presentazione della filosofia di Feuerbach, concetti, biografia, mappe concettuali. Argomenti: L’inversione soggetto/predicato L’essenza di dio e della religione La creazione di dio ad opera dell’uomo struttura dell’alienazione religiosa L’ateismo Critica alla filosofia di Hegel La filosofia dell’avvenire Importanza di Feuerbach
presentazione della filosofia di Feuerbach, concetti, biografia, mappe concettuali. Argomenti: L’inversione soggetto/predicato L’essenza di dio e della religione La creazione di dio ad opera dell’uomo struttura dell’alienazione religiosa L’ateismo Critica alla filosofia di Hegel La filosofia dell’avvenire Importanza di Feuerbach
La presentazione è una libera rielaborazione dei capitoli su Hegel dei testi di Brandolini,
Debernardi, Leggero, Simposio vol 2, Laterza e di Sacchetto, Desideri, Petterlini,
L'esperienza del pensiero vol 4, Loescher.
La presentazione è una libera rielaborazione dei capitoli su Hegel dei testi di Brandolini,
Debernardi, Leggero, Simposio vol 2, Laterza e di Sacchetto, Desideri, Petterlini,
L'esperienza del pensiero vol 4, Loescher.
Quando la vita finisce?
"La fine" e "il fine" della vita: una sfida per l'antropologia, la scienza e la fede.
- Relazione di P. Gianfranco Lunardon alla Famiglia Camilliana Laica di Verona. 2013
Armando Girotti presenta al Convegno di Thiene la relazione accompagnandola con diapositive. Detta relazione si trova in www.athenafilosofia.eu nella sezione Articoli
La sintesi della mia tesina per gli esami di Stato per il diploma di liceo classico.
Sviluppa il tema del progresso dell'uomo che nella storia è sfociato in regresso sia dal punto di vista sociale che culturale e scientifico.
Liceo Scientifico “G. Vailati”
Attività di approfondimento nell'ambito del corso di Filosofia della Prof.ssa P. Nunnari
Anno Scolastico : 2010/2011
Classe : 3° C
Le slide e gli approfondimenti sono a cura di A. Campoli & B. Ferrante
Liceo Scientifico “G. Vailati”
Attività di approfondimento
nell'ambito del corso di Filosofia
della Prof.ssa P. Nunnari
Anno Scolastico : 2010/2011
Classe : 3° C
Le slide e gli approfondimenti sono a cura di F. M. Pepe e F. Pianigiani
Liceo Scientifico “ Giovanni Vailati”
A.S. 2010 – 2011
Le slide sono state realizzate da F. De Fenzo, L. Forti, E. Massaroni nell'ambito di un'attività di
webquest coordinata dal Prof. P. Volpones
A.S. 2010 – 2011
Liceo Scientifico “ G. Vailati”
Classe III A
Le slide sono state realizzate da F. Caucci, S. Marianecci, F. Pacioni
nell’ambio di un’attività di webquest coordinata dal Prof. P. Volpones
Liceo scientifico “G. Vailati”
A.S. 2010 – 2011
Classe III A
Lavoro realizzato da S. Borelli, G. Laglia, S.
Tuzzi, nell’ambito di un’attività di
webquest coordinata dal Prof. P.
Volpones
Liceo Scientifico “G. Vailati”
A.S. 2010 – 2011
Classe III A
Lavoro realizzato da M. Barbaliscia, G. Bocchini, C. Fiorentini nell’ambito di un’attività di webquest coordinata dal Prof. P. Volpones
A.S. 2010 – 2011
Liceo Scientifico “Giovanni Vailati”
Realizzato da Miriam Capretti, Alessandro Francica, Lorenzo Gomboli, Edoardo Palumbo nell'ambito di un'attività di webquest coordinata dal Prof. Pietro Volpones
A.S. 2010 - 2011
Liceo Scientifico “ Giovanni Vailati”
Lavoro realizzato da : Maria Grazia Raiola, Giulia Veltro, Veronica Giovannangeli nell’ambito di attività di gruppo della III A coordinate dal Prof. Pietro Volpones
Liceo scientifico "G. Vailati" Presentazione realizzata da A. De Angelis, S. del Pidio, L. Galieti, G. Pantani nell'ambito di un'attività di webquest coordinata dal Prof. P. Volpones
Una serie di slide realizzate da Camilla Carafa, Simone Galli e Francesca Giuliani nell'ambito di un'attività di webquest coordinata dal Prof. Pietro Volpones
2. Punto di partenza della riflessione di Kierkegaard è una serrata critica al pensiero hegeliano e al suo considerare l'individuo un momento di sviluppo dello Spirito
3. Kierkegaard parte invece dal singolo e dall'esistenza, sottolineando che non si può spiegare la realtà del singolo con delle astrazioni.
4. I filosofi idealisti per Kierkegaard si occupano di universali astratti e perdono di vista l'uomo singolo, nella sua complessa ed irriducibile individualità.
5. Per parlare dell'esistenza concreta e non della genericità delle astrazioni bisogna partire dal singolo, dall'individuo per comprendere l'umanità, la storia e il tempo.
6. Il limite di ogni filosofia idealista e razionalista è quindi quello di non saper cogliere la concretezza della realtà, dell'esistenza: è impossibile ridurre il singolo, come pretende l'idealista, ad una deduzione dell'universale.
7. Al pensiero oggettivo, hegeliano, viene contrapposto quello soggettivo, il pensiero di un esistente che spiega la sua singolarità. Non si parla quindi di essere come totalità, ma di individuo nel tempo e nel divenire.
8. Il singolo è nell'esistenza, e il pensiero astratto non può categorizzare l'esistenza stessa, ma deve confrontarsi con casi diversi, uno ad uno, e con molteplici situazioni.
9. Per Kierkegaard quindi la diversità delle concrete situazioni non può essere ricondotta alla sintesi hegeliana che supera ogni contaddizione in modo dialettico.
10. Sul piano esistenziale la contraddizione fra momenti e situazioni diversi non si può risolvere, piuttosto si rende necessaria una scelta tra realtà diverse e inconciliabili, una scelta pratica e non teoretica.
11. Ogni scelta concreta è irreversibile ed è scelta tra possibilità alternative autoescludentisi, senza alcuna possibile conciliazione. La vita risponde quindi alla logica dell' aut aut.
12. Il singolo trova di fronte a sé tre possibili alternative tra loro irriducibili: ► la vita estetica ► la vita etica ► la vita religiosa
13. La vita estetica è quella del seduttore che sceglie di non scegliere, rifiutando ogni assunzione di responsabilità e non riuscendo a definirsi come identità stabile: non si realizza come persona, non definisce un io in grado di andare oltre l'istante.
14. La vita etica è quella del marito e del padre di famiglia, dell'uomo che sceglie la propria vita e assume una personalità fissa, un ruolo e dei compiti che ne definiscono definitivamente la personalità.
15. Nello scegliere l'uomo etico si limita, si determina, ma questo riconoscimento di sé lo fa scoprire limitato, inadeguato di fronte a Dio e ciò provoca il pentimento: l'uomo etico si scopre finito ma desidera l'infinito. Questa inadeguatezza produce la condizione di un essere che accetta di determinarsi come individuo ma resta limitato, oppure rinuncia a se stesso entrando in contraddizione con la propria essenza.
16. Questa contraddizione determina la disperazione , la malattia mortale che va oltre l' angoscia , data dal rapporto col mondo e dall'infinita possibilità delle scelte.
17. L'angoscia nasce dalla consapevolezza dell'infinita libertà umana che si manifesta nella possibilità del peccato. L'angoscia mostra quindi l'esito paradossale dell'esistenza: l'individuo è realmente individuo solo se è libero; ma in quanto libero non sfugge all'angoscia. Questa contraddizione determina la disperazione, ovvero la morte dell'io, che si produce quando si avverte sé come insufficiente e nel contempo incapace di andare oltre se stesso.
18. Solo la vita religiosa, basata sull' assurdo della fede che va oltre qualsiasi razionalità etica, può salvare l'uomo dalla morte dell'io e questo proprio perché la religione appare paradossale e priva di senso se rapportata alle coordinate dell'uomo etico.
19. L'individuo quindi compie la scelta di Abramo, in relazione diretta con Dio al di sopra della legge, in un rapporto squisitamente individuale. Solo questo salto mortale può liberare l'uomo, il singolo individuo, dall'angoscia e dalla disperazione.
20. Solo la fede consente al singolo di andare oltre la disperazione, in quanto scandalosa e paradossale. Con la fede l'uomo si realizza superandosi nel rapporto diretto, intimo e personale con Dio.
21. Pietro Volpones 2009 Slide realizzate con OpenOffice www.dialogos.altervista.org