3. In Italia la consulenza psicologica non è
obbligatoria per le coppie infertili ma ogni
centro deve avere un consulente
psicologo di riferimento e l’équipe medica
è tenuta a proporre ai pazienti la
possibilità di contattarlo (legge 40/04) .
4. L’orientamento di cura all’infertilità consiste in
un approccio medico-psicologico integrato,
centrato sull'individuo nella sua globalità
somato-psichica, psicosomatica e in un
intervento che includa, ove necessario, la
famiglia e l’ambiente sociale in cui egli è
inserito.
7. Il modo di reagire alla diagnosi di infertilità è
estremamente complesso, poiché dipende
non solo da fattori personali ma anche dalle
reazioni delle persone significative e dalle
credenze insite nella cultura.
8. Diagnosi di infertilità e reazioni
emotivo relazionali
Ansia e depressione
Senso di inadeguatezza e autosvalutazione
Emergere/aumento delle difficoltà sessuali
Aumento di conflittualità di coppia
Cambiamenti nelle abitudini alimentari
Problemi nel sonno
Tendenza all’isolamento sociale
Difficoltà lavorative
Problemi di concentrazione
Perdita di speranza
Diminuzione di interesse per le attività
Insorgenza di comportamenti ossessivo compulsivi
9. Le reazioni psicologiche
Ferita narcisistica
Reazione depressiva
Atteggiamento di rifiuto
Atteggiamento perfezionista
Ricerca ossessiva della genitorialità.
11. Peterson et al (2006) in uno studio su 1026
coppie infertili evidenziano che sono molto
frequenti strategie di coping come
“ritiro/evitamento” e “attribuzione di
responsabilità” .
12. Scopo del sostegno psicologico
incrementare il senso di padronanza e di
responsabilizzazione del paziente verso il
proprio stato di salute.
Aumentare le capacità degli individui di far
fronte allo stress
Favorire l’adattamento
Rielaborazione del conflitto e del lutto
13. Compliance: efficacia dell’approccio
medico-psicologico
In uno studio di Van der Broek et al (2006) è emerso
che tra le ragioni dell’interruzione del trattamento
l’eccessivo carico psicologico rappresentava la
maggioranza dei casi (58%)
Dato confermato da Rajkowa et al (2006) che in uno
studio su 732 coppie conclusero che i fattori di
drop out erano:
Il diminuire con il passare del tempo della
possibilità di avere una gravidanza
I continui insuccessi
Lo stress psicologico associato
14. Facilitatori
L’acquisizione di conoscenze
sull’infertilità e sulle tecniche
di riproduzione diminuisce lo
stress e aumentano le
strategie di coping
(Wischmann, 2008).
Donne sottoposte ad un
programma di web-
education, una diminuzione
dello stress globale e di
quello legato alla sfera
sessuale (Cousineau,
Grenn e Corsini, 2008).
15. Conclusioni
In tutti i casi di infertilità e procreazione
assistita ricorrere al supporto
psicologico consente di migliorare la
gestione dell’evento in modo da favorire
l’esito stesso del trattamento medico.
16. Bibliografia
Cousineau T.M., Green T.C., Corsini E., Seibring A., Showstack M.T., Applegarth L.,
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