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Stress in emergenzaStress in emergenza
Anna Carderi
Psicoterapeuta
Specialista in sessuologia
www.annacarderi.it
Cos’è lo stress?
Brainstorming ….
U. Galimberti
“Reazione emozionale intensa
ad una serie di stimoli esterni
che mettono in moto risposte
fisiologiche e psicologiche di
natura adattiva”
R. Lazarus e J. Folkman
“ transazione fra la persona e
l’ambiente nella quale la
situazione è valutata
Alla base dello stress vi sarebbe uno squilibrio tra le risorse e le capacità
possedute dal soggetto e quelle richieste dall’ambiente per
fronteggiare gli stressor.
situazione è valutata
dall’individuo come eccedente
le proprie risorse e tale da
mettere in pericolo il suo
benessere”.
Lo stress è un normale processo fisiologico e
psicologico di reazione e di adattamento agli
eventi …
Conseguentemente …Conseguentemente …
… ogni condizione che turbi l’equilibrio del
sistema individuo-professione-ambiente può
essere un potenziale fattore di stress.
“Lo stress è una risposta emessa dall’organismo ad uno
stimolo che ne altera l’equilibrio omeostatico.
Tale risposta si manifesta sia a livello fisiologico sia a
livello comportamentale ed è mediata da un’attivazione
emozionale indotta da una valutazione cognitiva del
significato dello stimolo.significato dello stimolo.
Essa è relativamente aspecifica, nel senso che un’ampia
gamma di stimoli può innescarla, ma è personalizzata in
rapporto al significato dello stimolo per il singolo
individuo e alle sue modalità di reazione psicofisica.
Le fasi dello Stress
Allarme: l’organismo risponde alle
sollecitazioni mettendo in atto
meccanismi di fronteggiamento fisici-mentali.
Resistenza: il corpo tenta di combattere e contrastare gliResistenza: il corpo tenta di combattere e contrastare gli
effetti negativi dell’affaticamento prolungato, producendo
risposte ormonali specifiche da varie ghiandole.
Esaurimento: se le sollecitazioni continuano ad agire, la
persona può venire sopraffatta e possono prodursi effetti
sfavorevoli permanenti a carico della struttura psichica e/o
somatica.
Qual è la funzione dello
stress????
Esso svolge principalmente la funzione di
proteggerci in una situazione potenzialmente
minacciosa, mettendoci in grado di
concentrare tutta la nostra attenzione su una
particolare minaccia, di mobilitare tutte le
energie che abbiamo a disposizione e dienergie che abbiamo a disposizione e di
prepararci per reagire al pericolo.
Tuttavia …
se questo sforzo eccezionale è richiesto
troppo spesso e le situazioni di minaccia
si protraggono troppo a lungo o gli
stimoli sono troppo intensi
… Questo meccanismo da adattativo… Questo meccanismo da adattativo
finisce per diventare disfunzionale e
portare ad "esaurimento" e ad altre
manifestazioni di disagio, tutte condizioni
caratterizzate dal fatto che la persona avverte
che le richieste dell'ambiente superano le sue
capacità di fronteggiarle.
“Ricordiamoci di posare il“Ricordiamoci di posare il
bicchiere d’acqua!”bicchiere d’acqua!”
Sono molti i fattori che nella vita di tutti
i giorni generano stress.
Proviamo ad elencarli…Proviamo ad elencarli…
DistressDistress EustressEustress
Promozioni o riconoscimenti
Nuovo lavoro
Matrimonio
Comprare una casa
Nascita di un figlio
Fare sport
La morte di una persona cara
Separazione
Perdere contatti con persone
Permanenza in ospedale
Malattia
Abusi
Fare sport
Andare in vacanza
Partecipare ad una gara
Corsi di formazione
Imparare un nuovo hobby
Conoscere nuove persone
…
Abusi
Conflitti relazionali
Problemi di soldi
Disoccupazione
Problemi dei figli
Questioni legali
Guida nel Traffico
Trasloco
Licenziamento
….
Eustress e Distress
Hans Selye identificò e definì due tipologie di stress che chiamò
distress (stress negativo) ed eustress (stress positivo).
Distress: si ha quando stimoli stressanti instaurano un logorio
progressivo fino alla rottura delle difese psicofisiche.
Le condizioni di stress, e quindi di attivazione dell’organismo,Le condizioni di stress, e quindi di attivazione dell’organismo,
permangono anche in assenza di eventi stressanti e
l’organismo reagisce a stimoli di lieve entità in maniera
sproporzionata.
Eustress: si ha quando uno o più stimoli, anche di natura
diversa, allenano la capacità di adattamento psicofisica
individuale.
Stressor
È lo stimolo, di qualunque natura, che provoca nell’organismo una risposta diÈ lo stimolo, di qualunque natura, che provoca nell’organismo una risposta di
stressstress..
SeSe riteniamoriteniamo cheche lele risorserisorse aa nostranostra disposizionedisposizione sianosiano sufficientisufficienti perper reagirereagire
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ripercussioniripercussioni sulsul nostronostro benesserebenessere psicopsico--fisicofisico possonopossono essereessere rilevantirilevanti..
Stimoli che provocano stress
Fisici (shock elettrico, esposizione al freddo, a
rumori, a campi magnetici)
Metabolici (riduzione dei livelli di glicemia)
Psicologici (prova d’esame)
Psicosociali (lutto)
Gli stressor possono essere:
•Normativi: normali, in quanto attinenti alla vita quotidiana
•Non normativi: inattesi e straordinari, in quanto rompono la
nostra quotidianità
Sequenziali: tendono a ripetersi e hanno effetto cumulativo•Sequenziali: tendono a ripetersi e hanno effetto cumulativo
•Specifici: hanno una durata limitata nel tempo
Un aspetto molto
importante dello stressor
è rappresentato dal grado
di novità, prevedibilità e
soprattutto evitabilità
dello stimolo.
Se infatti si tratta di
qualcosa di mai
fronteggiato infronteggiato in
precedenza, imprevedibile
o inevitabile, nell’animale
si verifica una risposta più
ampia di quella indotta da
uno stimolo noto sulla
base di precedenti
esperienze o al quale sia in
grado di sottrarsi.
Nel condizionare l’entità della risposta oltre alla
natura dello stressor sono importanti:
Intensità
Frequenza
Durata
Stressor troppo potenti, frequenti e prolungati
possono superare la possibilità di resistenza
dell’organismo e di avviare un processo
patologico
Le forme dello Stress
acuto e cronico
Lo stress acuto si manifesta come una condizione improvvisa
scatenata da un evento facile da riconoscere (una telefonata
nel cuore della notte, un incidente di macchina, una prova
d'esame, un colloquio di lavoro, ecc…) che mette in moto unad'esame, un colloquio di lavoro, ecc…) che mette in moto una
risposta fisiologica dell'organismo finalizzata ad affrontare la
situazione e superarla, ristabilendo l'equilibrio.
Lo stress cronico è invece caratterizzato da uno stato di
continua eccitazione: gli agenti stressogeni continuano ad
inviare stimoli e non c'è modo di tornare a un naturale stato di
rilassamento.
Reazioni da stress
in emergenza
Le reazioni emozionali
• angoscia o paura
• perdita di energia, fragilità, debolezza nei momenti
successivi allo shock
• tristezza, nostalgia, senso di colpa
• disagio, vergogna
• rabbia, collera
• solitudine
• ricordi
• alternarsi di speranza e disperazione
Disturbo Acuto da StressDisturbo Acuto da Stress
È caratterizzato da sintomi simili a quelli del DisturboÈ caratterizzato da sintomi simili a quelli del Disturbo PostPost--traumaticotraumatico
da Stress che si verificano immediatamente a seguito di un eventoda Stress che si verificano immediatamente a seguito di un evento
estremamente traumatico.estremamente traumatico.
Il Disturbo Acuto da stress si sviluppa entro un mese dall'esposizioneIl Disturbo Acuto da stress si sviluppa entro un mese dall'esposizione
all'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativiall'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativi
e di altro tipoe di altro tipo
all'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativiall'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativi
e di altro tipoe di altro tipo
Dopo il trauma l'evento viene rivissuto persistentemente e l'individuoDopo il trauma l'evento viene rivissuto persistentemente e l'individuo
evita gli stimoli che possono evocarne il ricordo, ha sintomi marcatievita gli stimoli che possono evocarne il ricordo, ha sintomi marcati
di ansia e di aumentata attivazione.di ansia e di aumentata attivazione.
Alcune persone, in risposta all'evento traumatico, sviluppano sintomiAlcune persone, in risposta all'evento traumatico, sviluppano sintomi
dissociativi; hanno una riduzione della reattività emozionale,dissociativi; hanno una riduzione della reattività emozionale,
spesso trovano difficile o impossibile provare piacere per attivitàspesso trovano difficile o impossibile provare piacere per attività
antecedentemente ritenute divertenti.antecedentemente ritenute divertenti.
Disturbo post-traumatico da
stress
È caratterizzato dal rivivere un evento estremamente traumatico
accompagnato da sintomi di aumento dell’arousal e da evitamento
di stimoli associati al trauma.
I disturbi della reazione traumatica acuta perdurano più di 4I disturbi della reazione traumatica acuta perdurano più di 4
settimane.
Spesso vi si associano strategie e comportamenti di evitamento per
poter ridurre l’apparizione di ricordi intrusivi ricorrenti (flashback)
che riportano in tutta attualità la sintomatologia di una reazione
acuta.
Subentrano poi facilmente disturbi psicosomatici o somatoformi negli
organi più svariati, molto spesso legati pure a disturbi del sonno e
ad irritabilità. Ansietà, nervosismo, attacchi di panico e vere e
proprie sindromi depressive possono esserne la conseguenza.
Stress traumatico da
incidente critico
È il risultato di un attacco singolo,
Improvviso e violento che colpisceImprovviso e violento che colpisce
e mette in pericolo l’individuo o
qualcuno vicino a lui, sia
fisicamente sia psicologicamente
Stress traumatico da
incidente critico
Esso si caratterizza per il fatto che gli eventi
critici sono eventi improvvisi ed inaspettati,critici sono eventi improvvisi ed inaspettati,
sconvolgono la nostra sensazione di
controllo, implicano una percezione di
minaccia, possono comportare delle perdite
fisiche e/o emotive e violano i presupposti
abituali su "come funziona il mondo".
Stress traumatico da
incidente critico
Esso si caratterizza per il fatto di
essere indotto da un eventoessere indotto da un evento
traumatico specifico o
cosiddetto "incidente critico"
incidente critico:
Metaforicamente nel definirlo Freud rimandavaMetaforicamente nel definirlo Freud rimandava
il pensiero a quello di una diga costruita peril pensiero a quello di una diga costruita per
controllare una certa portata d’acqua,controllare una certa portata d’acqua,controllare una certa portata d’acqua,controllare una certa portata d’acqua,
travolta da una massa d’acqua superiore alletravolta da una massa d’acqua superiore alle
sue capacità.sue capacità.
Un evento critico è un attacco grave all'incolumitàUn evento critico è un attacco grave all'incolumità
fisica e psicologica dell'individuo che porta lefisica e psicologica dell'individuo che porta le
persone a provare reazioni emotivepersone a provare reazioni emotive
particolarmente forti:particolarmente forti:
è improvviso e inaspettato, quindi imprevedibile;è improvviso e inaspettato, quindi imprevedibile;
interferisce con la nostra vita abitualeinterferisce con la nostra vita abituale
nell'immediatezza e in seguito;nell'immediatezza e in seguito;nell'immediatezza e in seguito;nell'immediatezza e in seguito;
interferire con le usuali modalità diinterferire con le usuali modalità di
funzionamentofunzionamento
sconvolge la nostra sensazione di controllo;sconvolge la nostra sensazione di controllo;
implica la percezione di una minaccia che puòimplica la percezione di una minaccia che può
comportare perdite fisiche o emotive;comportare perdite fisiche o emotive;
viola i principi che abitualmente poniamo alla baseviola i principi che abitualmente poniamo alla base
del funzionamento del mondo.del funzionamento del mondo.
• i disastri propriamente detti:
- mondo della natura (terremoti, alluvioni ecc.)
- “imperizie” dell’uomo
- attacchi terroristici
Gli eventi critici
• le guerre e i conflitti etnici;
• le emergenze quotidiane (incidenti stradali e sul lavoro)
MaremotoMaremoto
InondazioneInondazione
TerremotoTerremoto
Eruzione
Incendio
Esplosione per fuga di gas
Crollo palazzina
Attacco terroristico
Disastro nucleare
Pericolo di contagioPericolo di contagio
chimicochimico -- batteriologicobatteriologico
Pericolo di contagio
chimico - batteriologico
chimicochimico -- batteriologicobatteriologico
Deragliamento del trenoDeragliamento del treno
Guerre
Conflitti etnici
Incidente auto a catenaIncidente auto a catena
Incidenti sul lavoro
Quindi …
L’evento traumatico è qualcosa di cosìL’evento traumatico è qualcosa di così
sconvolgente che irrompe con forza nellasconvolgente che irrompe con forza nella
nostra vita …nostra vita …
….…. poichèpoichè le nostre risorse sono insufficienti perle nostre risorse sono insufficienti per
gestirlo con efficacia a livello psicologico!!!!gestirlo con efficacia a livello psicologico!!!!
Conseguentemente …
La persona sperimenterà uno stato
temporaneo di turbamento e di
disorganizzazione, caratterizzato
prevalentemente da un’inabilità aprevalentemente da un’inabilità a
fronteggiare la situazione
utilizzando i metodi abituali di
risoluzione dei problemi (Fernandez, 2002)
Se l’evento catastrofico suggerisce
l’immaginazione di una causa conosciuta e
un’attribuzione di responsabilità, il
sentimento di rabbia e di vendetta possono
rappresentare reazioni emotive più
evidenti, catartiche e più tendenti a
prolungarsi nel tempo.
Se l’evento catastrofico è di origine naturale,
i vissuti sono prevalentemente fatalistici e,
quindi, permangono più a lungo reazioni di
stupore, spavento e senso di impotenza.
Incidenti critici
professionali
Si definiscono incidenti critici professionali
quelli a cui sono sottoposti gli appartenenti
a determinate categorie professionali.a determinate categorie professionali.
Il rischio di sviluppare conseguenze, al pari delle
vittime, negli operatori che intervengono in
loro aiuto, è elevato, data la frequenza e
ripetizione quotidiana, dell’esposizione allaripetizione quotidiana, dell’esposizione alla
sofferenza umana, alla morte e di lavorare in
ambienti estremi, che li espone al potenziale
accumulo di stress, rendendoli vulnerabili nel
lungo periodo allo sviluppo di psicopatologie, di
cui il più grave, ma non l’unico, il Post Traumatic
Stress Disorder.
I professionisti che si trovanoI professionisti che si trovano
spesso ad operare in situazionispesso ad operare in situazioni
di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,
operatori sanitari del 118, militari,operatori sanitari del 118, militari,
poliziotti, medici, psicologi, infermieri, etc.,poliziotti, medici, psicologi, infermieri, etc.,
possono vivere, nello svolgimento del propriopossono vivere, nello svolgimento del proprio
lavoro esperienze molto forti!!!lavoro esperienze molto forti!!!
Esempi di incidenti criticiEsempi di incidenti critici
prestare soccorso in caso di incidenti di grande portata con > vittime;prestare soccorso in caso di incidenti di grande portata con > vittime;
rinvenire il corpo di un suicida;rinvenire il corpo di un suicida;
svolgere attività investigative su reati che hanno come vittime i minori;svolgere attività investigative su reati che hanno come vittime i minori;
subiresubire stalkingstalking;;
subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;
assistere alla morte di colleghi senza poter prestare soccorso immediato;assistere alla morte di colleghi senza poter prestare soccorso immediato;
prestare soccorso a seguito di un’emergenza in cui sono rimasti feriti deiprestare soccorso a seguito di un’emergenza in cui sono rimasti feriti dei
colleghi o ci sono dei morti;colleghi o ci sono dei morti;
prestare soccorso a seguito di un attacco in cui è stata coinvolta laprestare soccorso a seguito di un attacco in cui è stata coinvolta la
popolazione inerme (come bambini e donne);popolazione inerme (come bambini e donne);
essere spettatore impotente di violenze, morti, massacri, disastri;essere spettatore impotente di violenze, morti, massacri, disastri;
ascoltare di prima mano racconti di torture e maltrattamenti;ascoltare di prima mano racconti di torture e maltrattamenti;
essere testimoni su larga scala di distruzioni materiali.essere testimoni su larga scala di distruzioni materiali.
“Critical Incident"
Produce nell'individuo delle forti reazioni emotiveProduce nell'individuo delle forti reazioni emotive
che, in alcuni casi hanno un impatto minimo,che, in alcuni casi hanno un impatto minimo,
ma in altri, potrebbero anche arrivare ama in altri, potrebbero anche arrivare a
interferire negativamente con il normaleinterferire negativamente con il normale
funzionamento della persona ed a ridurrefunzionamento della persona ed a ridurre
considerevolmente le sue capacità lavorative.considerevolmente le sue capacità lavorative.
Agli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esseAgli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esseAgli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esseAgli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esse
si manifestano con intontimento e unsi manifestano con intontimento e un
generale senso di disorientamento, magenerale senso di disorientamento, ma
possono arrivare a manifestarsi anche con unpossono arrivare a manifestarsi anche con un
vero e proprio malessere o disagio psicologicovero e proprio malessere o disagio psicologico
che, se non trattato con la dovuta attenzione,che, se non trattato con la dovuta attenzione,
può evolvere nel tempo in quadri clinici seri,può evolvere nel tempo in quadri clinici seri,
come ad esempio il Disturbo Acuto da stress ocome ad esempio il Disturbo Acuto da stress o
il Disturboil Disturbo PostTraumaticoPostTraumatico da stress (PTSDda stress (PTSD
I punti chiave per la preparazione individuale
dei soccorritori secondo il documento proposto
dalla Comunità Europea (Seynaeve, 2001)
1. Prima
Addestramento alla gestione dello
stress
autoconsapevolezza
2. Durante
Autosupporto
Automonitoraggio
3. Dopo (breve termine)
Accettare le reazioni (DEFUSING)
Attività di gestione dello stress
Informare i propri familiari
4. Dopo (lungo termine)
Metodi di rilassamento di autoaiuto
Accettare l’aiuto, se necessario
(DEBRIEFING)
Cosa fare e non fare
• Non reprimere i propri sentimenti, anzi condividerli con i membri
della propria famiglia
• Non evitare di parlare di quanto accaduto, ma cogliere ogni
situazione per rivivere l’esperienza
• Non chiudersi in se stessi e consentire agli altri di poter parlare
• Non aspettarsi che i ricordi possano svanire velocemente
• Non dimenticarsi che i figli, i familiari possono provare le stesse
emozioni
• Non dimenticarsi che i figli, i familiari possono provare le stesse
emozioni
• Prendersi il tempo per dormire, riposare, pensare, stare con la
propria famiglia e gli amici più cari
• Esprimere i propri bisogni con chiarezza e onestà alla propria
famiglia, agli amici, alle autorità
• Cercare di condurre una vita normale, per quanto è possibile
• Lasciare che i propri figli parlino delle loro emozioni e che le
esprimano nei giochi e nei disegni
• Mandare i figli a scuola
• Guidare con prudenza e fare più attenzione in casa
• Evitare di assumere alcool o droghe
Le fasi generali del trauma
negli operatori dell’emergenzanegli operatori dell’emergenza
Modello del Trauma Center di Boston
(Solomon, 2002; Fernandez, 2002)
1° fase: allarme
all'inizio, quando la situazione esplode, siall'inizio, quando la situazione esplode, si
manifesta la reazione di allarme con unamanifesta la reazione di allarme con una
mobilitazione generale, sia fisica (il corpo simobilitazione generale, sia fisica (il corpo si
prepara per una azione di attacco/fuga), siaprepara per una azione di attacco/fuga), sia
mentale (aumento della capacità dimentale (aumento della capacità di
prepara per una azione di attacco/fuga), siaprepara per una azione di attacco/fuga), sia
mentale (aumento della capacità dimentale (aumento della capacità di
elaborare informazioni). È come se tuttoelaborare informazioni). È come se tutto
l'organismo tentasse di far fronte a qualcosal'organismo tentasse di far fronte a qualcosa
di imprevedibile, sconcertante e fuori dadi imprevedibile, sconcertante e fuori da
ogni forma di controllo;ogni forma di controllo;
2° fase: shock
L'evento critico, per le sue caratteristiche (di gravità, durata e livello di
intensità) non può essere gestito immediatamente con le usuali
forme di risposta, si instaura la cosiddetta fase dello shock, in cui la
persona si sente stordita e confusa. Tipiche di questa fase di
disorganizzazione mentale sono le reazioni fisiologiche da stress
come: brividi, sensazione di avere la testa vuota, pianto, nausea ecome: brividi, sensazione di avere la testa vuota, pianto, nausea e
pulsazioni accelerate.
A livello emotivo si può vivere una condizione di negazione,
ottundimento (incredulità o difficoltà a ricordare i dettagli
dell'evento) e dissociazione ("è successo come se io non fossi
presente… come se stessi guardando un film…").
Comuni possono essere anche uno stato di iperattività generale con
vissuti emotivi di rabbia, paura, tristezza, sensazioni di isolamento
da quello che accade intorno e possibile esaltazione per essere
sopravvissuto;
3° fase: impatto emotivo
Le reazioni tipiche dell'impatto emotivo riguardano:Le reazioni tipiche dell'impatto emotivo riguardano:
esaltato senso del pericolo/esaltato senso del pericolo/ipervigilanzaipervigilanza,,
incubi,incubi,
pensieri e immagini intrusive,pensieri e immagini intrusive,
sintomi dissociativi,sintomi dissociativi,
disagio quando viene ricordato l'incidente,disagio quando viene ricordato l'incidente,disagio quando viene ricordato l'incidente,disagio quando viene ricordato l'incidente,
evitamentoevitamento di pensieri, di sensazioni che ricordino l'incidente,di pensieri, di sensazioni che ricordino l'incidente,
sintomi disintomi di iperattivazioneiperattivazione (difficoltà ad addormentarsi, irrequietezza,(difficoltà ad addormentarsi, irrequietezza,
irritabilità, scarsa capacità di concentrazione),irritabilità, scarsa capacità di concentrazione),
estrema stanchezza ed esaurimento fisico ed emozionale.estrema stanchezza ed esaurimento fisico ed emozionale.
senso di colpa del superstite per essere sopravvissuto: sonosenso di colpa del superstite per essere sopravvissuto: sono
comunemente ripetute frasi come "ho fatto qualcosa dicomunemente ripetute frasi come "ho fatto qualcosa di sbagliato…sbagliato…
come mai sono ancoracome mai sono ancora vivo…vivo… il collega è morto al postoil collega è morto al posto mio…mio…";";
4° fase: coping
La fase del coping (del fronteggiamento) inizia quando la persona
cerca di affrontare, comprendere, elaborare a livello emotivo
quanto è successo e di riflettere facendo congetture sulle
circostanze e sulle cause: "cosa sarebbe successo se…".
In questo stadio si comincia a prendere la distanza emotiva
dall'evento critico e giocano un ruolo attivo:dall'evento critico e giocano un ruolo attivo:
l'atteggiamento adattativo della persona, la capacità di
affrontare le emozioni negative come la rabbia, la paura e la
vulnerabilità percepita;
il darsi tempo necessario per affrontare l'evento;
il cercare e saper usufruire del sostegno degli altri.
Alcune persone evitano di occuparsi dell'evento. Ma negare
l'impatto emotivo o evitare di affrontarlo può impedire un
coping costruttivo;
5° fase: accettazione
Nella fase di accettazione/risoluzione, la personaNella fase di accettazione/risoluzione, la persona
assume piena consapevolezza di quanto èassume piena consapevolezza di quanto è
accaduto, riesamina i suoi valori, accetta diaccaduto, riesamina i suoi valori, accetta di
essere vulnerabile e comincia a pensare cheessere vulnerabile e comincia a pensare che
l'esperienza drammatica che ha vissuto èl'esperienza drammatica che ha vissuto èl'esperienza drammatica che ha vissuto èl'esperienza drammatica che ha vissuto è
servita anche a farlo crescere e maturare:servita anche a farlo crescere e maturare:
"non posso controllare tutto quanto accade"non posso controllare tutto quanto accade
intorno a me, ma posso controllare la miaintorno a me, ma posso controllare la mia
reazione",reazione",
"ho fatto del mio meglio, non potevo fare"ho fatto del mio meglio, non potevo fare
altrimenti";altrimenti";
Infine, bisogna imparare a convivere conInfine, bisogna imparare a convivere con
l'evento: subire un incidente critico, unl'evento: subire un incidente critico, un
trauma è come attraversare un varco da cuitrauma è come attraversare un varco da cui
non si può più tornare indietro e occorrenon si può più tornare indietro e occorre
6° fase:convivere con l’evento
non si può più tornare indietro e occorrenon si può più tornare indietro e occorre
rendersi conto che nulla sarà come primarendersi conto che nulla sarà come prima
perché l'esperienza vissuta modifica inperché l'esperienza vissuta modifica in
qualche modo la capacità di adattamento equalche modo la capacità di adattamento e
di affrontare gli eventi.di affrontare gli eventi.
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Stress in emergenza

  • 1. Stress in emergenzaStress in emergenza Anna Carderi Psicoterapeuta Specialista in sessuologia www.annacarderi.it
  • 3. U. Galimberti “Reazione emozionale intensa ad una serie di stimoli esterni che mettono in moto risposte fisiologiche e psicologiche di natura adattiva” R. Lazarus e J. Folkman “ transazione fra la persona e l’ambiente nella quale la situazione è valutata Alla base dello stress vi sarebbe uno squilibrio tra le risorse e le capacità possedute dal soggetto e quelle richieste dall’ambiente per fronteggiare gli stressor. situazione è valutata dall’individuo come eccedente le proprie risorse e tale da mettere in pericolo il suo benessere”.
  • 4. Lo stress è un normale processo fisiologico e psicologico di reazione e di adattamento agli eventi … Conseguentemente …Conseguentemente … … ogni condizione che turbi l’equilibrio del sistema individuo-professione-ambiente può essere un potenziale fattore di stress.
  • 5. “Lo stress è una risposta emessa dall’organismo ad uno stimolo che ne altera l’equilibrio omeostatico. Tale risposta si manifesta sia a livello fisiologico sia a livello comportamentale ed è mediata da un’attivazione emozionale indotta da una valutazione cognitiva del significato dello stimolo.significato dello stimolo. Essa è relativamente aspecifica, nel senso che un’ampia gamma di stimoli può innescarla, ma è personalizzata in rapporto al significato dello stimolo per il singolo individuo e alle sue modalità di reazione psicofisica.
  • 6. Le fasi dello Stress Allarme: l’organismo risponde alle sollecitazioni mettendo in atto meccanismi di fronteggiamento fisici-mentali. Resistenza: il corpo tenta di combattere e contrastare gliResistenza: il corpo tenta di combattere e contrastare gli effetti negativi dell’affaticamento prolungato, producendo risposte ormonali specifiche da varie ghiandole. Esaurimento: se le sollecitazioni continuano ad agire, la persona può venire sopraffatta e possono prodursi effetti sfavorevoli permanenti a carico della struttura psichica e/o somatica.
  • 7. Qual è la funzione dello stress????
  • 8. Esso svolge principalmente la funzione di proteggerci in una situazione potenzialmente minacciosa, mettendoci in grado di concentrare tutta la nostra attenzione su una particolare minaccia, di mobilitare tutte le energie che abbiamo a disposizione e dienergie che abbiamo a disposizione e di prepararci per reagire al pericolo.
  • 9. Tuttavia … se questo sforzo eccezionale è richiesto troppo spesso e le situazioni di minaccia si protraggono troppo a lungo o gli stimoli sono troppo intensi … Questo meccanismo da adattativo… Questo meccanismo da adattativo finisce per diventare disfunzionale e portare ad "esaurimento" e ad altre manifestazioni di disagio, tutte condizioni caratterizzate dal fatto che la persona avverte che le richieste dell'ambiente superano le sue capacità di fronteggiarle.
  • 10. “Ricordiamoci di posare il“Ricordiamoci di posare il bicchiere d’acqua!”bicchiere d’acqua!”
  • 11. Sono molti i fattori che nella vita di tutti i giorni generano stress. Proviamo ad elencarli…Proviamo ad elencarli…
  • 12. DistressDistress EustressEustress Promozioni o riconoscimenti Nuovo lavoro Matrimonio Comprare una casa Nascita di un figlio Fare sport La morte di una persona cara Separazione Perdere contatti con persone Permanenza in ospedale Malattia Abusi Fare sport Andare in vacanza Partecipare ad una gara Corsi di formazione Imparare un nuovo hobby Conoscere nuove persone … Abusi Conflitti relazionali Problemi di soldi Disoccupazione Problemi dei figli Questioni legali Guida nel Traffico Trasloco Licenziamento ….
  • 13. Eustress e Distress Hans Selye identificò e definì due tipologie di stress che chiamò distress (stress negativo) ed eustress (stress positivo). Distress: si ha quando stimoli stressanti instaurano un logorio progressivo fino alla rottura delle difese psicofisiche. Le condizioni di stress, e quindi di attivazione dell’organismo,Le condizioni di stress, e quindi di attivazione dell’organismo, permangono anche in assenza di eventi stressanti e l’organismo reagisce a stimoli di lieve entità in maniera sproporzionata. Eustress: si ha quando uno o più stimoli, anche di natura diversa, allenano la capacità di adattamento psicofisica individuale.
  • 14. Stressor È lo stimolo, di qualunque natura, che provoca nell’organismo una risposta diÈ lo stimolo, di qualunque natura, che provoca nell’organismo una risposta di stressstress.. SeSe riteniamoriteniamo cheche lele risorserisorse aa nostranostra disposizionedisposizione sianosiano sufficientisufficienti perper reagirereagire alloallo stimolo,stimolo, sisi generagenera stressstress positivopositivo ((EustressEustress)) cheche cici mettemette nellenellealloallo stimolo,stimolo, sisi generagenera stressstress positivopositivo ((EustressEustress)) cheche cici mettemette nellenelle condizionicondizioni didi agireagire alal megliomeglio.. SeSe riteniamoriteniamo inveceinvece cheche lele risorserisorse aa nostranostra disposizionedisposizione nonnon sianosiano sufficientisufficienti aa farfar frontefronte alloallo stimolo,stimolo, sisi generagenera stressstress negativonegativo ((DistressDistress)) ee lele ripercussioniripercussioni sulsul nostronostro benesserebenessere psicopsico--fisicofisico possonopossono essereessere rilevantirilevanti..
  • 15. Stimoli che provocano stress Fisici (shock elettrico, esposizione al freddo, a rumori, a campi magnetici) Metabolici (riduzione dei livelli di glicemia) Psicologici (prova d’esame) Psicosociali (lutto)
  • 16. Gli stressor possono essere: •Normativi: normali, in quanto attinenti alla vita quotidiana •Non normativi: inattesi e straordinari, in quanto rompono la nostra quotidianità Sequenziali: tendono a ripetersi e hanno effetto cumulativo•Sequenziali: tendono a ripetersi e hanno effetto cumulativo •Specifici: hanno una durata limitata nel tempo
  • 17. Un aspetto molto importante dello stressor è rappresentato dal grado di novità, prevedibilità e soprattutto evitabilità dello stimolo. Se infatti si tratta di qualcosa di mai fronteggiato infronteggiato in precedenza, imprevedibile o inevitabile, nell’animale si verifica una risposta più ampia di quella indotta da uno stimolo noto sulla base di precedenti esperienze o al quale sia in grado di sottrarsi.
  • 18. Nel condizionare l’entità della risposta oltre alla natura dello stressor sono importanti: Intensità Frequenza Durata Stressor troppo potenti, frequenti e prolungati possono superare la possibilità di resistenza dell’organismo e di avviare un processo patologico
  • 19. Le forme dello Stress acuto e cronico Lo stress acuto si manifesta come una condizione improvvisa scatenata da un evento facile da riconoscere (una telefonata nel cuore della notte, un incidente di macchina, una prova d'esame, un colloquio di lavoro, ecc…) che mette in moto unad'esame, un colloquio di lavoro, ecc…) che mette in moto una risposta fisiologica dell'organismo finalizzata ad affrontare la situazione e superarla, ristabilendo l'equilibrio. Lo stress cronico è invece caratterizzato da uno stato di continua eccitazione: gli agenti stressogeni continuano ad inviare stimoli e non c'è modo di tornare a un naturale stato di rilassamento.
  • 21. Le reazioni emozionali • angoscia o paura • perdita di energia, fragilità, debolezza nei momenti successivi allo shock • tristezza, nostalgia, senso di colpa • disagio, vergogna • rabbia, collera • solitudine • ricordi • alternarsi di speranza e disperazione
  • 22. Disturbo Acuto da StressDisturbo Acuto da Stress È caratterizzato da sintomi simili a quelli del DisturboÈ caratterizzato da sintomi simili a quelli del Disturbo PostPost--traumaticotraumatico da Stress che si verificano immediatamente a seguito di un eventoda Stress che si verificano immediatamente a seguito di un evento estremamente traumatico.estremamente traumatico. Il Disturbo Acuto da stress si sviluppa entro un mese dall'esposizioneIl Disturbo Acuto da stress si sviluppa entro un mese dall'esposizione all'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativiall'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativi e di altro tipoe di altro tipo all'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativiall'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativi e di altro tipoe di altro tipo Dopo il trauma l'evento viene rivissuto persistentemente e l'individuoDopo il trauma l'evento viene rivissuto persistentemente e l'individuo evita gli stimoli che possono evocarne il ricordo, ha sintomi marcatievita gli stimoli che possono evocarne il ricordo, ha sintomi marcati di ansia e di aumentata attivazione.di ansia e di aumentata attivazione. Alcune persone, in risposta all'evento traumatico, sviluppano sintomiAlcune persone, in risposta all'evento traumatico, sviluppano sintomi dissociativi; hanno una riduzione della reattività emozionale,dissociativi; hanno una riduzione della reattività emozionale, spesso trovano difficile o impossibile provare piacere per attivitàspesso trovano difficile o impossibile provare piacere per attività antecedentemente ritenute divertenti.antecedentemente ritenute divertenti.
  • 23. Disturbo post-traumatico da stress È caratterizzato dal rivivere un evento estremamente traumatico accompagnato da sintomi di aumento dell’arousal e da evitamento di stimoli associati al trauma. I disturbi della reazione traumatica acuta perdurano più di 4I disturbi della reazione traumatica acuta perdurano più di 4 settimane. Spesso vi si associano strategie e comportamenti di evitamento per poter ridurre l’apparizione di ricordi intrusivi ricorrenti (flashback) che riportano in tutta attualità la sintomatologia di una reazione acuta. Subentrano poi facilmente disturbi psicosomatici o somatoformi negli organi più svariati, molto spesso legati pure a disturbi del sonno e ad irritabilità. Ansietà, nervosismo, attacchi di panico e vere e proprie sindromi depressive possono esserne la conseguenza.
  • 24. Stress traumatico da incidente critico È il risultato di un attacco singolo, Improvviso e violento che colpisceImprovviso e violento che colpisce e mette in pericolo l’individuo o qualcuno vicino a lui, sia fisicamente sia psicologicamente
  • 25. Stress traumatico da incidente critico Esso si caratterizza per il fatto che gli eventi critici sono eventi improvvisi ed inaspettati,critici sono eventi improvvisi ed inaspettati, sconvolgono la nostra sensazione di controllo, implicano una percezione di minaccia, possono comportare delle perdite fisiche e/o emotive e violano i presupposti abituali su "come funziona il mondo".
  • 26. Stress traumatico da incidente critico Esso si caratterizza per il fatto di essere indotto da un eventoessere indotto da un evento traumatico specifico o cosiddetto "incidente critico"
  • 27. incidente critico: Metaforicamente nel definirlo Freud rimandavaMetaforicamente nel definirlo Freud rimandava il pensiero a quello di una diga costruita peril pensiero a quello di una diga costruita per controllare una certa portata d’acqua,controllare una certa portata d’acqua,controllare una certa portata d’acqua,controllare una certa portata d’acqua, travolta da una massa d’acqua superiore alletravolta da una massa d’acqua superiore alle sue capacità.sue capacità.
  • 28. Un evento critico è un attacco grave all'incolumitàUn evento critico è un attacco grave all'incolumità fisica e psicologica dell'individuo che porta lefisica e psicologica dell'individuo che porta le persone a provare reazioni emotivepersone a provare reazioni emotive particolarmente forti:particolarmente forti: è improvviso e inaspettato, quindi imprevedibile;è improvviso e inaspettato, quindi imprevedibile; interferisce con la nostra vita abitualeinterferisce con la nostra vita abituale nell'immediatezza e in seguito;nell'immediatezza e in seguito;nell'immediatezza e in seguito;nell'immediatezza e in seguito; interferire con le usuali modalità diinterferire con le usuali modalità di funzionamentofunzionamento sconvolge la nostra sensazione di controllo;sconvolge la nostra sensazione di controllo; implica la percezione di una minaccia che puòimplica la percezione di una minaccia che può comportare perdite fisiche o emotive;comportare perdite fisiche o emotive; viola i principi che abitualmente poniamo alla baseviola i principi che abitualmente poniamo alla base del funzionamento del mondo.del funzionamento del mondo.
  • 29. • i disastri propriamente detti: - mondo della natura (terremoti, alluvioni ecc.) - “imperizie” dell’uomo - attacchi terroristici Gli eventi critici • le guerre e i conflitti etnici; • le emergenze quotidiane (incidenti stradali e sul lavoro)
  • 39. Pericolo di contagioPericolo di contagio chimicochimico -- batteriologicobatteriologico Pericolo di contagio chimico - batteriologico chimicochimico -- batteriologicobatteriologico
  • 43. Incidente auto a catenaIncidente auto a catena
  • 45. Quindi … L’evento traumatico è qualcosa di cosìL’evento traumatico è qualcosa di così sconvolgente che irrompe con forza nellasconvolgente che irrompe con forza nella nostra vita …nostra vita … ….…. poichèpoichè le nostre risorse sono insufficienti perle nostre risorse sono insufficienti per gestirlo con efficacia a livello psicologico!!!!gestirlo con efficacia a livello psicologico!!!!
  • 46. Conseguentemente … La persona sperimenterà uno stato temporaneo di turbamento e di disorganizzazione, caratterizzato prevalentemente da un’inabilità aprevalentemente da un’inabilità a fronteggiare la situazione utilizzando i metodi abituali di risoluzione dei problemi (Fernandez, 2002)
  • 47. Se l’evento catastrofico suggerisce l’immaginazione di una causa conosciuta e un’attribuzione di responsabilità, il sentimento di rabbia e di vendetta possono rappresentare reazioni emotive più evidenti, catartiche e più tendenti a prolungarsi nel tempo. Se l’evento catastrofico è di origine naturale, i vissuti sono prevalentemente fatalistici e, quindi, permangono più a lungo reazioni di stupore, spavento e senso di impotenza.
  • 48. Incidenti critici professionali Si definiscono incidenti critici professionali quelli a cui sono sottoposti gli appartenenti a determinate categorie professionali.a determinate categorie professionali.
  • 49. Il rischio di sviluppare conseguenze, al pari delle vittime, negli operatori che intervengono in loro aiuto, è elevato, data la frequenza e ripetizione quotidiana, dell’esposizione allaripetizione quotidiana, dell’esposizione alla sofferenza umana, alla morte e di lavorare in ambienti estremi, che li espone al potenziale accumulo di stress, rendendoli vulnerabili nel lungo periodo allo sviluppo di psicopatologie, di cui il più grave, ma non l’unico, il Post Traumatic Stress Disorder.
  • 50. I professionisti che si trovanoI professionisti che si trovano spesso ad operare in situazionispesso ad operare in situazioni di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco, operatori sanitari del 118, militari,operatori sanitari del 118, militari, poliziotti, medici, psicologi, infermieri, etc.,poliziotti, medici, psicologi, infermieri, etc., possono vivere, nello svolgimento del propriopossono vivere, nello svolgimento del proprio lavoro esperienze molto forti!!!lavoro esperienze molto forti!!!
  • 51. Esempi di incidenti criticiEsempi di incidenti critici prestare soccorso in caso di incidenti di grande portata con > vittime;prestare soccorso in caso di incidenti di grande portata con > vittime; rinvenire il corpo di un suicida;rinvenire il corpo di un suicida; svolgere attività investigative su reati che hanno come vittime i minori;svolgere attività investigative su reati che hanno come vittime i minori; subiresubire stalkingstalking;; subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi; assistere alla morte di colleghi senza poter prestare soccorso immediato;assistere alla morte di colleghi senza poter prestare soccorso immediato; prestare soccorso a seguito di un’emergenza in cui sono rimasti feriti deiprestare soccorso a seguito di un’emergenza in cui sono rimasti feriti dei colleghi o ci sono dei morti;colleghi o ci sono dei morti; prestare soccorso a seguito di un attacco in cui è stata coinvolta laprestare soccorso a seguito di un attacco in cui è stata coinvolta la popolazione inerme (come bambini e donne);popolazione inerme (come bambini e donne); essere spettatore impotente di violenze, morti, massacri, disastri;essere spettatore impotente di violenze, morti, massacri, disastri; ascoltare di prima mano racconti di torture e maltrattamenti;ascoltare di prima mano racconti di torture e maltrattamenti; essere testimoni su larga scala di distruzioni materiali.essere testimoni su larga scala di distruzioni materiali.
  • 52. “Critical Incident" Produce nell'individuo delle forti reazioni emotiveProduce nell'individuo delle forti reazioni emotive che, in alcuni casi hanno un impatto minimo,che, in alcuni casi hanno un impatto minimo, ma in altri, potrebbero anche arrivare ama in altri, potrebbero anche arrivare a interferire negativamente con il normaleinterferire negativamente con il normale funzionamento della persona ed a ridurrefunzionamento della persona ed a ridurre considerevolmente le sue capacità lavorative.considerevolmente le sue capacità lavorative. Agli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esseAgli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esseAgli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esseAgli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esse si manifestano con intontimento e unsi manifestano con intontimento e un generale senso di disorientamento, magenerale senso di disorientamento, ma possono arrivare a manifestarsi anche con unpossono arrivare a manifestarsi anche con un vero e proprio malessere o disagio psicologicovero e proprio malessere o disagio psicologico che, se non trattato con la dovuta attenzione,che, se non trattato con la dovuta attenzione, può evolvere nel tempo in quadri clinici seri,può evolvere nel tempo in quadri clinici seri, come ad esempio il Disturbo Acuto da stress ocome ad esempio il Disturbo Acuto da stress o il Disturboil Disturbo PostTraumaticoPostTraumatico da stress (PTSDda stress (PTSD
  • 53. I punti chiave per la preparazione individuale dei soccorritori secondo il documento proposto dalla Comunità Europea (Seynaeve, 2001) 1. Prima Addestramento alla gestione dello stress autoconsapevolezza 2. Durante Autosupporto Automonitoraggio 3. Dopo (breve termine) Accettare le reazioni (DEFUSING) Attività di gestione dello stress Informare i propri familiari 4. Dopo (lungo termine) Metodi di rilassamento di autoaiuto Accettare l’aiuto, se necessario (DEBRIEFING)
  • 54. Cosa fare e non fare • Non reprimere i propri sentimenti, anzi condividerli con i membri della propria famiglia • Non evitare di parlare di quanto accaduto, ma cogliere ogni situazione per rivivere l’esperienza • Non chiudersi in se stessi e consentire agli altri di poter parlare • Non aspettarsi che i ricordi possano svanire velocemente • Non dimenticarsi che i figli, i familiari possono provare le stesse emozioni • Non dimenticarsi che i figli, i familiari possono provare le stesse emozioni • Prendersi il tempo per dormire, riposare, pensare, stare con la propria famiglia e gli amici più cari • Esprimere i propri bisogni con chiarezza e onestà alla propria famiglia, agli amici, alle autorità • Cercare di condurre una vita normale, per quanto è possibile • Lasciare che i propri figli parlino delle loro emozioni e che le esprimano nei giochi e nei disegni • Mandare i figli a scuola • Guidare con prudenza e fare più attenzione in casa • Evitare di assumere alcool o droghe
  • 55. Le fasi generali del trauma negli operatori dell’emergenzanegli operatori dell’emergenza Modello del Trauma Center di Boston (Solomon, 2002; Fernandez, 2002)
  • 56. 1° fase: allarme all'inizio, quando la situazione esplode, siall'inizio, quando la situazione esplode, si manifesta la reazione di allarme con unamanifesta la reazione di allarme con una mobilitazione generale, sia fisica (il corpo simobilitazione generale, sia fisica (il corpo si prepara per una azione di attacco/fuga), siaprepara per una azione di attacco/fuga), sia mentale (aumento della capacità dimentale (aumento della capacità di prepara per una azione di attacco/fuga), siaprepara per una azione di attacco/fuga), sia mentale (aumento della capacità dimentale (aumento della capacità di elaborare informazioni). È come se tuttoelaborare informazioni). È come se tutto l'organismo tentasse di far fronte a qualcosal'organismo tentasse di far fronte a qualcosa di imprevedibile, sconcertante e fuori dadi imprevedibile, sconcertante e fuori da ogni forma di controllo;ogni forma di controllo;
  • 57. 2° fase: shock L'evento critico, per le sue caratteristiche (di gravità, durata e livello di intensità) non può essere gestito immediatamente con le usuali forme di risposta, si instaura la cosiddetta fase dello shock, in cui la persona si sente stordita e confusa. Tipiche di questa fase di disorganizzazione mentale sono le reazioni fisiologiche da stress come: brividi, sensazione di avere la testa vuota, pianto, nausea ecome: brividi, sensazione di avere la testa vuota, pianto, nausea e pulsazioni accelerate. A livello emotivo si può vivere una condizione di negazione, ottundimento (incredulità o difficoltà a ricordare i dettagli dell'evento) e dissociazione ("è successo come se io non fossi presente… come se stessi guardando un film…"). Comuni possono essere anche uno stato di iperattività generale con vissuti emotivi di rabbia, paura, tristezza, sensazioni di isolamento da quello che accade intorno e possibile esaltazione per essere sopravvissuto;
  • 58. 3° fase: impatto emotivo Le reazioni tipiche dell'impatto emotivo riguardano:Le reazioni tipiche dell'impatto emotivo riguardano: esaltato senso del pericolo/esaltato senso del pericolo/ipervigilanzaipervigilanza,, incubi,incubi, pensieri e immagini intrusive,pensieri e immagini intrusive, sintomi dissociativi,sintomi dissociativi, disagio quando viene ricordato l'incidente,disagio quando viene ricordato l'incidente,disagio quando viene ricordato l'incidente,disagio quando viene ricordato l'incidente, evitamentoevitamento di pensieri, di sensazioni che ricordino l'incidente,di pensieri, di sensazioni che ricordino l'incidente, sintomi disintomi di iperattivazioneiperattivazione (difficoltà ad addormentarsi, irrequietezza,(difficoltà ad addormentarsi, irrequietezza, irritabilità, scarsa capacità di concentrazione),irritabilità, scarsa capacità di concentrazione), estrema stanchezza ed esaurimento fisico ed emozionale.estrema stanchezza ed esaurimento fisico ed emozionale. senso di colpa del superstite per essere sopravvissuto: sonosenso di colpa del superstite per essere sopravvissuto: sono comunemente ripetute frasi come "ho fatto qualcosa dicomunemente ripetute frasi come "ho fatto qualcosa di sbagliato…sbagliato… come mai sono ancoracome mai sono ancora vivo…vivo… il collega è morto al postoil collega è morto al posto mio…mio…";";
  • 59. 4° fase: coping La fase del coping (del fronteggiamento) inizia quando la persona cerca di affrontare, comprendere, elaborare a livello emotivo quanto è successo e di riflettere facendo congetture sulle circostanze e sulle cause: "cosa sarebbe successo se…". In questo stadio si comincia a prendere la distanza emotiva dall'evento critico e giocano un ruolo attivo:dall'evento critico e giocano un ruolo attivo: l'atteggiamento adattativo della persona, la capacità di affrontare le emozioni negative come la rabbia, la paura e la vulnerabilità percepita; il darsi tempo necessario per affrontare l'evento; il cercare e saper usufruire del sostegno degli altri. Alcune persone evitano di occuparsi dell'evento. Ma negare l'impatto emotivo o evitare di affrontarlo può impedire un coping costruttivo;
  • 60. 5° fase: accettazione Nella fase di accettazione/risoluzione, la personaNella fase di accettazione/risoluzione, la persona assume piena consapevolezza di quanto èassume piena consapevolezza di quanto è accaduto, riesamina i suoi valori, accetta diaccaduto, riesamina i suoi valori, accetta di essere vulnerabile e comincia a pensare cheessere vulnerabile e comincia a pensare che l'esperienza drammatica che ha vissuto èl'esperienza drammatica che ha vissuto èl'esperienza drammatica che ha vissuto èl'esperienza drammatica che ha vissuto è servita anche a farlo crescere e maturare:servita anche a farlo crescere e maturare: "non posso controllare tutto quanto accade"non posso controllare tutto quanto accade intorno a me, ma posso controllare la miaintorno a me, ma posso controllare la mia reazione",reazione", "ho fatto del mio meglio, non potevo fare"ho fatto del mio meglio, non potevo fare altrimenti";altrimenti";
  • 61. Infine, bisogna imparare a convivere conInfine, bisogna imparare a convivere con l'evento: subire un incidente critico, unl'evento: subire un incidente critico, un trauma è come attraversare un varco da cuitrauma è come attraversare un varco da cui non si può più tornare indietro e occorrenon si può più tornare indietro e occorre 6° fase:convivere con l’evento non si può più tornare indietro e occorrenon si può più tornare indietro e occorre rendersi conto che nulla sarà come primarendersi conto che nulla sarà come prima perché l'esperienza vissuta modifica inperché l'esperienza vissuta modifica in qualche modo la capacità di adattamento equalche modo la capacità di adattamento e di affrontare gli eventi.di affrontare gli eventi.