2. Coping: come affrontare lo
stress
Il concetto di coping (dall’inglese to cope =
far fronte) indica quel processo adattivo
messo iinn aattttoo ddaallll’’iinnddiivviidduuoo
per fronteggiare e gestire gli
stressor.
7. Tecniche di coping che
regolano la sfera emozionale.
L’intervento è volto a permettere alla vittima di:
accettare l’evento critico inatteso come esperienza di
vita spiacevole, riprovevole ma possibile;
accettare di avere responsabilità personale nell’aver
partecipato e vissuto l’evento critico (spesso genera
sensi di colpa);
accettare di avere responsabilità non finalizzata però
alla volontà di vivere l’evento critico (spesso tale
differenza solleva la persona da ruminazioni cognitive
di colpa).
8. Le principali tteeccnniicchhee
RRiissttrruuttttuurraazziioonnee ccooggnniittiivvaa
DDiiaallooggoo iinntteerrnnoo
RRiiaattttrriibbuuzziioonnee
EEssppoossiizziioonnee aall ttrraauummaa
TTeeccnniicchhee ddii rriillaassssaammeennttoo
11. Tecniche di esposizione.
Il fronteggiamento e l'esposizione sono le
componenti chiave del superamento del
trauma.
Le abilità di fronteggiamento vvaarriiaannoo aa sseeccoonnddaa
della popolazione specifica e degli obiettivi.
Infatti se la chiave del mantenimento del
problema è l’evitamento (pensiero intrusivo di
memoria non elaborata), il centro della
soluzione è l’esposizione allo stimolo temuto
che può essere un ricordo cognitivo o una
situazione reale.
12. Tecniche di rilassamento
possono essere utilizzate per ridurre
e prevenire gli episodi dd’’aannssiiaa.. LLee
principali che possono essere
utilizzate sono: l’immaginazione
guidata; la gestione della
respirazione; il rilassamento
muscolare progressivo.
18. Non è il mondo che vediamo che ci fa soffrire,
ma il modo in cui vediamo il mondo
LLaa mmaappppaa rraapppprreesseennttaa ll’’iinnssiieemmee ddeeii nnoossttrrii ccrriitteerrii ddii vvaalluuttaazziioonnee
((bbaassaattaa aanncchhee ssuu pprreeggiiuuddiizzii e aapppprreennddiimmeennttii eemmoottiivvii aaccqquuiissiittii
nneellll’’iinnffaannzziiaa e nnoonn ppiiùù vveerriiffiiccaattii)),, cciiòò cchhee ccii ccoonnsseennttee ddii oorriieennttaarrccii
nneellllaa vviittaa e ddii vvaalluuttaarree aaccccaaddiimmeennttii e cciirrccoossttaannzzee.
LLLLeeee nnnnoooossssttttrrrreeee ccccoooonnnnvvvviiiinnnnzzzziiiioooonnnniiii pppprrrriiiinnnncccciiiippppaaaalllliiii ssssoooonnnnoooo:: ssssuuuulllllllleeee ccccaaaappppaaaacccciiiittttàààà,,,, ssssuuuullllllll’’’’iiiiddddeeeennnnttttiiiittttàààà,,,, ssssuuuullll
mmoonnddoo//aallttrrii. LLee ccoonnvviinnzziioonnii ppoossssoonnoo aaggiirree ddaa mmuurroo nneeii ccoonnffrroonnttii ddii
ttuuttttoo cciiòò cchhee è nnuuoovvoo.
I vvaalloorrii iinnddiivviidduuaallii ssoonnoo uunnaa ccaatteeggoorriiaa ssppeecciiaallee ddii ccoonnvviinnzziioonnii ppootteennttii
e iinnddiivviidduuaallii rreellaattiivvee aall ppeerrcchhéé qquuaallccoossaa ssiiaa rriitteennuuttoo iimmppoorrttaannttee e
ddeeggnnoo. OOggnnuunnoo oorrggaanniizzzzaa i pprroopprrii vvaalloorrii sseeccoonnddoo uunnaa ggeerraarrcchhiiaa ddii
iimmppoorrttaannzzaa.
20. La mappa non è il territorio
In altre parole, quando osserviamo uunn ooggggeettttoo,,
nnooii nnee ppeerrcceeppiiaammoo ssoolloo uunnaa ccooppiiaa,, uunnaa
sseemmpplliiccee rraapppprreesseennttaazziioonnee mmeennttaallee ddeell
vvvveeeerrrroooo ooooggggggggeeeettttttttoooo ddddeeeellllllllaaaa rrrreeeeaaaallllttttàààà eeeesssstttteeeerrrrnnnnaaaa....
28. Le caratteristiche dell'evento (la natura, la
gravità e imprevedibilità), la personalità e le
risorse psicologiche della persona che lo
subisce e il supporto ssoocciiaallee ddii ccuuii ppuuòò
usufruire sono sicuramente tre componenti
che incidono sull'entità della risposta.
29. Pur essendo impossibile prevedere chi soffrirà di gravi disturbi in
seguito a evento critico, i fattori che modulano la reattività sono:
la natura dell'evento: riguarda se un evento è naturale (terremoto, alluvione) o indotto deal'uomo (terrorismo);
il grado di assurdità: relativo alla prevedibilità dell'evento. Un terremoto che distrugge le abitazioni in una zona sismica
è meno assurdo di un attentato terroristico che colpisce una scuola elementare di un piccolo paese;
il livello di preavviso: tempo che le persone hanno per mettersi in salvo. Un'alluvione a seguito di piogge torrenziali si
realizza in un lasso temporale che consente di mettersi in salvo, mentre lo scoppio di una bomba non lascia il tempo;
il livello di minaccia e perdita: dell'evento rispetto a persone o cose. Il crollo di un palazzo disabitato e pericolante
produce un livello di minaccia rispetto allo scoppio di una stufa a gas che danneggia un edificio e provoca morti ;
il livello di coinvolgimento e di vicinanza: è più esposto chi ha subito direttamente il fatto catastrofico o chi ha perduto
persone care in seguito all'incidente critico rispetto a chi ne ha sentito parlare indirettamente;
il contesto di vita di una persona al momento dell'evento traumatico: durante l’emergenza chi sta vivendo un momento
di particolare stress e affaticamento,è più fragile e vulnerabile rispetto a chi si trova in condizioni di vita più serene;
le caratteristiche biologiche individuali: certe persone hanno capacità di recupero di altri in caso di eventi stressanti;
le capacità apprese: i bambini e le persone prive dell'esperienza o delle abilità di gestire la critsi sono più vulnerabili;
il senso individuale delle proprie capacità di affrontare il pericolo: la capacità istintiva di affrontare il pericolo
usufruendo delle risorse ambientali (potenziale di salvezza) o interne (attitudini psicologiche ed esperienze) nella
realizzazione di piani di azione;
la natura e il tipo di supporto sociale subito dopo l'evento: riguarda l'entità e l'efficacia della rete sociale su cui la vittima
può contare per superare il fatto traumatico;
il sostegno dei familiari e la possibilità di parlare con gli altri dell'evento: la mancanza di sostegno da parte della famiglia
e degli amici subito dopo l'evento può avere un impatto altamente drammatico.