Per individuare il sistema rappresentazionale che la persona usa per entrare in contatto con il mondo e per prendere informazioni dal mondo possiamo utilizzare il modello
Body Accessing-cues Ggesture Eeye-moviments Language patterns.
Comunicare bene per stare meglio.
Ascolto attivo sui tre canali della comunicazione.
Conoscenza dei nostri canali rappresentazionali prevalenti.
Il presupposto base della PNL: "la mappa non è il territorio".
Comunicare bene per stare meglio.
Ascolto attivo sui tre canali della comunicazione.
Conoscenza dei nostri canali rappresentazionali prevalenti.
Il presupposto base della PNL: "la mappa non è il territorio".
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonaliClaudio Settembrini
Parte del seminario svolto in Right Management. Saper leggere i messaggi del corpo serve a comprendere gli altri in maniera più efficiente, a capire le reali intenzioni del tuo interlocutore e a migliorare le relazioni interpersonali.
La comunicazione non verbale è quella parte della comunicazione che comprende tutti gli aspetti di uno scambio comunicativo che non riguardano il livello puramente semantico del messaggio, ossia il significato letterale delle parole che compongono il messaggio stesso, ma che riguardano il linguaggio del corpo, ossia la comunicazione non parlata tra persone. Inoltre importantissimi sono i tanti codici della cultura comune i quali ci aiutano a capire i vari messaggi che le parole, i toni e i movimenti del corpo, esprimono solo parzialmente.
Intervento di Sara Fantini sul tema della comunicazione d'impresa durante il seminario di Imprenderò "Franchising: diventare imprenditori di successo", 09/02/2015 a Udine
Si investe tempo e denaro nello sviluppo di nuove tecnologie e nel tentativo di rendere sempre più facilmente fruibili, dimenticando che questi sono strumenti per comunicare.
Ma a che serve comunicare, se nessuno sa ascoltare?
Investiamo risorse per migliorare la nostra capacità di ascolto, l'altro lato della comunicazione, altrimenti ci ritroveremo in una società futura di grandi comunicatori, ma di pessimi ascoltatori.
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonaliClaudio Settembrini
Parte del seminario svolto in Right Management. Saper leggere i messaggi del corpo serve a comprendere gli altri in maniera più efficiente, a capire le reali intenzioni del tuo interlocutore e a migliorare le relazioni interpersonali.
La comunicazione non verbale è quella parte della comunicazione che comprende tutti gli aspetti di uno scambio comunicativo che non riguardano il livello puramente semantico del messaggio, ossia il significato letterale delle parole che compongono il messaggio stesso, ma che riguardano il linguaggio del corpo, ossia la comunicazione non parlata tra persone. Inoltre importantissimi sono i tanti codici della cultura comune i quali ci aiutano a capire i vari messaggi che le parole, i toni e i movimenti del corpo, esprimono solo parzialmente.
Intervento di Sara Fantini sul tema della comunicazione d'impresa durante il seminario di Imprenderò "Franchising: diventare imprenditori di successo", 09/02/2015 a Udine
Si investe tempo e denaro nello sviluppo di nuove tecnologie e nel tentativo di rendere sempre più facilmente fruibili, dimenticando che questi sono strumenti per comunicare.
Ma a che serve comunicare, se nessuno sa ascoltare?
Investiamo risorse per migliorare la nostra capacità di ascolto, l'altro lato della comunicazione, altrimenti ci ritroveremo in una società futura di grandi comunicatori, ma di pessimi ascoltatori.
La definizione di stress in senso generale, ovvero quello cui ognuno di noi può essere sottoposto nel corso della vita, prevede che esso sia sollecitato da situazioni particolari cui le persone devono adattarsi sia da un punto di vista emotivo che da un punto di vista fisico (un esame scolastico, un cambio di lavoro o di ruolo, un evento inaspettato).
Se parliamo però di stress legato all’appartenenza ad una minoranza, la questione si complica, poiché entriamo nel contesto delle discriminazioni e dei pregiudizi cui sono soggette alcune categorie di persone che per fattori preminentemente socio-culturali, vengono ritenute “diverse”.
Le minoranze sessuali e di genere (LGBTQ+) possono essere soggette al cosiddetto minority stress.
Gli studi evidenziano come lo stress derivante dalla stigmatizzazione influisca negativamente sulla salute che ci mostrano come siano necessarie azioni di prevenzione e di contrasto del Minority Stress….
Se elaborato… può portare ad attivare/potenziare risorse personali atte ad elevare lo stato di salute.
E' un protocollo di primo soccorso ideato per soccorritori occasionali e costituito da manovre e comportamenti finalizzati alla gestione immediata dei sintomi dell'attacco di panico e dell'ansia acuta
Qual è il rapporto tra sessualità e cibo?
Esistono davvero i cibi afrodisiaci? E se si quali sono?
Followme www.annacarderi.it
@ilmiopsicosessuologo.roma
Incastri violenti: quando la coppia implode. Violenza da partner intimiAnna Carderi
Quando la minaccia di una rottura affettiva si verifica a danno di un soggetto con predisposizioni problematiche, il sentimento di rabbia risulterebbe insostituibile provocando reazioni di difesa di tipo scissionale, aggressivo, rabbioso e invidioso e può degenerare in comportamenti persecutori o violenti
La violenza sulle donne può essere definita come un abuso di potere e di controllo, che si manifesta attraverso il sopruso fisico, sessuale, psicologico ed economico.
Dalla limerenza alla violenza di genere. Anna Carderi
Convegno “Violenza di Genere. Informarsi Riflettere Agire”.
Quando il disperato bisogno di reciprocità diventa la conditio sine qua non che alimenta il desiderio e orienta il comportamento la persona tende a fare di tutto pur di superare l’ostacolo alla reciprocità e quando la corrispondenza manca, il rifiuto che ne deriva può far emergere vissuti frustranti di tipo fallimentare tali da innescare meccanismi di riconquista di tipo aggressivo e la limerenza può assumere le connotazioni dello stalking e della violenza di genere.
V Congresso Assai 17-18 novembre 2017 RomaAnna Carderi
Numerosi specialisti, principalmente urologi,
andrologi, ginecologi, biologi, psicologi e sessuologi
si confronteranno “a tutto tondo” su importanti
argomenti tra cui l’infertilità, la procreazione
medicalmente assistita, i disturbi sessuali,
ormonali e la chirurgia dei genitali.
Aspetti psicologici della pma. / congresso Sifiog. Carderi AnnaAnna Carderi
L'inizio di un percorso di programmazione medicalmente assistita può essere una fase critica per la coppia. Infatti il trattamento è soprattutto uno stress psicologico piuttosto che fisico. In tutti i casi di infertilità e procreazione assistita ricorrere al supporto psicologico consente di migliorare la gestione dell’evento in modo da favorire l’esito stesso del trattamento medico.
Deficit erettile: il punto di vista della donna. Congresso sezione L.A.M.S. S...Anna Carderi
Troppo spesso nel curare tale problematica ci si focalizza troppo sull’uomo trascurando che la disfunzione erettile inevitabilmente si ripercuote e modifica anche la qualità della vita della sua compagna.
Tale problematica rappresenta per la donna un attacco alla propria identità e può scatenare tutto un corollario emozionale che mina il suo benessere psicosessuale traducendosi in facilità al pianto, insonnia, stile alimentare inadeguato, ansia e depressione, sensi di colpa, calo dell’autostima, frustrazione, rabbia e irritazione.
Wikipedia, siti dedicati alla sessualità, blog, chat, forum sono oggi le fonti dalle quali i giovani attingono informazioni su tutto ciò che riguarda la sessualità e che vanno a costituire i cardini portanti della loro educazione sessuale.
A fronte del muro di silenzio che si frappone tra gli adulti e i ragazzi, il web rappresenta una vera e propria scappatoia alla loro curiosità inerente il sesso.
La presbiopia: un’esperienza simbolico-percettiva di una crisi (naturale) che...Anna Carderi
XX Congresso Interdisciplinare – Presbiopia e Presbiti
Bologna 4 – 5 – 6 febbraio 2017.
Nella presbiopia si intrecciano vissuti, archetipi, idealizzazioni, proiezioni, difficoltà e sofferenze ..
che si configurano in un quadro estremamente complesso in cui si attivano fattori della più diversa natura, negativi e positivi, che richiedono una considerazione multidisciplinare, medica, ottica, psicologica e relazionale.
Il fenomeno è particolarmente variegato.
Si parte dal blando innesto di sfere sottocutanee, il pearling, fino ad arrivare a interventi di rimodellamento dei genitali che possono assumere le forme di vere e proprie mutilazioni volontarie come la subincisione o bisezione del pene o persino alla sua asportazione (nullificazione)
La psicoterapia ha ancora un ruolo o è da archiviare nella cura della disfun...Anna Carderi
Secondo quanto sancito dalla
Seconda Consultazione Internazionale sulle Disfunzioni Sessuali del 2003
la terapia della DE deve mirare a restituire al paziente una vita sessuale soddisfacente, non solo un’erezione rigida.
Stop al bullismo. Come riconoscerlo e affrontarlo.Anna Carderi
Il bullismo è oggi un argomento particolarmente ‘di moda’, con cui si definiscono erroneamente tutti i problemi disciplinari del gruppo classe!
È sempre bullismo o lo stereotipo finisce con l’inglobare situazioni che nulla hanno a che fare con esso?
Com’è possibile capire che cosa fa la differenza?
Ogni condizione che turbi l’equilibrio del sistema individuo-professione-ambiente può essere un potenziale fattore di stress.
Gli stimoli che provocano stress possono essere fisici (shock elettrico, esposizione al freddo, a rumori, a campi magnetici), metabolici (riduzione dei livelli di glicemia),
psicologici (prova d’esame), psicosociali (lutto).
Stressor troppo potenti, frequenti e prolungati possono superare la possibilità di resistenza dell’organismo e di avviare un processo patologico. Ne sono un esempio il Disturbo Acuto da Stress, Disturbo post-traumatico da stress, lo Stress traumatico da incidente critico.
2. Quando incontriamo per la prima volta una persona impieghiamo sette
secondi per formulare un giudizio su di essa.
.
Se il giudizio che ne deriva è negativo ci vorranno dieci incontri di
natura positiva per costruire un’opinione favorevole ed il risultato
non è mai assicurato.
7%
93%
linguaggio
verbale
linguaggio nn
verbale
3. VERBALE
•i contenuti del nostro discorso
PARAVERBALE
•qualità della voce (tono,ritmo, velocità),
vocalizzazione (pause, emissione di
suoni)
•pronuncia (inflessioni dialettali)
NON VERBALE
•i gesti, espressioni del volto
•l’aspetto fisico,le posture,
• l’orientamento e le distanze nello spazio,
• gli atteggiamenti, i segni tracciati sul corpo, il tatto,
l’odore, l’abbigliamento
NTER-AZIONE
•i livelli della comunicazione
4. IL PERSONAL BRANDING
Tutti possediamo un potenziale stile che ci può
rendere unici.
Conoscerlo accresce la nostra autostima e ci
trasmette sensazione di forza e sicurezza,
elementi utili per raggiungere i nostri obiettivi e
quelli che ci vengono assegnati.
L’equilibrio tra «io interiore» ed immagine, assieme
a carattere, cultura, modalità di interazione e
costante aggiornamento, ci permettono di
costruire un efficace Personal Branding, coerente
con l’ecosistema visivo ed i valori dell’azienda che
rappresentiamo.
5.
6. LA PROGRAMMAZIONE
NEURO LINGUISTICA
La programmazione neuro linguistica (PNL) è un metodo
psicologico, un approccio alla comunicazione, allo
sviluppo personale e alla psicoterapia.
Il nome deriva dall’idea che ci sia una connessione fra i
processi neurologici, il linguaggio e gli schemi
comportamentali appresi con l’esperienza, affermando
che questi schemi possono essere organizzati per
raggiungere specifici obiettivi nella vita.
La coerenza dei messaggi trasmessi deve consolidarsi
attraverso i vari canali conoscitivi/comunicativi.
Un messaggio solido, supportato da un’immagine idonea
ed empatica, sviluppa la sua massima efficacia se
corredato da un coerente sistema paraverbale e non
verbale.
7. la PNL, applicata al rapporto con il cliente, consente:
- Targhettizare il cliente (identificando il suo sistema di
comunicazione, i suoi credo, il suo stile comunicativo, etc)
- Imparare a comportarsi in maniera accomodante con lo
stesso (empatia comunicativa)
- Ascoltarlo in maniera attiva (condividere il suo punto di
vista in maniera attiva)
- Comprenderne le esigenze attraverso la gestualità
(empatia)
- Rispettarne gli spazi privati secondo la prossemica
- Suggerire le proprie soluzioni, in risposta alle esigenze
identificate
- Supportarlo nel processo di fruizione del servizio/fase
dell’acquisto
- Fidelizzare il cliente
9. Ascolto
Il vero ascolto trae fondamento dalla intenzione di
fare una delle seguenti cose:
- Comprendere qualcuno.
- Godere della compagnia di qualcuno.
- Imparare qualcosa.
- Dare aiuto o conforto.
10. Blocchi all’ascolto
• Fare confronti
• Leggere nel pensiero
• Prepararsi mentalmente
• Prepararsi mentalmente
• Giudicare
• Identificarsi
• Fornire suggerimenti
• Disputare su tutto
• Avere sempre ragione
• Cambiare argomento
11. Ascolto attivo
Per l’ascolto attivo fornire
- Segnali di attenzione
- Segnali di incoraggiamento
- Riformulazioni verbali
12. Segnali di attenzione:
• Buon contatto oculare (Annuire
all'occasione)
• Apparire interessati con espressioni facciali
e posizioni del corpo
• Capisco ... Segnali che danno l'impressione
che stiamo ascoltando ma non provano che
abbiamo capito
13. Segnali di incoraggiamento:
• Mi racconti ancora ...
• Continui la prego ...
• Vada avanti ... Allora cosa è successo
... Domande aperte per consentire all'altro di
dire cosa desidera
14. Riformulazioni verbali:
• Parafrasare il contenuto:
riformulare in forma abbreviata o con altre parole
l'informazione o i pensieri dell'altro per provare che
abbiamo capito
• Feedback:
riconoscere i sentimenti (dimostrare verbalmente di
riconoscere i sentimenti che l'altro sta provando)
• Domanda di verifica:
terminare con una domanda di verifica: ho capito
esattamente?
15. I segnali non verbali di
GRADIMENTO
• Mordicchiarsi le labbra,
• Bacio analogico, umettarsi le
labbra,
• Pressione della lingua sulle guance,
• Accarezzarsi le labbra con le dita o
dorso mano,
• Accarezzarsi i capelli, lobo, collo,
guance e mento,
• Giocherellare con anello,
• Spostare oggetti verso se stessi,
• Aprire braccia e gambe,
• Postura in avanti,
• Gambe accavallate da parte
opposta e rigirate verso di noi
16. I segnali non verbali
SCARICO TENSIONALE
• Deglutizione forzata,
• raschietto gola (visto
anche come rifiuto),
• tamburellare con le
dita,
• grattarsi testa,
grattatina alla punta del
naso o alla bocca
• in generale portare le
mani al viso e toccare
anche sopraciglia,
rassettare i capelli
17. i segnali non verbali di
RIFIUTO
• “Spazzolamento”corpo
(farlo su altra persona è
invece positivo, togliere
“pelucchi”),
• spolverare tavolo,
• corpo spostato
all’indietro,
• dita nel collo della maglia,
• allontanare oggetti,
• massaggiarsi fronte,
• incrociare braccia e
gambe,
• toccare naso,
• coprirsi la bocca con la
mano(diffidenza)
19. VANTAGGI
VISIVO
- Velocità comprensione
- Immaginazione
- Capacità descrittiva/memoria
fotografica
- Velocità trasferimento informazioni
- Gestualità che “arricchisce” la
comunicazione
SVANTAGGI
- Impazienza
- Frenesia
- Minor analisi
- Invadenza
- Postura ingombrante
20. VISIVO
COME COMUNICARE
– Per immagini
– Sinteticamente
– Velocemente
– In maniera diretta
– Con colori
COME NON COMUNICARE
– Troppo analiticamente
– Lentamente
– Indirettamente
– In modo monotono
– Con postura contratta e rigida
21. AUDITIVO
VANTAGGI
– ascoltano e colgono con
facilità i suoni naturali
– trasmettono serenità e
pazienza
– ricercano armonia
– sono rilevatori di note
stonate
– sono attenti alla loro musica
interiore
SVANTAGGI
– Sotto pressione tendono ad
andare in confusione
perché non viene rispettato
il loro ritmo
– Possono evitare gli sguardi
diretti per ascoltare meglio
– Difficoltà a stare in luoghi
rumorosi e affollati
– Usano tante parole
nell’esprimere concetti
22. AUDITIVO
COME COMUNICARE
– Tono calmo e accogliente
– Gesti armoniosi
– Non urlare addosso
– Rispettate il loro
spazio..anche fisico
– Essere aperti ed esprimere
concetti e sentimenti con le
parole
COME NON COMUNICARE
– Tono di voce alto
- Troppa vicinanza
– Ritmo veloce
– Parole stonate
– Pause troppo lunghe
– Occhi diretti negli occhi
23. CENESTESICI
VANTAGGI
– Calorosi
– accoglienti
– sensibili
– empatici
– tocco magico
– discreti
SVANTAGGI
– Più lenti ad apprendere i
concetti
– movimenti lenti
– vulnerabili
– a volte troppo informali
24. CENESTESICI
COME COMUNICARE
– autentico
– affettivo
– aperto
– contatto visivo
– con disponibilità
– in modo garbato
– ritmo lento
– volume non troppo alto
COME NON COMUNICARE
– con un tono alto
– aggressivo
– distaccato
– formale
– veloce
– manipolatorio
– freddo
26. Per individuare il sistema
rappresentazionale che
la persona usa per
entrare in contatto con
il mondo e per prendere
informazioni dal mondo
possiamo utilizzare il
modello
B. (body)
A. (accessing-cues)
G. (gesture)
E. (eye-moviments)
L. (language patterns).
27. B
• Body
• Quando si pensa o si apprende si assumono atteggiamenti corporei abituali
A
• Accessing-cues
• Si innescano reazioni inconsce e non verbali associate a determinati segnali
di accesso come il ritmo respiratorio, espressioni facciali, schiocco delle dita
o sfregamento delle mani
G
• Gesture
• Le persone inoltre compiono dei gesti o toccano gli organi di senso che stanno
usando per pensare
E
• Eye-moviments
• Persino la direzione dello sguardo è vincolata al tipo di pensiero messo in atto
L
• language patterns
• La persona quando parla usa determinati predicati rappresentazionali di tipo
visivo, auditivo o cinestesico
28. B
• Postura: schiena appoggiata, testa e spalle dritte o incurvate, respirazione
superficiale;
A
• Segnali d’accesso: respirazione superficiale, sguardo di traverso, tono della
voce più elevato e ritmo più svelto;
G
• Gesti: toccare e indicare gli occhi, i gesti sono compiuti al di sotto del livello
oculare;
E
• Movimenti oculari: quando deve cercare una informazione rivolge gli occhi
verso l’alto.
L
• Modello linguistico: la persona visiva quando parla usa precisi predicati che
la identificano come vedere, guardare, visione, chiaro, limpido, immagine,
nebuloso, mettere in luce, mostrare;
Visivo
29. B
• Postura: corpo proteso in avanti, testa eretta, spalle all’indietro, braccia
conserte;
A
• Segnali d’accesso: respirazione diaframmatica, fronte aggrottata, tono e ritmo
della voce fluttuanti;
G
• Gesti: toccare o indicare le orecchie, muovere le mani vicino alle orecchie,
toccare la bocca o la mascella;
E
• Movimenti oculari: gli occhi si muovono sull’asse mediano.
L
• Modello linguistico: la persona uditiva usa predicati come sentire, ascoltare,
mettere in luce, mostrare, clamoroso, parola, chiassoso, scatta un allarme,
raccontare;
Auditivo
30. B
• Postura: testa e spalle abbassate, respirazione addominale;
A
• Segnali d’accesso: respirazione addominale profonda, voce profonda e ritmo
lento;
G
• Gesti: toccare l’area del torace e dello stomaco, i gesti sono compiuti al di
sotto del collo;
E
• Movimenti oculari: gli occhi divergono in basso a destra.
L
• Modello linguistico: tipico della persona cenestesica è l’uso di predicati come
afferrare, toccare, sensazione, solido, pesante,palpabile, spinoso, collegare,
spostare.
Cenestesico
31. La capacità di osservare, capire e usare il sistema
rappresentazionale del soggetto crea i
fenomeni di rapporto, fiducia e influenza,
indispensabili per guidarlo alla presa in carico
del prodotto.