Questo è il nostro lavoro sull'apparato digerente e il morbo di Crohn. Purtroppo qui le GIF non funzionano, se vuole vederle può aprire la presentazione su Google Presentazioni.
Patologie gastrointestinali e contraccezioneGynevra.it
La presenza di patologie infiammatorie croniche intestinali (sindrome dell’intestino irritabile, colite ulcerosa e malattia di Crohn) A cura di Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano
Pomeriggio SEID Campania dedicato alle nuove linee guida ESGE su PEG e PEJ tenutosi su piattaforma ZOOM
4- Gestione del paziente in nutrizione enterale- Dott. V.M. Ormando
Questo è il nostro lavoro sull'apparato digerente e il morbo di Crohn. Purtroppo qui le GIF non funzionano, se vuole vederle può aprire la presentazione su Google Presentazioni.
Patologie gastrointestinali e contraccezioneGynevra.it
La presenza di patologie infiammatorie croniche intestinali (sindrome dell’intestino irritabile, colite ulcerosa e malattia di Crohn) A cura di Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano
Pomeriggio SEID Campania dedicato alle nuove linee guida ESGE su PEG e PEJ tenutosi su piattaforma ZOOM
4- Gestione del paziente in nutrizione enterale- Dott. V.M. Ormando
E2 t edutalenti.it - portale allievi con buon potenziale cognitivoMarcello Giacomantonio
PERCHE’ I BAMBINI CON BUON POTENZIALE COGNITIVO?
Una cosa a cui quasi tutti non facciamo caso è che nella nostra società, non solo l'handicap crea grandi problemi di partecipazione alla vita sociale, ma anche essere dotati intellettivamente può essere fonte di disagio.
Alcune difficoltà e disagi riscontrabili nei bambini plusdotati sono la maturazione psicologica non in sintonia con le potenzialità cognitive, le forti attitudini in alcuni ambiti con minori facilità in altri, il possibile isolamento a scuola, con sentimenti di noia, fughe irrealistiche, agitazione, rifiuto; le difficoltà personali senza legame apparente con le potenzialità rilevate attraverso il quoziente intellettivo.
PERCHE’ l’eLEARNING NEL PROGETTO EDUTALENTI?
Guardando al mondo che le tecnologie dell'ICT ci sta aprendo dinnanzi ci rendiamo conto che nella nostra "coscienza" è sempre più labile il confine tra esperienza di vita reale ed esperienza virtuale, al punto che possiamo anche chiederci che senso ha questa distinzione.
Ci sono amici che incontriamo il sabato per condividere una pizza o una partita, altri che vediamo più raramente. Tutti o quasi li incontriamo anche su Facebook, ci raccontano cosa fanno ogni giorno e come passano alcuni momenti salienti della loro vita.
Nel nostro immaginario il mosaico della vita quotidiana acquista tasselli sempre meno identificabili con vita reale e virtuale.
Per questo riteniamo che l’eLearning, tra l’altro, possa essere un ambiente “protetto” per sviluppare elementi forti di una sana vita reale/virtuale.
Regione Veneto Formazione Formatori - Piano formativo 2012_09_07_v. 04Marcello Giacomantonio
Il Piano formativo è stato articolato sulla base di metodologie che consentono di sviluppare e innovare il sistema delle competenze ed i processi di lifelong learning lungo tre dimensioni distinte e complementari:
➢ la formazione continua a domanda individuale, che consente di rispondere ai fabbisogni dei singoli lavoratori, in maniera flessibile ed individualizzata;
➢ la formazione continua finalizzata al sistema “organizzazione”, capace di approcciare in maniera integrata le esigenze di adattamento critico ai cambiamenti;
➢ i laboratori di formazione continua nei sistemi locali, in grado sostenere lo sviluppo di una vera e propria comunità di pratica regionale, anche attraverso l’utilizzo delle moderne tecnologie di informazione e comunicazione.
Recently there have been many both open and private courseware repositories appearing on the web. In general however, there has been great commitment to building communities that facilitate the liaison between users/suppliers, but quite a modest employment of sometimes very elementary cataloguing systems. This model tries to go beyond this step.
Come pianificare unità didattiche diverse sulla stessa tematica, con percorsi diversi per esigenze diverse (ad es.: con e senza tutor) usando il Learning Activity Planner (LAP)
La prima di dieci lezioni su come funziona e come si può usare il sistema Pegasus LMS per realizzare corsi in eLearning sia semplici che altamente sofisticati per processi di automazione della didiattica
Una catalogazione efficiente dei LO permette di gestire in modo efficace repository confederati. Per arrivare a questo è necessario costruire ontologie dell'eLearning Design (eLD) che partano da modelli completi dei diversi settori. Quello dei LO è forse il settore più importante e scoperto, per quale l'autore formula una proposta di soluzione. (www.learningobject.info)
8. TERAPIA BIOLOGICATERAPIA BIOLOGICA
GESTIONE DEL PAZIENTE
DURANTE LA TERAPIA
Infliximab
• Proteina chimerica
• Somministrazione e.v.
Adalimumab
• Anticorpo monoclonale
• Somministrazione s.c.
9. TERAPIA INFLIXIMAB
Personale sanitarioPersonale sanitario
Ambiente ospedalieroAmbiente ospedaliero
Conservato tra 2°c – 8°cConservato tra 2°c – 8°c
Una volta ricostituito deve essereUna volta ricostituito deve essere
somministrato entro 3 oresomministrato entro 3 ore
CONSERVAZIONE DEL FARMACO
10. TERAPIA INFLIXIMAB
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE
Digiuno
Posizionamento di 2 accessi venosi
Parametri vitali
Controllo prescrizione e dosaggio
Ricostituzione del farmaco
11. TERAPIA INFLIXIMAB
RICOSTITUZIONE DEL FARMACO
Condizioni asettiche
Non usare il flacone se non è sottovuoto
Ricostituire con 10 ml di acqua per preparazioni
iniettabili
Usare ago 21 G, garza e alcol al 70%
12. TERAPIA INFLIXIMAB
RICOSTITUZIONE DEL FARMACO
Dirigere il flusso di acqua per preparazioni
iniettabile verso la parete del flaconcino
Non agitare e /o scuotere
Se compare la formazione di schiuma lasciare
riposare per 5 minuti
Valutare le caratteristiche della soluzione
13. TERAPIA INFLIXIMAB
DILUIZIONE DEL FARMACO
Il volume totale della soluzione ricostituita deve
essere 250 ml utilizzando S.F. 0.9%
Dirigere il flusso del farmaco verso la parete del
flacone o sacca
Usare set per infusione con filtro in linea a bassa
capacità legante, sterile e con regolatore di flusso
15. TERAPIA INFLIXIMAB
TEMPI DI SOMMINISTRAZIONE
Durata complessiva non meno di 2h, non più di 3h
Velocità di infusione:
• Nei primi 15’ 20/30 ml/h
• Nei successivi 30’ 40/50 ml/h
• Fino al termine 100 ml/h
17. TERAPIA INFLIXIMAB
EFFETTI INDESIDERATI LIEVI
RIDURRE LA VELOCITA’ DI INFUSIONE:
10 ml/h per 15’
20 ml/h per 15’
40 ml/h per 15’
100 ml/h fino al termine
Nausea, mal di testa, prurito e febbricola
21. TERAPIA INFLIXIMAB
PROGRAMMAZIONE TRATTAMENTI
SUCCESSIVI
1° trattamento: settimana 0
2° trattamento: dopo 2 settimane dal 1° trattamento
3° trattamento: dopo 6 settimane dal 1° trattamento
Ulteriori trattamenti: ogni 8 settimane in base al
decorso clinico
25. TERAPIA ADALIMUMAB
AUTONOMIA DEL PAZIENTE
Anamnesi infermieristica
Valutare potenziali difficoltà del paziente
Dare risposte chiare e rassicuranti alle
domande poste
Migliorare la qualità e lo stile di vita
26. MODALITA’ SOMMINISTRAZIONE
ADALIMUMAB
I° somministrazione tempo 0 160 mg
II° somministrazione dopo due settimane 80 mg
La terapia prosegue in regime domiciliare con
40 mg di norma ogni due settimane
Il medico consegna il piano terapeutico per il
ritiro del farmaco
L’infermiere programma follow-up ambulatoriale
27. TERAPIA ADALIMUMAB
EFFETTI INDESIDERATI
Lievi e moderati
Anche fino a quattro mesi dall’ultima
somministrazione
Reazioni cutanee nella sede dell’iniezione o eczema
cutaneo
Gravi
Psoriasi anche “de novo”, più spesso atipiche
(palmo-plantari)
Richiedono un trattamento specifico
28. GRAZIE PER LA VOSTRAGRAZIE PER LA VOSTRA
ATTENZIONEATTENZIONE
… E UNA FELICE SERATA A TUTTI
Editor's Notes
In base ai referti dei vari esami detti in precedenza viene deciso il percorso terapeutico
Può essere caratterizzata dalla necessità della somm.ne di terapia steroidea albumina e reidratante nel caso sia necessaria la somm.ne di terapia marziale o di supporto ip deve richiedere il posizionamento di picc o se infermiere impiantatore posizionarlo in seguito programmazione della gestione