Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra insegnanti e bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro.
Il focus è, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra i bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro. Il focus sarà, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza. Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
Apprendimento e Digitale da "Il Manuale dell'e-Learning" - Presentazione LUMSAMatteo Uggeri
Progetto di Ateneo LUMSA e-Learning
Il ”caffè sospeso” è una tradizione napoletana che prevede l’acquisto al bar di due caffè di cui uno da lasciare in omaggio a un avventore sconosciuto. Un gesto solidale, coesivo, che nella sua semplicità rafforza il senso di condivisione e di comunità.
Agli incontri di Caffè sospeso possono partecipare docenti, personale amministrativo e studenti dell’Università LUMSA e docenti esterni di ogni ordine e grado scolastico. Per essere ammessi occorre inviare una richiesta di partecipazione al Coordinatore del Progetto LUMSA e-Learning, la prof.ssa Maria Cinque (m.cinque@lumsa.it), che invierà il codice d’accesso.
Il primo incontro, Apprendimento e digitale, è focalizzo sul tema dell’e-Learning partendo da “Il manuale dell’e-Learning”, libro di Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico di Milano) per le edizioni Apogeo, che dimostra come questa forma d'innovazione della didattica e della formazione non sia solo tecnologica ma debba partire sempre dalle persone, siano essi docenti o discenti, progettisti o tecnici.
Soluzioni per l'innovazione didattica nella scuola primariaMatteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", nonché genitore di una bimba a scuola in primaria, ha incontrato gli insegnanti di tale istituto per una presentazione incentrata su alcune metodologie e strumenti trattati all'interno del libro adatti al contesto.
Il focus sarà sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche altri attori dell’ecosistema di apprendimento.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro vengono proposti alcuni esempi agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa.
Una parte della presentazione è dedicata al tema centrale dello sviluppo delle competenze digitali (DigComp e DigCompEdu frameworks).
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra i bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro. Il focus sarà, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza. Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
Apprendimento e Digitale da "Il Manuale dell'e-Learning" - Presentazione LUMSAMatteo Uggeri
Progetto di Ateneo LUMSA e-Learning
Il ”caffè sospeso” è una tradizione napoletana che prevede l’acquisto al bar di due caffè di cui uno da lasciare in omaggio a un avventore sconosciuto. Un gesto solidale, coesivo, che nella sua semplicità rafforza il senso di condivisione e di comunità.
Agli incontri di Caffè sospeso possono partecipare docenti, personale amministrativo e studenti dell’Università LUMSA e docenti esterni di ogni ordine e grado scolastico. Per essere ammessi occorre inviare una richiesta di partecipazione al Coordinatore del Progetto LUMSA e-Learning, la prof.ssa Maria Cinque (m.cinque@lumsa.it), che invierà il codice d’accesso.
Il primo incontro, Apprendimento e digitale, è focalizzo sul tema dell’e-Learning partendo da “Il manuale dell’e-Learning”, libro di Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico di Milano) per le edizioni Apogeo, che dimostra come questa forma d'innovazione della didattica e della formazione non sia solo tecnologica ma debba partire sempre dalle persone, siano essi docenti o discenti, progettisti o tecnici.
Soluzioni per l'innovazione didattica nella scuola primariaMatteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", nonché genitore di una bimba a scuola in primaria, ha incontrato gli insegnanti di tale istituto per una presentazione incentrata su alcune metodologie e strumenti trattati all'interno del libro adatti al contesto.
Il focus sarà sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche altri attori dell’ecosistema di apprendimento.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro vengono proposti alcuni esempi agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa.
Una parte della presentazione è dedicata al tema centrale dello sviluppo delle competenze digitali (DigComp e DigCompEdu frameworks).
In recent decades, the emphasis of the educational scientific debate has shifted to on-line learning experiences, highlighting their power and criticality. For example, on-line learning experiences in the workplace are often considered as a new way to promote innovation and organizational learning, decreasing the costs of the educational or training programmes. Blended education in schools, is considered a parallel teaching practice that can support all levels of learning too. In every day life people learn sharing information by and through the mediation of technological artefacts, social networks or smartphones. Any learning process is always a mediated experience (Engeström, Miettinen, Punamaki, 1999). However, what happens when learning is mediated by technologies?
L'utilizzo del Web e della applicazioni Educative in ambito didattico. Il blended learning, modello dimensioni sistema educativo, il triangolo didattico, tecnologia o metodologia? regia didattica e messinscena dell'apprendimento. Apprendimento Personalizzato. Competenze e valutazione della competenze. Esempi tratti dalla pratica didattica quotidiana: ipertesti, cura dei contenuti, sovraccarico informativo e cognitivo, mappe mentali e concettuali, lezioni realizzate dagli studenti, film, debate, video lezioni, narrazione digitale, lezione frontale come compito autentico,
Presentazione tesi di laurea "SmartTIC4School"
Ricerca sulle Tecnologie dell'Informazione e della
Comunicazione nella didattica e nella comunicazione
scolastica
Progettazione percorsi didattici: breve introduzionedavidebologna
Presentazione fatta all'incontro del Resonance group del Progetto Europeo Erasmus +: “LEAN Training by doing and training on the go as effective approaches to lean manufacturing” - Centoform, 20 luglio 2016
eTwinning e le politiche nazionali per la scuolaalexandra tosi
Sinergie tra eTwinning e le nuove politiche per la scuola come le Indicazioni nazionali per il curricolo, il PNSD, Piano Formazione Docenti, la Buona Scuola, Clil...
anno 2013 - Nuove tecnologie perchè?
Presentazione ai genitori di alcuni cambiamenti all'interno del paradigma di Insegnamento/Apprendimento e di alcuni motivi per cui la scuola di Valrovina ha nel suo progetto di tempo Pieno uno specifico percorso dedicato alle Nuove Tecnologie.
eTwinning: panoramica e prospettive alla luce del PNSDalexandra tosi
breve panoramica di eTwinning e suo inserimento nei nuovi scenari del sistema educativo italiano (Indicazioni per il curricolo, la Buona Scuola, il Clil, il PNSD...)
Il PPT illustra alcune modalità didattiche attraverso cui progettare possibili alleanze tra strumenti multimediali e non (on-line e off-line) partendo, sempre, dalla chiara esplicitazione dei bisogni, obiettivi, strategie e risorse a disposizione.
In recent decades, the emphasis of the educational scientific debate has shifted to on-line learning experiences, highlighting their power and criticality. For example, on-line learning experiences in the workplace are often considered as a new way to promote innovation and organizational learning, decreasing the costs of the educational or training programmes. Blended education in schools, is considered a parallel teaching practice that can support all levels of learning too. In every day life people learn sharing information by and through the mediation of technological artefacts, social networks or smartphones. Any learning process is always a mediated experience (Engeström, Miettinen, Punamaki, 1999). However, what happens when learning is mediated by technologies?
L'utilizzo del Web e della applicazioni Educative in ambito didattico. Il blended learning, modello dimensioni sistema educativo, il triangolo didattico, tecnologia o metodologia? regia didattica e messinscena dell'apprendimento. Apprendimento Personalizzato. Competenze e valutazione della competenze. Esempi tratti dalla pratica didattica quotidiana: ipertesti, cura dei contenuti, sovraccarico informativo e cognitivo, mappe mentali e concettuali, lezioni realizzate dagli studenti, film, debate, video lezioni, narrazione digitale, lezione frontale come compito autentico,
Presentazione tesi di laurea "SmartTIC4School"
Ricerca sulle Tecnologie dell'Informazione e della
Comunicazione nella didattica e nella comunicazione
scolastica
Progettazione percorsi didattici: breve introduzionedavidebologna
Presentazione fatta all'incontro del Resonance group del Progetto Europeo Erasmus +: “LEAN Training by doing and training on the go as effective approaches to lean manufacturing” - Centoform, 20 luglio 2016
eTwinning e le politiche nazionali per la scuolaalexandra tosi
Sinergie tra eTwinning e le nuove politiche per la scuola come le Indicazioni nazionali per il curricolo, il PNSD, Piano Formazione Docenti, la Buona Scuola, Clil...
anno 2013 - Nuove tecnologie perchè?
Presentazione ai genitori di alcuni cambiamenti all'interno del paradigma di Insegnamento/Apprendimento e di alcuni motivi per cui la scuola di Valrovina ha nel suo progetto di tempo Pieno uno specifico percorso dedicato alle Nuove Tecnologie.
eTwinning: panoramica e prospettive alla luce del PNSDalexandra tosi
breve panoramica di eTwinning e suo inserimento nei nuovi scenari del sistema educativo italiano (Indicazioni per il curricolo, la Buona Scuola, il Clil, il PNSD...)
Il PPT illustra alcune modalità didattiche attraverso cui progettare possibili alleanze tra strumenti multimediali e non (on-line e off-line) partendo, sempre, dalla chiara esplicitazione dei bisogni, obiettivi, strategie e risorse a disposizione.
Montessori dall'italia alla silicon valley, andata e ritornoAldo Arbore
Montessori ‘reloaded’: dall’Italia a Mountain View, andata e ritorno - Percorsi e strumenti di sviluppo delle competenze digitali
in ambiente didattico montessoriano.
Tesi conclusiva del Corso di Differenziazione Didattica Montessori
Indirizzo Scuola Primaria
Carpi, 2013 – 2015
- - - -
bit.ly/montessorireloaded
Formare cittadini digital/media competent Per un approccio ecologico e sost...Maria Ranieri
Intervento al Convegno Nazionale “L’innovazione tecnologica nella scuola italiana e i capi d’istituto. Quali orientamenti per una politica sostenibile ed efficace?
Firenze, 16 Novembre 2013
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
Didattica senza barriere (libro di Andrea Mangiatordi)Simone Aliprandi
Titolo: Didattica senza barriere
Sottotitolo: Universal design, tecnologie e risorse sostenibili
Autore: Andrea Mangiatordi (www.mangiatordi.net)
Editore: ETS -- Collana: Education -- Anno edizione: 2017
Pagine: 124 p., ill. , Brossura -- EAN: 9788846747754
Abstract
L'uso che si può fare delle tecnologie nella didattica è vario, così come sono molto diversi i contesti in cui ci si può trovare a operare. Questo dipende da molteplici aspetti, spesso derivanti dal fatto di coinvolgere persone portatrici di concezioni, pratiche e abilità diverse. Un elemento che invece rimane costante, a prescindere dalla situazione, è il fatto che con le tecnologie digitali sia possibile offrire molteplici possibilità di interazione con i contenuti didattici. Un elemento interessante per tutti, non soltanto per chi ha una difficoltà. Un ambiente di apprendimento che tenga in considerazione la diversità, fin dalla sua progettazione, può fare la differenza in ottica di inclusione. Eppure la realizzazione di risorse digitali accessibili non è sempre semplice né immediata: richiede conoscenza delle problematiche di un contesto, competenza nell'uso degli strumenti, disponibilità di risorse materiali e non. Leggendo queste problematiche attraverso la lente della progettazione universale è possibile anticipare la presenza di barriere nei contesti di apprendimento, individuare possibili soluzioni e metterle in pratica. Questo libro vuole essere una guida in questo senso, con particolare attenzione alla sostenibilità dell'intervento, nella convinzione che per cambiare sia importante una maggiore consapevolezza delle potenzialità presenti negli strumenti e nelle pratiche che già conosciamo. Prefazione di Marco Lazzari.
La didattica, l'alternanza, il digitale come motore di innovazione nell'insegnamento, nell'apprendimento e nel funzionamento della scuola: cosa ci hanno raccontato gli insegnanti in 7 anni di Bricks
Convegno Insegnanti 2.0-Docenti Virtuali, Roma 2018
School in the Cloud è un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare ragazzi a rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Il nostro progetto prende spunto dai lavori e dalle sperimentazioni di Sugata Mitra, docente della Newcastle University e ha l’obiettivo di creare una scuola dove i ragazzi possano esplorare ed imparare da soli ed insegnare gli uni agli altri grazie alle nuove tecnologie ed Internet. Abbiamo così realizzato, all’interno del Centro di Formazione Professionale Ticino Malpensa di Somma Lombardo, un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare i ragazzi a forte rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie digitali che fanno ormai parte della nostra vita come tablet, wi-fi, App e social network, utilizzando dinamiche di autorealizzazione e auto motivazione, abbiamo riportato gli studenti al centro del processo formativo ed educativo.
Le potenzialità offerte dalle Open Educational Resources, strumento per l’ugu...Matteo Uggeri
ll movimento per le Open Educational Resources affonda ufficialmente le proprie radici nel 2002, quando al forum UNESCO “Impatto dei Contenuti Didattici Aperti per l’Istruzione Superiore nei Paesi in Via di Sviluppo” è stato coniato il termine per indicare, sempre secondo lo stesso ente:
“[…] materiali per l’insegnamento, l’apprendimento e la ricerca su qualsiasi supporto – digitale o di altro tipo – che risiedono nel pubblico dominio o che sono stati rilasciati con una licenza aperta che consente l’accesso, l’uso, l’adattamento e la ridistribuzione gratuiti di altri soggetti senza restrizioni o limitazioni.
In un mondo nel quale il costo dell’istruzione è in crescita, e in cui allo stesso tempo agli individui, dalla materna alla pensione, è richiesto di formarsi costantemente, il valore sociale di tale approccio è sempre più rilevante, al punto che la stessa UNESCO ha poi nel 2017 riunito a Lubiana i rappresentanti di oltre 100 paesi in un ulteriore incontro “The 2nd World Open Educational Resources”, dove, tra le altre cose, è stato definito un “Ljubljana OER action plan” destinato ad educatori, formatori di insegnanti, bibliotecari, discenti, genitori, responsabili delle politiche educative a livello sia governativo che istituzionale, insegnanti e altro.
Wikipedia, a tutti gli effetti parte attiva essa stessa di tale movimento, ricorda inoltre:
La normativa italiana prevede l’uso di tali risorse, come specificato nell’allegato al D.M. 781/2013, prevedendo espressamente l’uso di “contenuti acquisiti indipendentemente o reperibili in rete o prodotti attraverso il lavoro individuale o collaborativo dei docenti, eventualmente anche attraverso il coinvolgimento dei discenti.”
Dunque, è per l’appunto l’accento sul contributo alla costruzione del sapere da parte di chi apprende una delle caratteristiche che rendono le OER uno strumento adatto ad una didattica attiva e creativa, che vede tra gli attori in gioco, oltre che ovviamente scuola ed università, anche le biblioteche, dove queste si rivelano spazi (fisici in primis, ma anche virtuali e soprattutto sociali) dove la conoscenza può essere esperita, condivisa e costruita.
Videogames, education and job: the international serious game jam JamTodayMatteo Uggeri
Slides for my presentation at "Retrofuturo - Independent Game Culture Festival" event in Milan on the 28th of February 2016.
http://www.playing.vg/news/blog/retrofuturo-indeculture-festival/?noredirect=en-US
Suonare lontani: dinamiche comunicative nella musica a distanzaMatteo Uggeri
This is a presentation done for a speech at the Università Cattolica del Sacro Cuore of Milan, Italy, for a course on psychology of communication.
The presentation explains how some of the albums that Matteo Uggeri has done in his career have been done in term of distance communication with other artists in Italy and abroad.
JamToday: da utenti a creatori di videogiochi. Le game jam per far realizzare...Matteo Uggeri
Questa presentazione è stata mostrata all'interno della Bologna Children's Books Fair nel marzo 2015, nel salone dedicato al Licensing, e più in particolare all'interno di Media All Rights.
http://www.bolognachildrensbookfair.com/nqcontent.cfm?a_id=4046
La presentazione è volta a illustrare i concetti di serious/applied games, quelli di game jam e illustra inoltre il progetto JamToday, finanziato dall'Unione Europea.
JamToday: Trasformare studenti e docenti in progettisti consapevoli di videog...Matteo Uggeri
La sfida del progetto internazionale JamToday, iniziato nel gennaio 2014, è quella di imparare a utilizzare la tecnologia per esprimersi attraverso i videogiochi
Le slides quindi illustrano il percorso del progetto, volto ad utilizzare i principi della progettazione dei giochi per
crearne di utili e didattici e per stimolare, aggiornare e ridefinire il contesto (la classe o il curriculum scolastico o universitario).
Il progetto si articola su due fronti:
- Professionisti dell’insegnamento (docenti, tutor, coach…) > educational designer.
- Gli studenti (usano perlopiù la tecnologia allo scopo di informarsi, divertirsi e intrattenersi) > gamebased thinkers.
Serious Games: concetti di base, esempi e potenzialitàMatteo Uggeri
Presentazione per il workshop del 5 febbraio presso la Fondazione Politecnico di Milano.
Il seminario era indirizzato ai docenti delle scuole, in particolare a quelli di informatica.
L'incontro fa parte del progetto internazionale JamToday (http://www.jamtoday.eu/), finanziato dall'Unione Europea in seno al programma CIP (Competitivness and Innovation) e trattea le potenzialità dei così detti 'Serious Games' per il contesto scolastico, con una particolare attenzione alle applicazioni possibili nell'insegnamento dell'informatica.
Il progetto, che si articola in tre anni ed è iniziato a gennaio 2014, ha come scopo, tra gli altri, di organizzare delle 'game jam' a tema didattico in varie città Europee. Per l'Italia nel 2015 sarà Milano ad ospitare tale evento tramite la Fondazione Politecnico ed altri enti locali.
The use of ICTto support Home and in the Hospital Education (HHE)Matteo Uggeri
Despite the fact that education represents the most important factor in the prevention and mediation of the psycho-social consequences of illnesses in children and young adults, students with medical issues are still less engaged in learning and face social difficulties resulting in a lower academic achievement. The best way to achieve a good education is to boost attendance in mainstream schools, which provide not only cognitive but also social and developmental advantages to all students.
Students with medical needs either in hospital or at home, face isolation, disengagement and regression. They cannot access mainstream education due to their illness and associated therapies. Within this context, ICT can play a key role in providing better communication and enabling access to education during the period of absence from mainstream school.
LeHo (Learning at Home and in the Hospital) is developing an online hub in order to provide effective tools and relevant resources for home and hospital education practitioners, stakeholders and interested parties.
These slides provide some examples of such innovative practices and a short overview on the project itslef.
This presentation has been showed by Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico di Milano, Italy) at Online Educa Berlin 2014 within the session "Addressing Inequality: Is ICT a Silver Bullet?", chaired by Michael Meyer (Aga Khan University, Kenya).
Other presentations in that session were:
- "The Potential of Online Learning as an Alternative Educational Programme for Early School Leavers" by Marianne Checkley (iScoil/IADT, Ireland);
- "Implementation and Evaluation of Radio as an Educational Intervention for Inclusion and Informal Learning" by Andrew Ravenscroft (University of East London, UK);
- "Digital Communities and Social Networks on Preventing ESL" by Hariklia Tsalapatas (University of Thessaly, Greece).
OER in Italy: policies and initiatives in school and universityMatteo Uggeri
This presentation shows the results of an in depth mapping done in June 2014 by Matteo Uggeri for the EU funded project POERUP.
The analysis investigates the existance of government policies at a national or regional level for the use of Open Educational Resources (OER). Moreover, also the singular initiatives have been listed and shortly described.
The research investigated both the school and the university sector, including MOOCs.
The slides include screen-captures of most of the cases listed.
5. Sapere Digitale
ll progetto, sostenuto dalla Regione Piemonte –
Settore Biblioteche e dalla Compagnia di San
Paolo, bando I luoghi della Cultura 2019, ha
l’obiettivo di stimolare il ruolo cruciale che le
biblioteche possono giocare a supporto
dell’educazione civica digitale e della diffusione di
una sempre maggior consapevolezza nel corretto
utilizzo del digitale, in primo luogo per gli
insegnanti delle scuole del territorio e a ricaduta
per la cittadinanza intera.
Si ringrazia l’editore: www.saperedigitale.org
6. Obiettivi
Alla fine dell’incontro si prevede che acquisiate:
● conoscenza delle terminologie più comuni in uso
● conoscenza di base sulle tipologie di strumenti esistenti e sulle loro potenzialità;
● informazioni di base su come utilizzarle nel vostro contesto;
● idee per sperimentare con i vostri studenti/utenti;
● (ci si augura) apertura verso le nuove possibilità offerte da questi approcci.
→ ESSERE co-progettisti di progetti didattici con strumenti e approcci innovativi
7. Contenuto dell’incontro
Nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e
utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa
e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o
con mouse.
8. Contenuti ‘smart’ per voi
Comunicare e incontrarsi in gruppi
A passeggio tra i nerd del gaming e lo
zoombombing dell’estrema destra
● Discord
● Gather
Creare artefatti digitali
Tra la rivoluzione e la maieutica
● G Drive
● Carrd
Insegnare indipendenti
Open Source contro tutti
● Big Blue Button
● Moodle
Collaborare creativamente
Dire la propria lontano dalla paranoia dei social
● Padlet
● Miro
9. Modalità
Discutiamo
● Individuiamo potenziali
scenari per le
biblioteche
● Discutiamo sui casi
concreti proposti da voi
Presento
● Esploriamo i contenuti
del Manuale in
un’ottica di
condivisione
● Approfondiamo alcuni
contenuti
● Curiosiamo oltre il
manuale...
Sperimentiamo
● Giochiamo, testiamo e
assaggiamo...
● Ricontestualizziamo
l’esperienza nella
nostra realtà...
Il percorso si articola in solo 1h 30’...
DENSISSIMO!
+
...circa 1h 30’
10. Presento
● Esploriamo i contenuti del
Manuale in un’ottica di
condivisione
● Approfondiamo alcuni
contenuti
● Curiosiamo oltre il
manuale...
15. “Il mostro invisibile venuto da molto lontano”
Alunni della scuola secondaria di I grado dell’I.C.
“Rita Levi-Montalcini” di Fontanafredda (PN)
Scrivere insieme per accorciare le distanze.
Dal racconto di classe alla creazione di un eBook
di Silvia Furlanetto
a breve su Bricks in: “e-Book, libri di testo e materiali didattici:
dall’open content per l’inclusione agli aggregatori di risorse”
16. Libro collaborativo
La classe è stata divisa in 8 gruppi composti da tre allievi ciascuno ed a ogni gruppo è stato
assegnato il compito di redigere a turno una parte del racconto, la quale è stata sviluppata a
partire da una frase stimolo iniziale, nell’ordine di seguito riportato:
Gruppo 1: Kevin era un bambino di 12 anni, basso e magro, con i capelli e gli occhi scuri. Pur
essendo piccolo …
Gruppo 2: Arrivò il giorno che incontrò il mostro per davvero, all’indomani di una notte di
pioggia, fulmini e tuoni. Si trovava …
(Silvia Furlanetto)
20. Una serie di miti: veri o falsi?
1. è freddo
2. si perde la relazione
3. è tecnologia
4. richiede lunghi tempi di adattamento
5. è un’invenzione recente
6. è noioso
7. è Zoom
8. è la Didattica a Distanza
9. ...
27. Riavvolgiamo il nastro
(me lo ha chiesto anche Radio Rai 3)
←
1. Inclusione (a distanza)
2. Evoluzione (tecnologica)
28. La Storia: tappe salienti 1
1837 - UK corso di stenografia per
corrispondenza, bidirezionale (!)
1892 - Univ. Chicago per contenere la
dispersione sul territorio, i docenti
insorgono
1922 - corsi alla radio USA
1951 - ITALIA: Scuola Radio Elettra di Torino
(come Arduino e la robotica)
1959 - Alberto Manzi, “Non è mai troppo
tardi” (digital inclusion)
29. La Storia: tappe salienti 2
1960 - si diffondono “i computer”
1969 - Open University, tutta online, in UK ha
formato ad oggi oltre 2 milioni di studenti, è
parte del movimento ODL (Open Distance
Learning)
2000 - prima laurea online del Politecnico di
Milano, senza webcam, per alcuni senza mouse
2002 - Moodle: via all’open
2007 - MOOC, tra Canada e USA
2016 - EduOpen in italia
2020 - ...cosa succede nel 2020?
30. Quali testi sul
tema avete in
catalogo?
Manuali tecnici,
saggi di
pedagogia
innovativa,
raccolte di
esperienze...
Dite la vostra
in chat
→
31. “Quel giorno un’epidemia di
“influenza addominale” (che cosa sia, non lo so)
costrinse le scuole di Ramsdale a chiudere i battenti
sino alla fine dell’estate.”
“Lolita”, di Vladimir Nabokov, 1955
33. Ho iniziato a interessarmi di apprendimento
oltre quindici anni fa.
Tuttavia ammetto di non aver mai compiuto, prima di ora,
un passo concreto in questa direzione.
L’e-Learning ha sempre rappresentato un “lusso eventuale”,
una modalità accessoria di apprendimento
Alberto Odone, docente di Ear Training al Conservatorio di Milano, 2020
36. I principali errori da evitare...
1. pensare di conoscere il target, i discenti/utenti
2. illudersi che un unico approccio vada bene
3. scegliere prima gli strumenti digitali e poi capire come usarli
4. non coinvolgere tutti gli attori in gioco (es. genitori)
5. sottovalutare il fattore fatica
+
6. non osare, aggiungerei
FARFINTADINIENTE
37. ...e come evitarli
1. chiedere, interrogare, conoscere, presentarsi
→ focus group, questionari, interviste
2. adattare, progettare in dettaglio, proporre alternative
→ copiare, ispirarsi ad altre esperienze
3. testare le piattaforme, assaggiare tool, chiedere consigli
+ approfondire gli obiettivi didattici/formativi
→ coltivare la curiosità digitale, focalizzandosi passo passo
4. co-progettare i percorsi didattici
→ coinvolgere gli studenti, i genitori, i colleghi, i dirigenti
5. rimodulare i tempi e gli sforzi dell’apprendimento
→ classe capovolta / aumentare il livello di coinvolgimento
OSARE
38. L’e-Learning è relazione
Per sostenerla è necessario
saper padroneggiare
metodologie
e strumenti digitali.
Questo libro vuole essere
un supporto per farlo
al meglio.
39. Empatia digitale
Il requisito che deve tenere a mente chi progetta un corso online, e ogni
servizio digitale, è l’empatia, ossia la capacità di mettersi nei panni
di chi fruirà del servizio, chi insegnerà, chi seguirà il corso.
La prospettiva di uno “sguardo da fuori”, che forse nella fretta dei
“giorni del Covid” è andata smarrita, ma che ora è il momento di
recuperare in un’ottica costruttiva e innovativa.
41. So di che si tratta quando si
parla di e-Learning e
conosco le principali
accortezze per passare dalla
formazione in presenza a
quella online o blended
Cap. 1 – 5
• Introduzione
• Evoluzione
• Metodologie
d’apprendimento
innovative
• Ruoli e figure
professionali
Parte 1
Scoprire l’e-Learning:
storia, metodologie, ruoli
Sono in grado di scegliere
software, applicativi e
componenti sulla base delle
mie esigenze e dell’offerta
free e a pagamento
Cap. 6 – 10
• Videolezioni e webinar
sincroni
• Videolezioni asincrone
• Piattaforme e sistemi
per la gestione
dell’apprendimento
• Authoring e creazione
di contenuti
• e-Collaboration
Parte 2
Fare l’e-Learning:
mezzi, strumenti e
piattaforme
Padroneggio le dinamiche
dell’e-Learning e gli
strumenti per osservare e
valutare la formazione
nell’ottica di favorire un
apprendimento
coinvolgente ed efficace
Cap. 11 – 13
• Tracciamento
e monitoraggio
• Valutazione e
certificazioni
• Engagement,
con focus particolare
sulla gamification
Parte 3
Coltivare le relazioni
dell’e-Learning:
coinvolgere, osservare,
valutare
Osservo quanto fatto da
altri anche in discipline
diverse dalla mia e so farmi
un’idea più precisa di come
progettare percorsi di
apprendimento in linea con i
miei valori
Cap. 14 – 16
• Open Education
• Scenari attuali su casi
esemplari
• Risorse per ispirarsi
e lanciarsi verso nuove
frontiere
Parte 4
Orientare l’e-Learning:
strategie, etica e scenari
43. Parte I
1 – Cos’è l’e-Learning e perché questo manuale
2 – Breve storia di (quasi) tutto l’e-Learning
3 – Gli step per creare un corso online
4 – Modelli innovativi di apprendimento
5 – I ruoli e le professioni dell’e-Learning
44. Parte I
1 – Cos’è l’e-Learning e perché questo manuale
45. Parte I
2 – Breve storia di (quasi) tutto l’e-Learning
46. Parte I
3 – Gli step per creare un corso online
47. Parte I
4 – Modelli innovativi di apprendimento
48. 4 – Modelli innovativi (e non) di apprendimento
Burrhus Skinner vs. Sugata Mitra
Parte I
49. Parte I
5 – I ruoli e le professioni dell’e-Learning
51. Parte II
6 – Webinar e videolezioni sincrone
7 – Videolezioni asincrone e podcast
8 – Le piattaforme e i Learning Management System
9 – Contenuti: standard e strumenti di authoring
10 – e-Collaboration per l’apprendimento
54. Big Blue Button
https://bigbluebutton.org/
● è una soluzione Open Source;
● funziona su tutti i dispositivi e sistemi dentro un browser (WEBRTC);
● non richiede la creazione di account per essere utilizzato;
● rende semplice la registrazione e pubblicazione delle lezioni
● è integrabile, estendibile e personalizzabile nelle sue funzionalità.
61. VSDC Free Video Editor
http://www.videosoftdev.com/it/free-video-editor
Consente l’elaborazione e creazione di file video di diversa complessità.
Incorpora un buon numero di effetti video e audio. L’interfaccia semplice e
intuitiva sembra di facile accessibilità anche per i non esperti.
Costi: il sito riporta “è possibile scaricare VSDC Free Video Editor e usarlo
senza nessun limite (senza periodo di prova, watermark o pubblicità).
Tuttavia, si ha l’opportunità di aiutare il progetto mediante la sottoscrizione al
supporto tecnico.”
Pare sia possibile ottenere una licenza gratis per la scuola, contattando i
fornitori.
62. Parte II
8 – Le piattaforme e i Learning Management System
63. Parte II
8 – Le piattaforme e i Learning Management System
65. Moodle
https://moodle.org/?lang=it
● Si può acquistare un servizio, comprensivo di hosting su un server, che già
offre Moodle come piattaforma disponibile preinstallata.
● es. Aruba: https://hosting.aruba.it/cms-hosting/moodle.aspx
● consente anche a organizzazioni che non hanno uno staff di informatici di
potersi poi confrontare solo con gli aspetti di customizzazione e
gestione di Moodle, lasciando al provider quelli di amministrazione.
Costi: 20 € + IVA per il primo anno e poi / 50 € + IVA dal rinnovo in avanti.
66. Parte II
9 – Contenuti: standard e strumenti di authoring
67. Parte II
9 – Contenuti: standard e strumenti di authoring
72. Rieccoci sui contenuti ‘smart’ per voi
Comunicare e incontrarsi in gruppi
A passeggio tra i nerd del gaming e lo
zoombombing dell’estrema destra
● Discord
● Gather
Creare artefatti digitali
Tra la rivoluzione e la maieutica
● G Drive
● Carrd
Insegnare indipendenti
Open Source contro tutti
● Big Blue Button
● Moodle
Collaborare creativamente
Dire la propria lontano dalla paranoia dei social
● Padlet
● Miro
79. Discord
https://discord.com/
Il tuo posto per parlare
Che tu faccia parte di un club scolastico, gruppo di gamer, comunità artistica
mondiale, o semplicemente di un piccolo gruppo di amici che vuole passare il tempo
assieme, Discord rende più facile chiacchierare ogni giorno e ritrovarsi più spesso
86. “Tesori nascosti
e orrori da
nascondere”
Esercizio giocoso 4
OPZIONE 1/2
Non serve creare account, ma
potete usare il vostro account
Google se vi va
https://docs.google.com/document
/d/1yhE-y9sz5uBkUZ8eTyRwINop
0sYyr7qberxImPBRIAc/edit?usp=s
haring
87. A - Torniamo
alla noiosa
presentazione?
B - Saltiamo al
Capitolo 15?
97. Parte IV
Orientare
l’e-Learning:
strategie, etica
e scenari
Osservo quanto
fatto da altri anche
in discipline diverse
dalla mia e so farmi
un’idea più precisa di
come progettare
percorsi di
apprendimento in
linea con i miei valori
98.
99. Parte IV
14 – Dall’Open Education ai MOOC
15 – Sei scenari di e-Learning: consigli e soluzioni
16 – Risorse utili e nuove frontiere
100. Parte IV
14 – Dall’Open Education ai MOOC
SchemasempredalsuddettolibroUNESCO,ma
adattatodaCox(2015).DisponibilesottoCCBY
all'indirizzo
https://www.slideshare.net/ROER4D/openness-in-highe
r-education
102. Parte IV
15 – Sei scenari di e-Learning: consigli e soluzioni
103. Un esempio per tutti: #calinimood
Ottica inclusiva per creare un palinsesto di creatività corale
“la scuola si è fatta servizio e ha fornito un contenitore da riempire a seconda delle
esigenze e della sensibilità di ciascuno” proponendo attività strepitose secondo un
patto chiaro: “Libertà di partecipare senza vincoli di valutazione né per gli studenti
(nessun voto!), né per i docenti (nessuna ansia da prestazione professionale!) e con
la condivisione dell’esperienza su alcune piattaforme social”.
Mattioli S., “#calinimood: un mosaico di iniziative creative”, Bricks, n. 3, 2020
http://www.rivistabricks.it/wp-content/uploads/2020/07/2020-03-02_Mattioli.p
df
oppure https://tinyurl.com/calinimood
104. #poesianascosta - “Caviardage”
Fotografia, gioco, scrittura creativa, poesia (con
tecnica Caviardage!), filosofia, musica d’insieme,
teatro e giornalismo.
Un’attività corale, intensa, messa in atto da tutto
l’istituto, supportata dal Dirigente e dai tanti
insegnanti.
(prof. Silvia Mattioli insegna materie letterarie e latino)
105. #iosuonodacasa - Calini Ensemble
[...] abbiamo creato una base alla quale tutti gli strumentisti avrebbero potuto
fare riferimento e abbiamo spartito le strofe. Ognuno poi ha registrato la propria
clip e le abbiamo montate tutte insieme a formare il video.
[...] E ci siamo sentiti anche forti, orgogliosi di non esserci arresi, fieri di non esserci
fermati mai e di aver continuato a suonare nonostante tutto.
Leonardo Da Forno, studente 1 A, ha curato il montaggio, in parte il mixaggio e la
logistica insieme con Stefano D’ Amicis ed è stato un valido punto di riferimento per i
compagni… (ed è solo in 1^)
(iniziativa coordinata da Isaia Mori , direttore del Calini Ensemble, Silvio Uboldi, tastierista,
compositore, arrangiatore e Carlo Brufani, insegnante di Filosofia e Storia e musicista)
106.
107. #iofotografodacasa - “Light painting”
“Una linea sottile
tra un bacio e
l'amore”
Leonardo Da Forno,
1A
(Prof. Alberto Doscioli, insegna
Religione Cattolica al Liceo
Calini. Laureato in Filosofia, è
appassionato di fotografia)
108. #calinimovement - “Finger Tutting”
Una recente
invenzione
espressiva che
richiede abilità
coordinative
particolari abbinate
ad una mobilità
articolare
significativa che
viene catturata da
una telecamera.
(Prof. Mauro Bozzoni insegna
Scienze Motorie e Sportive).
114. Rivista Bricks
Rivista online per la scuola
per promuovere
l’innovazione nella didattica
ISSN:2239-6187
Se volete approfondire
http://www.rivistabricks.it/
115. “Il mostro invisibile venuto da molto lontano”
Alunni della scuola secondaria di I grado dell’I.C.
“Rita Levi-Montalcini” di Fontanafredda (PN)
Scrivere insieme per accorciare le distanze.
Dal racconto di classe alla creazione di un eBook
di Silvia Furlanetto
a breve su Bricks in: “e-Book, libri di testo e materiali didattici:
dall’open content per l’inclusione agli aggregatori di risorse”
116. Libro collaborativo
<<“La scrittura a più mani ha permesso quindi di accorciare i tempi e le distanze, dando agli
allievi la possibilità di reagire alla situazione di isolamento e di impotenza determinata
dall’emergenza sanitaria, consentendo a molti di mettersi in gioco, di mobilitare la capacità
di immaginazione e la fantasia”>>
(Silvia Furlanetto)
117.
118. Meta-Libro
<<La lettura del romanzo “L’amico nascosto” scritto da Katherine Marsh e le
relative attività di comprensione ed analisi dei diversi capitoli effettuate in classe
nel corso del primo quadrimestre hanno fornito lo spunto per la creazione di un
e-Book durante il periodo della didattica a distanza. Gli esercizi svolti in
precedenza dagli allievi sono stati rielaborati in vista della creazione collaborativa
di un prodotto digitale.>>
(Silvia Furlanetto)
119.
120.
121. Libro aumentato
<<La lettura del romanzo “L’amico nascosto” scritto da Katherine Marsh e le
relative attività di comprensione ed analisi dei diversi capitoli effettuate in classe
nel corso del primo quadrimestre hanno fornito lo spunto per la creazione di un
e-Book durante il periodo della didattica a distanza. Gli esercizi svolti in
precedenza dagli allievi sono stati rielaborati in vista della creazione collaborativa
di un prodotto digitale.>>
Jacopo Verchetta