Editoria Digitale: scrivere e raccontare sul web - Digital for JobCultura Digitale
Un incontro a due voci tra Claudia del Giudice, editor della casa editrice nativa digitale Emma Books, e Giovanna Gallo, social media strategist, Pr e Blogger freelance che ha appena pubblicato l’ebook “Eroine multitasking”. Cosa vuol dire scrivere per il web? Quali sono gli strumenti e il linguaggio da usare? Perché scegliere l’editoria digitale? E come si diventa dei professionisti del settore?
NewsCinema Magazine è la rivista mensile legata al portale online http://www.newscinema.it, che offre ogni giorno notizie, recensioni, interviste e approfondimenti sul mondo del cinema, serie tv e intrattenimento.
Presentazione di Tunué – Editori dell’immaginario, casa editrice specializzata nella saggistica dedicata al fumetto, all’animazione, ai videogiochi e ai fenomeni pop contemporanei, nonché in graphic novel di talenti italiani e internazionali
Racconto fantastico, ispirato dai personaggi del grande Roald Dahl, scritto dagli alunni della classe 5^ F della Scuola Primaria "San Francesco d'Assisi" di Altamura (Bari) - Italia
Editoria Digitale: scrivere e raccontare sul web - Digital for JobCultura Digitale
Un incontro a due voci tra Claudia del Giudice, editor della casa editrice nativa digitale Emma Books, e Giovanna Gallo, social media strategist, Pr e Blogger freelance che ha appena pubblicato l’ebook “Eroine multitasking”. Cosa vuol dire scrivere per il web? Quali sono gli strumenti e il linguaggio da usare? Perché scegliere l’editoria digitale? E come si diventa dei professionisti del settore?
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Presentazione di Tunué – Editori dell’immaginario, casa editrice specializzata nella saggistica dedicata al fumetto, all’animazione, ai videogiochi e ai fenomeni pop contemporanei, nonché in graphic novel di talenti italiani e internazionali
Racconto fantastico, ispirato dai personaggi del grande Roald Dahl, scritto dagli alunni della classe 5^ F della Scuola Primaria "San Francesco d'Assisi" di Altamura (Bari) - Italia
IL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca QuarinItaliandirectory
Trama e ordito de Il battito oscuro del mondo si intrecciano a formare un tessuto narrativo che ricorda un bukhara, tappeto turkemeno riconoscibile per il classico disegno a pianta ottagonale, che si ripete con regolarità su tutto il campo, linee orizzontali e verticali racchiuse da una cornice ricca di bordure su sfondo bordeaux. Il romanzo di Luca Quarin è ben rappresentato da questo drappo intessuto, oltre che per l’intreccio delle storie soprattutto per il loro ripetersi, una reiterazione a più livelli: nelle storie personali e familiari e nei temi che la narrazione va a scandagliare.
Pesentazione in Power Point del libro "LE STREGHE" di Roald Dahl, a cura degli alunni della classe 5^ F della Scuola Primaria San Francesco d'Assisi di Altamura (Bari) - Italia
IL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca QuarinItaliandirectory
Trama e ordito de Il battito oscuro del mondo si intrecciano a formare un tessuto narrativo che ricorda un bukhara, tappeto turkemeno riconoscibile per il classico disegno a pianta ottagonale, che si ripete con regolarità su tutto il campo, linee orizzontali e verticali racchiuse da una cornice ricca di bordure su sfondo bordeaux. Il romanzo di Luca Quarin è ben rappresentato da questo drappo intessuto, oltre che per l’intreccio delle storie soprattutto per il loro ripetersi, una reiterazione a più livelli: nelle storie personali e familiari e nei temi che la narrazione va a scandagliare.
Pesentazione in Power Point del libro "LE STREGHE" di Roald Dahl, a cura degli alunni della classe 5^ F della Scuola Primaria San Francesco d'Assisi di Altamura (Bari) - Italia
Locke
dalla sceneggiatura di Steven Knight
traduzione e adattamento di Filippo Dini
uno spettacolo diretto e interpretato da Filippo Dini
e le voci al telefono sono di (in ordine di apparizione):
interpreti – personaggi
Sara Bertelà – Bethan
Eva Cambiale – Moglie di Gareth
Alberto Astorri – Donal
Emilia Piz – Lisa
Iacopo Ferro – Sean
Mattia Fabris – Gareth
Mariangela Granelli – Katrina
Valentina Cenni – Sorella Margareth
Carlo Orlando – Davids
Giampiero Rappa – Dottor Gullu
Fabrizio Coniglio – Cassidy
Il valore pedagogico del linguaggio digitale per le nuove generazioniMatteo Adamoli
Convegno "I Linguaggio delle nuove generazioni: educare attraverso le arti", Roma, 5 Dicembre 2019.
Conoscere i linguaggi delle nuove generazioni (digitale, arte, musica, ecc.) per tradurli in occasione di crescita e di apprendimento in un percorso educativo interdisciplinare.
Info su: https://www.eventi.fidae.net/eventi-fidae-2019/?fbclid=IwAR03GTtztZ_iIF-3jravEJ5ic2rfO8N02KZfCPPCw0SAPtWT_G5X7I7lkGo
Il gioco di ruolo Dungeons & Dragons nella formazione aziendaleMatteo Adamoli
Il workshop ha l'obiettivo di sperimentare il gioco di ruolo Dungeons & Dragons nella formazione aziendale. Il tema viene trattato analizzando brevemente la storia e la natura di D&D, ponendo particolare attenzione al perché della scelta di un’ambientazione fantasy come mezzo per simulare il mondo reale. Questi elementi vengono applicati poi al contesto della formazione aziendale e delle pratiche di team building così largamente diffuse oggi, per arrivare ad una proposta di applicazione del gioco di ruolo per l’esercitazione delle soft skills.
Percorso di educazione al digitale così organizzato:
GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 // STRESS DIGITALE
• Le tecniche con cui le tecnologie digitali ci rendono consumatori dipendenti e perché
• Sovraccarico cognitivo e informativo
• Nomofobia, ovvero panico da telefono spento e altre dipendenze digitali
• Cosa dicono le ricerche scientifiche
GIOVEDÌ 10 OTTOBRE 2019 // DIGITAL BALANCE
Riequilibrare il proprio rapporto con la tecnologia.
• Cos’è il sovraccarico digitale e come fare un bilancio digitale
• Interazioni e distrazioni a casa, nella socialità, al lavoro
• Strumenti per stabilire un nuovo rapporto con le tecnologie
• L’uso consapevole delle tecnologie nell’Infosfera (tra reale e virtuale).
GIOVEDÌ 17 OTTOBRE 2019 // MINDFULNESS E TECNOLOGIA
Stabilire un rapporto equilibrato e soddisfacente con il mondo digitale.
•Rispondere agli stimoli con consapevolezza
• Allenamento all’attenzione nel momento presente
• Buone pratiche e tecniche per disattivare il pilota automatico
**************
DOCENTI
Debora Leardini: Psicologa, Psicoterapeuta ad approccio integrato e Formatrice nell’ambito della Gestione dello Stress, Prevenzione del Burnout, Comunicazione Efficace, Mindfulness MBSR e Riabilitazione Psicosociale in Italia e in Svizzera.
Matteo Adamoli: Docente universitario di Digital Storytelling e Pedagogia della Comunicazione presso lo IUSVE. Consulente aziendale per attività comunicative volte alla progettazione e all’uso strategico, narrativo e sociale dei media. Ideatore del format creativo Bookasface e giornalista pubblicista.
Comunicare l'identità aziendale, tra storytelling e gamingMatteo Adamoli
Comunicare l’identità aziendale, tra storytelling e post comunicazione. Workshop tenuto il 3 ottobre 2018 presso
CONFINDUSTRIA VENEZIA - ROVIGO
Storytelling come strumento di narrazione aziendale.
Storytelling e Video Telling per lo sviluppo di linee strategiche che facilitino la comunicazione aziendale.
Obiettivi
• Interpretare criticamente il paradigma narrativo
• Apprendere i concetti di base dello storytelling
• Analisi di strumenti e buone pratiche
Contenuti
Lo storytelling è una metodologia di comunicazione attraverso cui si possono raccontare brand,prodotti, attività a partire dalla creazione di un immaginario e di una identità. Inserendosi in questo filone di ricerca l’incontro formativo toccherà le seguenti tematiche:
• Introduzione allo Storytelling
• I campi di applicazione
• Gli strumenti a disposizione (in particolare il visual storytelling)
Digital storytelling per la didattica laboratorialeMatteo Adamoli
Gli obiettivi del corso sono:
- Interpretare criticamente da un punto di vista strategico il paradigma narrativo
- Fornire i concetti di base del Digital Storytelling per la didattica
- Progettare e realizzare una narrazione digitale (video) basato sulla metodologia del Digital Storytelling
Contenuti
1) Introduzione allo storytelling
2) I campi di applicazione
3) Gli strumenti a disposizione
4) Digital Storytelling per la didattica
5) Sperimentazione di un video per la didattica utilizzando la metodologia del Digital Storytelling
Webinar "Strategie creative di comunicazione sociale: Storytelling come strum...Matteo Adamoli
Una delle esigenze principali per un’organizzazione o una associazione non profit è quella di riuscire a comunicare in maniera efficace e riconoscibile la propria identità e attività.
Tra le varie metodologie comunicative a disposizione, la narrazione (o quello che viene definito storytelling) è la strategia più vicina al mondo del sociale perché riesce a promuovere e valorizzare le relazioni già presenti tra l’organizzazione, il territorio e le persone coinvolte nelle attività.
Il dono come elemento di comunicazione per costruire comunità desiderabiliMatteo Adamoli
Il focus di pedagogia generale allo Iusve di Mestre in cui è intervenuta Stefania Toaldo per parlarci del "dono" come strumento di comunicazione ma anche come pratica pedagogica attraverso cui le le comunità umane costruiscono relazioni, trasmettono valori e definiscono le società. A partire dalla sua tesi di laurea allo IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia - Verona ) e dalla sua professionalità come esperta di comunicazione orientata alla raccolta fondi e al marketing ha presentato la metodologia e alcune buone pratiche che sono alla base dell’attività del donare. Qui tutte le informazioni: http://comunicazione.iusve.it/focus-dono
Pubblic speaking e metodologie didattiche innovative attraverso lo storytellingMatteo Adamoli
Workshop esperienziale per i docenti sulla competenza di parlare in pubblico attraverso la narrazione orale
Obiettivi:
1. Imparare la strategia dello storytelling durante una performance di public speaking
2. Utilizzo delle emozioni nella narrazione orale
3. Come utilizzare oggetti e materiale video in un discorso
Contenuti:
Lo storytelling è una metodologia di comunicazione attraverso cui si possono raccontare contenuti, informazioni, conoscenze a partire dalla creazione di un immaginario emozionale. Inserendosi in questo filone di ricerca l’incontro formativo toccherà le seguenti tematiche:
• Il paradigma dell’oralità
• Introduzione allo storytelling applicato al public speaking
• Gli strumenti a disposizione (in particolare il visual storytelling)
• Buone pratiche di public speaking utilizzando come fonti gli archivi di Ted, YouTube e Vimeo.
Prendersi cura della comunicazione al tempo del digitaleMatteo Adamoli
La presentazione si propone di descrivere, a partire da un'analisi della rivoluzione digitale, alcune sfide pedagogiche che gli educatori (genitori, formatori) si trovano ad affrontare oggigiorno.
Media Education e GoodNews: il progetto The Bright SideMatteo Adamoli
The Bright Side è una goodnews community, nata a fine 2014, e che dal maggio 2017 si è anche organizzata con Gruppi di Coordinamento fisici sul territorio con presidi a Milano, Torino, Roma, Napoli, Palermo e altre otto città. Ciò che si propone di fare è mostrare anche l’altro lato dell’informazione, quello positivo e il tanto bello che accade nel mondo, senza limitarci a quello che i media e i giornali ci propongono.
A partire da questo progetto nel focus svolto allo Iusve abbiamo analizzato il concetto di media education e di web education con l’obiettivo di creare un gruppo di lavoro che mensilmente sondi i media per riconoscere le buone notizie e le best practices portandole in prima pagina e conservandole in un “contenitore digitale” gratuito e liberamente accessibile sul web attraverso i social media, in particolare Twitter (@thebrightside0) e Facebook (facebook.com/sidebrights).
L’isola che non c’è! (Come le storie ci rendono umani)Matteo Adamoli
Jonathan Gottschall, nel testo “L’istinto di narrare” definisce gli uomini come creature dell’Isola che non c’è. L’isola che non c’è non è solo un luogo immaginario ma è la nostra nicchia evolutiva, il nostro habitat speciale. Siamo attratti dall’Isola che non c’è perché, tutto sommato, è qualcosa di positivo per noi.
Basandoci su questo assunto evolutivo nella presentazione andiamo ad approfondire perché gli esseri umani raccontano storie e quale siano le funzioni base della propensione umana a narrare.
E' fondamentale chiederci con che stile affrontiamo la comunicazione digitale tenendo conto della responsabilità etica che abbiamo sia come cittadini che come professionisti della comunicazione. La presentazione cerca di rispondere a questa domanda partendo dal Manifesto della “comunicazione non ostile” (http://www.paroleostili.com/firma-manifesto/) attraverso una modalità laboratoriale che prevede la creazione di video basati sulla metodologia dello storytelling e ponendo in dialogo la pedagogia e la teologia della comunicazione.
Nel campo cinematografico Christopher Vogler (Il viaggio dell’eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e di cinema, Roma, Dino Audino Editore, 2010) ha sintetizzato nello schema del “viaggio dell’eroe” le dodici tappe che ritroviamo in moltissime narrazioni appartenenti anche a culture diverse tra loro. A partire dal viaggio dell’eroe anche la Pixar basa la costruzione delle sue storie su 22 regole con cui ha costruito alcuni dei suoi maggiori successi di animazione (link: https://imgur.com/a/fPLnM).
A partire da questi riferimenti nella presentazione si analizzano le narrazioni di alcuni film di animazione della Pixar e la loro efficacia all’interno del paradigma del viaggio dell’eroe e delle sue trame con l’obiettivo di apprenderne alcuni segreti utili nella professione dello storyteller.
Presentazione tenuta durante il workshop “Sfere di sapere”, realizzato per approfondire lo scenario di sviluppo della formazione per manager e professionisti del futuro.
Presentazione del modulo "Impresa, lavoro ed etica sociale" all'interno della formazione svolta per i ragazzi del Servizio Civile Universale della Provincia di Trento.
Info su: http://www.serviziocivile.provincia.tn.it
Le storie aiutano solo a crescere o anche a comunicare valori, identità, idee ? Nella presentazione si cerca di valorizzare il potere del gioco nell’apprendimento dal punto di vista “didattico” ma anche valorizzando come si possa arrivare a conoscere maggiormente chi si “mette in gioco” nel lavoro di comunicatore.
Storytelling per potenziare le competenze trasversali, promuovere knowledge management, migliorare la comunicazione aziendale.
Workshop introduttivo:
-Introdurre lo Storytelling come metodo e come strumento formativo.
-Esplicitare diverse modalità di utilizzo nella formazione, nelle organizzazioni e nelle aziende.
Moduli laboratoriali di approfondimento
1. Sperimentare lo Storytelling come narrazione di sé e condivisione nel gruppo:
-per promuovere auto-riflessività,
-per potenziare le competenze trasversali personali e sociali nelle organizzazioni.
2. Imparare a utilizzare lo Story telling come knowledge management per:
- la comunicazione interpersonale narrativa in azienda
- le narrazione di “storie” di esperienze personali come trasmissione di conoscenza
- il problem posing/problem solving narrativo
3. Sperimentare lo Storytelling come strumento nella comunicazione aziendale e nel marketing per:
- la costruzione dello Story board
- la realizzazione del Digital Storytelling
- Esempi di digital e di corporate Storytelling
La comunicazione sociale: dialogare con il territorioMatteo Adamoli
ConfiniOnline, organizzazione di esperti che hanno maturato qualificate esperienze nella formazione dedicata al Non profit, ha organizzato l'iniziativa "IL NON PROFIT CHE CRESCE" , tra cui il seminario "La comunicazione sociale: territorio e buone pratiche". Una leggenda vuole che internet l’abbiano inventato le signore di Napoli chiacchierando tra una finestra e l’altra. La rete come network di persone reali sta trasformando la maniera in cui possiamo aggregarci, attivarci e partecipare sul territorio. A partire da questa riflessione, il seminario si propone di indagare come le innovazioni sociali apportino nuove idee - oltre a soddisfare dei bisogni reali in modo più efficace delle alternative esistenti - creando allo stesso tempo nuove relazioni tra i diversi attori del territorio e favorendo il cambiamento all'interno della società stessa.
5. Ogni giorno…
«Circa otto ore le trascorriamo ascoltando o
raccontando storie: che sia la televisione, i
nostri pensieri, un libro, una ricostruzione
interiore, i racconti riempiono la nostra
esistenza…»
(A. Gasparini, C. Chellini, Lupus in fabula, Erickson)
6. Pensiamo alle varie storie
vissute
• Nelle canzoni;
• Nelle serie tv;
• Nelle chat;
• Nei film;
• Nei videogame;
• A casa;
• A scuola;
• Con gli amici
• Giocando…
7. Noi diventiamo
amplificatori di storie…
• Immaginazione e fantasia che si
collegano al nostro quotidiano:
«L’immaginazione dà l’uomo e il
cavallo, la fantasia compone il
centauro».
(Maurizio Ferraris, L’immaginazione, Il Mulino)
8. C’era una volta…
Ma c’è anche oggi…
MURARI e RODARI, LUCAS e LEE,
TOLKIEN e ROWLING.
All’interno di queste storie troviamo
molti personaggi, ognuno vive il proprio
viaggio, su ognuno si potrebbe costruire
il viaggio dell’eroe.
12. All’origine della parola «eroe»
- Forza;
- Verità;
- Valore;
- Coraggio;
- Abnegazione;
- Sacrificio.
13. SUPERMAN
Il nome criptoniano di Clark
Kent, Kal-El, è il calco di un
appellativo ebraico che sta
per «voce di Dio».
Si prodiga per guidare il
popolo verso la salvezza.
I superpoteri non lo liberano
dalle contraddizioni del
vivere, non gli risparmiano
sofferenze e dilemmi.
20. IL SIGNORE DEGLI ANELLI
“Fossimo noi che sediamo qui, e non altri, a trovare ora un
piano per il pericolo che corre il mondo”
21. COMPAGNIA
“In questa circostanza è bene
fare affidamento sulla loro
amicizia piuttosto che su una
grande saggezza”. Davanti a
una pericolo sconosciuto il
saper fare, l’esser forti o
saggi, conta solo
relativamente. Ben più
importante è la capacità di
prendersi cura gli uni degli
altri, di essere in relazione, di
tener saldi i legami.
22. COSA FARE DAVANTI AGLI AVVENIMENTI AVVERSI
Dialogo tra Frodo e Gandalf:
"Avrei tanto desiderato che tutto
ciò non fosse accaduto ai miei
giorni!", esclamò Frodo. "Anch'io",
annuì Gandalf, "come d'altronde
tutti coloro che vivono questi
avvenimenti. Ma non tocca a noi
scegliere. Tutto ciò che possiamo
decidere è come disporre del
tempo che ci è dato".
23. RINUNCIA
Il tratto saliente de il Signore degli anelli, come
di tutto ciò che ha scritto Tolkien, è la rinuncia.
La vittoria sul male è possibile solo rinunciando,
con libertà, a qualche cosa di caro. Se è ben
noto che è proprio la rinuncia all'anello a
salvare la Terra di Mezzo, sono molti altri gli
esempi di questa rinuncia presenti nel testo, che
si apre proprio con la rinuncia di Bilbo al suo
prezioso tesoro che Gandalf affiderà a Frodo. Lo
stesso Frodo rinuncia alla vita tranquilla per farsi
carico di condurre a termine una missione
preclusa agli eroi "istituzionali" Aragorn e
Gandalf. Gandalf prima e Galadriel poi
rinunciano al possesso dell'anello ingenuamente
offerto loro da Frodo, superando la prova - e
Tolkien utilizza in entrambi i casi questo
vocabolo.
24. COLPI DI SCENA e MENTORE
Situazioni che paiono
tragiche, estremamente
negative, si dimostrano invece
preziose per produrre il bene:
se Gandalf il grigio non
"morisse" a Moria, non
potrebbe rinascere come
Gandalf il bianco.
25. CATASTROFE
Senza l'attacco di follia che
colpisce Boromir e lo spinge a
strappare l'anello a Frodo e senza
l'assalto degli orchi la compagnia
non si scioglierebbe e l'anello non
"andrebbe a est".
Se Pipino e Merry non fossero
rapiti dagli orchi non
risveglierebbero la foresta di
Fangor e gli ent.
Se Gollum non fosse fuggito agli
elfi e non avesse tradito gli hobbit,
l'Anello non sarebbe stato gettato
nella fornace ardente.
26. ANELLO (ELISIR)
Palese è il messaggio di come il
male corrompa con la sua
vicinanza: l'anello, che ben
rappresenta il peccato, corrode
tutti coloro che ne vengono a
contatto: non solo Gollum, che lo
ha custodito a lungo, è ridotto ad
una scimmia di ciò che era in
origine, ma gli stessi Bilbo e Frodo
subiscono gli attacchi dell'Unico e
sopravvivono solo in funzione di
uno sforzo di volontà libera.
35. Matteo Adamoli
Docente di Pedagogia della comunicazione, media education e
Digital Storytelling presso l’Università IUSVE, svolge il dottorato
di ricerca in epistemologia della pedagogia e della didattica
presso l’UPS.
Fra le sue recenti pubblicazioni: "Il social designer e le sfide
pedagogiche del mondo della comunicazione» (Orientamenti
Pedagogici, 2019); “Comunicazione sociale e pedagogia.
(LibreriauniversitariaEdizioni, 2018).
Lavora come formatore per la progettazione e l’uso strategico,
narrativo ed educativo dei media. Ideatore del format creativo
“Bookasface” e giornalista pubblicista.
adamatteo@gmail.com
www.facebook.com/matteoadamoli
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