CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
Volterra - ITCG Niccolini
1. Documentazione delle Unità di competenza:
U450 - Il territorio.
U492 - Emergenza idrica, rischio idrogeologico e risorsa acqua.
U190 - Messaggi dal cielo.
U491 - Risorse ambientali.
Istituto scolastico:
I.T.C. “F. Niccolini” - Volterra
2. Descrizione della genesi del percorso didattico.
L’indirizzo formativo dell’Istituto (a seguito della riforma Gelmini ex
Geometri, scuola deputata al territorio), non può non creare i
presupposti per una figura progettuale tecnica sensibile ad esso.
Gli ultimi anni in particolare hanno evidenziato numerose variazioni
climatiche, le quali hanno prodotto notevoli conseguenze su ambiente,
territorio e stabilità delle strutture ivi insistenti.
Lo scrivente, già ingegnere civile con piano di studi orientato più
all’ambiente che alle strutture, sulla base delle proprie esperienze e
competenze, ha ritenuto opportuno creare i presupposti per gli allievi
delle classi in oggetto affinché essi acquisiscano capacità di lettura del
territorio e delle sue modificazioni a seguito dell’intervento dell’uomo.
L’approccio didattico, esulando da una vera valutazione di impatto
ambientale (V.I.A.) ne sta fissando le basi per il suo sviluppo nel
proseguo del corso di studi.
Il tutto si traduce in un percorso formativo certamente non esclusivo
della disciplina dello scrivente (Topografia, ndr), ma anzi coinvolgente
anche altre discipline di indirizzo tecnico, quali Geopedologia,
Costruzioni, Progettazione, Diritto, Economia,…)
3. Descrizione del percorso didattico.
In una prima fase gli allievi sono stati introdotti all’argomento dell’Unità
Didattica prendendo spunto da fenomeni naturali che hanno avuto
conseguenze fisiche, economiche e sociali per la popolazione: ricerche
e raccolta informazioni su notiziari, news, quotidiani, internet, … su
eventi meteorici che negli ultimi anni in particolar modo hanno messo in
crisi il sistema ambiente – territorio.
Vari episodi degli ultimi anni, verificatisi in vari ambiti geografici, hanno
evidenziato la difficoltà del territorio di assorbire le usuali intensità di
fenomeni meteorici.
L’avvio del progetto è avvenuto nel mese di aprile, mediante una
sessione di Brainstoming. Per gli allievi, l’approccio, non essendo mai
stato utilizzato, è risultato nuovo e coinvolgente, ed ha posto le basi per
entrambe le unità didattiche. L’ampia discussione ha prodotto una serie
di riflessioni che qui si riportano mediante la foto del loro lavoro.
4.
5. U450 - Il territorio.
U492 - Emergenza idrica, rischio idrogeologico
e risorsa acqua.
Destinatari:
Classe: 3° e 4° Indirizzo: Costruzione, Ambiente e Territorio
Ore dedicate al percorso: 12
6. Descrizione della genesi del percorso
didattico.
Effetto serra.
Fenomeno naturale, permette il riscaldamento
fino ad una temperatura adatta alla vita
dell'atmosfera terrestre; è possibile per la
presenza in essadi alcuni gas detti gas serra.
Negli scorsi decenni l'equilibrio energetico
della terra è stato alterato dalle attività dell'uomo
che hanno provocato un aumento sempre più
rapido della concentrazione di questi gas
nell'atmosfera.
Aumento anomalo della temperatura
atmosferica.
Previsto un aumento della temperatura media
globale compreso tra 1,4 e 5,8 gradi Celsius.
L'aumento della temperatura atmosferica è la
causa principale dei cambiamenti climatici.
7. Descrizione della genesi del percorso didattico.
i gas capaci di alterare l'effetto serra;
il protocollo di Kyoto;
gli obiettivi di riduzione delle emissioni;
la limitatezza delle risorse del pianeta Terra;
la frequente irreversibilità delle risorse naturali;
l’apporto umano e le sue possibili azioni migliorative.
8. Il passo successivo ha coinvolto gli allievi nella vesti di docente/discente, in cui ognuno
di essi hanno espresso informazioni, pareri e punti di vista sia durante la loro personale
esposizione sia durante l’esposizione dei compagni, in un periodo temporale di circa
una settimana (4 ore); il tutto controllato dallo scrivente affinché gli allievi seguano gli
obiettivi del presente progetto.
Si sono evidenziati contributi e interventi da parte di allievi che solitamente hanno una
partecipazione più limitata.
Sono state condotte alcune prove di valutazione, mirate a certificare i livelli di
competenze raggiunti nelle rispettive classi:
- una di queste si è svolta durante una delle visite guidate e, infine, nella classe 3°,
una valutazione sulla capacità di redigere una breve presentazione (in altra
presentazione);
- un’altra in classe mediante questionario su aspetti trattati durante i vari momenti del
corso e, infine, nella classe 4°, una valutazione sulla capacità di redigere una relazione
(vedi diagramma di valutazione globale in questa presentazione). L’esito meno favorevole
deriva dalle minori competenze medie degli allievi della classe 4° rispetto a quelli della classe 3°.
9. Alcuni momenti della visita ambientale in località Monterufoli-Castelli (comune di
monteverdi Marittimo), con aspetti naturalistici e faunistici.
Biancone
Quadro sinottico in ingresso alla tenuta naturalistica protetta.
Vari minerali presenti
10. Alcuni momenti della visita ambientale in località Monterufoli-Castelli (comune di
monteverdi Marittimo), con aspetti naturalistici e faunistici.
Tulipa
australis
Narcissus
poeticus
Campanula
medium Fenomeno naturale stratigrafico e idrografico in loco.
13. Alcune riflessioni.
Gli allievi, infine, propongono delle riflessioni, necessarie per rendere il nostro
Paese resiliente ai futuri impatti dei cambiamenti climatici (e che qui sono
state riassunte sena distinzione di classe e di UdC):
- esortare un impegno istituzionale e popolare a trasformare il rischio dei
cambiamenti climatici, attuali e futuri, in un insieme di azioni e criteri per lo
sviluppo sostenibile della nostra società, in quanto l’azione di adattamento
è portatrice di innovazione e sviluppo in molti settori chiave per il nostro
Paese;
- sensibilizzare un uso responsabile del territorio, sia per sfruttarlo in quanto
tale sia per quanto concerne l’impiego delle sue risorse, da parte di tutte le
persone, a cominciare dal personale tecnico preposto ad opere di
ingegneria civile.
14. U190 - Messaggi dal cielo.
U491 - Risorse ambientali.
Destinatari:
Classi: 3° e 4° Indirizzo: Costruzione, Ambiente e Territorio
Ore dedicate al percorso: 14
15. Al termine della sessione di Braimstorming, ogni allievo ha scelto un
aspetto/causa che lo ha colpito maggiormente tra quelli elencati e
selezionati, impegnandosi ad eseguire una ricerca personale di
raccolta informazioni.
Qui si produce una piccola raccolta da parte degli allievi.
Bomba d'acqua nel Trevigiano, 4 morti e 8 feriti. Il Governo: ora si cambia
pagina.
16. AVOLA, 7 NOVEMBRE 2014.
La bomba d’acqua e le
violente raffiche di vento si
sono abbattute sulla città
alle ore 1,40 di stanotte
creando innumerevoli
danni. Allagamenti nelle
abitazioni, torrenti di fango
e detriti nelle strade più a
rischio quali via Miramare,
viale Santuccio, via
Siracusa. E si inizia a fare
la conta dei danni. In via
Labriola il vento ha
abbattuto gli alberi
dell’istituto “Enrico Mattei”
sradicando anche la grata
di recinzione. Si attendono
ora le informazioni dalla
protezione civile e dalle
forze dell’ordine già
all’opera sul territorio per
verificare quanto accaduto.
17. Ponte del Diavolo.
Alla prima bomba d’acqua dell’inverno
2102, l’intera provincia di Massa-
Carrara, e in particolare la Lunigiana, è
stata ancora una volta travolta da
frane, allagamenti e esondazioni dei
torrenti. Non sono state risparmiate
neanche le zone di Aulla, dove si erano
appena finito di riparare ai danni
dell’anno scorso, né quella di
Lavacchio, dove erano morte tre
persone nel novembre 2010. A essere
sconvolta dalla pioggia caduta
soprattutto tra le 23.30 e le tre di
questa notte, sono varie parti della
provincia, anche nelle città di Massa e
di Carrara: strade trasformate in
torrenti, automobili trascinate via dalla
corrente, piani interrati e piani terreni
delle abitazioni invasi dall’acqua.
Fortunatamente, la potenza della
pioggia è scemata dopo le 3, ma a
scatenare l’indignazione dei cittadini
sono le conseguenze di questa prima
bomba d’acqua: si teme cosa potrà
accadere al ripetersi dell’evento
(omissis).
18. Rischio climatico e adattamento: alcune proposte
“Adattamento” : ridurre il rischio e i danni derivanti dagli impatti negativi
(presenti e futuri) dal punto di vista socio-economico e sfruttare i potenziali
benefici della situazione. Prevenire gli impatti significa ridurre l’ammontare
dei danni e dei costi dei futuri ed eventuali disastri. L’adattamento si
realizza attraverso l’elaborazione di strategie nazionali, regionali e locali da
attuarsi mediante piani di azione.
Cosa fa l’Italia? Nel luglio 2014 elaborato una Strategia Nazionale di
Adattamento, (SNA), che ha provveduto ad elaborare i tre rapporti alla base
della Strategia:
• su un’analisi delle vulnerabilità ai cambiamenti climatici di molti settori del
nostro paese;
• su una analisi della Strategia Europea di Adattamento
• sulla visione strategica nazionale.
19. Il passo successivo ha coinvolto gli allievi nella vesti di docente/discente, in cui ognuno
di essi hanno espresso informazioni, pareri e punti di vista sia durante la loro personale
esposizione sia durante l’esposizione dei compagni, in un periodo temporale di circa
una settimana (4 ore); il tutto controllato dallo scrivente affinché gli allievi seguano gli
obiettivi del presente progetto.
Si sono evidenziati contributi e interventi da parte di allievi che solitamente hanno una
partecipazione più limitata.
Sono state condotte alcune prove di valutazione, mirate a certificare i livelli di
competenze raggiunti nelle rispettive classi:
- una di queste si è svolta durante una delle visite guidate e, infine, una valutazione
sulla capacità di redigere una breve presentazione nella classe 3° (vedi diagramma di
valutazione globale in questa presentazione);
- un’altra in classe mediante questionario su aspetti trattati durante i vari momenti del
corso e, infine, una valutazione sulla capacità di redigere una relazione nella classe 4°
(vedi altra presentazione).
20. Alcuni momenti della visita ambientale, con aspetti di dissesto geologico alla
Badia Camaldolese.
Fenomeni di
dissesto
idrogeologico in
zona “Le Balze”
21.
22. Alcune riflessioni.
Gli allievi, infine, propongono delle riflessioni, necessarie per rendere il
nostro Paese resiliente ai futuri impatti dei cambiamenti climatici (e
che qui sono state riassunte sena distinzione di classe e di UdC):
- esortare un impegno istituzionale e popolare a trasformare il rischio dei
cambiamenti climatici, attuali e futuri, in un insieme di azioni e criteri per lo
sviluppo sostenibile della nostra società, in quanto l’azione di adattamento
è portatrice di innovazione e sviluppo in molti settori chiave per il nostro
Paese;
- sensibilizzare un uso responsabile del territorio, sia per sfruttarlo in quanto
tale sia per quanto concerne l’impiego delle sue risorse, da parte di tutte le
persone, a cominciare dal personale tecnico preposto ad opere di
ingegneria civile.