2. definizione
In fisica la velocità viene definita come il
rapporto tra lo spazio percorso e il tempo
impiegato V=S/T
In ambito sportivo la velocità è quella
qualità fisica condizionale che ci permette
di eseguire qualunque gesto motorio nel
minor tempo possibile
3. La velocità è una
qualità indispensabile
per eccellere nella
maggioranza degli
sport, sia individuali
che di squadra
4. Concetti introduttivi
Spesso si impiegano i termini velocità e rapidità
come se fossero sinonimi; in realtà con il termine
rapidità si indica la capacità di muovere nel più
breve tempo possibile una parte del corpo, con
velocità lo spostamento dell’intero corpo nello
spazio con e senza attrezzi. La rapidità è quindi
una forma elementare della velocità
strettamente dipendente dall’efficienza del
sistema nervoso, mentre la velocità è una
capacità complessa, condizionata dal sistema
nervoso e muscolare, oltre che dalla tecnica
esecutiva del soggetto.
5. La velocità dipende
Dalla capacità del sistema nervoso di
trasmettere ai muscoli interessati il
comando che avvia la contrazione
Dall’azione di contrazione dei muscoli
che potrà essere più o meno rapida
6. Fibre muscolari
Le fibre a contrazione rapida (bianche, di tipo II o FT, dall'inglese "Veloce
twitch"), intervengono nelle azioni muscolari rapide ed intense. Al loro interno
troviamo un'elevata concentrazione degli enzimi tipici del metabolismo
anaerobico alattacido e glicolitico.
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muscolari.html
7. Velocisti si nasce
La velocità dipende essenzialmente dalle fibre
bianche dei nostri muscoli. Sono le fibre della
potenza e fanno parte del nostro patrimonio
genetico;
Da sempre esistono bambini più veloci rispetto ad
altri più lenti, come esistono bambini più
resistenti rispetto ad altri meno
8. allenabilità
Fino a qualche tempo fa la velocità veniva
considerata una capacità scarsamente
migliorabile ( non più del 20 %)
Recentemente si è compreso che, pur se alcuni
aspetti genetici non possono essere migliorabili,
la velocità segue anch’essa un processo
d’apprendimento
9. 1°classificazione
Velocità ciclica: si dice velocità
ciclica se lo stesso gesto motorio
è ripetuto di continuo come ad
esempio nella corsa, nel ciclismo o nel nuoto.
Velocità aciclica: si dice velocità aciclica
quando il gesto motorio è irregolare e
variano sia l'intensità che la velocità come
ad es. nel calcio o nel basket.
11. La velocità di reazione semplice
La velocità di reazione elementare riveste
una grande importante per il risultato,
infatti ad esempio nella gare di atletica dei
100 m, l'atleta deve reagire nel minor
tempo possibile allo sparo dello starter. In
questo caso, assume grande importanza il
tempo di latenza, cioè il tempo compreso
tra la percezione dello stimolo e l'azione
muscolare.
Guarda il video
12. La velocità di reazione complessa
Negli sport di situazione, invece, la velocità di
reazione gioca un ruolo diverso in quanto prima di
eseguire un'azione è necessario analizzare
informazioni situazionali ed è necessario
scegliere l'azione più idonea ad una
determinata azione. Ad es. nella pallavolo, al
momento della schiacciata, l'attaccante deve
prima valutare la traiettoria della palla, la
disposizione dei difensori e del muro e scegliere
quindi l'azione più efficace al fine di fare il punto.
13. La velocità gestuale
La velocità gestuale è la capacità di eseguire un’azione
singola nel più breve tempo. Un esempio è l’esecuzione
di un salto, il lancio di un attrezzo, la presa di una palla.
L’attivazione muscolare è massima sia che il movimento
riguardi un segmento del corpo libero da sovraccarichi
esterni sia che preveda l’accelerazione di masse esterne,
come nei lanci. Questa attivazione muscolare rappresenta
il problema centrale per il miglioramento della velocità
perché dipende dalla capacità del sistema neuro-
muscolare di esprimere rapidamente elevati livelli di
forza. Dunque la velocità gestuale, secondo alcuni
allenatori e ricercatori sportivi, è condizionata dalla forza
chiamata “esplosiva” che consente di esprimere una
tensione molto elevata in tempi brevissimi.
14. La velocità di spostamento o di
accelerazione
La velocità di accelerazione è una forma
complessa di velocità (sprint)
La classica gara sono le gare di velocità in
atletica leggera i 100mt, 200mt, 400mt ( gli
sprinter)
E’ quella velocità che ti permette di
spostare il corpo nello spazio
15. Temp
o
Atleta Luogo Data
1
0
0
m
9"58 Usain Bolt Berlino
16
agosto
2009
2
0
0
m
19"19 Usain Bolt Berlino
20
agosto
2009
4
0
0
m
43"18
Michael
Johnson
Siviglia
26
agosto
1999
Temp
o
Atleta Luogo Data
1
0
0
m
10"49
Florence
Griffith-
Joyner
Indianapolis
16 luglio
1988
2
0
0
m
21"34
Florence
Griffith-
Joyner
Seul
29
settemb
re 1988
4
0
0
m
47"60 Marita Koch Canberra
6
ottobre
1985
Record mondiali
Outdoor
Uomini
Donne
17. I fattori della velocità
Esistono fattori che influenzano la velocità quali: doti naturali,lo sviluppo
e l'apprendimento del soggetto, inoltre l’età, il sesso, le caratteristiche
antropometriche, la costituzione, la tecnica e la socializzazione.
Altri fattori sono di tipo cognitivo sensoriale e psichico: concentrazione,
elaborazione mentale, motivazione e forza di volontà, esperienza e
capacità di anticipazione, forza mentale e capacità di apprendimento.
I fattori di natura propriamente NERVOSA: reclutamento e frequenza
degli impulsi motori, l’alternanza tra eccitazione ed inibizione del
sistema nervoso, velocità di conduzione nervosa, pre-attivazione nervosa,
attivazione riflessa, pattern(schema) di attivazione neuromuscolare.
I fattori tendineo-muscolari: distribuzione e tipi di fibre muscolari,
sezione muscolare, velocità di contrazione, elasticità muscolare e
tendinea, allungabilità, lunghezza dei muscoli e leve di forza,
trasformazione energetica e temperatura del muscolo.
18. La velocità in relazione all’età
Lo sviluppo della velocità è strettamente correlata alla
maturazione morfologica e funzionale dell’individuo.
E’ tra gli 8 e 16 anni l’età più favorevole per lo sviluppo di
questa qualità.
La max velocità di accelerazione è intorno ai 20 anni.
Con la max frequenza di movimenti si deve migliorare
anche la coordinazione(il controllo).
Con l’aumentare dell’età il fattore velocità è la prima che
diminuisce ed in modo più evidente rispetto alle altre.
19. Velocità pura e metabolismo energetico
Il metabolismo energetico che influenza maggiormente la velocità è
quello anaerobico alattacido (che sfrutta l'adenosin tri fosfato [ATP] e
la creatin-fosfato [CP]), supportato da quello anaerobico lattacido
(che sfrutta la glicolisi anaerobica [glucosio liberato dal glicogeno
muscolare o ottenuto per neoglucogenesi(processo di sintesi del
glucosio a partire da precursori non glucidici es.acido lattico prodotto
dalla glicolisi anaerobica, aminoacidi derivanti dall’alimentazione o
glicerolo derivante dalla scomposizione dei trigliceridi); in questo
caso, i fattori limitanti la prestazione e che quindi devono essere
ALLENATI sono:
La capacità muscolare di avere elevate concentrazioni di ATP e
creatin-fosfato.
La potenza muscolare, ovvero l'attività degli enzimi che scindono la
creatin-fosfato e la specializzazione delle fibre muscolari.
Meno rispetto agli altri (nella velocità pura!), il potenziale lattacido;
ovvero l'efficacia della produzione di energia attraverso la glicolisi
anaerobica (più utile nella forza veloce, nella resistenza alla forza
veloce e nella resistenza massimale alla velocità).