Proposta di un format per la stesura di UdA. L'esempio del format compilato con UdA per una classe II di scuola primaria è al link http://giusilandi.blogspot.it/2016/08/piano-di-lavoro-per-la-classe-ii.html
Linee guida per l'accoglienza e l' integrazione degli alunni stranieri Laura Franchini
I Punti chiave del Documento MIUR di febbraio 2014
Linee guida per l'accoglienza e l' integrazione degli alunni stranieri.
A cura della Prof.ssa Lucia Abbruzzese
Piano Annuale per l’Inclusività
- riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno)
- analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno
- ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo
Proposta di un format per la stesura di UdA. L'esempio del format compilato con UdA per una classe II di scuola primaria è al link http://giusilandi.blogspot.it/2016/08/piano-di-lavoro-per-la-classe-ii.html
Linee guida per l'accoglienza e l' integrazione degli alunni stranieri Laura Franchini
I Punti chiave del Documento MIUR di febbraio 2014
Linee guida per l'accoglienza e l' integrazione degli alunni stranieri.
A cura della Prof.ssa Lucia Abbruzzese
Piano Annuale per l’Inclusività
- riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno)
- analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno
- ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleLuca Salvini - MI
Incontro sullo stato di attuazione del DLgs 13/04/2017, n. 66. Pontassieve, 25 giugno 2019, sala consiliare. Enti locali e Istituti scolastici dell'ambito 5 della provincia di Firenze. Dirigente tecnico Luca Salvini.
La riforma di cui al D. Lgs 61/2017 e il successivo decreto attuativo D. l. 92/2018 rinnovano, quindi, l’offerta dei percorsi dell’istruzione professionali rendendoli più stimolanti e con un assetto didattico rinnovato, orientati alla didattica per competenze con apprendimento organizzato per unità di apprendimento UdA.
La competenza è l' insieme, riconosciuto e provato,delle rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e combinati in maniera pertinente in un contesto dato.
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...giuseppe torchia
Presentazione del software gestionale del Centro Studi Erickson per costruire PDP,programmazione inclusiva di classe e PAI (a cura del prof. Giuseppe Torchia)
Progetto SLOOP2desc. Corso di formazione online "Progettare e sviluppare corsi in rete e risorse didattiche basati sullo standard EUCIP"
Modulo 4: La didattica per competenze e i quadri di riferimento europei
Unità: Competenze chiave
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleLuca Salvini - MI
Incontro sullo stato di attuazione del DLgs 13/04/2017, n. 66. Pontassieve, 25 giugno 2019, sala consiliare. Enti locali e Istituti scolastici dell'ambito 5 della provincia di Firenze. Dirigente tecnico Luca Salvini.
La riforma di cui al D. Lgs 61/2017 e il successivo decreto attuativo D. l. 92/2018 rinnovano, quindi, l’offerta dei percorsi dell’istruzione professionali rendendoli più stimolanti e con un assetto didattico rinnovato, orientati alla didattica per competenze con apprendimento organizzato per unità di apprendimento UdA.
La competenza è l' insieme, riconosciuto e provato,delle rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e combinati in maniera pertinente in un contesto dato.
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...giuseppe torchia
Presentazione del software gestionale del Centro Studi Erickson per costruire PDP,programmazione inclusiva di classe e PAI (a cura del prof. Giuseppe Torchia)
Progetto SLOOP2desc. Corso di formazione online "Progettare e sviluppare corsi in rete e risorse didattiche basati sullo standard EUCIP"
Modulo 4: La didattica per competenze e i quadri di riferimento europei
Unità: Competenze chiave
Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
Dispositivi mobili di ultima generazione permettono pratiche di internet in mobilità che possono facilitare lo sviluppo di ambienti informali di apprendimento. Il confine fra gioco, simulazione,
apprendimento, consolidamento di saperi diviene di conseguenza più sfumato. Mobile learning potrebbe essere considerato tutto quanto accade quando chi impara non è in un luogo deputato allo studio, ma trae vantaggio dalle situazioni di mobilità per accrescere le proprie competenze e conoscenze.
Perché dunque non trarre il massimo vantaggio anche nel settore dell'apprendimento dall'utilizzo massiccio che viene fatto di dispositivi mobili?
Perché non facilitare l'utilizzo di questi dispositivi anche negli apprendimenti formali?
Ambienti formali e informali di studio potrebbero, se predisposti bene, essere attivati in maniera efficace offrendo l'opportunità di accrescere la consapevolezza delle potenzialità culturali inerenti i dispositivi stessi come strumenti didattici a portata di mano.
In questo intervento si parlerà di quali possono essere i contesti di applicazione del Mobile Learning e di come questi possano (o meno) attivare una dimensione dell'apprendimento tagliata su misura sulle esigenze del singolo utente.
Campi di esperienza del bambino nella scuola dell'infanzia. Lavoro per l'attivita di stage di Gloria Spada, classe III sB Liceo delle Scienze Umane' J.Joyce' di Ariccia, Rm.
Anche per la formazione la valutazione ex post è una delle sfide più difficili: il modello di curricolo verticale elaborato dal gruppo di lavoro di Caivano fornisce un chiaro riscontro degli impatti positivi, a breve a lungo termine, che la formazione può e deve garantire per potersi definire di qualità.
Cambiare il modo in cui si insegna rafforzando la propria leadership educativa significa diventare PARTNER degli studenti.
Active learning, collaborative learning, student-centered learning, learning by doing sono solo alcune delle strategie che i docenti possono attuare.
Soprattutto, però, è importante adottare un diverso modo di vedere se stessi come insegnanti in rapporto agli allievi, lasciandoli liberi di fare ciò che fanno bene: usare le tecnologie, ricercare e individuare contenuti, ideare e creare.
Riflessione Metacognitiva finale - gruppo docenti CaivanoCorrado Izzo
Compito di realtà: formulare una riflessione sugli esiti del corso di formazione in previsione dell'incontro conclusivo in cui i corsisti dovranno illustrare ai membri dei collegi dei docenti le implicazioni formative e le piste di lavoro su cui focalizzare l'attenzione il prossimo anno scolastico.
Il Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli vuole attuare una vera rivoluzione culturale, didattica e metodologica: la scuola deve diventare un luogo aperto di scambio e di confronto per gli studenti, le famiglie e i docenti. Un luogo in cui l'offerta culturale sia ricca e diversificata.
Barbara Ongaro, dirigente del Guido Carli, presenta la scuola ai ragazzi e ai genitori presenti all'Open Day.
Seminario IN: presentazione della rete dell'IC di VerdellinoAntonio Todaro
Presentazione del progetto di Rete sulle Indicazioni Nazionali "Progettare il curriculo per qualità ed equità della formazione", scuola capofila IC di Verdellino.
Seminario organizzato da Rete S:O.S. a Bergamo, il 28 aprile 2015 presso il Liceo Mascheroni di Bergamo
1. Documentiamo con gli insegnanti l’itinerario della ricerca-azione Un progetto didattico di educazione al patrimonio archeologico Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia L’unità di apprendimento e l’insegnamento della storia a scala locale Ivo Mattozzi Irre Abruzzo Seminario di studi [L’Aquila, 8-11-04]
2. “ Il cuore del processo educativo” «Il «cuore» del processo educativo si ritrova … nel compito delle istituzioni scolastiche e dei docenti di progettare le Unità di Apprendimento caratterizzate da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi…» con tali parole le Indicazioni invitano gli insegnanti ad adottare la programmazione per unità di apprendimento: utilizzare gli obiettivi specifici di apprendimento … per progettare UA nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
3. Unità di apprendimento vs UD Che cosa comporta di nuovo il programmare per UA rispetto all’abitudine di programmare per UD? Come possiamo intendere le UA in termini più favorevoli per agevolare la mediazione didattica e per promuovere lo sviluppo di conoscenze, abilità e competenze degli scolari? Come possono essere strutturate e articolate le UA? Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
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6. L’organizzazione dell’apprendimento Ecco sta in questo la differenza tra UD e UA. Con le UA l’accento si sposta sull’organizzazione dell’apprendimento : l’insegnante deve immaginare che cosa chiederà agli allievi di fare allo scopo di raggiungere traguardi formativi che si articolano in obiettivi di conoscenze, di abilità, di competenze e deve assumere la responsabilità di valutare e predisporre i materiali più idonei al raggiungimento dello scopo e di architettare le fasi dell’apprendimento in una sequenza di attività laboratoriali e di lezioni e di attività degli scolari da svolgere in classe e di attività operative da assegnare a casa. Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
7. Costruiamo il sapere insieme L’incastro tra attività di insegnamento e attività di apprendimento si verifica inevitabilmente nelle prime classi elementari, finché non intervengono le discipline e i testi delle discipline. Nelle classi successive, invece, la preferenza della maggior parte degli insegnanti va alla sequenza: «io insegno in classe» -> «tu impari a casa». L’UA richiede che si passi all’idea «noi costruiamo il sapere insieme: io ti insegno ad imparare e tu produci delle cose che dimostrino che stai imparando, prima in aula poi a casa». In questa modalità sono molte le manifestazioni delle attività degli allievi che consentono di controllare e valutare gli apprendimenti e si può modificare l’insegnamento e/o l’apprendimento in corso d’opera: la valutazione formativa diventa parte del processo e la produzione di elementi per il portfolio diventa significativa e agevole. Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
8. Una concezione operazionale Le unità di apprendimento sono dei segmenti del processo annuale di apprendimento degli allievi. A differenza delle unità didattiche la loro configurazione è concepita deliberatamente e manifestamente allo scopo di guidare l’attività degli studenti nella costruzione del sapere e di stimolare le loro capacità operatorie. Sono unità in quanto sono organizzate attorno ad un solo tema ben delimitato e sono organizzate con lo scopo che l’alunno acquisisca conoscenze e abilità necessarie a trasformare le capacità in competenze. Il compito di apprendimento è anch’esso organico e significativo. Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
9. Le esigenze da rispettare 1. “ tematizzare ” convenientemente il sapere da insegnare, il che vuol dire non solo scegliere la conoscenza da impartire e da far imparare, ma anche delimitarla in modo nè frammentario né troppo ampio e confuso; 2. suddividere la conoscenza in porzioni (o blocchi testuali) che corrispondono a sottotematizzazioni ciascuna delle quali prepara e fonda le condizioni di comprensione e apprendimento delle porzioni seguenti. Per questa loro idoneità a promuovere risultati conoscitivi già sufficientemente significativi, le porzioni di conoscenza insieme con le operazioni di apprendimento possono essere pensate come moduli , componibili in diversi modi; Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
10. L’architettura modulare delle UA Non ci può essere UA senza che sia prevista una unità di insegnamento che la promuova e si intrecci con essa. Perciò l’architettura delle UA dipende dall’ideazione delle attività di apprendimento in intreccio con quelle di insegnamento. Unità indica una sequenza di attività che hanno un inizio e una fine e che possono articolarsi in fasi. La unitarietà è assicurata dalla coerenza tematica. Ogni UA dovrebbe essere riconoscibile per il fatto che è organizzata per la costruzione di una conoscenza significativa grazie ad operazioni di apprendimento capaci di generare abilità e competenze. Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
11. Una struttura modulare La struttura delle UA può essere modulare allo scopo di “regolare” il processo di apprendimento di uno scolaro facendolo transitare da una fase all’altra in modo che in ciascuna fase lo scolaro sia attrezzato di conoscenza e abilità per affrontare la fase seguente. Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
12. Le potenzialità delle UA Le UA sono pensate come un congegno adeguato per: · far compiere operazioni intelligenti volte alla costruzione di una conoscenza complessa e compiuta, mediante conoscenze parziali e segmentate; · educare a pensare secondo gli stili di pensiero delle discipline; · insegnare a imparare. Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
13. Le domande da farsi Definito il tema della conoscenza, le domande che devono presiedere alla programmazione di UA sono: quale è il livello delle preconoscenze e delle abilità e delle motivazioni degli scolari? che compito di apprendimento di conoscenze, di concetti, di schemi cognitivi… affronteranno gli scolari? quali materiali useranno per lo svolgimento del compito? come useranno i materiali? come sarà modulato il processo di apprendimento? quali abilità dovranno formare per lo svolgimento del compito e per l’uso dei materiali? quali operazioni cognitive richiederà loro lo studio e l’uso dei materiali proposti? quali competenze dimostreranno alla fine del percorso di apprendimento? con quali prestazioni dovranno manifestare le competenze? con quali prestazioni manifesteranno la consapevolezza metacognitiva? Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
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15. Le premesse della programmazione 1. individuare o produrre i materiali più adatti per la costruzione della conoscenza e la promozione delle abilità degli scolari; 2. individuare le attività più convenienti e più proporzionate alle capacità dei bambini e alle caratteristiche dei materiali e della conoscenza; 3. organizzare l’intreccio della mediazione didattica, di uso dei materiali, delle operazioni di apprendimento; 4. pensare le prove di controllo sia in itinere sia terminali; 5. curarsi di conoscere lo stato cognitivo di partenza degli alunni rispetto alla conoscenza nuova e alle operazioni previste; 6. ancorare alla rilevazione delle preconoscenze la motivazione e i problemi capaci di promuovere l’interesse e la tensione cognitiva. Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
19. Conoscenze, abilità, competenze Al termine della classe ***, la scuola ha organizzato per lo studente attività educative e didattiche unitarie che hanno avuto lo scopo di aiutarlo a trasformare le seguenti conoscenze abilità in Competenze personali Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia