La lingua per lo studio delle disciplineGiusi Landi
Sin dalla prima classe di scuola primaria è possibile porre le basi per impostare un metodo di studio per le discipline, a partire dalla comprensione/composizione di semplicissimi testi: l'idea di base è che l'alunno debba imparare a studiare non per contenuti, ma per concetti e relazioni di concetti. Si tratta, quindi di abituare a individuare/comprendere alcuni blocchi concettuali e a legarli tra loro con relazioni di natura temporale, descrittiva, argomentativa.
Tale competenza diventerà essenziale per studiare negli anni successivi le diverse discipline.
Curricolo per una classe V di scuola primaria.
Le coordinate entro cui si colloca il presente piano si studi sono quelle di
- una scuola comunità - inclusiva
- una scuola delle competenze
- una costruzione attiva delle conoscenze
La lingua per lo studio delle disciplineGiusi Landi
Sin dalla prima classe di scuola primaria è possibile porre le basi per impostare un metodo di studio per le discipline, a partire dalla comprensione/composizione di semplicissimi testi: l'idea di base è che l'alunno debba imparare a studiare non per contenuti, ma per concetti e relazioni di concetti. Si tratta, quindi di abituare a individuare/comprendere alcuni blocchi concettuali e a legarli tra loro con relazioni di natura temporale, descrittiva, argomentativa.
Tale competenza diventerà essenziale per studiare negli anni successivi le diverse discipline.
Curricolo per una classe V di scuola primaria.
Le coordinate entro cui si colloca il presente piano si studi sono quelle di
- una scuola comunità - inclusiva
- una scuola delle competenze
- una costruzione attiva delle conoscenze
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
Curricoli per la creatività Laboratori e discipline performative
Quanto serve la creatività nella azione didattica?
Quanto l’innovazione metodologica richiede il pensiero creativo? E poi: perché dobbiamo creare innovazione?
Alcuni testi di letteratura italiana per affrontare il tema dell'adolescenza nella scuola secondaria di I grado, classe terza. Analisi di Leopardi, Calvino ed Elsa Morante. L'infinito, Il barone rampante e L'isola di Arturo.
Campi di esperienza del bambino nella scuola dell'infanzia. Lavoro per l'attivita di stage di Gloria Spada, classe III sB Liceo delle Scienze Umane' J.Joyce' di Ariccia, Rm.
Presentazione strumenti di osservazione, progettazione, verifica e valutazioneAntonella Vaccara
In questa presentazione illustro gli strumenti di osservazione, progettazione, verifica e valutazione elaborati quest'anno per la nostra Scuola dell'Infanzia.
CHI È IL BIBLIOPROF?
Cambio di profilo
Venute meno le tradizionali figure di operatori che, provenienti da varie situazioni -soprattutto da inidoneità all’insegnamento- assolvevano la funzione di bibiotecari è necessario ripensare il ruolo e la funzione della biblioteca
Rivoluzione epistemica
Avvertendo la necessità di creare nella scuola situazioni ad alta stimolazione per tutte le situazioni formative la biblioteca assume il ruolo di ambiente formativo ad approccio laboratoriale
Laboratorio
Il nuovo modello di fruizione della lettura anche attraverso gli strumenti tecnologici determina l’esigenza di ridisegnare la topologia della biblioteca che assume il ruolo di spazio multiplo per la blended-learning
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
Curricoli per la creatività Laboratori e discipline performative
Quanto serve la creatività nella azione didattica?
Quanto l’innovazione metodologica richiede il pensiero creativo? E poi: perché dobbiamo creare innovazione?
Alcuni testi di letteratura italiana per affrontare il tema dell'adolescenza nella scuola secondaria di I grado, classe terza. Analisi di Leopardi, Calvino ed Elsa Morante. L'infinito, Il barone rampante e L'isola di Arturo.
Campi di esperienza del bambino nella scuola dell'infanzia. Lavoro per l'attivita di stage di Gloria Spada, classe III sB Liceo delle Scienze Umane' J.Joyce' di Ariccia, Rm.
Presentazione strumenti di osservazione, progettazione, verifica e valutazioneAntonella Vaccara
In questa presentazione illustro gli strumenti di osservazione, progettazione, verifica e valutazione elaborati quest'anno per la nostra Scuola dell'Infanzia.
CHI È IL BIBLIOPROF?
Cambio di profilo
Venute meno le tradizionali figure di operatori che, provenienti da varie situazioni -soprattutto da inidoneità all’insegnamento- assolvevano la funzione di bibiotecari è necessario ripensare il ruolo e la funzione della biblioteca
Rivoluzione epistemica
Avvertendo la necessità di creare nella scuola situazioni ad alta stimolazione per tutte le situazioni formative la biblioteca assume il ruolo di ambiente formativo ad approccio laboratoriale
Laboratorio
Il nuovo modello di fruizione della lettura anche attraverso gli strumenti tecnologici determina l’esigenza di ridisegnare la topologia della biblioteca che assume il ruolo di spazio multiplo per la blended-learning
Questo documento parte da una analisi del fenomeno del disagio scolastico e della dispersione per arrivare a proporre forme d'intervento innovative basate su un approccio centrato sullo studente e su una didattica metacognitiva.
*Fuoriclasse* un progetto sulla dispersione scolastica
Il progetto si propone di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica agendo in maniera preventiva con interventi sia in ambito scolastico che extra scolastico.
È in corso in Campania, nella città di Napoli, e in Calabria a Crotone e Scalea, dove spesso il tema della dispersione scolastica si lega anche al problema dell'arruolamento giovanile da parte della criminalità organizzata.
Il progetto è finanziato da Bulgari e Fondazione con il Sud e vede la partecipazione dell'Associazione Libera nomi e numeri contro le mafie come partner per l'implementazione del progetto in Calabria, ha durata biennale e si concluderà a ottobre 2014. La Fondazione Agnelli realizza la valutazione d'impatto del progetto sui destinatari.
Per saperne di più: http://www.savethechildren.it/IT/Page/t01/view_html?idp=708
Relatore: Daniela Lazzaro
Seminario di Studi e Formazione Università-Scuola
"Il curricolo e oltre"
Le analisi, le strategie, i percorsi e gli strumenti per la costruzione del Curricolo elaborati e sperimentati dal Laboratorio RED - Ricerca Educativa e Didattica
Laboratorio RED, Ricerca Educativa e Didattica - CISRE, Università Ca' Foscari di Venezia
Istituto Comprensivo di Cittadella
CRUT, Centro Risorse Università Territorio di Cittadella
6 novembre 2019
Istituto Comprensivo di Cittadella (PD)
Dedicato a Umberto Margiotta
Il 7 novembre 2008 a Castel San Pietro (BO) si è tenuto il Convegno Nazionale “Incontri con la Matematica”. La Commissione Matematica-Scienze del I Circolo di Spinea (VE) e dell’Istituto Comprensivo “C. Goldoni” di Martellago (VE) era presente con un laboratorio dal tema “Documentare la matematica: dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, esperienze di un curriculum condiviso e partecipato“.
Vedi anche la documentazione multimediale dell'esperienza "Storia, Matematica, Storia della Matematica" dell'Istituto Comprensivo "C. Goldoni" di Martellago (VE) all'indirizzo: http://storymat.wikispaces.com/.
Vedi, inoltre, Storymat's Blog: http://storymat.wordpress.com/.
2. UNICA la realizzazione del proprio progetto di vita LA META PROGETTO “TRAGUARDI” Molti possono essere i percorsi della crescita: vie, viottoli, viali, sentieri…
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9. I.M. “G.Turrisi Colonna” Catania Laboratorio di lettura e scrittura creativa Classe I F a.s. 2006/07 Liceo delle Scienze Sociali
10. Il percorso è iniziato … leggendo tutte insieme appassionatamente!
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12. Abbiamo sperimentato… Abbiamo utilizzato tutti i formati e tutti i mezzi, persino il rotolo…. non di papiro, ma degli scontrini di cassa! E’ stata la prima esperienza, per presentarci e scrivere tutte insieme… in uno spazio di continuità e condivisione.
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16. La fantasia Molti si chiedono : “ Cos’è la fantasia?” Non si può toccare. Non si può vedere. Non si può sentire. Ma c’è! È quella luce che fa brillar gli occhi. È quella parte, dentro di noi, che ti fa tornare bambino. È quell’angolo della mente che ti permette di sognare … unicorni dalla criniera argentea, fatine incantate, che regnano nei boschi, polvere di stelle, che illumina il cielo. Tutto ciò che occorre è dar sfogo all’immaginazione. Enrica Di Grazia
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24. Come è iniziata la nostra ricerca? Iniziamo con un racconto: ... è un afoso pomeriggio di settembre e Rosa Maria Tribulato, “ la prof.”, mentre ammazza il tempo, smanettando sulla tastiera del suo computer e viaggiando su internet, ecco all’ improvviso esclama: “ Oh, questo sì che è un invito interessante per le mie 24 ragazze! ” Ha scorto, infatti, sul sito www.istat.it l’ annuncio di un concorso proposto dalla Società Italiana di Statistica alle Scuole sul tema “ LE DONNE INTORNO A NOI. RACCONTIAMOLE CON LA STATISTICA” per l’ anno scolastico 2007 – 2008
25. farci entrare in contatto con modelli di donne poco pubblicizzati ma che occupano ruoli di responsabilità ed assolvono compiti e funzioni fondamentali nell’organizzazione della nostra società, contribuendo con il loro operato ed ancor più con il loro essere a dare una svolta culturale decisiva al Paese, per l’affermazione del riconoscimento dei diritti, oltre che dei doveri di ciascun individuo, indipendentemente dal suo sesso .
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27. unità statistiche complessive e distribuite per settori lavorativi Questa è stata una fase non semplice, siamo state costrette ad operare prevalentemente mediante la rete di conoscenze a nostra disposizione. Qualche volta siamo anche ricorse alla sfrontatezza, richiedendo direttamente alle interessate o ai loro collaboratori la disponibilità a rispondere alle domande del questionario, offrendo tutte le necessarie delucidazioni sull’obiettivo che ci proponevamo con tale attività. Così è accaduto con la stilista Marella Ferrera, di fama internazionale, che non si è tirata indietro, nonostante i suoi molti impegni . Scelta numerica e qualitativa del campione:
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31. Questionario Titolo : “ Donne che si raccontano a Donne” Domande a risposta a scelta multipla Domande a risposta aperta criteri di formulazione chiarezza tono cordiale
32. Settore lavorativo in cui svolge il ruolo di dirigente scuola a 61% imprenditoria b 4% sanità c 4% magistratura d 9% forze dell'ordine e 0% pubblica amministrazione f 17% altro g 4%
33. Il titolo di studio che le ha consentito di accedere al ruolo di dirigenza diploma a 4,00% laurea triennale b 0% laurea c 96,00% master d 13,00% altro… e 0%
34. Il suo stato civile nubile a 13% coniugata b 78% altro… c 9%
35. Ha figli no a 30% uno b 9% due c 56% tre d 4% altro… e 0%
36. L’ambiente in cui lei esercita il suo ruolo le sembra essere cooperativo a 52% stimolante b 61% passivo c 0% accogliente d 39% altro…. e 4%
37. Preferirebbe che una donna dirigente venisse definita il dirigente a 39% la dirigente b 9% irrilevante l'articolo c 52% altro d 0%
38. Lei ritiene di essere un dirigente autoritario a 0% accentratore b 4% democratico c 91% dispotico d 0% altro e 17%
39. Secondo lei, per chi vuole fare carriera la famiglia e gli affetti sono un ostacolo a 0% un incentivo b 43% un rifugio c 22% altro… d 39%
40. Alla base della sua scelta lavorativa c’è stato migliorare l'aspetto economico a 13% la voglia di sfidarsi b 30% affermazione personale c 39% coronamento di un sogno d 17% la stima di sé e 9% l' ambizione f 9% il caso g 13% altro h 22%
41. Secondo lei, per fare carriera c’è bisogno soprattutto di determinazione a 91% alta stima di sé b 26% ricerca conferme esterne c 4% altro… d 17%
42. Lei ritiene che nell’ambiente lavorativo è circondata prevalentemente da sentimenti ammirazione a 9% emulazione b 0% invidia c 13% rispetto d 57% stima e 61% timore f 4% diffidenza g 9% rivalità h 9% altro i 4%
43. Per svolgere al meglio un lavoro come il suo, ritiene che sia prioritario credere in ciò che si fa a 52% possedere preparazione b 17% competenze organizzative c 61% avere coraggio d 4% essere collaborativi e 9% trasmettere entusiasmo f 22% essere determinate g 4% altro h 9%
44. Il personale da lei diretto è composto prevalentemente da soggetti di età compresa tra venti -trenta a 4% tra trenta - quaranta b 35% tra quaranta - cinquanta c 74% tra cinquanta - sessanta d 28% tra sessanta - settanta e 0% tutte le età f 4%
45. Nel lavoro le dà più fastidio la falsità a 30% la prevaricazione b 17% l' incompetenza c 35% l'arroganza d 35% l'inaffidabilità e 39% la superficialità f 22% l'ipocrisia g 9% altro h 0%
46. Desidera essere apprezzata soprattutto dagli stretti collaboratori a 56% dai dipendenti b 30% dai colleghi dirigenti c 4% dai politici d 0% dai suoi superiori e 13% altro f 26%
47. Il valore che lei spera di trasmettere con l’esempio del suo lavoro onestà a 52% responsabilità b 35% potere c 0% collaborazione d 22% impegno e 30% trasparenza f 30% affidabilità g 17% altro h 0%
48. Il segreto per avere successo nella carriera di dirigente sta nel lasciar fare a 0% farsi temere b 0% dimostrarsi disponibili c 52% essere abili comunicatori d 74% saper sedurre e 4% altro f 4%
49. Il contesto in cui svolge la sua attività presenta prevalenza maschile a 17% prevalenza femminile b 69% equa distribuzione c 13%
50. Nella scala dei valori mette al primo posto il lavoro a 17% la famiglia b 56% gli affetti c 39% la cura personale d 0% altro e 4%
51. Fuori dell’ orario di servizio ripensa situazioni problematiche lavorative a 43% si costringe ma non riesce a non ripensare alle situazioni problematiche lavorative b 26% si costringe e ci riesce a non ripensare alle situazioni.lavorative c 17% altro d 17%
52. Nell’ambiente in cui lavora sono presenti soggetti diversamente abili no a 56% sì b 43%
54. L’essere donna dà un valore aggiunto alla professione di dirigente nel suo settore. no a 35% si b 61% alcuna risposta 4%
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57. Ringraziamo con riconoscenza ed anche con affetto tutte le donne che, accettando di collaborare con noi alla realizzazione di questa impresa , non solo ci hanno consentito di portarla a termine, ma con il loro raccontarsi ci hanno permesso di vivere emozioni ed esperienze, che non dimenticheremo.