Il Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli vuole attuare una vera rivoluzione culturale, didattica e metodologica: la scuola deve diventare un luogo aperto di scambio e di confronto per gli studenti, le famiglie e i docenti. Un luogo in cui l'offerta culturale sia ricca e diversificata.
Barbara Ongaro, dirigente del Guido Carli, presenta la scuola ai ragazzi e ai genitori presenti all'Open Day.
L’apprendimento è il tesoro che ognuno si trova dentro e che deve essere solo potenziato e sviluppato.
È attraverso la didattica per competenze che si cerca di far compiere agli studenti il passaggio fra la loro persona potenziale e la loro persona attuale.
Presentazione di: Prof.ssa Anna Fattori, Prof.ssa Elena Tosi
Cambiare il modo in cui si insegna rafforzando la propria leadership educativa significa diventare PARTNER degli studenti.
Active learning, collaborative learning, student-centered learning, learning by doing sono solo alcune delle strategie che i docenti possono attuare.
Soprattutto, però, è importante adottare un diverso modo di vedere se stessi come insegnanti in rapporto agli allievi, lasciandoli liberi di fare ciò che fanno bene: usare le tecnologie, ricercare e individuare contenuti, ideare e creare.
Barbara Ongaro, preside del Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli interviene al convegno "Smart School. Da consumatori a produttori di conoscenza: reti, metodi e modelli innovativi al servizio della buona formazione dei giovani".
La rivoluzione digitale ha trasformato i modi della fruizione e della circolazione della conoscenza: in questo scenario, qual è scuola che vogliamo? A quali modelli culturali deve essere ispirata la relazione educativa?
La scuola non può evitare di affrontare il cambiamento in modo organico, mettendo al centro lo studente.
In questo contesto i giovani, da consumatori del sapere, diventano produttori del sapere e i docenti sono "attivatori".
L’apprendimento è il tesoro che ognuno si trova dentro e che deve essere solo potenziato e sviluppato.
È attraverso la didattica per competenze che si cerca di far compiere agli studenti il passaggio fra la loro persona potenziale e la loro persona attuale.
Presentazione di: Prof.ssa Anna Fattori, Prof.ssa Elena Tosi
Cambiare il modo in cui si insegna rafforzando la propria leadership educativa significa diventare PARTNER degli studenti.
Active learning, collaborative learning, student-centered learning, learning by doing sono solo alcune delle strategie che i docenti possono attuare.
Soprattutto, però, è importante adottare un diverso modo di vedere se stessi come insegnanti in rapporto agli allievi, lasciandoli liberi di fare ciò che fanno bene: usare le tecnologie, ricercare e individuare contenuti, ideare e creare.
Barbara Ongaro, preside del Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli interviene al convegno "Smart School. Da consumatori a produttori di conoscenza: reti, metodi e modelli innovativi al servizio della buona formazione dei giovani".
La rivoluzione digitale ha trasformato i modi della fruizione e della circolazione della conoscenza: in questo scenario, qual è scuola che vogliamo? A quali modelli culturali deve essere ispirata la relazione educativa?
La scuola non può evitare di affrontare il cambiamento in modo organico, mettendo al centro lo studente.
In questo contesto i giovani, da consumatori del sapere, diventano produttori del sapere e i docenti sono "attivatori".
Anche per la formazione la valutazione ex post è una delle sfide più difficili: il modello di curricolo verticale elaborato dal gruppo di lavoro di Caivano fornisce un chiaro riscontro degli impatti positivi, a breve a lungo termine, che la formazione può e deve garantire per potersi definire di qualità.
Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra l'altro:... la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola e gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici" .Nell'ambito di questo contesto l'attività di documentare assume valore pedagogico.
Anche per la formazione la valutazione ex post è una delle sfide più difficili: il modello di curricolo verticale elaborato dal gruppo di lavoro di Caivano fornisce un chiaro riscontro degli impatti positivi, a breve a lungo termine, che la formazione può e deve garantire per potersi definire di qualità.
Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra l'altro:... la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola e gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici" .Nell'ambito di questo contesto l'attività di documentare assume valore pedagogico.
PTOF dell'Istituto Comprensivo "Magistrato Giovanni Falcone" di Copertino - C...Silvia Scandura
La Formazione dell'Uomo e del Cittadino attraverso la realizzazione di percorsi di apprendimento di matrice esperienziale e laboratoriale di respiro verticale ai tre ordini di scuola e orizzontale con le risorse del territorio.
L’acquisizione del modello di scuola centrata sull’apprendimento vs il modello di scuola centrata sull’insegnamento che si basa sull’attenzione alle intelligenze multiple ed agli stili cognitivi personali di ciascuno per la realizzazione del principio della Personalizzazione.
L'Orientamento Formativo costituisce il telòs che attraversa tutti gli itinerari didattici che articolano il POF d'istituto, denominato STRADE MAESTRE.
Ambienti di apprendimento e innovazione didatticainformistica
La vita non è solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività, quindi intendiamo stimolare un diverso modo di essere e agire per favorire una creatività di tipo collaborativo. Siamo ispirati da un'idea di intelligenza collettiva e partecipazione, convinti che ognuno ha esperienze e competenze che possono essere utili a qualcun altro
Le nuove competenze digitali:
Open Education, Social e Mobile Learning
Tre incontri online per parlarne con i docenti e i collaboratori del Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione (UniFi), del MED e di Bibienne Editrice
http://www.insegnalo.it
http://teach4.us/new-digital-skills
1. OPEN DAY
Il Liceo Internazionale per l’Impresa
Guido Carli*: il percorso, il piano
educativo, gli strumenti
Prof.ssa Barbara Ongaro
Dirigente del Liceo Guido Carli
Brescia, 15 dicembre 2012
*Liceo paritario d’innovazione, approvato con
DM 96 del 27.10.2011. Decreto di Parità n. 560
dell’USR Lombardia. 25.10.2011
2. Vision
Vogliamo una scuola in cui si formino le vere
eccellenze di domani, in cui i migliori docenti italiani
e internazionali mettano le loro competenze a
disposizione dei nostri giovani di talento per
svilupparne appieno il potenziale, in cui il legame con
il territorio divenga condizione per l’effettivo
raggiungimento di risultati importanti per lo sviluppo
del sistema culturale, sociale ed economico locale e
globale.
3. Mission
Vogliamo attuare una vera innovazione culturale,
didattica e metodologica, facendo sì che la scuola
divenga per gli studenti, le famiglie e i docenti un luogo
aperto di scambio e di confronto, in cui l’offerta
culturale sia ricca e diversificata.
Vogliamo che il taglio internazionale la caratterizzi in
ogni aspetto, per preparare i giovani all’incontro con il
mondo e all’assunzione di ruoli di leadership in qualsiasi
contesto culturale.
Il principio del merito sarà il perno concettuale a partire
dal quale sviluppare il piano didattico-educativo nel
pieno rispetto delle pari opportunità per tutti.
4. Manifesto della Scuola
• Scuola connettiva
– Usiamo le tecnologie digitali in modo ampio, orientato allo sviluppo delle
potenzialità attraverso la cooperazione e la spinta verso la ricerca
– Connettiamo, attraverso la rete, persone e contesti differenti e ampi.
Elaboriamo informazioni attraverso dimensioni diverse – lunghezza, altezza,
profondità, temporalità, nella pratica diretta tra persone che sono in relazione
tra loro: come i tessuti, che connettono elementi fisiologici diversi,
rigenerandosi però costantemente. Una proprietà caratterizzata dal
cambiamento continuo.
• Scuola che fa ricerca
– I ricercatori sono gli studenti: sono loro ad avere, e a impiegare con il sostegno
dei docenti, l’ideatività e la creatività creativa per poter individuare materiali,
informazioni e percorsi originali per dar corpo a nuovi modi di vedere il mondo.
5. Manifesto della Scuola
• Profondità, molteplicità, leggerezza
– La profondità della ricerca che fa avanzare in un cammino sempre più
articolato e affascinante
– La molteplicità delle individualità, dei processi, degli stili di pensiero,
delle informazioni che viaggiano in parallelo e costituiscono
l’esperienza del mondo reale e virtuale
– La leggerezza dei bit, la vivacità e mobilità dell’intelligenza, la levità del
linguaggio poetico. La leggerezza della pensosità: l’opposto della
frivolezza.
• Etica della responsabilità
– Portare gli alberi al mercato, non i frutti. Avendo la capacità di
rispondere delle proprie scelte e posizioni.
6. Obiettivi
• Fornire agli allievi le più alte competenze per le migliori
scuole del mondo
• Realizzare una forte innovazione sia a livello metodologico-
didattico che a livello organizzativo e gestionale
• Formare elevate competenze disciplinari e trasversali negli
allievi - ricchezza dell’offerta educativa e culturale
• Forte sinergia con il tessuto imprenditoriale
Come?
• Investimento sulla relazione educativa e sulla responsabilità
dello studente: modello collaborativo, connessioni, spazi e
approcci laboratoriali ed esperienziali
• Sviluppo di percorsi che prevedano l’apporto di docenti
altamente qualificati, provenienti da contesti scolastici e
accademici eccellenti, sia italiani che internazionali.
7. Offerta formativa
• Erogazione di corsi in lingua inglese, oltre che in italiano
• Svolgimento di alcuni percorsi in lingua francese, tedesca,
spagnola (dal secondo anno)
• Sviluppo di lezioni e incontri tematici a distanza, con apporti
di esperti appartenenti a realtà internazionali
• Apporto di alcuni visiting professor
• Presenza attiva di testimonial del mondo dell’impresa
• Indirizzi diversificati di studio: scelta tra indirizzo scientifico-
tecnologico, economico-sociale e di cultura generale
• Flessibilità e personalizzazione dei percorsi nell’ambito di sei
aree disciplinari (secondo biennio).
8. Offerta formativa - principi
• Il principio del merito è il perno concettuale a partire da cui
sviluppare il piano educativo nel rispetto delle pari opportunità.
• L ’ ampiezza culturale dell’offerta formativa presuppone la
focalizzazione sulla polivalenza culturale.
• Saranno individuate le migliori personalità e metodi per generare
una legacy riferita alla cultura occidentale come radice culturale che
pone l’individuo al centro del proprio progetto di vita, nel
confronto e nella piena valorizzazione del potenziale di ciascuno.
• La vocazione “ intraprenditoriale ” , non disgiunta da una
consapevole ricerca culturale, spinge i giovani all’assunzione di
responsabilità e alla costruzione di una leadership etica.
• La capacità di costruire il proprio sapere e trasmetterlo
efficacemente è frutto di un approccio alla conoscenza radicato
nell’Umanesimo.
9. Gli obiettivi: il “patto”
• Finalità: allineate con le Indicazioni
Nazionali – Profili in uscita Licei (all. A al
Regolamento di riordino dei licei, degli istituti
tecnici e degli istituti professionali emanato dal
Presidente della Repubblica in data 15 marzo
2010)
10. Gli obiettivi: il “patto”
• Le finalità del percorso liceale sono trasversali ai
diversi ambiti disciplinari, ma le competenze e gli
obiettivi specifici di apprendimento si differenziano
in relazione alle diverse discipline
• I docenti lavoreranno a partire dal principio
dell’unitarietà del sapere, riconoscendo e
valorizzando però ciò che è proprio di ciascuna
disciplina (processi e strumenti, prima ancora che
contenuti)
11. Gli obiettivi: il “patto”
• I docenti di discipline affini collaborano tra loro
all’interno di uno specifico Dipartimento, così da
facilitare la coprogettazione e la restituzione agli
studenti di percorsi e competenze che siano
effettivamente transdisciplinari, potendo contare su
un risultato coerente con tale impostazione in
termini di apprendimento
• Dipartimenti disciplinari: storico-umanistico,
scientifico, linguistico
• Dipartimenti trasversali: Internazionalizzazione, ICT
12. Profilo culturale, educativo
e professionale
• La costruzione progressiva del portfolio
Impianto didattico basato sulla costruzione progressiva di un portfolio
personale, di cui ogni studente sarà responsabile. Coinvolgimento
proattivo di ciascuno e accesso ai percorsi disciplinari secondo il proprio
ritmo di apprendimento.
• Il tutoring
Un docente esperto all’interno del proprio ambito disciplinare, con
capacità empatica e flessibilità, seguirà lo studente nella costruzione del
proprio portfolio. I docenti saranno coach: guide educative esperte, che
affiancheranno i ragazzi nel loro percorso senza mai sostituirsi ad essi
rispetto alle scelte e alle inclinazioni proprie di ciascuno, per garantire la
formazione piena della persona.
Una équipe pedagogica garantirà efficacia e correttezza metodologica
dell’impostazione educativa.
13. Profilo culturale, educativo
e professionale
L’internazionalizzazione
Il Dipartimento Internazionalizzazione mette a punto un
sistema di crediti per valorizzare le competenze acquisite nel
contesto sia italiano che internazionale con le grandi
Università e i Centri di ricerca e formazione d’eccellenza, nella
cornice dello sviluppo delle partnership internazionali
I docenti hanno esperienze certificate di ricerca e
insegnamento all’estero e/o in lingue straniere. Oltre la metà
delle discipline insegnate in lingua straniera comunitaria.
Lingue extracomunitarie a partire dal secondo biennio.
Agli allievi è richiesto in ingresso il livello B1 di conoscenza
dell’inglese.
15. La didattica
Didattica laboratoriale. Approccio sperimentale alla conoscenza.
Utilizzo di laboratori di Istituzioni (Università, Centri di ricerca) che
ospiteranno gli studenti e disporranno di docenti, in un’ottica di co-
costruzione del percorso formativo.
Il capolavoro è elemento essenziale del lavoro didattico.
Efficace cooperazione e coprogettazione da parte dei docenti coinvolti.
Attività esperienziali e applicazione del metodo scientifico nella didattica.
• Lezioni in lingua, workshop, momenti tematici di
approfondimento, accesso personalizzato a percorsi di recupero,
formazione trasversale esperienziale.
• Docenti esperti provenienti dal mondo del lavoro e della cultura e
visiting professor. Materiali originali disponibili per lezioni e
approfondimenti.
• Strutturazione di self-leadership e leadership efficaci.
Ampliamento del patrimonio individuale di competenze utili a
creare le “nuove professioni di domani”.
16. Il percorso didattico
Il percorso avrà durata quadriennale, più quinto anno eventuale, con
la seguente struttura:
• Primo biennio: 2 annualità. Formazione di conoscenze, abilità e
competenze pluridisciplinari, riferite ai tre ambiti proposti
(scientifico-tecnologico, economico-sociale, cultura generale)
• Secondo biennio: 2 annualità. Formazione di conoscenze, abilità e
competenze complesse, pluridisciplinari, prevalentemente
attinenti all’indirizzo prescelto. Seminari di approfondimento, stage,
summer job. Preparazione personalizzata in base alla scelta del
percorso successivo coerentemente con il portfolio maturato.
• Quinto anno eventuale, di ulteriore approfondimento e
consolidamento anche attraverso esperienze professionalizzanti, in
vista della prosecuzione del percorso degli studi.
17. Calendario e orario
• Le attività didattiche si svolgono dal primo settembre al 30 giugno,
per ciascun anno scolastico.
• Parte dell’attività di avvio dell’anno scolastico dedicata all’inclusione
e alla gestione dell’inserimento dei nuovi studenti e docenti nella
struttura, anche attraverso attività formative e outdoor.
• Anno scolastico organizzato in bimestri, suddivisi in due quarter.
Parte del periodo estivo utilizzato per lo sviluppo delle esperienze
previste dal piano formativo degli studenti e dei percorsi di
formazione previsti per il corpo docente.
• Orario delle lezioni: 27-30 ore settimanali, rispettivamente per il
primo e per il secondo biennio, con settimana corta. Apertura
pomeridiana per le attività di assistenza allo studio e di
approfondimento, nonché per la formazione dei docenti. Ingresso
previsto alle 8.30.
18. Terminalità
• L’assetto innovativo della Scuola, in base all’art.11, prevede
che il titolo acquisito al termine del percorso sia equipollente
al diploma, in relazione a ciascun indirizzo.
• La connessione con le Università e l’alta formazione, in Italia e
all’estero, prevede un sistema di crediti concordato con le
grandi scuole. Si prevede poi la definizione di crediti per chi
abbandonasse il percorso prima del diploma.
• Gli alunni, per merito, possono anticipare di un anno l’esame
di Stato, facendo sì che il percorso divenga quadriennale.
• Il sostegno da parte dei docenti-tutor, per tutti gli allievi, potrà
rendere effettiva tale possibilità in modo generalizzato.
19. Sbocchi e profilo in uscita
Le grandi Scuole internazionali accolgono studenti con
• eccellente curriculum scolastico
• dotati di vera passione per la conoscenza e di impegno
responsabile e costante per la sua acquisizione
• flessibilità, apertura mentale, visione globale, proattività
• pensiero critico, capacità di focalizzare e interpretare
problematiche e scenari ‘globali’, attitudine alla competitività
positiva e a sostenere le sfide poste dai nuovi saperi, dai
nuovi mercati, dalle nuove professioni
• alte competenze anche trasversali, derivanti soprattutto dal
rigoroso lavoro metodologico sugli insegnamenti
fondamentali.
20. L’individuazione degli studenti
Criteri di selezione degli studenti
• Livello di motivazione individuale, che sarà accertato
attraverso un colloquio volto a rilevare il reale commitment
dello studente verso la scelta di questo percorso di studi
• competenze linguistiche (inglese di livello B1), competenze
logico-matematiche, competenze di scrittura e lettura in
lingua italiana superiori alla media
• competenze ICT: saper utilizzare le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare
ricerca, comunicare.
21. L’individuazione degli studenti
Strumenti di selezione
• Prove scritte di rilevazione di competenze argomentative,
linguistiche (madrelingua e lingua inglese) e logico-matematiche
(problem solving). Peso: 40%.
Per l’anno 2013, le prove si terranno il pomeriggio di lunedì 28 gennaio, dalle ore
14.30 alle ore 18.00, presso la sede del Liceo, Via Pietro Nenni 30, Brescia.
• Colloquio individuale, da sostenere secondo il calendario indicato
(v. Le prove di accertamento competenze). Peso: 40%.
• Curriculum studiorum. Peso: 20%.
Si prevede l’erogazione di borse di studio, anche in ingresso (primo
anno), per gli/le allievi/e che dimostreranno di essere più meritevoli.
Parametri: condizioni reddituali familiari e risultati delle prove
effettuate dallo studente.
22. La selezione dei docenti
I criteri
• Ottimo curriculum di studio e professionale
• Esperienze professionali maturate anche in contesti
internazionali
• Alte competenze sia tecniche e pedagogiche sia
organizzative/trasversali
Gli strumenti
• L’intervista individuale generale
• L’intervista tecnica specifica
• Il modello di competenze
• L’assessment (dinamica di gruppo)
25. …ma, qualsiasi cosa si faccia attraverso le tecnologie
a scuola, il motore del coinvolgimento dei ragazzi è
altrove: è la loro
PASSIONE!
Passion-based Learning
Arte
Econo
mia
Auto,
Moto
Amicizie
Lettura
Musica
Natura
Sport
Scienza
Tecnologia
26.
27. La community del Liceo Guido Carli
Un social network per approfondire…
29. Gli obiettivi della community?
• Approfondimento e scambio
culturale studenti/docenti
• Legame di continuità con il mondo di Internet
• Dare ai genitori una "finestra" che affacci su
questa piccola agorà in cui i propri figli si
incontrano e discutono
• Strumenti digitali avanzati per il riconoscimento
"sociale" delle competenze
30. Come funziona la community?
• Condividere interessi
con studenti, docenti e staff
• Inviare domande ai docenti
• Creare gruppi di discussione tematici
• Ricevere dai docenti suggerimenti su libri/siti/film
• Anche i genitori potranno accedere da “uditori”!
31. Sicurezza prima di tutto!
• Gestione dei dati integrata
con il registro digitale e la navigazione controllata
• Pagine interne invisibili per i motori di ricerca
• Iscrizione solo d'ufficio
• Presidio quotidiano sui contenuti
• Costante promozione delle regole di etichetta
e di rispetto
32. Il futuro…
IL MODO MIGLIORE DI PREVEDERE IL
FUTURO E’ QUELLO DI CREARSELO
ALAN KAY, SCIENZIATO