Unison consorzio di cooperative, 17/01/2015
La Relazione Educativa Multicanale. Sapere, Saper Fare, Saper Essere 2.0
Matteo Locatelli
quali competenza servono per confrontarsi con la Touch generation e i nativi fdigitali nella pratica educativa? qual è il nuovo spazio della relazione mediata tecnologicamente con bambini e adolescenti? quanta consapevolezza abbiamo rispetto alla saggezza digitale?la scuola è pronta al futuro?
Prendersi cura della comunicazione al tempo del digitaleMatteo Adamoli
La presentazione si propone di descrivere, a partire da un'analisi della rivoluzione digitale, alcune sfide pedagogiche che gli educatori (genitori, formatori) si trovano ad affrontare oggigiorno.
Unison consorzio di cooperative, 17/01/2015
La Relazione Educativa Multicanale. Sapere, Saper Fare, Saper Essere 2.0
Matteo Locatelli
quali competenza servono per confrontarsi con la Touch generation e i nativi fdigitali nella pratica educativa? qual è il nuovo spazio della relazione mediata tecnologicamente con bambini e adolescenti? quanta consapevolezza abbiamo rispetto alla saggezza digitale?la scuola è pronta al futuro?
Prendersi cura della comunicazione al tempo del digitaleMatteo Adamoli
La presentazione si propone di descrivere, a partire da un'analisi della rivoluzione digitale, alcune sfide pedagogiche che gli educatori (genitori, formatori) si trovano ad affrontare oggigiorno.
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico Matteo Adamoli
Presentazione fatta ai docenti delle scuole medie Don Bosco di Verona riguardante le tematiche del web e dell'introduzione dei dispositivi digitali negli spazi didattici e nel design di apprendimento.
Il valore pedagogico del linguaggio digitale per le nuove generazioniMatteo Adamoli
Convegno "I Linguaggio delle nuove generazioni: educare attraverso le arti", Roma, 5 Dicembre 2019.
Conoscere i linguaggi delle nuove generazioni (digitale, arte, musica, ecc.) per tradurli in occasione di crescita e di apprendimento in un percorso educativo interdisciplinare.
Info su: https://www.eventi.fidae.net/eventi-fidae-2019/?fbclid=IwAR03GTtztZ_iIF-3jravEJ5ic2rfO8N02KZfCPPCw0SAPtWT_G5X7I7lkGo
Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendim...Marco Pozzi
DIDAMATICA 2014: MODEMLAB MODULATES AN ANALOG CARRIER SIGNAL TO ENCODE DIGITAL INFORMATION, AND ALSO DEMODULATES SUCH A CARRIER SIGNAL TO DECODE THE TRANSMITTED INFORMATION
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico Matteo Adamoli
Presentazione fatta ai docenti delle scuole medie Don Bosco di Verona riguardante le tematiche del web e dell'introduzione dei dispositivi digitali negli spazi didattici e nel design di apprendimento.
Il valore pedagogico del linguaggio digitale per le nuove generazioniMatteo Adamoli
Convegno "I Linguaggio delle nuove generazioni: educare attraverso le arti", Roma, 5 Dicembre 2019.
Conoscere i linguaggi delle nuove generazioni (digitale, arte, musica, ecc.) per tradurli in occasione di crescita e di apprendimento in un percorso educativo interdisciplinare.
Info su: https://www.eventi.fidae.net/eventi-fidae-2019/?fbclid=IwAR03GTtztZ_iIF-3jravEJ5ic2rfO8N02KZfCPPCw0SAPtWT_G5X7I7lkGo
Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendim...Marco Pozzi
DIDAMATICA 2014: MODEMLAB MODULATES AN ANALOG CARRIER SIGNAL TO ENCODE DIGITAL INFORMATION, AND ALSO DEMODULATES SUCH A CARRIER SIGNAL TO DECODE THE TRANSMITTED INFORMATION
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Gli ambienti di social networking nella didattica a scuola
Quando navigare su Facebook, Flickr e Twitter non è solo perder tempo ma incrementare le
proprie conoscenze e competenze digitali…
22 Ottobre 2009
Il seminario vuole illustrare in modo esperenziale approcci e potenzialità dell’uso degli
strumenti del web 2.0 e degli ambienti di social networking per la collaborazione e
l’apprendimento in rete “lato docente”, attraverso attività e tecniche da poter applicare in aula.
M.E. Cigognini - Facoltà di Psicologia, Università degli studi di Trieste
Apprendimento e digitale: strumenti versatili e gratuiti (da "Il manuale dell...Matteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra insegnanti e bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro.
Il focus è, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
Il gioco di ruolo Dungeons & Dragons nella formazione aziendaleMatteo Adamoli
Il workshop ha l'obiettivo di sperimentare il gioco di ruolo Dungeons & Dragons nella formazione aziendale. Il tema viene trattato analizzando brevemente la storia e la natura di D&D, ponendo particolare attenzione al perché della scelta di un’ambientazione fantasy come mezzo per simulare il mondo reale. Questi elementi vengono applicati poi al contesto della formazione aziendale e delle pratiche di team building così largamente diffuse oggi, per arrivare ad una proposta di applicazione del gioco di ruolo per l’esercitazione delle soft skills.
Percorso di educazione al digitale così organizzato:
GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 // STRESS DIGITALE
• Le tecniche con cui le tecnologie digitali ci rendono consumatori dipendenti e perché
• Sovraccarico cognitivo e informativo
• Nomofobia, ovvero panico da telefono spento e altre dipendenze digitali
• Cosa dicono le ricerche scientifiche
GIOVEDÌ 10 OTTOBRE 2019 // DIGITAL BALANCE
Riequilibrare il proprio rapporto con la tecnologia.
• Cos’è il sovraccarico digitale e come fare un bilancio digitale
• Interazioni e distrazioni a casa, nella socialità, al lavoro
• Strumenti per stabilire un nuovo rapporto con le tecnologie
• L’uso consapevole delle tecnologie nell’Infosfera (tra reale e virtuale).
GIOVEDÌ 17 OTTOBRE 2019 // MINDFULNESS E TECNOLOGIA
Stabilire un rapporto equilibrato e soddisfacente con il mondo digitale.
•Rispondere agli stimoli con consapevolezza
• Allenamento all’attenzione nel momento presente
• Buone pratiche e tecniche per disattivare il pilota automatico
**************
DOCENTI
Debora Leardini: Psicologa, Psicoterapeuta ad approccio integrato e Formatrice nell’ambito della Gestione dello Stress, Prevenzione del Burnout, Comunicazione Efficace, Mindfulness MBSR e Riabilitazione Psicosociale in Italia e in Svizzera.
Matteo Adamoli: Docente universitario di Digital Storytelling e Pedagogia della Comunicazione presso lo IUSVE. Consulente aziendale per attività comunicative volte alla progettazione e all’uso strategico, narrativo e sociale dei media. Ideatore del format creativo Bookasface e giornalista pubblicista.
Comunicare l'identità aziendale, tra storytelling e gamingMatteo Adamoli
Comunicare l’identità aziendale, tra storytelling e post comunicazione. Workshop tenuto il 3 ottobre 2018 presso
CONFINDUSTRIA VENEZIA - ROVIGO
Storytelling come strumento di narrazione aziendale.
Storytelling e Video Telling per lo sviluppo di linee strategiche che facilitino la comunicazione aziendale.
Obiettivi
• Interpretare criticamente il paradigma narrativo
• Apprendere i concetti di base dello storytelling
• Analisi di strumenti e buone pratiche
Contenuti
Lo storytelling è una metodologia di comunicazione attraverso cui si possono raccontare brand,prodotti, attività a partire dalla creazione di un immaginario e di una identità. Inserendosi in questo filone di ricerca l’incontro formativo toccherà le seguenti tematiche:
• Introduzione allo Storytelling
• I campi di applicazione
• Gli strumenti a disposizione (in particolare il visual storytelling)
Digital storytelling per la didattica laboratorialeMatteo Adamoli
Gli obiettivi del corso sono:
- Interpretare criticamente da un punto di vista strategico il paradigma narrativo
- Fornire i concetti di base del Digital Storytelling per la didattica
- Progettare e realizzare una narrazione digitale (video) basato sulla metodologia del Digital Storytelling
Contenuti
1) Introduzione allo storytelling
2) I campi di applicazione
3) Gli strumenti a disposizione
4) Digital Storytelling per la didattica
5) Sperimentazione di un video per la didattica utilizzando la metodologia del Digital Storytelling
Webinar "Strategie creative di comunicazione sociale: Storytelling come strum...Matteo Adamoli
Una delle esigenze principali per un’organizzazione o una associazione non profit è quella di riuscire a comunicare in maniera efficace e riconoscibile la propria identità e attività.
Tra le varie metodologie comunicative a disposizione, la narrazione (o quello che viene definito storytelling) è la strategia più vicina al mondo del sociale perché riesce a promuovere e valorizzare le relazioni già presenti tra l’organizzazione, il territorio e le persone coinvolte nelle attività.
Il dono come elemento di comunicazione per costruire comunità desiderabiliMatteo Adamoli
Il focus di pedagogia generale allo Iusve di Mestre in cui è intervenuta Stefania Toaldo per parlarci del "dono" come strumento di comunicazione ma anche come pratica pedagogica attraverso cui le le comunità umane costruiscono relazioni, trasmettono valori e definiscono le società. A partire dalla sua tesi di laurea allo IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia - Verona ) e dalla sua professionalità come esperta di comunicazione orientata alla raccolta fondi e al marketing ha presentato la metodologia e alcune buone pratiche che sono alla base dell’attività del donare. Qui tutte le informazioni: http://comunicazione.iusve.it/focus-dono
Pubblic speaking e metodologie didattiche innovative attraverso lo storytellingMatteo Adamoli
Workshop esperienziale per i docenti sulla competenza di parlare in pubblico attraverso la narrazione orale
Obiettivi:
1. Imparare la strategia dello storytelling durante una performance di public speaking
2. Utilizzo delle emozioni nella narrazione orale
3. Come utilizzare oggetti e materiale video in un discorso
Contenuti:
Lo storytelling è una metodologia di comunicazione attraverso cui si possono raccontare contenuti, informazioni, conoscenze a partire dalla creazione di un immaginario emozionale. Inserendosi in questo filone di ricerca l’incontro formativo toccherà le seguenti tematiche:
• Il paradigma dell’oralità
• Introduzione allo storytelling applicato al public speaking
• Gli strumenti a disposizione (in particolare il visual storytelling)
• Buone pratiche di public speaking utilizzando come fonti gli archivi di Ted, YouTube e Vimeo.
Media Education e GoodNews: il progetto The Bright SideMatteo Adamoli
The Bright Side è una goodnews community, nata a fine 2014, e che dal maggio 2017 si è anche organizzata con Gruppi di Coordinamento fisici sul territorio con presidi a Milano, Torino, Roma, Napoli, Palermo e altre otto città. Ciò che si propone di fare è mostrare anche l’altro lato dell’informazione, quello positivo e il tanto bello che accade nel mondo, senza limitarci a quello che i media e i giornali ci propongono.
A partire da questo progetto nel focus svolto allo Iusve abbiamo analizzato il concetto di media education e di web education con l’obiettivo di creare un gruppo di lavoro che mensilmente sondi i media per riconoscere le buone notizie e le best practices portandole in prima pagina e conservandole in un “contenitore digitale” gratuito e liberamente accessibile sul web attraverso i social media, in particolare Twitter (@thebrightside0) e Facebook (facebook.com/sidebrights).
L’isola che non c’è! (Come le storie ci rendono umani)Matteo Adamoli
Jonathan Gottschall, nel testo “L’istinto di narrare” definisce gli uomini come creature dell’Isola che non c’è. L’isola che non c’è non è solo un luogo immaginario ma è la nostra nicchia evolutiva, il nostro habitat speciale. Siamo attratti dall’Isola che non c’è perché, tutto sommato, è qualcosa di positivo per noi.
Basandoci su questo assunto evolutivo nella presentazione andiamo ad approfondire perché gli esseri umani raccontano storie e quale siano le funzioni base della propensione umana a narrare.
E' fondamentale chiederci con che stile affrontiamo la comunicazione digitale tenendo conto della responsabilità etica che abbiamo sia come cittadini che come professionisti della comunicazione. La presentazione cerca di rispondere a questa domanda partendo dal Manifesto della “comunicazione non ostile” (http://www.paroleostili.com/firma-manifesto/) attraverso una modalità laboratoriale che prevede la creazione di video basati sulla metodologia dello storytelling e ponendo in dialogo la pedagogia e la teologia della comunicazione.
Nel campo cinematografico Christopher Vogler (Il viaggio dell’eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e di cinema, Roma, Dino Audino Editore, 2010) ha sintetizzato nello schema del “viaggio dell’eroe” le dodici tappe che ritroviamo in moltissime narrazioni appartenenti anche a culture diverse tra loro. A partire dal viaggio dell’eroe anche la Pixar basa la costruzione delle sue storie su 22 regole con cui ha costruito alcuni dei suoi maggiori successi di animazione (link: https://imgur.com/a/fPLnM).
A partire da questi riferimenti nella presentazione si analizzano le narrazioni di alcuni film di animazione della Pixar e la loro efficacia all’interno del paradigma del viaggio dell’eroe e delle sue trame con l’obiettivo di apprenderne alcuni segreti utili nella professione dello storyteller.
Presentazione tenuta durante il workshop “Sfere di sapere”, realizzato per approfondire lo scenario di sviluppo della formazione per manager e professionisti del futuro.
Presentazione del modulo "Impresa, lavoro ed etica sociale" all'interno della formazione svolta per i ragazzi del Servizio Civile Universale della Provincia di Trento.
Info su: http://www.serviziocivile.provincia.tn.it
Le storie aiutano solo a crescere o anche a comunicare valori, identità, idee ? Nella presentazione si cerca di valorizzare il potere del gioco nell’apprendimento dal punto di vista “didattico” ma anche valorizzando come si possa arrivare a conoscere maggiormente chi si “mette in gioco” nel lavoro di comunicatore.
Storytelling per potenziare le competenze trasversali, promuovere knowledge management, migliorare la comunicazione aziendale.
Workshop introduttivo:
-Introdurre lo Storytelling come metodo e come strumento formativo.
-Esplicitare diverse modalità di utilizzo nella formazione, nelle organizzazioni e nelle aziende.
Moduli laboratoriali di approfondimento
1. Sperimentare lo Storytelling come narrazione di sé e condivisione nel gruppo:
-per promuovere auto-riflessività,
-per potenziare le competenze trasversali personali e sociali nelle organizzazioni.
2. Imparare a utilizzare lo Story telling come knowledge management per:
- la comunicazione interpersonale narrativa in azienda
- le narrazione di “storie” di esperienze personali come trasmissione di conoscenza
- il problem posing/problem solving narrativo
3. Sperimentare lo Storytelling come strumento nella comunicazione aziendale e nel marketing per:
- la costruzione dello Story board
- la realizzazione del Digital Storytelling
- Esempi di digital e di corporate Storytelling
La comunicazione sociale: dialogare con il territorioMatteo Adamoli
ConfiniOnline, organizzazione di esperti che hanno maturato qualificate esperienze nella formazione dedicata al Non profit, ha organizzato l'iniziativa "IL NON PROFIT CHE CRESCE" , tra cui il seminario "La comunicazione sociale: territorio e buone pratiche". Una leggenda vuole che internet l’abbiano inventato le signore di Napoli chiacchierando tra una finestra e l’altra. La rete come network di persone reali sta trasformando la maniera in cui possiamo aggregarci, attivarci e partecipare sul territorio. A partire da questa riflessione, il seminario si propone di indagare come le innovazioni sociali apportino nuove idee - oltre a soddisfare dei bisogni reali in modo più efficace delle alternative esistenti - creando allo stesso tempo nuove relazioni tra i diversi attori del territorio e favorendo il cambiamento all'interno della società stessa.
Non Profit e strategie di comunicazione digitaleMatteo Adamoli
La comunicazione digitale e i new media stanno influenzando anche il modo di comunicare delle organizzazioni Non Profit. La presentazione, partendo dalla teoria sulla Communication Strategy di Maria Pia Favaretto esplora con esempi e approfondimenti le strategie, i metodi e alcuni strumenti per comunicare in maniera strategica.
4. Rivoluzione degli attrezzi: dura o dolce ?
Scrittura, stampa, digitale…
Rivoluzione del bronzo, del ferro….. industriale
Le rivoluzioni si fanno intorno solo a strumenti duri?
10. In cosa siamo immersi
• Dai 12 anni fino all’età adulta vediamo sullo schermo più di 20.000 omicidi
• Cambiamento di percezione dello spazio, del tempo, del corpo
• Forma6a0 dai media, e in par0colare dalla pubblicità
• A6enzione ?!? No0fiche
• Durata delle immagini: 7 secondi
• Tempo di risposta agli s0moli digitali : 15 secondi
12. Alcuni dati
• Cambiamento di percezione dello spazio, del tempo, del corpo
• Cambiamento delle relazioni umane
• A6enzione o Dispersione ?!
• Gadget ele6ronici e user friendly
• Mul0tasking – Task switching
• Sistemi di raccomandazione ( filtri e trappole informa0ve)
24. IndicazioniNuovo umano?
Nuovo umano
Ø Parlano lingue diverse
Ø Abitano uno spazio- tempo diverso
Ø Testa diversa ?
Ø Intelligenza inven:va
Ø Aspe;o cogni:vo algoritmico/
procedurale (codici)
Ø Apprendimento diverso
25. Il Mito dei nativi digitali
http://bit.ly/utfT7x
“Non c'è un solo studio scien:fico
che dimostri che il cervello dei
ragazzi sia mutato, anzi gli studi
opera: per verificare hanno
dimostrato il contrario: il cervello
non muta in una generazione; le
tecnologie aNvano aree cerebrali
che ognuno di noi aNva quando
realizza compi: diversi dall'abituale
(come imparare una lingua nuova)
e che quindi sono aNvazioni di
scopo e non mutazioni stru;urali”
(NeurodidaNca- di Pier Cesare
Rivoltella - 2012)
26. It's Complicated: The Social Lives
of Networked Teens
Danah boyd, ricercatrice della
New York University racconta la
sua inchiesta,
lunga quasi dieci anni,
sul rapporto tra adolescenti
e web
Il Mito dei nativi digitali
27. CRITICITA’
• Isolamento
•Sentimenti negativi (noia)
•Disturba il sonno
•Distrazione continua ( Multitasking/ Task
Switching)
•Scrivere con interfaccia grafica
•Mancanza di un interazione manipolativa con
oggetti fisici
•Con un click ottieni tutto
•Perdita di tempo
28. CRITICITA’
• La diminuzione di socializzazione
‘tradizionale’ ovvero tra due o più
persone che comunicano tra loro;
• L’attenzione dispersa o il “switching
cost” - l’attenzione frammentata. (se
una lettura viene sempre interrotta, il
pensiero prova in continuazione a
ritrovare il filo, ma può farlo solo in
modo frammentario e superficiale e,
di conseguenza, l’apprendimento
sarà superficiale).
29. OPPORTUNITA’
• Circolazione del sapere
•Sistema a rete, orizzontale
•Condivisione e diffusione
•Ges0one della complessità (videogame)
•Sviluppo del pensiero algoritmico e procedurale (
in sinergia con il pensiero astra6o - codici)
•Cambiamento del pensatore e del pensato
(ogge6o)
•Intelligenza inven0va
•Intuizione innovatrice e vivace
32. Il vescovo Dionigi e…
“Pollicina/o, tiene tra le mani
la propria testa , potendo
smanettare su un dispositivo
sempre connesso che le
permette di reperire
un’enorme quantità di
informazioni e di condividerle
con altrettanta rapidità” (M.
Serres)
Pollicina
34. “Le nuove tecnologie non ci rendono stupidi: ci
impediscono di diventare intelligen0”. (Manfred
Spitzer “Demenza digitale”)
“Non esistono conferme empiriche
dell’efficacia didattica dei nuovi media,
solo narrazioni”. (R. Casati – Contro il
colonialismo digitale. Istruzioni per
continuare a leggere - Laterza)
Rivoluzione digitale e apprendimento
35. «Quell'ambito delle scienze
dell'educazione , della comunicazione e
del lavoro educa:vo che considera i
media come risorsa integrale per
l'intervento forma:vo».
(Rivoltella, 2001).
Media Education
36. • Educazione nei media: l’a;enzione si concentra
sul sogge;o e sulle sue modalità di u:lizzo dei
media;
• Educazione ai media: il focus è spostato sui
media che diventano ogge;o di ricerca. In questo
ambito si studiano i livelli di conoscenza del
sogge;o e si parla di alfabe:zzazione (media
literacy) e di competenze;
• Educazione con i media: l’ogge;o di ricerca sono
i media intesi come strumen: per il
miglioramento dei processi di apprendimento
dell’individuo (Tecnologie dell’educazione)
Media Education
37. Ecosistema in cui avviene l’interazione tra:
• Docenti, gli studenti, la genitori, la società..
• Contenuti
• Risorse (spazi di apprendimento):
1. Spazi flessibili, adattabili;
2. Metodologie didattiche (es. didattica
laboratoriale);
3. Arredi;
4. Strumenti (Libro; Lim; stampante 3D; Lego;
tablet)
Ambiente di apprendimento
38. «Il passaggio dalla carta allo schermo
cambia non solo il modo in cui ci
orientiamo in un testo scritto.
Influenza anche il nostro grado di
attenzione che dedichiamo a esso e la
profondità della nostra immersione al
suo interno»; per questo «ogni volta
che accendiamo il computer, ci
tuffiamo in un ecosistema di
tecnologie dell’interruzione» come
dice Cory Doctorow (1971).”
Dalla carta allo schermo
Parodia dell’opera di David Friedrich (1818) “il
viandante sul mare di nebbia”
39. Piano nazionale Scuola Digitale (legge 107)
• Visione di educazione nell’era digitale
•Azione culturale ( spazio aperto di
apprendimento)
• Tecnologie diventano abilitan0,
quo0diane, ordinarie al servizio
dell’afvità scolas0ca;
•h;p://www.istruzione.it/scuola_digitale/i
ndex.shtml
40. Sillabo di Educazione Civica digitale
https://www.generazioniconnesse.it/site/it/area-scuole/
41. Dieci punti per l’uso dei dispositivi mobili a scuola
https://www.miur.go
v.it/documents/2018
2/0/Decalogo+device
/da47f30b-aa66-
4ab4-ab35-
4e01a3fdceed
50. LIBRI DI APPROFONDIMENTO
Matteo Adamoli
A cura di
ISBN 978-88-6292-990-5
€ 13,90
w w w. l i b re r i a u n i ve r s i t a r i a . i t
w w w. i u s ve . i t
Questo libro nasce dall’esperienza del corso di Pedagogia della comunicazione,
tenutosi negli ultimi anni presso lo IUSVE di Mestre e Verona nell’ambito del corso di
laurea triennale in Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale.
La prima parte del testo, a carattere teorico, si focalizza sui paradigmi e i modelli
educativi, mentre la seconda propone delle pratiche operative riguardanti la
pedagogia narrativa e in particolare il digital storytelling. Questa impostazione
teorico-pratica intende far sperimentare alcune forme di comunicazione sia nella
prospettiva della ricerca pedagogica sia per quanto riguarda l’utilizzo operativo degli
strumenti, in particolare i video.
A partire dagli ambiti e dalle frontiere della nuova cultura della comunicazione, il
testo si rivolge ai lettori – studenti o professionisti che siano – incoraggiandoli a
unire l’acquisizione di competenze tecniche alla consapevolezza critica delle sfide
strategiche e sociali della comunicazione multimediale e digitale.
Comunicazione sociale
e pedagogia
Comunicazione, marketing
e new media
MatteoAdamoliComunicazionesocialeepedagogia
Itinerari e intersezioni
Matteo Adamoli è docente presso lo IUSVE, dove tiene i corsi di Pedagogia della comunicazione
e Pedagogia generale, in collaborazione con il prof. Arduino Salatin. Insegna inoltre Digital
storytelling per il Master Food & Wine. Dopo la laurea in Cooperazione allo sviluppo presso la
facoltà di Scienze della Formazione di Padova, ha conseguito un master in Mediazione culturale
all’Università di Verona. Esperto di progettazione e formazione nell’ambito della comunicazione
strategica e dello storytelling, lavora come consulente aziendale per la progettazione e l’uso
strategico, narrativo e sociale dei media. Ideatore del format creativo Bookasface, è giornalista
pubblicista.
52. Matteo Adamoli
Docente universitario di Digital
Storytelling e Pedagogia della
Comunicazione presso lo IUSVE.
Consulente aziendale per attività
comunicative volte alla progettazione e
all’uso strategico, narrativo, etico e
sociale dei media. Ideatore del format
creativo Bookasface e giornalista
pubblicista.
Contatti
adamatteo@gmail.com
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