Orientarsi tra le modifiche del DLgs 66/2017. Dirigente Scolastico Monica Cicalini e Iasmina Santini. Conferenza regionale sull'inclusione. Firenze, auditorium Rogers di Scandicci, 4/11/2019
Proposta di un format per la stesura di UdA. L'esempio del format compilato con UdA per una classe II di scuola primaria è al link http://giusilandi.blogspot.it/2016/08/piano-di-lavoro-per-la-classe-ii.html
Orientarsi tra le modifiche del DLgs 66/2017. Dirigente Scolastico Monica Cicalini e Iasmina Santini. Conferenza regionale sull'inclusione. Firenze, auditorium Rogers di Scandicci, 4/11/2019
Proposta di un format per la stesura di UdA. L'esempio del format compilato con UdA per una classe II di scuola primaria è al link http://giusilandi.blogspot.it/2016/08/piano-di-lavoro-per-la-classe-ii.html
Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...Franco Castronovo
Le slides utilizzate da Franco Castronovo nel corso dell'incontro "I presupposti teorici e la normativa di riferimento per l'inclusione", primo appuntamento provinciale del ciclo di incontri promosso dall'USR-L sul tema dell'inclusione e dei BES, tenutosi a Como presso l'ISIS Da Vinci-Ripamonti il 20 febbraio 2014.
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleLuca Salvini - MI
Incontro sullo stato di attuazione del DLgs 13/04/2017, n. 66. Pontassieve, 25 giugno 2019, sala consiliare. Enti locali e Istituti scolastici dell'ambito 5 della provincia di Firenze. Dirigente tecnico Luca Salvini.
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...giuseppe torchia
Presentazione del software gestionale del Centro Studi Erickson per costruire PDP,programmazione inclusiva di classe e PAI (a cura del prof. Giuseppe Torchia)
Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...Franco Castronovo
Le slides utilizzate da Franco Castronovo nel corso dell'incontro "I presupposti teorici e la normativa di riferimento per l'inclusione", primo appuntamento provinciale del ciclo di incontri promosso dall'USR-L sul tema dell'inclusione e dei BES, tenutosi a Como presso l'ISIS Da Vinci-Ripamonti il 20 febbraio 2014.
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleLuca Salvini - MI
Incontro sullo stato di attuazione del DLgs 13/04/2017, n. 66. Pontassieve, 25 giugno 2019, sala consiliare. Enti locali e Istituti scolastici dell'ambito 5 della provincia di Firenze. Dirigente tecnico Luca Salvini.
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...giuseppe torchia
Presentazione del software gestionale del Centro Studi Erickson per costruire PDP,programmazione inclusiva di classe e PAI (a cura del prof. Giuseppe Torchia)
#Pnsd Innovare! La scuola dei nuovi cittadini digitali 2#
Materiale didattico esperienza formativa destinata al Team dell'Innovazione Digitale (a cura di Sandra Troia)
Il Piano Nazionale Scuola Digitale [Italian National Plan for Digital Education]Damien Lanfrey
A 1.1Bn Eur investment plan for digital education (2015-2020) in Italian schools and a comprehensive policy framework, organized in 35 actions, framed in 9 areas.
Launched October 27th 2015.
Per supportare l’attuazione della Legge 107/2015, al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca adotta il Piano nazionale per la scuola digitale.
Azioni di accompagnamento Indicazioni Nazionali per il 1° ciclo. Seminari sub-regionali, 8 e 9 ottobre 2019.
Presentazione attività realizzate dall'I.C. ALFIERI - Taranto.
Relatori: prof.ssa Anna Maria SETTANNI (Dirigente Scolastico); prof.ssa Sanadra Troia (Referente delle iniziative)
Nell’ambito delle sezioni scientifiche di Didamatica 2018 è stato presentato il paper “DigComp 2.1, DigCompOrg e DigCompEdu nella scuola. Esperienze di apprendimento per studenti, famiglie, personale scolastico”
Didamatica 2018 – sessione in plenaria
In occasione di Didamatica 2018, con il coordinamento del prof. Roberto Bellini (AICA) e l’intervento del dott. Fabio Massimo (Aesse) e della prof.ssa Sandra Troìa (I.C. “V. Alfieri” di Taranto), si è tenuta la tavola rotonda sul tema “Gli standard europei delle competenze digitali: caratteristiche, funzioni d’uso e applicazioni” in cui sono state messe a fuoco le sovrapposizioni e la coesistenza operativa dei quadri di riferimento e-CF e DigComp (funzioni d’uso e applicazioni significative) con l’obiettivo di trarne indicazioni utili per la loro diffusione e utilizzazione.
L’interesse ed il riconoscimento dell’importanza dell’educazione alla cittadinanza digitale dei minori nel Regno Unito si è diffusa al punto che associazioni di consolidata tradizione, come quella degli Scout, hanno ampliato la propria offerta di attività ludico-formative inserendone alcune specifiche sul tema delle competenze digitali e richiamando in modo costante l’attenzione verso la sicurezza. L’intervento presenta un’esperienza formativa realizzata sul modello operativo del percorso denominato Digital Citizen.
Il saper tutelare la salute nell'ambiente digitale, il saper rispettare un adeguato codice di comportamento on line, il saper riconoscere e reagire dalle minacce in rete, l'essere in grado di proteggere la reputazione digitale sono elementi della competenza digitale. Il framework DIGCOMP offre un organico punto di riferimento per una progettazione didattica che supporti gli studenti, cittadini competenti digitali, in un percorso di crescita e riflessione critica sul proprio agire nella dimensione analogico-digitale. Per forzare le resistenze verso temi, come la sicurezza, ritenuti ostici l'impiego della didattica ludica può favorire l'engagement e la motivazione.
Una sintetica presentazione del framework DIGCOMP in lingua italiana. DIGCOMP fornisce una definizione dinamica della competenza digitale che non guarda all’uso di strumenti specifici, ma ai bisogni di cui ogni cittadino della società dell’informazione e comunicazione è portatore: bisogno di essere informato, bisogno di interagire, bisogno di esprimersi, bisogno di protezione, bisogno di gestire situazioni problematiche connesse agli strumenti tecnologici ed ambienti digitali. Il framework risulta in questo modo impiegabile per tutti i cittadini.
Programma Corso PNSD 2015 Sicurezza e TIC Prof.ssa Sandra Troia
"Didattica con le TIC per l'Inclusione" PNSD a cura di Sandra Troia
1. Percorso Avanzato
Didattica con le TIC per l'Inclusione
1° incontro
Prof.ssa Sandra Troia
sandra.troia@istruzione.it
TWITTER @sandra_troia (https://twitter.com/sandra_troia)
FACEBOOK https://www.facebook.com/sandratroia
LINKEDIN http://www.linkedin.com/pub/sandra-troia/60/365/951
www.cittadinanzadigitale.eu - www.digitalcitizenship.eu
Polo Formativo Regionale per la Puglia – Piano Nazionale Scuola Digitale
2. Attività e tempi
• Presentazione del corso. 10 min
• Presentazione corsisti e socializzazione esperienze. 20 min
• Svolgimento questionario (ingresso) 15 min
• Svolgimento test on line (ingresso). 30 min
• L’educazione inclusiva: normativa vigente, progetti europei. 45 min
• Task: usare la comunicazione digitale per guidare allievi e famiglie a
“conoscere ” la normativa in materia di BES. 60 min
• Task: realizzare un glossario sul tema “TIC e inclusione”. 60 min
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3. Task
• Perché assegnare task in questo percorso?
Favorire un apprendimento significativo anche
attraverso l’azione.
Consentire una sperimentazione diretta con ambienti e
strumenti.
Fornire spunti per la progettazione di interventi didattici.
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4. Il corso
• n. 2 incontri (8 ore)
• la piattaforma http://www.itdeleddalecce.gov.it/
poloformativoregionale/moodle/
• http://digitalcitizenship.eu
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5. Temi
• L’educazione inclusiva
• Il profilo del docente inclusivo
• Progettare esperienze per soggetti con Bisogni Educativi
Speciali
• Favorire l'inclusione degli allievi attraverso l'uso delle TIC
• La competenza digitale come fattore di inclusione
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6. Il corso
Competenze in uscita (risultati attesi)
Al termine del percorso didattico il soggetto è in grado di:
• Progettare e realizzare un’esperienza di apprendimento inclusiva.
• Predisporre ed organizzare semplici ambienti digitali per realizzare esperienze di
apprendimento inclusive utilizzando Google Drive.
• Predisporre ed organizzare semplici ambienti digitali per realizzare esperienze di
apprendimento inclusive utilizzando Blendspace.
• Predisporre ed organizzare semplici ambienti digitali per realizzare esperienze di
apprendimento inclusive utilizzando Edmodo.
• Esportare in formato ePub testi, realizzati in Google Drive, utilizzando Liber.io.
• Reperire e condividere in rete risorse didattiche digitali per la realizzazione di esperienze di
apprendimento inclusive.
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7. Test
TEST INGRESSO
Il test, in questa fase, è strumentale ad una prima definizione
del livello di conoscenze dei corsisti dei temi oggetto del corso.
Tempo a disposizione 30’ minuti.
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8. La normativa
Includere a scuola
Panoramica sulla normativa vigente
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11. EPICT
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Syllabus Moduli della Certificazione
EPICT Gold EUROPEAN PEDAGOGICAL ICT LICENCE
Certificazione Pedagogica Europea sull’uso delle tecnologie
digitalihttp://www.epict.it/sites/default/files/SyllabusModuliEPICT%5B2015%5D.pdf
AREA DI COMPETENZA COPERTA DALLA CERTIFICAZIONE
Competenze Pedagogiche
MACRO-COMPETENZA
Progettare attività didattiche innovative tenendo conto della presenza in classe di studenti
con bisogni speciali
COMPETENZE (IL DOCENTE È IN GRADO DI..)
Padroneggiare gli elementi critici per la proposta e conduzione di attività didattiche con le
tecnologie digitali in classi con presenza di studenti con disabilità e DSA
MODULI EPICT
Modulo 10 – Integrare studenti con disabilità e bisogni speciali
12. EPICT
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Syllabus Moduli della Certificazione
EPICT Gold EUROPEAN PEDAGOGICAL ICT LICENCE
Certificazione Pedagogica Europea sull’uso delle tecnologie
digitalihttp://www.epict.it/sites/default/files/SyllabusModuliEPICT%5B2015%5D.pdf
• rintracciare e tenermi aggiornato rispetto al contesto normativo
rispetto al tema disabilità a scuola e sul tema DSA (Disturbi
Specifici dell’Apprendimento)
• rintracciare e scegliere gli strumenti hardware, i software e le
applicazioni web più adeguate per i bisogni speciali dei miei alunni
con disabilità
Modulo 10 – Integrare studenti con disabilità e bisogni speciali
13. EPICT
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Syllabus Moduli della Certificazione
EPICT Gold EUROPEAN PEDAGOGICAL ICT LICENCE
Certificazione Pedagogica Europea sull’uso delle tecnologie
digitalihttp://www.epict.it/sites/default/files/SyllabusModuliEPICT%5B2015%5D.pdf
• rintracciare e scegliere gli strumenti hardware, i software e le
applicazioni web più adeguate per i bisogni speciali dei miei alunni
DSA
• rintracciare e scegliere gli strumenti hardware, i software e le
applicazioni web più adeguate per i bisogni speciali dei miei alunni
BES
Modulo 10 – Integrare studenti con disabilità e bisogni speciali
14. EPICT
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Syllabus Moduli della Certificazione
EPICT Gold EUROPEAN PEDAGOGICAL ICT LICENCE
Certificazione Pedagogica Europea sull’uso delle tecnologie
digitalihttp://www.epict.it/sites/default/files/SyllabusModuliEPICT%5B2015%5D.pdf
• progettare e gestire attività didattiche usando in aula ausili e
strumenti compensativi con studenti diversamente abili
integrandoli nelle attività della classe
• guidare gli studenti con disabilità a utilizzare Internet come
ausilio
Modulo 10 – Integrare studenti con disabilità e bisogni speciali
15. EPICT
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Syllabus Moduli della Certificazione
EPICT Gold EUROPEAN PEDAGOGICAL ICT LICENCE
Certificazione Pedagogica Europea sull’uso delle tecnologie
digitalihttp://www.epict.it/sites/default/files/SyllabusModuliEPICT%5B2015%5D.pdf
• organizzare l’ambiente di apprendimento (classe, laboratori, casa
degli studenti, ambienti esterni) secondo setting coerenti con le
caratteristiche del lavoro di ricerca in rete da parte degli studenti
• gestire le resistenze e stereotipi negativi rispetto all’uso delle
tecnologie compensative
• gestire le resistenze e stereotipi negativi rispetto all’uso delle
tecnologie compensative
Modulo 10 – Integrare studenti con disabilità e bisogni speciali
16. Disabilità
"Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e
i diritti delle persone handicappate."
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Legge 5 febbraio 1992, n. 104
17. DSA
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in
ambito scolastico (DSA: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia)
Diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di
apprendimento
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L. 170 del 8 ott. 2010
DM n. 5669 12 lug. 2011
Linee guida allegate al DM n. 5669
18. BES
Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali
e organizzazione territoriale per l’Inclusione Scolastica
Indicazioni operative riguardanti la Direttiva del 27/12/2012
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DIRETTIVA – 27 dic. 2012
CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 - 6 marzo 2013
19. BES
Bisogni Educativi Speciali (BES)
• Disabilità
• Funzionamento cognitivo limite (FCL)
• Disturbi evolutivi specifici (DSA, disturbo dell’attenzione e
dell’iperattività, disturbi dell’area del linguaggio o dell’aree non
verbali)
• Svantaggi socio-economici, linguistici e culturali
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20. BES
Piano Annuale per l’Inclusività
• riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno
scolastico (entro il mese di Giugno)
• analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione
scolastica operati nell’anno
• ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche,
istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale
della scuola nell’anno successivo
Modello
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21. CSIE
Centre for Studies on Inclusive Education
http://www.csie.org.uk
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22. CSIE
L'Index per l’inclusione?
•è realizzato dal Centre for Studies on Inclusive Education
(CSIE)
•contiene materiali utili alla progettazione di esperienze di
apprendimento inclusive
•consente, attraverso gli indicatori in esso contenuti, una
valutazione del livello di inclusività
http://www.slideshare.net/sandratroia1/index-per-linclusione-italiano
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24. Scuola Inclusiva
Ogni alunno, con continuità o per determinati
periodi, può manifestare Bisogni Educativi
Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici
o anche per motivi psicologici, sociali.
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DIRETTIVA – 27 dic. 2012
25. La strategia inclusiva
Prof.ssa Sandra Troia
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Realizzazione del diritto all’apprendimento
per tutti gli alunni e gli studenti in
situazione di difficoltà.
26. La strategia inclusiva
Prof.ssa Sandra Troia
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Estensione del diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento a tutti gli studenti in
difficoltà.
27. BES
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
MODELLO A CURA DELL’UFFICIO SCOLASTICO DEL PIEMONTE
HTTP://WWW.SLIDESHARE.NET/SANDRATROIA1/PIANO-DIDATTICO-PERSONALIZZATO
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28. BES
SCUOLA PRIMARIA
STRATEGIE E METODOLOGICHE E DIDATTICHE
• VALORIZZARE NELLA DIDATTICA LINGUAGGI COMUNICATIVI ALTRI DAL
CODICE SCRITTO (LINGUAGGIO ICONOGRAFICO, PARLATO), UTILIZZANDO
MEDIATORI DIDATTICI QUALI IMMAGINI, DISEGNI E RIEPILOGHI A VOCE
• UTILIZZARE SCHEMI E MAPPE CONCETTUALI
• PRIVILEGIARE L’APPRENDIMENTO DALL’ESPERIENZA E LA DIDATTICA
LABORATORIALE
Prof.ssa Sandra Troia
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Modelli Di Piano Didattico Personalizzato
(previsti dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida)
29. BES
SCUOLA PRIMARIA
STRATEGIE E METODOLOGICHE E DIDATTICHE
• PROMUOVERE PROCESSI METACOGNITIVI PER SOLLECITARE NELL’ALUNNO
L’AUTOCONTROLLO E L’AUTOVALUTAZIONE DEI PROPRI PROCESSI DI
APPRENDIMENTO
• INCENTIVARE LA DIDATTICA DI PICCOLO GRUPPO E IL TUTORAGGIO TRA PARI
• PROMUOVERE L’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
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Modelli Di Piano Didattico Personalizzato
(previsti dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida)
30. BES
SCUOLA PRIMARIA
STRUMENTI COMPENSATIVI
• TABELLA DELL’ALFABETO
• RETTA ORDINATA DEI NUMERI
• TAVOLA PITAGORICA
• LINEA DEL TEMPO
• TABELLA DELLE MISURE E DELLE FORMULE GEOMETRICHE
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Modelli Di Piano Didattico Personalizzato
(previsti dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida)
31. BES
SCUOLA PRIMARIA
STRUMENTI COMPENSATIVI
• FORMULARI, SINTESI, SCHEMI, MAPPE CONCETTUALI DELLE UNITÀ DI
APPRENDIMENTO
• COMPUTER CON PROGRAMMA DI VIDEOSCRITTURA, CORRETTORE ORTOGRAFICO
E SINTESI VOCALE; STAMPANTE E SCANNER
• CALCOLATRICE
• REGISTRATORE E RISORSE AUDIO (SINTESI VOCALE, AUDIOLIBRI, LIBRI DIGITALI)
• SOFTWARE DIDATTICI SPECIFICI
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Modelli Di Piano Didattico Personalizzato
(previsti dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida)
32. BES
SCUOLA SECONDARIA
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
• VALORIZZARE NELLA DIDATTICA LINGUAGGI COMUNICATIVI ALTRI DAL CODICE SCRITTO
(LINGUAGGIO ICONOGRAFICO, PARLATO), UTILIZZANDO MEDIATORI DIDATTICI QUALI IMMAGINI,
DISEGNI E RIEPILOGHI A VOCE
• UTILIZZARE SCHEMI E MAPPE CONCETTUALI
• INSEGNARE L’USO DI DISPOSITIVI EXTRATESTUALI PER LO STUDIO (TITOLO, PARAGRAFI,
IMMAGINI)
• PROMUOVERE INFERENZE, INTEGRAZIONI E COLLEGAMENTI TRA LE CONOSCENZE E LE DISCIPLINE
• DIVIDERE GLI OBIETTIVI DI UN COMPITO IN “SOTTO OBIETTIVI”
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Modelli Di Piano Didattico Personalizzato
(previsti dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida)
33. BES
SCUOLA SECONDARIA
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
• OFFRIRE ANTICIPATAMENTE SCHEMI GRAFICI RELATIVI ALL’ARGOMENTO DI STUDIO,
PER ORIENTARE L’ALUNNO NELLA DISCRIMINAZIONE DELLE INFORMAZIONI ESSENZIALI
• PRIVILEGIARE L’APPRENDIMENTO DALL’ESPERIENZA E LA DIDATTICA LABORATORIALE
• PROMUOVERE PROCESSI METACOGNITIVI PER SOLLECITARE NELL’ALUNNO
L’AUTOCONTROLLO E L’AUTOVALUTAZIONE DEI PROPRI PROCESSI DI APPRENDIMENTO
• INCENTIVARE LA DIDATTICA DI PICCOLO GRUPPO E IL TUTORAGGIO TRA PARI
• PROMUOVERE L’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
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Modelli Di Piano Didattico Personalizzato
(previsti dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida)
34. BES
SCUOLA SECONDARIA
STRUMENTI COMPENSATIVI
• FORMULARI, SINTESI, SCHEMI, MAPPE CONCETTUALI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
• TABELLA DELLE MISURE E DELLE FORMULE GEOMETRICHE
• COMPUTER CON PROGRAMMA DI VIDEOSCRITTURA, CORRETTORE ORTOGRAFICO,
STAMPANTE E SCANNER
• CALCOLATRICE O COMPUTER CON FOGLIO DI CALCOLO E STAMPANTE
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Modelli Di Piano Didattico Personalizzato
(previsti dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida)
35. BES
SCUOLA SECONDARIA
STRUMENTI COMPENSATIVI
• REGISTRATORE E RISORSE AUDIO (SINTESI VOCALE, AUDIOLIBRI, LIBRI DIGITALI)
• SOFTWARE DIDATTICI SPECIFICI
• COMPUTER CON SINTESI VOCALE
• VOCABOLARIO MULTIMEDIALE
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Modelli Di Piano Didattico Personalizzato
(previsti dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida)
37. Risorse in rete
Grazie alla crescente disponibilità di device che
consentono, senza limiti di luogo e tempo, l’accesso
alla rete internet e di risorse didattiche aperte, oggi i
soggetti in formazione nella scuola possono
facilmente ricercare e acquisire conoscenze da fonti
diverse rispetto agli insegnanti e alle istituzioni.
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38. Risorse in rete
L'apprendimento non è più limitato a specifici orari
scolastici o metodi didattici e può essere personalizzato.
Gli insegnanti possono agevolmente condividere e
creare contenuti con colleghi e discenti di Paesi diversi.
Può essere consultata una gamma molto più ampia di
risorse didattiche.
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, a Consiglio, al Comitato Economico e Sociale europeo e al comitato delle Regioni. Aprire l'istruzione:
tecniche innovative di insegnamento e di apprendimento per tutti grazie alle nuove tecnologie e alle risorse didattiche aperte (COM 2013/0654 final).
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42. Google Drive
È un servizio, in ambiente cloud
computing, di web storage e
sincronizzazione online e permette il file
hosting, file sharing e editing
collaborativo di documenti.
https://it.wikipedia.org/wiki/Google_Drive (01/03/2015)
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47. Prospettiva europea
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e
l’Istruzione Inclusiva (Agenzia)
www.european-agency.org
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48. Prospettiva europea
L’Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali
e l’Istruzione Inclusiva (Agenzia) www.european-agency.org
• è un’organizzazione indipendente
• è un nucleo di collaborazione per i paesi membri
nel campo dei bisogni educativi speciali e
dell’istruzione inclusiva
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49. Prospettiva europea
L’Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali
e l’Istruzione Inclusiva (Agenzia) www.european-agency.org
• persegue l’obiettivo di migliorare le politiche e le
prassi in materia di educazione rivolte a studenti
con disabilità e bisogni educativi speciali.
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50. Prospettiva europea
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e
l’Istruzione Inclusiva (Agenzia)
Risorse in lingua italiana
www.european-agency.org/languages/italiano/publications/it
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51. L’educazione inclusiva
è un bene per tutti
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2014. Cinque messaggi chiave per l’educazione inclusiva. Dalla Teoria alla Prassi. Odense,
Danimarca: Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva
Prof.ssa Sandra Troia
sandra.troia@istruzione.it
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È necessario il sostegno dell’intera comunità:
dai decisori agli utenti finali (gli alunni e le loro
famiglie).
52. L’educazione inclusiva
è un bene per tutti
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2014. Cinque messaggi chiave per l’educazione inclusiva. Dalla Teoria alla Prassi. Odense,
Danimarca: Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva
Prof.ssa Sandra Troia
sandra.troia@istruzione.it
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È necessaria una collaborazione a tutti i livelli e tutte
le parti interessate devono avere una visione dei
risultati a lungo termine.
53. L’educazione inclusiva
è un bene per tutti
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2014. Cinque messaggi chiave per l’educazione inclusiva. Dalla Teoria alla Prassi. Odense,
Danimarca: Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva
Prof.ssa Sandra Troia
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Sono necessarie modifiche a terminologia, attitudini
e valori al fine di riflettere il valore aggiunto della
diversità e della partecipazione paritaria.
54. Professionisti altamente
qualificati
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2014. Cinque messaggi chiave per l’educazione inclusiva. Dalla Teoria alla Prassi. Odense,
Danimarca: Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva
Prof.ssa Sandra Troia
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Gli insegnanti e i professionisti dell’educazione
devono essere preparati ad essere insegnanti/
formatori per tutti gli alunni.
55. Professionisti altamente
qualificati
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2014. Cinque messaggi chiave per l’educazione inclusiva. Dalla Teoria alla Prassi. Odense,
Danimarca: Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva
Prof.ssa Sandra Troia
sandra.troia@istruzione.it
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È necessario che gli insegnanti e i professionisti
dell’educazione siano formati non solo per quanto
riguarda le competenze, ma anche i valori etici.
56. Definizione più ampia
di educazione inclusiva
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2014. Cinque messaggi chiave per l’educazione inclusiva. Dalla Teoria alla Prassi. Odense,
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Diversità riconosciuta come ‘naturale’
in qualsiasi gruppo di discenti
57. Definizione più ampia
di educazione inclusiva
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2014. Cinque messaggi chiave per l’educazione inclusiva. Dalla Teoria alla Prassi. Odense,
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Educazione inclusiva come un mezzo per migliorare i risultati
attraverso:
• la presenza (accesso all’istruzione),
• la partecipazione (qualità dell’esperienza di apprendimento),
• il rendimento (processi di apprendimento e risultati)
di tutti gli alunni.
58. L’apprendimento
di gruppo
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2003. Principi Guida all’Integrazione Scolastica degli Studenti in situazione di Handicap.
Odense, Danimarca: Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva
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L’apprendimento di gruppo è efficace sia per la
sfera cognitiva e affettiva (socio emotiva)
dell’apprendimento sia per lo sviluppo.
59. L’apprendimento
di gruppo
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2003. Principi Guida all’Integrazione Scolastica degli Studenti in situazione di Handicap.
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Gli alunni che si aiutano a vicenda, all’interno di un
sistema flessibile e ben calibrato di lavori di
gruppo, beneficiano dall’apprendere insieme.
60. L’apprendimento
di gruppo
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2003. Principi Guida all’Integrazione Scolastica degli Studenti in situazione di Handicap.
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Tutti gli studenti traggono beneficio
dall’apprendimento di gruppo
61. L’apprendimento
di gruppo
Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’Istruzione Inclusiva, 2003. Principi Guida all’Integrazione Scolastica degli Studenti in situazione di Handicap.
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Lo studente che spiega agli altri compagni ricorda
l’informazione meglio e più a lungo.
Le esigenze dello studente che sta imparando sono meglio
recepite dal coetaneo grazie al livello di comprensione
legato all’età e ad un linguaggio più immediato.
62. Task
Prof.ssa Sandra Troia
sandra.troia@istruzione.it
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Realizzare un glossario sul tema “TIC e inclusione” prendendo
come modello quello contenuto nella pubblicazione:
Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli Alunni Disabili, 2013. Nuove
tecnologie per l’inclusione – Sviluppi e opportunità per i paesi europei. Odense,
Danimarca: Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli Alunni Disabili
https://www.european-agency.org/sites/default/files/ICT_for_Inclusion-IT.pdf
Strumenti:
• blendspace
• google drive