Qual è l'esperienza della formazione eLearning per un neoassunto? E per chi è inserito nella medesima azienda da anni? Come cambia la predisposizione dell'utente che deve svolgere un corso eLearning di formazione mandatoria rispetto ad un corso scelto e progettato insieme al proprio superiore?
Per rispondere a queste domande, importante è apprendere i fondamenti del microlearning e rimanere aggiornati sui nuovi strumenti per la produzione in autonomia di contenuti multimediali. In linea con i trend sull'autoproduzione per l'apprendimento, nasce skilla learningCards: un format per la formazione e un tool per la creazione di contenuti.
Spunti per ottimizzare tempi, modi e spazi della formazione, arricchendo e aggiornando continuamente contenuti in completa autonomia.
CONTENUTI:
- Microlearning: spunti di metodo
- LearningCards: l’esperienza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS
- Consigli e linee guida per l’autoproduzione
Collegandoti al seguente link, potrai visionare l’abstract video del seminario online:
https://youtu.be/LZetupcAwdc
1) O documento resume a obra "Teoria do Conhecimento" de Johannes Hessen, publicada em 1925. Hessen era um teólogo e filósofo alemão que viveu entre 1889-1971.
2) A teoria do conhecimento é dividida em vários tópicos, incluindo dogmatismo, ceticismo, subjetivismo, relativismo, pragmatismo e criticismo. Cada posição é definida e discutida brevemente.
3) Hessen critica tanto o racionalismo quanto o empirismo por limitarem a origem do conhe
Qual è l'esperienza della formazione eLearning per un neoassunto? E per chi è inserito nella medesima azienda da anni? Come cambia la predisposizione dell'utente che deve svolgere un corso eLearning di formazione mandatoria rispetto ad un corso scelto e progettato insieme al proprio superiore?
Per rispondere a queste domande, importante è apprendere i fondamenti del microlearning e rimanere aggiornati sui nuovi strumenti per la produzione in autonomia di contenuti multimediali. In linea con i trend sull'autoproduzione per l'apprendimento, nasce skilla learningCards: un format per la formazione e un tool per la creazione di contenuti.
Spunti per ottimizzare tempi, modi e spazi della formazione, arricchendo e aggiornando continuamente contenuti in completa autonomia.
CONTENUTI:
- Microlearning: spunti di metodo
- LearningCards: l’esperienza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS
- Consigli e linee guida per l’autoproduzione
Collegandoti al seguente link, potrai visionare l’abstract video del seminario online:
https://youtu.be/LZetupcAwdc
1) O documento resume a obra "Teoria do Conhecimento" de Johannes Hessen, publicada em 1925. Hessen era um teólogo e filósofo alemão que viveu entre 1889-1971.
2) A teoria do conhecimento é dividida em vários tópicos, incluindo dogmatismo, ceticismo, subjetivismo, relativismo, pragmatismo e criticismo. Cada posição é definida e discutida brevemente.
3) Hessen critica tanto o racionalismo quanto o empirismo por limitarem a origem do conhe
Premessa: digital ethnography
il medium digitale, la fine dei mediatori, la teoria della lunga coda, la rivoluzione antropologica
I: il World Wide Web
il web come creatura sociale, mail posta certificata e codice dell’amministrazione digitale, cosa c’è e quanto c’è in rete, l’overload di informazioni e la difficoltà di gestirle, la necessità di valutare l’informazione
II – III – IV: i Metodi, gli Strumenti, le Risorse
Come approcciare mentalmente una ricerca, criteri di valutazione – Pubblica Amministrazione e web 2.0
trucchetti per google, google scholar, biblioteche digitali e wikipedia, altri strumenti di google, banche dati disponibili in ARPAL, la letteratura grigia
il web 2.0, feed RSS e readers, yahoo pipes, tag e social tagging, i blog, la famiglia wikis (google docs/wave), flickr, twitter ….. le regole del gioco, le licenze creative commons
Conclusioni: pericoli e prospettive
privacy e censura, il futuro prossimo digitale, il web 3.0
Seminario di Cultura Digitale - 19 aprile 2017 - Aula Seminari EST - Dip. di Informatica - Pisa
Federico Meschini (UniTUS)
Informatica umanistica, edizioni digitali e pensiero computazionale.
"Young man, in mathematics you don't understand things. You just get used to them." Questa frase, attribuita a John Von Neumann, e dal forte sapore pragmatico, così come l'approccio ingegneristico della macchina omonima, contrapposto alla natura astratta della macchina di Turing, ben si adatta ai numerosi tentativi di definizione dell'edizione digitale. In questo seminario si vuole proporre un approccio particolare, che includa nei vari tentativi di analisi il cosiddetto "Computational thinking", così come è stato definito da Jeannette Wing ben dieci anni fa, e ricollegandosi, ad un livello più generale, all'Informatica Teorica e agli studi sulla computabilità; l'importanza di questo approccio inizia ad essere presa in considerazione anche nel settore delle Digital Humanities, e, più in generale, nell'ottica del superamento della divisione tra le due culture o, andando a ritroso, della separazione gutenberghiana dei saperi tra scienze umane e scienze esatte.
Le edizioni critiche digitali sono da sempre uno degli aspetti più rilevanti dell'informatica umanistica, per la loro storia, diffusione, e combinazione di riflessioni teoriche e applicazioni pratiche. Quale può essere quindi l'interazione tra questi due aspetti: da un lato gli strumenti che il pensiero computazionale mette a disposizione per una migliore comprensione della natura delle edizioni digitali, e dall'altro come possono queste ultime aiutare a diffondere questa attitudine, giudicata come una delle componenti essenziali per gli "abitanti" del 21° secolo, nelle scienze umane e non solo? Da un punto di vista ontologico un'edizione digitale ha lo stesso status di un distributore automatico, dato che entrambi possono essere ridotti ad automi a stati finiti, anche se dal punto di vista epistemologico sono totalmente diversi e rispondo ad esigenze opposte, conoscitive da un lato e di sussistenza dall'altro.
Nonostante la necessità di un approccio astratto sia stata più volte sottolineata in diverse riflessioni teoriche, l'uso degli strumenti messi a disposizione dall'informatica teorica è stato fino ad ora pressoché nullo, probabilmente più per una mancanza di familiarità che per effettivi dubbi riguardo a un vantaggio competitivo dal punto di vista scientifico. D'altro canto, data l'importanza strategica dell'edizione digitale, sia nel mondo accademico e culturale sia in quello editoriale, una migliore comprensione e divulgazione dei suoi aspetti computazionali potrebbe aiutare a ridurre lo spessore del muro che attualmente divide le discipline umanistiche da quelle esatte, aiutandole così ad uscire dalla nicchia sempre più stretta in cui vengono al momento collocate, e recuperando quindi il ruolo di primo piano cui hanno diritto.
Internet Festival 2014: Computer che insegnano, Computer che imparano.
Slides dell'intervento di Cross Library all'Internet Festival del 11 Ottobre scorso a Pisa.Tecnologie del linguaggio per la scuola e strumenti di Digital Humanities per leggere ed esplorare i classici della letteratura.
Il Libro in rete. Leggere la Bibbia in un mondo virtuale. Disamina critica di...Serena Triacca
L'intervento è volto a fornire una disamina critica degli strumenti multimediali relativi al Testo Biblico, con riferimento a supporti e software specifici (es. ipertesti biblici, app, applicativi Web 2.0, social network...) di possibile interesse per i destinatari del Convegno (IRC).
SOCIAL NETWORK AL SERVIZIO DELLE IMPRESE
Come imprese, enti e professionisti possono migliorare la propria competitività e visibilità conoscendo i meccanismi fisici che regolano lo comportamento delle reti sociali.
La teoria del mondo piccolo, l'importanza dei grandi connettori e dei legami deboli, le leggi di potenza applicate alle reti sono solo alcuni degli argomenti affrontati in questo convegno.
http://www.thedailybit.net/index.php?method=section&action=zoom&id=2313
http://www.thedailybit.net/index.php?method=section&action=zoom&id=2317
http://www.thedailybit.net/index.php?method=section&action=zoom&id=2308
Premessa: digital ethnography
il medium digitale, la fine dei mediatori, la teoria della lunga coda, la rivoluzione antropologica
I: il World Wide Web
il web come creatura sociale, mail posta certificata e codice dell’amministrazione digitale, cosa c’è e quanto c’è in rete, l’overload di informazioni e la difficoltà di gestirle, la necessità di valutare l’informazione
II – III – IV: i Metodi, gli Strumenti, le Risorse
Come approcciare mentalmente una ricerca, criteri di valutazione – Pubblica Amministrazione e web 2.0
trucchetti per google, google scholar, biblioteche digitali e wikipedia, altri strumenti di google, banche dati disponibili in ARPAL, la letteratura grigia
il web 2.0, feed RSS e readers, yahoo pipes, tag e social tagging, i blog, la famiglia wikis (google docs/wave), flickr, twitter ….. le regole del gioco, le licenze creative commons
Conclusioni: pericoli e prospettive
privacy e censura, il futuro prossimo digitale, il web 3.0
Seminario di Cultura Digitale - 19 aprile 2017 - Aula Seminari EST - Dip. di Informatica - Pisa
Federico Meschini (UniTUS)
Informatica umanistica, edizioni digitali e pensiero computazionale.
"Young man, in mathematics you don't understand things. You just get used to them." Questa frase, attribuita a John Von Neumann, e dal forte sapore pragmatico, così come l'approccio ingegneristico della macchina omonima, contrapposto alla natura astratta della macchina di Turing, ben si adatta ai numerosi tentativi di definizione dell'edizione digitale. In questo seminario si vuole proporre un approccio particolare, che includa nei vari tentativi di analisi il cosiddetto "Computational thinking", così come è stato definito da Jeannette Wing ben dieci anni fa, e ricollegandosi, ad un livello più generale, all'Informatica Teorica e agli studi sulla computabilità; l'importanza di questo approccio inizia ad essere presa in considerazione anche nel settore delle Digital Humanities, e, più in generale, nell'ottica del superamento della divisione tra le due culture o, andando a ritroso, della separazione gutenberghiana dei saperi tra scienze umane e scienze esatte.
Le edizioni critiche digitali sono da sempre uno degli aspetti più rilevanti dell'informatica umanistica, per la loro storia, diffusione, e combinazione di riflessioni teoriche e applicazioni pratiche. Quale può essere quindi l'interazione tra questi due aspetti: da un lato gli strumenti che il pensiero computazionale mette a disposizione per una migliore comprensione della natura delle edizioni digitali, e dall'altro come possono queste ultime aiutare a diffondere questa attitudine, giudicata come una delle componenti essenziali per gli "abitanti" del 21° secolo, nelle scienze umane e non solo? Da un punto di vista ontologico un'edizione digitale ha lo stesso status di un distributore automatico, dato che entrambi possono essere ridotti ad automi a stati finiti, anche se dal punto di vista epistemologico sono totalmente diversi e rispondo ad esigenze opposte, conoscitive da un lato e di sussistenza dall'altro.
Nonostante la necessità di un approccio astratto sia stata più volte sottolineata in diverse riflessioni teoriche, l'uso degli strumenti messi a disposizione dall'informatica teorica è stato fino ad ora pressoché nullo, probabilmente più per una mancanza di familiarità che per effettivi dubbi riguardo a un vantaggio competitivo dal punto di vista scientifico. D'altro canto, data l'importanza strategica dell'edizione digitale, sia nel mondo accademico e culturale sia in quello editoriale, una migliore comprensione e divulgazione dei suoi aspetti computazionali potrebbe aiutare a ridurre lo spessore del muro che attualmente divide le discipline umanistiche da quelle esatte, aiutandole così ad uscire dalla nicchia sempre più stretta in cui vengono al momento collocate, e recuperando quindi il ruolo di primo piano cui hanno diritto.
Internet Festival 2014: Computer che insegnano, Computer che imparano.
Slides dell'intervento di Cross Library all'Internet Festival del 11 Ottobre scorso a Pisa.Tecnologie del linguaggio per la scuola e strumenti di Digital Humanities per leggere ed esplorare i classici della letteratura.
Il Libro in rete. Leggere la Bibbia in un mondo virtuale. Disamina critica di...Serena Triacca
L'intervento è volto a fornire una disamina critica degli strumenti multimediali relativi al Testo Biblico, con riferimento a supporti e software specifici (es. ipertesti biblici, app, applicativi Web 2.0, social network...) di possibile interesse per i destinatari del Convegno (IRC).
SOCIAL NETWORK AL SERVIZIO DELLE IMPRESE
Come imprese, enti e professionisti possono migliorare la propria competitività e visibilità conoscendo i meccanismi fisici che regolano lo comportamento delle reti sociali.
La teoria del mondo piccolo, l'importanza dei grandi connettori e dei legami deboli, le leggi di potenza applicate alle reti sono solo alcuni degli argomenti affrontati in questo convegno.
http://www.thedailybit.net/index.php?method=section&action=zoom&id=2313
http://www.thedailybit.net/index.php?method=section&action=zoom&id=2317
http://www.thedailybit.net/index.php?method=section&action=zoom&id=2308
3. Un antesignano
Vannevar Bush As We May Think in “Atlantic
Montly” july 1945
“la nostra in capacità nel fruire dei nostri
stessi archivi è in gran parte causata dai
sistemi di indicizzazione utilizzati”
“la mente salta istantaneamente
all’elemento successivo suggerito, in base ad
un intrico di piste registrate nelle cellule del
cervello, dalla associazione del pensiero”
3
4. Definizioni Nelson
“Con ipertesto intendo scrittura non
sequenziale,testo che si dirama e
consente al lettore di scegliere; qualcosa
che si fruisce meglio davanti ad uno
schermo interattivo. Così com’è
comunemente inteso, un ipertesto è un
insieme di brani di testo tra cui sono
definiti legami che consentono al lettore
diversi cammini” Theodor Nelson, Literay
Machines 1981
4
5. Definizioni Landow 1
Ipertesto, un termine che include il
termine ipermedia, significa un testo
composto di blocchi di parole (o
immagini) connesse elettronicamente
da percorsi multipli […] in una rete
aperta (o libro elettronico)
5
6. Definizioni Landow 2
L’ipertesto in altre parole è una tecnologia
dell’informazione nella quale un nuovo
elemento il link (connessione, collegamento)
svolge un ruolo centrale. Tutte le
caratteristiche pratiche, culturali e cognitive di
questo media derivano dal fatto che la
connessione degli elementi (linking) crea un
nuovo modo di connessioni e di scelte per il
lettore
6
7. Definizioni Landow 3
L’ipertesto può essere più propriamente
definito come una foma di scrittura
multisequenziale o multilineare più che
non lineare
George P.Landow, The Digital Word and Digital Image
7
8. Definizioni Ferri
L’ipertesto è la connessione che nella
maggior parte dei casi si attua all’interno d
un media elettronico di elementi informativi
– parole testi, lessìe, immagini simboli –
attraverso connessioni elettroniche (link)
che permettono all’utente di muoversi
liberamente tra i diversi elementi
Paolo Ferri Ipertesto un nuovo spazio per la scrittura
8
9. Definizioni Rossi 1
L’ipertesto è una struttura costituita da
nodi e legami. Ogni nodo è collegato a
molteplici altri nodi ed è possibile
raggiungere tutti i nodi attraverso
differenti percorsi. I nodi sono le
pagine/lessie dell’ipertesto, i legami
sono le connessioni che collegano le
varie lessie
9
10. Definizioni Rossi 2
Ogni pagina dell’ipertesto contiene differenti
comunicati mediali, test immagini, suoni,
video. Ogni comunicato è un nodo della
pagina; fili di senso connettono i comunicati
presenti e costituiscono una rete di
significati che si apre a percorsi di lettura
multipli e difficilmente prevedibili
Pier Giuseppe Rossi Dal testo alla rete
10
12. Testo e ipertesto
Ipertestualità
e multimedialità
Lo spazio della scrittura
Il lettore
L’autore
12
13. Ipertestualità e multimedialità
“Il concetto di “ipermedia” semplicemente
estende la nozione di “testo” nell’ipertesto,
fino a includere immagini, suoni,
animazioni e altri generi di dati …La
parola “ipertesto” denota insomma un
mezzo di informazione che unisce
informazioni verbali e non verbali: userò,
dunque, i termini “ipermedia e “ipertesto”
in maniera intercambiabile” Landow
13
14. Ipertestualità e multimedialità
“Ipertesto e multimedia sono spesso
usati come sinonimi dato che ogni
pagina dell’ipertesto è anche
multimediale” (Rossi) ma…
14
15. Ipertestualità e multimedialità
Ipertestualità: la struttura reticolare in
cui link elettronici collegano differenti
pagine/lessie
Multimedialità la compresenza di
differenti media semiotici nella stessa
pagina (digitalizzazione)
Rossi
15
16. Lo spazio della scrittura 1
Jay David Bolter, Writing Space. The
Computer and the History of Literacy,
Laurence Erlbaum, Hillsdale, N. J. 1990
16
17. Lo spazio della scrittura 2
Lo “spazio per la scrittura” è quello
spazio, sia visivo sia fisico, definito da
una specifica tecnologia della scrittura
Legame necessario tra scrittura e
spazio
17
18. Lo spazio della scrittura 3
Diverse tipologie di spazi (tavoletta,
stele, papiro, pergamena,
carta/volume…)
“tarda età della stampa”: lo spazio della
scrittura sta diventando lo schermo del
pc e le memorie digitali in cui i testi
vengono memorizzati
Ipertestualizzazione dei saperi
18
19. Il lettore/autore
“Il lettore di un ipertesto non può più
essere un “lettore dimezzato”. Il lettore
di un ipertesto è per definizione un
lettore attivo; è infatti lui che sceglie il
percorso secondo il quale attraversare
l’ipertesto, è lui che rende attiva la
trama di un ipertesto creativo” Paolo
Ferri
19
20. L’autore/lettore
“”autore” di un ipertesto non è solamente
chi definisce l’insieme delle lessìe che lo
compongono. Autore è chi realizza la
struttura elettronica dell’ipertesto, chi
compone i suoni che lo costruiscono, chi
realizza le immagini o i filmati che lo
accompagnano. E’ autore allo stesso
modo il lettore che ogni volta attraversa la
rete di questo ambiente cognitivo in
maniera differente dalla precedente”
Landow
20
21. Scrittura collaborativa
“non solo è necessario riconfigurare il ruolo
dell’autore all’interno dello dello spazio
ipertestuale ma è necessario ripensare la
scrittura in termini di “scrittura in collaborazione”,
cioè una forma di scrittura che vede la
collaborazione dell’autore, del lettore, e del
tecnologo e dell’editore secondo uno schema di
interazione radicalmente differente rispetto alla
triade gutembergheriana “autore, editore,
lettore”” Landow
21
23. La teoria della convergenza
“il decentramento, la frammentazione,
l’indefinibilità dei confini di un ipertesto,
la sua struttura costituita da un insieme
di lessìe infinitivamente riconfigurabili
non costituiscono in sé un elemento
rivoluzionario nel campo della teoria
della letteratura” Ferri
23
24. Alcuni esempi…
Filosofia:Wittgenstein, Foucault,
Derrida, Lyotard…
Letteratura e critica letteraria: Joyce,
Oulipo, Calvino, Barthes
Teoria della comunicazione: da
Shannon a…
Scienze sociali: Morin
Arte: Picasso, Braque…
24
25. Caratteristiche
La pagina dell’ipertesto
I link
Le schermate d’insieme (mappe)
Le metafore
25
26. Pagina dell’ipertesto
Indicazioni per l’orientamento (ruolo dei
link)
– strumento per organizzare altri comunicati
Comunicato
– strumento per trasmettere significati
26
28. Per l’inserimento di dati
dinamici
Si dovrebbe:
1. “fermare il processo di lettura e uscire
con facilità dall’ambiente”
2. “segnalare quando certi collegamenti
conducono a dati dinamici”
Landow
28
29. Tipologie di link
Da lessia a lessia
Da stringa a lessia
Da stringa a stringa
Da molti a uno
Landow
29
33. Da stringa a lessia
Vantaggi: funzione orientativa; permette
lessie più lunghe
Svantaggi: possibile disorientamento
nel caso di documenti particolarmente
lunghi
33
37. Da molti a uno
Vantaggi: funzione di glossario;
efficiente riutilizzo delle informazioni; i
lettori possono collocarsi in diverse
fasce di competenza
Svantaggi: eccesso di collegamenti
identici
37
38. Il link delude
Se è ovvio, scontato
Se vuol fornire un’informazione definitiva
Se riguarda un contesto non significativo nel
brano attuale
Se viene utilizzato per corredare un testo
principale con una specie di dizionario in
linea
Se non produce un’apertura, non provoca il
lettore (fonte: Rossi 2000)
38
39. Disorientamento
1. Mancanza di esperienza con i sistemi
ipertestuali
2. Possibile piacevolezza
3. Discipline tecnologiche e discipline
umanistiche
4. Difficoltà dei contenuti versus sistema mal
costruito
5. Eterogeneità del pubblico
6. Retorica e stili di scrittura ipertestuale
39
42. Tipi di mappe
• link nel background (navigazione)
• link nel comunicato
Testo
Mappa (concetto centrale e possibili sviluppi)
Diagramma di flusso (relazioni e dipendenze)
Outlines (indice - commentato ?)
Disegno
Time line
Mappe tridimensionali e dinamiche
Portali
42
44. Per approfondire
George P. Landow, L’ipertesto.
Tecnologie digitali e critica letteraria,
Bruno Mondadori, Milano 1998 con
una introduzione di Paolo Ferri,
Ipertesto, un nuovo spazio della
scrittura, pp. 1-16
44