Presentazione sul "Patrimonio Netto Aziendale" al corso di "Economia Aziendale con elementi di didattica" - Scuola di Specializzazione all'Insegnamento Secondario (SSIS) presso l'Università degli Studi del Molise di Campobasso - a.a. 2007/2008 - classe di concorso A017 (Discipline Economico-Aziendali).
Budgeting e controllo di gestione magnani prevLifenergy
premessa
1. Pianificazione strategica
2. Sistema direzionale
3. Budget – definizione/obiettivi
4. Costruzione
5. Struttura economica e finanziaria
6. Analisi scostamenti
7. Il master budget
8. Un nuovo modello :la balanced scorecard
- Definisce il concetto di Controllo di Gestione
- Distingue la Gestione Strategica dalla Gestione Operativa
- Distingue la Macroeconomia dalla Microeconomia
- Offre una visione sistemica dell’Azienda
- Illustra le 5 forze che condizionano le Aziende (modello di M. Porter)
- Mostra come impostare un sistema di Controllo di Gestione
o La Formula Imprenditoriale
o La struttura organizzativa
o Il Sistema Patrimoniale e il Sistema Reddituale
o Contabilità Generale e Contabilità Analitica e schemi d’integrazione
o L’analisi economica
o L’analisi patrimoniale
o L’analisi finanziaria
- Test di autovalutazione ispirato alla UNI EN ISO 10014:2007
Presentazione sul "Patrimonio Netto Aziendale" al corso di "Economia Aziendale con elementi di didattica" - Scuola di Specializzazione all'Insegnamento Secondario (SSIS) presso l'Università degli Studi del Molise di Campobasso - a.a. 2007/2008 - classe di concorso A017 (Discipline Economico-Aziendali).
Budgeting e controllo di gestione magnani prevLifenergy
premessa
1. Pianificazione strategica
2. Sistema direzionale
3. Budget – definizione/obiettivi
4. Costruzione
5. Struttura economica e finanziaria
6. Analisi scostamenti
7. Il master budget
8. Un nuovo modello :la balanced scorecard
- Definisce il concetto di Controllo di Gestione
- Distingue la Gestione Strategica dalla Gestione Operativa
- Distingue la Macroeconomia dalla Microeconomia
- Offre una visione sistemica dell’Azienda
- Illustra le 5 forze che condizionano le Aziende (modello di M. Porter)
- Mostra come impostare un sistema di Controllo di Gestione
o La Formula Imprenditoriale
o La struttura organizzativa
o Il Sistema Patrimoniale e il Sistema Reddituale
o Contabilità Generale e Contabilità Analitica e schemi d’integrazione
o L’analisi economica
o L’analisi patrimoniale
o L’analisi finanziaria
- Test di autovalutazione ispirato alla UNI EN ISO 10014:2007
Il corso di contabilità base si pone l’obiettivo di fornire una serie di nozioni che permettano ai candidati di eseguire le operazioni contabili di base, dalla conoscenza delle singole operazioni alla contabilizzazione dei costi aziendali.
Il candidato al corso di contabilità base sarà in grado di esaminare la logica della contabilità generale, insieme alle rilevazioni contabili, coniugando ai supporti tradizionali anche quelli informatici di modo da operare qualitativamente nel settore amministrativo.
Come migliorare la gestione dei giorni medi di pagamento ai fornitori (DPO) ed i giorni medi di giacenza del magazzino (DIO)? Questo "Quaderno" vuole offrire degli spunti di riflessione per gli imprenditori interessati ad approfondire quest'argomento.
Come impatta il capitale circolante nella gestione aziendale? Vogliamo fornire alcuni spunti di riflessione per gli imprenditori spesso attenti solo all'aspetto economico della gestione. In particolare, analizziamo i DSO (Days of Sales Outstanding).
La stima del fabbisogno attuale e prospettico di finanziamento. Un'introduzione alle dinamiche finanziarie dell'imprese per non specialisti di analisi del bilancio, dedicata alla composizione del capitale investito netto e alla sua copertura attraverso le fonti di finanziamento.
Alcuni esempi descrivono le situazioni più tipiche nella vita delle imprese che hanno un impatto sul loro fabbisogno finanziario. Questa presentazione è stata realizzata per il seminario del 4 ottobre 2017, organizzato da Bergamo Sviluppo, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Bergamo, su iniziativa del Comitato per la Promozione dell'Imprenditorialità Femminile, in collaborazione con il sistema associativo locale, nell'ambito del ciclo di 4 incontri dedicati agli "Strumenti per comprendere le dinamiche finanziarie collegate al ciclo di vita aziendale".
Un approccio volutamente intuitivo e non contabile, che intende avvicinare a questi temi privilegiando una prospettiva sostanziale e finanziaria.
Un'introduzione che mi auguro possa incuriosire il lettore e orientare quindi verso ulteriori approfondimenti.
Analizziamo in questo nuovo appuntamento la valutazione reale degli utili e delle perdite iscritti a bilancio: come si generano davvero, quali situazioni patrimoniali e finanziarie possono celare, quale importanza hanno nella valutazione della solvibilità di un'azienda. Differenze interessanti tra l'analisi dei freddi numeri data da business report automatici e da un'indagine commerciale eseguita da professionisti.
AD Credit Solution
Fare impresa: ciclo produttivo, attività di produzione, creazione di ricchezz...guest76e3bb
Nelle slides denominate "Fare impresa" sono stati affrontati i seguenti argomenti: ciclo produttivo, attività di produzione, creazione di ricchezza, fonti di finanziamento, la gestione e il patrimonio.
Chi sono i vostri Clienti migliori? Come contribuiscono al vostro margine complessivo? E' possibile che alcuni di loro contribuiscano addirittura negativamente? Nell'approfondimento allegato proponiamo delle riflessioni per aiutarvi a capire se state guadagnando meno di quanto potreste o se avete Clienti che forse sarebbe meglio non avere!
2. L’AZIENDA E IL CAPITALE
L’AZIENDA è un’organizzazione di beni e di persone che compie un
insieme di operazioni in vista di un certo fine.
Per acquistare i beni necessari - in parte dall’imprenditore
allo svolgimento dell’attività
il denaro viene apportato - in parte da terzi tramite
finanziamenti (banche,
fornitori)
L’insieme di tutti i beni costituisce il CAPITALE dell’azienda.
Il denaro, i crediti, le merci, i mobili, ecc. sono gli elementi attivi
I debiti, i mutui, le cambiali, ecc… sono gli elementi passivi
3. LA GESTIONE
Quella dell’impresa è fondamentalmente
un’attività di produzione e di scambio
L’impresa, nel compiere la propria attività acquista le
materie prime, i servizi, le merci, i macchinari, il lavoro, ecc.
Ad ogni acquisto corrisponde un costo = importo pagato
Ottiene così i prodotti da vendere ai clienti.
Ad ogni vendita si ha un ricavo = importo incassato
LA GESTIONE E IL REDDITO
4. costi pluriennali
(sono relativi a beni destinati ad essere
utilizzati a lungo nell’azienda:
scaffalature, muletti, apparecchiature
elettroniche, migliorie immobili in
locazione )
costi di esercizio
(sono relativi a beni che danno la loro
utilità in un anno, stipendi, telefono,
noleggi, manutenzioni, ecc. )
costi della merce
TIPOLOGIE DI COSTI
I COSTI SI
DIVIDONO IN
5. Immobilizzazioni Beni a veloce riciclo
Costi pluriennali Costi di materie e servizi
Lavoro Vendita produzioni
Costo del lavoro Ricavi di vendita
Denaro Servizi pubblici Capitale proprio
Interessi passivi Tasse Utile netto e dividendi
IMPRESA
atti di scambio
DIPENDENTI
FORNITORE MACCHINARI
E ATTREZZATURE
FORNITORE MATERIE
E SERVIZI
CLIENTI
IMPRENDITORE
ERARIO
BANCHE
6. IL CAPITALE E IL REDDITO
La differenza fra i ricavi e i costi nell’anno di riferimento
determina il reddito del periodo (utile o perdita).
Il reddito prodotto nell’anno di riferimento va ad
aumentare o ridurre il CAPITALE.
Lo scopo della contabilità è la determinazione periodica
del CAPITALE (riepilogato in un documento chiamato
Stato Patrimoniale)
e del REDDITO (riepilogato in un documento chiamato
Conto Economico)
7. IL CASO
La “MIRA LANZA Snc”
La costituzione, gli acquisti,
la chiusura del primo
esercizio
8. LA COSTITUZIONE
Il Sig. Mira e il Sig. Lanza decidono di avviare
un’impresa
e raccolgono del denaro che rappresenta il
finanziamento dei soci (capitale proprio).
Inizialmente i soldi vengono tenuti in cassa/banca
9. Costituzione di azienda con apporto in denaro
120.000,00TOTALE120.000,00TOTALE
120.000,00CAPITALE SOCIALE120.000,00CASSA/BANCA
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVO
10. I PRIMI ACQUISTI
Successivamente i due soci iniziano
a fare i primi investimenti.
Acquistano delle
attrezzature
utilizzando il denaro
depositato in banca
12. IL CONTO E IL PIANO DEI CONTI
Secondo il metodo della partita doppia, ogni aspetto della
gestione viene registrato con due annotazioni contemporanee,
in due conti diversi, in sezioni opposte.
20.000,00
DARE
COSTO o
ENTRATA/
CREDITO
120.000,00
USCITA: CASSA/BANCACOSTO PL: ATTREZZATURE
20.000,00
AVERE
RICAVO o
USCITA/
DEBITO
Le scritture con cui si fanno le registrazioni possono
essere tenute con più metodi. Quello più utilizzato è il
metodo della partita doppia.
13. I PRIMI ACQUISTI
Poi viene acquistato un fabbricato,
ma i soldi in nel conto corrente attivo non bastano
e si ricorre ad un mutuo bancario
21. L’ESERCIZIO E LA COMPETENZA
ECONOMICA
Per poter effettuare le verifiche periodiche dell’andamento
dell’azienda, la gestione
continua (le operazioni si svolgono senza alcuna
interruzione)
e unitaria (le operazioni si svolgono per il raggiungimento
di un fine unico),
viene convenzionalmente suddivisa in
“esercizi” o “periodi di competenza” al termine
dei quali viene verificato l’andamento
(reddito e capitale).
22. L’ESERCIZIO E LA COMPETENZA
ECONOMICA
Per quei costi e quei ricavi che hanno l’uscita o l’entrata
in un anno ma che sono relativi ad un altro anno, è
necessario apportare delle rettifiche o delle integrazioni
per fare in modo che ogni anno ci sia collegamento fra i
costi e i ricavi di quello stesso periodo.
Il pagamento può essere:
- anticipato (affitto)
- posticipato (14°, ferie/ROL)
23. FONDI SPESE E FONDI RISCHI
A fine anno va inserito anche l’importo presunto
di costi che verranno pagati in futuro, ma che si riferiscono:
a impegni già maturati nell’anno (fondi spese: si
pagheranno ma non si sa quando = TFR)
o a eventi dannosi il cui verificarsi si stima che sia
probabile (fondi rischi: non si sa né se, né quando, né
per quale importo si pagheranno= fondo svalutazione
crediti).
Questo per un principio di prudenza che vuole che si tenga
conto di tutti i rischi futuri prevedibili quando si chiude
l’esercizio.
24. AMMORTAMENTI
Il caso più evidente di sfasamento si ha quando si
acquistano dei beni destinati ad essere utilizzati a lungo
nell’azienda (COSTI PLURIENNALI).
Il sorgere di un debito, o l’uscita in denaro al momento
dell’acquisto, misurano un costo che deve essere ripartito
in più anni, in quanto il bene partecipa alla vita dell’azienda
in più anni e ogni anno diventa più vecchio o viene
superato tecnologicamente.
La quota di costo che si riferisce ad ogni anno prende il
nome di ammortamento.
27. RIMANENZE
Se tutte le merci acquistate fossero vendute nell’anno, i
costi sostenuti per gli acquisti e i relativi ricavi sarebbero
di competenza dell’esercizio. Siccome invece esistono le
merci rimaste invendute a fine anno, ciò fa sì che non
tutte le merci acquistate siano di competenza
dell’esercizio.
Le rimanenze finali con il loro valore rettificano il costo
totale delle merci acquistate e nello stesso tempo
rappresentano un elemento attivo. Esse diventano le
rimanenze iniziali dell’anno successivo.
28. RIMANENZE
Se ho acquisto merci per 100
unità e ne ho vendute solo 85, nel
calcolo del reddito di esercizio
devo contrapporre il costo di 85
unità al ricavo di 85 unità e
rinviare al futuro il costo delle
restanti 15 unità rimaste in
magazzino che entreranno a far
parte del capitale di fine anno e
formeranno le rimanenze iniziali
dell’anno successivo
CONTO ECONOMICO
RIMANENZE
FINALI = 15
RICAVO= 85COSTO =100
STATO PATRIMONIALE
RIMANENZE
FINALI = 15
29. RIMANENZE
La variazione delle rimanenze
rettifica gli acquisti
Rimanenze finali = 30
Rimanenze iniziali = 15
LA DIFFERENZA = 15
è una rettifica agli acquisti
RICAVI 85
-ACQUISTI 100
-R. INIZIALI 15
+ R. FINALI 30
TOTALE 0
CONTO ECONOMICO
RIMANENZE
FINALI = 30
RICAVO= 85RIMANENZE
INIZIALI =
15
COSTO =100
STATO PATRIMONIALE
RIMANENZE
FINALI = 30