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XXI Summer School in Media Education “MediaEmozioni”


  Il ruolo della metafora e del
  linguaggio figurato negli ambienti
  di apprendimento basati sul web

       Stefania Manca
       Istituto per le Tecnologie Didattiche
       Consiglio Nazionale delle Ricerche
       Genova
       manca@itd.cnr.it

       Corvara in Val Badia, 12 Luglio 2012
Riflessioni di ricerca realizzata in
         collaborazione con


      Manuela Delfino, ITD-CNR
                   e
Luca Vanin, Università di Milano-Bicocca

                 E con

Maria Beatrice Ligorio e Marianna Iodice,
            Università di Bari
Metafora e linguaggio figurato

• Metafora: 1) sostituzione di una parola con un’altra il cui senso
 letterale ha una qualche somiglianza col senso letterale della parola
 sostituita. 2) La metafora è un costrutto mentale attraverso cui il
 pensiero crea analogie fra domini differenti; l'effetto della
 riorganizzazione concettuale è un avanzamento di conoscenza, in
 quanto la realtà è rivista alla luce di un nuovo schema (cfr. Lakoff &
 Johnson, 1980)


• Linguaggio     figurato: qualunque uso iconico della lingua
 finalizzato ad esprimere un significato non letterale, che vada oltre la
 denotazione standard delle espressioni linguistiche. Non solo
 metafore, quindi, ma anche altre figure del discorso quali iperboli,
 espressioni idiomatiche, eufemismi, ecc. (Roberts & Kreuz, 1994)
Le funzioni della metafora negli ambienti di
apprendimento basati sul web


• Funzione cognitiva: strumento attraverso cui sviluppare
 la costruzione di nuova conoscenza, supportando i
 processi di discussione, comprensione ed elaborazione di
 concetti

• Funzione sociale: strumento attraverso cui incoraggiare
 la partecipazione negli ambienti virtuali, agevolare la
 costruzione di uno spazio condiviso e la formazione di
 una identità collettiva
Le emozioni e la loro espressione linguistica




Tra i diversi modi attraverso cui le emozioni possono essere
espresse verbalmente, la metafora e il linguaggio figurato
sono tra i più potenti di cui disponiamo:

“Oggi mi sento giù”
“Mi sento come una bomba ad orologeria”
“Sono così felice che toccherei il cielo con un dito”
……
Il potere della metafora e del linguaggio
   figurato
La ricchezza e la concretezza sono le principali caratteristiche della metafora e del
linguaggio figurato nell’espressione delle emozioni: più un’emozione è intensa più le
metafore a essa associate tendano a essere forti (Ortony & Fainsilber,1989)

Il linguaggio figurato è così importante nella comunicazione emotiva perché riflette
con precisione il modo con cui le persone concettualizzano la complessità
emotiva (Gibbs et al, 2002)

Il linguaggio figurato contribuisce alla creazione di un clima di maggiore intimità,
agevolando la condivisione di emozioni personali: attraverso il processo di imagery,
sia l’enunciatario che descrive o suggerisce un’immagine a parole, che il lettore o
l’ascoltatore che crea un’immagine basata su quella descrizione o suggestione,
partecipano alla costruzione del significato (Tannen, 1989)

Sembra che le persone, avendo la possibilità di esprimere le proprie emozioni senza
esplicitarle, preferiscano ricorrere all’uso di metafore e di espressioni metaforiche
per descrivere la propria esperienza delle emozioni, più che per descrivere le azioni
correlate alle esperienze emotive (Fussell & Moss, 1998)
Comunicazione Mediata dal Computer
• Settore di studi che si occupa di indagare come creare,
  modificare e scambiare informazioni, e partecipare
  all’interazione sociale attraverso una rete telematica
• La CMC può essere:


           Testuale       Audio           Video

Sincrona   Es., chat      Es., audio-     Es., video-
                          conferenza      conferenza
Asincron   Es., posta
a          elettronica,
           web-forum
come insegnare/apprendere a distanza?
        come analizzare la presenza a distanza?
 quali metodi e quali strumenti per identificare e interpretare i segni
 che testimoniano presenza, partecipazione e collaborazione?
come incoraggiare presenza, partecipazione e collaborazione?
come rispettare le peculiarità individuali di chi apprende in rete?
 come comunicare in modo efficace a distanza?
        come aiutare la formazione della comunità?
 come si reagisce alla mancanza di uno spazio fisico comune?
        come ci si muove alla scoperta di un ambiente virtuale?
                come lo si condivide con altri?
CMC asincrona e testuale

              Limiti                          Potenzialità
                                     • maggior tempo per riflettere,
• comunicazione impoverita:
                                       rileggere, scrivere
  • poche info sul contesto
                                     • libertà di gestione dei tempi e
  • poche info sugli interlocutori
                                       degli spazi
  • poche info sulle norme di
                                     • spazio e possibilità di
     comportamento                     comunicazione per tutti
   • assenza di info visive
                                     • possibilità di interazione
• comunicazione orientata alla         diretta con tutti
  spersonalizzazione                 • scambi comunicativi visibili e
• “immaterializzazione percettiva”     consultabili da tutto il gruppo
  (Castelfranchi 2008)                OCCASIONE DIDATTICA
MANCANZA DI…
Alcune risposte

   progettazione didattica
        es., attività che richiedano la collaborazione, precedute da
         attività che insegnino a collaborare a distanza
        es., attività di familiarizzazione e socializzazione
   scelta di strumenti tecnologici
        es., possibilità di analisi dei tracciati (chi ha letto cosa e
         quando; numero e frequenza connessioni; num. messaggi
         letti, scritti, etc.)
        il caso del lettore silenzioso vs. grafomane che non legge
   indagini testuali volte a indagare il lessico, le strategie, le
    modalità di interazione, il fatto pragmatico, le dinamiche di
    gruppo, etc.
Le emozioni negli ambienti di
  apprendimento in rete



La ricerca si sta dimostrando sempre più
sensibile nei riguardi delle emozioni e del ruolo
importante che svolgono nell’apprendimento in
rete (Conrad, 2002; Allan & Lawless, 2003;
Wosnitza & Violet, 2005; O’Regan, 2003;
Zembylas, 2008)
Il linguaggio figurato e la CMC



È una delle possibili dimensioni che la lingua
scritta può assumere per esprimere l’orizzonte
emotivo di chi si trova a vivere un’esperienza di
apprendimento in rete
È un potente strumento concettuale attraverso
cui costruire nuove dimensioni del reale
Indagini


• Linguaggio figurato, indagato a livello quantitativo e
 qualitativo
  • come fenomeno spontaneo
  • come fenomeno incoraggiato
• Espressione della spazialità
• Racconto e narrazione
Un’idea nata per caso
Corso di “Tecnologie Didattiche” (SSIS Liguria) a.a.
2002-2003
10 settimane online
57 specializzandi, 7 tutor e 10 ISV
piattaforma di CMC (Centrinity FirstClass®)
attività:
    analisi di software didattico
    percorso di progettazione didattica a componente
    tecnologica
    socializzazione e metariflessione
Un esempio

“Ho avuto l'impressione di far visita ad una
balera, un locale dopo una festa: lattine ovunque,
vuoti a perdere (o rendere?) ovunque, avanzi,
brandelli, scritte...... persino qualche capo di
abbigliamento che lascia intuire come la vita lì
dentro si sia consumata in ogni suo aspetto, sino
in fondo...”
Produzione spontanea di linguaggio figurato




2.   sono stati presi in esame SOLO usi originali di
     linguaggio figurato
3.   analisi testuale dei messaggi inviati nelle aree
     dedicate alla socializzazione e alla metariflessione
4.   analisi qualitativa e quantitativa
Domande di ricerca
Risposte alle domande di ricerca




                  La produzione di LM sembra
                     essere una tendenza
                     individuale
Categorie
 Emozioni/Contesto             Immagini iconiche
Io mi sento                                      Animale
Noi ci sentiamo                                  Oggetto
Io vedo te come           Travestimento
Io vedo loro come                                Qualità
Noi ci vediamo come                              umane
Io mi muovo come                  Orientamento
L’ambiente CMC è
La CMC è
Il corso è                Corporizzazione   Dare corpo
Gli argomenti del corso    Anima-zione
sono
Il computer                                 Dare anima
Distribuzione temporale
Alcuni esempi
Travestimento e orientamento
Per ora la mia barchetta non ha subito troppi intoppi ...
(II settimana)




Io durante queste attività
online mi sento un po' in
una condizione paradossale,
perché da un lato navigo
sulla barchetta di carta delle
mie competenze
informatiche, che sono
"empiriche" e improvvisate,
d'altro canto, però mi sembra di veleggiare
sicura in quest'ambiente e le attività proposte mi interessano
molto.
(II settimana)
Travestimento e orientamento


Ieri mi sarei servito volentieri di
una virtuale scialuppa di
salvataggio; mi sono sentito un po’
naufrago.
(II settimana)


per ora continuo a navigare,
con la speranza che il mio
naufragar in questo mar non
giunga troppo presto!
(II settimana)
Travestimento e orientamento

Lo dico con una certa soddisfazione: vado piano, in salita,
ma come una vecchia 500 vado convinta, a piccoli passi,
cercando di imparare sempre qualcosa di nuovo e
stupefacente; ho superato almeno in parte l'ostilità di fronte
alla tecnologia (e sono sempre stata orribilmente ANTI-
TECNOLOGICA)...
(VII settimana)
Travestimento e orientamento

Ok in questo tipo di attività del tutto nuova mi sento un po’
un tartarughina che va piano, piano...
(IV settimana)
Travestimento e orientamento


                                    ma quanto mi piacciono i corsi on
                                    line. La giornata sta per finire (mi
                                    sento molto Marzullo) e nella
                                    riconquistata quiete notturna,
                                    mentre i figli dormono e i mariti
leggono il giornale, ecco si compie il miracolo: il ssissino
raccoglie la sua anima e scopre che ha ancora la capacità di
riflettere! non lo tiene per sè, ma lo invia, come moderno
piccione viaggiatore, via email al suo gruppo di
riflessione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(II settimana)
Travestimento e orientamento




                        E' come se in queste
                        settimane avessimo
                        popolato una città vuota
                        e deserta che ora pulsa
                        di vita e di traffico!
                        (VIII settimana)
Corporizzazione e anima-zione




               PAZZA! Ma non sai che questi aggeggi
               hanno occhi, orecchie e lingua? Non sai
               che amano fare i dispettosi e sentirsi al
               centro dell'attenzione (quando tutti
               dicono "non capisco come mai,
               eppure...")? Ovviamente scherzo (il PC
               mi ha contagiata!).
               (II settimana)
Corporizzazione e anima-zione

Lo so benissimo che questi aggeggi
hanno un'anima - alquanto perversa -
tuttavia, ho notato che il loro lato oscuro
si esalta generalmente dopo un anno di
vita.
(II settimana)



    Per le benedizioni non saprei proprio, se vuoi
    posso provare a guardare il fondo della tazzina del
    caffè e vedere se c'è un mouse che fa
    l'occhiolino...
    (VIII settimana)
Corporizzazione e anima-zione


                  Insomma, la chat è stata a mio
                  avviso un potente fattore di
                  esplicitazione della presenza
                  sociale, una sorta di "collante" tra le
                  persone, oltre che un'altra finestra
                  attraverso cui guardarsi e provare a
                  "riconoscersi".
                  (IX settimana)
Corporizzazione e anima-zione



   i duelli, le espulsioni, le attese: anche queste
   rendono vera e viva la chat... I tempi rapidi e
   ravvicinati, o lenti ed estremamente dilatati, i dialoghi
   a due o i cori polifonici più o meni dissonanti, i
   monologhi abusati: che tipo di emozioni passano,
   traspaiono, si intuiscono, si condividono, si
   nascondono? Che empatia siamo in grado di
   intessere con l'altro/gli altri?
   (X settimana)
Corporizzazione e anima-zione




 Per me questo corso
 è stata la scoperta
 di un nuovo mondo.
 (VI settimana)
In conclusione, il linguaggio figurato…

1. È stato un valido supporto nell’affrontare alcuni
   dei problemi che le persone alla prima
   esperienza       di  e-learning      solitamente
   fronteggiano: ha consentito di esprimere un
   nuovo dominio dell’esperienza nei termini del
   noto e familiare
2. È stato un potente indicatore di presenza
   sociale
3. Può costituire una risorsa nella fase di
   progettazione e conduzione di corsi online
“Progettare”  la presenza
sociale attraverso la metafora e
il linguaggio figurato

Un contributo alla motivazione
La metafora per

• conferire struttura, solidità e coerenza alla proposta
  didattica
• accrescere il senso di appartenenza alla comunità
• fornire la base per la distribuzione dei ruoli, la creazione
  di identità e la consapevolezza delle proprie
  responsabilità
• incoraggiare la partecipazione e la realizzazione di una
  dimensione socio-identitaria condivisa
• diminuire la distanza emotiva e psicologica
• facilitare lo svolgimento di compiti e attività
Il contesto
Corso di Tecnologie Didattiche (SSIS Liguria) a.a.
2004/05
5 incontri in presenza e 12 settimane di attività
collaborativa online
95 specializzandi (dei diversi indirizzi), 1 docente
responsabile, 6 tutor, 1 aiuto tecnico
“Siamo tutti marinai….”
Messaggio di attivazione
“Il mondo online è un mare vasto, e noi nelle
prossime settimane saremo compagni di
navigazione. La meta è il porto finale.
Provate a pensarvi come navigatori. Quale
imbarcazione scegliereste per il vostro viaggio?
Nel porto sono attualmente ancorate alcune
imbarcazioni: una barca a vela, una caravella, un
motoscafo, una nave da crociera, un
peschereccio, un sommergibile e un vaporetto, a
bordo dei quali troverete ad accogliervi una
hostess o un commissario di bordo.”
Domande di ricerca
Risposte alle domande di ricerca
Setting metaforico
   Accolto linguisticamente dagli studenti (“mi imbarco”,
    “salgo a bordo”, etc.)
   Esploso ulteriormente:
     individuazione di ruoli da interpretare in modo
        individuale e collettivo (es., donne massaie,
        maschi pescatori, turisti in vacanza, etc.)
     descrizione di luoghi specifici verso cui andare/in
        cui stare (es., ponte della nave, Mare del Nord,
        Caraibi, etc.)
     esplicitazione di azioni individuali e collettive,
        legate a compiti da svolgere o ad attività di
        socializzazione
Scegliere il peschereccio
“Ho scelto il peschereccio perché ritorna sempre in porto. Si parte al mattino
presto e si torna per vendere il pesce al mercato; farsi sei mesi su una nave
da crociera uffa, andare in barca a vela troppo aulico, il sommergibile non
solo sta via per tanto ma sta pure sott'acqua, la caravella pur essendo ideale
per un genovese genoano presenta problemi del tipo "accipicchia non vedo
la terra" o "accipicchia ho scoperto un continente nuovo ma non lo ho capito".
Per cui il peschereccio mi sembra la soluzione migliore e se poi pensi che a
stare sul peschereccio magari fai degli incontri interessanti (senza
scomodare il vangelo potrei citare la barzelletta di tu e Sharon Stone sul
peschereccio). Insomma alla fin fine questo è il mio ambiente ideale; visto
che mi sembra non si sia ancora proposto nessuno io rammendo le reti
perché senza reti non si pesca (tanto), senza pescato non si possono
cucinare ricette sopraffine e senza ricette sopraffine si fa la fine del gallo al
confine: ovvero si fanno uova apolidi, prive d'una qualsiasi nazionalità.“
Assumere ruoli:
 cuoche, massaie, misogini, pescatori,
 cucitori di reti, mozzi, sognatori, …
“A bordo del peschereccio le "massaie" ( S., G., M. ) possono
occuparsi della cucina, mentre gli impavidi uomini ( N., L. ) si
occupano di pescare. Va bene? “

“Vorrei definire bene il mio ruolo, preferisco pescare piuttosto che
cucinare, quindi mi unisco agli altri volontari.”

“Caro L. voi impavidi maschietti lavorate, ma a cucinare ci sono
anch'io!! Cerchiamo di conoscerci anche al di fuori delle classi di
concorso! Ora siamo tutti una ciurma!!”

“Adesso in cucina! L.!!!!!!!! Dove sei! Lascia a terra la tua visione
della donna come "femmina dell'uomo e signora della casa" e vieni a
sbucciare le patate, prepariamo lo stoccafisso accomodato.”
Discutere la metafora
“beh almeno si trova il tempo anche per qualcosa di serio
su qst cavolo di spazio del nulla che è first class. … sto
pensando che se siamo qua e tanto vale ballare allora
andiamo fino in fondo e giochiamo a fare i bravi bambini
oppure giochiamo a chi sa crearsi il più bel personaggio
l'importante è farlo morire presto per vivere nel suo
ricordo no? trovo veramente irritante lo stato delle cose e
il fatto che non siamo capaci nemmeno di ribellarci al
fatto semplice che ci trattano tutti come dei bambini che
devono scegliere barche, fare delle attività pensare che la
ssis sia la cosa più bella del mondo.”
La metaforizzazione degli spazi

1.   riferimenti deittici spaziali
2.   evoluzione temporale nell’uso di queste
     espressioni
3.   interpretazione       delle   motivazioni  per
     utilizzare particolari indicatori spaziali
Sul Peschereccio
1.  « e finalmente riesco a salire sul peschereccio, spero di trovare le mie amiche pescivendole prima o poi
    »
2. « Vabbè, salirò sul peschereccio. Avrei preferito qualcosa di ben fissato sulla terra, magari un
    automobile. / Mi adeguerò...ma io ho paura di navigare. »
3. « se c'è posto, vorrei salire anch'io su questo bellissimo peschereccio (molto romantico, molto
    letterario) perché mi ispira una vita difficile, faticosa, fatta di levatacce e lavoro notturno (non si
    pescano di notte i
4. pesci?), ma vissuta da gente che non si lamenta mai, capace di sopportare qualunque cosa e che
    senz’altro conosce il mare come le proprie tasche e sa riconoscere un pesce dalla forma delle pinne o
    dall’espressione dell’occhio. Siete così? »
5. « Cari passeggeri del peschereccio. / Vi informo che da stasera mi sono imbarcata anche io.»
6. « non vedo l'ora di partire per una nuova avventura nei mari del nord......altro che quelli spaparanzati
    sulle sdraio nella nave da crociera......non la pensate anche vi così? »
7. « Sun arrivou oua » [la proposizione è in dialetto genovese e significa “Sono arrivato ora”]
8. « il peschereccio è una barchetta un po' piccola ma ci sto anch'io, vero?!?! / giuro che non sono troppo
    ingombrante!!! »
9. « Non sapevo dove mettermi, qui c'è un'aria a dir poco familiare, ho visto che siete stretti, ma tanto io
    non potrò scrivere spesso perché non ho il computer così non affollerò i vostri pensieri. Non so
    cucinare
10. niente, e *** lo sa, mi fanno schifo i pesci morti quando sono crudi, quindi non posso pescare,posso
    guardare e stare zitta, tanto in una allegra comitiva serve uno zitto altrimenti non si sentono le parole. »
Racconto e narrazione

• Alcuni studenti hanno sviluppato la metafora proposta in
  veri e propri racconti
   esempio
• I racconti hanno consentito ai partecipanti
   • di condividere i percorsi di scoperta e apprendimento
   • di esprimere coinvolgimento (negativo/positivo) e
     partecipazione al processo
   • di violare alcune convenzioni  esprimere contenuti
     difficili (per es., critiche al corso) distanziandosi dai
     contenuti espressi (per es., assumendo il ruolo di
     narratori)
Il mare è calmo, quasi una tavola e noi sul nostro peschereccio stiamo
per arrivare al punto X. […] Triglia si muove lenta sul mare immobile e
la luna è l’unica nostra illuminazione.
*** urla “eccoci siamo arrivati!”
L’ecoscandaglio impazza, ci sono pesci in quantità, quello che
narravano i vecchi pescatori è vero, tutto maledettamente vero!
*** e *** gettano le reti, *** accende il faro e come per magia tutti i
pesci incuriositi vengono a galla. […] Dopo la pesca miracolosa della
notte l'equipaggio del peschereccio si sta preparando alla meritata
cena. / […]
Mentre cucio la rete un vecchio mi si avvicina e dice: "siete voi i solitari
pescatori tutti laureati?"
“si" rispondo "siamo noi, siamo l'equipaggio della triglia“
"vi avrei riconosciuto fra mille" continua il vecchio segnato nel volto e
nel fisico dalla salsedine e dal sole "voi, così bianchicci e così
imbranati, vi avrei dovuto riconoscere subito... vorrei darvi un
consiglio... voi interessarti di arte, dovreste andare a gettare le reti
all'argo in questo punto" disse mostrandomi una carta nautica.
io gli chiesi perché e lui mi disse che in quel punto anni addietro era
stato ripescato un reperto archeologico e sicuramente ce ne erano
altri, e ce lo diceva perché forse a noi interessava più quello che una
tonnellata di pesce.
Messaggio di attivazione – fase finale

“Vi chiediamo ora di decidere su quale imbarcazione concludere il viaggio. La
scelta potrà coincidere con quella iniziale oppure ricadere su
un'imbarcazione diversa, a seconda delle preferenze e/o delle motivazioni
maturate nel frattempo.
Una volta scelta l'imbarcazione vi chiediamo di:
- specificare i motivi che vi hanno indotto a confermare la scelta iniziale o a
modificarla;
-provare, anche insieme ai vostri compagni di viaggio, a rispondere alle
seguenti domande:
-1) cosa "portate a casa" alla fine di questa esperienza di questo viaggio
(quali nuove conoscenze, competenze, esperienze, relazioni, emozioni,
ricordi piacevoli e non)?
2) cosa avreste voluto che la vostra valigia contenesse, e che invece è
mancato?
Potrete rispondere a queste domande, oltre che con le consuete modalità di
scrittura, anche con invenzioni narrative e/o poetiche, con immagini,
fotografie, disegni, e con quanto la vostra fantasia ed immaginazione vi
suggerirà!”
Scegliere nuovamente

“non per paura di provare ambienti nuovi (cosa che
peraltro non mi è dispiaciuta durante il corso) ma è un po'
come quando finito il lavoro torni a casa... qui, nel corso
on-line di TD Caronte è stata la mia casa, il luogo dove
ogni frustrazione ed ogni gioia hanno trovato spazio...
perciò non posso che riconfermare la mia scelta. È
innegabile che gran parte di questo sollievo nell'aprire la
conferenza derivava dai compagni di viaggio...”

“Ho iniziato il mio viaggio su una comoda e lussuosa
nave da crociera, ideale per i neofiti del mare (della
comunicazione online). Ora mi sento più spavalda, pronta
per solcare onde di mari sconosciuti, quindi penso che la
caravella sia il natante che più si addice a questo mio
nuovo modo di comunicare.”
Confermare la scelta iniziale

“Per quanto mi riguarda non potevo che tornare qui, il
primo contatto con le TD, con l'ambiente CMC,il luogo
insomma dove il mio scetticismo iniziale ha cominciato a
poco a poco a vacillare...”

“Risalgo sul peschereccio per ritrovare tutti i compagni
iniziali che hanno condiviso con me l’imbarazzo e la fatica
dell’inizio, ma con il tempo le cose sono notevolmente
migliorate. Ritrovo con piacere quindi tutta la ciurma”

“Anche se é stato pericoloso e faticoso navigare nel mare
in burrasca,evviva ik peschereccio, rimango con voi.”
Conclusioni
Sviluppi e sfide per il futuro
Pubblicazioni selezionate
Delfino M., Manca S. (2005). Vecchie 500, tartarughine e città che si popolano: quando il linguaggio
figurato esprime la presenza sociale, in M. Delfino, S. Manca, D. Persico, L. Sarti (a cura di), Come
costruire conoscenza in rete?, Ortona, Menabò edizioni, pp. 161-175.
Delfino M., Manca S. (2005). Tra balere e barchette di carta: linguaggio figurato e dimensione socio-
identitaria, in TD Tecnologie Didattiche, n. 35, pp. 28-41.
Delfino M. (2006). Spazio, luoghi e movimento in un ambiente di apprendimento online - Éspaces, lieux et
mouvement dans un environnement d'apprentissage sur le web, in ISDM - Informations, Savoirs,
Décisions & Médiations - International Journal of Information Sciences for Decision Making, n. 25.
Manca S., Delfino M. (2007), Learners’ representation of their affective domain through figurative language
in a web-based learning environment, in Distance Education, vol. 28, n. 1, pp. 25-43.
Delfino M., Manca S. (2007). The expression of social presence through the use of figurative language in a
web-based learning environment, in Computers in Human Behavior, vol. 23, n. 5, pp. 2190-2211.
Delfino M. (2008). How to create places with words: The role of spatial metaphors in web-based learning
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Delfino M., Manca S. (2009). Identity creation through words: metaphors and figurative language in web-
based learning environments, in Qwerty. Rivista interdisciplinare di tecnologia, cultura e formazione, 4 (1),
pp. 47-58.
Manca S., Vanin L. (2010). Orientamento e formazione online. La metafora come fattore aggregante, in
Cesareni D., Manca S. (a cura di), Formazione, innovazione e tecnologie, Scriptaweb, Napoli.
Iodice M., Ligorio M. B., Manca S. (2011). Metafore e apprendimento online. In Ligorio M. B., Mazzoni E.,
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Il ruolo della metafora e del linguaggio figurato negli ambienti di apprendimento basati sul web

  • 1. XXI Summer School in Media Education “MediaEmozioni” Il ruolo della metafora e del linguaggio figurato negli ambienti di apprendimento basati sul web Stefania Manca Istituto per le Tecnologie Didattiche Consiglio Nazionale delle Ricerche Genova manca@itd.cnr.it Corvara in Val Badia, 12 Luglio 2012
  • 2. Riflessioni di ricerca realizzata in collaborazione con Manuela Delfino, ITD-CNR e Luca Vanin, Università di Milano-Bicocca E con Maria Beatrice Ligorio e Marianna Iodice, Università di Bari
  • 3. Metafora e linguaggio figurato • Metafora: 1) sostituzione di una parola con un’altra il cui senso letterale ha una qualche somiglianza col senso letterale della parola sostituita. 2) La metafora è un costrutto mentale attraverso cui il pensiero crea analogie fra domini differenti; l'effetto della riorganizzazione concettuale è un avanzamento di conoscenza, in quanto la realtà è rivista alla luce di un nuovo schema (cfr. Lakoff & Johnson, 1980) • Linguaggio figurato: qualunque uso iconico della lingua finalizzato ad esprimere un significato non letterale, che vada oltre la denotazione standard delle espressioni linguistiche. Non solo metafore, quindi, ma anche altre figure del discorso quali iperboli, espressioni idiomatiche, eufemismi, ecc. (Roberts & Kreuz, 1994)
  • 4. Le funzioni della metafora negli ambienti di apprendimento basati sul web • Funzione cognitiva: strumento attraverso cui sviluppare la costruzione di nuova conoscenza, supportando i processi di discussione, comprensione ed elaborazione di concetti • Funzione sociale: strumento attraverso cui incoraggiare la partecipazione negli ambienti virtuali, agevolare la costruzione di uno spazio condiviso e la formazione di una identità collettiva
  • 5. Le emozioni e la loro espressione linguistica Tra i diversi modi attraverso cui le emozioni possono essere espresse verbalmente, la metafora e il linguaggio figurato sono tra i più potenti di cui disponiamo: “Oggi mi sento giù” “Mi sento come una bomba ad orologeria” “Sono così felice che toccherei il cielo con un dito” ……
  • 6. Il potere della metafora e del linguaggio figurato La ricchezza e la concretezza sono le principali caratteristiche della metafora e del linguaggio figurato nell’espressione delle emozioni: più un’emozione è intensa più le metafore a essa associate tendano a essere forti (Ortony & Fainsilber,1989) Il linguaggio figurato è così importante nella comunicazione emotiva perché riflette con precisione il modo con cui le persone concettualizzano la complessità emotiva (Gibbs et al, 2002) Il linguaggio figurato contribuisce alla creazione di un clima di maggiore intimità, agevolando la condivisione di emozioni personali: attraverso il processo di imagery, sia l’enunciatario che descrive o suggerisce un’immagine a parole, che il lettore o l’ascoltatore che crea un’immagine basata su quella descrizione o suggestione, partecipano alla costruzione del significato (Tannen, 1989) Sembra che le persone, avendo la possibilità di esprimere le proprie emozioni senza esplicitarle, preferiscano ricorrere all’uso di metafore e di espressioni metaforiche per descrivere la propria esperienza delle emozioni, più che per descrivere le azioni correlate alle esperienze emotive (Fussell & Moss, 1998)
  • 7. Comunicazione Mediata dal Computer • Settore di studi che si occupa di indagare come creare, modificare e scambiare informazioni, e partecipare all’interazione sociale attraverso una rete telematica • La CMC può essere: Testuale Audio Video Sincrona Es., chat Es., audio- Es., video- conferenza conferenza Asincron Es., posta a elettronica, web-forum
  • 8. come insegnare/apprendere a distanza? come analizzare la presenza a distanza? quali metodi e quali strumenti per identificare e interpretare i segni che testimoniano presenza, partecipazione e collaborazione? come incoraggiare presenza, partecipazione e collaborazione? come rispettare le peculiarità individuali di chi apprende in rete? come comunicare in modo efficace a distanza? come aiutare la formazione della comunità? come si reagisce alla mancanza di uno spazio fisico comune? come ci si muove alla scoperta di un ambiente virtuale? come lo si condivide con altri?
  • 9. CMC asincrona e testuale Limiti Potenzialità • maggior tempo per riflettere, • comunicazione impoverita: rileggere, scrivere • poche info sul contesto • libertà di gestione dei tempi e • poche info sugli interlocutori degli spazi • poche info sulle norme di • spazio e possibilità di comportamento comunicazione per tutti • assenza di info visive • possibilità di interazione • comunicazione orientata alla diretta con tutti spersonalizzazione • scambi comunicativi visibili e • “immaterializzazione percettiva” consultabili da tutto il gruppo (Castelfranchi 2008)  OCCASIONE DIDATTICA MANCANZA DI…
  • 10. Alcune risposte  progettazione didattica  es., attività che richiedano la collaborazione, precedute da attività che insegnino a collaborare a distanza  es., attività di familiarizzazione e socializzazione  scelta di strumenti tecnologici  es., possibilità di analisi dei tracciati (chi ha letto cosa e quando; numero e frequenza connessioni; num. messaggi letti, scritti, etc.)  il caso del lettore silenzioso vs. grafomane che non legge  indagini testuali volte a indagare il lessico, le strategie, le modalità di interazione, il fatto pragmatico, le dinamiche di gruppo, etc.
  • 11. Le emozioni negli ambienti di apprendimento in rete La ricerca si sta dimostrando sempre più sensibile nei riguardi delle emozioni e del ruolo importante che svolgono nell’apprendimento in rete (Conrad, 2002; Allan & Lawless, 2003; Wosnitza & Violet, 2005; O’Regan, 2003; Zembylas, 2008)
  • 12. Il linguaggio figurato e la CMC È una delle possibili dimensioni che la lingua scritta può assumere per esprimere l’orizzonte emotivo di chi si trova a vivere un’esperienza di apprendimento in rete È un potente strumento concettuale attraverso cui costruire nuove dimensioni del reale
  • 13. Indagini • Linguaggio figurato, indagato a livello quantitativo e qualitativo • come fenomeno spontaneo • come fenomeno incoraggiato • Espressione della spazialità • Racconto e narrazione
  • 14. Un’idea nata per caso Corso di “Tecnologie Didattiche” (SSIS Liguria) a.a. 2002-2003 10 settimane online 57 specializzandi, 7 tutor e 10 ISV piattaforma di CMC (Centrinity FirstClass®) attività: analisi di software didattico percorso di progettazione didattica a componente tecnologica socializzazione e metariflessione
  • 15. Un esempio “Ho avuto l'impressione di far visita ad una balera, un locale dopo una festa: lattine ovunque, vuoti a perdere (o rendere?) ovunque, avanzi, brandelli, scritte...... persino qualche capo di abbigliamento che lascia intuire come la vita lì dentro si sia consumata in ogni suo aspetto, sino in fondo...”
  • 16. Produzione spontanea di linguaggio figurato 2. sono stati presi in esame SOLO usi originali di linguaggio figurato 3. analisi testuale dei messaggi inviati nelle aree dedicate alla socializzazione e alla metariflessione 4. analisi qualitativa e quantitativa
  • 18. Risposte alle domande di ricerca La produzione di LM sembra essere una tendenza individuale
  • 19. Categorie Emozioni/Contesto Immagini iconiche Io mi sento Animale Noi ci sentiamo Oggetto Io vedo te come Travestimento Io vedo loro come Qualità Noi ci vediamo come umane Io mi muovo come Orientamento L’ambiente CMC è La CMC è Il corso è Corporizzazione Dare corpo Gli argomenti del corso Anima-zione sono Il computer Dare anima
  • 22. Travestimento e orientamento Per ora la mia barchetta non ha subito troppi intoppi ... (II settimana) Io durante queste attività online mi sento un po' in una condizione paradossale, perché da un lato navigo sulla barchetta di carta delle mie competenze informatiche, che sono "empiriche" e improvvisate, d'altro canto, però mi sembra di veleggiare sicura in quest'ambiente e le attività proposte mi interessano molto. (II settimana)
  • 23. Travestimento e orientamento Ieri mi sarei servito volentieri di una virtuale scialuppa di salvataggio; mi sono sentito un po’ naufrago. (II settimana) per ora continuo a navigare, con la speranza che il mio naufragar in questo mar non giunga troppo presto! (II settimana)
  • 24. Travestimento e orientamento Lo dico con una certa soddisfazione: vado piano, in salita, ma come una vecchia 500 vado convinta, a piccoli passi, cercando di imparare sempre qualcosa di nuovo e stupefacente; ho superato almeno in parte l'ostilità di fronte alla tecnologia (e sono sempre stata orribilmente ANTI- TECNOLOGICA)... (VII settimana)
  • 25. Travestimento e orientamento Ok in questo tipo di attività del tutto nuova mi sento un po’ un tartarughina che va piano, piano... (IV settimana)
  • 26. Travestimento e orientamento ma quanto mi piacciono i corsi on line. La giornata sta per finire (mi sento molto Marzullo) e nella riconquistata quiete notturna, mentre i figli dormono e i mariti leggono il giornale, ecco si compie il miracolo: il ssissino raccoglie la sua anima e scopre che ha ancora la capacità di riflettere! non lo tiene per sè, ma lo invia, come moderno piccione viaggiatore, via email al suo gruppo di riflessione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (II settimana)
  • 27. Travestimento e orientamento E' come se in queste settimane avessimo popolato una città vuota e deserta che ora pulsa di vita e di traffico! (VIII settimana)
  • 28. Corporizzazione e anima-zione PAZZA! Ma non sai che questi aggeggi hanno occhi, orecchie e lingua? Non sai che amano fare i dispettosi e sentirsi al centro dell'attenzione (quando tutti dicono "non capisco come mai, eppure...")? Ovviamente scherzo (il PC mi ha contagiata!). (II settimana)
  • 29. Corporizzazione e anima-zione Lo so benissimo che questi aggeggi hanno un'anima - alquanto perversa - tuttavia, ho notato che il loro lato oscuro si esalta generalmente dopo un anno di vita. (II settimana) Per le benedizioni non saprei proprio, se vuoi posso provare a guardare il fondo della tazzina del caffè e vedere se c'è un mouse che fa l'occhiolino... (VIII settimana)
  • 30. Corporizzazione e anima-zione Insomma, la chat è stata a mio avviso un potente fattore di esplicitazione della presenza sociale, una sorta di "collante" tra le persone, oltre che un'altra finestra attraverso cui guardarsi e provare a "riconoscersi". (IX settimana)
  • 31. Corporizzazione e anima-zione i duelli, le espulsioni, le attese: anche queste rendono vera e viva la chat... I tempi rapidi e ravvicinati, o lenti ed estremamente dilatati, i dialoghi a due o i cori polifonici più o meni dissonanti, i monologhi abusati: che tipo di emozioni passano, traspaiono, si intuiscono, si condividono, si nascondono? Che empatia siamo in grado di intessere con l'altro/gli altri? (X settimana)
  • 32. Corporizzazione e anima-zione Per me questo corso è stata la scoperta di un nuovo mondo. (VI settimana)
  • 33. In conclusione, il linguaggio figurato… 1. È stato un valido supporto nell’affrontare alcuni dei problemi che le persone alla prima esperienza di e-learning solitamente fronteggiano: ha consentito di esprimere un nuovo dominio dell’esperienza nei termini del noto e familiare 2. È stato un potente indicatore di presenza sociale 3. Può costituire una risorsa nella fase di progettazione e conduzione di corsi online
  • 34. “Progettare” la presenza sociale attraverso la metafora e il linguaggio figurato Un contributo alla motivazione
  • 35. La metafora per • conferire struttura, solidità e coerenza alla proposta didattica • accrescere il senso di appartenenza alla comunità • fornire la base per la distribuzione dei ruoli, la creazione di identità e la consapevolezza delle proprie responsabilità • incoraggiare la partecipazione e la realizzazione di una dimensione socio-identitaria condivisa • diminuire la distanza emotiva e psicologica • facilitare lo svolgimento di compiti e attività
  • 36. Il contesto Corso di Tecnologie Didattiche (SSIS Liguria) a.a. 2004/05 5 incontri in presenza e 12 settimane di attività collaborativa online 95 specializzandi (dei diversi indirizzi), 1 docente responsabile, 6 tutor, 1 aiuto tecnico
  • 38. Messaggio di attivazione “Il mondo online è un mare vasto, e noi nelle prossime settimane saremo compagni di navigazione. La meta è il porto finale. Provate a pensarvi come navigatori. Quale imbarcazione scegliereste per il vostro viaggio? Nel porto sono attualmente ancorate alcune imbarcazioni: una barca a vela, una caravella, un motoscafo, una nave da crociera, un peschereccio, un sommergibile e un vaporetto, a bordo dei quali troverete ad accogliervi una hostess o un commissario di bordo.”
  • 40. Risposte alle domande di ricerca
  • 41. Setting metaforico  Accolto linguisticamente dagli studenti (“mi imbarco”, “salgo a bordo”, etc.)  Esploso ulteriormente:  individuazione di ruoli da interpretare in modo individuale e collettivo (es., donne massaie, maschi pescatori, turisti in vacanza, etc.)  descrizione di luoghi specifici verso cui andare/in cui stare (es., ponte della nave, Mare del Nord, Caraibi, etc.)  esplicitazione di azioni individuali e collettive, legate a compiti da svolgere o ad attività di socializzazione
  • 42. Scegliere il peschereccio “Ho scelto il peschereccio perché ritorna sempre in porto. Si parte al mattino presto e si torna per vendere il pesce al mercato; farsi sei mesi su una nave da crociera uffa, andare in barca a vela troppo aulico, il sommergibile non solo sta via per tanto ma sta pure sott'acqua, la caravella pur essendo ideale per un genovese genoano presenta problemi del tipo "accipicchia non vedo la terra" o "accipicchia ho scoperto un continente nuovo ma non lo ho capito". Per cui il peschereccio mi sembra la soluzione migliore e se poi pensi che a stare sul peschereccio magari fai degli incontri interessanti (senza scomodare il vangelo potrei citare la barzelletta di tu e Sharon Stone sul peschereccio). Insomma alla fin fine questo è il mio ambiente ideale; visto che mi sembra non si sia ancora proposto nessuno io rammendo le reti perché senza reti non si pesca (tanto), senza pescato non si possono cucinare ricette sopraffine e senza ricette sopraffine si fa la fine del gallo al confine: ovvero si fanno uova apolidi, prive d'una qualsiasi nazionalità.“
  • 43. Assumere ruoli: cuoche, massaie, misogini, pescatori, cucitori di reti, mozzi, sognatori, … “A bordo del peschereccio le "massaie" ( S., G., M. ) possono occuparsi della cucina, mentre gli impavidi uomini ( N., L. ) si occupano di pescare. Va bene? “ “Vorrei definire bene il mio ruolo, preferisco pescare piuttosto che cucinare, quindi mi unisco agli altri volontari.” “Caro L. voi impavidi maschietti lavorate, ma a cucinare ci sono anch'io!! Cerchiamo di conoscerci anche al di fuori delle classi di concorso! Ora siamo tutti una ciurma!!” “Adesso in cucina! L.!!!!!!!! Dove sei! Lascia a terra la tua visione della donna come "femmina dell'uomo e signora della casa" e vieni a sbucciare le patate, prepariamo lo stoccafisso accomodato.”
  • 44. Discutere la metafora “beh almeno si trova il tempo anche per qualcosa di serio su qst cavolo di spazio del nulla che è first class. … sto pensando che se siamo qua e tanto vale ballare allora andiamo fino in fondo e giochiamo a fare i bravi bambini oppure giochiamo a chi sa crearsi il più bel personaggio l'importante è farlo morire presto per vivere nel suo ricordo no? trovo veramente irritante lo stato delle cose e il fatto che non siamo capaci nemmeno di ribellarci al fatto semplice che ci trattano tutti come dei bambini che devono scegliere barche, fare delle attività pensare che la ssis sia la cosa più bella del mondo.”
  • 45. La metaforizzazione degli spazi 1. riferimenti deittici spaziali 2. evoluzione temporale nell’uso di queste espressioni 3. interpretazione delle motivazioni per utilizzare particolari indicatori spaziali
  • 46. Sul Peschereccio 1. « e finalmente riesco a salire sul peschereccio, spero di trovare le mie amiche pescivendole prima o poi » 2. « Vabbè, salirò sul peschereccio. Avrei preferito qualcosa di ben fissato sulla terra, magari un automobile. / Mi adeguerò...ma io ho paura di navigare. » 3. « se c'è posto, vorrei salire anch'io su questo bellissimo peschereccio (molto romantico, molto letterario) perché mi ispira una vita difficile, faticosa, fatta di levatacce e lavoro notturno (non si pescano di notte i 4. pesci?), ma vissuta da gente che non si lamenta mai, capace di sopportare qualunque cosa e che senz’altro conosce il mare come le proprie tasche e sa riconoscere un pesce dalla forma delle pinne o dall’espressione dell’occhio. Siete così? » 5. « Cari passeggeri del peschereccio. / Vi informo che da stasera mi sono imbarcata anche io.» 6. « non vedo l'ora di partire per una nuova avventura nei mari del nord......altro che quelli spaparanzati sulle sdraio nella nave da crociera......non la pensate anche vi così? » 7. « Sun arrivou oua » [la proposizione è in dialetto genovese e significa “Sono arrivato ora”] 8. « il peschereccio è una barchetta un po' piccola ma ci sto anch'io, vero?!?! / giuro che non sono troppo ingombrante!!! » 9. « Non sapevo dove mettermi, qui c'è un'aria a dir poco familiare, ho visto che siete stretti, ma tanto io non potrò scrivere spesso perché non ho il computer così non affollerò i vostri pensieri. Non so cucinare 10. niente, e *** lo sa, mi fanno schifo i pesci morti quando sono crudi, quindi non posso pescare,posso guardare e stare zitta, tanto in una allegra comitiva serve uno zitto altrimenti non si sentono le parole. »
  • 47. Racconto e narrazione • Alcuni studenti hanno sviluppato la metafora proposta in veri e propri racconti  esempio • I racconti hanno consentito ai partecipanti • di condividere i percorsi di scoperta e apprendimento • di esprimere coinvolgimento (negativo/positivo) e partecipazione al processo • di violare alcune convenzioni  esprimere contenuti difficili (per es., critiche al corso) distanziandosi dai contenuti espressi (per es., assumendo il ruolo di narratori)
  • 48. Il mare è calmo, quasi una tavola e noi sul nostro peschereccio stiamo per arrivare al punto X. […] Triglia si muove lenta sul mare immobile e la luna è l’unica nostra illuminazione. *** urla “eccoci siamo arrivati!” L’ecoscandaglio impazza, ci sono pesci in quantità, quello che narravano i vecchi pescatori è vero, tutto maledettamente vero! *** e *** gettano le reti, *** accende il faro e come per magia tutti i pesci incuriositi vengono a galla. […] Dopo la pesca miracolosa della notte l'equipaggio del peschereccio si sta preparando alla meritata cena. / […] Mentre cucio la rete un vecchio mi si avvicina e dice: "siete voi i solitari pescatori tutti laureati?" “si" rispondo "siamo noi, siamo l'equipaggio della triglia“ "vi avrei riconosciuto fra mille" continua il vecchio segnato nel volto e nel fisico dalla salsedine e dal sole "voi, così bianchicci e così imbranati, vi avrei dovuto riconoscere subito... vorrei darvi un consiglio... voi interessarti di arte, dovreste andare a gettare le reti all'argo in questo punto" disse mostrandomi una carta nautica. io gli chiesi perché e lui mi disse che in quel punto anni addietro era stato ripescato un reperto archeologico e sicuramente ce ne erano altri, e ce lo diceva perché forse a noi interessava più quello che una tonnellata di pesce.
  • 49. Messaggio di attivazione – fase finale “Vi chiediamo ora di decidere su quale imbarcazione concludere il viaggio. La scelta potrà coincidere con quella iniziale oppure ricadere su un'imbarcazione diversa, a seconda delle preferenze e/o delle motivazioni maturate nel frattempo. Una volta scelta l'imbarcazione vi chiediamo di: - specificare i motivi che vi hanno indotto a confermare la scelta iniziale o a modificarla; -provare, anche insieme ai vostri compagni di viaggio, a rispondere alle seguenti domande: -1) cosa "portate a casa" alla fine di questa esperienza di questo viaggio (quali nuove conoscenze, competenze, esperienze, relazioni, emozioni, ricordi piacevoli e non)? 2) cosa avreste voluto che la vostra valigia contenesse, e che invece è mancato? Potrete rispondere a queste domande, oltre che con le consuete modalità di scrittura, anche con invenzioni narrative e/o poetiche, con immagini, fotografie, disegni, e con quanto la vostra fantasia ed immaginazione vi suggerirà!”
  • 50. Scegliere nuovamente “non per paura di provare ambienti nuovi (cosa che peraltro non mi è dispiaciuta durante il corso) ma è un po' come quando finito il lavoro torni a casa... qui, nel corso on-line di TD Caronte è stata la mia casa, il luogo dove ogni frustrazione ed ogni gioia hanno trovato spazio... perciò non posso che riconfermare la mia scelta. È innegabile che gran parte di questo sollievo nell'aprire la conferenza derivava dai compagni di viaggio...” “Ho iniziato il mio viaggio su una comoda e lussuosa nave da crociera, ideale per i neofiti del mare (della comunicazione online). Ora mi sento più spavalda, pronta per solcare onde di mari sconosciuti, quindi penso che la caravella sia il natante che più si addice a questo mio nuovo modo di comunicare.”
  • 51. Confermare la scelta iniziale “Per quanto mi riguarda non potevo che tornare qui, il primo contatto con le TD, con l'ambiente CMC,il luogo insomma dove il mio scetticismo iniziale ha cominciato a poco a poco a vacillare...” “Risalgo sul peschereccio per ritrovare tutti i compagni iniziali che hanno condiviso con me l’imbarazzo e la fatica dell’inizio, ma con il tempo le cose sono notevolmente migliorate. Ritrovo con piacere quindi tutta la ciurma” “Anche se é stato pericoloso e faticoso navigare nel mare in burrasca,evviva ik peschereccio, rimango con voi.”
  • 53. Sviluppi e sfide per il futuro
  • 54. Pubblicazioni selezionate Delfino M., Manca S. (2005). Vecchie 500, tartarughine e città che si popolano: quando il linguaggio figurato esprime la presenza sociale, in M. Delfino, S. Manca, D. Persico, L. Sarti (a cura di), Come costruire conoscenza in rete?, Ortona, Menabò edizioni, pp. 161-175. Delfino M., Manca S. (2005). Tra balere e barchette di carta: linguaggio figurato e dimensione socio- identitaria, in TD Tecnologie Didattiche, n. 35, pp. 28-41. Delfino M. (2006). Spazio, luoghi e movimento in un ambiente di apprendimento online - Éspaces, lieux et mouvement dans un environnement d'apprentissage sur le web, in ISDM - Informations, Savoirs, Décisions & Médiations - International Journal of Information Sciences for Decision Making, n. 25. Manca S., Delfino M. (2007), Learners’ representation of their affective domain through figurative language in a web-based learning environment, in Distance Education, vol. 28, n. 1, pp. 25-43. Delfino M., Manca S. (2007). The expression of social presence through the use of figurative language in a web-based learning environment, in Computers in Human Behavior, vol. 23, n. 5, pp. 2190-2211. Delfino M. (2008). How to create places with words: The role of spatial metaphors in web-based learning environments. PhD Thesis, Università di Genova. Delfino M., Manca S. (2009). Identity creation through words: metaphors and figurative language in web- based learning environments, in Qwerty. Rivista interdisciplinare di tecnologia, cultura e formazione, 4 (1), pp. 47-58. Manca S., Vanin L. (2010). Orientamento e formazione online. La metafora come fattore aggregante, in Cesareni D., Manca S. (a cura di), Formazione, innovazione e tecnologie, Scriptaweb, Napoli. Iodice M., Ligorio M. B., Manca S. (2011). Metafore e apprendimento online. In Ligorio M. B., Mazzoni E., Simone A., Schaerf M. (a cura di), Didattica online nell’università. Teorie, esperienze e strumenti, Scriptaweb, Napoli.