Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Sesto fiorentino primaria de amicis
1. PROGETTO 197 :
L'EDUCAZIONE AMBIENTALE PER I PICCOLI
UNITA’ DI COMPETENZA:
QUESTO OGGETTO DOVE LO METTO?
I Circolo Didattico Sesto Fiorentino
Scuola Primaria E. De Amicis
Classi Prime
2. L'unità di competenza è rivolta agli alunni del primo anno della scuola
primaria ed è inserita nel percorso di educazione scientifica.
Il lavoro è iniziato in classe attraverso attività di osservazione e
descrizione di oggetti di uso quotidiano, in un secondo momento
le attività sono state rivolte a oggetti di origine naturale durante la
visita a un parco cittadino, giochi e attività di gruppo hanno permesso
di iniziare a comprendere la necessità di assumere comportamenti
virtuosi e di rispetto per l'ambiente.
Ore dedicate al percorso:
22 ore
Destinatari:
3. DESCRIZIONE
L'unità di competenza è rivolta agli alunni del primo anno della
scuola primaria ed è inserita nel percorso di educazione
scientifica.
Il lavoro è cominciato in classe attraverso attività di osservazione
e descrizione di oggetti di uso quotidiano, in un secondo
momento le attività sono state rivolte a oggetti di origine
naturale durante la visita a un parco cittadino, giochi e attività di
gruppo hanno permesso di iniziare a comprendere la necessità di
assumere comportamenti virtuosi e di rispetto per l'ambiente.
4. LA PROGETTAZIONE:
Gli insegnanti di area scientifica delle classi prime del plesso E. De
Amicis hanno frequentato il Corso per la costruzione di unità di
competenza sui Cambiamenti climatici con metodi innovativi
nell’anno scolastico 2014 - 2015.
Sfruttando le competenze attivate inseriscono annualmente
argomenti di educazione ambientale nella progettazione didattica.
LE DISCIPLINE COINVOLTE:
Scienze
Geografia
Lingua italiana
Storia
5. IL CURRICOLO
In classe prima partendo dall'osservazione e dalla manipolazione di
oggetti di uso quotidiano, si guidano i bambini ad individuarne le
proprietà e ad operare confronti e classificazioni in base ad esse.
In classe seconda la proposta si orienta verso l'identificazione dei diversi
materiali di cui alcuni oggetti sono costituiti soffermandosi, in particolare,
sulla classe dei metalli. Pertanto nelle prime due classi si proporranno
argomenti e attività relativi alla raccolta differenziata e al riciclo.
In classe terza si sperimenta un percorso sulla combustione (combustibili,
energia…) pertanto saranno affrontati argomenti sulle fonti di energia
fossili e rinnovabili.
In classe quarta lavoreremo sull’acqua e i suoi passaggi di stato, perciò
potranno essere affrontati argomenti attinenti ai cambiamenti climatici.
In classe quinta lavorando su volume e capacità e sulla misura relative, si
affronteranno argomenti riguardanti il consumo consapevole della risorsa
idrica.
6. MACRO-COMPETENZA:
Sapere adottare comportamenti virtuosi per la mitigazione e
l'adattamento.
COMPETENZE:
Ha atteggiamenti di cura verso l'ambiente naturale e ne
apprezza il valore.
COMPETENZE TRASVERSALI:
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
7. OBIETTIVI:
• Conoscere il territorio circostante attraverso l'approccio
percettivo e l'osservazione diretta.
• Individuare, attraverso l'interazione diretta, la struttura di
oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli
nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli,
riconoscerne funzioni e modi d'uso.
• Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.
• Muoversi consapevolmente nello spazio circostante,
orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli
indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.)
8. Il metodo di lavoro è stata di tipo laboratoriale :
• realizzazione dell’esperienza a livello individuale, quando possibile, o
osservazione della stessa;
•elaborazione personale tramite testi e disegni;
•lettura di tutti gli elaborati e discussione collettiva;
•rielaborazione individuale del proprio testo per correggere o aggiungere;
•descrizione definitiva dell’esperienza elaborata dall’insegnante tenendo
conto dei lavori dei bambini e mettendo in evidenza i concetti
fondamentali che si voleva fare apprendere.
9.
10. Cerchiamo con i bambini alcuni oggetti presenti nell’aula e chiediamo loro
di parlare di essi; inizialmente stimoliamo una conversazione libera,
accettando qualsiasi tipo di osservazioni e descrizioni.
In seguito stimoliamo gli alunni, con richieste opportune, a concentrarsi
con l’osservazione sulle proprietà degli oggetti: “Come è ?“
11. Prepariamo una raccolta di oggetti, ricercandoli dentro e fuori la scuola, e
allestiamo il “Museo degli oggetti”.
Costruiamo insieme ai bambini un cartellone intitolato “Parole proprietà”:
tanti cartellini con scritte le proprietà usate dai bambini nelle descrizioni
degli oggetti del museo e che sarà arricchito durante il lavoro
In questa fase i
bambini non sanno
ancora scrivere,
perciò il cartellone è
un indispensabile
supporto alla loro
autonomia.
12. Indovina l’oggetto: un bambino esce dall’aula e gli altri scelgono un oggetto del
museo e ne indicano alcune proprietà. Il bambino rientra e deve cercare di
indovinare l’oggetto in base alle proprietà che gli sono riferite.
Caccia all’oggetto: dividiamo la classe in
gruppi; ad ogni gruppo è dato,
segretamente, un cartellino con una
delle parole proprietà conosciute e con il
comando di ricercare nella classe tutti gli
oggetti che possiedono questa proprietà
ed esponili sul banco”. Dopo un certo
periodo di tempo, si prende in esame
una raccolta di oggetti alla volta e i
gruppi che non l’hanno preparata
devono indovinare in base a quale
proprietà è stato fatta.
13. Il trenino delle proprietà” Un bambino è nominato macchinista del treno e mostra ai
compagni un oggetto del museo. Quindi comincia a muoversi nella stanza
fermandosi davanti ad un bambino per volta: può salire sul treno solo chi è in grado
di enunciare una proprietà relativa all’oggetto mostrato.
Il trenino degli oggetti: In questo caso il capotreno mostra il cartellino di una
proprietà e i compagni, per salire sul treno, devono nominare un oggetto che la
possiede.
14. La collaborazione
con gli operatori del
Laboratorio Didattico
Ambientale di Villa
Demidoff ha
permesso di svolgere
le attività per la
realizzazione del
progetto.
Le attività svolte nel
parco sono state
riprese approfondite
a scuola.
15. All’arrivo ci ha accolto Emanuele (un esperto del Laboratorio di Educazione
Ambientale di villa Demidoff). Emanuele ci ha spiegato le attività che avremmo
fatto.
Per la prima attività ci siamo divisi in gruppi:
il gruppo dei manoni e piedoni doveva usare solo le mani e i piedi cioè il
tatto per descrivere il percorso che stavamo per fare,
il gruppo dei nasoni invece doveva usare solo il naso cioè l’olfatto,
il gruppo degli orecchioni doveva usare solo gli orecchi cioè l’udito.
16.
17. Al ritorno dall’esplorazione abbiamo raccontato la nostra esperienza e
abbiamo soprattutto cercato di ricostruire la strada percorsa con l’aiuto degli
oggetti raccolti e abbiamo cercato di riprodurre rumori, odori e sensazioni
provate con mani e piedi.
Abbiamo raccolto molti oggetti naturali che abbiamo portato a scuola.
18. Nel pomeriggio abbiamo fatto un gioco: in un sentiero del parco Emanuele ha
messo dei piccoli oggetti artificiali.
Ognuno di noi doveva percorrere il sentiero osservando bene per trovare gli
oggetti.
Dovevamo contare gli oggetti senza prenderne nessuno e senza far capire ai
compagni il posto in cui si trovava.
Abbiamo percorso il sentiero due volte. Prima di percorrere il sentiero una
seconda volta Emanuele ci ha rivelato che gli oggetti erano 24.
Noi li abbiamo raccolti e portati a scuola
19. I bambini rispondono in
modo individuale alla
domanda,
successivamente
vengono lette le risposte
e sintetizzate in una
scheda.
Naturalmente le risposte
sono molto semplici,
poiché le competenze di
letto-scrittura sono
ancora da sviluppare e
consolidare.
20.
21.
22. Il lavoro è stato svolto in gruppo,
poi è stato condiviso con l’intera
classe.
23. …dopo aver letto e discusso i nostri testi, la maestra riassume.
24. In classe abbiamo ripreso tutti gli oggetti naturali e li abbiamo osservati,
alcuni li abbiamo disegnati e descritti
27. Dopo aver osservato gli oggetti naturali passiamo agli oggetti
artificiali.
Raccontiamo e ricordiamo il gioco nel parco osservando gli oggetti
che abbiamo raccolto
31. Individualmente:
«RITAGLIA LE IMMAGINI E
PROVA A FARE DEI GRUPPI
DAI UN NOME AL GRUPPO»
In classe abbiamo osservato uno
per uno i diversi oggetti.
I bambini hanno sempre avuto a
disposizione gli oggetti durante lo
svolgimento dell’esercizio.
32. Tutti i bambini hanno raggruppato gli oggetti in
base al materiale da cui erano formati, anche se
alcuni non erano conosciuti e sono stati usati
nomi fantasiosi.
34. Leggiamo le classificazioni che i bambini hanno svolto individualmente, le
discutiamo e modifichiamo in base a quanto emerge dalla discussione .
35.
36. Rispondi da solo:
«ABBIAMO DIVISO I RIFIUTI IN BASE AL MATERIALE DI CUI SONO
FATTI.
ORA CHE FACCIAMO?
PERCHE’?»
37.
38. I seguenti materiali sono tratti dalla
brochure sulla raccolta differenziata di
«Quadrifoglio Servizi Ambientali S.p.A.
39.
40.
41.
42. Risultati ottenuti
L’UdC era rivolta ai bambini della prima classe di scuola primaria,
perciò le attività e i giochi proposti avevano l’obiettivo di iniziare
un percorso di educazione ambientale che guidasse i bambini a
comprendere la necessità di assumere comportamenti virtuosi e
di rispetto per l’ambiente.
43. L’attività sulla raccolta differenziata ha generato nei bambini
un’attenzione ai rifiuti prodotti.
Poiché nella nostra scuola esistono i contenitori per differenziare i
rifiuti, i bambini inizialmente hanno chiesto in quale contenitore
dovessero gettare ogni specifico rifiuto, successivamente in modo
autonomo hanno separato i diversi scarti, assumendo così un
comportamento virtuoso.
Il prossimo anno scolastico il percorso sarà ripreso e approfondito.