1. Lingua, letteratura e cultura in una Tutor PON: Prof. Principato Maria
dimensione europea – Area Scuola presidio: Liceo Statale
Italiano “ALFANO I” Salerno
Lingua letteratura e
cultura in una
dimensione europea
ITALIANO
2^ FASE
SCELTA,
APPROFONDIMENTO E
PROGETTAZIONE
20 febbraio 2013
2. Lingua, letteratura e cultura in una
dimensione europea – Area
ITALIAN0
Tutor PON: Prof. Principato Maria
Scuola presidio: Liceo Statale
“ALFANO I” Salerno
Azioni Strumenti
In base all’autoanalisi si Scelta e progettazione
Sceglie un tema da approfondire
Scheda (9) di motivazione della scelta:
individua una o più attività da relazione fra i contenuti scelti dal
sperimentare in classe con i propri corsista e i bisogni degli studenti
alunni
Linee guida (10) per la progettazione
Si entra a far parte di un sottogruppo delle sperimentazioni;
di lavoro che condivide gli stessi
Tempi:
obiettivi / interessi 6 ore in presenza
Si progetta in base al suo contesto 12 ore on line
didattico un percorso di studio e
sperimentazione condiviso con il
gruppo di pari
3. Partiamo dai propositi di lavoro e dai
bisogni formativi
Ampliare le mie
Aiutare i iragazzi aaragionare
Aiutare ragazzi ragionare Potenziare le mie
conoscenze dedicando
sui nodi disciplinari eenon
sui nodi disciplinari non competenze per quel che
tempo ed energie a
acquisire i iconcetti
acquisire concetti concerne le discipline
“studiare” meccanicamente
meccanicamente umanistiche
Riuscire aasemplificare eeaa
Riuscire semplificare Imparare
potenziare nei discenti Acquisire metodologie
Acquisire metodologie
potenziare nei discenti
l’approccio personale ee
l’approccio personale a usare la innovative che rendano le
innovative che rendano le
creativo al mondo della lezioni più coinvolgenti
lezioni più coinvolgenti
creativo al mondo della
narrativa
narrativa LIM
Ampliare e approfondire le Approfondire le tematiche
mie competenze Acquisire sicurezza per
Acquisire sicurezza per
sperimentare una
sperimentare una
disciplinari
concernenti le tecniche
metodologia che sia più
metodologia che sia più
narrative efficace per gli alunni di oggi
efficace per gli alunni di oggi
4. Le simpatie sono rivolte a
Paola
Irene, Anna,
Irene, Anna,
Istituzioni letterarie Elvira
Elvira
SCRITTURA CREATIVA
Pina, Ornella La lingua nella concretezza del testo
Ciò che il testo non dice
Silvia Maria
Laura, Lucia,
Dialetti e altri idiomi d’Italia Giovanna
Lo cunto de li cunti – Basile
Donata
5. Alcuni spunti per la
riflessione
Nuclei concettuali tratti dalle
unità teoriche prese in esame
6. Istituzioni letterarie
La narrazione nella sua forma orale è una "pratica sociale“.
“Siamo creature che raccontano storie; la nostra specie avrebbero
dovuto chiamarla homo narrator [...]. La modalità narrativa ci riesce
naturale, come uno stile per organizzare pensieri e idee”
Ascoltare, leggere, orientarsi nel "mare delle narrazioni" rappresenta
l'occasione formativa ed educativa prioritaria.
Secondo Jerome Bruner il narrare "è la maniera più naturale e più
precoce con cui noi uomini organizziamo la nostra esperienza e le
nostre conoscenze […]: gli esseri umani danno un significato al
mondo raccontando storie su di esso" e "solo la narrazione
consente di costruire un'identità e di trovare un posto nella propria
cultura. Le scuole devono coltivare la capacità narrativa,
svilupparla, smettere di darla per scontata".
7. La definizione di narrativa ruota
attorno al concetto di
mediazione, cioè di veicolazione
di un racconto in cui, nel
passaggio da autore a lettore, la
spontaneità dell’atto di Nel nostro cervello, allorché
raccontare lascia spazio ad un osserviamo altri compiere azioni,
lavoro speso per rivestire il si attivano circuiti neuronali che
messaggio di un insieme di “simulano” l’azione compiuta, e
caratteristiche specifiche, porta a in modo specifico per ogni azione
riflettere sul concetto di volontà che vedano compiere. È un
dell’autore. rispecchiamento interno,
automatico, riflesso delle azioni
altrui, che pare essere alla base
dell’apprendimento (anche
dell’apprendimento del
linguaggio). Ma l’aspetto più
straordinario di questa scoperta è
l’attivarsi dei neuroni specchio al
sentir narrare o al leggere eventi,
azioni, storie di personaggi che
compiono movimenti e azioni.
8. La scrittura ….
…… non è un’abilità innata, ma un processo cognitivo in
cui le rappresentazioni mentali vengono
continuamente ricostruite e trasformate.
Spostare l’attenzione dei docenti dalla valutazione del
prodotto alle pratiche che conducono alla produzione
del testo diviene necessario, così come programmare
nella didattica graduali passaggi procedurali.
9. La lingua nella concretezza del testo
Il “testo” é il prodotto di un preciso intento comunicativo
di un determinato emittente che si rivolge a un
determinato destinatario: nella comunicazione reale, il
“sistema della lingua” viene utilizzato in modi molto
diversi, secondo l’effetto che l’emittente vuole ottenere
sul destinatario e l’atteggiamento che questo assume
nell’interpretare il testo.
10. l’emittente dà al suo testo una forma linguistica
particolare secondo le caratteristiche del
ricevente previsto e le modalità di
interpretazione che considera appropriate
Conoscenze
Situazione
pregresse
comunicativa
Comunicazione
precedente
Comunicazione
successiva
11. Esiste un variabile patto comunicativo tra emittente e ricevente da cui si
ricava una tipologia di testi possibili: il ricevente segue il “movimento” col
quale l’emittente offre una traccia delle proprie idee su un dato argomento
TESTI CON DISCORSO POCO VINCOLANTE: Funzione espressiva,
basata sul bisogno dell’emittente di esprimere, specie in relazione a temi
esistenziali, un proprio “modo di sentire” e di metterlo a confronto,
potenzialmente, con quello di qualsiasi altro essere umano
TESTI CON DISCORSO MEDIAMENTE VINCOLANTE: Funzione
esplicativa, basata sull’intenzione di “spiegare a chi non sa”, a fini di
istruzione o di interpretazione
TESTI CON DISCORSO MOLTO VINCOLANTE: il ricevente può
effettuare un’interpretazione basata su asserzioni sottoposte al
criterio di “vero/falso”
12.
13. … possedere lo strumento per capire ilil
… possedere lo strumento per capire
mondo da cui siamo venuti eein cui siamo
mondo da cui siamo venuti in cui siamo
ancora immersi, non per limitare ililnostro
ancora immersi, non per limitare nostro
orizzonte, ma, al contrario, per collocare i i
orizzonte, ma, al contrario, per collocare
fatti della nostra storia particolare nel
fatti della nostra storia particolare nel
quadro più ampio della storia eedella cultura
quadro più ampio della storia della cultura
nazionale ed europea che èèfatta di tanti
nazionale ed europea che fatta di tanti
contributi particolari che lentamente si sono
contributi particolari che lentamente si sono
aggregati eestanno ancora aggregandosi
aggregati stanno ancora aggregandosi
T. De Mauro
Stranamente i nostri alunni guardano, approfondiscono, sono
affascinati dal globale, ma non sempre riescono a cogliere la
valenza della propria individualità, della propria tradizione che
invece è dietro l’angolo: un racconto, una ninna nanna, un
proverbio ripetuto spesso in modo vuoto e inconsapevole.
14. Con “lo cunto” è possibile ….
• Superare i pregiudizi
• Offrire un esempio di letteratura
riflessa
• Favorire la conoscenza del
patrimonio dialettale della storia
letteraria
• Conoscere la varietà e la
ricchezza idiomatica presente sul
territorio
• Evidenziare il genere fiaba come
http://lnx.ginevra2000.it/
forma narrativa molto antica di
origine popolare.
• Vedere la fiaba come strumento
di confronto fra passato e
presente