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Marketing dei servizi
   per il settore
Socio - Assistenziale

   A cura di: Marco Dalcielo
Il sommario
   Da “ieri” a “oggi”
        Evoluzioni: società e mercato
        Orientamenti possibili
   Oggi, quale cliente?
   Il marketing
      Definizione
      Principi
      Valore
      Livelli dei servizi
   Il “Big Bang”, l’origine di tutto
   Le persone
      Soddisfazione cliente – dipendente
      Qualità
   Il processo
        Progettazione del servizio
           A, ricerche
           B, comunicazione
           C, customer satisfaction
           D, recupero del servizio
        Blueprint del servizio
   La parte tangibile
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Da “ieri” a “oggi”
                 Evoluzione della società e del mercato:
II° rivoluzione                                                              Web 2.0: 2004
industriale:         ANNI ’20 e‘30.            ANNI ’50 e‘60.
                                                                     Internet 1991
1870 c.a.
                                         Primi anni ‘90: marketing dei servizi


•Domanda > offerta                                              •Concorrenza fortissima
                                   •Aumento delle
•Bisogni noti e                                                 •Cliente informato ed
                                   capacità produttive
indifferenziati, fisiologici(no                                 esigente
                                   •Minore capacità di
segmentazione)                                                  •Frammentazione del
                                   assorbimento del
•Si danno benefici ai clienti                                   mercato
                                   mercato
ma non si monitora la                                           •Innovazione tecnologica
                                   •Ampliamento del
situazione                                                      molto spinta (e riduzione dei
                                   mercato
                                                                costi)
                                   •Innovazione
      Produzione.                                               •Nuove esigenze sociali:
                                   tecnologica
                                                                     •Ecologia.
                  Prodotto.                                          •Equità e solidarietà...
                                    Vendita.                                     Relazione.
                                                         Marketing
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Da “ieri” a “oggi”
   Gli orientamenti possibili:
       Alla Produzione: ridurre i costi di produzione, vincere
        con la concorrenza sul prezzo.
          Possiamo permetterci di ridurre tutto a n° di
           erogazioni a basso prezzo? Persone o numeri?
       Al Prodotto: apportare miglioramenti al servizio
        attuale.
          Possiamo permetterci di dimenticare l’evoluzione
           della società: invecchiamento della popolazione,
           riduzione del nucleo familiare, richieste di
           chiarezza, nuove dipendenze ... ?
       Alla Vendita: si vende ciò che si ha in modo
        aggressivo.
          Possiamo permetterci di mancare alle promesse
           fatte?
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Oggi: quale cliente?
   Alcuni pensieri in libertà:
     Nel settore socio-assistenziale, chi sono i
       clienti?
           “Primari”, diretti:
                    Anziani, bambini, adolescenti, ammalati, disabili,
                     pazienti psichici, tossicodipendenti, alcolisti ...
                    Le loro famiglie, i parenti, gli amici
           “Secondari”, indiretti:
                    La società nel complesso, la Pubblica Amministrazione,
                     il territorio




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Oggi: quale cliente?
   Alcuni pensieri in libertà:
     Clienti molto informati, attenti, esigenti,
       difficili da accontentare
         Il cliente chiede un rapporto stretto e
          coinvolgente con l’azienda
         Tempo libero frammentato in tante parti
         Esigenze della società: interventi dei
          movimenti dei consumatori, carta servizi
          ...



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Oggi: quale cliente?
   Alcuni pensieri in libertà:
     Maturità dei mercati e Concorrenza
     Ampliamento dei mercati
     Evoluzione della tecnologia
     Internet: evoluzione sociale
           Prosumer :
                    Clienti che processano info, consumano criticamente,
                     suggeriscono, boicottano ...




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Oggi: quale cliente?
   La produzione, la vendita, il prodotto, da
    soli, bastano?
     In un mondo come il nostro:
           La produzione che contiene i costi, la vendita che
             promette ciò che non può mantenere, il prodotto
             fuori dal contesto, da soli, non bastano:
                    Se il prodotto è sbagliato
                    Se non soddisfa un bisogno
                    Se la reputazione dell’azienda è cattiva
                    Se non si considera il cliente ...




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Il marketing
   Si afferma il concetto di marketing:
      Gli obiettivi dell’azienda vengono raggiunti
        conoscendo bisogni ed esigenze dei mercati, e
        arrivando a soddisfarli in modo più efficace ed
        efficiente rispetto ai concorrenti.
             Cioè, ogni azienda orientata al marketing deve
              necessariamente: CHIEDERE, ASCOLTARE e RISPONDERE
   Definizione:
       Processo sociale e gestionale, mediante il quale una
        persona o un’organizzazione ottiene ciò che
        costituisce l’oggetto dei propri bisogni e desideri,
        creando, offrendo e scambiando prodotti e valori
        con altri. (Kotler, Bowen, Makens)


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Il marketing
   I principi:
        Focalizzazione di mercato: ogni azienda non può pensare di
         operare in ogni mercato e di soddisfare ogni bisogno. E’
         necessario individuare il proprio TARGET, il mercato obiettivo.
        Orientamento al cliente: assumere il punto di vista del cliente
         significa essere in costante contatto col mercato attuale e
         potenziale. Un cliente soddisfatto:
                Parla positivamente di noi.
                Meno attento ai prezzi e alla concorrenza.
        Redditività: il profitto è l’obiettivo di ogni impresa. Esso deve
         essere raggiunto servendo meglio i clienti rispetto alla
         concorrenza.
        Coordinamento delle attività di marketing: integrare il
         marketing con le altre funzioni aziendali (ricerche di mercato,
         promozione, vendita, assistenza, R&S …).
                Importanza del marketing interno: attività volte a comunicare con
                 tutto il personale, formarlo e motivarlo affinché serva il cliente in
                 modo adeguato.


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Il marketing
   Tra tanti prodotti, come sceglie il cliente?
     In base al valore percepito da quel cliente in
        quel momento:
            Valore: la differenza tra i benefici ottenuti con
                 l’acquisto del prodotto e i costi sostenuti:
                      Di natura monetaria.
                      Di natura non monetaria.
            Per attirare il cliente devo aumentare il valore del
                 prodotto ai suoi occhi.
                      Socio – assistenziale: orari più flessibili, servizi
                       integrati (più servizi nella stessa struttura), dialogo
                       con i pazienti e le famiglie (dal paternalismo
                       all’informazione), eventi (interazioni col mondo
                       esterno) ...

                                                                                 11
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Il marketing
   Il prodotto (servizio) come pacchetto
    (livelli):
     Prodotto base (core): beneficio principale
       ricercato
           Azienda settore socio-assistenziale: cura, assistenza
     Prodotto atteso: fornisce ulteriori benefici
           Azienda settore socio-assistenziale: presenza di
             spazi verdi nella struttura, orari flessibili,
             strumentazioni moderne
     Prodotto ampliato: per differenziarsi e
       aggiungere valore al core
           Azienda settore socio-assistenziale: laboratori
             didattici, corsi, letture e cineforum ...
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Il “Big Bang”, l’origine di tutto
                                               Bisogni impliciti Espliciti Sperati & Sognati
       I bisogni                               ...                       ...          ...
      del cliente
       al centro                                                                            Facciamo la
                                                                                            mappa dei
                                                         Capire le aspettative:             bisogni dei
       S.W.O.T.: ricognizione dello                           A, ricerche                     clienti!
              “Status Quo”;
      Per settore: regole e processi


Leggi,                    Processo     Miglioramenti        Modulistica         Comunicazione     Customer
regolamenti,                                 &
carte servizi,                         Semplificazioni
certificazioni
...
                    Front      Back   Front    Back        Front   Back        B,comunicazione   C, customer

...                 ...        ...    ...      ...         ...     ...         ...               ...
...                 ...        ...    ...      ...         ...                 ...               ...


                               Nuovi Servizi o “Servizi Restaurati”
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Le persone
“In una organizzazione dei servizi, se non servi il cliente dovresti comunque servire
chi lo serve”. J. Carlzon, Scandinavian Airline.



    Le persone del front:
       Sono il servizio
            Nulla oltre la persona

       Sono l’organizzazione agli occhi del cliente
            L’unità rappresenta la totalità (mantenere sempre
              atteggiamenti ufficiali in presenza dei clienti)
       Sono coloro che propagandano il servizio
            Possono suggerire o consigliare il cliente



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Le persone
   Soddisfazione del dipendente, soddisfazione del
    cliente
       Creare un clima organizzativo e di servizio buono
            L’azienda crea vincoli sociali e interpersonali col
               dipendente
                       Si riduce il turnover; le persone esperte, che conoscono il
                        lavoro e l’ambiente, restano
            Cercare di fare in modo che si creino relazioni tra i clienti




        Qualità           Soddisfazione        Conservazione
                                                               Valore esterno   Soddisfazione
      interna del              del                  del
                                                                del servizio     del cliente
       servizio            dipendente           dipendente
                                          Produttività
                                          del
                                          dipendente



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Le persone
   Le dimensioni della qualità dipendono dal front:
       Attenzione: il modello Servqual!
           Affidabilità:
                    Mantenere le promesse, soddisfare le aspettative
           Reattività:
                    Disponibilità e sollecitudine verso le necessità del cliente
           Rassicurazione:
                    Comunicare credibilità, suscitare fiducia e confidenza
                        Molto importante per le piccole / sconosciute
                         organizzazioni
           Empatia:
                    Attenzione, ascolto, adattabilità, flessibilità
           Elementi tangibili:
                    Aspetto, abbigliamento ... Ordine nella postazione ...



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Le persone
   I ruoli di confine:
     Crea il legame con l’ambiente esterno
     Il loro lavoro:
           Capire, filtrare interpretare le informazioni
           Stress, partecipazione emotiva, gestione dei conflitti
                  Coinvolgimento emotivo: capacità professionali, capacità di
                   ascolto, polivalenza
                      Simulazioni delle situazioni “no”, ambiente gradevole,
                       pause programmate, alternanza nei compiti del front
                  Fonti di conflitto: interpersonale e interorganizzativo
                      Conflitto persona-ruolo: modificare gli “istinti personali”,
                       modificare abbigliamento e comportamento
                      Conflitto organizzazione-cliente: seguire le regole
                       dell’azienda o le richieste del cliente; richieste eccessive
                      Conflitto tra clienti: servire più persone insieme, servire
                       esigenze diverse

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Le persone
   Assumere le persone giuste:
       Competere per i migliori:
           Attirarli con azioni di marketing: convention, incentivi,
             promuovere le posizioni
       Guardare competenze ed inclinazione al servizio:
           Conoscenze tecniche (titoli); caratteristiche personali (es.:
             fisiche); inclinazione: orientamento al servizio e all’aiuto
             dei colleghi (test, interviste, simulazioni)
       Datore di lavoro preferito:
           Investire in formazione, predisporre percorsi di carriera,
            collegare la retribuzione alle performances
           Felicità dei dipendenti: qualità della vita, servizi (asilo),
            corsi, momenti di convivialità ...

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Le persone
   Sviluppare le persone:
     Fornire competenze:
           Competenze tecniche, on-the-job
           Competenze interattive: corsi di formazione
     Responsabilizzare i dipendenti:
           Dare autonomia nelle decisioni
           Dare gli strumenti adeguati: poche regole, trasferire
             sull’operativo
     Promuovere il teamwork:
           Parlarsi, collaborare, perché tutti hanno un cliente,
            tutti svolgono un ruolo
           Creare il team tra coloro che svolgono la stessa
            funzione: riunioni ...

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Le persone
   Fornire sistemi di supporto:
       Provate a piantare un chiodo col cacciavite
           Misurare la qualità interna: la percezione dei dipendenti
            sui clienti interni; capire quali sono le relazioni di
            dipendenza più strette, quali sono i bisogni, per migliorare
           Tecnologie e attrezzature: accesso ai dati dei pazienti,
            attrezzature adeguate ...
           Processi interni: semplificare le procedure, ridurre i tempi
            morti, eliminare moduli inutili ... Andando anche contro le
            tradizioni
   Trattenere i collaboratori validi:
       Analisi di clima, qualità della vita, flessibilità degli
        orari, retribuzione premiante
    20/07/2012                                                     20
Il processo
   Progettazione del servizio:
     Le sfide del servizio
           Intangibilità, lungo periodo di erogazione, variabilità
            ...
           I 4 rischi nella descrizione dei servizi a parole (dialogo
            con i dipendenti e i clienti)
                    Ipersemplificazione: le parole non bastano a descriverlo
                    Incompletezza: si omettono i dettagli con cui non si ha
                     familiarità
                    Soggettività: descrizione legata alla propria esperienza
                    Interpretazione personale: essere più rapidi, più flessibili,
                     cosa significa?



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Il processo
   Progettazione del servizio:
     Quale servizio nuovo, quale servizio da
        migliorare? Quali obiettivi ci poniamo?
           Dobbiamo capire chi siamo: S.W.O.T
                    Forza: le aree di eccellenza dell’azienda
                    Debolezza: le aree poco sviluppate che potrebbero quindi
                     avere margine di miglioramento
                    Opportunità e minacce: si deducono dall’analisi del
                     territorio/azienda e dal confronto coi territori/aziende
                     “circostanti”(concorrenza) e con il mercato (clienti)
           Cosa fanno i concorrenti? Possiamo imparare?
                    Benchmarking



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Il processo
                Esercizio: analisi S.W.O.T.
                 Interno                             Esterno
Strenghts (forze): …                 Opportunities (opportunità): …




Weaknesses (debolezze): …            Threats (minacce): …




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Il processo
   Progettazione del servizio:
     A, ricerche:
           Individuare le caratteristiche più importanti per i
            clienti
           I livelli delle loro aspettative
           Capire cosa i clienti pensano che l’azienda debba fare
            quando insorgono problemi
           Individuare i clienti insoddisfatti
           Controllare periodicamente le performance del
            nostro servizio e dei collaboratori
           Monitorare l’evoluzione delle aspettative e
            prevedere le aspettative future

    20/07/2012                                                    24
Il processo
   Progettazione del servizio:
     A, ricerche:
           Programma di ricerca:
                    Sollecitare le lamentele
                    Le istanze del cliente
                        Capire i benefici e caratteristiche che i clienti si
                          aspettano da un servizio
                    Aspettative future
                    Fare il cliente
                        Provare il servizio
                        Fare sopralluoghi per verificare luoghi e strutture




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Il processo
   Progettazione del servizio:
     B, comunicazione
           Brand reputation:
                    La reputazione: è il risultato di un processo di creazione
                     collettiva
                        Le persone parlano, parlano, parlano ...
                             • Dei servizi, dei comportamenti
                             • Grande potere di accesso alle info
                             • I segreti non esistono più (trasparenza)
                        L’azienda deve controllare l’applicazione di norme,
                          principi etici, valori ...




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Il processo
   Progettazione del servizio:
       B, comunicazione
           La comunicazione aziendale
                  Rapporto umano
                       Centralinista, infermiere, OSS, dottore, ufficio
                        amministrazione, operatore della manutenzione, evento,
                        ... Tutte le risorse umane
                  Supporto fisico:
                       Biglietto da visita, la brochure, il luogo di fruizione del
                        servizio, l’abbigliamento, gli strumenti di lavoro, la
                        reception, le aree comuni ...
                  Il mondo virtuale:
                       Web, sms, social network ...
                  Immagine coordinata
                       Logo (colori e caratteri)
                       Brochure, cataloghi, busta, carta, biglietti da visita ...
                       Web ...



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Il processo
   Progettazione del servizio:
       Pianificazione del front-end:
           Generare nuove idee:
                  Braistorming, proposte dei dipendenti, proposte dei clienti,
                   osservazione diretta dell’erogazione
                  Cassetta delle idee per dipendenti e clienti
           Sviluppo e valutazione del servizio:
                    Stabilire in modo unanime in cosa consiste il servizio
                    Descrivere i problemi da affrontare
                    Descrivere le ragioni che lo hanno ispirato
                    Descrivere le fasi
                    Descrivere i benefici del servizio
                    Chiedere a dipendenti e clienti la loro opinione
           Analisi:
                  Economica: costi (assunzioni, addestramento, miglioramento
                   delle strutture ...)
                  Fattibilità tecnico-operativa: abbiamo la forza?


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Il processo
   Progettazione del servizio:
     Implementazione:
           Sviluppo e testing:
                    Coinvolgimento di tutte le parti
                    Prove e approssimazioni successive
                        Aiutano a capire i dettagli “secondari”

           Market testing:
                    Fare provare il servizio ai clienti, dipendenti ...
           Valutazioni successive all’utilizzo
                    Cosa va bene, cosa migliorare




    20/07/2012                                                             29
Il processo
   Progettazione del servizio:
     Blueprint del servizio:
           La progettazione schematica del servizio per:
                    Capire in cosa consiste, capire il processo, capirne le fasi,
                     capire il ruolo che ogni persona ha nell’erogazione
           È una mappa che mostra:
                    Le persone coinvolte
                    Il ruolo dei dipendenti
                    I punti di contatto coi clienti
                    Gli elementi visibili del servizio
                    La suddivisione nelle sue componenti logiche




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Il processo
   Progettazione del servizio:
     Blueprint del servizio: le componenti dello
        schema
           Azioni del cliente: scelta, attività, interazioni ...
                    Telefonata per avere info, ricezione di documenti ...
           Azioni onstage: quello che vede il cliente
                    Colloquio iniziale, incontri, stesura di documenti ...
           Azioni backstage: quello che non viene visto dal
             cliente
                    Riunioni, raccolta di informazioni ...
           Processi di supporto:
                    Quello che serve per supportare il personale di contatto


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Il processo

                       • Ricerca info
 Azioni del cliente    • Valutazione alternative
                       • Compilazione documenti ...              Linea d’interazione

 Azioni onstage del    • Colloquio informativo
    personale di       • Visita degli ambienti
      contatto         • Presentazione del personale ...         Linea di visibilità

Azioni backstage del   • Riunioni di coordinamento
    personale di       • Valutazioni sui degenti
      contatto         • Compilazione dei documenti ...
                                                           Linea d’interazione interna

                       • Amministrazione
Processi di supporto   • Risorse umane
                       • Comunicazione ...


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Il processo
   Progettazione del servizio:
       C, customer satisfaction
           Tutte le 3 P dei servizi devono essere analizzate
                  Strumenti: provare, guardare, parlare con i clienti, interviste,
                   schede, focus group ...
                  Riferimenti, individuare e confrontare:
                       Aspettative dei clienti e livello di importanza dato ai vari
                        singoli servizi
                       Valore percepito dei servizi (soddisfazione)
                  Per capire:
                       Area di miglioramento: i fattori ritenuti importanti dai
                        clienti sui quali c’è un basso livello di soddisfazione
                       Area di disinvestimento: i fattori poco importanti sui
                        quali c’è basso livello di soddisfazione
                       Area di differenziazione: i fattori poco importanti sui
                        quali c’è alta soddisfazione; da tenere sotto osservazione
                       Area di presidio: i fattori importanti sui quali c’è
                        soddisfazione, da mantenere


    20/07/2012                                                                  33
Il processo
   Progettazione del servizio:
     D, recupero del servizio
           Correttezza nelle interazioni: cortesia e attenzione
           Correttezza del risultato: un risarcimento, scuse
           Correttezza procedurale: regole e tempestività nella
             gestione delle lamentele (piano B sempre pronto)
                    Il cliente si aspetta che la persona cui si rivolge risolva la
                     lamentela
           Creare meccanismi di controllo per evitare errori,
            dare regole (check-list)
           Apprendere dalle esperienze: registrare i problemi,
            pensare alle soluzioni


    20/07/2012                                                                    34
La parte tangibile
   Garantire al cliente la reperibilità del
    prodotto/servizio:
     Nel luogo fisico:
           Presenza sul territorio
           Comodità di accesso
           Parcheggi
           Servizio a domicilio ...

     Nel luogo virtuale
           Facilità di utilizzo del sito
           Facilità di reperimento delle informazioni
           Contatti ...

                                                 35
     20/07/2012
La parte tangibile
   Indizi visibili per stabilire la qualità del servizio:
        Servicescape (ambiente di erogazione):
             Esterno:
                    Insegna
                    Ingresso
                    Facciata / struttura esterna
                    Parcheggio
                    Ambiente esterno (giardino, attrezzature)
             Interno:
                    Struttura e layout
                    Attrezzature
                    Segnaletica
                    Atmosfera: colori, temperatura, luminosità, profumi, rumorosità
        Altri elementi tangibili:
             Materiale comunicazione
                    Depliant
                    Biglietti da visita
                    Fatture ...
             Comunicazioni: telefono, mail ...
             Abbigliamento dei dipendenti
             Sito internet
             Strumentazioni
             Cibo ...
    20/07/2012                                                                         36
La parte tangibile
   Ambiente:
     Confezione:
           Crea aspettative nei nuovi clienti

     Facilitatore:
           Supporta le performance di chi lavora nell’ambiente
           Rende più piacevole l’esperienza del cliente e dei
             dipendenti
     Mezzo di socializzazione:
           Luoghi di comunicazione
           Luoghi di rispetto della privacy




    20/07/2012                                                   37
La parte tangibile
   Il comportamento delle persone è
    influenzato dall’ambiente:
     Ambienti complessi (socio – assistenziale): più
        ambienti, più piani, più funzioni ...
           Ambienti di rappresentanza (front)
           Ambienti comuni
           Stanze
           Ambienti di servizio
           Ambienti esterni
           Percorsi per funzioni?
               Visitatori
               Ospiti
               Personale interno e fornitori


    20/07/2012                                      38
La parte tangibile
   Layout:
     Organizzare lo spazio interno:
           Distribuire lo spazio tra le varie funzioni
               Accoglienza
               Zone di passaggio (percorsi diversi)
               Ambienti di servizio, comuni, stanze ...
           Rendere confortevole il soggiorno agli ospiti e ai
            visitatori: zone di comunicazione
           Pensare a zone più tranquille (visite, privacy, letture
            ...)
           Facilitare il lavoro dei dipendenti:
                    Uso delle attrezzature
                    Attività che si ripetono quotidianamente o spesso
                    Spostamento di materiali ...

    20/07/2012                                                           39
La parte tangibile
   Display:
     Organizzare gli spazi e gli oggetti in maniera
        comoda:
           Facile accessibilità e visibilità

     Segnaletica:
           Consente a tutti di spostarsi (nuovi degenti,
            famigliari, fornitori, nuovi dipendenti)
           Posso usare testo, disegni, colori, immagini:
            universalità del messaggio
                    Attenzione alle dimensioni




    20/07/2012                                              40
La parte tangibile
   Atmosfera:
     Colori, profumi, luci, suoni ... Suscitano
      emozioni
     Quali sensazioni deve suscitare l’ambiente:
           Accoglienza
           Relax
           Ordine e pulizia
           Fruibilità:
                    Ospiti e dipendenti




    20/07/2012                                      41
La parte tangibile
   Tenere conto delle necessità di ospiti e
    dipendenti:
     Sanatorio di Paimio, 1929          – 1931, Alvar Aalto:
           Corpo principale per degenti alto e sottile, orientato
            per aerazione ed insolazione
           Colore delle pareti invertito: soffitto scuro, pareti
            chiare




    20/07/2012                                                      42
La parte tangibile
   Nuovo ospedale dei bambini, Parma, oggi:




    20/07/2012                                 43
La parte tangibile
   Nuovo ospedale dei bambini, Parma, oggi:




    20/07/2012                                 44
La parte tangibile
   Nuovo ospedale dei bambini, Parma:
     Principi:
           Esigenze e benessere dei bambini e delle famiglie
                    Percorsi semplici, chiari, identificabili
                    Giochi di luce e di colori, suoni
                    Contatto visivo con l’ambiente naturale
                    Ambienti a misura di bambini: raccolti, colori e arredi
                     residenziali, elementi ludici in tutte le zone, illuminazione
                     naturale e regolabile
                    Camere di degenza strutturate per la permanenza dei
                     genitori; spazi specifici per i genitori
                    Locali ricreativi, didattici, di accoglienza e orientamento
                    Gradualità della cura: stessa area stessa gravità delle
                     patologie (no reparto specialistico)

    20/07/2012                                                                 45
La parte tangibile
   Nuovo ospedale dei bambini, Parma:
     Principi:
           Efficienza e funzionalità per gli operatori
                    Percorsi interni differenziati per diverse categorie
                    Aggregazione dei servizi per aree omogenee
                    Orientamento dell’edificio per illuminazione ottimale
                    Locali appartati e confortevoli per il personale (anche per la
                     “decompressione”)




    20/07/2012                                                                46
Bibliografia
 “Il marketing dei servizi”, Zeithaml, Bitner
 “Management e marketing dei servizi”,
  Gronroos
 “Gestire il marketing dei servizi”, Bateson,
  Douglas Hoffman
 “Marketing relazionale”, Contaldo, Largo
 “Organizzazione aziendale”, Daft
 “Guida alla conoscenza del Nuovo Ospedale
  dei Bambini”, VOB, Volontari Ospedale dei
  Bambini ( www.vobparma.org )
    20/07/2012                              47
Grazie per l’attenzione!

  marco.dalcielo@gruppolen.it
    www.lenformazione.it
“Ha il nostro corpo questo difetto, che più gli si
         prodigano cure e conforti e più
          scopre necessità e bisogni.”
             Santa Teresa di Lisieux

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Corso Len - Marketing dei servizi per il settore socio assistenziale

  • 1. Marketing dei servizi per il settore Socio - Assistenziale A cura di: Marco Dalcielo
  • 2. Il sommario  Da “ieri” a “oggi”  Evoluzioni: società e mercato  Orientamenti possibili  Oggi, quale cliente?  Il marketing  Definizione  Principi  Valore  Livelli dei servizi  Il “Big Bang”, l’origine di tutto  Le persone  Soddisfazione cliente – dipendente  Qualità  Il processo  Progettazione del servizio  A, ricerche  B, comunicazione  C, customer satisfaction  D, recupero del servizio  Blueprint del servizio  La parte tangibile 20/07/2012 2
  • 3. Da “ieri” a “oggi”  Evoluzione della società e del mercato: II° rivoluzione Web 2.0: 2004 industriale: ANNI ’20 e‘30. ANNI ’50 e‘60. Internet 1991 1870 c.a. Primi anni ‘90: marketing dei servizi •Domanda > offerta •Concorrenza fortissima •Aumento delle •Bisogni noti e •Cliente informato ed capacità produttive indifferenziati, fisiologici(no esigente •Minore capacità di segmentazione) •Frammentazione del assorbimento del •Si danno benefici ai clienti mercato mercato ma non si monitora la •Innovazione tecnologica •Ampliamento del situazione molto spinta (e riduzione dei mercato costi) •Innovazione Produzione. •Nuove esigenze sociali: tecnologica •Ecologia. Prodotto. •Equità e solidarietà... Vendita. Relazione. Marketing 20/07/2012 3
  • 4. Da “ieri” a “oggi”  Gli orientamenti possibili:  Alla Produzione: ridurre i costi di produzione, vincere con la concorrenza sul prezzo.  Possiamo permetterci di ridurre tutto a n° di erogazioni a basso prezzo? Persone o numeri?  Al Prodotto: apportare miglioramenti al servizio attuale.  Possiamo permetterci di dimenticare l’evoluzione della società: invecchiamento della popolazione, riduzione del nucleo familiare, richieste di chiarezza, nuove dipendenze ... ?  Alla Vendita: si vende ciò che si ha in modo aggressivo.  Possiamo permetterci di mancare alle promesse fatte? 20/07/2012 4
  • 5. Oggi: quale cliente?  Alcuni pensieri in libertà:  Nel settore socio-assistenziale, chi sono i clienti?  “Primari”, diretti:  Anziani, bambini, adolescenti, ammalati, disabili, pazienti psichici, tossicodipendenti, alcolisti ...  Le loro famiglie, i parenti, gli amici  “Secondari”, indiretti:  La società nel complesso, la Pubblica Amministrazione, il territorio 20/07/2012 5
  • 6. Oggi: quale cliente?  Alcuni pensieri in libertà:  Clienti molto informati, attenti, esigenti, difficili da accontentare  Il cliente chiede un rapporto stretto e coinvolgente con l’azienda  Tempo libero frammentato in tante parti  Esigenze della società: interventi dei movimenti dei consumatori, carta servizi ... 20/07/2012 6
  • 7. Oggi: quale cliente?  Alcuni pensieri in libertà:  Maturità dei mercati e Concorrenza  Ampliamento dei mercati  Evoluzione della tecnologia  Internet: evoluzione sociale  Prosumer :  Clienti che processano info, consumano criticamente, suggeriscono, boicottano ... 20/07/2012 7
  • 8. Oggi: quale cliente?  La produzione, la vendita, il prodotto, da soli, bastano?  In un mondo come il nostro:  La produzione che contiene i costi, la vendita che promette ciò che non può mantenere, il prodotto fuori dal contesto, da soli, non bastano:  Se il prodotto è sbagliato  Se non soddisfa un bisogno  Se la reputazione dell’azienda è cattiva  Se non si considera il cliente ... 20/07/2012 8
  • 9. Il marketing  Si afferma il concetto di marketing:  Gli obiettivi dell’azienda vengono raggiunti conoscendo bisogni ed esigenze dei mercati, e arrivando a soddisfarli in modo più efficace ed efficiente rispetto ai concorrenti.  Cioè, ogni azienda orientata al marketing deve necessariamente: CHIEDERE, ASCOLTARE e RISPONDERE  Definizione:  Processo sociale e gestionale, mediante il quale una persona o un’organizzazione ottiene ciò che costituisce l’oggetto dei propri bisogni e desideri, creando, offrendo e scambiando prodotti e valori con altri. (Kotler, Bowen, Makens) 20/07/2012 9
  • 10. Il marketing  I principi:  Focalizzazione di mercato: ogni azienda non può pensare di operare in ogni mercato e di soddisfare ogni bisogno. E’ necessario individuare il proprio TARGET, il mercato obiettivo.  Orientamento al cliente: assumere il punto di vista del cliente significa essere in costante contatto col mercato attuale e potenziale. Un cliente soddisfatto:  Parla positivamente di noi.  Meno attento ai prezzi e alla concorrenza.  Redditività: il profitto è l’obiettivo di ogni impresa. Esso deve essere raggiunto servendo meglio i clienti rispetto alla concorrenza.  Coordinamento delle attività di marketing: integrare il marketing con le altre funzioni aziendali (ricerche di mercato, promozione, vendita, assistenza, R&S …).  Importanza del marketing interno: attività volte a comunicare con tutto il personale, formarlo e motivarlo affinché serva il cliente in modo adeguato. 20/07/2012 10
  • 11. Il marketing  Tra tanti prodotti, come sceglie il cliente?  In base al valore percepito da quel cliente in quel momento:  Valore: la differenza tra i benefici ottenuti con l’acquisto del prodotto e i costi sostenuti:  Di natura monetaria.  Di natura non monetaria.  Per attirare il cliente devo aumentare il valore del prodotto ai suoi occhi.  Socio – assistenziale: orari più flessibili, servizi integrati (più servizi nella stessa struttura), dialogo con i pazienti e le famiglie (dal paternalismo all’informazione), eventi (interazioni col mondo esterno) ... 11 20/07/2012 11
  • 12. Il marketing  Il prodotto (servizio) come pacchetto (livelli):  Prodotto base (core): beneficio principale ricercato  Azienda settore socio-assistenziale: cura, assistenza  Prodotto atteso: fornisce ulteriori benefici  Azienda settore socio-assistenziale: presenza di spazi verdi nella struttura, orari flessibili, strumentazioni moderne  Prodotto ampliato: per differenziarsi e aggiungere valore al core  Azienda settore socio-assistenziale: laboratori didattici, corsi, letture e cineforum ... 20/07/2012 12
  • 13. Il “Big Bang”, l’origine di tutto Bisogni impliciti Espliciti Sperati & Sognati I bisogni ... ... ... del cliente al centro Facciamo la mappa dei Capire le aspettative: bisogni dei S.W.O.T.: ricognizione dello A, ricerche clienti! “Status Quo”; Per settore: regole e processi Leggi, Processo Miglioramenti Modulistica Comunicazione Customer regolamenti, & carte servizi, Semplificazioni certificazioni ... Front Back Front Back Front Back B,comunicazione C, customer ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... Nuovi Servizi o “Servizi Restaurati” 20/07/2012 13
  • 14. Le persone “In una organizzazione dei servizi, se non servi il cliente dovresti comunque servire chi lo serve”. J. Carlzon, Scandinavian Airline.  Le persone del front:  Sono il servizio  Nulla oltre la persona  Sono l’organizzazione agli occhi del cliente  L’unità rappresenta la totalità (mantenere sempre atteggiamenti ufficiali in presenza dei clienti)  Sono coloro che propagandano il servizio  Possono suggerire o consigliare il cliente 20/07/2012 14
  • 15. Le persone  Soddisfazione del dipendente, soddisfazione del cliente  Creare un clima organizzativo e di servizio buono  L’azienda crea vincoli sociali e interpersonali col dipendente  Si riduce il turnover; le persone esperte, che conoscono il lavoro e l’ambiente, restano  Cercare di fare in modo che si creino relazioni tra i clienti Qualità Soddisfazione Conservazione Valore esterno Soddisfazione interna del del del del servizio del cliente servizio dipendente dipendente Produttività del dipendente 20/07/2012 15
  • 16. Le persone  Le dimensioni della qualità dipendono dal front:  Attenzione: il modello Servqual!  Affidabilità:  Mantenere le promesse, soddisfare le aspettative  Reattività:  Disponibilità e sollecitudine verso le necessità del cliente  Rassicurazione:  Comunicare credibilità, suscitare fiducia e confidenza  Molto importante per le piccole / sconosciute organizzazioni  Empatia:  Attenzione, ascolto, adattabilità, flessibilità  Elementi tangibili:  Aspetto, abbigliamento ... Ordine nella postazione ... 20/07/2012 16
  • 17. Le persone  I ruoli di confine:  Crea il legame con l’ambiente esterno  Il loro lavoro:  Capire, filtrare interpretare le informazioni  Stress, partecipazione emotiva, gestione dei conflitti  Coinvolgimento emotivo: capacità professionali, capacità di ascolto, polivalenza  Simulazioni delle situazioni “no”, ambiente gradevole, pause programmate, alternanza nei compiti del front  Fonti di conflitto: interpersonale e interorganizzativo  Conflitto persona-ruolo: modificare gli “istinti personali”, modificare abbigliamento e comportamento  Conflitto organizzazione-cliente: seguire le regole dell’azienda o le richieste del cliente; richieste eccessive  Conflitto tra clienti: servire più persone insieme, servire esigenze diverse 20/07/2012 17
  • 18. Le persone  Assumere le persone giuste:  Competere per i migliori:  Attirarli con azioni di marketing: convention, incentivi, promuovere le posizioni  Guardare competenze ed inclinazione al servizio:  Conoscenze tecniche (titoli); caratteristiche personali (es.: fisiche); inclinazione: orientamento al servizio e all’aiuto dei colleghi (test, interviste, simulazioni)  Datore di lavoro preferito:  Investire in formazione, predisporre percorsi di carriera, collegare la retribuzione alle performances  Felicità dei dipendenti: qualità della vita, servizi (asilo), corsi, momenti di convivialità ... 20/07/2012 18
  • 19. Le persone  Sviluppare le persone:  Fornire competenze:  Competenze tecniche, on-the-job  Competenze interattive: corsi di formazione  Responsabilizzare i dipendenti:  Dare autonomia nelle decisioni  Dare gli strumenti adeguati: poche regole, trasferire sull’operativo  Promuovere il teamwork:  Parlarsi, collaborare, perché tutti hanno un cliente, tutti svolgono un ruolo  Creare il team tra coloro che svolgono la stessa funzione: riunioni ... 20/07/2012 19
  • 20. Le persone  Fornire sistemi di supporto:  Provate a piantare un chiodo col cacciavite  Misurare la qualità interna: la percezione dei dipendenti sui clienti interni; capire quali sono le relazioni di dipendenza più strette, quali sono i bisogni, per migliorare  Tecnologie e attrezzature: accesso ai dati dei pazienti, attrezzature adeguate ...  Processi interni: semplificare le procedure, ridurre i tempi morti, eliminare moduli inutili ... Andando anche contro le tradizioni  Trattenere i collaboratori validi:  Analisi di clima, qualità della vita, flessibilità degli orari, retribuzione premiante 20/07/2012 20
  • 21. Il processo  Progettazione del servizio:  Le sfide del servizio  Intangibilità, lungo periodo di erogazione, variabilità ...  I 4 rischi nella descrizione dei servizi a parole (dialogo con i dipendenti e i clienti)  Ipersemplificazione: le parole non bastano a descriverlo  Incompletezza: si omettono i dettagli con cui non si ha familiarità  Soggettività: descrizione legata alla propria esperienza  Interpretazione personale: essere più rapidi, più flessibili, cosa significa? 20/07/2012 21
  • 22. Il processo  Progettazione del servizio:  Quale servizio nuovo, quale servizio da migliorare? Quali obiettivi ci poniamo?  Dobbiamo capire chi siamo: S.W.O.T  Forza: le aree di eccellenza dell’azienda  Debolezza: le aree poco sviluppate che potrebbero quindi avere margine di miglioramento  Opportunità e minacce: si deducono dall’analisi del territorio/azienda e dal confronto coi territori/aziende “circostanti”(concorrenza) e con il mercato (clienti)  Cosa fanno i concorrenti? Possiamo imparare?  Benchmarking 20/07/2012 22
  • 23. Il processo  Esercizio: analisi S.W.O.T. Interno Esterno Strenghts (forze): … Opportunities (opportunità): … Weaknesses (debolezze): … Threats (minacce): … 20/07/2012 23
  • 24. Il processo  Progettazione del servizio:  A, ricerche:  Individuare le caratteristiche più importanti per i clienti  I livelli delle loro aspettative  Capire cosa i clienti pensano che l’azienda debba fare quando insorgono problemi  Individuare i clienti insoddisfatti  Controllare periodicamente le performance del nostro servizio e dei collaboratori  Monitorare l’evoluzione delle aspettative e prevedere le aspettative future 20/07/2012 24
  • 25. Il processo  Progettazione del servizio:  A, ricerche:  Programma di ricerca:  Sollecitare le lamentele  Le istanze del cliente  Capire i benefici e caratteristiche che i clienti si aspettano da un servizio  Aspettative future  Fare il cliente  Provare il servizio  Fare sopralluoghi per verificare luoghi e strutture 20/07/2012 25
  • 26. Il processo  Progettazione del servizio:  B, comunicazione  Brand reputation:  La reputazione: è il risultato di un processo di creazione collettiva  Le persone parlano, parlano, parlano ... • Dei servizi, dei comportamenti • Grande potere di accesso alle info • I segreti non esistono più (trasparenza)  L’azienda deve controllare l’applicazione di norme, principi etici, valori ... 20/07/2012 26
  • 27. Il processo  Progettazione del servizio:  B, comunicazione  La comunicazione aziendale  Rapporto umano  Centralinista, infermiere, OSS, dottore, ufficio amministrazione, operatore della manutenzione, evento, ... Tutte le risorse umane  Supporto fisico:  Biglietto da visita, la brochure, il luogo di fruizione del servizio, l’abbigliamento, gli strumenti di lavoro, la reception, le aree comuni ...  Il mondo virtuale:  Web, sms, social network ...  Immagine coordinata  Logo (colori e caratteri)  Brochure, cataloghi, busta, carta, biglietti da visita ...  Web ... 20/07/2012 27
  • 28. Il processo  Progettazione del servizio:  Pianificazione del front-end:  Generare nuove idee:  Braistorming, proposte dei dipendenti, proposte dei clienti, osservazione diretta dell’erogazione  Cassetta delle idee per dipendenti e clienti  Sviluppo e valutazione del servizio:  Stabilire in modo unanime in cosa consiste il servizio  Descrivere i problemi da affrontare  Descrivere le ragioni che lo hanno ispirato  Descrivere le fasi  Descrivere i benefici del servizio  Chiedere a dipendenti e clienti la loro opinione  Analisi:  Economica: costi (assunzioni, addestramento, miglioramento delle strutture ...)  Fattibilità tecnico-operativa: abbiamo la forza? 20/07/2012 28
  • 29. Il processo  Progettazione del servizio:  Implementazione:  Sviluppo e testing:  Coinvolgimento di tutte le parti  Prove e approssimazioni successive  Aiutano a capire i dettagli “secondari”  Market testing:  Fare provare il servizio ai clienti, dipendenti ...  Valutazioni successive all’utilizzo  Cosa va bene, cosa migliorare 20/07/2012 29
  • 30. Il processo  Progettazione del servizio:  Blueprint del servizio:  La progettazione schematica del servizio per:  Capire in cosa consiste, capire il processo, capirne le fasi, capire il ruolo che ogni persona ha nell’erogazione  È una mappa che mostra:  Le persone coinvolte  Il ruolo dei dipendenti  I punti di contatto coi clienti  Gli elementi visibili del servizio  La suddivisione nelle sue componenti logiche 20/07/2012 30
  • 31. Il processo  Progettazione del servizio:  Blueprint del servizio: le componenti dello schema  Azioni del cliente: scelta, attività, interazioni ...  Telefonata per avere info, ricezione di documenti ...  Azioni onstage: quello che vede il cliente  Colloquio iniziale, incontri, stesura di documenti ...  Azioni backstage: quello che non viene visto dal cliente  Riunioni, raccolta di informazioni ...  Processi di supporto:  Quello che serve per supportare il personale di contatto 20/07/2012 31
  • 32. Il processo • Ricerca info Azioni del cliente • Valutazione alternative • Compilazione documenti ... Linea d’interazione Azioni onstage del • Colloquio informativo personale di • Visita degli ambienti contatto • Presentazione del personale ... Linea di visibilità Azioni backstage del • Riunioni di coordinamento personale di • Valutazioni sui degenti contatto • Compilazione dei documenti ... Linea d’interazione interna • Amministrazione Processi di supporto • Risorse umane • Comunicazione ... 20/07/2012 32
  • 33. Il processo  Progettazione del servizio:  C, customer satisfaction  Tutte le 3 P dei servizi devono essere analizzate  Strumenti: provare, guardare, parlare con i clienti, interviste, schede, focus group ...  Riferimenti, individuare e confrontare:  Aspettative dei clienti e livello di importanza dato ai vari singoli servizi  Valore percepito dei servizi (soddisfazione)  Per capire:  Area di miglioramento: i fattori ritenuti importanti dai clienti sui quali c’è un basso livello di soddisfazione  Area di disinvestimento: i fattori poco importanti sui quali c’è basso livello di soddisfazione  Area di differenziazione: i fattori poco importanti sui quali c’è alta soddisfazione; da tenere sotto osservazione  Area di presidio: i fattori importanti sui quali c’è soddisfazione, da mantenere 20/07/2012 33
  • 34. Il processo  Progettazione del servizio:  D, recupero del servizio  Correttezza nelle interazioni: cortesia e attenzione  Correttezza del risultato: un risarcimento, scuse  Correttezza procedurale: regole e tempestività nella gestione delle lamentele (piano B sempre pronto)  Il cliente si aspetta che la persona cui si rivolge risolva la lamentela  Creare meccanismi di controllo per evitare errori, dare regole (check-list)  Apprendere dalle esperienze: registrare i problemi, pensare alle soluzioni 20/07/2012 34
  • 35. La parte tangibile  Garantire al cliente la reperibilità del prodotto/servizio:  Nel luogo fisico:  Presenza sul territorio  Comodità di accesso  Parcheggi  Servizio a domicilio ...  Nel luogo virtuale  Facilità di utilizzo del sito  Facilità di reperimento delle informazioni  Contatti ... 35 20/07/2012
  • 36. La parte tangibile  Indizi visibili per stabilire la qualità del servizio:  Servicescape (ambiente di erogazione):  Esterno:  Insegna  Ingresso  Facciata / struttura esterna  Parcheggio  Ambiente esterno (giardino, attrezzature)  Interno:  Struttura e layout  Attrezzature  Segnaletica  Atmosfera: colori, temperatura, luminosità, profumi, rumorosità  Altri elementi tangibili:  Materiale comunicazione  Depliant  Biglietti da visita  Fatture ...  Comunicazioni: telefono, mail ...  Abbigliamento dei dipendenti  Sito internet  Strumentazioni  Cibo ... 20/07/2012 36
  • 37. La parte tangibile  Ambiente:  Confezione:  Crea aspettative nei nuovi clienti  Facilitatore:  Supporta le performance di chi lavora nell’ambiente  Rende più piacevole l’esperienza del cliente e dei dipendenti  Mezzo di socializzazione:  Luoghi di comunicazione  Luoghi di rispetto della privacy 20/07/2012 37
  • 38. La parte tangibile  Il comportamento delle persone è influenzato dall’ambiente:  Ambienti complessi (socio – assistenziale): più ambienti, più piani, più funzioni ...  Ambienti di rappresentanza (front)  Ambienti comuni  Stanze  Ambienti di servizio  Ambienti esterni  Percorsi per funzioni?  Visitatori  Ospiti  Personale interno e fornitori 20/07/2012 38
  • 39. La parte tangibile  Layout:  Organizzare lo spazio interno:  Distribuire lo spazio tra le varie funzioni  Accoglienza  Zone di passaggio (percorsi diversi)  Ambienti di servizio, comuni, stanze ...  Rendere confortevole il soggiorno agli ospiti e ai visitatori: zone di comunicazione  Pensare a zone più tranquille (visite, privacy, letture ...)  Facilitare il lavoro dei dipendenti:  Uso delle attrezzature  Attività che si ripetono quotidianamente o spesso  Spostamento di materiali ... 20/07/2012 39
  • 40. La parte tangibile  Display:  Organizzare gli spazi e gli oggetti in maniera comoda:  Facile accessibilità e visibilità  Segnaletica:  Consente a tutti di spostarsi (nuovi degenti, famigliari, fornitori, nuovi dipendenti)  Posso usare testo, disegni, colori, immagini: universalità del messaggio  Attenzione alle dimensioni 20/07/2012 40
  • 41. La parte tangibile  Atmosfera:  Colori, profumi, luci, suoni ... Suscitano emozioni  Quali sensazioni deve suscitare l’ambiente:  Accoglienza  Relax  Ordine e pulizia  Fruibilità:  Ospiti e dipendenti 20/07/2012 41
  • 42. La parte tangibile  Tenere conto delle necessità di ospiti e dipendenti:  Sanatorio di Paimio, 1929 – 1931, Alvar Aalto:  Corpo principale per degenti alto e sottile, orientato per aerazione ed insolazione  Colore delle pareti invertito: soffitto scuro, pareti chiare 20/07/2012 42
  • 43. La parte tangibile  Nuovo ospedale dei bambini, Parma, oggi: 20/07/2012 43
  • 44. La parte tangibile  Nuovo ospedale dei bambini, Parma, oggi: 20/07/2012 44
  • 45. La parte tangibile  Nuovo ospedale dei bambini, Parma:  Principi:  Esigenze e benessere dei bambini e delle famiglie  Percorsi semplici, chiari, identificabili  Giochi di luce e di colori, suoni  Contatto visivo con l’ambiente naturale  Ambienti a misura di bambini: raccolti, colori e arredi residenziali, elementi ludici in tutte le zone, illuminazione naturale e regolabile  Camere di degenza strutturate per la permanenza dei genitori; spazi specifici per i genitori  Locali ricreativi, didattici, di accoglienza e orientamento  Gradualità della cura: stessa area stessa gravità delle patologie (no reparto specialistico) 20/07/2012 45
  • 46. La parte tangibile  Nuovo ospedale dei bambini, Parma:  Principi:  Efficienza e funzionalità per gli operatori  Percorsi interni differenziati per diverse categorie  Aggregazione dei servizi per aree omogenee  Orientamento dell’edificio per illuminazione ottimale  Locali appartati e confortevoli per il personale (anche per la “decompressione”) 20/07/2012 46
  • 47. Bibliografia  “Il marketing dei servizi”, Zeithaml, Bitner  “Management e marketing dei servizi”, Gronroos  “Gestire il marketing dei servizi”, Bateson, Douglas Hoffman  “Marketing relazionale”, Contaldo, Largo  “Organizzazione aziendale”, Daft  “Guida alla conoscenza del Nuovo Ospedale dei Bambini”, VOB, Volontari Ospedale dei Bambini ( www.vobparma.org ) 20/07/2012 47
  • 48. Grazie per l’attenzione! marco.dalcielo@gruppolen.it www.lenformazione.it “Ha il nostro corpo questo difetto, che più gli si prodigano cure e conforti e più scopre necessità e bisogni.” Santa Teresa di Lisieux