Ogni condizione che turbi l’equilibrio del sistema individuo-professione-ambiente può essere un potenziale fattore di stress.
Gli stimoli che provocano stress possono essere fisici (shock elettrico, esposizione al freddo, a rumori, a campi magnetici), metabolici (riduzione dei livelli di glicemia),
psicologici (prova d’esame), psicosociali (lutto).
Stressor troppo potenti, frequenti e prolungati possono superare la possibilità di resistenza dell’organismo e di avviare un processo patologico. Ne sono un esempio il Disturbo Acuto da Stress, Disturbo post-traumatico da stress, lo Stress traumatico da incidente critico.
11 Ottobre 2013
Nel mondo del lavoro esistono, accanto a fattori di rischio specifici, responsabili di malattie professionali, numerosi altri agenti capaci di turbare l’equilibrio ed il benessere dell’uomo, creando fenomeni di disadattamento e reazioni di stress, da cui possono derivare malattie, non specifiche, ma certamente collegate alla professione (Mobbing e Burnout)
Stress lavoro correlato - Cos'è e come si misuraElisa Corsa
“Lo stress è una condizione fisiologica che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro” (Accordo <europeo sullo stress lavorativo, 2004)
11 Ottobre 2013
Nel mondo del lavoro esistono, accanto a fattori di rischio specifici, responsabili di malattie professionali, numerosi altri agenti capaci di turbare l’equilibrio ed il benessere dell’uomo, creando fenomeni di disadattamento e reazioni di stress, da cui possono derivare malattie, non specifiche, ma certamente collegate alla professione (Mobbing e Burnout)
Stress lavoro correlato - Cos'è e come si misuraElisa Corsa
“Lo stress è una condizione fisiologica che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro” (Accordo <europeo sullo stress lavorativo, 2004)
Le emozioni hanno una funzione vitale per il nostro benessere, ma quando non riusciamo a gestirle, in certe situazioni, rischiano di metterci nei guai. Quando e perché non riusciamo a gestirle e come imparare a farlo in 6 mosse.
29 Corso TSSA - Lo stress nel soccorritore e il lavoro di equipeEmergency Live
Il corso TSSA (corso nazionale per l’attività di trasporto sanitario e soccorso in ambulanza) è il corso sanitario avanzato della Croce Rossa Italiana che si prefigge di formare il SOCCORRITORE, cioè il Volontario che svolgerà la sua attività sulle ambulanza e perciò il percorso addestrativo è tipicamente sanitario. I corsi sono tenuti da Istruttori di Croce Rossa qualificati con un apposito percorso specifico. I moduli formativi sono 6. Bastano i primi 4 moduli per diventare soccorritore, gli altri due moduli sono di approfondimento e completamento di percorsi regionali. L’accesso a questo corso prevede l’obbligatorietà di essere Socio Attivo CRI e quindi di aver frequentato il Corso Base. Gli incontri vertono principalmente sulle problematiche del soccorso extra-ospedaliero e si dividono in lezioni teoriche e parti pratiche con particolare riferimento alla Traumatologia, alla Rianimazione cardio-polmonare con l’ottenimento del brevetto BLS-D (defibrillazione) ed all’uso dei Presidi disponibili sulle ambulanze.
La cooperazione che ha portato alla creazione di queste dispense di TSSA è molto importante. Infatti non esiste materiale univoco e ufficiale per tutto il territorio Nazionale. Il materiale delle lezioni che stiamo ripubblicando è nato grazie alla collaborazione dei formatori e degli istruttori di Croce Rossa, specializzati in PSTI (Pronto Soccorso e Trasporto Infermi). Questi istruttori hanno realizzato le schede che potete liberamente consultare. Il team è costituito da 15 istruttori qualificati, il cui lavoro è stato controllato da 5 revisori (formatori, medici specialistici e tecnici esperti) che hanno corretto alcuni contenuti scientifici, rendendo poi omogeneo l'aspetto visivo del corso. In questo modo sono nate delle wikiSLIDES che ad oggi hanno più di 5.000 download dal link ufficiale.
Il ringraziamento di Emergency Live va al gruppo TSSA e al coordinatore Egidio Tuccio.
Riconoscere e modificare gli errori che facciamo in comunicazione ci aiuta a evitare i malintesi, avere un miglior impatto sugli altri e essere più efficaci. Ecco 10 errori tra i più frequenti e come evitare di farli. Scoprirai che modificare anche una sola piccola cattiva abitudine può facilitarti molto la vita.
Conoscere e riconoscere il fenomeno dello Stress lavoro-correlato. Cosa dice la legge a riguardo, quali possono essere le sue cause e le sue conseguenze, l'importanza di rilevarlo per il benessere del lavoratore e dell'azienda
Una riflessione sulla gestione del conflitto, nata durante un corso di gestione e tecniche di vendita. Attuale, vista la conflittualità oggi in atto. Aggiornata a Gennaio 2017
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonaliClaudio Settembrini
Parte del seminario svolto in Right Management. Saper leggere i messaggi del corpo serve a comprendere gli altri in maniera più efficiente, a capire le reali intenzioni del tuo interlocutore e a migliorare le relazioni interpersonali.
Le emozioni hanno una funzione vitale per il nostro benessere, ma quando non riusciamo a gestirle, in certe situazioni, rischiano di metterci nei guai. Quando e perché non riusciamo a gestirle e come imparare a farlo in 6 mosse.
29 Corso TSSA - Lo stress nel soccorritore e il lavoro di equipeEmergency Live
Il corso TSSA (corso nazionale per l’attività di trasporto sanitario e soccorso in ambulanza) è il corso sanitario avanzato della Croce Rossa Italiana che si prefigge di formare il SOCCORRITORE, cioè il Volontario che svolgerà la sua attività sulle ambulanza e perciò il percorso addestrativo è tipicamente sanitario. I corsi sono tenuti da Istruttori di Croce Rossa qualificati con un apposito percorso specifico. I moduli formativi sono 6. Bastano i primi 4 moduli per diventare soccorritore, gli altri due moduli sono di approfondimento e completamento di percorsi regionali. L’accesso a questo corso prevede l’obbligatorietà di essere Socio Attivo CRI e quindi di aver frequentato il Corso Base. Gli incontri vertono principalmente sulle problematiche del soccorso extra-ospedaliero e si dividono in lezioni teoriche e parti pratiche con particolare riferimento alla Traumatologia, alla Rianimazione cardio-polmonare con l’ottenimento del brevetto BLS-D (defibrillazione) ed all’uso dei Presidi disponibili sulle ambulanze.
La cooperazione che ha portato alla creazione di queste dispense di TSSA è molto importante. Infatti non esiste materiale univoco e ufficiale per tutto il territorio Nazionale. Il materiale delle lezioni che stiamo ripubblicando è nato grazie alla collaborazione dei formatori e degli istruttori di Croce Rossa, specializzati in PSTI (Pronto Soccorso e Trasporto Infermi). Questi istruttori hanno realizzato le schede che potete liberamente consultare. Il team è costituito da 15 istruttori qualificati, il cui lavoro è stato controllato da 5 revisori (formatori, medici specialistici e tecnici esperti) che hanno corretto alcuni contenuti scientifici, rendendo poi omogeneo l'aspetto visivo del corso. In questo modo sono nate delle wikiSLIDES che ad oggi hanno più di 5.000 download dal link ufficiale.
Il ringraziamento di Emergency Live va al gruppo TSSA e al coordinatore Egidio Tuccio.
Riconoscere e modificare gli errori che facciamo in comunicazione ci aiuta a evitare i malintesi, avere un miglior impatto sugli altri e essere più efficaci. Ecco 10 errori tra i più frequenti e come evitare di farli. Scoprirai che modificare anche una sola piccola cattiva abitudine può facilitarti molto la vita.
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25 Corso TSSA - Il soccorritore volontario nelle maxi emergenzeEmergency Live
Il corso TSSA (corso nazionale per l’attività di trasporto sanitario e soccorso in ambulanza) è il corso sanitario avanzato della Croce Rossa Italiana che si prefigge di formare il SOCCORRITORE, cioè il Volontario che svolgerà la sua attività sulle ambulanza e perciò il percorso addestrativo è tipicamente sanitario. I corsi sono tenuti da Istruttori di Croce Rossa qualificati con un apposito percorso specifico. I moduli formativi sono 6. Bastano i primi 4 moduli per diventare soccorritore, gli altri due moduli sono di approfondimento e completamento di percorsi regionali. L’accesso a questo corso prevede l’obbligatorietà di essere Socio Attivo CRI e quindi di aver frequentato il Corso Base. Gli incontri vertono principalmente sulle problematiche del soccorso extra-ospedaliero e si dividono in lezioni teoriche e parti pratiche con particolare riferimento alla Traumatologia, alla Rianimazione cardio-polmonare con l’ottenimento del brevetto BLS-D (defibrillazione) ed all’uso dei Presidi disponibili sulle ambulanze. La cooperazione che ha portato alla creazione di queste dispense di TSSA è molto importante. Infatti non esiste materiale univoco e ufficiale per tutto il territorio Nazionale. Il materiale delle lezioni che stiamo ripubblicando è nato grazie alla collaborazione dei formatori e degli istruttori di Croce Rossa, specializzati in PSTI (Pronto Soccorso e Trasporto Infermi). Questi istruttori hanno realizzato le schede che potete liberamente consultare. Il team è costituito da 15 istruttori qualificati, il cui lavoro è stato controllato da 5 revisori (formatori, medici specialistici e tecnici esperti) che hanno corretto alcuni contenuti scientifici, rendendo poi omogeneo l'aspetto visivo del corso. In questo modo sono nate delle wikiSLIDES che ad oggi hanno più di 5.000 download dal link ufficiale. Il ringraziamento di Emergency Live va al gruppo TSSA e al coordinatore Egidio Tuccio.
25 - TSSA Croce Rossa Protocollo START esercitazione pratica corso Maxi Emerg...Emergency Live
Il corso TSSA (corso nazionale per l’attività di trasporto sanitario e soccorso in ambulanza) è il corso sanitario avanzato della Croce Rossa Italiana che si prefigge di formare il SOCCORRITORE, cioè il Volontario che svolgerà la sua attività sulle ambulanza e perciò il percorso addestrativo è tipicamente sanitario. I corsi sono tenuti da Istruttori di Croce Rossa qualificati con un apposito percorso specifico. I moduli formativi sono 6. Bastano i primi 4 moduli per diventare soccorritore, gli altri due moduli sono di approfondimento e completamento di percorsi regionali. L’accesso a questo corso prevede l’obbligatorietà di essere Socio Attivo CRI e quindi di aver frequentato il Corso Base. Gli incontri vertono principalmente sulle problematiche del soccorso extra-ospedaliero e si dividono in lezioni teoriche e parti pratiche con particolare riferimento alla Traumatologia, alla Rianimazione cardio-polmonare con l’ottenimento del brevetto BLS-D (defibrillazione) ed all’uso dei Presidi disponibili sulle ambulanze. La cooperazione che ha portato alla creazione di queste dispense di TSSA è molto importante. Infatti non esiste materiale univoco e ufficiale per tutto il territorio Nazionale. Il materiale delle lezioni che stiamo ripubblicando è nato grazie alla collaborazione dei formatori e degli istruttori di Croce Rossa, specializzati in PSTI (Pronto Soccorso e Trasporto Infermi). Questi istruttori hanno realizzato le schede che potete liberamente consultare. Il team è costituito da 15 istruttori qualificati, il cui lavoro è stato controllato da 5 revisori (formatori, medici specialistici e tecnici esperti) che hanno corretto alcuni contenuti scientifici, rendendo poi omogeneo l'aspetto visivo del corso. In questo modo sono nate delle wikiSLIDES che ad oggi hanno più di 5.000 download dal link ufficiale. Il ringraziamento di Emergency Live va al gruppo TSSA e al coordinatore Egidio Tuccio.
Alimentazione biologica e prevenzione malattie - 6° incontro del CorsoLorenzo Capello
6° incontro del Corso: IL CORPO PARLA… e il tuo cosa dice?
Titolo: Alimentazione biologica e prevenzione malattie.
Corso in 7 incontri interattivi tenuto presso il Centro Studi di Olismologia
Liberarsi dagli attacchi di panico. Per ulteriori informazioni: https://www.psicoterapista.it/psicologo-brescia-psicologa-ansia-attacchi-di-panico.html
L’ansia e lo stress sono i responsabili dell’80% delle malattie in America. Ma quali sono i disturbi che provocano l’ansia e lo stress? Quanto incidono le emozioni? Cosa sono le malattie da stress? Si può valutare il nostro stato di ansia e di stress? Esistono dei rimedi naturali efficaci per riportare in equilibrio il nostro stato psicofisico? In questo articolo trovi le risposte a tutte queste domande e molto altro ancora.
La presentazione affronta l'argomento del trattamento del trauma, partendo dalle modalità di risposta psicofisiologiche, per arrivare ad una ipotesi di intervento.
Si conclude con l'invito ad una Lecture open su "Il trauma e il corpo" il 27 Marzo 2014, a Genova, Centro studi di psicoterapia, Via Frugoni 15/2
Stato di maggiore attivazione dell'organismo rispetto alla norma, come risposta di adattamento a situazioni e contesti percepiti come problematici o pericolosi. A livello fisico è sostenuto principalmente dagli ormoni adrenalina e cortisolo prodotti dalle ghiandole surrenali. Lo stress può essere acuto o cronico, e il suo perdurare nel tempo può portare a sintomi psicofisici e predisporre all'insorgenza di alcune malattie, tra cui in particolare quelle gastroenteriche e cardiovascolari. Quali sono le soluzioni olistiche più efficaci per ritrovare il benessere? La Medicina quantistica può aiutarti? Come funziona?
Estensione dell'uso di alcuni Rimedi Reckeweg in clinica olismologicaLorenzo Capello
Allergie, intolleranze, acidosi,ansia, rabbia, insonnia, fibromialgia, influenza....Estensione dell'uso di alcuni Rimedi Reckeweg in clinica olismologica
La definizione di stress in senso generale, ovvero quello cui ognuno di noi può essere sottoposto nel corso della vita, prevede che esso sia sollecitato da situazioni particolari cui le persone devono adattarsi sia da un punto di vista emotivo che da un punto di vista fisico (un esame scolastico, un cambio di lavoro o di ruolo, un evento inaspettato).
Se parliamo però di stress legato all’appartenenza ad una minoranza, la questione si complica, poiché entriamo nel contesto delle discriminazioni e dei pregiudizi cui sono soggette alcune categorie di persone che per fattori preminentemente socio-culturali, vengono ritenute “diverse”.
Le minoranze sessuali e di genere (LGBTQ+) possono essere soggette al cosiddetto minority stress.
Gli studi evidenziano come lo stress derivante dalla stigmatizzazione influisca negativamente sulla salute che ci mostrano come siano necessarie azioni di prevenzione e di contrasto del Minority Stress….
Se elaborato… può portare ad attivare/potenziare risorse personali atte ad elevare lo stato di salute.
E' un protocollo di primo soccorso ideato per soccorritori occasionali e costituito da manovre e comportamenti finalizzati alla gestione immediata dei sintomi dell'attacco di panico e dell'ansia acuta
Qual è il rapporto tra sessualità e cibo?
Esistono davvero i cibi afrodisiaci? E se si quali sono?
Followme www.annacarderi.it
@ilmiopsicosessuologo.roma
Incastri violenti: quando la coppia implode. Violenza da partner intimiAnna Carderi
Quando la minaccia di una rottura affettiva si verifica a danno di un soggetto con predisposizioni problematiche, il sentimento di rabbia risulterebbe insostituibile provocando reazioni di difesa di tipo scissionale, aggressivo, rabbioso e invidioso e può degenerare in comportamenti persecutori o violenti
Body accessing cues gesture eye-moviments language patterns modelAnna Carderi
Per individuare il sistema rappresentazionale che la persona usa per entrare in contatto con il mondo e per prendere informazioni dal mondo possiamo utilizzare il modello
Body Accessing-cues Ggesture Eeye-moviments Language patterns.
La violenza sulle donne può essere definita come un abuso di potere e di controllo, che si manifesta attraverso il sopruso fisico, sessuale, psicologico ed economico.
Dalla limerenza alla violenza di genere. Anna Carderi
Convegno “Violenza di Genere. Informarsi Riflettere Agire”.
Quando il disperato bisogno di reciprocità diventa la conditio sine qua non che alimenta il desiderio e orienta il comportamento la persona tende a fare di tutto pur di superare l’ostacolo alla reciprocità e quando la corrispondenza manca, il rifiuto che ne deriva può far emergere vissuti frustranti di tipo fallimentare tali da innescare meccanismi di riconquista di tipo aggressivo e la limerenza può assumere le connotazioni dello stalking e della violenza di genere.
V Congresso Assai 17-18 novembre 2017 RomaAnna Carderi
Numerosi specialisti, principalmente urologi,
andrologi, ginecologi, biologi, psicologi e sessuologi
si confronteranno “a tutto tondo” su importanti
argomenti tra cui l’infertilità, la procreazione
medicalmente assistita, i disturbi sessuali,
ormonali e la chirurgia dei genitali.
Aspetti psicologici della pma. / congresso Sifiog. Carderi AnnaAnna Carderi
L'inizio di un percorso di programmazione medicalmente assistita può essere una fase critica per la coppia. Infatti il trattamento è soprattutto uno stress psicologico piuttosto che fisico. In tutti i casi di infertilità e procreazione assistita ricorrere al supporto psicologico consente di migliorare la gestione dell’evento in modo da favorire l’esito stesso del trattamento medico.
Deficit erettile: il punto di vista della donna. Congresso sezione L.A.M.S. S...Anna Carderi
Troppo spesso nel curare tale problematica ci si focalizza troppo sull’uomo trascurando che la disfunzione erettile inevitabilmente si ripercuote e modifica anche la qualità della vita della sua compagna.
Tale problematica rappresenta per la donna un attacco alla propria identità e può scatenare tutto un corollario emozionale che mina il suo benessere psicosessuale traducendosi in facilità al pianto, insonnia, stile alimentare inadeguato, ansia e depressione, sensi di colpa, calo dell’autostima, frustrazione, rabbia e irritazione.
Wikipedia, siti dedicati alla sessualità, blog, chat, forum sono oggi le fonti dalle quali i giovani attingono informazioni su tutto ciò che riguarda la sessualità e che vanno a costituire i cardini portanti della loro educazione sessuale.
A fronte del muro di silenzio che si frappone tra gli adulti e i ragazzi, il web rappresenta una vera e propria scappatoia alla loro curiosità inerente il sesso.
La presbiopia: un’esperienza simbolico-percettiva di una crisi (naturale) che...Anna Carderi
XX Congresso Interdisciplinare – Presbiopia e Presbiti
Bologna 4 – 5 – 6 febbraio 2017.
Nella presbiopia si intrecciano vissuti, archetipi, idealizzazioni, proiezioni, difficoltà e sofferenze ..
che si configurano in un quadro estremamente complesso in cui si attivano fattori della più diversa natura, negativi e positivi, che richiedono una considerazione multidisciplinare, medica, ottica, psicologica e relazionale.
Il fenomeno è particolarmente variegato.
Si parte dal blando innesto di sfere sottocutanee, il pearling, fino ad arrivare a interventi di rimodellamento dei genitali che possono assumere le forme di vere e proprie mutilazioni volontarie come la subincisione o bisezione del pene o persino alla sua asportazione (nullificazione)
La psicoterapia ha ancora un ruolo o è da archiviare nella cura della disfun...Anna Carderi
Secondo quanto sancito dalla
Seconda Consultazione Internazionale sulle Disfunzioni Sessuali del 2003
la terapia della DE deve mirare a restituire al paziente una vita sessuale soddisfacente, non solo un’erezione rigida.
Stop al bullismo. Come riconoscerlo e affrontarlo.Anna Carderi
Il bullismo è oggi un argomento particolarmente ‘di moda’, con cui si definiscono erroneamente tutti i problemi disciplinari del gruppo classe!
È sempre bullismo o lo stereotipo finisce con l’inglobare situazioni che nulla hanno a che fare con esso?
Com’è possibile capire che cosa fa la differenza?
3. U. Galimberti
“Reazione emozionale intensa
ad una serie di stimoli esterni
che mettono in moto risposte
fisiologiche e psicologiche di
natura adattiva”
R. Lazarus e J. Folkman
“ transazione fra la persona e
l’ambiente nella quale la
situazione è valutata
Alla base dello stress vi sarebbe uno squilibrio tra le risorse e le capacità
possedute dal soggetto e quelle richieste dall’ambiente per
fronteggiare gli stressor.
situazione è valutata
dall’individuo come eccedente
le proprie risorse e tale da
mettere in pericolo il suo
benessere”.
4. Lo stress è un normale processo fisiologico e
psicologico di reazione e di adattamento agli
eventi …
Conseguentemente …Conseguentemente …
… ogni condizione che turbi l’equilibrio del
sistema individuo-professione-ambiente può
essere un potenziale fattore di stress.
5. “Lo stress è una risposta emessa dall’organismo ad uno
stimolo che ne altera l’equilibrio omeostatico.
Tale risposta si manifesta sia a livello fisiologico sia a
livello comportamentale ed è mediata da un’attivazione
emozionale indotta da una valutazione cognitiva del
significato dello stimolo.significato dello stimolo.
Essa è relativamente aspecifica, nel senso che un’ampia
gamma di stimoli può innescarla, ma è personalizzata in
rapporto al significato dello stimolo per il singolo
individuo e alle sue modalità di reazione psicofisica.
6. Le fasi dello Stress
Allarme: l’organismo risponde alle
sollecitazioni mettendo in atto
meccanismi di fronteggiamento fisici-mentali.
Resistenza: il corpo tenta di combattere e contrastare gliResistenza: il corpo tenta di combattere e contrastare gli
effetti negativi dell’affaticamento prolungato, producendo
risposte ormonali specifiche da varie ghiandole.
Esaurimento: se le sollecitazioni continuano ad agire, la
persona può venire sopraffatta e possono prodursi effetti
sfavorevoli permanenti a carico della struttura psichica e/o
somatica.
8. Esso svolge principalmente la funzione di
proteggerci in una situazione potenzialmente
minacciosa, mettendoci in grado di
concentrare tutta la nostra attenzione su una
particolare minaccia, di mobilitare tutte le
energie che abbiamo a disposizione e dienergie che abbiamo a disposizione e di
prepararci per reagire al pericolo.
9. Tuttavia …
se questo sforzo eccezionale è richiesto
troppo spesso e le situazioni di minaccia
si protraggono troppo a lungo o gli
stimoli sono troppo intensi
… Questo meccanismo da adattativo… Questo meccanismo da adattativo
finisce per diventare disfunzionale e
portare ad "esaurimento" e ad altre
manifestazioni di disagio, tutte condizioni
caratterizzate dal fatto che la persona avverte
che le richieste dell'ambiente superano le sue
capacità di fronteggiarle.
11. Sono molti i fattori che nella vita di tutti
i giorni generano stress.
Proviamo ad elencarli…Proviamo ad elencarli…
12. DistressDistress EustressEustress
Promozioni o riconoscimenti
Nuovo lavoro
Matrimonio
Comprare una casa
Nascita di un figlio
Fare sport
La morte di una persona cara
Separazione
Perdere contatti con persone
Permanenza in ospedale
Malattia
Abusi
Fare sport
Andare in vacanza
Partecipare ad una gara
Corsi di formazione
Imparare un nuovo hobby
Conoscere nuove persone
…
Abusi
Conflitti relazionali
Problemi di soldi
Disoccupazione
Problemi dei figli
Questioni legali
Guida nel Traffico
Trasloco
Licenziamento
….
13. Eustress e Distress
Hans Selye identificò e definì due tipologie di stress che chiamò
distress (stress negativo) ed eustress (stress positivo).
Distress: si ha quando stimoli stressanti instaurano un logorio
progressivo fino alla rottura delle difese psicofisiche.
Le condizioni di stress, e quindi di attivazione dell’organismo,Le condizioni di stress, e quindi di attivazione dell’organismo,
permangono anche in assenza di eventi stressanti e
l’organismo reagisce a stimoli di lieve entità in maniera
sproporzionata.
Eustress: si ha quando uno o più stimoli, anche di natura
diversa, allenano la capacità di adattamento psicofisica
individuale.
14. Stressor
È lo stimolo, di qualunque natura, che provoca nell’organismo una risposta diÈ lo stimolo, di qualunque natura, che provoca nell’organismo una risposta di
stressstress..
SeSe riteniamoriteniamo cheche lele risorserisorse aa nostranostra disposizionedisposizione sianosiano sufficientisufficienti perper reagirereagire
alloallo stimolo,stimolo, sisi generagenera stressstress positivopositivo ((EustressEustress)) cheche cici mettemette nellenellealloallo stimolo,stimolo, sisi generagenera stressstress positivopositivo ((EustressEustress)) cheche cici mettemette nellenelle
condizionicondizioni didi agireagire alal megliomeglio..
SeSe riteniamoriteniamo inveceinvece cheche lele risorserisorse aa nostranostra disposizionedisposizione nonnon sianosiano sufficientisufficienti
aa farfar frontefronte alloallo stimolo,stimolo, sisi generagenera stressstress negativonegativo ((DistressDistress)) ee lele
ripercussioniripercussioni sulsul nostronostro benesserebenessere psicopsico--fisicofisico possonopossono essereessere rilevantirilevanti..
15. Stimoli che provocano stress
Fisici (shock elettrico, esposizione al freddo, a
rumori, a campi magnetici)
Metabolici (riduzione dei livelli di glicemia)
Psicologici (prova d’esame)
Psicosociali (lutto)
16. Gli stressor possono essere:
•Normativi: normali, in quanto attinenti alla vita quotidiana
•Non normativi: inattesi e straordinari, in quanto rompono la
nostra quotidianità
Sequenziali: tendono a ripetersi e hanno effetto cumulativo•Sequenziali: tendono a ripetersi e hanno effetto cumulativo
•Specifici: hanno una durata limitata nel tempo
17. Un aspetto molto
importante dello stressor
è rappresentato dal grado
di novità, prevedibilità e
soprattutto evitabilità
dello stimolo.
Se infatti si tratta di
qualcosa di mai
fronteggiato infronteggiato in
precedenza, imprevedibile
o inevitabile, nell’animale
si verifica una risposta più
ampia di quella indotta da
uno stimolo noto sulla
base di precedenti
esperienze o al quale sia in
grado di sottrarsi.
18. Nel condizionare l’entità della risposta oltre alla
natura dello stressor sono importanti:
Intensità
Frequenza
Durata
Stressor troppo potenti, frequenti e prolungati
possono superare la possibilità di resistenza
dell’organismo e di avviare un processo
patologico
19. Le forme dello Stress
acuto e cronico
Lo stress acuto si manifesta come una condizione improvvisa
scatenata da un evento facile da riconoscere (una telefonata
nel cuore della notte, un incidente di macchina, una prova
d'esame, un colloquio di lavoro, ecc…) che mette in moto unad'esame, un colloquio di lavoro, ecc…) che mette in moto una
risposta fisiologica dell'organismo finalizzata ad affrontare la
situazione e superarla, ristabilendo l'equilibrio.
Lo stress cronico è invece caratterizzato da uno stato di
continua eccitazione: gli agenti stressogeni continuano ad
inviare stimoli e non c'è modo di tornare a un naturale stato di
rilassamento.
21. Le reazioni emozionali
• angoscia o paura
• perdita di energia, fragilità, debolezza nei momenti
successivi allo shock
• tristezza, nostalgia, senso di colpa
• disagio, vergogna
• rabbia, collera
• solitudine
• ricordi
• alternarsi di speranza e disperazione
22. Disturbo Acuto da StressDisturbo Acuto da Stress
È caratterizzato da sintomi simili a quelli del DisturboÈ caratterizzato da sintomi simili a quelli del Disturbo PostPost--traumaticotraumatico
da Stress che si verificano immediatamente a seguito di un eventoda Stress che si verificano immediatamente a seguito di un evento
estremamente traumatico.estremamente traumatico.
Il Disturbo Acuto da stress si sviluppa entro un mese dall'esposizioneIl Disturbo Acuto da stress si sviluppa entro un mese dall'esposizione
all'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativiall'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativi
e di altro tipoe di altro tipo
all'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativiall'evento traumatico, con comparsa di ansia, di sintomi dissociativi
e di altro tipoe di altro tipo
Dopo il trauma l'evento viene rivissuto persistentemente e l'individuoDopo il trauma l'evento viene rivissuto persistentemente e l'individuo
evita gli stimoli che possono evocarne il ricordo, ha sintomi marcatievita gli stimoli che possono evocarne il ricordo, ha sintomi marcati
di ansia e di aumentata attivazione.di ansia e di aumentata attivazione.
Alcune persone, in risposta all'evento traumatico, sviluppano sintomiAlcune persone, in risposta all'evento traumatico, sviluppano sintomi
dissociativi; hanno una riduzione della reattività emozionale,dissociativi; hanno una riduzione della reattività emozionale,
spesso trovano difficile o impossibile provare piacere per attivitàspesso trovano difficile o impossibile provare piacere per attività
antecedentemente ritenute divertenti.antecedentemente ritenute divertenti.
23. Disturbo post-traumatico da
stress
È caratterizzato dal rivivere un evento estremamente traumatico
accompagnato da sintomi di aumento dell’arousal e da evitamento
di stimoli associati al trauma.
I disturbi della reazione traumatica acuta perdurano più di 4I disturbi della reazione traumatica acuta perdurano più di 4
settimane.
Spesso vi si associano strategie e comportamenti di evitamento per
poter ridurre l’apparizione di ricordi intrusivi ricorrenti (flashback)
che riportano in tutta attualità la sintomatologia di una reazione
acuta.
Subentrano poi facilmente disturbi psicosomatici o somatoformi negli
organi più svariati, molto spesso legati pure a disturbi del sonno e
ad irritabilità. Ansietà, nervosismo, attacchi di panico e vere e
proprie sindromi depressive possono esserne la conseguenza.
24. Stress traumatico da
incidente critico
È il risultato di un attacco singolo,
Improvviso e violento che colpisceImprovviso e violento che colpisce
e mette in pericolo l’individuo o
qualcuno vicino a lui, sia
fisicamente sia psicologicamente
25. Stress traumatico da
incidente critico
Esso si caratterizza per il fatto che gli eventi
critici sono eventi improvvisi ed inaspettati,critici sono eventi improvvisi ed inaspettati,
sconvolgono la nostra sensazione di
controllo, implicano una percezione di
minaccia, possono comportare delle perdite
fisiche e/o emotive e violano i presupposti
abituali su "come funziona il mondo".
26. Stress traumatico da
incidente critico
Esso si caratterizza per il fatto di
essere indotto da un eventoessere indotto da un evento
traumatico specifico o
cosiddetto "incidente critico"
27. incidente critico:
Metaforicamente nel definirlo Freud rimandavaMetaforicamente nel definirlo Freud rimandava
il pensiero a quello di una diga costruita peril pensiero a quello di una diga costruita per
controllare una certa portata d’acqua,controllare una certa portata d’acqua,controllare una certa portata d’acqua,controllare una certa portata d’acqua,
travolta da una massa d’acqua superiore alletravolta da una massa d’acqua superiore alle
sue capacità.sue capacità.
28. Un evento critico è un attacco grave all'incolumitàUn evento critico è un attacco grave all'incolumità
fisica e psicologica dell'individuo che porta lefisica e psicologica dell'individuo che porta le
persone a provare reazioni emotivepersone a provare reazioni emotive
particolarmente forti:particolarmente forti:
è improvviso e inaspettato, quindi imprevedibile;è improvviso e inaspettato, quindi imprevedibile;
interferisce con la nostra vita abitualeinterferisce con la nostra vita abituale
nell'immediatezza e in seguito;nell'immediatezza e in seguito;nell'immediatezza e in seguito;nell'immediatezza e in seguito;
interferire con le usuali modalità diinterferire con le usuali modalità di
funzionamentofunzionamento
sconvolge la nostra sensazione di controllo;sconvolge la nostra sensazione di controllo;
implica la percezione di una minaccia che puòimplica la percezione di una minaccia che può
comportare perdite fisiche o emotive;comportare perdite fisiche o emotive;
viola i principi che abitualmente poniamo alla baseviola i principi che abitualmente poniamo alla base
del funzionamento del mondo.del funzionamento del mondo.
29. • i disastri propriamente detti:
- mondo della natura (terremoti, alluvioni ecc.)
- “imperizie” dell’uomo
- attacchi terroristici
Gli eventi critici
• le guerre e i conflitti etnici;
• le emergenze quotidiane (incidenti stradali e sul lavoro)
45. Quindi …
L’evento traumatico è qualcosa di cosìL’evento traumatico è qualcosa di così
sconvolgente che irrompe con forza nellasconvolgente che irrompe con forza nella
nostra vita …nostra vita …
….…. poichèpoichè le nostre risorse sono insufficienti perle nostre risorse sono insufficienti per
gestirlo con efficacia a livello psicologico!!!!gestirlo con efficacia a livello psicologico!!!!
46. Conseguentemente …
La persona sperimenterà uno stato
temporaneo di turbamento e di
disorganizzazione, caratterizzato
prevalentemente da un’inabilità aprevalentemente da un’inabilità a
fronteggiare la situazione
utilizzando i metodi abituali di
risoluzione dei problemi (Fernandez, 2002)
47. Se l’evento catastrofico suggerisce
l’immaginazione di una causa conosciuta e
un’attribuzione di responsabilità, il
sentimento di rabbia e di vendetta possono
rappresentare reazioni emotive più
evidenti, catartiche e più tendenti a
prolungarsi nel tempo.
Se l’evento catastrofico è di origine naturale,
i vissuti sono prevalentemente fatalistici e,
quindi, permangono più a lungo reazioni di
stupore, spavento e senso di impotenza.
48. Incidenti critici
professionali
Si definiscono incidenti critici professionali
quelli a cui sono sottoposti gli appartenenti
a determinate categorie professionali.a determinate categorie professionali.
49. Il rischio di sviluppare conseguenze, al pari delle
vittime, negli operatori che intervengono in
loro aiuto, è elevato, data la frequenza e
ripetizione quotidiana, dell’esposizione allaripetizione quotidiana, dell’esposizione alla
sofferenza umana, alla morte e di lavorare in
ambienti estremi, che li espone al potenziale
accumulo di stress, rendendoli vulnerabili nel
lungo periodo allo sviluppo di psicopatologie, di
cui il più grave, ma non l’unico, il Post Traumatic
Stress Disorder.
50. I professionisti che si trovanoI professionisti che si trovano
spesso ad operare in situazionispesso ad operare in situazioni
di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,di crisi ed emergenza come i vigili del fuoco,
operatori sanitari del 118, militari,operatori sanitari del 118, militari,
poliziotti, medici, psicologi, infermieri, etc.,poliziotti, medici, psicologi, infermieri, etc.,
possono vivere, nello svolgimento del propriopossono vivere, nello svolgimento del proprio
lavoro esperienze molto forti!!!lavoro esperienze molto forti!!!
51. Esempi di incidenti criticiEsempi di incidenti critici
prestare soccorso in caso di incidenti di grande portata con > vittime;prestare soccorso in caso di incidenti di grande portata con > vittime;
rinvenire il corpo di un suicida;rinvenire il corpo di un suicida;
svolgere attività investigative su reati che hanno come vittime i minori;svolgere attività investigative su reati che hanno come vittime i minori;
subiresubire stalkingstalking;;
subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;subire un attentato in cui si rimane feriti da soli o insieme ad altri colleghi;
assistere alla morte di colleghi senza poter prestare soccorso immediato;assistere alla morte di colleghi senza poter prestare soccorso immediato;
prestare soccorso a seguito di un’emergenza in cui sono rimasti feriti deiprestare soccorso a seguito di un’emergenza in cui sono rimasti feriti dei
colleghi o ci sono dei morti;colleghi o ci sono dei morti;
prestare soccorso a seguito di un attacco in cui è stata coinvolta laprestare soccorso a seguito di un attacco in cui è stata coinvolta la
popolazione inerme (come bambini e donne);popolazione inerme (come bambini e donne);
essere spettatore impotente di violenze, morti, massacri, disastri;essere spettatore impotente di violenze, morti, massacri, disastri;
ascoltare di prima mano racconti di torture e maltrattamenti;ascoltare di prima mano racconti di torture e maltrattamenti;
essere testimoni su larga scala di distruzioni materiali.essere testimoni su larga scala di distruzioni materiali.
52. “Critical Incident"
Produce nell'individuo delle forti reazioni emotiveProduce nell'individuo delle forti reazioni emotive
che, in alcuni casi hanno un impatto minimo,che, in alcuni casi hanno un impatto minimo,
ma in altri, potrebbero anche arrivare ama in altri, potrebbero anche arrivare a
interferire negativamente con il normaleinterferire negativamente con il normale
funzionamento della persona ed a ridurrefunzionamento della persona ed a ridurre
considerevolmente le sue capacità lavorative.considerevolmente le sue capacità lavorative.
Agli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esseAgli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esseAgli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esseAgli inizi, ad esempio sulla scena dell'evento, esse
si manifestano con intontimento e unsi manifestano con intontimento e un
generale senso di disorientamento, magenerale senso di disorientamento, ma
possono arrivare a manifestarsi anche con unpossono arrivare a manifestarsi anche con un
vero e proprio malessere o disagio psicologicovero e proprio malessere o disagio psicologico
che, se non trattato con la dovuta attenzione,che, se non trattato con la dovuta attenzione,
può evolvere nel tempo in quadri clinici seri,può evolvere nel tempo in quadri clinici seri,
come ad esempio il Disturbo Acuto da stress ocome ad esempio il Disturbo Acuto da stress o
il Disturboil Disturbo PostTraumaticoPostTraumatico da stress (PTSDda stress (PTSD
53. I punti chiave per la preparazione individuale
dei soccorritori secondo il documento proposto
dalla Comunità Europea (Seynaeve, 2001)
1. Prima
Addestramento alla gestione dello
stress
autoconsapevolezza
2. Durante
Autosupporto
Automonitoraggio
3. Dopo (breve termine)
Accettare le reazioni (DEFUSING)
Attività di gestione dello stress
Informare i propri familiari
4. Dopo (lungo termine)
Metodi di rilassamento di autoaiuto
Accettare l’aiuto, se necessario
(DEBRIEFING)
54. Cosa fare e non fare
• Non reprimere i propri sentimenti, anzi condividerli con i membri
della propria famiglia
• Non evitare di parlare di quanto accaduto, ma cogliere ogni
situazione per rivivere l’esperienza
• Non chiudersi in se stessi e consentire agli altri di poter parlare
• Non aspettarsi che i ricordi possano svanire velocemente
• Non dimenticarsi che i figli, i familiari possono provare le stesse
emozioni
• Non dimenticarsi che i figli, i familiari possono provare le stesse
emozioni
• Prendersi il tempo per dormire, riposare, pensare, stare con la
propria famiglia e gli amici più cari
• Esprimere i propri bisogni con chiarezza e onestà alla propria
famiglia, agli amici, alle autorità
• Cercare di condurre una vita normale, per quanto è possibile
• Lasciare che i propri figli parlino delle loro emozioni e che le
esprimano nei giochi e nei disegni
• Mandare i figli a scuola
• Guidare con prudenza e fare più attenzione in casa
• Evitare di assumere alcool o droghe
55. Le fasi generali del trauma
negli operatori dell’emergenzanegli operatori dell’emergenza
Modello del Trauma Center di Boston
(Solomon, 2002; Fernandez, 2002)
56. 1° fase: allarme
all'inizio, quando la situazione esplode, siall'inizio, quando la situazione esplode, si
manifesta la reazione di allarme con unamanifesta la reazione di allarme con una
mobilitazione generale, sia fisica (il corpo simobilitazione generale, sia fisica (il corpo si
prepara per una azione di attacco/fuga), siaprepara per una azione di attacco/fuga), sia
mentale (aumento della capacità dimentale (aumento della capacità di
prepara per una azione di attacco/fuga), siaprepara per una azione di attacco/fuga), sia
mentale (aumento della capacità dimentale (aumento della capacità di
elaborare informazioni). È come se tuttoelaborare informazioni). È come se tutto
l'organismo tentasse di far fronte a qualcosal'organismo tentasse di far fronte a qualcosa
di imprevedibile, sconcertante e fuori dadi imprevedibile, sconcertante e fuori da
ogni forma di controllo;ogni forma di controllo;
57. 2° fase: shock
L'evento critico, per le sue caratteristiche (di gravità, durata e livello di
intensità) non può essere gestito immediatamente con le usuali
forme di risposta, si instaura la cosiddetta fase dello shock, in cui la
persona si sente stordita e confusa. Tipiche di questa fase di
disorganizzazione mentale sono le reazioni fisiologiche da stress
come: brividi, sensazione di avere la testa vuota, pianto, nausea ecome: brividi, sensazione di avere la testa vuota, pianto, nausea e
pulsazioni accelerate.
A livello emotivo si può vivere una condizione di negazione,
ottundimento (incredulità o difficoltà a ricordare i dettagli
dell'evento) e dissociazione ("è successo come se io non fossi
presente… come se stessi guardando un film…").
Comuni possono essere anche uno stato di iperattività generale con
vissuti emotivi di rabbia, paura, tristezza, sensazioni di isolamento
da quello che accade intorno e possibile esaltazione per essere
sopravvissuto;
58. 3° fase: impatto emotivo
Le reazioni tipiche dell'impatto emotivo riguardano:Le reazioni tipiche dell'impatto emotivo riguardano:
esaltato senso del pericolo/esaltato senso del pericolo/ipervigilanzaipervigilanza,,
incubi,incubi,
pensieri e immagini intrusive,pensieri e immagini intrusive,
sintomi dissociativi,sintomi dissociativi,
disagio quando viene ricordato l'incidente,disagio quando viene ricordato l'incidente,disagio quando viene ricordato l'incidente,disagio quando viene ricordato l'incidente,
evitamentoevitamento di pensieri, di sensazioni che ricordino l'incidente,di pensieri, di sensazioni che ricordino l'incidente,
sintomi disintomi di iperattivazioneiperattivazione (difficoltà ad addormentarsi, irrequietezza,(difficoltà ad addormentarsi, irrequietezza,
irritabilità, scarsa capacità di concentrazione),irritabilità, scarsa capacità di concentrazione),
estrema stanchezza ed esaurimento fisico ed emozionale.estrema stanchezza ed esaurimento fisico ed emozionale.
senso di colpa del superstite per essere sopravvissuto: sonosenso di colpa del superstite per essere sopravvissuto: sono
comunemente ripetute frasi come "ho fatto qualcosa dicomunemente ripetute frasi come "ho fatto qualcosa di sbagliato…sbagliato…
come mai sono ancoracome mai sono ancora vivo…vivo… il collega è morto al postoil collega è morto al posto mio…mio…";";
59. 4° fase: coping
La fase del coping (del fronteggiamento) inizia quando la persona
cerca di affrontare, comprendere, elaborare a livello emotivo
quanto è successo e di riflettere facendo congetture sulle
circostanze e sulle cause: "cosa sarebbe successo se…".
In questo stadio si comincia a prendere la distanza emotiva
dall'evento critico e giocano un ruolo attivo:dall'evento critico e giocano un ruolo attivo:
l'atteggiamento adattativo della persona, la capacità di
affrontare le emozioni negative come la rabbia, la paura e la
vulnerabilità percepita;
il darsi tempo necessario per affrontare l'evento;
il cercare e saper usufruire del sostegno degli altri.
Alcune persone evitano di occuparsi dell'evento. Ma negare
l'impatto emotivo o evitare di affrontarlo può impedire un
coping costruttivo;
60. 5° fase: accettazione
Nella fase di accettazione/risoluzione, la personaNella fase di accettazione/risoluzione, la persona
assume piena consapevolezza di quanto èassume piena consapevolezza di quanto è
accaduto, riesamina i suoi valori, accetta diaccaduto, riesamina i suoi valori, accetta di
essere vulnerabile e comincia a pensare cheessere vulnerabile e comincia a pensare che
l'esperienza drammatica che ha vissuto èl'esperienza drammatica che ha vissuto èl'esperienza drammatica che ha vissuto èl'esperienza drammatica che ha vissuto è
servita anche a farlo crescere e maturare:servita anche a farlo crescere e maturare:
"non posso controllare tutto quanto accade"non posso controllare tutto quanto accade
intorno a me, ma posso controllare la miaintorno a me, ma posso controllare la mia
reazione",reazione",
"ho fatto del mio meglio, non potevo fare"ho fatto del mio meglio, non potevo fare
altrimenti";altrimenti";
61. Infine, bisogna imparare a convivere conInfine, bisogna imparare a convivere con
l'evento: subire un incidente critico, unl'evento: subire un incidente critico, un
trauma è come attraversare un varco da cuitrauma è come attraversare un varco da cui
non si può più tornare indietro e occorrenon si può più tornare indietro e occorre
6° fase:convivere con l’evento
non si può più tornare indietro e occorrenon si può più tornare indietro e occorre
rendersi conto che nulla sarà come primarendersi conto che nulla sarà come prima
perché l'esperienza vissuta modifica inperché l'esperienza vissuta modifica in
qualche modo la capacità di adattamento equalche modo la capacità di adattamento e
di affrontare gli eventi.di affrontare gli eventi.