati all’interno dell’organizzazione aziendale ; facilità di usare il metodo indiretto per
l’analista esterno; utilizzo del principio di competenza anziché di quello per cassa; duplicazione di
prospetti ( prospetto vero e proprio e riconciliazione )nel caso di utilizzo del metodo diretto.
Come esempio della poca ed non immediata significatività delle informazioni ricavabili dal
metodo indiretto, possiamo pensare alla somma degli utili ed ammortamenti ( autofinanziamento
lordo ).
Stante la maggiore significatività del metodo diretto di tipo analitico, il suo utilizzo potrà essere
maggiormente diffuso se si partisse, per lo scopo finale, da una contabilità per cassa che espone
tutti i movimenti di cassa e banca secondo la quale ogni movimento viene codificato in modo da
consentire una precisa attribuzione alle voci del rendiconto.
L’incoraggiamento dello Ias 7 nella versione del 2007, si è trasformato a luglio 2010 nell’Exposure
Draft IASB. Tale bozza propone sia l’obbligo di utilizzo del metodo diretto per la presentazione dei
flussi di cassa, inclusi quelli derivati dalla gestione operativa, sia l’obbligo di presentare il prospetto
di riconciliazione del risultato economico di bilancio con il flusso di cassa della gestione operativa.
L’ORGANIZZAZIONE DELL’UFFICIO TESORERIA
Nell’ambito aziendale, la funzione Tesoreria presiede la gestione della cassa di breve periodo. La
funzione pianificazione finanziaria presiede la gestione della cassa nel medio e lungo periodo:
presiede la gestione complessiva dell’attivo, del passivo e del patrimonio netto; presiede la
gestione degli investimenti e quella dei finanziamenti.
Nelle aziende medio grandi la gestione della Cassa/ Banche, molto spesso, è affidata in maniera
specifica alla figura del responsabile di tesoreria.
Tale figura, nella fase finale, di pagamento ed incasso delle transazioni aziendali, è il riferimento
di tutte le altre funzioni. Il Tesoriere riceve informazioni e sollecitazioni da tutti i vari responsabili:
commerciale, credito, acquisti e fornitori, logistica, pianificazione e controllo, risorse umane o
disumane.
Nelle aziende della grande distribuzione organizzata,ove sono presenti sia la sede centrale sia le
filiali, le funzioni di cui sopra, spesso sono replicate, anche se in misura e in modi differenti, a
cascata.
Nelle medie aziende la funzione di tesoreria è affidata normalmente ad un funzionario con
qualifica di responsabile amministrativo e finanziario.
Nelle aziende piccole e micro, quasi sempre la funzione di tesoreria è accentrata nelle mani
dell’imprenditore e non comprende una attività costante di monitoraggio e gestione, ma
semplicemente di prelievo, di versamento e controllo del saldo di conto corrente bancario.
La funzione Tesoreria, oltre ad interagire con le funzioni interne dell’azienda, è altresì coinvolta nella
gestione delle relazioni esterne con gli enti finanziatori : soci, banche, dipendenti, fornitori, uffici
fiscali laddove l’ufficio diventa il luogo finale ove si manifesta lo stato di salute o di crisi delle
organizzazioni collettive economiche.
L’ufficio cassa e banche ( Tesoreria ) riceve o dovrebbe ricevere info e dati sia da enti interni sia da
enti esterni.
Le informazioni che l’ufficio tesoreria raccoglie sul suo “ cruscotto” possono essere analizzate
nelle seguenti a seconda delle aree di provenienza: operativa, investimento, finanziamento.
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Operazioni della gestione operativa
Dividendi ricevuti da partecipate
Bonifici per incasso dividendi
Esborsi per acquisti
bonifici da fornitore principale - nc
bonifici da Fornitore principale- premi
bonifici a fornitori
bonifici a fornitori esteri
bonifici a fornitori senza fattura
bonifici da fornitori : nc e premi
bonifico a fornitore principale
emissione ass circolari
ritiro riba passive eletroniche
storno ns bonifci a fornitori
utilizzo carta di credito aziendale
Esborsi per spese di vendita, generali, ed amministrative
assegni emessi o da emettere
bonifici / assegni stipendi
bonifico a agenti e consulenti
commissioni tardivo pagamento da riaddebitare ai clienti
Enasarco addebito automatico
F24 IVA
F24 ritenute e contributi
prelevamento contanti
rav imposte locali
Rid
Imposte sul reddito pagate
F24 Imposte dirette ( saldo - acconti)
Incassi da clienti
assegni insoluti in prima presentazione o addebitato ( con segno meno)
assegno dichiarato pagato dalla banca ( riaccredito)
bonifici da clienti
commissioni attive ritardato pagamento ( pagate dal cliente)
incasso POS
insoluti cambiali
insoluti riba
maturazione cambiali attive
maturazione riba
richiamo assegni versati
richiamo cambiali
richiamo riba
storno assegni da versare
versamenti assegni/ bonifici già contabilizzati da banca ma con valuta successiva
versamento assegni o contanti
versamento assegni pd
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Interessi incassati
bonifici per percezione di interessi attivi da investimenti finanziari
Interessi pagati
interessi spese e competenze bancarie
Operazioni di investimento
Acquisto di immobilizzazioni
bonifici per pagamento investimenti
Incasso di Operazioni di investimento
Bonifici da redditi immobiliari o altre gestioni accessorie
bonifici da royalty
Ricavi per disinvestimenti
bonifici per disinvestimenti di depositi in c/c
bonifici per vendita di beni immateriali
Ricavi per disinvestimenti operativi
bonifici da cessioni di impianti, macchinari mobili e immobili
Vendita titoli di investimento
bonifici da vendita azioni, obbligazioni, quote di partecipazione
Operazioni di finanziamento
Emissione azioni ordinarie
bonifici per aumenti di capitale a pagamento
Esborsi per Operazioni di finanziamento
rimborso di anticipi su ft cedute a società di factoring
uscita per girofondi
Incassi per Operazioni di finanziamento
Incasso di Anticipi su ft cedute anche a società di factoring
rettifiche di banca
Incassi di finanziamenti
bonifici da Capogruppo per finanziamenti
Incasso da Operazioni di finanziamento
correzione manuale finale di saldo
entrata per girofondi
Interessi pagati
bonifico per interessi su finanziamento da capogruppo
Pagamento dividendi
bonifici per pagamento dividendi/ stock option
Prestito ricevuto
bonifici per emissione di cambiali finanziarie
bonifici per emissione di prestiti obbligazionari
Rimborso prestito finanziario
bonifici per rimborso finanziamenti
bonifico per rimborso rate obbligazioni interessi su obbligazioni capogruppo
I dati che il Tesoriere organizza provengono da fonti interne e da fonti esterne, da “data base”
interni ed esterni.
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E’ fondamentale per la gestione della Tesoreria che tutti gli enti dell’organizzazione aziendale (
uffici , direzioni ) predispongano uno strumento di pianificazione, gestione e controllo.
Particolare peso è da attribuire alla Direzione / Ufficio Credito che valuta l’affidamento della
clientela, gestisce l’incasso ed esegue i recuperi anche forzosi.
L’Ufficio Credito deve dotarsi di strumenti di controllo delle performance dei clienti, in termini di
scaduto e di partite a scadere, pianificando le attività di gestione ad personam, sui singoli clienti.
Se è vero che i sistemi informativi moderni sono sistemi integrati delle vari funzioni aziendali, è pur
vero che i valori e i tempi di incasso sono variabili non “ possedute” dalle imprese. Gli incassi, con
le dovute distinzioni tra abitudini e potere economico nelle diverse Regioni , e anche nei diversi
Comuni e nelle diverse Nazioni, sono il punto di domanda di ogni buon Tesoriere.
In tale contesto, il Tesoriere chiede dati, chiede valori da iscrivere nel proprio piano di cassa
periodico. Il dato che spesso è il più stimato è quello degli incassi , e in particolare quello delle
rimesse dirette e quello degli insoluti.
La Direzione del Credito cede le informazioni sugli incassi e sui tempi di incasso al servizio di
Tesoreria; e quindi non invia le informazioni sulle variazioni dello stock dei Crediti Verso Clienti,
tanto importanti nella costruzione del rendiconto dei flussi di cassa mediante il metodo indiretto
Tutte le informazioni che l’Ufficio Tesoreria gestisce nel piano di cassa e banche, sono flussi lordi (
incassi da clienti e pagamenti a fornitori) e non già variazioni di capitale di circolante o
autofinanziamento lordo ( utili + ammortamenti ed accantonamenti ).
E’ in tale quadro organizzativo, che la Direzione per la pianificazione e controllo deve predisporre
il rendiconto dei flussi, focalizzando le elaborazioni sul rendiconto dei flussi di cassa.
Non è utile il rendiconto finanziario con il focus sul capitale circolante netto. È necessario, in tale
ottica,ed è utile, se non indispensabile, il prospetto dei flussi di cassa che va a raccordarsi
perfettamente con la gestione di Tesoreria.
Nell’esempio sotto riportato si evidenziano le fonti interne di provenienza dei dati, intese come enti
organizzativi o uffici ; per inciso la fonte esterna di produzione dei dati per il servizio di tesoreria per
eccellenza è la “ Banca”.
Operazioni della gestione operativa
Direzione finanziaria
Dividendi ricevuti da partecipate
bonifici per incasso dividendi
Esborsi per acquisti
bonifici a fornitori senza fattura
emissione assegni circolari
utilizzo carta di credito aziendale
Esborsi per spese di vendita, generali, ed amministrative
bonifico a agenti e consulenti
enasarco addebito automatico
f24 IVA
f24 ritenute e contributi
prelevamento contanti
rav imposte locali
rid
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Imposte sul reddito pagate
f24 Imposte dirette ( saldo - acconti)
Incassi da clienti
assegni insoluti in prima presentazione o addebitato ( con segno meno)
assegno dichiarato pagato dalla banca ( riaccredito)
commissioni attive ritardato pagamento ( pagate dal cliente)
Interessi incassati
bonifici per percezione di interessi attivi da investimenti finanziari
Interessi pagati
interessi spese e competenze bancarie
Scadenzario clienti
Incassi da clienti
insoluti cambiali
insoluti riba
maturazione cambiali attive
maturazione riba
richiamo cambiali
Ufficio cassa
Incassi da clienti
incasso POS
versamenti assegni/ bonifici già contabilizzati da banca ma con valuta successiva
versamento assegni o contanti
Ufficio crediti
Esborsi per spese di vendita, generali, ed amministrative
commissioni tardivo pagamento da riaddebitare ai clienti
Incassi da clienti
bonifici da clienti
richiamo assegni versati
richiamo riba
storno assegni da versare
versamento assegni pd
Ufficio Personale
Esborsi per spese di vendita, generali, ed amministrative
bonifici / assegni stipendi
Ufficio Acquisti o Ufficio Fornitori/ Scadenzario
Esborsi per acquisti
bonifici da fornitore principale - nc
bonifici da Fornitore principale- premi
bonifici a fornitori
bonifici a fornitori esteri
bonifici da fornitori : nc e premi
bonifico a fornitore principale
ritiro riba passive elettroniche
storno nostri bonifici a fornitori
Esborsi per spese di vendita, generali, ed amministrative
assegni emessi o da emettere
Operazioni di investimento
Direzione finanziaria
Acquisto di immobilizzazioni
bonifici per pagamento investimenti
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Incasso di operazioni di investimento
bonifici da redditi immobiliari o altre gestioni accessorie
bonifici da royalty
Ricavi per disinvestimenti
bonifici per disinvestimenti di depositi in c/c
bonifici per vendita di beni immateriali
Vendita titoli di investimento
bonifici da vendita azioni, obbligazioni, quote di partecipazione
Direzione logistica
Ricavi per disinvestimenti operativi
bonifici da cessioni di impianti, macchinari mobili e immobili
Operazioni di finanziamento
Direzione finanziaria
Emissione azioni ordinarie
bonifici per aumenti di capitale a pagamento
Incassi per Operazioni di finanziamento
rettifiche di banca
Incassi di finanziamenti
bonifici da Capogruppo per finanziamenti
incasso da Operazioni di finanziamento
correzione manuale finale di saldo
entrata per girofondi
Interessi pagati
bonifico per interessi su finanziamento da capogruppo
Pagamento dividendi
bonifici per pagamento dividendi/ stock option
Prestito ricevuto
bonifici per emissione di cambiali finanziarie
bonifici per emissione di prestiti obbligazionari
Rimborso prestito finanziario
bonifici per rimborso finanziamenti
bonifico per rimborso rate obbligazioni interessi su obbligazioni capogruppo
Scadenzario clienti
Esborsi per Operazioni di finanziamento
rimborso di anticipi su ft cedute a società di factoring
Incassi per Operazioni di finanziamento
incasso di Anticipi su ft cedute anche a società di factoring
Ufficio Tesoreria
Esborsi per Operazioni di finanziamento
uscita per girofondi
I tempi di consegna dei dati alla Tesoreria, da parte degli enti interni, devono essere i più
veloci, per la tempestiva predisposizione delle previsioni/ budget ed del forecast ( aggiornamenti
delle previsioni) e quindi per la sistemazione delle uscite nei vari conti correnti bancari o finanziari.
La forma di consegna deve essere elettronica, non in modo manuale e non in forma
cartacea. La forma elettronica permette la rapida inclusione nel piano di cassa e banche.
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La struttura dei dati deve essere analitica, completa, accurata.
I dati dettagliati, completi ed accurati possono essere facilmente aggregati, se in formato
elettronico, per essere immessi in sintesi nel piano e nello stesso tempo per predisporre
agevolmente le disposizioni analitiche nel sistema dell’ home banking.
I dati di tesoreria mensili, trimestrali, annuali vanno assoggettati al controllo .
Il miglior metodo di controllo è la riconciliazione tra il saldo dell’estratto estratto conto banca e il
saldo del piano di tesoreria; laddove il piano comprende i dati di previsione, quelli di
aggiornamento della previsione e i dati a consuntivo.
Oltre a tale controllo, è utilissima la riconciliazione tra i flussi lordi iscritti nei conti cassa e banca con
i flussi lordi iscritti nel piano di cassa e banca, già riconciliato con l’estratto del conto bancario.
La riconciliazione è possibile se le voci del prospetto dei flussi di cassa sono attribuite alle singole
operazioni bancarie ( Si veda l’esempio in appendice 1).
Tale riconciliazione è utile per la gestione della tesoreria che deve presentare sia la previsione, sia
l’aggiornamento sia il consuntivo dei movimenti di cassa e banca. Il Tesoriere che dispone dei
flussi lordi di incasso e pagamento- mensili, trimestrali o annuali - potrà sia organizzare, con
metodo, la raccolta dei dati dagli uffici interni e dagli enti esterni, sia “ imporre “ gli obiettivi (
quantum ) di incasso e pagamento.
Per organizzare il sistema informativo basato sulla cassa e banche è necessario impostare il
sistema del reporting economico e finanziario aziendale sulla stessa linea del piano di cassa e
banche ( report di cassa e banche). Questo vuol dire che il rendiconto finanziario mensile,
trimestrale o annuale non può e non deve essere elaborato secondo il metodo indiretto, ma
deve essere prodotto utilizzando il metodo diretto: quindi focus sulla disponibilità
monetaria, e quindi sul prospetto dei flussi di cassa.
14
CAPITOLO 1
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA - INTRODUZIONE
L’IFRS / IAS 7 e il principio Asc 230 /US GAAP-SFAS N. 95 prevedono due metodi di redazione del
Prospetto dei Flussi i Cassa ( Statement of Cash Flows):
il metodo diretto e
il metodo indiretto.
Il principio contabile italiano OIC 12 - Composizione e schemi del bilancio di esercizio di imprese
mercantili, industriali e di servizi - prevede la redazione del “rendiconto finanziario” – in termini di
variazioni di capitale circolante netto, in termini di liquidità e in termini di flussi di disponibilità
liquide - esclusivamente con il metodo indiretto.
In data 27 gennaio 2014, ha emesso la bozza di principio contabile n. 10 - La redazione del
rendiconto finanziario. L’OIC “ha deciso di dedicare al rendiconto finanziario un apposito principio
contabile tenuto conto della sua valenza informativa. E’ stata prevista una generale
raccomandazione nella sua redazione per tutte le tipologie societarie. Sono state
stralciate le indicazioni relative al rendiconto finanziario contenute nell’OIC 12”.
Dall’esame della bozza, non emerge la raccomandazione del metodo diretto, offrendo però la
possibilità di scelta al redattore del “rendiconto finanziario” tra i due metodi.
Nella stesura del presente lavoro, il principio OIC 12 non è preso in considerazione per l’assenza
della possibilità di utilizzare il metodo diretto; mentre l’Oic 10 non è preso in considerazione sia in
quanto bozza e sia in quanto offre solo la possibilità e non la raccomandazione del metodo
diretto e più in generale perché attualmente incompleto rispetto ai principi internazionali di
riferimento (IFRS / IAS 7 e il principio Asc 230 /US GAAP SFAS N. 95 ).
Il metodo diretto trae le informazioni sugli incassi e i pagamenti lordi, alternativamente
a) dalle registrazioni contabili.
La contabilità generale, i movimenti i dei conti cassa e banche, le operazioni di numerario sono
classificati e codificati in base
. alla categoria dei flussi di cassa ( gestione operativa , gestione degli investimenti, gestione dei
finanziamenti ) e, nel dettaglio
. in base alle classi di incasso e pagamento
( incasso da clienti, esborsi per spese di vendita, generali ed amministrative , ecc.) e
. in base alle causali bancarie delle operazioni e ( versamenti assegni, contanti,
maturazione riba, insoluti, bonifici da clienti, bonifici a fornitori, ecc.)
Tale sistema è il modo migliore per rendicontare la gestione dei flussi di cassa, ma presuppone la
predisposizione dell’integrazione del sistema contabile utilizzato dalle imprese.
Tale alternativa, non è presa in considerazione in questo lavoro in quanto l’analista esterno non
dispone dei dati analitici e giornalieri delle movimentazioni di cassa e banche.
15
Per le PMI e per le micro imprese è sufficiente integrare, l’estratto conto bancario, esportato in
formato excel dal sistema di Home Banking, con la codifica sopra indicata.
A proposito del modo in cui le imprese possono codificare le operazioni si veda l’appendice 1.
oppure
b) rettificando le vendite, il costo del venduto e altre voci del conto economico mediante la
somma algebrica tra le stesse voci e
 le variazioni delle rimanenze, dei crediti e debiti operativi durante l’esercizio
 gli altri valori non monetari
 gli altri valori da classificare come flussi da gestione di investimento o da gestione
finanziaria.
A titolo di esemplificazione, si veda la seguente tabella riassuntiva limitata al flusso netto della
gestione operativa.
Incassi da clienti ( A)
Meno :
 Pagamenti per Acquisti
 Pagamenti per Spese di vendita
 Pagamenti per Spese generali ed amministrative
 Pagamenti di Interessi passivi
 Pagamenti di Imposte e tasse
Totale Pagamenti di gestione operativa ( B)
= Flussi netti di cassa da gestione operativa C = ( A- B)
Gli incassi e i pagamenti sono la risultanza di calcoli algebrici tra saldi di conto economico e saldi
di stato patrimoniale, integrati da informazioni presenti nelle note al bilancio ( nota integrativa ),
come meglio spiegato nel corso della trattazione.
***
Il caso più complesso da spiegare è la trasformazione del costo del venduto in pagamenti per
l’acquisto di beni destinati alla produzione.
Questa complessità si verifica quando il il conto economico è riclassificato per destinazione - ove
sono presenti l’area industriale, quella commerciale e quella amministrativa- con evidenzia del costo del
venduto in forma aggregata e non direttamente la voce “Acquisti “, presente nella riclassificazione
per natura. In questo caso siccome il magazzino è normalmente acquistato in conto, dobbiamo
considerare anche i debiti verso fornitori.
Pertanto il valore dei pagamenti per l’acquisto di beni destinati alla produzione / vendita è
ottenuto dalla somma algebrica di Costo delle Merci Vendute + delta di Magazzino – delta
Fornitori .
Valga il presente schema.
Magazzino iniziale Debiti vs Fornitori iniziale
+ Acquisti + Acquisti
- Costo delle merci vendute - Pagamenti
16
= Magazzino finale = Debiti vs Fornitori finale
Delta Magazzino = Magazzino finale – Magazzino iniziale
Delta Debiti vs Fornitori = Debiti vs Fornitori Finale - Debiti vs Fornitori Iniziale
Costo delle Merci Vendute = Acquisti - Delta Magazzino
Pagamenti = Acquisti - Delta Debiti vs Fornitori
Acquisti = Delta Debiti vs Fornitori + Pagamenti
Ovvero
Costo delle Merci Vendute = Delta Debiti vs Fornitori + Pagamenti - Delta Magazzino
Quindi
Pagamenti = Costo delle Merci Vendute + Delta Magazzino - Delta Debiti vs Fornitori.
L’esempio numerico sarà presentato più avanti.
Nota bene:
Il calcolo del valore dei pagamenti sopra definito si riferisce all’acquisto di beni destinati alla
produzione / vendita e non al pagamento di servizi.
***
Il metodo indiretto, a sua volta, può essere applicato alternativamente:
a) rettificando l’utile o perdita netta di bilancio,
 delle variazioni delle rimanenze, dei crediti e debiti operativi durante l’esercizio; degli
altri elementi non monetari; degli altri elementi da classificare come flussi finanziari da
gestione di investimento o da gestione finanziaria.
A titolo di esemplificazione, si veda la seguente tabella, limitata alla gestione operativa.
Utile netto ( perdita netta)
Rettifiche non monetarie a costi e ricavi
Utile sul rimborso di obbligazioni ( prima delle imposte )
Ammortamento immobilizzazioni
Ammortamento brevetti
Ammortamento disaggio su obbligazioni emesse
Minusvalenze su disinvestimenti
Variazioni del capitale circolante
Diminuzione delle imposte differite
Diminuzione netta dei crediti
Diminuzione netta dei debiti
Aumento netto dell'inventario/magazzino/stock
Aumento delle imposte e tasse
Totale rettifiche
17
Flussi netto di cassa derivanti dalla gestione operativa
b) esponendo separatamente sia i ricavi e i costi indicati nel conto economico, sia le variazioni
delle scorte, Variazioni dei crediti commerciali, Variazioni dei debiti commerciali, Variazioni dei
crediti e diversi, aventi tutti la natura “operativa”.
A titolo di esemplificazione, si veda la seguente tabella, limitata al flusso della gestione operativa.
Flussi di circolante della gestione corrente ( A ):
Flussi dai ricavi
Flussi dai costi
Variazioni del capitale circolante netto ( B ) :
Variazioni delle scorte
Variazioni dei crediti operativi
Variazioni dei debiti operativi
Flussi di cassa della gestione operativa C = ( A+ B )
S C O P O
Sia l’IFRS / IAS 7 sia lo Asc 230/ SFAS n. 95 fissano gli standards per la redazione del prospetto dei
flussi di cassa.
Il principio contabile internazionale n. 7 (IFRS/IAS ) così recita nel paragrafo Finalità: “
L’informazione sui flussi finanziari di un impresa è utile ai lettori del bilancio d’esercizio per accertare
la capacità dell’impresa a produrre disponibilità liquide ed equivalenti e per determinare la
necessità del loro impiego.”
Il paragrafo “ Utilità delle informazioni sui flussi finanziari”, ci introduce sul modo di leggere le
informazioni presenti nel prospetto dei flussi finanziari / disponibilità liquide ed equivalenti.
Il modo migliore è quello di rappresentare la serie storica dei flussi di cassa nel tempo: in tale modo
si può misurare sia il grado di certezza dei flussi, sia i tempi di realizzo e sia gli ammontari. Sulla base
del passato si può controllare la precisione delle stime dei flussi futuri.
Il prospetto di riconciliazione tra conto economico e flussi di cassa permette di esaminare la
relazione tra redditività e i flussi netti.
***
E’ chiaro che il “prospetto dei flussi di cassa”, non predice il futuro dei flussi di cassa perché
anch’esso misura il passato. Il futuro dei flussi di cassa si può intravedere attraverso l’esame
congiunto sia del conto economico sia dello stato patrimoniale ( meglio sarebbe dire situazione
finanziaria) - con poste a scadenza anche superiore all’anno - sia delle poste fuori bilancio, sia
dei piani d’affari di breve e medio periodo .
Lo stato finanziario di medio lungo periodo nelle più grandi aziende e nelle aziende quotate è
rappresentato dalla “posizione finanziari netta” e dalla sua variazione, di cui il flusso di cassa
18
operativo è la componente fondamentale vuoi quale fonte interna di cassa ( surplus )
vuoi, in caso di valore negativo, quale fabbisogno ( deficit ).
A tal proposito si riporta il grafico riferito ai flussi dell’indebitamento finanziario, tratti dal Bilancio
Seat Pagine Gialle spa ( Consolidato 2010 ), da cui si evince che l’operazione più significativa,
per la sopravvivenza finanziaria della società, è la produzione di flussi positivi di cassa; tutto il
resto è debito.
Si ricorda che gli indicatori di performance indicati ( posizione finanziaria netta -pfn ; free cash flow)
non sono obbligatori né per la legislazione italiana né per i principi contabili nazionali ed
internazionali, ma sono caldeggiati o imposti dalla prassi.
Ad esempio la pfn è sollecitata da assonime con le circolari 14 del 1986 e 13 del 1989; da Oic con il
principio n. 6 a pag 33; dalla Consob con la comunicazione n. 6064293 del 2006 che richiama la
raccomandazione del Committee of European Securities Regulators -CESR- n. 54/b del 2005 comitato
delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari)
***
Ritornando al prospetto dei flussi di cassa, il principio IAS n. 7, può essere letto insieme al principio
nord -americano Asc 230/ Fasb FAS n. 95. I documenti del Fasb presentano degli esempi
-€ 3.000,00
-€ 2.500,00
-€ 2.000,00
-€ 1.500,00
-€ 1.000,00
-€ 500,00
€ -
€ 500,00
€ 1.000,00
indebitamento finanziario netto
iniziale
uscita per investimenti
entrata da cash flow operativo
oneri non ricorrenti di
ristrutturazione, fiscali, ed effetto
cambi
pagamento oneri capitalizzati su
finanziamento
oneri finanziari netti pagati
dividenti ed altri movimenti non
monetari
indebitamento finanziario netto
finale
19
chiarificatori su come passare dal principio di competenza al principio di cassa. Sarà il principio
ASC 230/ Fas 95 a guidare il presente lavoro anche bilanciando i pro e i contro derivanti dalle
differenze tra US GAAP e IFRS, differenze di seguito elencate.
Si precisa che il principio SFAS 95, dal 2009, è stato incluso e superato dal FASB Accounting
Standards Codification n. 230 Statement of Cash Flows ( in breve ASC 230).
Dal 2009, negli Stati Uniti , gli Statements of Financial Accounting Standard, SFAS o semplicemente
FAS, sono stati superati dai FASB Acconting Standards Codification ( ASC ).
Quindi attualmente, solo gli ASC rappresentano, negli Stati Uniti, la fonte non governativa che
raccoglie tutti i Generally Acceped Accounting Principles ( GAAP ) per la preparazione,
presentazione sia dei prospetti finanziari e sia delle relative relazioni e note integrative
***
Si limita il lavoro alle imprese commerciali ed industriali
Queste le differenze maggiori tra US GAAP e IFRS in tema di “ Statement of Cash flow”
( Fonte- Ifrs and Us GAAP : similarities and differences. www.pwc.com/usifr e www.kpmg.com/ifrs )
Asc Master Glossary, “ Cash;
ASC 230 inclusivo di US GAAP
FAS n. 95 ;
Ifrs/ Ias n. 7.8
Bank overdrafts ( scoperto di conto
corrente bancario affidato o non
affidato)
è rappresentato da disposizioni
- prelievi ATM; bonifici ; pagamenti
a mezzo carta di credito; assegni,
emessi dall’impresa e portati dal
prenditore all’incasso - pagati
dalla banca pur in assenza di fondi
sufficienti o in presenza di saldo di
conto bancario negativo.
La banca procede alla disposizione
impartita dall’impresa per vari
motivi:
- esiste un accordo tra banca
e impresa per
compensazione tra conti
con saldi negativi con altri
conti a saldo positivo.
- esiste un autorizzazione
permanente della banca
per scoperti limitati nel
tempo e nell’importo a
fronte di tassi maggiori
d’interesse e spese
Lo scoperto di conto
corrente bancario non deve
essere mai incluso nella
Cassa e nell’Equivalente di
Cassa, in quanto
rappresenta una fonte di
finanziamento.
Le variazioni dei saldi dello
scoperto bancario ( saldi
negativi dei conti correnti
bancari) sono classificati
come flussi di cassa da
operazione finanziaria
Vanno inclusi invece tra i
flussi da gestione operativa (
riclassifica da debiti verso
banche a debiti verso
fornitori) gli assegni emessi e
non presentati all’incasso (
Book overdraft), dei quali la
banca non ha potuto
procedere all’addebito.
I prestiti bancari rientrano,
solitamente, nella gestione
finanziaria.
In alcuni Paesi, tuttavia, gli
scoperti bancari che sono
rimborsabili a vista, formano
parte integrante della
gestione delle disponibilità
liquide di un’impresa.
In questi casi, gli scoperti
bancari devono essere
inclusi come componenti di
disponibilità liquide o mezzi
equivalenti.
Una caratteristica di tali
accordi bancari è che il
saldo del conto spesso
oscilla tra l’essere positivo o
negativo.
(Ias 7.8).
20
- il traente è in attesa a breve
tempo di ricevere degli
incassi che andrà
depositare sul conto; il
gestore bancario autorizza
momentaneamente lo
scoperto
.
Investimenti di mantenimento e
investimenti per l’espansione
E’ richiesta la classificazione
tra la gestione operativa e le
operazioni di investimento
Non è richiesta la distinzione
di classificazione tra le
operazioni della gestione
tipica e le operazioni di
investimento: sono tutte
classificabili come
operazioni di investimento.
Interessi e dividendi Gli interessi ricevuti e i
dividendi ricevuti devono
essere classificati nella
sezione “ flussi di cassa da
gestione operativa”.
Gli interessi pagati e spesati,
devono essere classificati
nella sezione “ flussi di cassa
da gestione operativa”.
Gli interessi pagati e
capitalizzati, provenienti da
prestiti utilizzati direttamente
per acquisire beni
strumentali, stabilimenti,
impianti e macchinari,
vanno classificati come
“flusso di cassa da gestione
degli investimenti” ( ASC
230-10-45-13c/ Fas95-17c –
nota7)
Gli interessi ricevuti e i
dividendi ricevuti possono
essere classificato o come
flussi da gestione operativa
o come flussi da gestione
degli investimenti o come
flussi della gestione
finanziaria
Gli interessi pagati e spesati
possono essere classificate (
ias 7.33)
o come flusso di cassa
operativa
o come flusso di cassa di
finanziamento
Gli interessi pagati e
capitalizzati
vanno classificati nella
sezione dei “flussi di cassa
operativa” se gli interessi
sono capitalizzati come
parte del costo di beni in
magazzino se realizzati in
poche quantità e in modo
non ripetitivo ( IAS 23.4 ( b);
vanno classificati nella
sezione dei “flussi di cassa
da gestione degli
investimenti” se sono
capitalizzate come costi di
beni strumentali, stabilimenti,
impianti e macchinari ( Ias
21
I dividendi pagati devono
essere classificati nella
“sezione delle operazioni di
finanziamento ”.
7.16)
i dividendi pagati possono
classificarsi ( ias 7.34)
o nella sezione della
gestione operativa
o nella sezione delle
operazioni di finanziamento.
Imposte Le imposte pagate sono
generalmente classificate
tra i flussi di cassa da
gestione operativa.
Sono previste specifiche
regole per casi particolari.
Le imposte pagate sono
generalmente classificate
tra i flussi di cassa da
gestione operativa.
Non sono previste specifiche
regole per casi particolari.
Dato di partenza Nella costruzione del
prospetto dei flussi di cassa
con il metodo indiretto è
richiesta la partenza della
riconciliazione dall’utile netto
( perdita ).
Nella costruzione del
prospetto dei flussi di cassa
con il metodo indiretto è
richiesta la partenza della
riconciliazione dall’utile
netto d’esercizio( perdita
netta d’esercizio) IAS 7.18.b,
20, ma l’esempio riportato
nell’appendice A dello IAS 7
parte dall’utile ( perdita )
prima delle imposte:
nella pratica quindi si
riscontrano prospetti dei
flussi di cassa che iniziano in
modo differente.
LO SCOPO PRIMARIO DEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA .
Nella pratica nazionale, il Prospetto dei Flussi di Cassa ( Statement of Cash Flows) è tradotto in
Rendiconto Finanziario ovvero di Prospetto dei Flussi Finanziari. Tale traduzione si basa sull’elemento
finanziario anziché sull’elemento monetario.
Nel presente lavoro l’espressione “attività” è sinonimo di operazione o transazione: comprende sia
le operazioni o transazioni attive sia le operazioni o transazioni passive.
Lo scopo primario del prospetto è di fornire informazioni sulle entrate e le uscite monetarie di
un'impresa durante l'esercizio.
L'informazione data dal prospetto dei flussi di cassa, se utilizzata con la relativa informativa di
22
bilancio, dovrebbe facilitare gli azionisti, i creditori e altri terzi nel:
(a) valutare l'abilità dell'impresa a generare futuri flussi di cassa netti positivi;
(b) valutare la capacità dell' impresa ad onorare i propri debiti, nel pagare i dividendi, e la sua
necessità di finanziamenti esterni;
(c) evidenziare le ragioni della differenza tra l'utile netto e gli incassi e, pagamenti delle voci di
conto economico;
(d) valutare gli effetti sulla “posizione finanziaria” dell'impresa, delle sue operazioni, monetarie e
non, e degli investimenti finanziari effettuati durante l'esercizio.
CONFRONTO TRA IL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA ED IL RENDICONTO FINANZIARIO
Prospetto dei flussi di cassa Rendiconto finanziario
OBIETTIVI Primario:
• Esporre gli incassi e i
pagamenti
Secondario:
 Fornire informazioni sulle
operazioni di investimento
e finanziamento
Primario:
 Esporre le Attività di
finanziamento( Fonti )e
investimento ( impieghi)
Secondario:
 Variazioni nella posizione
finanziaria basati su concetti
ampi delle operazioni di
finanziamento
FOCUS Cassa, definita come cassa o
risorse monetarie equivalenti
• Capitale circolante
FORMATO Categorie richieste:
 Di funzionamento
( Operativo)
 Di investimento
 Di finanziamento
Categorie richieste:
 Fonti e utilizzo di fondi
 Variazioni nette in ogni
elemento del capitale
circolante, se non
altrimenti esposte come
fonti o utilizzi di fondi
23
MESSA A FUOCO SULLA CASSA ED EQUIVALENTI DI CASSA
(Ias 7.6/45/8;Ias 32.11.(a);Ias 32 AG3; Ias 1.54 i; Asc 305; Asc 230 master glossary; Oic 14)
Il prospetto dei flussi di cassa deve spiegare le variazioni intervenute durante il periodo nella cassa
ed equivalenti di cassa. I saldi iniziali e di chiusura della cassa e equivalenti di cassa indicati nel
prospetto devono essere uguali alle voci così descritte nello stato patrimoniale.
La cassa, ovviamente, include non solo valori monetari in essere, ma depositi presso banche o altre
istituzioni finanziarie. Include anche quegli altri tipi di conti che hanno le caratteristiche generali dei
depositi: il cliente può depositare o ritirare ulteriori fondi in qualsiasi momento senza dare preavviso.
Tipici esempi sono il Deposito a Risparmio( libretto di deposito a risparmio ); il Conto Deposito
(evoluzione del deposito a risparmio vincolato).
Vanno esclusi dalla cassa i “valori bollati”. Essi non sono trattati espressamente dai principi
contabili internazionali IAS/IFRS – ASC/USGAAP(in quanto questi valori “non sono convertibili in
denaro contante ma costituiscono il pagamento anticipato di un servizio che sarà ottenuto in
futuro” ( memento pratico pwc - ipsoa – principi contabili internazionali pag. 626- par.4405). Essi
vanno quindi spesati e vanno riscontati alla fine dell’anno.
Secondo OIC 14 – Disponibilità liquide- vigente e secondo il nuovo OIC 14 in consultazione i valori bollati vanno inclusi tra i
valori in cassa.
Equivalenti di cassa vengono definiti gli investimenti a breve termine facilmente convertibili in
moneta e che sono vicini alla scadenza: il rischio di cambiamento nel loro valore dovuto a
fluttuazioni nei tassi di interesse è insignificante. Generalmente solo gli investimenti con scadenza
ad un massimo di tre mesi si qualificano come equivalenti di cassa. Per scadenza si intende quella
originaria o al momento dell’acquisto ( Ias 7.7; Asc 230-10-10 ). Per esempio, sia un B.O.T. trimestrale
sia un C.C.T. triennale, acquistato tre mesi prima della scadenza, si qualificano come equivalenti di
cassa.
Peraltro, un C.C.T. acquistato da tre anni non diventa un'equivalente di cassa quando rimangono
tre mesi alla scadenza. Esempi di voci comunemente considerati come equivalenti di cassa sono
quindi i titoli del tesoro di Stato ( ad es. i BOT) oltre ad accettazioni bancarie ( poco diffuse in Italia).
Comunque non tutti gli investimenti che soddisfano le condizioni per essere considerati equivalenti
di cassa devono essere trattati come tali. Un'impresa dovrebbe stabilire una procedura che
determini quali investimenti a breve termine, facilmente liquidabili e che soddisfano la definizione
suddetta di un equivalente di cassa, devono essere trattati come equivalenti di cassa; il criterio
dovrà essere esposto in bilancio. Qualsiasi cambiamento della procedura costituisce un
cambiamento nei principi contabili, cambiamento che deve essere esposto mediante la
"rielaborazione” "dei bilanci degli anni precedenti presentati per scopi comparativi ( Asc 230-10-50-
01; IAS 7.47)
***
Al fine di chiarire i casi di inclusione o meno dello scoperto di conto corrente come parte della
Cassa ed Equivalente di Cassa oppure come Flusso di Cassa da Gestione Finanziaria secondo IAS
/IFRS 7 oppure secondo ASC / US GAAP, prendiamo spunto dall’ esempio indicato all’indirizzo
http://accountingexplained.com/financial/cash-and-equiv/bank-overdraft
24
L’impresa Bianchi ha acceso 4 conti; 2 presso la banca Alfa e 2 presso la Banca Beta.
La banca Alfa , ha stipulato con l’impresa Bianchi un accordo che permette di emettere assegni
anche su conti non coperti quando esiste un altro conto corrente con saldo positivo.
La banca Beta , non ha stipulato con l’impresa Bianchi un accordo uguale a quello stipulato con
la banca Alfa; pertanto è a discrezione della Direzione della Banca autorizzare l’emissione o
confermare o meno l’addebito sul conto dell’assegno presentato all’incasso dal prenditore.
La situazione bancaria, come risulta dalla contabilità, al 31 dicembre 2012 è la seguente:
Banca Alfa Saldo Attivo Saldo Passivo Saldo Note
Conto A 20.000 € 20.000
Conto B 2000 € -2.000 Assegni emessi
e pagati dalla
banca su
presentazione
nel periodo
successivo
+18.000
Banca Beta Saldo Attivo Saldo Passivo Saldo
Conto C 50.000€ 50.000
Conto D 10.000€ -10.000 Assegni emessi
e pagati dalla
banca su
presentazione
nel periodo
successivo
+40.000
I conti in overdraft B e D non hanno saldi iniziali e pertanto i valori con segno negativi esprimono
una variazione, un flusso: + debiti , aumento di finanziamenti.
Rappresentazione nel prospetto dei Flussi di Cassa secondo IAS/IFRS 7.8
Cassa e Equivalenti di Cassa
Banca Alfa
- Conto A +20.000
- Conto B ( scoperto di conto ) - 2000 Lo scoperto di
conto è trattato
come parte della
gestione della
Tesoreria.
Banca Beta
- Conto C +50.000
Totale Cassa e Equivalenti di Cassa +68.000
25
Debiti verso Banche
Banca Beta
- Conto D -10.000 Lo scoperto non è
trattabile come
parte della
gestione di
Tesoreria
Rappresentazione nel Prospetto dei flussi di cassa secondo US GAAP ( Asc 230.10.20)
Cassa e Equivalenti di Cassa
Banca Alfa
- Conto A +20.000
Banca Beta
- Conto C +50.000
Totale Cassa e Equivalenti di Cassa +70.000
Incasso per finanziamento
Banca Alfa
- Conto B ( scoperto di conto ) - 2000
Banca Beta
- Conto D ( scoperto di conto ) -10.000
Totale Incasso da Gestione Finanziaria - 12.000
FLUSSI DI CASSA NETTI E LORDI
In genere l'informazione sugli ammontari lordi di incassi e pagamenti durante l'esercizio è più
rilevante ( per la gestione della tesoreria ) di quella sugli ammontari netti (differenza tra incassi lordi
e pagamenti lordi ) degli stessi. Comunque l'ammontare netto fornisce l’informativa sufficiente (
aumento o diminuzione ) non solo per gli equivalenti di cassa ma anche per certe altre classi di
flussi di cassa.
Altre classi di flussi, che possono essere riportate nette (perché il loro avvicendamento è rapido, gli
ammontari sono grandi e le scadenze sono a breve termine), sono incassi e pagamenti riguardanti:
 Investimenti finanziari (oltre che equivalenti di cassa)
 Prestiti
 Debiti
solo se la scadenza originale dell'attività o passività è di non più di 3 mesi. I riferimenti ai principi
contabili sono l’ Asc 230-10-45-7,8,9 e lo Ias 7.22.
CLASSIFICAZIONE DI ENTRATE E USCITE
26
Il prospetto dei flussi di cassa deve esporre entrate ed uscite in una di queste categorie:
 Operazioni di investimento:
o tali operazioni includono
 la concessione a terzi e l'incasso di prestiti concessi a terzi ( attivi )diversi da
quelli concessi da un istituto finanziario, e diversi da quelli specificatamente
oggetto di rivendita
 l'acquisizione ( pagamento ) e il rimborso ( incasso ) di titoli di debito ( ad es.
obbligazioni ) emessi da altre imprese , diversi da quelli trattati da un istituto
finanziario, e diversi da quelli specificatamente oggetto di rivendita
 l'acquisizione di azioni emessi da altre imprese ( pagamento ), diversi da
quelli acquistati da un istituto finanziario, e diversi da quelli specificatamente
oggetto di rivendita
 la vendita di azioni emesse da altre imprese ( incasso ), diversi da quelli
concessi da un istituto finanziario, e diversi da quelli specificatamente
oggetto di rivendita
 l’acquisto immobilizzazioni, cioè, di attività usate nella e per la produzione di
beni o servizi dall'impresa ( pagamento anche in anticipo e ), diversi da
quelli specificatamente oggetto di rivendita
 la vendita di immobilizzazioni ( incasso ), diversi da quelli specificatamente
oggetto di rivendita
 sia l’acquisto di aziende sia l’acquisto di rami d’azienda, al netto della cassa
acquisita
 Risarcimento per la distruzione di un immobile strumentale ( incasso )
 Interessi pagati e capitalizzati
 Operazioni di finanziamento :
o tali operazioni includono
 gli aumenti di capitale sociale con emissione di azioni ordinarie o altri titoli
del patrimonio netto – azioni privilegiate, azioni redimibili -( incassi )
 acquisto di azioni della società – azioni proprie- o rimborso di capitale
sociale ( pagamenti )
 emissione di obbligazioni, prestiti,effetti, titoli a reddito fisso, mutui, sia a breve
sia a lungo termine, diversi dagli equivalenti di cassa ( incassi dagli investitori
terzi)
 rimborso di obbligazioni, prestiti …. già emessi dall’impresa ( pagamenti )
 distribuzione di dividendi ai soci o altre distribuzioni ( pagamento)
 rimborso delle quote capitale nei contratti di leasing finanziario (
pagamento ) da parte de locatario ; gli interessi vanno classificati come flussi
di cassa della gestione operativa
 Operazioni della gestione operativa :
o tali attività includono le operazioni ed altri eventi che non vengono definiti come
operazioni di investimento o operazioni finanziarie.
 Le attività operative generalmente coinvolgono la produzione e la
spedizione di merci e la prestazione di servizi. I flussi di cassa da operazioni
della gestione operativa sono generalmente gli effetti in termini di variazione
di cassa delle operazioni suddette ( economiche ) e altri eventi che
determinano l'utile netto.
 In particolare
o incassi dalla vendita a clienti di beni e servizi oggetto
dell’attività caratteristica;
o pagamenti di fornitori - di materie per la produzione o
commercializzazione di beni e servizi - e di dipendenti;
o incassi di dividendi ricevuti dalle consociate;
o incassi di interessi e pagamento di interessi ,
o pagamenti di tasse, penalità, dazi;
27
o incassi per risarcimenti assicurativi per furti e rapine; incassi a
saldo di cause legali;
o pagamenti per contributi caritatevoli;
o pagamenti per danni a clienti non coperti da assicurazione;
Quindi quando parliamo di attività parliamo di operazioni della gestione: parliamo di operazioni
della gestione degli investimenti, operazioni della gestione dei finanziamenti e operazioni della
gestione caratteristica o operativa.
Il flussi di cassa, sopra individuati, sono ottenuti combinando le voci del conto economico- già
identificabile come una variazione- con le variazioni dei conti dello stato patrimoniale.
In teoria il flusso di cassa netto sarebbe uguale all’utile netto se tutte le operazioni di gestione,
fossero registrate secondo il criterio di cassa e non secondo il criterio della competenza
economica e se tutte le operazioni fossero regolate in contanti e non a credito.
Quindi le entrate e le uscita di cassa rientrano in una delle tre sezioni sotto riportate più la sezione
della Cassa ed Equivalenti. Le operazioni di investimento e di finanziamento che non comportano
un movimento di cassa sono presentate in una scheda a parte
Sezione del prospetto dei flussi di cassa Voci del Conto Economico e dello Stato
Patrimoniale
Gestione operativa Utile netto= Ricavi – Spese
Attivo Corrente escluso Cassa e Equivalenti
Passivo Corrente esclusi
sia i Debiti verso Soci per Dividendi
sia le Cambiali Passive a breve
sia i Debiti verso banche
Gestione degli investimenti Attivo non corrente, immobilizzato
Gestione dei finanziamenti Debiti a lungo Termine
Cambiali Passive a breve
Debiti verso banche
Capitale Sociale
Azioni proprie
Dividendi deliberati e
Debito verso Soci per Dividendi da pagare
28
Operazioni di investimento e di finanziamento
che non producono movimenti di cassa
Sono le Variazioni dei conti accesi ai
finanziamenti e agli investimenti di cui sopra
quando non movimentano il conto cassa ed
equivalenti come ad esempio:
- la conversione di obbligazioni in
capitale sociale
- l’acquisizione di cespiti con accollo del
mutuo del venditore o stipulando un
contratto di leasing finanziario
- i dividendi in natura
- i dividendi dichiarati ma non pagati
- l’acquisizione di partecipazioni di
controllo in cambio di nuove azioni
emesse
( Asc 230-10-50-4; Ias 7.44 )
Le operazioni non monetarie vanno iscritte nelle note aggiuntive al prospetto dei flussi di cassa in
quanto hanno un effetto significativo sui flussi futuri:
- il leasing richiede pagamenti futuri delle rate
- la conversione di obbligazioni in capitale elimina i pagamenti di interessi
- l’accollo del mutuo per acquisire l’immobile comporta, comunque, futuri pagamenti di rate
in quanto equivale ad indebitarsi.
Questo sotto è lo schema dei termini usati nel prospetto dei flussi di cassa. Nel prospetto
distinguiamo anche due fasi:
- Fase della liquidazione dell’operazione aziendale o della rilevazione contabile
- Fase dell’esecuzione monetaria dell’operazione aziendale.
Fase di
Liquidazione
Fase di
Esecuzione
monetaria
Categorie dei flussi
di cassa
Operazione che
può generare il
flusso di cassa
Tipo di flusso di
cassa che si può
generare
Operazione
che genera il
flusso di cassa
Flusso da gestione
operativa
Vendita di beni a
clienti
Entrata di cassa Incasso del
Credito
commerciale
Acquisto di
materiali da
fornitori
Uscita di cassa Pagamento del
debito
commerciale
29
Utilizzo di
personale
dipendente
Uscita di cassa Pagamento
degli stipendi
Flusso da gestione
degli investimenti
Vendita di beni
strumentali
Entrata di cassa Incasso del
Credito
commerciale
dai clienti
Acquisto di beni
strumentali
Uscita di cassa Pagamento ai
fornitori di beni
strumentali
Acquisto di
partecipazioni
azionarie
Uscita di cassa Pagamento
dell’acquisto
alla entità
venditrice
Aumento di
capitale sociale
Entrata di cassa Incasso dal
socio
sottoscrittore
Flusso da gestione
dei finanziamenti
Sottoscrizione di
Mutuo passivo
Entrata di cassa Accredito
dalla banca /
istituto
concedente
Sottoscrizione di
cambiale
finanziaria passiva
Entrata di cassa Accredito
dalla banca /
istituto
collocante
Aumento dei fidi
bancari
Entrata di cassa Aumento dello
scoperto di cc
Delibera di
pagamento di
dividendi
Uscita di cassa Pagamento ai
soci
Maturazione alla
scadenza della
cambiale
finanziaria passiva
Uscita di cassa Rimborso al
finanziatore alla
scadenza della
cambiale
finanziaria
emessa
Maturazione della
rata di mutuo
Uscita di cassa Rimborso alla
scadenza della
30
passivo rata di mutuo
Riduzione degli
affidamenti
bancari
Uscita di cassa Diminuzione
dello scoperto
di cc
***
Le operazioni della gestione operativa, di investimento e finanziarie vengono trattate in dettaglio
nei Capitoli da 2 a 4.
31
CAPITOLO 2
I FLUSSI DI CASSA DALLE OPERAZIONI DELLA GESTIONE OPERATIVA O TIPICA
Generalmente i flussi di cassa della gestione operativa vengono definiti come gli effetti di
operazioni monetarie ed altri eventi che influiscono sulla determinazione dell'utile netto, come la
produzione e la vendita di merce o servizi resi. Inoltre, la gestione operativa include tutte le opera-
zioni ed altri eventi non definiti come operazioni di investimento o finanziarie ( Riferimento :Asc 230-
10-20 Glossario)
CLASSIFICAZIONE DELLE VOCI
Certi incassi e pagamenti possono assumere l'aspetto di più di una classe dei flussi di cassa:
operativa, di investimento o di finanziamento. In questo caso la classificazione della transazione e
del suo flusso di cassa dipenderà dalla predominanza di una gestione rispetto alle altre.
Per esempio, l'acquisto e la vendita di attrezzatura vengono considerati generalmente operazioni
di investimento.
L'attrezzatura potrebbe però essere stata acquistata per essere affittata a terzi per un breve
periodo e poi rivenduta (es. l'acquisto di escavatori da parte di una impresa di noleggio macchine
pesanti).
In tal caso l'acquisto, il noleggio e la vendita di tali beni dovrebbero essere considerati operazioni
della gestione tipica se essa predomina, in termini di fatturato e in termini di numerosità delle
transazioni, rispetto alle operazioni di compravendita dei beni strumentali.
Come ulteriore esempio, il prendere in prestito ed il ripagare le somme prese in prestito vengono
considerati, di solito, come operazioni di finanziamento ; ma, per le imprese bancarie i prestiti
rientrano nella gestione operativa.
Le entrate di cassa, flussi positivi, includono gli incassi provenienti:
 dalla vendita di merce o servizi, includendo gli accrediti bancari o gli incassi per contanti
derivanti da vendite o da cessione di crediti o da effetti,cambiali attive a breve e lungo
termine derivanti dalle stesse;
 da interessi attivi ricevuti ( di dilazione o di mora su crediti commerciali o su finanziamenti
erogati o su titoli obbligazionari), classificati in maniera univoca come operativi
 dividendi ricevuti per la partecipazione in imprese affiliate o consociate
 rimborsi di imposte sul reddito
 da altre voci che non hanno origine da operazioni definite come investimenti o operazioni
di finanziamento , quali
o le somme ricevute per chiudere cause legali,
o i rimborsi da assicurazioni
 con l’esclusione di quelli che sono direttamente relativi ad operazioni di
investimento o finanziarie (come l' indennizzo per la distruzione di un edificio
e i rimborsi da fornitori per danni ad essi imputabili).
Le uscite di cassa includono i pagamenti :
 per l'acquisto di materiale per la produzione di beni o merce per la rivendita, inclusi
pagamenti in acconto e pagamenti di effetti passivi, a breve e a lungo termine sempre
riguardanti gli stessi acquisti
 ad altri fornitori e dipendenti, per altra merce e servizi resi;
 per conto di fornitori e dipendenti ( ritenute fiscali ad esempio )
32
 per interessi passivi ( di dilazione della fornitura o di mora o di finanziamento ) pagati a
finanziatori ( banche o altri istituti finanziari) e a fornitori , classificati in maniera univoca
come operativi
 per imposte, tasse, multe, e penalità da pagare alle autorità dello Stato;
 per altre voci che non derivano dalla gestione di investimento o finanziaria, come
pagamenti a chiusura di cause legali, offerte per beneficienza e rimborsi a clienti.
Per il principio IAS 7 gli interessi pagati possono essere classificati in alternativa nella sezione
operativa o nella sezione finanziaria o nella sezione investimenti.
Per Asc230-10-45-16 /Fas 95.23d i pagamenti ai finanziatori e agli altri creditori per interessi ( al
netto degli interessi capitalizzati --- Asc 230-10-45-13c/ Fas 95-17c –nota7--- da iscrivere tra i flussi
per operazioni di investimento ) vanno indicati nei flussi di cassa per attività operative.
Per la Bozza Oic 10 gli interessi attivi e passivi vanno iscritti nella gestione reddituale / operativa in
modo univoco.
Nel presente lavoro i movimenti di cassa per gli interessi attivi e passivi vengono iscritti tra i flussi
delle gestione operativa in quanto si ritiene che vada evitata la discrezionalità di comportamenti
che producono distorsioni quando si vanno a confrontare i risultati finanziari dei prospetti nel
tempo e tra imprese diverse per settore e per mercato geografico.
PRESENTAZIONE DELLE OPERAZIONI DELLA GESTIONE OPERATIVA O TIPICA
NEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA
Nell'esporre i flussi di cassa da operazioni della gestione operativa le imprese possono usare il
metodo diretto o indiretto, quest’ultimo è detto anche metodo della riconciliazione; si suggerisce
comunque di usare il metodo diretto in quanto più adatto alla gestione di tesoreria e più completo
di informazioni di carattere operativo.
I componenti principali del metodo diretto sono incassi e pagamenti lordi operativi, quali denaro
ricevuto da clienti e pagato ai fornitori e dipendenti, la cui somma (algebrica ) rappresenta il flusso
di cassa netto dalle operazioni della gestione operativa.
Il metodo indiretto parte dall'utile netto e lo rettifica per le voci di entrata e uscita che non sono il
risultato di operazioni di cassa nel corrente periodo (es. variazioni durante l'esercizio dei saldi
clienti e fornitori; operazioni di investimento; operazioni di finanziamento ; ecc.) per riconciliarlo al
flusso di cassa netto da operazioni della gestione operativa. Il metodo indiretto non espone
pertanto incassi e pagamenti operativi lordi .
METODO DIRETTO
DELLA PRESENTAZIONE DI OPERAZIONI DELLA GESTIONE OPERATIVA O TIPICA ( CONSIGLIATO )
Il metodo diretto richiede il rendiconto per aggregati dei “flussi lordi” di cassa della gestione
operativa ( incassi lordi e pagamenti lordi ).
Se si utilizza questo metodo si devono presentare le seguenti classi di incassi e pagamenti :
 pagamenti dei clienti, inclusi locatari, venditori autorizzati ( rivenditori , intesi come clienti)
 interessi e dividendi ricevuti,
 altri incassi operativi
________________________
33
 salari a dipendenti e pagamenti a fornitori di merce o di servizi, incluso assicuratori,
pubblicitari, ecc.,
 interessi pagati, inclusi disaggi (vedere il Capitolo 4),
 imposte sul reddito pagate,
 altri pagamenti operativi di cassa.
Per identificare tutti i flussi di cassa da operazioni della gestione operativa, si devono analizzare i
conti di costo e di ricavo. L'attività netta, la differenza, tra costi e ricavi nell'esercizio non corri-
sponde solitamente alle relative variazioni di numerario in quanto l'impresa segue generalmente il
principio di competenza.
Pertanto ogni singolo conto deve essere ricondotto dal principio di competenza a quello di cassa.
Inoltre le voci esposte nel prospetto dei flussi di cassa non devono essere uguali a quelle che
appaiono sul conto economico. Per esempio il conto economico può contenere più classificazioni
di spese rispetto a quelle contenute nel prospetto dei flussi di cassa.
Per il metodo diretto è necessaria una riclassificazione (usata come caratterizzante nel metodo
indiretto ) tra utile netto e flusso di cassa netto delle attività operative. Verrà, però in questo caso,
presentato in un allegato separato. Si partirà dal conto economico e si arriverà alle entrate e alle
uscite di cassa.
L'ESEMPIO DELLA VERDI SPA
Gli allegati 2-1 e 2-2 contengono i bilanci comparativi e altre informazioni che riguardano la
società Verdi Spa.
Le registrazioni illustrative sono basate sulle colonne 1 e 4 , del foglio di lavoro presentato
nell'allegato 6-1, e rappresentano i bilanci di verifica all'inizio e alla chiusura del 2012.
Nell'esempio della Verdi Spa, per l’esposizione del flusso di cassa netto da operazioni della gestione
operativa, è usato il metodo diretto.
ALLEGATO 2-1
VERDI S.p.A.
STATO PATRIMONIALE
31 DICEMBRE 2011 E 2012
(in € '000)
2012 2011
ATTIVITÀ
Cassa 88.500 50.000
Crediti (netti) 25.000 45.000
Inventario 145.000 135.000
Totale attività à breve 258.500 230.000
Immobilizzazioni 205.000 200.000
Fondo ammortamento (40.000) (38.000)
Immobilizzazioni. nette 165.000 162.000
Brevetti 7.000 8.000
34
Totale attività a lungo termine 172.000 170.000
Totale attività 430.000 400.000
PASSIVITÀ :
Dividendi deliberati 10.000 12.000
Fornitori 26.000 30.000
Debiti per Imposte e tasse 51.000 36.000
Cambiali finanziarie ( passive ) - 45.000
Totali passività correnti 87.000 123.000
Imposte differite (“Fondo”) 13.000 15.000
Obbligazioni convertibili 32.500 95.000
Disaggio di emissione obbligazioni
convertibili
(Emissione sotto la pari )
Trattasi di onere avente la natura di interesse
sostenuto in anticipo, iscritto tra le passività con
segno - anziché tra le attività con segno +
come previsto da:
- Us Gaap - ASC 480, 210, 405, 470,
505,718,815,825,835,845; - IAS 32, 39, IFRIC 2, 17,
19
( fonte : 2012 Gran Thorton LLP Comparison
between US Gaap and IFRS)
(Per la legislazione italiana e il principio OIC 19,
in accordo con US GAAP, il disaggio va iscritto
tra i risconti attivi, quindi differito ed
ammortizzato)
La riduzione di 4.000 da 6.000 a 2.000
E’ DOVUTO AI MOVIMENTI PER:
 AMMORTAMENTO DISAGGIO ( INCLUSO
NEGLI INTERESSI PASSIVI )
 DISAGGIO OBBLIGAZIONI CONVERTIB
ESTINTE
 DISAGGIO SU CONVERSIONE
OBBLIGAZIONI
 PORZIONE DI DISAGGIO RELATIVO
ALL'EFFETTO EMESSO SUL MERCATO E
POI ESTINTO IN ANTICIPO
.
( 2.000) (6.000)
Totali passività a lungo 43.500 104.000
PATRIMONIO NETTO
Capitale Sociale - Azioni privilegiate 12.000 12.000
Capitale Sociale - Azioni ordinarie 133.000 100.000
Sovrapprezzo azioni 29.000 25.000
Utili non distribuiti 126.000 36.000
Totale patrimonio netto 300.000 173.000
Totale passività e patrimonio netto 430.500 400.000
ALLEGATO 2-2
VERDI S.p.A.
CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2012
(in € '000)
Ricavi +880.000
35
Spese:
 Costo del venduto 440.000
 Spese di vendita 182.000
 Spese generali ed amministrative 85.000
 Interessi passivi 35.000
 Utile sul rimborso anticipato di
obbligazioni
-3800
-742.000
Utile prima delle imposte +138.000
Imposte dell’esercizio ( correnti, differite) -41.800
Utile prima di eventi straordinari +100.000
Utile o perdite straordinarie
Utile netto + 100.000
ULTERIORI INFORMAZIONI:
1. L'utile prima delle imposte include le seguenti voci (non monetarie):
1.a Spese d'ammortamento
( € 3.000 inclusi nelle spese di vendita
e € 4.000 inclusi nelle spese generali e amministrative)
€ 7.000 Vedi registrazioni n.
4 e n. 6
1.b Ammortamento brevetti
(incluso nelle spese generali e amministrative)
1.000 Vedi registrazione
n. 6
1.c Ammortamento disaggio
(incluso negli interessi passivi)
500 Vedi registrazione
n. 9
1.d Perdita ( minusvalenza) sulla vendita di cespiti
(inclusa nelle spese di vendita)
4.000 Vedi registrazione
n. 3
1.e Utile sull’estinzione del prestito obbligazionario
convertibile, prima della scadenza , al netto dell’effetto
fiscale di 1.800 € ( 3.800-1.800=2000)
€ 3.800 Vedi ulteriori
informazioni n. 4 e
le registrazioni n. 9
e n. 10.
2. Sono stati acquistati cespiti per € 30.000 durante il 2012 ( vedi registrazione n. 11 )
3. I cespiti con costo storico di € 25.000 e valore residuo contabile di € 20.000 sono stati
venduti con una perdita di € 4.000 durante i l 2012 ( vedi registrazione n. 3)
Prezzo di vendita 16.000
Valore residuo contabile 20.000
Perdita sulla vendita di
attrezzatura (Minusvalenza) 4.000 ( voce non monetaria)
4. Obbligazioni convertibili emesse con valore nominale di € 24.500 e valore contabile di € 24.000
sono state estinte, in anticipo rispetto alla scadenza mediante riacquisto sul mercato ad un prezzo
più basso, con un esborso di € 20.200 durante il 2012, ottenendo un guadagno (voce non
monetaria) di € 3.800= (24.000 – 20.200) prima delle imposte .
Le imposte relative sono € 1.800. ( Vedi registrazione nn. 9 e 10).
36
5. Durante l'esercizio, l’ulteriore emissione di obbligazioni convertibili con valore nominale di €
38.000 e valore contabile di € 37.000 sono state convertite in 3.300 azioni del valore nominale di €
10 ciascuna. Tali informazioni si inseriscono solo nelle note perché non hanno un effetto sulla
cassa: trattasi di operazione non monetaria. ( Vedi registrazione n. 15).
6. Le cambiali finanziarie passive rappresentano prestiti a breve termine erogati da banche. ( Vedi
registrazione n. 13 ).
7. I dividendi per € 12.000 al 31 dicembre 2011 sono stati pagati all'inizio del 2012. ( Vedi
registrazione n. 12 ).
8. Il saldo fornitori si riferisce a merce acquistata per la rivendita; non ci sono saldi fornitori per servizi
generali, amministrativi e di vendita. ( Vedi registrazione n. 2 ).
9. Il dividendo approvato nel 2012 per € 10.000 non è stato pagato, al 31 dicembre dello stesso
anno. Sarà pagato nel 2013. ( Vedi registrazione n. 14, operazione non monetaria).
37
Per comodità si riporta in anticipo il foglio di lavoro indicato come ALLEGATO 6-1
VERDI S.p.A.
FOGLIO DI LAVORO PER IL
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA
Flussi Lordi
Saldo al Saldo al
31.12.2011 Variazioni 31.12.2012
D (A) Dare Avere D (A)
Cassa 50.000 [16] 38.500 88.500
Crediti netti 45.000 [ l ] 20.000 25. 000
Inventario (Magazzino ) 135.000 [2] 10.000 145.000
Immobilizzazioni 200.000 [11] 30.000 [ 3] 25.000 205.000
Fondo ammortamento
(38.000) [3] 5.000 [4] 3.000 ( 40.000)
[6] 4.000
Brevetti netti 8.000 [6] 1.000 7.000
Disaggio 6.000 [9] 500 2.000
[10] 500
[13] 2.000
[15] 1.000
Dividendi deliberati ( 12.000) [12] 12.000 [14] 10.000 ( 10.000)
Fornitori ( 30.000) [2] 4.000 ( 26.000)
Debiti per Imposte e tasse ( 36.000) [8] 15.000 (51.000)
Cambiali finanziarie passive ( 45.000) [13] 45.000
Imposte differite ( 15.000) [8 ] 2.000 (13.000)
Obbligazioni convertibili ( 95.000) [10] 24.500 32.500
[15] 38.000
Capitale Sociale - Azioni privilegiate ( 12.000) ( 12.000)
Capitale Sociale - Azioni ordinarie (100.000) [15] 33.000 (133.000)
Sovrapprezzo azioni ( 25.000) [15] 4.000 ( 29.000)
Utili non distribuiti ( 36.000) ( 36.000)
Dividendi [14] 10.000 10.000
Ricavi [1] 880.000 (880.000)
Costo del venduto
[2]
440.000 440.000
Spese generali ed amministrative
[6]
5.000 5.000
[7]
80.000 80.000
Spese di vendita
[3]
4.000 4.000
[4]
3.000 3.000
38
[5]
175.000 175.000
Interessi passivi
[9]
35.000 35.000
Utile sul rimborso di obbligazioni
convertibili
[10] 3.800 -3.800
Imposte dell'esercizio (40.000+1.800)
[8]
41.800 41.800
39
REGISTRAZIONI EXTRACONTABILI
Attraverso l’uso combinato di voci del conto economico, voci dello stato patrimoniale e sulla base
delle informazioni supplementari produciamo le seguenti registrazioni della sezione della gestione
operativa che saranno riepilogate nel “foglio di lavoro per il prospetto dei flussi di cassa “(Allegato
6-1) ed anticipate nella pagina precedente per comodità.
L’esame inizia dalle voci di conto economico, in quanto i loro valori esprimono le grandezze
flusso ed rappresentano i movimenti aziendali nel loro completezza.
Il conto economico è quello riclassificato per funzioni detto anche per destinazione ( costo del
venduto ( funzione produzione), spese generali ed amministrative, spese di distribuzione,
Ricavi
La seguente registrazione sul foglio di lavoro rettifica il conto ricavi, come indica la diminuzione dei
crediti, per determinare gli incassi da clienti avvenuti durante l'anno.
Dare Avere
(1) Operazioni della gestione operativa – Incassi da
clienti – Cassa
900.000
Ricavi 880.000
Crediti - Diminuzione 20.000
***
In questa registrazione l’iva sulle vendite, pagata dai clienti , o meglio fatturata ai clienti, non è
evidenziata in quanto non ha impatto sul quantum netto della cassa in entrata.
Infatti , se volessimo evidenziare l’iva sulle vendite avremmo la seguente registrazione
Dare Avere
(Operazioni della gestione operativa – Incassi da
clienti – Cassa
900.000+176.000=1.056.000
Ricavi 880.000
Iva sulle vendite 176.000
Crediti - Diminuzione 20.000
Ma dovremmo aggiungere anche la registrazione del versamento dell’iva all’erario
Dare Avere
Operazioni della gestione operativa – versamento iva
all’erario – Cassa
176.000
Iva sulle vendite 176.000
L’incasso netto sarebbe sempre di €900.000 = 1056.000- 176.00, fermo restando la variazione dei
crediti di 20.000.
Si fa presente che il saldo iva di fine anno, rappresenta il debito o il credito da estinguere nell’anno
successivo o da utilizzare nell’anno successivo, e quindi non impatta sulla cassa dell’anno.
40
Stesso discorso vale per l’iva pagata ai fornitori sugli acquisti di beni e servizi.
Nel presente lavoro l’iva dovuta sarebbe stata inclusa in una voce diversa e separata da “ Debiti
per Imposte e tasse”o in caso di iva a rimborso/ credito in una voce diversa e separata da” Crediti
per imposte e tasse”
Nel Bilancio Italiano formato Cee i movimenti Iva sono trascritti nella classe “Debiti Tributari “ – Altri
Debiti.
La classe Debiti Tributari quindi contiene
Debiti Tributari – Debiti per Imposte sul reddito –Debito Ires , Debito Irap, ecc
Debiti Tributari – Altri Debiti – Riepilogo Iva a debito, ecc
Nel prospetto dei flussi di cassa, metodo diretto, il versamento cumulato nell’anno dell’iva
andrebbe incluso nella sezione Operazioni della gestione operativa, ma ha impatto zero sulla
cassa.
In questo lavoro, l’iva non è specificatamente trattata in quanto non incide sulla produzione o
l’assorbimento di cassa:
incasso l’ iva dai clienti , pago l’iva ai fornitori , verso l’iva all’Erario. Sappiano che l’iva è una
partita di giro a carico solo del consumatore finale e non dell’impresa in genere. Si tralasciano i
casi di imprese con sistematico credito iva.
Se volessimo tracciare i movimenti iva nel prospetto dei flussi di cassa, potremmo Iscrivere l’iva sulle
vendite in avere, con corrispondente aumento in dare della Cassa.
Stesso trattamento va riservato all’iva su acquisti. Iscriveremo l’iva sugli acquisti in dare con
corrispondente diminuzione della Cassa per pagamento, in avere.
La differenza tra iva su vendite e iva su acquisti, in combinazione con il saldo iniziale iva e il saldo
finale, è l’iva versata che annulla le registrazioni precedenti:
Diversi dare Diversi avere
Iva saldo iniziale 100
Iva su vendite 700
a Iva saldo finale 200
a Iva su acquisti 350
a Cassa 250
Si potrà ricalcolare l’iva pagata, come in questo esempio:
saldo iva iniziale -100 debito
iva su acquisti 350 credito
iva su ricavi ( vendite ) compresa
liquidazione iva di fine anno -700 debito
iva versata – ricalcolata- 250
Versato/
Cassa
41
saldo iva finale -200
da versare
nell’anno
successivo
= (+ Saldo iva iniziale + Iva su acquisti + Iva Su vendite – Saldo Iva Finale ) *-1= Importo iva Versata.
***
Il tesoriere delle aziende sa che l’iva incassata dai clienti, o meglio fatturata ai clienti, va versata
all’erario; di conseguenza accantona nei suo piani di cassa l’esborso da effettuare durante lo
scorrere dei mesi.
***
Lo schema del calcolo dell’incasso dei crediti per vendita è il seguente.
Saldo iniziale dei crediti 45.000
Ricavi +880.000
Saldo Finale dei crediti -25.000
= Incasso 900.000
Saldo iniziale dei crediti 45.000
Saldo Finale dei crediti 25.000
Diminuzione -20.000
Poiché i crediti sono diminuiti di € 20.000, sappiamo che gli incassi effettivi ( 900.000 €) sono
superiori ai ricavi esposti nel conto economico ( 880.000 €). Gli incassi dell'esercizio ( 900.00 €)
includono quindi le vendite dell'esercizio e la diminuzione dei crediti.
Se nei crediti esistono conti che non sono relativi a vendite, le variazioni di tali conti intervenute
nell'esercizio, dovrebbero essere escluse dalla registrazione.
Per esempio, l’incasso di un credito derivante dalla vendita di attrezzature dovrebbe essere
addebitata a Incassi da Attività da Investimento.
Quando si analizza il saldo dei crediti, inoltre, deve essere considerato l'ammontare portato a
perdite su crediti (crediti netti): tali perdite, infatti, non movimentano la “ cassa”.
Costo del venduto
L'ammontare del costo del venduto per l'anno è € 440.000.
Tale cifra non è pari alle uscite dell'anno per gli acquisti. Altri due conti dello stato patrimoniale
influenzano le uscite per acquisti: Inventario e Fornitori.
dare avere
(2) Costo del venduto 440.000
Inventario ( aumento ) 10.000
Fornitori ( diminuzione debiti vs fornitori) 4.000
Operazioni della gestione operativa- Pagamento per
merce acquistata e rivendibile ( uscita di cassa )
454.000
42
L’inventario , il magazzino, non è una posta che genera direttamente uscite o entrate di cassa, in
quanto può essere considerato il parcheggio della movimentazione di numerario; solo gli acquisti e
le vendite generano pagamenti ed incassi di cassa.
Ma, per calcolare il valore degli acquisti, vista la evidenza contabile del costo del venduto, è
necessario utilizzare il conto “inventario” .
Con l’utilizzo del conto “inventario/magazzino/ stock”, il valore degli acquisti pari a 450.000 euro è
cosi calcolato.
Calcolo del Costo degli acquisti
Rimanenze iniziali dato di bilancio +135.000
Rimanenze finali dato di bilancio -145.000
Costo del venduto +440.000
Acquisti ( ricalcolato per differenza ) +450.000 = 440.000+10.000
Per arrivare al valore dei pagamenti, il valore degli acquisti, una volta calcolato, è rettificato dalla
variazione dei saldi fornitori ( saldo anno in chiusura meno saldo anno precedente) :
--26.000- (- 30.000 )= + 4.000  riduzione del saldo  dare  entrata.
Saldo fornitori iniziale – 30.000
Incremento del conto Acquisti – 450.000
Meno
Saldo finale del conto fornitori – ( -26.000)
Uscita di cassa per il pagamento degli acquisti = - 454.000 = -450.000-4.000
L'aumento dell'inventario di +10.000 € ( da 135.000 € a 145.000 €)
indica che
1) per l'acquisto di merce di € 450.000
è stata pagata una somma (454.000 € )
più elevata per € 14.000
rispetto al costo del venduto ( 440.000 €) incluso nell'utile netto;
2) durante l'anno
è stata acquistata merce ( 450.000 € )
maggiore per € 10.000
di quella venduta, valutata al costo ( 440.000 €).
Magazzino iniziale 135.000,00 Debiti vs Fornitori iniziale 30.000,00
+ Acquisti 450.000,00 + Acquisti 450.000,00
- Costo delle merci vendute 440.000,00 Pagamenti per acquisto merci - 454.000,00
Magazzino finale 145.000,00 Debiti vs Fornitori finale 26.000,00
145.000,00 26.000,00
delta magazzino 10.000,00 delta fornitori - 4.000,00
Costo delle merci vendute 440.000,00
Pagamenti per acquisto merci 454.000,00
Acquisti 450.000,00 10.000,00
43
Costo delle merci vendute 440.000,00
Pagamenti per acquisto merci 454.000,00
Costo delle merci vendute
+ Delta Magazzino- Delta
Fornitori
Questa conclusione, merce acquistata ( 450.000€) maggiore di quella venduta ( 440.000€),
valutata al costo, viene raggiunta indipendentemente dalle variazioni nel saldo fornitori.
La variazione dei saldi fornitori influenza la consistenza del pagamento, non già le relazioni
economiche.
Cosi se avessimo un delta fornitori di € +33.000, il risultato non cambierebbe
Magazzino iniziale 135.000,00 Debiti vs Fornitori iniziale 55.000,00
+ Acquisti 450.000,00 + Acquisti 450.000,00
- Costo delle merci vendute 440.000,00 Pagamenti per acquisto merci - 417.000,00
Magazzino finale 145.000,00 Debiti vs Fornitori finale 88.000,00
145.000,00 88.000,00
delta magazzino 10.000,00 delta fornitori 33.000,00
Costo delle merci vendute 440.000,00
Pagamenti per acquisto merci 417.000,00
Acquisti 450.000,00 10.000,00
Costo delle merci vendute 440.000,00
Pagamenti per acquisto merci 417.000,00
Costo delle merci vendute
+ Delta Magazzino- Delta
Fornitori
Viceversa qualora avessimo la diminuzione dell'inventario di -10.000 € ( da 145.000 € a 135.000 €)
avremmo che
1) l'acquisto di merce per € 450.000
è stato pagato con una somma (454.000 € )
meno elevata per € 6.000
rispetto al costo del venduto ( 460.000 €) incluso nell'utile netto;
2) durante l'anno
è stata acquistata merce ( 450.000 € )
in misura minore per € 10.000
rispetto a quella venduta, valutata al costo ( 460.000 €).
Magazzino iniziale 145.000,00 Debiti vs Fornitori iniziale 30.000,00
44
+ Acquisti 450.000,00 + Acquisti 450.000,00
- Costo delle merci vendute 460.000,00 Pagamenti per acquisto merci - 454.000,00
Magazzino finale 135.000,00 Debiti vs Fornitori finale 26.000,00
135.000,00 26.000,00
delta magazzino - 10.000,00 delta fornitori - 4.000,00
Costo delle merci vendute 460.000,00
Pagamenti per acquisto merci 454.000,00
Acquisti 450.000,00 - 10.000,00
Costo delle merci vendute 460.000,00
Pagamenti per acquisto merci 454.000,00
Costo delle merci vendute + Delta
Magazzino- Delta Fornitori
Questa conclusione, merce acquistata ( 450.000 €) minore di quella venduta ( 460.000€), valutata
al costo, viene raggiunta indipendentemente dalle variazioni nel saldo fornitori. La variazione dei
saldi fornitori influenza la consistenza del pagamento, non già le relazioni economiche.
*****
Si ricorda che nella pratica, il costo del venduto comprende entrate da numerose fonti.
L'ammontare del costo del venduto potrebbe includere anche rettifiche di inventario( differenze
fisiche in + e in - di inventario, furti, distruzioni, rinvenimenti, svalutazioni e rivalutazioni , scarti, ecc.)
che non vanno incluse tra le variazioni di numerario.
Pertanto, il conto del costo del venduto dovrebbe essere analizzato attentamente quando si
esamina l’uscita di cassa per acquisti, intesa quale risultanza algebrica.
***
E’ interessante proporre la seguente rappresentazione complessiva dei cicli aziendali.
Si noti che il ciclo monetario si differenza dal ciclo economico: i tempi di rilevazione dei costi e dei
ricavi sono differenti rispetto alla rilevazione dei pagamenti e dei fornitori.
I tempi monetari si spostano in avanti rispetto ai tempi economici.
Il principio di competenza anticipa il corrispondente principio di cassa.
Il pagamento e l’incasso sono i momenti finali delle transazioni economiche e sono la prova
oggettiva della performance aziendale.
45
Tempo -------->
ciclo commerciale Previsioni e Programmi
Ordine di
acquisto
Ordine di
vendita
ciclo logistico Previsioni e Programmi
entrata merce / materie
prime e carico di magazzino
uscita dal magazzino
merce / prod finiti
ciclo tecnico produttivo Previsioni e Programmi
prelievo dal
magazzino m.p
avvio della
produzione
entrata della produzione nel
magazzino prod finiti o
merci
ciclo economico e
patrimoniale e finanziario
Previsioni e Programmi
rilevazione del costo di
acquisto e del debito vs
fornitore
rilevazione del ricavo e
del credito vs cliente
Ciclo monetario
Previsioni e Programmi
Pagamento al
fornitore
Incasso dal
cliente
Spese di vendita
L'analisi delle spese di vendita risulta complicata dall'inclusione di operazioni diverse dalle
operazioni della gestione operativa. Sono necessarie tre registrazioni per la giusta classificazione
delle spese di vendita e l'identificazione delle voci non monetarie per la composizione successiva
della riconciliazione tra utile netto e flusso di cassa.
Prima registrazione ( Rif. Ulteriori Informazioni n. 3 e n. 1.d):
Dare Avere
(3) Attività d'investimento - incassi dalla vendita di
immobilizzazioni
16.000
Spese di vendita:
. Perdita sulla vendita di immobilizzazioni 4.000
. Fondo ammortamento 5.000
Immobilizzazioni 25.000
Questa registrazione riscrive la registrazione della perdita riconosciuta sulla vendita di attrezzatura,
stralciandola dalla classe Spese di Vendita. Infatti gli introiti provenienti dalla vendita dei cespiti
sono inclusi nelle attività d'investimento anche se la perdita, derivante dalla vendita, è iscritta
come spesa operativa nel conto economico.
46
Seconda registrazione ( Rif. Ulteriori Informazioni n. 1.a):
Dare Avere
(4) Spese di vendita:
Ammortamento 3.000
Fondo ammortamento 3.000
Questa registrazione riscrive la registrazione dell'ammortamento, operazione non monetaria,
stralciandola dalle spese di vendita.
Terza registarzione:
Dare Avere
(5) Spese di vendita 175.000
Operazioni della gestione operativa – esborsi per
spese di vendita
175.000
Questa registrazione, complemento delle precedenti, definisce l'importo di cassa, utilizzato durante
l'anno, per il pagamento delle spese di vendita.
L'importo si trova sottraendo la perdita sulla vendita di attrezzatura ( € 4.000) e l'ammortamento (€
3.000 ) dalle spese di vendita totali di bilancio pari a € 182.000 € in quanto importi non monetari:
182.000
-3.000
- 4.000
=175.000
N.b. non sono state fatte delle registrazioni di storno ma sono state riscritte le registrazioni.
Spese generali e amministrative
Le spese generali e amministrative, come le spese di vendita, contengono "componenti non
monetarie" che devono essere identificate. La somma di queste voci deve essere determinata al
fine di stabilire l'ammontare da esporre come flusso di cassa per pagare le spese generali ed
amministrative. Analizzando i conti, possiamo individuare il tipo di “spesa non monetaria” che viene
solitamente incluso nelle spese generali ed amministrative: l’ammortamento.
La seguente registrazione storna tale componente non monetaria dalle spese generali e
amministrative presentate a conto economico riscrivendola nella voce Ammortamento. Vedi il Rif.
ad “Ulteriori Informazioni n. 1”.
Dare Avere
(6) Spese generali e amministrative
47
Ammortamento 5.000
Brevetti ( ammortamento in conto diretto del cespite ) 1.000
Fondo ammortamento 4.000
La successiva registrazione stabilisce l'ammontare delle spese generali e amministrative che hanno
richiesto un movimento di cassa. L'ammontare è determinato dalla sottrazione delle voci non
monetarie ( 5.000 €=1.000 €+ 4.000 € ), dalle spese generali ed amministrative ( 85.000 € - 5.000 €=
80.000 €).
Dare Avere
(7) Spese generali e amministrative 80.000
Operazioni della gestione operativa -
pagamenti per spese generali e
amministrative
80.000
In questo esempio non esistevano passività ( debiti verso fornitori ) per spese generali ed
amministrative sia all'inizio sia alla fine dell'anno. Pertanto tutte le spese generali ed amministrative
sono state pagate per cassa e sono state rettificate solo dalle operazioni non monetarie predette.
Nella pratica
 i residui debiti verso fornitori per servizi generali, amministrativi
 i residui debiti verso fornitori di materiali o merci,
 i residui debiti verso fornitori di immobilizzazioni ,
possono essere individuati per permettere una puntuale misurazione dei flussi di cassa generati o
assorbiti.
In alternativa, il redattore del prospetto dei flussi di cassa o il tesoriere può stimare il peso dei
suddetti fornitori sul totale debito verso i creditori nel loro complesso.
Imposte dell'esercizio
Le imposte dell’esercizio derivano, principalmente,oltre ad altre imposte come l’IRAP, dalla
somma algebrica di tre voci economiche a cui corrispondono le voci patrimoniali.
dare avere
Registrazione delle imposte
correnti
Imposte correnti A Debiti per imposte
Registrazione delle imposte
differite
Imposte differite A Fondo imposte differite
Registrazione delle imposte
anticipate
Attività per imposte anticipate A Imposte Anticipate ( Imposte differite attive)
Storno delle imposte differite
precedentemente
accantonate
Fondo imposte differite A Imposte differite
Storno delle imposte
anticipate precedentemente
registrate
Imposte Anticipate ( Imposte
differite attive)
A Attività per imposte anticipate
Nel nostro esempio, quattro conti influenzano la somma pagata per imposte dell’esercizio:
- imposte correnti dell’esercizio
- debiti per imposte e tasse
- fondo imposte differite
48
- imposte sull’utile da rimborso delle obbligazioni ( altre imposte )
Nell’esempio non sono distinti separatamente né i valori delle voci economiche e né le voci di
stato patrimoniale. Nella voce imposte d’esercizio è iscritta l’imposta per l’utile sul rimborso delle
obbligazioni.
Pertanto, dobbiamo esercitarci a ricostruire il valore lordo delle imposte dovute, le imposte correnti.
Stato Patrimoniale Conto economico
Debiti per
imposte
Fondo Imposte
differite
Imposte
corrente
Imposte
differita
Altre
imposte
Totale
imposte
dell'esercizio
( saldo di
bilancio )
Saldo iniziale - 36.000 - 15.000
altre imposte - 1.800 ................ 1.800 1.800
Imposte correnti - 42.000 ................ 42.000 42.000
Imposte differite ................. 2.000 - 2.000 - 2.000
Pagamento 28.800 ................. -
Saldo finale di bilancio - 51.000 - 13.000 41.800
Segno avere Segno avere Segno dare Segno avere Segno dare Segno dare
Procedura di calcolo dettagliato delle imposte d’esercizio pagate
Saldo delle imposte dell'esercizio a conto economico 41.800
meno variazione annua del fondo imposte differite ( - (-2000 €)
( aggiunta della voce non monetaria per sterilizzazione della stessa ) 2.000 voce non monetaria
meno altre imposte - 1.800
= totale valore lordo delle imposte correnti (sul reddito) 42.000
saldo finale del debito per imposte 51.000
meno saldo iniziale del debito per imposte - 36.000
meno altre imposte - 1.800
meno valore lordo delle imposte correnti ( sul reddito) - 42.000
= totale imposte correnti pagate
( correnti sul reddito per 27.000
+ altre imposte 1.800) - 28.800
Ora possiamo calcolare con i dati di bilancio, ( ultimi righi del prospetto precedente ) il
pagamento delle imposte d’esercizio. Come si nota il risultato pari a 28.800 è identico a quello
calcolato in modo dettagliato per tipo di imposta ( corrente, differita, altra imposta).
segno
Saldo d'apertura – Debiti per imposte € 36.000 avere
Più :
Imposte dell'esercizio ( +42.000 +1.800-2.000) 41.800 avere
Variazione Fondo imposte differite ( -15.000-(-13.000))
- necessario per ricostituire il valore lordo delle imposte d’esercizio pari a
2.000
avere
49
43.800-
Meno: Imposte dell’esercizio pagate 28.800 dare
Saldo di chiusura - Debiti per imposte € 51.000 avere
La seguente registrazione documenta i movimenti in partita doppia per arrivare alle imposte
d’esercizio pagate.
Dare Avere
(8) Imposte dell'esercizio ( da conto economico ) 41.800
Fondo imposte differite ( variazione dei saldi ) 2.000
Debiti per Imposte - Variazione dei saldi-
( 51.000 – 36.000 )
15.000
Operazioni della gestione operativa –
pagamento per imposte d’esercizio
28.800
Notate che le imposte dell'esercizio, pari a 41.800 €, sono formate da
a) 42.000€ per imposte correnti sul reddito, pagate per 27.000€ (( -51.000€ – (-36.000€ ) -42.000€ ))
b) 1.800€ per imposte pagate attribuibili all'utile sul rimborso di obbligazioni, utile pari a 3800
c) recupero di imposte differite pari a 2.000€ ( movimento non monetario ).
Interessi passivi
Il saldo alla fine dell’esercizio è pari ad € 35.000 per spese per interessi, di cui € 500 rappresentano
l'ammortamento del disaggio, voce non monetaria.
Pertanto € 34.500 ( 35.000 -500 ) sono stati effettivamente pagati per interessi passivi poiché sia
all'inizio che alla fine dell'anno non esistevano debiti per interessi.
Dare Avere
9) Interessi passivi ( saldo di bilancio) 35.000
Disaggio ( ammortamento annuale ) 500
Operazioni della gestione operativa - pagamento per
interessi
34.500
Utile sul rimborso di obbligazioni convertibili ( vedi ulteriore informazione n. 4)
L'utile, a favore dei possessori, sul rimborso di obbligazioni, per estinzione anticipata, deve essere
escluso dalla categoria di operazioni della gestione operativa nel prospetto dei flussi di cassa, in
quanto voce non monetaria.
Il pagamento per l'estinzione dei titoli, invece, è esposto, come uso di numerario, nella categoria
di operazioni di finanziamento . Potete notare, con la registrazione n. 8 , che il pagamento delle
50
imposte sull'utile è stato esposto, separatamente, tra le operazioni della gestione operativa. La
registrazione seguente soddisfa quanto detto:
Dare Avere
(10) Obbligazioni convertibili 24.500
Disaggio ( storno quota residua disaggio) 500
Utile sul rimborso di obbligazioni ( prima delle
imposte)
3.800
Operazioni di finanziamento - pagamento per
estinzione di titoli
20.200
51
CAPITOLO 3
I FLUSSI DI CASSA DALLE OPERAZIONI D’INVESTIMENTO
Le operazioni di investimento includono l’erogare ed l’incassare prestiti attivi( esclusi quelli gestiti
dagli istituti finanziari), l’acquisire e il rimborsare titoli obbligazionari o azionari , l’acquistare e il
vendere immobili, impianti e macchinari ed altri cespiti destinati dall’impresa al ciclo della
produzione di merci o servizi. Tali operazioni escludono l’acquisto e la vendita di prestiti , debiti o
azioni destinati appositamente alla rivendita ( Rif. Asc 230-10-20 Glossario ).
Le entrate per incassi e le uscite per pagamenti di crediti commerciali o di prestiti già concessi
possono classificarsi o tra le attività per investimenti o tra quelle per attività operative.
Vanno incluse tra i flussi per attività operative se l’impresa ha per oggetto la compravendita di beni
e servizi intesi come crediti o prestiti( ad . esempio le imprese di factoring).
Vanno incluse tra le operazioni di investimento se l’impresa ha per oggetto la compravendita di
beni o servizi diversi dai crediti o dai prestiti: infatti in questo caso, gli incassi, i crediti o i prestiti non
sarebbero generati dall’attività tipica.
Le entrate di cassa da operazioni d'investimento ( Rif. Asc 230-10-45-12 ) sono:
 incassi per rimborso di prestiti concessi a terzi ( attivi )
 incassi per rimborso di obbligazioni sottoscritte dall’azienda, ma emesse da altre entità
 incassi per vendita di azioni, emesse da altre aziende, acquisite dall'impresa,
 incassi dei dividendi straordinari connessi ai titolo azionari in portafoglio
 incassi dalla vendita di immobilizzazioni ed altre attività produttive.
Le uscite di cassa da operazioni d'investimento ( Rif.Asc 230-10-45-13) sono:
 esborsi per prestiti ( attivi) erogati dall'impresa a terzi
 pagamenti per l'acquisizione di obbligazioni emessi da altre entità, sottoscritte e pagate
dall’impresa
 pagamenti per l'acquisto di azioni /partecipazioni in altre imprese
 pagamenti -inclusi gli acconti, gli anticipi - per l'acquisto di immobilizzazioni e altre attività
produttive (inclusa la capitalizzazione degli interessi).
Le entrate e uscite di cassa da attività d'investimento devono essere esposte separatamente nel
prospetto dei flussi di cassa e per valori lordi . Per esempio, le uscite per l'acquisto di
immobilizzazioni devono essere esposte separatamente dalle entrate derivanti dalla loro vendita.
Il prospetto dei flussi di cassa distingue le attività acquistate e tenute per molto tempo e destinate
all’uso ripetuto ( attività d'investimento) e quelle che sono acquistate e tenute giusto il tempo
necessario per la rivendita, nel corso normale degli affari (operazioni della gestione operativa).
Certi incassi e pagamenti possono rientrare in più di una categoria di flussi di cassa( flussi da
gestione operativa; flussi da operazioni di investimento; flussi da operazioni di finanziamento ).
Per esempio, l'acquisto e la vendita di attrezzatura vengono considerati generalmente operazioni
di investimento. L'attrezzatura potrebbe però essere stata acquistata per essere affittata a terzi per
un breve periodo e poi rivenduta (es. l'acquisto di macchine per movimento terra da parte di una
impresa di noleggio macchine pesanti). In tal caso l'acquisto, il noleggio e la vendita di tali beni
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
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Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
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Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
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Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
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Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
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Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti
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Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della tesoreria nelle aziende commerciali ed industriali. le operazioni ricorrenti

  • 1. 1 Quaderno di contabilità e finanza Il Prospetto dei Flussi di Cassa. Il Metodo Diretto ed la Gestione della Tesoreria nelle Aziende Commerciali ed Industriali. Le Operazioni Ricorrenti Dott. Aldo Di Matteo Dottore Commercialista- Revisore dei Conti. Amministratore di InRete Business srl aldo.dimatteo@inretebusiness.it; mobile +39.347.340.14.81
  • 2. 2 Agosto 2014 INDICE INTRODUZIONE E PREMESSA I LIMITI DEL LAVORO ED AVVERTENZE L’USO DELLA PARTITA DOPPIA LE RAGIONI PER UNA ANALISI DEI FLUSSI DI CASSA CON IL METODO DIRETTO L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELL’UFFICIO TESORERIA NELLE AZIENDE COMMERCIALI ED INDUSTRIALI CAPITOLO 1  PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA - INTRODUZIONE  S C O P O  LO SCOPO PRIMARIO DI UN PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA  CONFRONTO TRA IL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA ED IL RENDICONTO FINANZIARIO  MESSA A FUOCO SULLA CASSA ED EQUIVALENTI DI CASSA  FLUSSI DI CASSA NETTI E LORDI  CLASSIFICAZIONE DI ENTRATE E USCITE CAPITOLO 2  I FLUSSI DI CASSA DALLE OPERAZIONI DELLA GESTIONE OPERATIVA O TIPICA  CLASSIFICAZIONE DELLE VOCI  PRESENTAZIONE DELLE OPERAZIONI DELLA GESTIONE OPERATIVA O TIPICA NEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA: METODO DIRETTO  L'ESEMPIO DELLA VERDI SPA  ALLEGATO 2-1 (STATO PATRIMONIALE)  ALLEGATO 2-2 (CONTO ECONOMICO ED ULTERIORI INFORMAZIONI)  REGISTRAZIONI EXTRACONTABILI CAPITOLO 3  I FLUSSI DI CASSA DALLE OPERAZIONI D’INVESTIMENTO  CASI PARTICOLARI o UTILI E PERDITE SULLA CESSIONE DI BENI o UTILI E PERDITE INVOLONTARI o ALTRI RIMBORSI ASSICURATIVI o CAPITALIZZAZIONE DI INTERESSI o DIVIDENDI  PRESENTAZIONE DELLE OPERAZIONI D’INVESTIMENTO NEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA  REGISTRAZIONI EXTRACONTABILI CAPITOLO 4  I FLUSSI DI CASSA DALLE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO  CASI PARTICOLARI o AMMORTAMENTO DI AGGI ( PREMI ) E DISAGGI
  • 3. 3 o UTILI E PERDITE SULL'ESTINZIONE DI UN DEBITO o RIMBORSI ASSICURATIVI  PRESENTAZIONE DI OPERAZIONI DI FINANZIAMENTONEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA  REGISTRAZIONI EXTRACONTABILI CAPITOLO 5  OPERAZIONI NON MONETARIE  PRESENTAZIONE DI OPERAZIONI NON MONETARIE NEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA  REGISTRAZIONI EXTRACONTABILI CAPITOLO 6  LA PREPARAZIONE DEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA UN’ ULTERIORE ESEMPLICAZIONE : L’IMPRESA ROSSI UN CASO CONCRETO : LA DISTRIBUZIONE DI MATERIALE ELETTRICO SPA ( in formato elettronico excel ) APPENDICE 1 Raccordo tra prospetto dei flussi di cassa e piano di cassa decadale. Un esempio. APPENDICE 2 Movimenti di magazzino, fornitori ed effetti sul pagato.
  • 4. 4 INTRODUZIONE E PREMESSA Dalla esperienza personale, vissuta in aziende di medie e grandi dimensioni, e dalla conoscenza diretta ed indiretta di imprese di piccole e piccolissime dimensioni, ho potuto osservare come sia difficile avvicinare il mondo della finanza, propriamente bancario, al mondo delle imprese. Ciò è dovuto alle più svariate motivazioni che vanno, ad esempio  dal maggior peso che il fattore economico ( costi e ricavi ) ha avuto ed ha nei bilanci aziendali rispetto al peso del fattore monetario – si pensi al principio di competenza, alle valutazioni basate sul costo storico , alla rappresentazione contabile del leasing  dalla difficoltà, per non parlare delle impossibilità, di “ possedere” la materia bancaria, anche nei suoi elementi più essenziali per le imprese, quale l’estratto del conto corrente bancario, viste le diverse causali delle operazioni, i diversi software di home banking, …. Per non parlare dei conteggi delle spese e delle competenze, spesso oggetto di contestazioni e contenziosi. Il presente lavoro, ha lo scopo di porre al centro dell’attenzione il “denaro” e il “modo diretto” in cui, dal punto di vista contabile ed organizzativo si possono ricavare le informazioni utili sui movimenti e sulle consistenze di “ cassa” al fine ultimo di valutare l’impresa quale fonte di produzione o di distruzione di ricchezza, ben conscio che la ricchezza non sempre è rappresentato dall’accumulo di elementi numerici facilmente misurabili. L’applicazione, nel concreto, del metodo diretto di costruzione del prospetto dei flussi di cassa , è rivolta alle funzioni aziendali preposte alla pianificazione e al controllo della gestione, oltre che alla funzione di Tesoreria. Il metodo diretto per l’analisi dei flussi di cassa può e deve essere il “ collante“ tra i report in fase di budget - forecast - consuntivo e la gestione di tesoreria: la liquidità , la consistenza e i movimenti di cassa e banche devono essere il target finale delle operazioni aziendali nel loro complesso. LIMITI DEL LAVORO ED AVVERTENZE Il presente lavoro, non vuole essere esaustivo di tutte le problematiche connesse alla compilazione e alla predisposizione e all’uso del prospetto di cassa e alla valutazione delle sue conclusioni . Le informazioni e le elaborazioni contenute nel presente lavoro non sostituiscono né possono essere considerate alla stregua di un parere professionale. La trattazione è limitata alle imprese industriali e commerciali e non alle società finanziarie, alle società di investimento. Non è affrontato il tema dell’applicabilità del prospetto dei flussi di cassa alle organizzazioni senza fini di lucro come per esempio agli ospedali o agli enti assistenziali. Stesso discorso vale in tema di bilanci di enti pubblici locali e statali. Inoltre non sono stati trattati i seguenti argomenti:, il prospetto dei flussi nei gruppi ( prospetto consolidato), l’esposizione o meno del flusso di cassa per azione nel prospetto; i flussi di cassa per particolari operazioni ( attività cessate,eventi straordinari, cambiamenti dei principi contabili; gli effetti della conversione delle valute straniere; operazioni di fusione ed acquisizione, flussi di cassa per settori di attività ); l’obbligo o meno del rielaborazione dei bilanci di esercizi precedenti nel caso di prima stesura del prospetto dei flussi di cassa. L’esemplificazione esposta, in quanto tale,
  • 5. 5 contempla solo le operazioni tipiche delle industrie e delle imprese commerciali. Non sono state analizzate, per esempio, le operazioni sui derivati, vincoli sulla cassa e sugli equivalenti di cassa. L’USO DELLA PARTITA DOPPIA La presente trattazione, nella sua applicazione concreta, nelle sue esemplificazioni e nella sua casistica utilizza il metodo della partita doppia. Tale metodo permette di seguire la formazione dei valori che si accumulano nei conti incassi e pagamenti lordi. Tale metodo è normalmente conosciuto dalle persone interessate alla finanza e alla contabilità. LE RAGIONI PER UNA ANALISI DEI FLUSSI DI CASSA CON IL METODO DIRETTO Perché un’analisi della cassa e dei suoi equivalenti/ denaro? Le ragioni sono molteplici. Ragioni di ordine pratico. La percezione di valore di un qualcosa , l’azienda, il terreno, gli automezzi, l’opera d’arte, i debiti, i finanziamenti, le azioni si misura, attualmente in denaro. Ragioni di ordine organizzativo. Il denaro è rappresentato da numeri. Il numero è facilmente organizzabile in dati, è facilmente trasferibile nel tempo, nello spazio, tra individui e persone collettive. Ragioni di ordine scientifico. I movimenti di denaro – i flussi- , adeguamente classificati spiegano le cause di successi o insuccessi, leciti o illeciti, in ambito personale, aziendale , statale. Perché un’analisi dei flussi di cassa? Le buone decisioni di investimento si basano sul metodo del valore attuale netto ( VAN). Il metodo del valore attuale netto sconta i flussi di cassa liberi ( FCFF- free cash flows to firm ), ad un tasso di attualizzazione ke, quando l’unico finanziamento considerato è quello da capitale proprio. Anche le buone decisioni di finanziamento si basano sul metodo del valore attuale netto, ma, nello specifico, dell’indebitamento. Tra le decisioni di investimento, annoveriamo l’acquisto di aziende o rami di azienda, gli scorpori, le fusioni, i passaggi di pacchetti azionari o di quote. Ma le decisioni di investimento normalmente interagiscono e non possono essere separate (Brealy- Myers- Sandri ). Ecco che anche il metodo del valore attuale netto si adegua. I flussi di cassa liberi per l’azienda ( FCFF), liberi per ripagare i portatori di capitali e per ripagare gli azionisti e i soci vanno a scontarsi ad un tasso complesso quale il WACC ( weighted average cost of capital – costo medio ponderato del capitale). Il crescente peso che i flussi di cassa hanno assunto nella pratica, ha prodotto il consolidamento dei metodi basati su essi nelle valutazioni aziendali: è notorio la diffusione del discounted cash flow (DCF) analysis, metodo di origine anglosassone, a partire dal 1929 a seguito della crisi del mercato azionario americano. Con Brealy-Myers- Sandri (Principi di Finanza Aziendale, McGrawHii) le imprese devono decidere - quanto e in quali attività investire e - come raccogliere i fondi necessari” . La ragione dell’utilizzo dei flussi di cassa, intesi come variazioni incrementali o decrementali del
  • 6. 6 denaro e dei suoi equivalenti, risiede nella coerenza di tale grandezza con gli investimenti e i finanziamenti intesi come fabbisogni e coperture incrementali, quindi di pari natura. Ma perché è importante disporre di riserve di liquidità, di fondi liquidi e flussi di cassa positivi? Richiamando Keynes - Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta del 1936 - le motivazioni che inducono a detenere moneta sono quattro: il movente del reddito, volto a detenere moneta in funzione delle transazioni che si desiderano effettuare; il movente commerciale, che spinge a detenere moneta per affrontare il periodo che intercorre tra il pagamento dei costi di produzione e il momento in cui si percepiscono i ricavi (insieme al movente del reddito, costituisce il movente per le transazioni); il movente precauzionale, che nasce dalla volontà di mettersi al sicuro da eventuali rischi; il movente speculativo (Wikipedia). La mancanza di liquidità è costosa per l’azienda, perché deve rivolgersi all’esterno, ai soci o ai terzi, per rispettare gli impegni presi Le riserve di liquidità sono utili per un motivo precauzionale : sono utili per fronteggiare possibili futuri periodi di scarsa liquidità, e per far fronte alle obbligazioni già assunte o da assumere nel futuro. Le riserve di liquidità permettono di poter sfruttare le opportunità d’investimento future, senza dover sopportare costi troppo elevati o, nella peggiore delle ipotesi, senza dover rinunciare a tali opportunità. Per misurare l’accumulo o il depauperamento del “denaro” in un determinato periodo amministrativo, nella gestione caratteristica delle imprese economiche , le istituzioni contabili nazionali ed internazionali indicano 2 metodi:  diretto ed  indiretto. L’international Accounting Standars Board ( IASB) con l’ IFRS / IAS n. 7 incoraggia il metodo diretto, nel calcolo del flusso finanziario della gestione operativa. Tale metodo fornisce informazioni che possono essere utili nella stima dei flussi futuri finanziari che non sono disponibili con il metodo indiretto; Il metodo diretto permette di avere il totale dei Il VAN di un investimento valore attuale netto, in inglese NPV, net present value, è il valore algebrico attualizzato dei flussi di cassa in entrata e in uscita e decurtato dell’uscita di cassa dell’investimento iniziale. Il VAN di un finanziamento è il valore algebrico attualizzato dei flussi di cassa in entrata e in uscita e decurtato dell’entrata iniziale di cassa proveniente dal finanziamento previsto.
  • 7. 7 pagamenti e il totale degli incassi della gestione aziendale, e in particolare della gestione operativa, suddivisi per categorie significative ed aderenti alla gestione praticata nella realtà delle migliori aziende organizzate. Sono note le ragioni di tale scantonamento e della poca diffusione del metodo diretto: mancanza di dati organizzati all’interno dell’organizzazione aziendale ; facilità di usare il metodo indiretto per l’analista esterno; utilizzo del principio di competenza anziché di quello per cassa; duplicazione di prospetti ( prospetto vero e proprio e riconciliazione )nel caso di utilizzo del metodo diretto. Come esempio della poca ed non immediata significatività delle informazioni ricavabili dal metodo indiretto, possiamo pensare alla somma degli utili ed ammortamenti ( autofinanziamento lordo ). Stante la maggiore significatività del metodo diretto di tipo analitico, il suo utilizzo potrà essere maggiormente diffuso se si partisse, per lo scopo finale, da una contabilità per cassa che espone tutti i movimenti di cassa e banca secondo la quale ogni movimento viene codificato in modo da consentire una precisa attribuzione alle voci del rendiconto. L’incoraggiamento dello Ias 7 nella versione del 2007, si è trasformato a luglio 2010 nell’Exposure Draft IASB. Tale bozza propone sia l’obbligo di utilizzo del metodo diretto per la presentazione dei flussi di cassa, inclusi quelli derivati dalla gestione operativa, sia l’obbligo di presentare il prospetto di riconciliazione del risultato economico di bilancio con il flusso di cassa della gestione operativa. L’ORGANIZZAZIONE DELL’UFFICIO TESORERIA Nell’ambito aziendale, la funzione Tesoreria presiede la gestione della cassa di breve periodo. La funzione pianificazione finanziaria presiede la gestione della cassa nel medio e lungo periodo: presiede la gestione complessiva dell’attivo, del passivo e del patrimonio netto; presiede la gestione degli investimenti e quella dei finanziamenti. Nelle aziende medio grandi la gestione della Cassa/ Banche, molto spesso, è affidata in maniera specifica alla figura del responsabile di tesoreria. Tale figura, nella fase finale, di pagamento ed incasso delle transazioni aziendali, è il riferimento di tutte le altre funzioni. Il Tesoriere riceve informazioni e sollecitazioni da tutti i vari responsabili: commerciale, credito, acquisti e fornitori, logistica, pianificazione e controllo, risorse umane o disumane. Nelle aziende della grande distribuzione organizzata,ove sono presenti sia la sede centrale sia le filiali, le funzioni di cui sopra, spesso sono replicate, anche se in misura e in modi differenti, a cascata. Nelle medie aziende la funzione di tesoreria è affidata normalmente ad un funzionario con qualifica di responsabile amministrativo e finanziario. Nelle aziende piccole e micro, quasi sempre la funzione di tesoreria è accentrata nelle mani dell’imprenditore e non comprende una attività costante di monitoraggio e gestione, ma semplicemente di prelievo, di versamento e controllo del saldo di conto corrente bancario. La funzione Tesoreria, oltre ad interagire con le funzioni interne dell’azienda, è altresì coinvolta nella gestione delle relazioni esterne con gli enti finanziatori : soci, banche, dipendenti, fornitori, uffici fiscali laddove l’ufficio diventa il luogo finale ove si manifesta lo stato di salute o di crisi delle organizzazioni collettive economiche. L’ufficio cassa e banche ( Tesoreria ) riceve o dovrebbe ricevere info e dati sia da enti interni sia da enti esterni. Le informazioni che l’ufficio tesoreria raccoglie sul suo “ cruscotto” possono essere analizzate nelle seguenti a seconda delle aree di provenienza: operativa, investimento, finanziamento.
  • 8. 8 Operazioni della gestione operativa Dividendi ricevuti da partecipate Bonifici per incasso dividendi Esborsi per acquisti bonifici da fornitore principale - nc bonifici da Fornitore principale- premi bonifici a fornitori bonifici a fornitori esteri bonifici a fornitori senza fattura bonifici da fornitori : nc e premi bonifico a fornitore principale emissione ass circolari ritiro riba passive eletroniche storno ns bonifci a fornitori utilizzo carta di credito aziendale Esborsi per spese di vendita, generali, ed amministrative assegni emessi o da emettere bonifici / assegni stipendi bonifico a agenti e consulenti commissioni tardivo pagamento da riaddebitare ai clienti Enasarco addebito automatico F24 IVA F24 ritenute e contributi prelevamento contanti rav imposte locali Rid Imposte sul reddito pagate F24 Imposte dirette ( saldo - acconti) Incassi da clienti assegni insoluti in prima presentazione o addebitato ( con segno meno) assegno dichiarato pagato dalla banca ( riaccredito) bonifici da clienti commissioni attive ritardato pagamento ( pagate dal cliente) incasso POS insoluti cambiali insoluti riba maturazione cambiali attive maturazione riba richiamo assegni versati richiamo cambiali richiamo riba storno assegni da versare versamenti assegni/ bonifici già contabilizzati da banca ma con valuta successiva versamento assegni o contanti versamento assegni pd
  • 9. 9 Interessi incassati bonifici per percezione di interessi attivi da investimenti finanziari Interessi pagati interessi spese e competenze bancarie Operazioni di investimento Acquisto di immobilizzazioni bonifici per pagamento investimenti Incasso di Operazioni di investimento Bonifici da redditi immobiliari o altre gestioni accessorie bonifici da royalty Ricavi per disinvestimenti bonifici per disinvestimenti di depositi in c/c bonifici per vendita di beni immateriali Ricavi per disinvestimenti operativi bonifici da cessioni di impianti, macchinari mobili e immobili Vendita titoli di investimento bonifici da vendita azioni, obbligazioni, quote di partecipazione Operazioni di finanziamento Emissione azioni ordinarie bonifici per aumenti di capitale a pagamento Esborsi per Operazioni di finanziamento rimborso di anticipi su ft cedute a società di factoring uscita per girofondi Incassi per Operazioni di finanziamento Incasso di Anticipi su ft cedute anche a società di factoring rettifiche di banca Incassi di finanziamenti bonifici da Capogruppo per finanziamenti Incasso da Operazioni di finanziamento correzione manuale finale di saldo entrata per girofondi Interessi pagati bonifico per interessi su finanziamento da capogruppo Pagamento dividendi bonifici per pagamento dividendi/ stock option Prestito ricevuto bonifici per emissione di cambiali finanziarie bonifici per emissione di prestiti obbligazionari Rimborso prestito finanziario bonifici per rimborso finanziamenti bonifico per rimborso rate obbligazioni interessi su obbligazioni capogruppo I dati che il Tesoriere organizza provengono da fonti interne e da fonti esterne, da “data base” interni ed esterni.
  • 10. 10 E’ fondamentale per la gestione della Tesoreria che tutti gli enti dell’organizzazione aziendale ( uffici , direzioni ) predispongano uno strumento di pianificazione, gestione e controllo. Particolare peso è da attribuire alla Direzione / Ufficio Credito che valuta l’affidamento della clientela, gestisce l’incasso ed esegue i recuperi anche forzosi. L’Ufficio Credito deve dotarsi di strumenti di controllo delle performance dei clienti, in termini di scaduto e di partite a scadere, pianificando le attività di gestione ad personam, sui singoli clienti. Se è vero che i sistemi informativi moderni sono sistemi integrati delle vari funzioni aziendali, è pur vero che i valori e i tempi di incasso sono variabili non “ possedute” dalle imprese. Gli incassi, con le dovute distinzioni tra abitudini e potere economico nelle diverse Regioni , e anche nei diversi Comuni e nelle diverse Nazioni, sono il punto di domanda di ogni buon Tesoriere. In tale contesto, il Tesoriere chiede dati, chiede valori da iscrivere nel proprio piano di cassa periodico. Il dato che spesso è il più stimato è quello degli incassi , e in particolare quello delle rimesse dirette e quello degli insoluti. La Direzione del Credito cede le informazioni sugli incassi e sui tempi di incasso al servizio di Tesoreria; e quindi non invia le informazioni sulle variazioni dello stock dei Crediti Verso Clienti, tanto importanti nella costruzione del rendiconto dei flussi di cassa mediante il metodo indiretto Tutte le informazioni che l’Ufficio Tesoreria gestisce nel piano di cassa e banche, sono flussi lordi ( incassi da clienti e pagamenti a fornitori) e non già variazioni di capitale di circolante o autofinanziamento lordo ( utili + ammortamenti ed accantonamenti ). E’ in tale quadro organizzativo, che la Direzione per la pianificazione e controllo deve predisporre il rendiconto dei flussi, focalizzando le elaborazioni sul rendiconto dei flussi di cassa. Non è utile il rendiconto finanziario con il focus sul capitale circolante netto. È necessario, in tale ottica,ed è utile, se non indispensabile, il prospetto dei flussi di cassa che va a raccordarsi perfettamente con la gestione di Tesoreria. Nell’esempio sotto riportato si evidenziano le fonti interne di provenienza dei dati, intese come enti organizzativi o uffici ; per inciso la fonte esterna di produzione dei dati per il servizio di tesoreria per eccellenza è la “ Banca”. Operazioni della gestione operativa Direzione finanziaria Dividendi ricevuti da partecipate bonifici per incasso dividendi Esborsi per acquisti bonifici a fornitori senza fattura emissione assegni circolari utilizzo carta di credito aziendale Esborsi per spese di vendita, generali, ed amministrative bonifico a agenti e consulenti enasarco addebito automatico f24 IVA f24 ritenute e contributi prelevamento contanti rav imposte locali rid
  • 11. 11 Imposte sul reddito pagate f24 Imposte dirette ( saldo - acconti) Incassi da clienti assegni insoluti in prima presentazione o addebitato ( con segno meno) assegno dichiarato pagato dalla banca ( riaccredito) commissioni attive ritardato pagamento ( pagate dal cliente) Interessi incassati bonifici per percezione di interessi attivi da investimenti finanziari Interessi pagati interessi spese e competenze bancarie Scadenzario clienti Incassi da clienti insoluti cambiali insoluti riba maturazione cambiali attive maturazione riba richiamo cambiali Ufficio cassa Incassi da clienti incasso POS versamenti assegni/ bonifici già contabilizzati da banca ma con valuta successiva versamento assegni o contanti Ufficio crediti Esborsi per spese di vendita, generali, ed amministrative commissioni tardivo pagamento da riaddebitare ai clienti Incassi da clienti bonifici da clienti richiamo assegni versati richiamo riba storno assegni da versare versamento assegni pd Ufficio Personale Esborsi per spese di vendita, generali, ed amministrative bonifici / assegni stipendi Ufficio Acquisti o Ufficio Fornitori/ Scadenzario Esborsi per acquisti bonifici da fornitore principale - nc bonifici da Fornitore principale- premi bonifici a fornitori bonifici a fornitori esteri bonifici da fornitori : nc e premi bonifico a fornitore principale ritiro riba passive elettroniche storno nostri bonifici a fornitori Esborsi per spese di vendita, generali, ed amministrative assegni emessi o da emettere Operazioni di investimento Direzione finanziaria Acquisto di immobilizzazioni bonifici per pagamento investimenti
  • 12. 12 Incasso di operazioni di investimento bonifici da redditi immobiliari o altre gestioni accessorie bonifici da royalty Ricavi per disinvestimenti bonifici per disinvestimenti di depositi in c/c bonifici per vendita di beni immateriali Vendita titoli di investimento bonifici da vendita azioni, obbligazioni, quote di partecipazione Direzione logistica Ricavi per disinvestimenti operativi bonifici da cessioni di impianti, macchinari mobili e immobili Operazioni di finanziamento Direzione finanziaria Emissione azioni ordinarie bonifici per aumenti di capitale a pagamento Incassi per Operazioni di finanziamento rettifiche di banca Incassi di finanziamenti bonifici da Capogruppo per finanziamenti incasso da Operazioni di finanziamento correzione manuale finale di saldo entrata per girofondi Interessi pagati bonifico per interessi su finanziamento da capogruppo Pagamento dividendi bonifici per pagamento dividendi/ stock option Prestito ricevuto bonifici per emissione di cambiali finanziarie bonifici per emissione di prestiti obbligazionari Rimborso prestito finanziario bonifici per rimborso finanziamenti bonifico per rimborso rate obbligazioni interessi su obbligazioni capogruppo Scadenzario clienti Esborsi per Operazioni di finanziamento rimborso di anticipi su ft cedute a società di factoring Incassi per Operazioni di finanziamento incasso di Anticipi su ft cedute anche a società di factoring Ufficio Tesoreria Esborsi per Operazioni di finanziamento uscita per girofondi I tempi di consegna dei dati alla Tesoreria, da parte degli enti interni, devono essere i più veloci, per la tempestiva predisposizione delle previsioni/ budget ed del forecast ( aggiornamenti delle previsioni) e quindi per la sistemazione delle uscite nei vari conti correnti bancari o finanziari. La forma di consegna deve essere elettronica, non in modo manuale e non in forma cartacea. La forma elettronica permette la rapida inclusione nel piano di cassa e banche.
  • 13. 13 La struttura dei dati deve essere analitica, completa, accurata. I dati dettagliati, completi ed accurati possono essere facilmente aggregati, se in formato elettronico, per essere immessi in sintesi nel piano e nello stesso tempo per predisporre agevolmente le disposizioni analitiche nel sistema dell’ home banking. I dati di tesoreria mensili, trimestrali, annuali vanno assoggettati al controllo . Il miglior metodo di controllo è la riconciliazione tra il saldo dell’estratto estratto conto banca e il saldo del piano di tesoreria; laddove il piano comprende i dati di previsione, quelli di aggiornamento della previsione e i dati a consuntivo. Oltre a tale controllo, è utilissima la riconciliazione tra i flussi lordi iscritti nei conti cassa e banca con i flussi lordi iscritti nel piano di cassa e banca, già riconciliato con l’estratto del conto bancario. La riconciliazione è possibile se le voci del prospetto dei flussi di cassa sono attribuite alle singole operazioni bancarie ( Si veda l’esempio in appendice 1). Tale riconciliazione è utile per la gestione della tesoreria che deve presentare sia la previsione, sia l’aggiornamento sia il consuntivo dei movimenti di cassa e banca. Il Tesoriere che dispone dei flussi lordi di incasso e pagamento- mensili, trimestrali o annuali - potrà sia organizzare, con metodo, la raccolta dei dati dagli uffici interni e dagli enti esterni, sia “ imporre “ gli obiettivi ( quantum ) di incasso e pagamento. Per organizzare il sistema informativo basato sulla cassa e banche è necessario impostare il sistema del reporting economico e finanziario aziendale sulla stessa linea del piano di cassa e banche ( report di cassa e banche). Questo vuol dire che il rendiconto finanziario mensile, trimestrale o annuale non può e non deve essere elaborato secondo il metodo indiretto, ma deve essere prodotto utilizzando il metodo diretto: quindi focus sulla disponibilità monetaria, e quindi sul prospetto dei flussi di cassa.
  • 14. 14 CAPITOLO 1 PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA - INTRODUZIONE L’IFRS / IAS 7 e il principio Asc 230 /US GAAP-SFAS N. 95 prevedono due metodi di redazione del Prospetto dei Flussi i Cassa ( Statement of Cash Flows): il metodo diretto e il metodo indiretto. Il principio contabile italiano OIC 12 - Composizione e schemi del bilancio di esercizio di imprese mercantili, industriali e di servizi - prevede la redazione del “rendiconto finanziario” – in termini di variazioni di capitale circolante netto, in termini di liquidità e in termini di flussi di disponibilità liquide - esclusivamente con il metodo indiretto. In data 27 gennaio 2014, ha emesso la bozza di principio contabile n. 10 - La redazione del rendiconto finanziario. L’OIC “ha deciso di dedicare al rendiconto finanziario un apposito principio contabile tenuto conto della sua valenza informativa. E’ stata prevista una generale raccomandazione nella sua redazione per tutte le tipologie societarie. Sono state stralciate le indicazioni relative al rendiconto finanziario contenute nell’OIC 12”. Dall’esame della bozza, non emerge la raccomandazione del metodo diretto, offrendo però la possibilità di scelta al redattore del “rendiconto finanziario” tra i due metodi. Nella stesura del presente lavoro, il principio OIC 12 non è preso in considerazione per l’assenza della possibilità di utilizzare il metodo diretto; mentre l’Oic 10 non è preso in considerazione sia in quanto bozza e sia in quanto offre solo la possibilità e non la raccomandazione del metodo diretto e più in generale perché attualmente incompleto rispetto ai principi internazionali di riferimento (IFRS / IAS 7 e il principio Asc 230 /US GAAP SFAS N. 95 ). Il metodo diretto trae le informazioni sugli incassi e i pagamenti lordi, alternativamente a) dalle registrazioni contabili. La contabilità generale, i movimenti i dei conti cassa e banche, le operazioni di numerario sono classificati e codificati in base . alla categoria dei flussi di cassa ( gestione operativa , gestione degli investimenti, gestione dei finanziamenti ) e, nel dettaglio . in base alle classi di incasso e pagamento ( incasso da clienti, esborsi per spese di vendita, generali ed amministrative , ecc.) e . in base alle causali bancarie delle operazioni e ( versamenti assegni, contanti, maturazione riba, insoluti, bonifici da clienti, bonifici a fornitori, ecc.) Tale sistema è il modo migliore per rendicontare la gestione dei flussi di cassa, ma presuppone la predisposizione dell’integrazione del sistema contabile utilizzato dalle imprese. Tale alternativa, non è presa in considerazione in questo lavoro in quanto l’analista esterno non dispone dei dati analitici e giornalieri delle movimentazioni di cassa e banche.
  • 15. 15 Per le PMI e per le micro imprese è sufficiente integrare, l’estratto conto bancario, esportato in formato excel dal sistema di Home Banking, con la codifica sopra indicata. A proposito del modo in cui le imprese possono codificare le operazioni si veda l’appendice 1. oppure b) rettificando le vendite, il costo del venduto e altre voci del conto economico mediante la somma algebrica tra le stesse voci e  le variazioni delle rimanenze, dei crediti e debiti operativi durante l’esercizio  gli altri valori non monetari  gli altri valori da classificare come flussi da gestione di investimento o da gestione finanziaria. A titolo di esemplificazione, si veda la seguente tabella riassuntiva limitata al flusso netto della gestione operativa. Incassi da clienti ( A) Meno :  Pagamenti per Acquisti  Pagamenti per Spese di vendita  Pagamenti per Spese generali ed amministrative  Pagamenti di Interessi passivi  Pagamenti di Imposte e tasse Totale Pagamenti di gestione operativa ( B) = Flussi netti di cassa da gestione operativa C = ( A- B) Gli incassi e i pagamenti sono la risultanza di calcoli algebrici tra saldi di conto economico e saldi di stato patrimoniale, integrati da informazioni presenti nelle note al bilancio ( nota integrativa ), come meglio spiegato nel corso della trattazione. *** Il caso più complesso da spiegare è la trasformazione del costo del venduto in pagamenti per l’acquisto di beni destinati alla produzione. Questa complessità si verifica quando il il conto economico è riclassificato per destinazione - ove sono presenti l’area industriale, quella commerciale e quella amministrativa- con evidenzia del costo del venduto in forma aggregata e non direttamente la voce “Acquisti “, presente nella riclassificazione per natura. In questo caso siccome il magazzino è normalmente acquistato in conto, dobbiamo considerare anche i debiti verso fornitori. Pertanto il valore dei pagamenti per l’acquisto di beni destinati alla produzione / vendita è ottenuto dalla somma algebrica di Costo delle Merci Vendute + delta di Magazzino – delta Fornitori . Valga il presente schema. Magazzino iniziale Debiti vs Fornitori iniziale + Acquisti + Acquisti - Costo delle merci vendute - Pagamenti
  • 16. 16 = Magazzino finale = Debiti vs Fornitori finale Delta Magazzino = Magazzino finale – Magazzino iniziale Delta Debiti vs Fornitori = Debiti vs Fornitori Finale - Debiti vs Fornitori Iniziale Costo delle Merci Vendute = Acquisti - Delta Magazzino Pagamenti = Acquisti - Delta Debiti vs Fornitori Acquisti = Delta Debiti vs Fornitori + Pagamenti Ovvero Costo delle Merci Vendute = Delta Debiti vs Fornitori + Pagamenti - Delta Magazzino Quindi Pagamenti = Costo delle Merci Vendute + Delta Magazzino - Delta Debiti vs Fornitori. L’esempio numerico sarà presentato più avanti. Nota bene: Il calcolo del valore dei pagamenti sopra definito si riferisce all’acquisto di beni destinati alla produzione / vendita e non al pagamento di servizi. *** Il metodo indiretto, a sua volta, può essere applicato alternativamente: a) rettificando l’utile o perdita netta di bilancio,  delle variazioni delle rimanenze, dei crediti e debiti operativi durante l’esercizio; degli altri elementi non monetari; degli altri elementi da classificare come flussi finanziari da gestione di investimento o da gestione finanziaria. A titolo di esemplificazione, si veda la seguente tabella, limitata alla gestione operativa. Utile netto ( perdita netta) Rettifiche non monetarie a costi e ricavi Utile sul rimborso di obbligazioni ( prima delle imposte ) Ammortamento immobilizzazioni Ammortamento brevetti Ammortamento disaggio su obbligazioni emesse Minusvalenze su disinvestimenti Variazioni del capitale circolante Diminuzione delle imposte differite Diminuzione netta dei crediti Diminuzione netta dei debiti Aumento netto dell'inventario/magazzino/stock Aumento delle imposte e tasse Totale rettifiche
  • 17. 17 Flussi netto di cassa derivanti dalla gestione operativa b) esponendo separatamente sia i ricavi e i costi indicati nel conto economico, sia le variazioni delle scorte, Variazioni dei crediti commerciali, Variazioni dei debiti commerciali, Variazioni dei crediti e diversi, aventi tutti la natura “operativa”. A titolo di esemplificazione, si veda la seguente tabella, limitata al flusso della gestione operativa. Flussi di circolante della gestione corrente ( A ): Flussi dai ricavi Flussi dai costi Variazioni del capitale circolante netto ( B ) : Variazioni delle scorte Variazioni dei crediti operativi Variazioni dei debiti operativi Flussi di cassa della gestione operativa C = ( A+ B ) S C O P O Sia l’IFRS / IAS 7 sia lo Asc 230/ SFAS n. 95 fissano gli standards per la redazione del prospetto dei flussi di cassa. Il principio contabile internazionale n. 7 (IFRS/IAS ) così recita nel paragrafo Finalità: “ L’informazione sui flussi finanziari di un impresa è utile ai lettori del bilancio d’esercizio per accertare la capacità dell’impresa a produrre disponibilità liquide ed equivalenti e per determinare la necessità del loro impiego.” Il paragrafo “ Utilità delle informazioni sui flussi finanziari”, ci introduce sul modo di leggere le informazioni presenti nel prospetto dei flussi finanziari / disponibilità liquide ed equivalenti. Il modo migliore è quello di rappresentare la serie storica dei flussi di cassa nel tempo: in tale modo si può misurare sia il grado di certezza dei flussi, sia i tempi di realizzo e sia gli ammontari. Sulla base del passato si può controllare la precisione delle stime dei flussi futuri. Il prospetto di riconciliazione tra conto economico e flussi di cassa permette di esaminare la relazione tra redditività e i flussi netti. *** E’ chiaro che il “prospetto dei flussi di cassa”, non predice il futuro dei flussi di cassa perché anch’esso misura il passato. Il futuro dei flussi di cassa si può intravedere attraverso l’esame congiunto sia del conto economico sia dello stato patrimoniale ( meglio sarebbe dire situazione finanziaria) - con poste a scadenza anche superiore all’anno - sia delle poste fuori bilancio, sia dei piani d’affari di breve e medio periodo . Lo stato finanziario di medio lungo periodo nelle più grandi aziende e nelle aziende quotate è rappresentato dalla “posizione finanziari netta” e dalla sua variazione, di cui il flusso di cassa
  • 18. 18 operativo è la componente fondamentale vuoi quale fonte interna di cassa ( surplus ) vuoi, in caso di valore negativo, quale fabbisogno ( deficit ). A tal proposito si riporta il grafico riferito ai flussi dell’indebitamento finanziario, tratti dal Bilancio Seat Pagine Gialle spa ( Consolidato 2010 ), da cui si evince che l’operazione più significativa, per la sopravvivenza finanziaria della società, è la produzione di flussi positivi di cassa; tutto il resto è debito. Si ricorda che gli indicatori di performance indicati ( posizione finanziaria netta -pfn ; free cash flow) non sono obbligatori né per la legislazione italiana né per i principi contabili nazionali ed internazionali, ma sono caldeggiati o imposti dalla prassi. Ad esempio la pfn è sollecitata da assonime con le circolari 14 del 1986 e 13 del 1989; da Oic con il principio n. 6 a pag 33; dalla Consob con la comunicazione n. 6064293 del 2006 che richiama la raccomandazione del Committee of European Securities Regulators -CESR- n. 54/b del 2005 comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari) *** Ritornando al prospetto dei flussi di cassa, il principio IAS n. 7, può essere letto insieme al principio nord -americano Asc 230/ Fasb FAS n. 95. I documenti del Fasb presentano degli esempi -€ 3.000,00 -€ 2.500,00 -€ 2.000,00 -€ 1.500,00 -€ 1.000,00 -€ 500,00 € - € 500,00 € 1.000,00 indebitamento finanziario netto iniziale uscita per investimenti entrata da cash flow operativo oneri non ricorrenti di ristrutturazione, fiscali, ed effetto cambi pagamento oneri capitalizzati su finanziamento oneri finanziari netti pagati dividenti ed altri movimenti non monetari indebitamento finanziario netto finale
  • 19. 19 chiarificatori su come passare dal principio di competenza al principio di cassa. Sarà il principio ASC 230/ Fas 95 a guidare il presente lavoro anche bilanciando i pro e i contro derivanti dalle differenze tra US GAAP e IFRS, differenze di seguito elencate. Si precisa che il principio SFAS 95, dal 2009, è stato incluso e superato dal FASB Accounting Standards Codification n. 230 Statement of Cash Flows ( in breve ASC 230). Dal 2009, negli Stati Uniti , gli Statements of Financial Accounting Standard, SFAS o semplicemente FAS, sono stati superati dai FASB Acconting Standards Codification ( ASC ). Quindi attualmente, solo gli ASC rappresentano, negli Stati Uniti, la fonte non governativa che raccoglie tutti i Generally Acceped Accounting Principles ( GAAP ) per la preparazione, presentazione sia dei prospetti finanziari e sia delle relative relazioni e note integrative *** Si limita il lavoro alle imprese commerciali ed industriali Queste le differenze maggiori tra US GAAP e IFRS in tema di “ Statement of Cash flow” ( Fonte- Ifrs and Us GAAP : similarities and differences. www.pwc.com/usifr e www.kpmg.com/ifrs ) Asc Master Glossary, “ Cash; ASC 230 inclusivo di US GAAP FAS n. 95 ; Ifrs/ Ias n. 7.8 Bank overdrafts ( scoperto di conto corrente bancario affidato o non affidato) è rappresentato da disposizioni - prelievi ATM; bonifici ; pagamenti a mezzo carta di credito; assegni, emessi dall’impresa e portati dal prenditore all’incasso - pagati dalla banca pur in assenza di fondi sufficienti o in presenza di saldo di conto bancario negativo. La banca procede alla disposizione impartita dall’impresa per vari motivi: - esiste un accordo tra banca e impresa per compensazione tra conti con saldi negativi con altri conti a saldo positivo. - esiste un autorizzazione permanente della banca per scoperti limitati nel tempo e nell’importo a fronte di tassi maggiori d’interesse e spese Lo scoperto di conto corrente bancario non deve essere mai incluso nella Cassa e nell’Equivalente di Cassa, in quanto rappresenta una fonte di finanziamento. Le variazioni dei saldi dello scoperto bancario ( saldi negativi dei conti correnti bancari) sono classificati come flussi di cassa da operazione finanziaria Vanno inclusi invece tra i flussi da gestione operativa ( riclassifica da debiti verso banche a debiti verso fornitori) gli assegni emessi e non presentati all’incasso ( Book overdraft), dei quali la banca non ha potuto procedere all’addebito. I prestiti bancari rientrano, solitamente, nella gestione finanziaria. In alcuni Paesi, tuttavia, gli scoperti bancari che sono rimborsabili a vista, formano parte integrante della gestione delle disponibilità liquide di un’impresa. In questi casi, gli scoperti bancari devono essere inclusi come componenti di disponibilità liquide o mezzi equivalenti. Una caratteristica di tali accordi bancari è che il saldo del conto spesso oscilla tra l’essere positivo o negativo. (Ias 7.8).
  • 20. 20 - il traente è in attesa a breve tempo di ricevere degli incassi che andrà depositare sul conto; il gestore bancario autorizza momentaneamente lo scoperto . Investimenti di mantenimento e investimenti per l’espansione E’ richiesta la classificazione tra la gestione operativa e le operazioni di investimento Non è richiesta la distinzione di classificazione tra le operazioni della gestione tipica e le operazioni di investimento: sono tutte classificabili come operazioni di investimento. Interessi e dividendi Gli interessi ricevuti e i dividendi ricevuti devono essere classificati nella sezione “ flussi di cassa da gestione operativa”. Gli interessi pagati e spesati, devono essere classificati nella sezione “ flussi di cassa da gestione operativa”. Gli interessi pagati e capitalizzati, provenienti da prestiti utilizzati direttamente per acquisire beni strumentali, stabilimenti, impianti e macchinari, vanno classificati come “flusso di cassa da gestione degli investimenti” ( ASC 230-10-45-13c/ Fas95-17c – nota7) Gli interessi ricevuti e i dividendi ricevuti possono essere classificato o come flussi da gestione operativa o come flussi da gestione degli investimenti o come flussi della gestione finanziaria Gli interessi pagati e spesati possono essere classificate ( ias 7.33) o come flusso di cassa operativa o come flusso di cassa di finanziamento Gli interessi pagati e capitalizzati vanno classificati nella sezione dei “flussi di cassa operativa” se gli interessi sono capitalizzati come parte del costo di beni in magazzino se realizzati in poche quantità e in modo non ripetitivo ( IAS 23.4 ( b); vanno classificati nella sezione dei “flussi di cassa da gestione degli investimenti” se sono capitalizzate come costi di beni strumentali, stabilimenti, impianti e macchinari ( Ias
  • 21. 21 I dividendi pagati devono essere classificati nella “sezione delle operazioni di finanziamento ”. 7.16) i dividendi pagati possono classificarsi ( ias 7.34) o nella sezione della gestione operativa o nella sezione delle operazioni di finanziamento. Imposte Le imposte pagate sono generalmente classificate tra i flussi di cassa da gestione operativa. Sono previste specifiche regole per casi particolari. Le imposte pagate sono generalmente classificate tra i flussi di cassa da gestione operativa. Non sono previste specifiche regole per casi particolari. Dato di partenza Nella costruzione del prospetto dei flussi di cassa con il metodo indiretto è richiesta la partenza della riconciliazione dall’utile netto ( perdita ). Nella costruzione del prospetto dei flussi di cassa con il metodo indiretto è richiesta la partenza della riconciliazione dall’utile netto d’esercizio( perdita netta d’esercizio) IAS 7.18.b, 20, ma l’esempio riportato nell’appendice A dello IAS 7 parte dall’utile ( perdita ) prima delle imposte: nella pratica quindi si riscontrano prospetti dei flussi di cassa che iniziano in modo differente. LO SCOPO PRIMARIO DEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA . Nella pratica nazionale, il Prospetto dei Flussi di Cassa ( Statement of Cash Flows) è tradotto in Rendiconto Finanziario ovvero di Prospetto dei Flussi Finanziari. Tale traduzione si basa sull’elemento finanziario anziché sull’elemento monetario. Nel presente lavoro l’espressione “attività” è sinonimo di operazione o transazione: comprende sia le operazioni o transazioni attive sia le operazioni o transazioni passive. Lo scopo primario del prospetto è di fornire informazioni sulle entrate e le uscite monetarie di un'impresa durante l'esercizio. L'informazione data dal prospetto dei flussi di cassa, se utilizzata con la relativa informativa di
  • 22. 22 bilancio, dovrebbe facilitare gli azionisti, i creditori e altri terzi nel: (a) valutare l'abilità dell'impresa a generare futuri flussi di cassa netti positivi; (b) valutare la capacità dell' impresa ad onorare i propri debiti, nel pagare i dividendi, e la sua necessità di finanziamenti esterni; (c) evidenziare le ragioni della differenza tra l'utile netto e gli incassi e, pagamenti delle voci di conto economico; (d) valutare gli effetti sulla “posizione finanziaria” dell'impresa, delle sue operazioni, monetarie e non, e degli investimenti finanziari effettuati durante l'esercizio. CONFRONTO TRA IL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA ED IL RENDICONTO FINANZIARIO Prospetto dei flussi di cassa Rendiconto finanziario OBIETTIVI Primario: • Esporre gli incassi e i pagamenti Secondario:  Fornire informazioni sulle operazioni di investimento e finanziamento Primario:  Esporre le Attività di finanziamento( Fonti )e investimento ( impieghi) Secondario:  Variazioni nella posizione finanziaria basati su concetti ampi delle operazioni di finanziamento FOCUS Cassa, definita come cassa o risorse monetarie equivalenti • Capitale circolante FORMATO Categorie richieste:  Di funzionamento ( Operativo)  Di investimento  Di finanziamento Categorie richieste:  Fonti e utilizzo di fondi  Variazioni nette in ogni elemento del capitale circolante, se non altrimenti esposte come fonti o utilizzi di fondi
  • 23. 23 MESSA A FUOCO SULLA CASSA ED EQUIVALENTI DI CASSA (Ias 7.6/45/8;Ias 32.11.(a);Ias 32 AG3; Ias 1.54 i; Asc 305; Asc 230 master glossary; Oic 14) Il prospetto dei flussi di cassa deve spiegare le variazioni intervenute durante il periodo nella cassa ed equivalenti di cassa. I saldi iniziali e di chiusura della cassa e equivalenti di cassa indicati nel prospetto devono essere uguali alle voci così descritte nello stato patrimoniale. La cassa, ovviamente, include non solo valori monetari in essere, ma depositi presso banche o altre istituzioni finanziarie. Include anche quegli altri tipi di conti che hanno le caratteristiche generali dei depositi: il cliente può depositare o ritirare ulteriori fondi in qualsiasi momento senza dare preavviso. Tipici esempi sono il Deposito a Risparmio( libretto di deposito a risparmio ); il Conto Deposito (evoluzione del deposito a risparmio vincolato). Vanno esclusi dalla cassa i “valori bollati”. Essi non sono trattati espressamente dai principi contabili internazionali IAS/IFRS – ASC/USGAAP(in quanto questi valori “non sono convertibili in denaro contante ma costituiscono il pagamento anticipato di un servizio che sarà ottenuto in futuro” ( memento pratico pwc - ipsoa – principi contabili internazionali pag. 626- par.4405). Essi vanno quindi spesati e vanno riscontati alla fine dell’anno. Secondo OIC 14 – Disponibilità liquide- vigente e secondo il nuovo OIC 14 in consultazione i valori bollati vanno inclusi tra i valori in cassa. Equivalenti di cassa vengono definiti gli investimenti a breve termine facilmente convertibili in moneta e che sono vicini alla scadenza: il rischio di cambiamento nel loro valore dovuto a fluttuazioni nei tassi di interesse è insignificante. Generalmente solo gli investimenti con scadenza ad un massimo di tre mesi si qualificano come equivalenti di cassa. Per scadenza si intende quella originaria o al momento dell’acquisto ( Ias 7.7; Asc 230-10-10 ). Per esempio, sia un B.O.T. trimestrale sia un C.C.T. triennale, acquistato tre mesi prima della scadenza, si qualificano come equivalenti di cassa. Peraltro, un C.C.T. acquistato da tre anni non diventa un'equivalente di cassa quando rimangono tre mesi alla scadenza. Esempi di voci comunemente considerati come equivalenti di cassa sono quindi i titoli del tesoro di Stato ( ad es. i BOT) oltre ad accettazioni bancarie ( poco diffuse in Italia). Comunque non tutti gli investimenti che soddisfano le condizioni per essere considerati equivalenti di cassa devono essere trattati come tali. Un'impresa dovrebbe stabilire una procedura che determini quali investimenti a breve termine, facilmente liquidabili e che soddisfano la definizione suddetta di un equivalente di cassa, devono essere trattati come equivalenti di cassa; il criterio dovrà essere esposto in bilancio. Qualsiasi cambiamento della procedura costituisce un cambiamento nei principi contabili, cambiamento che deve essere esposto mediante la "rielaborazione” "dei bilanci degli anni precedenti presentati per scopi comparativi ( Asc 230-10-50- 01; IAS 7.47) *** Al fine di chiarire i casi di inclusione o meno dello scoperto di conto corrente come parte della Cassa ed Equivalente di Cassa oppure come Flusso di Cassa da Gestione Finanziaria secondo IAS /IFRS 7 oppure secondo ASC / US GAAP, prendiamo spunto dall’ esempio indicato all’indirizzo http://accountingexplained.com/financial/cash-and-equiv/bank-overdraft
  • 24. 24 L’impresa Bianchi ha acceso 4 conti; 2 presso la banca Alfa e 2 presso la Banca Beta. La banca Alfa , ha stipulato con l’impresa Bianchi un accordo che permette di emettere assegni anche su conti non coperti quando esiste un altro conto corrente con saldo positivo. La banca Beta , non ha stipulato con l’impresa Bianchi un accordo uguale a quello stipulato con la banca Alfa; pertanto è a discrezione della Direzione della Banca autorizzare l’emissione o confermare o meno l’addebito sul conto dell’assegno presentato all’incasso dal prenditore. La situazione bancaria, come risulta dalla contabilità, al 31 dicembre 2012 è la seguente: Banca Alfa Saldo Attivo Saldo Passivo Saldo Note Conto A 20.000 € 20.000 Conto B 2000 € -2.000 Assegni emessi e pagati dalla banca su presentazione nel periodo successivo +18.000 Banca Beta Saldo Attivo Saldo Passivo Saldo Conto C 50.000€ 50.000 Conto D 10.000€ -10.000 Assegni emessi e pagati dalla banca su presentazione nel periodo successivo +40.000 I conti in overdraft B e D non hanno saldi iniziali e pertanto i valori con segno negativi esprimono una variazione, un flusso: + debiti , aumento di finanziamenti. Rappresentazione nel prospetto dei Flussi di Cassa secondo IAS/IFRS 7.8 Cassa e Equivalenti di Cassa Banca Alfa - Conto A +20.000 - Conto B ( scoperto di conto ) - 2000 Lo scoperto di conto è trattato come parte della gestione della Tesoreria. Banca Beta - Conto C +50.000 Totale Cassa e Equivalenti di Cassa +68.000
  • 25. 25 Debiti verso Banche Banca Beta - Conto D -10.000 Lo scoperto non è trattabile come parte della gestione di Tesoreria Rappresentazione nel Prospetto dei flussi di cassa secondo US GAAP ( Asc 230.10.20) Cassa e Equivalenti di Cassa Banca Alfa - Conto A +20.000 Banca Beta - Conto C +50.000 Totale Cassa e Equivalenti di Cassa +70.000 Incasso per finanziamento Banca Alfa - Conto B ( scoperto di conto ) - 2000 Banca Beta - Conto D ( scoperto di conto ) -10.000 Totale Incasso da Gestione Finanziaria - 12.000 FLUSSI DI CASSA NETTI E LORDI In genere l'informazione sugli ammontari lordi di incassi e pagamenti durante l'esercizio è più rilevante ( per la gestione della tesoreria ) di quella sugli ammontari netti (differenza tra incassi lordi e pagamenti lordi ) degli stessi. Comunque l'ammontare netto fornisce l’informativa sufficiente ( aumento o diminuzione ) non solo per gli equivalenti di cassa ma anche per certe altre classi di flussi di cassa. Altre classi di flussi, che possono essere riportate nette (perché il loro avvicendamento è rapido, gli ammontari sono grandi e le scadenze sono a breve termine), sono incassi e pagamenti riguardanti:  Investimenti finanziari (oltre che equivalenti di cassa)  Prestiti  Debiti solo se la scadenza originale dell'attività o passività è di non più di 3 mesi. I riferimenti ai principi contabili sono l’ Asc 230-10-45-7,8,9 e lo Ias 7.22. CLASSIFICAZIONE DI ENTRATE E USCITE
  • 26. 26 Il prospetto dei flussi di cassa deve esporre entrate ed uscite in una di queste categorie:  Operazioni di investimento: o tali operazioni includono  la concessione a terzi e l'incasso di prestiti concessi a terzi ( attivi )diversi da quelli concessi da un istituto finanziario, e diversi da quelli specificatamente oggetto di rivendita  l'acquisizione ( pagamento ) e il rimborso ( incasso ) di titoli di debito ( ad es. obbligazioni ) emessi da altre imprese , diversi da quelli trattati da un istituto finanziario, e diversi da quelli specificatamente oggetto di rivendita  l'acquisizione di azioni emessi da altre imprese ( pagamento ), diversi da quelli acquistati da un istituto finanziario, e diversi da quelli specificatamente oggetto di rivendita  la vendita di azioni emesse da altre imprese ( incasso ), diversi da quelli concessi da un istituto finanziario, e diversi da quelli specificatamente oggetto di rivendita  l’acquisto immobilizzazioni, cioè, di attività usate nella e per la produzione di beni o servizi dall'impresa ( pagamento anche in anticipo e ), diversi da quelli specificatamente oggetto di rivendita  la vendita di immobilizzazioni ( incasso ), diversi da quelli specificatamente oggetto di rivendita  sia l’acquisto di aziende sia l’acquisto di rami d’azienda, al netto della cassa acquisita  Risarcimento per la distruzione di un immobile strumentale ( incasso )  Interessi pagati e capitalizzati  Operazioni di finanziamento : o tali operazioni includono  gli aumenti di capitale sociale con emissione di azioni ordinarie o altri titoli del patrimonio netto – azioni privilegiate, azioni redimibili -( incassi )  acquisto di azioni della società – azioni proprie- o rimborso di capitale sociale ( pagamenti )  emissione di obbligazioni, prestiti,effetti, titoli a reddito fisso, mutui, sia a breve sia a lungo termine, diversi dagli equivalenti di cassa ( incassi dagli investitori terzi)  rimborso di obbligazioni, prestiti …. già emessi dall’impresa ( pagamenti )  distribuzione di dividendi ai soci o altre distribuzioni ( pagamento)  rimborso delle quote capitale nei contratti di leasing finanziario ( pagamento ) da parte de locatario ; gli interessi vanno classificati come flussi di cassa della gestione operativa  Operazioni della gestione operativa : o tali attività includono le operazioni ed altri eventi che non vengono definiti come operazioni di investimento o operazioni finanziarie.  Le attività operative generalmente coinvolgono la produzione e la spedizione di merci e la prestazione di servizi. I flussi di cassa da operazioni della gestione operativa sono generalmente gli effetti in termini di variazione di cassa delle operazioni suddette ( economiche ) e altri eventi che determinano l'utile netto.  In particolare o incassi dalla vendita a clienti di beni e servizi oggetto dell’attività caratteristica; o pagamenti di fornitori - di materie per la produzione o commercializzazione di beni e servizi - e di dipendenti; o incassi di dividendi ricevuti dalle consociate; o incassi di interessi e pagamento di interessi , o pagamenti di tasse, penalità, dazi;
  • 27. 27 o incassi per risarcimenti assicurativi per furti e rapine; incassi a saldo di cause legali; o pagamenti per contributi caritatevoli; o pagamenti per danni a clienti non coperti da assicurazione; Quindi quando parliamo di attività parliamo di operazioni della gestione: parliamo di operazioni della gestione degli investimenti, operazioni della gestione dei finanziamenti e operazioni della gestione caratteristica o operativa. Il flussi di cassa, sopra individuati, sono ottenuti combinando le voci del conto economico- già identificabile come una variazione- con le variazioni dei conti dello stato patrimoniale. In teoria il flusso di cassa netto sarebbe uguale all’utile netto se tutte le operazioni di gestione, fossero registrate secondo il criterio di cassa e non secondo il criterio della competenza economica e se tutte le operazioni fossero regolate in contanti e non a credito. Quindi le entrate e le uscita di cassa rientrano in una delle tre sezioni sotto riportate più la sezione della Cassa ed Equivalenti. Le operazioni di investimento e di finanziamento che non comportano un movimento di cassa sono presentate in una scheda a parte Sezione del prospetto dei flussi di cassa Voci del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale Gestione operativa Utile netto= Ricavi – Spese Attivo Corrente escluso Cassa e Equivalenti Passivo Corrente esclusi sia i Debiti verso Soci per Dividendi sia le Cambiali Passive a breve sia i Debiti verso banche Gestione degli investimenti Attivo non corrente, immobilizzato Gestione dei finanziamenti Debiti a lungo Termine Cambiali Passive a breve Debiti verso banche Capitale Sociale Azioni proprie Dividendi deliberati e Debito verso Soci per Dividendi da pagare
  • 28. 28 Operazioni di investimento e di finanziamento che non producono movimenti di cassa Sono le Variazioni dei conti accesi ai finanziamenti e agli investimenti di cui sopra quando non movimentano il conto cassa ed equivalenti come ad esempio: - la conversione di obbligazioni in capitale sociale - l’acquisizione di cespiti con accollo del mutuo del venditore o stipulando un contratto di leasing finanziario - i dividendi in natura - i dividendi dichiarati ma non pagati - l’acquisizione di partecipazioni di controllo in cambio di nuove azioni emesse ( Asc 230-10-50-4; Ias 7.44 ) Le operazioni non monetarie vanno iscritte nelle note aggiuntive al prospetto dei flussi di cassa in quanto hanno un effetto significativo sui flussi futuri: - il leasing richiede pagamenti futuri delle rate - la conversione di obbligazioni in capitale elimina i pagamenti di interessi - l’accollo del mutuo per acquisire l’immobile comporta, comunque, futuri pagamenti di rate in quanto equivale ad indebitarsi. Questo sotto è lo schema dei termini usati nel prospetto dei flussi di cassa. Nel prospetto distinguiamo anche due fasi: - Fase della liquidazione dell’operazione aziendale o della rilevazione contabile - Fase dell’esecuzione monetaria dell’operazione aziendale. Fase di Liquidazione Fase di Esecuzione monetaria Categorie dei flussi di cassa Operazione che può generare il flusso di cassa Tipo di flusso di cassa che si può generare Operazione che genera il flusso di cassa Flusso da gestione operativa Vendita di beni a clienti Entrata di cassa Incasso del Credito commerciale Acquisto di materiali da fornitori Uscita di cassa Pagamento del debito commerciale
  • 29. 29 Utilizzo di personale dipendente Uscita di cassa Pagamento degli stipendi Flusso da gestione degli investimenti Vendita di beni strumentali Entrata di cassa Incasso del Credito commerciale dai clienti Acquisto di beni strumentali Uscita di cassa Pagamento ai fornitori di beni strumentali Acquisto di partecipazioni azionarie Uscita di cassa Pagamento dell’acquisto alla entità venditrice Aumento di capitale sociale Entrata di cassa Incasso dal socio sottoscrittore Flusso da gestione dei finanziamenti Sottoscrizione di Mutuo passivo Entrata di cassa Accredito dalla banca / istituto concedente Sottoscrizione di cambiale finanziaria passiva Entrata di cassa Accredito dalla banca / istituto collocante Aumento dei fidi bancari Entrata di cassa Aumento dello scoperto di cc Delibera di pagamento di dividendi Uscita di cassa Pagamento ai soci Maturazione alla scadenza della cambiale finanziaria passiva Uscita di cassa Rimborso al finanziatore alla scadenza della cambiale finanziaria emessa Maturazione della rata di mutuo Uscita di cassa Rimborso alla scadenza della
  • 30. 30 passivo rata di mutuo Riduzione degli affidamenti bancari Uscita di cassa Diminuzione dello scoperto di cc *** Le operazioni della gestione operativa, di investimento e finanziarie vengono trattate in dettaglio nei Capitoli da 2 a 4.
  • 31. 31 CAPITOLO 2 I FLUSSI DI CASSA DALLE OPERAZIONI DELLA GESTIONE OPERATIVA O TIPICA Generalmente i flussi di cassa della gestione operativa vengono definiti come gli effetti di operazioni monetarie ed altri eventi che influiscono sulla determinazione dell'utile netto, come la produzione e la vendita di merce o servizi resi. Inoltre, la gestione operativa include tutte le opera- zioni ed altri eventi non definiti come operazioni di investimento o finanziarie ( Riferimento :Asc 230- 10-20 Glossario) CLASSIFICAZIONE DELLE VOCI Certi incassi e pagamenti possono assumere l'aspetto di più di una classe dei flussi di cassa: operativa, di investimento o di finanziamento. In questo caso la classificazione della transazione e del suo flusso di cassa dipenderà dalla predominanza di una gestione rispetto alle altre. Per esempio, l'acquisto e la vendita di attrezzatura vengono considerati generalmente operazioni di investimento. L'attrezzatura potrebbe però essere stata acquistata per essere affittata a terzi per un breve periodo e poi rivenduta (es. l'acquisto di escavatori da parte di una impresa di noleggio macchine pesanti). In tal caso l'acquisto, il noleggio e la vendita di tali beni dovrebbero essere considerati operazioni della gestione tipica se essa predomina, in termini di fatturato e in termini di numerosità delle transazioni, rispetto alle operazioni di compravendita dei beni strumentali. Come ulteriore esempio, il prendere in prestito ed il ripagare le somme prese in prestito vengono considerati, di solito, come operazioni di finanziamento ; ma, per le imprese bancarie i prestiti rientrano nella gestione operativa. Le entrate di cassa, flussi positivi, includono gli incassi provenienti:  dalla vendita di merce o servizi, includendo gli accrediti bancari o gli incassi per contanti derivanti da vendite o da cessione di crediti o da effetti,cambiali attive a breve e lungo termine derivanti dalle stesse;  da interessi attivi ricevuti ( di dilazione o di mora su crediti commerciali o su finanziamenti erogati o su titoli obbligazionari), classificati in maniera univoca come operativi  dividendi ricevuti per la partecipazione in imprese affiliate o consociate  rimborsi di imposte sul reddito  da altre voci che non hanno origine da operazioni definite come investimenti o operazioni di finanziamento , quali o le somme ricevute per chiudere cause legali, o i rimborsi da assicurazioni  con l’esclusione di quelli che sono direttamente relativi ad operazioni di investimento o finanziarie (come l' indennizzo per la distruzione di un edificio e i rimborsi da fornitori per danni ad essi imputabili). Le uscite di cassa includono i pagamenti :  per l'acquisto di materiale per la produzione di beni o merce per la rivendita, inclusi pagamenti in acconto e pagamenti di effetti passivi, a breve e a lungo termine sempre riguardanti gli stessi acquisti  ad altri fornitori e dipendenti, per altra merce e servizi resi;  per conto di fornitori e dipendenti ( ritenute fiscali ad esempio )
  • 32. 32  per interessi passivi ( di dilazione della fornitura o di mora o di finanziamento ) pagati a finanziatori ( banche o altri istituti finanziari) e a fornitori , classificati in maniera univoca come operativi  per imposte, tasse, multe, e penalità da pagare alle autorità dello Stato;  per altre voci che non derivano dalla gestione di investimento o finanziaria, come pagamenti a chiusura di cause legali, offerte per beneficienza e rimborsi a clienti. Per il principio IAS 7 gli interessi pagati possono essere classificati in alternativa nella sezione operativa o nella sezione finanziaria o nella sezione investimenti. Per Asc230-10-45-16 /Fas 95.23d i pagamenti ai finanziatori e agli altri creditori per interessi ( al netto degli interessi capitalizzati --- Asc 230-10-45-13c/ Fas 95-17c –nota7--- da iscrivere tra i flussi per operazioni di investimento ) vanno indicati nei flussi di cassa per attività operative. Per la Bozza Oic 10 gli interessi attivi e passivi vanno iscritti nella gestione reddituale / operativa in modo univoco. Nel presente lavoro i movimenti di cassa per gli interessi attivi e passivi vengono iscritti tra i flussi delle gestione operativa in quanto si ritiene che vada evitata la discrezionalità di comportamenti che producono distorsioni quando si vanno a confrontare i risultati finanziari dei prospetti nel tempo e tra imprese diverse per settore e per mercato geografico. PRESENTAZIONE DELLE OPERAZIONI DELLA GESTIONE OPERATIVA O TIPICA NEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA Nell'esporre i flussi di cassa da operazioni della gestione operativa le imprese possono usare il metodo diretto o indiretto, quest’ultimo è detto anche metodo della riconciliazione; si suggerisce comunque di usare il metodo diretto in quanto più adatto alla gestione di tesoreria e più completo di informazioni di carattere operativo. I componenti principali del metodo diretto sono incassi e pagamenti lordi operativi, quali denaro ricevuto da clienti e pagato ai fornitori e dipendenti, la cui somma (algebrica ) rappresenta il flusso di cassa netto dalle operazioni della gestione operativa. Il metodo indiretto parte dall'utile netto e lo rettifica per le voci di entrata e uscita che non sono il risultato di operazioni di cassa nel corrente periodo (es. variazioni durante l'esercizio dei saldi clienti e fornitori; operazioni di investimento; operazioni di finanziamento ; ecc.) per riconciliarlo al flusso di cassa netto da operazioni della gestione operativa. Il metodo indiretto non espone pertanto incassi e pagamenti operativi lordi . METODO DIRETTO DELLA PRESENTAZIONE DI OPERAZIONI DELLA GESTIONE OPERATIVA O TIPICA ( CONSIGLIATO ) Il metodo diretto richiede il rendiconto per aggregati dei “flussi lordi” di cassa della gestione operativa ( incassi lordi e pagamenti lordi ). Se si utilizza questo metodo si devono presentare le seguenti classi di incassi e pagamenti :  pagamenti dei clienti, inclusi locatari, venditori autorizzati ( rivenditori , intesi come clienti)  interessi e dividendi ricevuti,  altri incassi operativi ________________________
  • 33. 33  salari a dipendenti e pagamenti a fornitori di merce o di servizi, incluso assicuratori, pubblicitari, ecc.,  interessi pagati, inclusi disaggi (vedere il Capitolo 4),  imposte sul reddito pagate,  altri pagamenti operativi di cassa. Per identificare tutti i flussi di cassa da operazioni della gestione operativa, si devono analizzare i conti di costo e di ricavo. L'attività netta, la differenza, tra costi e ricavi nell'esercizio non corri- sponde solitamente alle relative variazioni di numerario in quanto l'impresa segue generalmente il principio di competenza. Pertanto ogni singolo conto deve essere ricondotto dal principio di competenza a quello di cassa. Inoltre le voci esposte nel prospetto dei flussi di cassa non devono essere uguali a quelle che appaiono sul conto economico. Per esempio il conto economico può contenere più classificazioni di spese rispetto a quelle contenute nel prospetto dei flussi di cassa. Per il metodo diretto è necessaria una riclassificazione (usata come caratterizzante nel metodo indiretto ) tra utile netto e flusso di cassa netto delle attività operative. Verrà, però in questo caso, presentato in un allegato separato. Si partirà dal conto economico e si arriverà alle entrate e alle uscite di cassa. L'ESEMPIO DELLA VERDI SPA Gli allegati 2-1 e 2-2 contengono i bilanci comparativi e altre informazioni che riguardano la società Verdi Spa. Le registrazioni illustrative sono basate sulle colonne 1 e 4 , del foglio di lavoro presentato nell'allegato 6-1, e rappresentano i bilanci di verifica all'inizio e alla chiusura del 2012. Nell'esempio della Verdi Spa, per l’esposizione del flusso di cassa netto da operazioni della gestione operativa, è usato il metodo diretto. ALLEGATO 2-1 VERDI S.p.A. STATO PATRIMONIALE 31 DICEMBRE 2011 E 2012 (in € '000) 2012 2011 ATTIVITÀ Cassa 88.500 50.000 Crediti (netti) 25.000 45.000 Inventario 145.000 135.000 Totale attività à breve 258.500 230.000 Immobilizzazioni 205.000 200.000 Fondo ammortamento (40.000) (38.000) Immobilizzazioni. nette 165.000 162.000 Brevetti 7.000 8.000
  • 34. 34 Totale attività a lungo termine 172.000 170.000 Totale attività 430.000 400.000 PASSIVITÀ : Dividendi deliberati 10.000 12.000 Fornitori 26.000 30.000 Debiti per Imposte e tasse 51.000 36.000 Cambiali finanziarie ( passive ) - 45.000 Totali passività correnti 87.000 123.000 Imposte differite (“Fondo”) 13.000 15.000 Obbligazioni convertibili 32.500 95.000 Disaggio di emissione obbligazioni convertibili (Emissione sotto la pari ) Trattasi di onere avente la natura di interesse sostenuto in anticipo, iscritto tra le passività con segno - anziché tra le attività con segno + come previsto da: - Us Gaap - ASC 480, 210, 405, 470, 505,718,815,825,835,845; - IAS 32, 39, IFRIC 2, 17, 19 ( fonte : 2012 Gran Thorton LLP Comparison between US Gaap and IFRS) (Per la legislazione italiana e il principio OIC 19, in accordo con US GAAP, il disaggio va iscritto tra i risconti attivi, quindi differito ed ammortizzato) La riduzione di 4.000 da 6.000 a 2.000 E’ DOVUTO AI MOVIMENTI PER:  AMMORTAMENTO DISAGGIO ( INCLUSO NEGLI INTERESSI PASSIVI )  DISAGGIO OBBLIGAZIONI CONVERTIB ESTINTE  DISAGGIO SU CONVERSIONE OBBLIGAZIONI  PORZIONE DI DISAGGIO RELATIVO ALL'EFFETTO EMESSO SUL MERCATO E POI ESTINTO IN ANTICIPO . ( 2.000) (6.000) Totali passività a lungo 43.500 104.000 PATRIMONIO NETTO Capitale Sociale - Azioni privilegiate 12.000 12.000 Capitale Sociale - Azioni ordinarie 133.000 100.000 Sovrapprezzo azioni 29.000 25.000 Utili non distribuiti 126.000 36.000 Totale patrimonio netto 300.000 173.000 Totale passività e patrimonio netto 430.500 400.000 ALLEGATO 2-2 VERDI S.p.A. CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2012 (in € '000) Ricavi +880.000
  • 35. 35 Spese:  Costo del venduto 440.000  Spese di vendita 182.000  Spese generali ed amministrative 85.000  Interessi passivi 35.000  Utile sul rimborso anticipato di obbligazioni -3800 -742.000 Utile prima delle imposte +138.000 Imposte dell’esercizio ( correnti, differite) -41.800 Utile prima di eventi straordinari +100.000 Utile o perdite straordinarie Utile netto + 100.000 ULTERIORI INFORMAZIONI: 1. L'utile prima delle imposte include le seguenti voci (non monetarie): 1.a Spese d'ammortamento ( € 3.000 inclusi nelle spese di vendita e € 4.000 inclusi nelle spese generali e amministrative) € 7.000 Vedi registrazioni n. 4 e n. 6 1.b Ammortamento brevetti (incluso nelle spese generali e amministrative) 1.000 Vedi registrazione n. 6 1.c Ammortamento disaggio (incluso negli interessi passivi) 500 Vedi registrazione n. 9 1.d Perdita ( minusvalenza) sulla vendita di cespiti (inclusa nelle spese di vendita) 4.000 Vedi registrazione n. 3 1.e Utile sull’estinzione del prestito obbligazionario convertibile, prima della scadenza , al netto dell’effetto fiscale di 1.800 € ( 3.800-1.800=2000) € 3.800 Vedi ulteriori informazioni n. 4 e le registrazioni n. 9 e n. 10. 2. Sono stati acquistati cespiti per € 30.000 durante il 2012 ( vedi registrazione n. 11 ) 3. I cespiti con costo storico di € 25.000 e valore residuo contabile di € 20.000 sono stati venduti con una perdita di € 4.000 durante i l 2012 ( vedi registrazione n. 3) Prezzo di vendita 16.000 Valore residuo contabile 20.000 Perdita sulla vendita di attrezzatura (Minusvalenza) 4.000 ( voce non monetaria) 4. Obbligazioni convertibili emesse con valore nominale di € 24.500 e valore contabile di € 24.000 sono state estinte, in anticipo rispetto alla scadenza mediante riacquisto sul mercato ad un prezzo più basso, con un esborso di € 20.200 durante il 2012, ottenendo un guadagno (voce non monetaria) di € 3.800= (24.000 – 20.200) prima delle imposte . Le imposte relative sono € 1.800. ( Vedi registrazione nn. 9 e 10).
  • 36. 36 5. Durante l'esercizio, l’ulteriore emissione di obbligazioni convertibili con valore nominale di € 38.000 e valore contabile di € 37.000 sono state convertite in 3.300 azioni del valore nominale di € 10 ciascuna. Tali informazioni si inseriscono solo nelle note perché non hanno un effetto sulla cassa: trattasi di operazione non monetaria. ( Vedi registrazione n. 15). 6. Le cambiali finanziarie passive rappresentano prestiti a breve termine erogati da banche. ( Vedi registrazione n. 13 ). 7. I dividendi per € 12.000 al 31 dicembre 2011 sono stati pagati all'inizio del 2012. ( Vedi registrazione n. 12 ). 8. Il saldo fornitori si riferisce a merce acquistata per la rivendita; non ci sono saldi fornitori per servizi generali, amministrativi e di vendita. ( Vedi registrazione n. 2 ). 9. Il dividendo approvato nel 2012 per € 10.000 non è stato pagato, al 31 dicembre dello stesso anno. Sarà pagato nel 2013. ( Vedi registrazione n. 14, operazione non monetaria).
  • 37. 37 Per comodità si riporta in anticipo il foglio di lavoro indicato come ALLEGATO 6-1 VERDI S.p.A. FOGLIO DI LAVORO PER IL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA Flussi Lordi Saldo al Saldo al 31.12.2011 Variazioni 31.12.2012 D (A) Dare Avere D (A) Cassa 50.000 [16] 38.500 88.500 Crediti netti 45.000 [ l ] 20.000 25. 000 Inventario (Magazzino ) 135.000 [2] 10.000 145.000 Immobilizzazioni 200.000 [11] 30.000 [ 3] 25.000 205.000 Fondo ammortamento (38.000) [3] 5.000 [4] 3.000 ( 40.000) [6] 4.000 Brevetti netti 8.000 [6] 1.000 7.000 Disaggio 6.000 [9] 500 2.000 [10] 500 [13] 2.000 [15] 1.000 Dividendi deliberati ( 12.000) [12] 12.000 [14] 10.000 ( 10.000) Fornitori ( 30.000) [2] 4.000 ( 26.000) Debiti per Imposte e tasse ( 36.000) [8] 15.000 (51.000) Cambiali finanziarie passive ( 45.000) [13] 45.000 Imposte differite ( 15.000) [8 ] 2.000 (13.000) Obbligazioni convertibili ( 95.000) [10] 24.500 32.500 [15] 38.000 Capitale Sociale - Azioni privilegiate ( 12.000) ( 12.000) Capitale Sociale - Azioni ordinarie (100.000) [15] 33.000 (133.000) Sovrapprezzo azioni ( 25.000) [15] 4.000 ( 29.000) Utili non distribuiti ( 36.000) ( 36.000) Dividendi [14] 10.000 10.000 Ricavi [1] 880.000 (880.000) Costo del venduto [2] 440.000 440.000 Spese generali ed amministrative [6] 5.000 5.000 [7] 80.000 80.000 Spese di vendita [3] 4.000 4.000 [4] 3.000 3.000
  • 38. 38 [5] 175.000 175.000 Interessi passivi [9] 35.000 35.000 Utile sul rimborso di obbligazioni convertibili [10] 3.800 -3.800 Imposte dell'esercizio (40.000+1.800) [8] 41.800 41.800
  • 39. 39 REGISTRAZIONI EXTRACONTABILI Attraverso l’uso combinato di voci del conto economico, voci dello stato patrimoniale e sulla base delle informazioni supplementari produciamo le seguenti registrazioni della sezione della gestione operativa che saranno riepilogate nel “foglio di lavoro per il prospetto dei flussi di cassa “(Allegato 6-1) ed anticipate nella pagina precedente per comodità. L’esame inizia dalle voci di conto economico, in quanto i loro valori esprimono le grandezze flusso ed rappresentano i movimenti aziendali nel loro completezza. Il conto economico è quello riclassificato per funzioni detto anche per destinazione ( costo del venduto ( funzione produzione), spese generali ed amministrative, spese di distribuzione, Ricavi La seguente registrazione sul foglio di lavoro rettifica il conto ricavi, come indica la diminuzione dei crediti, per determinare gli incassi da clienti avvenuti durante l'anno. Dare Avere (1) Operazioni della gestione operativa – Incassi da clienti – Cassa 900.000 Ricavi 880.000 Crediti - Diminuzione 20.000 *** In questa registrazione l’iva sulle vendite, pagata dai clienti , o meglio fatturata ai clienti, non è evidenziata in quanto non ha impatto sul quantum netto della cassa in entrata. Infatti , se volessimo evidenziare l’iva sulle vendite avremmo la seguente registrazione Dare Avere (Operazioni della gestione operativa – Incassi da clienti – Cassa 900.000+176.000=1.056.000 Ricavi 880.000 Iva sulle vendite 176.000 Crediti - Diminuzione 20.000 Ma dovremmo aggiungere anche la registrazione del versamento dell’iva all’erario Dare Avere Operazioni della gestione operativa – versamento iva all’erario – Cassa 176.000 Iva sulle vendite 176.000 L’incasso netto sarebbe sempre di €900.000 = 1056.000- 176.00, fermo restando la variazione dei crediti di 20.000. Si fa presente che il saldo iva di fine anno, rappresenta il debito o il credito da estinguere nell’anno successivo o da utilizzare nell’anno successivo, e quindi non impatta sulla cassa dell’anno.
  • 40. 40 Stesso discorso vale per l’iva pagata ai fornitori sugli acquisti di beni e servizi. Nel presente lavoro l’iva dovuta sarebbe stata inclusa in una voce diversa e separata da “ Debiti per Imposte e tasse”o in caso di iva a rimborso/ credito in una voce diversa e separata da” Crediti per imposte e tasse” Nel Bilancio Italiano formato Cee i movimenti Iva sono trascritti nella classe “Debiti Tributari “ – Altri Debiti. La classe Debiti Tributari quindi contiene Debiti Tributari – Debiti per Imposte sul reddito –Debito Ires , Debito Irap, ecc Debiti Tributari – Altri Debiti – Riepilogo Iva a debito, ecc Nel prospetto dei flussi di cassa, metodo diretto, il versamento cumulato nell’anno dell’iva andrebbe incluso nella sezione Operazioni della gestione operativa, ma ha impatto zero sulla cassa. In questo lavoro, l’iva non è specificatamente trattata in quanto non incide sulla produzione o l’assorbimento di cassa: incasso l’ iva dai clienti , pago l’iva ai fornitori , verso l’iva all’Erario. Sappiano che l’iva è una partita di giro a carico solo del consumatore finale e non dell’impresa in genere. Si tralasciano i casi di imprese con sistematico credito iva. Se volessimo tracciare i movimenti iva nel prospetto dei flussi di cassa, potremmo Iscrivere l’iva sulle vendite in avere, con corrispondente aumento in dare della Cassa. Stesso trattamento va riservato all’iva su acquisti. Iscriveremo l’iva sugli acquisti in dare con corrispondente diminuzione della Cassa per pagamento, in avere. La differenza tra iva su vendite e iva su acquisti, in combinazione con il saldo iniziale iva e il saldo finale, è l’iva versata che annulla le registrazioni precedenti: Diversi dare Diversi avere Iva saldo iniziale 100 Iva su vendite 700 a Iva saldo finale 200 a Iva su acquisti 350 a Cassa 250 Si potrà ricalcolare l’iva pagata, come in questo esempio: saldo iva iniziale -100 debito iva su acquisti 350 credito iva su ricavi ( vendite ) compresa liquidazione iva di fine anno -700 debito iva versata – ricalcolata- 250 Versato/ Cassa
  • 41. 41 saldo iva finale -200 da versare nell’anno successivo = (+ Saldo iva iniziale + Iva su acquisti + Iva Su vendite – Saldo Iva Finale ) *-1= Importo iva Versata. *** Il tesoriere delle aziende sa che l’iva incassata dai clienti, o meglio fatturata ai clienti, va versata all’erario; di conseguenza accantona nei suo piani di cassa l’esborso da effettuare durante lo scorrere dei mesi. *** Lo schema del calcolo dell’incasso dei crediti per vendita è il seguente. Saldo iniziale dei crediti 45.000 Ricavi +880.000 Saldo Finale dei crediti -25.000 = Incasso 900.000 Saldo iniziale dei crediti 45.000 Saldo Finale dei crediti 25.000 Diminuzione -20.000 Poiché i crediti sono diminuiti di € 20.000, sappiamo che gli incassi effettivi ( 900.000 €) sono superiori ai ricavi esposti nel conto economico ( 880.000 €). Gli incassi dell'esercizio ( 900.00 €) includono quindi le vendite dell'esercizio e la diminuzione dei crediti. Se nei crediti esistono conti che non sono relativi a vendite, le variazioni di tali conti intervenute nell'esercizio, dovrebbero essere escluse dalla registrazione. Per esempio, l’incasso di un credito derivante dalla vendita di attrezzature dovrebbe essere addebitata a Incassi da Attività da Investimento. Quando si analizza il saldo dei crediti, inoltre, deve essere considerato l'ammontare portato a perdite su crediti (crediti netti): tali perdite, infatti, non movimentano la “ cassa”. Costo del venduto L'ammontare del costo del venduto per l'anno è € 440.000. Tale cifra non è pari alle uscite dell'anno per gli acquisti. Altri due conti dello stato patrimoniale influenzano le uscite per acquisti: Inventario e Fornitori. dare avere (2) Costo del venduto 440.000 Inventario ( aumento ) 10.000 Fornitori ( diminuzione debiti vs fornitori) 4.000 Operazioni della gestione operativa- Pagamento per merce acquistata e rivendibile ( uscita di cassa ) 454.000
  • 42. 42 L’inventario , il magazzino, non è una posta che genera direttamente uscite o entrate di cassa, in quanto può essere considerato il parcheggio della movimentazione di numerario; solo gli acquisti e le vendite generano pagamenti ed incassi di cassa. Ma, per calcolare il valore degli acquisti, vista la evidenza contabile del costo del venduto, è necessario utilizzare il conto “inventario” . Con l’utilizzo del conto “inventario/magazzino/ stock”, il valore degli acquisti pari a 450.000 euro è cosi calcolato. Calcolo del Costo degli acquisti Rimanenze iniziali dato di bilancio +135.000 Rimanenze finali dato di bilancio -145.000 Costo del venduto +440.000 Acquisti ( ricalcolato per differenza ) +450.000 = 440.000+10.000 Per arrivare al valore dei pagamenti, il valore degli acquisti, una volta calcolato, è rettificato dalla variazione dei saldi fornitori ( saldo anno in chiusura meno saldo anno precedente) : --26.000- (- 30.000 )= + 4.000  riduzione del saldo  dare  entrata. Saldo fornitori iniziale – 30.000 Incremento del conto Acquisti – 450.000 Meno Saldo finale del conto fornitori – ( -26.000) Uscita di cassa per il pagamento degli acquisti = - 454.000 = -450.000-4.000 L'aumento dell'inventario di +10.000 € ( da 135.000 € a 145.000 €) indica che 1) per l'acquisto di merce di € 450.000 è stata pagata una somma (454.000 € ) più elevata per € 14.000 rispetto al costo del venduto ( 440.000 €) incluso nell'utile netto; 2) durante l'anno è stata acquistata merce ( 450.000 € ) maggiore per € 10.000 di quella venduta, valutata al costo ( 440.000 €). Magazzino iniziale 135.000,00 Debiti vs Fornitori iniziale 30.000,00 + Acquisti 450.000,00 + Acquisti 450.000,00 - Costo delle merci vendute 440.000,00 Pagamenti per acquisto merci - 454.000,00 Magazzino finale 145.000,00 Debiti vs Fornitori finale 26.000,00 145.000,00 26.000,00 delta magazzino 10.000,00 delta fornitori - 4.000,00 Costo delle merci vendute 440.000,00 Pagamenti per acquisto merci 454.000,00 Acquisti 450.000,00 10.000,00
  • 43. 43 Costo delle merci vendute 440.000,00 Pagamenti per acquisto merci 454.000,00 Costo delle merci vendute + Delta Magazzino- Delta Fornitori Questa conclusione, merce acquistata ( 450.000€) maggiore di quella venduta ( 440.000€), valutata al costo, viene raggiunta indipendentemente dalle variazioni nel saldo fornitori. La variazione dei saldi fornitori influenza la consistenza del pagamento, non già le relazioni economiche. Cosi se avessimo un delta fornitori di € +33.000, il risultato non cambierebbe Magazzino iniziale 135.000,00 Debiti vs Fornitori iniziale 55.000,00 + Acquisti 450.000,00 + Acquisti 450.000,00 - Costo delle merci vendute 440.000,00 Pagamenti per acquisto merci - 417.000,00 Magazzino finale 145.000,00 Debiti vs Fornitori finale 88.000,00 145.000,00 88.000,00 delta magazzino 10.000,00 delta fornitori 33.000,00 Costo delle merci vendute 440.000,00 Pagamenti per acquisto merci 417.000,00 Acquisti 450.000,00 10.000,00 Costo delle merci vendute 440.000,00 Pagamenti per acquisto merci 417.000,00 Costo delle merci vendute + Delta Magazzino- Delta Fornitori Viceversa qualora avessimo la diminuzione dell'inventario di -10.000 € ( da 145.000 € a 135.000 €) avremmo che 1) l'acquisto di merce per € 450.000 è stato pagato con una somma (454.000 € ) meno elevata per € 6.000 rispetto al costo del venduto ( 460.000 €) incluso nell'utile netto; 2) durante l'anno è stata acquistata merce ( 450.000 € ) in misura minore per € 10.000 rispetto a quella venduta, valutata al costo ( 460.000 €). Magazzino iniziale 145.000,00 Debiti vs Fornitori iniziale 30.000,00
  • 44. 44 + Acquisti 450.000,00 + Acquisti 450.000,00 - Costo delle merci vendute 460.000,00 Pagamenti per acquisto merci - 454.000,00 Magazzino finale 135.000,00 Debiti vs Fornitori finale 26.000,00 135.000,00 26.000,00 delta magazzino - 10.000,00 delta fornitori - 4.000,00 Costo delle merci vendute 460.000,00 Pagamenti per acquisto merci 454.000,00 Acquisti 450.000,00 - 10.000,00 Costo delle merci vendute 460.000,00 Pagamenti per acquisto merci 454.000,00 Costo delle merci vendute + Delta Magazzino- Delta Fornitori Questa conclusione, merce acquistata ( 450.000 €) minore di quella venduta ( 460.000€), valutata al costo, viene raggiunta indipendentemente dalle variazioni nel saldo fornitori. La variazione dei saldi fornitori influenza la consistenza del pagamento, non già le relazioni economiche. ***** Si ricorda che nella pratica, il costo del venduto comprende entrate da numerose fonti. L'ammontare del costo del venduto potrebbe includere anche rettifiche di inventario( differenze fisiche in + e in - di inventario, furti, distruzioni, rinvenimenti, svalutazioni e rivalutazioni , scarti, ecc.) che non vanno incluse tra le variazioni di numerario. Pertanto, il conto del costo del venduto dovrebbe essere analizzato attentamente quando si esamina l’uscita di cassa per acquisti, intesa quale risultanza algebrica. *** E’ interessante proporre la seguente rappresentazione complessiva dei cicli aziendali. Si noti che il ciclo monetario si differenza dal ciclo economico: i tempi di rilevazione dei costi e dei ricavi sono differenti rispetto alla rilevazione dei pagamenti e dei fornitori. I tempi monetari si spostano in avanti rispetto ai tempi economici. Il principio di competenza anticipa il corrispondente principio di cassa. Il pagamento e l’incasso sono i momenti finali delle transazioni economiche e sono la prova oggettiva della performance aziendale.
  • 45. 45 Tempo --------> ciclo commerciale Previsioni e Programmi Ordine di acquisto Ordine di vendita ciclo logistico Previsioni e Programmi entrata merce / materie prime e carico di magazzino uscita dal magazzino merce / prod finiti ciclo tecnico produttivo Previsioni e Programmi prelievo dal magazzino m.p avvio della produzione entrata della produzione nel magazzino prod finiti o merci ciclo economico e patrimoniale e finanziario Previsioni e Programmi rilevazione del costo di acquisto e del debito vs fornitore rilevazione del ricavo e del credito vs cliente Ciclo monetario Previsioni e Programmi Pagamento al fornitore Incasso dal cliente Spese di vendita L'analisi delle spese di vendita risulta complicata dall'inclusione di operazioni diverse dalle operazioni della gestione operativa. Sono necessarie tre registrazioni per la giusta classificazione delle spese di vendita e l'identificazione delle voci non monetarie per la composizione successiva della riconciliazione tra utile netto e flusso di cassa. Prima registrazione ( Rif. Ulteriori Informazioni n. 3 e n. 1.d): Dare Avere (3) Attività d'investimento - incassi dalla vendita di immobilizzazioni 16.000 Spese di vendita: . Perdita sulla vendita di immobilizzazioni 4.000 . Fondo ammortamento 5.000 Immobilizzazioni 25.000 Questa registrazione riscrive la registrazione della perdita riconosciuta sulla vendita di attrezzatura, stralciandola dalla classe Spese di Vendita. Infatti gli introiti provenienti dalla vendita dei cespiti sono inclusi nelle attività d'investimento anche se la perdita, derivante dalla vendita, è iscritta come spesa operativa nel conto economico.
  • 46. 46 Seconda registrazione ( Rif. Ulteriori Informazioni n. 1.a): Dare Avere (4) Spese di vendita: Ammortamento 3.000 Fondo ammortamento 3.000 Questa registrazione riscrive la registrazione dell'ammortamento, operazione non monetaria, stralciandola dalle spese di vendita. Terza registarzione: Dare Avere (5) Spese di vendita 175.000 Operazioni della gestione operativa – esborsi per spese di vendita 175.000 Questa registrazione, complemento delle precedenti, definisce l'importo di cassa, utilizzato durante l'anno, per il pagamento delle spese di vendita. L'importo si trova sottraendo la perdita sulla vendita di attrezzatura ( € 4.000) e l'ammortamento (€ 3.000 ) dalle spese di vendita totali di bilancio pari a € 182.000 € in quanto importi non monetari: 182.000 -3.000 - 4.000 =175.000 N.b. non sono state fatte delle registrazioni di storno ma sono state riscritte le registrazioni. Spese generali e amministrative Le spese generali e amministrative, come le spese di vendita, contengono "componenti non monetarie" che devono essere identificate. La somma di queste voci deve essere determinata al fine di stabilire l'ammontare da esporre come flusso di cassa per pagare le spese generali ed amministrative. Analizzando i conti, possiamo individuare il tipo di “spesa non monetaria” che viene solitamente incluso nelle spese generali ed amministrative: l’ammortamento. La seguente registrazione storna tale componente non monetaria dalle spese generali e amministrative presentate a conto economico riscrivendola nella voce Ammortamento. Vedi il Rif. ad “Ulteriori Informazioni n. 1”. Dare Avere (6) Spese generali e amministrative
  • 47. 47 Ammortamento 5.000 Brevetti ( ammortamento in conto diretto del cespite ) 1.000 Fondo ammortamento 4.000 La successiva registrazione stabilisce l'ammontare delle spese generali e amministrative che hanno richiesto un movimento di cassa. L'ammontare è determinato dalla sottrazione delle voci non monetarie ( 5.000 €=1.000 €+ 4.000 € ), dalle spese generali ed amministrative ( 85.000 € - 5.000 €= 80.000 €). Dare Avere (7) Spese generali e amministrative 80.000 Operazioni della gestione operativa - pagamenti per spese generali e amministrative 80.000 In questo esempio non esistevano passività ( debiti verso fornitori ) per spese generali ed amministrative sia all'inizio sia alla fine dell'anno. Pertanto tutte le spese generali ed amministrative sono state pagate per cassa e sono state rettificate solo dalle operazioni non monetarie predette. Nella pratica  i residui debiti verso fornitori per servizi generali, amministrativi  i residui debiti verso fornitori di materiali o merci,  i residui debiti verso fornitori di immobilizzazioni , possono essere individuati per permettere una puntuale misurazione dei flussi di cassa generati o assorbiti. In alternativa, il redattore del prospetto dei flussi di cassa o il tesoriere può stimare il peso dei suddetti fornitori sul totale debito verso i creditori nel loro complesso. Imposte dell'esercizio Le imposte dell’esercizio derivano, principalmente,oltre ad altre imposte come l’IRAP, dalla somma algebrica di tre voci economiche a cui corrispondono le voci patrimoniali. dare avere Registrazione delle imposte correnti Imposte correnti A Debiti per imposte Registrazione delle imposte differite Imposte differite A Fondo imposte differite Registrazione delle imposte anticipate Attività per imposte anticipate A Imposte Anticipate ( Imposte differite attive) Storno delle imposte differite precedentemente accantonate Fondo imposte differite A Imposte differite Storno delle imposte anticipate precedentemente registrate Imposte Anticipate ( Imposte differite attive) A Attività per imposte anticipate Nel nostro esempio, quattro conti influenzano la somma pagata per imposte dell’esercizio: - imposte correnti dell’esercizio - debiti per imposte e tasse - fondo imposte differite
  • 48. 48 - imposte sull’utile da rimborso delle obbligazioni ( altre imposte ) Nell’esempio non sono distinti separatamente né i valori delle voci economiche e né le voci di stato patrimoniale. Nella voce imposte d’esercizio è iscritta l’imposta per l’utile sul rimborso delle obbligazioni. Pertanto, dobbiamo esercitarci a ricostruire il valore lordo delle imposte dovute, le imposte correnti. Stato Patrimoniale Conto economico Debiti per imposte Fondo Imposte differite Imposte corrente Imposte differita Altre imposte Totale imposte dell'esercizio ( saldo di bilancio ) Saldo iniziale - 36.000 - 15.000 altre imposte - 1.800 ................ 1.800 1.800 Imposte correnti - 42.000 ................ 42.000 42.000 Imposte differite ................. 2.000 - 2.000 - 2.000 Pagamento 28.800 ................. - Saldo finale di bilancio - 51.000 - 13.000 41.800 Segno avere Segno avere Segno dare Segno avere Segno dare Segno dare Procedura di calcolo dettagliato delle imposte d’esercizio pagate Saldo delle imposte dell'esercizio a conto economico 41.800 meno variazione annua del fondo imposte differite ( - (-2000 €) ( aggiunta della voce non monetaria per sterilizzazione della stessa ) 2.000 voce non monetaria meno altre imposte - 1.800 = totale valore lordo delle imposte correnti (sul reddito) 42.000 saldo finale del debito per imposte 51.000 meno saldo iniziale del debito per imposte - 36.000 meno altre imposte - 1.800 meno valore lordo delle imposte correnti ( sul reddito) - 42.000 = totale imposte correnti pagate ( correnti sul reddito per 27.000 + altre imposte 1.800) - 28.800 Ora possiamo calcolare con i dati di bilancio, ( ultimi righi del prospetto precedente ) il pagamento delle imposte d’esercizio. Come si nota il risultato pari a 28.800 è identico a quello calcolato in modo dettagliato per tipo di imposta ( corrente, differita, altra imposta). segno Saldo d'apertura – Debiti per imposte € 36.000 avere Più : Imposte dell'esercizio ( +42.000 +1.800-2.000) 41.800 avere Variazione Fondo imposte differite ( -15.000-(-13.000)) - necessario per ricostituire il valore lordo delle imposte d’esercizio pari a 2.000 avere
  • 49. 49 43.800- Meno: Imposte dell’esercizio pagate 28.800 dare Saldo di chiusura - Debiti per imposte € 51.000 avere La seguente registrazione documenta i movimenti in partita doppia per arrivare alle imposte d’esercizio pagate. Dare Avere (8) Imposte dell'esercizio ( da conto economico ) 41.800 Fondo imposte differite ( variazione dei saldi ) 2.000 Debiti per Imposte - Variazione dei saldi- ( 51.000 – 36.000 ) 15.000 Operazioni della gestione operativa – pagamento per imposte d’esercizio 28.800 Notate che le imposte dell'esercizio, pari a 41.800 €, sono formate da a) 42.000€ per imposte correnti sul reddito, pagate per 27.000€ (( -51.000€ – (-36.000€ ) -42.000€ )) b) 1.800€ per imposte pagate attribuibili all'utile sul rimborso di obbligazioni, utile pari a 3800 c) recupero di imposte differite pari a 2.000€ ( movimento non monetario ). Interessi passivi Il saldo alla fine dell’esercizio è pari ad € 35.000 per spese per interessi, di cui € 500 rappresentano l'ammortamento del disaggio, voce non monetaria. Pertanto € 34.500 ( 35.000 -500 ) sono stati effettivamente pagati per interessi passivi poiché sia all'inizio che alla fine dell'anno non esistevano debiti per interessi. Dare Avere 9) Interessi passivi ( saldo di bilancio) 35.000 Disaggio ( ammortamento annuale ) 500 Operazioni della gestione operativa - pagamento per interessi 34.500 Utile sul rimborso di obbligazioni convertibili ( vedi ulteriore informazione n. 4) L'utile, a favore dei possessori, sul rimborso di obbligazioni, per estinzione anticipata, deve essere escluso dalla categoria di operazioni della gestione operativa nel prospetto dei flussi di cassa, in quanto voce non monetaria. Il pagamento per l'estinzione dei titoli, invece, è esposto, come uso di numerario, nella categoria di operazioni di finanziamento . Potete notare, con la registrazione n. 8 , che il pagamento delle
  • 50. 50 imposte sull'utile è stato esposto, separatamente, tra le operazioni della gestione operativa. La registrazione seguente soddisfa quanto detto: Dare Avere (10) Obbligazioni convertibili 24.500 Disaggio ( storno quota residua disaggio) 500 Utile sul rimborso di obbligazioni ( prima delle imposte) 3.800 Operazioni di finanziamento - pagamento per estinzione di titoli 20.200
  • 51. 51 CAPITOLO 3 I FLUSSI DI CASSA DALLE OPERAZIONI D’INVESTIMENTO Le operazioni di investimento includono l’erogare ed l’incassare prestiti attivi( esclusi quelli gestiti dagli istituti finanziari), l’acquisire e il rimborsare titoli obbligazionari o azionari , l’acquistare e il vendere immobili, impianti e macchinari ed altri cespiti destinati dall’impresa al ciclo della produzione di merci o servizi. Tali operazioni escludono l’acquisto e la vendita di prestiti , debiti o azioni destinati appositamente alla rivendita ( Rif. Asc 230-10-20 Glossario ). Le entrate per incassi e le uscite per pagamenti di crediti commerciali o di prestiti già concessi possono classificarsi o tra le attività per investimenti o tra quelle per attività operative. Vanno incluse tra i flussi per attività operative se l’impresa ha per oggetto la compravendita di beni e servizi intesi come crediti o prestiti( ad . esempio le imprese di factoring). Vanno incluse tra le operazioni di investimento se l’impresa ha per oggetto la compravendita di beni o servizi diversi dai crediti o dai prestiti: infatti in questo caso, gli incassi, i crediti o i prestiti non sarebbero generati dall’attività tipica. Le entrate di cassa da operazioni d'investimento ( Rif. Asc 230-10-45-12 ) sono:  incassi per rimborso di prestiti concessi a terzi ( attivi )  incassi per rimborso di obbligazioni sottoscritte dall’azienda, ma emesse da altre entità  incassi per vendita di azioni, emesse da altre aziende, acquisite dall'impresa,  incassi dei dividendi straordinari connessi ai titolo azionari in portafoglio  incassi dalla vendita di immobilizzazioni ed altre attività produttive. Le uscite di cassa da operazioni d'investimento ( Rif.Asc 230-10-45-13) sono:  esborsi per prestiti ( attivi) erogati dall'impresa a terzi  pagamenti per l'acquisizione di obbligazioni emessi da altre entità, sottoscritte e pagate dall’impresa  pagamenti per l'acquisto di azioni /partecipazioni in altre imprese  pagamenti -inclusi gli acconti, gli anticipi - per l'acquisto di immobilizzazioni e altre attività produttive (inclusa la capitalizzazione degli interessi). Le entrate e uscite di cassa da attività d'investimento devono essere esposte separatamente nel prospetto dei flussi di cassa e per valori lordi . Per esempio, le uscite per l'acquisto di immobilizzazioni devono essere esposte separatamente dalle entrate derivanti dalla loro vendita. Il prospetto dei flussi di cassa distingue le attività acquistate e tenute per molto tempo e destinate all’uso ripetuto ( attività d'investimento) e quelle che sono acquistate e tenute giusto il tempo necessario per la rivendita, nel corso normale degli affari (operazioni della gestione operativa). Certi incassi e pagamenti possono rientrare in più di una categoria di flussi di cassa( flussi da gestione operativa; flussi da operazioni di investimento; flussi da operazioni di finanziamento ). Per esempio, l'acquisto e la vendita di attrezzatura vengono considerati generalmente operazioni di investimento. L'attrezzatura potrebbe però essere stata acquistata per essere affittata a terzi per un breve periodo e poi rivenduta (es. l'acquisto di macchine per movimento terra da parte di una impresa di noleggio macchine pesanti). In tal caso l'acquisto, il noleggio e la vendita di tali beni