I grandi passi del evoluzione umana: dall'oralità alla scrittura, dalla stampa ai mass media, all'esplosione del Web. Cosa producono queste macchine nel nostro cervello? E soprattutto il Web è così dannoso?
Cosa succede quando i media digitali diventano una commodity e l'unico modo sensato di usarli è integrarli con tutto il resto? Il computer sta diventando invisibile e le nostre attività devono contribuire alla sua scomparsa per aumentare la sua rilevanza.
I grandi passi del evoluzione umana: dall'oralità alla scrittura, dalla stampa ai mass media, all'esplosione del Web. Cosa producono queste macchine nel nostro cervello? E soprattutto il Web è così dannoso?
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Artefatti Cognitivi (se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco)Gianfranco Pulitano
Tesi per Master di I livello in Metodologie Didattiche, Psicologiche, Antropologiche e Teoria e metodi di progettazione. Una ricerca sull'importanza di inserire nella didattica tradizionale gli artefatti cognitivi come alternativa all'uso dei libri di testo.
Francesca Masoero | Editoria Digitale: tecnologia e innovazione per diffonder...Donne Digitali
Un talk sul tema dell'editoria digitale che parla di tecnologia, innovazione e "nuova cultura" per le donne contemporanee e invita a riflettere su best practice - nazionali ed internazionali - sia in ambito tech che dedicate a tematiche sociologiche, culturali e "pop".
Editoria digitale - Laboratorio F Unipa lezione #2 MassaraInformamuse srl
Lezione di Antonio Massara.
Le storie sono potenti. Basta pensare al Natale che, come lo intediamo noi, nasce il 24 dicembre 1843 con un libro scritto da Dickens. O al concetto di Robot, inventato da Asimov; o a quello di Grande Fratello.
Ma perchè sono così potenti? Forse perchè abbiamo dentro il cervello quelli che chiamano Neuroni Specchio. Le storie ci insegnano, sono appassionanti e le vediamo dappertutto. Occorre imparare ad usarle.
Editoria digitale, modelli di business e mobile publishingLorenzo Fabbri
La digitalizzazione dei contenuti editoriali porta il mondo del libro da una cultura di prodotto ad una cultura di servizio. Scenari di distribuzione digitale, evoluzione dei dispositivi mobili e internazionalizzazione del mercato editoriale. In tutto ciò che ruolo per i contenuti in lingua italiana, e quali tipi di contenuto?
Editoria Digitale - Laboratorio F Unipa - lezione #3 Antonio MassaraInformamuse srl
Dal business model gutenberghiano alla disintermediazione del web, accelerata con l'avvento dei dispositivi mobili. Il Nuovo ruolo dell'autore e l'ambivalenza autore/fruitore nei social network.
10.000 ore è forse il tempo necessario per produrre ed esserci, ma non basta. Occorre produrre quelli che Mirko Pallera ha battezzato "Emotoni".
Seminario Editoria Digitale 2014 #2 - Storytelling, neuroni a specchio e cont...Antonio Massara
Il nostro mondo è fatto di storie, che ascoltiamo, che raccontiamo. Possiamo essere autori o spettatori interagenti. Se siamo gente di spettacolo, allora dobbiamo imparare a leggere le storie che ci circondano anche quando sono nascoste, e imparare a proporre le nostre. Si chiamano Content nel Web, e con esse realizziamo i nostri sogni.
Quarto incontro del Seminario di Editoria Digitale all'interno del Corso Eis dell'Università di Palermo. Argomenti: mercato dell'editoria digitale e sua trasformazione web 2.0; Disintermediazione; Autori come Influencer; Tempi per il know how; Target: la vecchia gaussiana e la nuova curva Long Tail. Regole: produrre e sbagliare. E insistere.
Parlare di libri sul Web: strategie e buone pratiche per editori connessiLetizia Sechi
Workshop per Pazza idea. Progetto creativo 2015.
Grazie alla rete editori e lettori trovano nuovi spazi di incontro e relazione: è una storia che ormai ha qualche anno di età. Come sono cambiati i mestieri della comunicazione del libro? Quali sono le migliori strategie per individuare gli ambienti online abitati dai lettori, e come si può fare per intercettarne l'attenzione? Come può lavorare l'editore per valorizzare le relazioni e riuscire a coglierne tutte le opportunità? E se il libro è (anche) immateriale, ci sono nuove e più numerose
strade da percorrere?
Intervento sull'editoria digitale tenuto al workshop "Trame di Carta", immaginare l'editoria e la libreria al sud. Nel tentativo di mostrare cosa può fare -ora, adesso- il digitale per sostenere l'editoria e la libera circolazione delle informazioni
Come organizzare la comunicazione sui social media: pianificare i contenuti, gestire le interazioni, prevenire le crisi. Consigli di base per stabilire obiettivi e interpretare i dati.
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Le storie sono potenti. Basta pensare al Natale che, come lo intediamo noi, nasce il 24 dicembre 1843 con un libro scritto da Dickens. O al concetto di Robot, inventato da Asimov; o a quello di Grande Fratello.
Ma perchè sono così potenti? Forse perchè abbiamo dentro il cervello quelli che chiamano Neuroni Specchio. Le storie ci insegnano, sono appassionanti e le vediamo dappertutto. Occorre imparare ad usarle.
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10.000 ore è forse il tempo necessario per produrre ed esserci, ma non basta. Occorre produrre quelli che Mirko Pallera ha battezzato "Emotoni".
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Il nostro mondo è fatto di storie, che ascoltiamo, che raccontiamo. Possiamo essere autori o spettatori interagenti. Se siamo gente di spettacolo, allora dobbiamo imparare a leggere le storie che ci circondano anche quando sono nascoste, e imparare a proporre le nostre. Si chiamano Content nel Web, e con esse realizziamo i nostri sogni.
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Parlare di libri sul Web: strategie e buone pratiche per editori connessiLetizia Sechi
Workshop per Pazza idea. Progetto creativo 2015.
Grazie alla rete editori e lettori trovano nuovi spazi di incontro e relazione: è una storia che ormai ha qualche anno di età. Come sono cambiati i mestieri della comunicazione del libro? Quali sono le migliori strategie per individuare gli ambienti online abitati dai lettori, e come si può fare per intercettarne l'attenzione? Come può lavorare l'editore per valorizzare le relazioni e riuscire a coglierne tutte le opportunità? E se il libro è (anche) immateriale, ci sono nuove e più numerose
strade da percorrere?
Intervento sull'editoria digitale tenuto al workshop "Trame di Carta", immaginare l'editoria e la libreria al sud. Nel tentativo di mostrare cosa può fare -ora, adesso- il digitale per sostenere l'editoria e la libera circolazione delle informazioni
Come organizzare la comunicazione sui social media: pianificare i contenuti, gestire le interazioni, prevenire le crisi. Consigli di base per stabilire obiettivi e interpretare i dati.
Editoria digitale e conoscenza: gli ebook sulla reteMarco Giacomello
L’Internet Governance Forum Italia è l’evento annuale in cui i principali esperti del settore (tra gli altri anche il Prof. Stefano Rodotà) affrontano diverse tematiche riguardanti la Governance e le regole di Internet.
Questi alcuni dei punti che tratterò nella mia relazione:
1. creare cultura grazie alla diffusione in rete di testi ed immagini,
2. possibilità di raggiungere zone lontane ed impervie grazie alla rete,
3. possibilità di diffusione di testi ad una molteplicità di persone con un semplice click,
4. arte del remix,
5. nuovi contenuti creabili grazie alla partecipazione di community web.
6. licenze creative commons e diffusione della cultura,
7. il progetto Gilgamesh, la resurrezione dei libri.
Portare l'innovazione nella casa editriceLetizia Sechi
Per quale ragione l’editoria ha bisogno di innovazione? Perché il digitale ha cambiato gran parte delle regole del gioco. Per saperne di più: http://goo.gl/p9oGbn
La ricerca di documentazione scientifica nell'era digitale. La fine del ruolo dei mediatori. L'attendibilità delle informazioni. Le ripercussioni sociali.
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico Matteo Adamoli
Presentazione fatta ai docenti delle scuole medie Don Bosco di Verona riguardante le tematiche del web e dell'introduzione dei dispositivi digitali negli spazi didattici e nel design di apprendimento.
SecondLife è un magnifico territorio per
simulare e sperimentare. Non vedetelo
come un “canale” o un “media” che
minaccia gli altri media, bensì come uno
spazio di opportunità per l’arte, la
democrazia, l’uomo stesso.
Non ingloberà gli altri media, ma sarà
certo parte del nuovo emergente
ecosistema in cerca di equilibri tra vecchi
e nuovi modi di comunicare.
56º Congresso nazionale AIB.
Accesso aperto alla conoscenza. Accesso libero alla biblioteca.
Firenze, Palazzo dei Congressi
3–5 novembre 2010.
http://www.aib.it/aib/congr/c56/prog.htm3
Incontro organizzato dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Piemonte Orientale al Forum di omegna, per la seconda settimana del sociale. Interventi di Samuel Piana (delegato VCO Movimento giovnai Imprenditori), Andrea Del Duca (direttore di Ecomuseo del lago d'Orta e Mottarone), Nellea Cafagna e Davide Cristina (Parco della Fantasia e Forum Omegna), Andrea Avogadro e Daniele Bottoni (Coworking) e Luca Ciurleo, antropologo.
Self Publishing e Social Publishing - La biblioteca nel nostro tempo, il temp...Sara Valla
Self-publishing e Social Publishing
La biblioteca nel nostro tempo,
il tempo in biblioteca.
Worskhop organizzato da AIB, 27 novembre 2014, EURAC conference center, Bolzano. Sara valla
Il numero 1 dell'house organ di Lateral Training, magazine dedicato all'innovazione, alla comunicazione e al marketing.
Questo primo numero è dedicato alle professioni digitali.
In quel periodo si parlava di cross-media e digital storytelling. Di network creativi e di hub per l'innovazione del mondo dei contenuti. Noi eravamo là, a testimoniare il grande cambiamento in corso.
Cultura digitale, la grammatica di internet tra informazione, cultura e intra...Lorenzo Fabbri
La grammatica di internet tra informazione, cultura e intrattenimento. Un po' per via della diffusione degli smartphone, un po' grazie all'incessante lavoro di standardizzazione e diffusione operato dalle multinazionali del digitale, Internet è oggi sempre più popolare e gode di una legittimazione sociale senza precedenti. Il seminario è dedicato a discutere alcune delle regole e dei principi culturali su cui si basa internet, nella sua attuale forma, partendo da esempi e casi di studio concreti. Analizzeremo il caso di Mymovies (il principale sito italiano di cinema) per capire cosa si nasconde dietro all'idea - sempre più comune - che il web sia lo strumento più adatto per decidere dove andare al cinema. Il caso di Radio Deejay sarà occasione per capire come un editore tradizionale - in questo caso radiofonico - si ponga di fronte ai temi dello sviluppo di internet e della trasformazione digitale, in un mondo in cui la musica si ascolta su Spotify. Discuteremo infine le diverse "filosofie" o più correttamente "strategie culturali", che sono alla base della sempre più evidente guerra commerciale e tecnologica tra Apple, Google e Facebook (e tra questi e i media tradizionali.) Il seminario si è tenuto all'Università di Firenze, corso di laurea specialistica in Giornalismo e sfera pubblica, condotto da Lorenzo Fabbri (responsabile intrattenimento digitale Gruppo l'Espresso) con la partecipazione di Gianluca Guzzo (fondatore di Mymovies).
Slide utilizzate da Giovanni Boccia Artieri nella sua lezione al corso in Social Media Strategies organizzato dal Communication Strategies Lab - Firenze, 7 giugno 2014
6. L’editoria fa parte di un sistema culturale che sta
cambiando con rapidità straordinaria. Gli individui sono
in grado di adattarsi ai cambiamenti più velocemente
rispetto ai sistemi complessi, come l’industria.
13. Cambiamento di valori
Abbondanza
!
Costi tendenti allo zero: il digitale abbassa
drasticamente i costi che rendevano necessari
investimenti importanti per accedere al
mercato.
!
14. Cambiamento di valori
Abbondanza
!
Costi tendenti allo zero: il digitale abbassa
drasticamente i costi che rendevano necessari
investimenti importanti per accedere al
mercato.
!
Valori derivati: pertinenza, discoverability, filtro,
curation
16. Cambiamenti cognitivi
«Il nostro cervello riconosce dei modelli tanto
nel suono e nelle forme della natura quanto nelle
informazioni. Attraverso le storie diamo un senso
al mondo per condividerlo con gli altri.
!
Le storie sono segnali chiari che emergono dal
rumore di fondo.»
Frank Rose, Immersi nelle storie
17. Cambiamenti cognitivi
«Se le storie hanno un carattere universale, il
modo di raccontarle cambia a seconda della
tecnologia che si ha a disposizione.»
Frank Rose, Immersi nelle storie
18. Cambiamenti cognitivi
Internet è un sistema non sequenziale fondato sul World
Wide Web e i link.
!
!
!
!
!
Frank Rose, Immersi nelle storie
19. Cambiamenti cognitivi
Internet è un sistema non sequenziale fondato sul World
Wide Web e i link.
!
Internet non è semplicemente interattiva ma partecipativa:
non risponde solo ai comandi ma spinge a contribuire.
!
!
Frank Rose, Immersi nelle storie
20. Cambiamenti cognitivi
Internet è un sistema non sequenziale fondato sul World
Wide Web e i link.
!
Internet non è semplicemente interattiva ma partecipativa:
non risponde solo ai comandi ma spinge a contribuire.
!
Internet è immersivo: spinge ad approfondire, a placare la
propria sete di conoscenza di qualunque argomento.
Frank Rose, Immersi nelle storie
21. «Se i videogiochi che esistono oggi ci fossero stati nel 1979
non avrei mai letto un libro, credo; non avrei considerato
scrivere come un intrattenimento di un qualche valore […]»
!
My Futuristic Past, Toby Litt, Granta
22. Cambiamenti cognitivi
«Come i giochi, anche le storie sono simulazioni della
vita reale. Ci aiutano a creare un microcosmo, una realtà
alternativa, un mondo che vorremmo fosse reale o che
magari ci fa paura.
!
Dopodiché ci immergiamo totalmente in questa nuova
realtà. È sempre stato così. Ma la nostra capacità di
assecondare questi impulsi aumenta con l’emergere di
ogni nuovo mezzo tecnologico.»
Frank Rose, Immersi nelle storie
23. Cambiamenti cognitivi
«Oggi che le idee possono fare a meno delle pagine
rilegate, viene fuori che le opere in forma lunga non sono
mai state abbastanza lunghe.
!
Liberate nella distesa sconfinata delle differenze umane
interconnesse, le idee si diramano senza fine. Non
esistono idee isolate, né ci sono mai state; esistono solo
ragnatele di idee.»
David Weinberger, La stanza intelligente
24. Cambiamenti cognitivi
«Il cambiamento dell’infrastruttura del sapere sta alterando la
forma e la natura della conoscenza. Quando la conoscenza
entra a far parte di una rete, la persona più intelligente della
stanza non è la persona che tiene la lezione davanti a noi, né
la saggezza collettiva delle persone presenti. La persona più
intelligente nella stanza è la stanza stessa: la rete che unisce
persone e idee presenti, e le collega con quelle all’esterno.
!
Il nostro compito è imparare a costruire stanze intelligenti.»
David Weinberger, La stanza intelligente
26. Cambiamenti cognitivi
Dalla frammentazione alla comprensione
!
La quantità di informazioni e stimoli in cui
viviamo immersi richiede nuove competenze.
Costruire la cornice intorno ai frammenti, lo
schema attraverso cui siamo in grado di
comprendere il mondo e prendere decisioni, oggi,
richiede una nuova alfabetizzazione.
27. Non credo che la chiave per guadagnare concentrazione sia
ricostruire un ambiente più simile al mondo della carta che
abbiamo conosciuto, in cui le interferenze e gli stimoli erano
minori e favorivano un certo tipo di concentrazione nella lettura.
28. È più probabile che cambi il modo di leggere: l’abilità nello
scorrere i testi sarà sempre più efficace e ci permetterà di
selezionare meglio quelli su cui spendere una lettura più
approfondita, gestendo contemporaneamente gli stimoli che ci
circondano, che non tenderanno a diminuire, ma ad aumentare.
29. There was a time when people felt the internet was
another world, but now people realise it's a tool that
we use in this world.
Tim Berners-Lee
42. E il libro? (Parte I)
Un libro è in primo luogo uno strumento di
comunicazione: il suo valore sta nelle connessioni
che è in grado di stabilire e nella possibilità di
moltiplicarle.
!
Il libro vale per il sistema di relazioni e
conversazioni che è in grado di innescare.
43. E il libro? (Parte I)
Tra i compiti dell’editore c’è anche quello di
mantenere una fitta rete di connessioni intorno
al libro, in modo che il contenuto raggiunga i
destinatari più appropriati e si diffonda in
maniera virtuosa.
44. «A book is always a dialogue with other readers and other books.»
Tim O'Reilly
52. Competenze di marketing
«Personalization: the automatic tailoring
of sites and messages to the individuals
viewing them so that we can feel that
somewhere there's a piece of software
that loves us for who we are.»
!
David Weinberger
59. Competenze anti-oscurità
Conoscenza degli algoritmi.
!
Categorie
Nessun libro è per tutti.
!
Parole chiave
Non quelle che sceglieresti tu, ma quelle che userebbero
gli altri per descrivere il tuo libro.
!
!
60. Competenze anti-oscurità
Conoscenza degli algoritmi.
!
Categorie
Nessun libro è per tutti.
!
Parole chiave
Non quelle che sceglieresti tu, ma quelle che userebbero
gli altri per descrivere il tuo libro.
!
Differenze
Conosci le regole di ogni ambiente.
65. E il libro? (Parte II)
Nel libro cartaceo non c’è mai stato nulla di naturale.
È una tecnologia, sotto ogni punto di vista, così come il
suo processo produttivo.
!
Per poter inquadrare nel modo giusto il libro digitale
bisogna ricominciare a considerare anche il suo
corrispettivo materiale come una tecnologia, e non
ritenerlo naturale in virtù della maggiore familiarità
che abbiamo acquisito nei suoi confronti.
90. Rough Cuts is a service from Safari Books Online that gives you
early access to content on cutting-edge technologies — before
it's published. It lets you literally read the book as it is being
written. You can read it online, download as a PDF, or print.
O’Reilly
Rough Cuts
93. Dove parliamo di libri?
Le conversazioni sui libri diventano tanto
più rilevanti quanto più entrano i crisi i
media tradizionali.
!
L’opinione dei pari diventa sempre più
importante e ridisegna gli ambienti in cui
decidiamo di comprare un libro.
98. «The Internet is the first
thing that humanity has built
that humanity doesn't
understand.»
!
Eric Schmidt
99. «I talked so much about our ideals, our goal
to create more value than we capture, to
change the world by spreading the
knowledge of innovators, that I forgot to
make sure everyone understood that we
were still a business.»
Tim O’Reilly, How I failed
100. «There’s not a single business model, and
there's not a single type of electronic
content.
There are really a lot of opportunities
and a lot of options and we just have to
discover all of them.»
!
Tim O'Reilly