Il Piano formativo è stato articolato sulla base di metodologie che consentono di sviluppare e innovare il sistema delle competenze ed i processi di lifelong learning lungo tre dimensioni distinte e complementari:
➢ la formazione continua a domanda individuale, che consente di rispondere ai fabbisogni dei singoli lavoratori, in maniera flessibile ed individualizzata;
➢ la formazione continua finalizzata al sistema “organizzazione”, capace di approcciare in maniera integrata le esigenze di adattamento critico ai cambiamenti;
➢ i laboratori di formazione continua nei sistemi locali, in grado sostenere lo sviluppo di una vera e propria comunità di pratica regionale, anche attraverso l’utilizzo delle moderne tecnologie di informazione e comunicazione.
Una sintesi di quanto previsto dalla legge 107/15 sulla formazione del personale docente della scuola italiana con accenni alla Carta del docente e alla Valorizzazione del merito
Sebastiano Pulvirenti, Il portfolio, strumento di regolazione della valutazio...sepulvi
Viene delineato il rapporto esistente tra la valutazione del Dirigente Scolastico e la valutazione della Scuola attraverso l'uso del Portfolio del DS, considerato strumento di regolazione e di condivisione.
Una sintesi di quanto previsto dalla legge 107/15 sulla formazione del personale docente della scuola italiana con accenni alla Carta del docente e alla Valorizzazione del merito
Sebastiano Pulvirenti, Il portfolio, strumento di regolazione della valutazio...sepulvi
Viene delineato il rapporto esistente tra la valutazione del Dirigente Scolastico e la valutazione della Scuola attraverso l'uso del Portfolio del DS, considerato strumento di regolazione e di condivisione.
Le principali novità del Piano nazionale per la formazione degli insegnanti presentato da Stefania Giannini alla presenza di tre ospiti internazionali: Andreas Schleicher, Direttore del Directorate of Education dell’Ocse, Jordan Naidoo, Direttore della Divisione Education 2030 Support and Coordination dell'Unesco, e Oon Seng Tan, Direttore del National Institute of Education di Singapore. Al centro della mattinata, il dibattito sull’importanza della crescita professionale dei docenti come pilastro del miglioramento dei sistemi educativi.
La riforma di cui al D. Lgs 61/2017 e il successivo decreto attuativo D. l. 92/2018 rinnovano, quindi, l’offerta dei percorsi dell’istruzione professionali rendendoli più stimolanti e con un assetto didattico rinnovato, orientati alla didattica per competenze con apprendimento organizzato per unità di apprendimento UdA.
Seminario IN: presentazione della rete dell'IC di VerdellinoAntonio Todaro
Presentazione del progetto di Rete sulle Indicazioni Nazionali "Progettare il curriculo per qualità ed equità della formazione", scuola capofila IC di Verdellino.
Seminario organizzato da Rete S:O.S. a Bergamo, il 28 aprile 2015 presso il Liceo Mascheroni di Bergamo
A seguito del percorso formativo l’allievo, attraverso la partecipazione a lezioni attive, cin casi aziendali, project work, role playing, lavori di gruppo supervisionati dai docenti e tutor, acquisirà le seguenti conoscenze, strumenti e competenze in merito: alle istituzioni europee e al loro funzionamento; alle fonti normative dell’Unione Europea ed al processo decisionale degli organi dell’Unione; all’attuale programmazione comunitaria 2007-2013 e alla nuova programmazione 2014-2020; ai bandi di finanziamento nei settori PMI, ambiente e energia, politiche giovanili e cultura. alle attività di ricercare e selezione di bandi di finanziamento comunitari, nazionali e regionali; alle attività preliminari di studio e analisi di fattibilità dei bandi di finanziamento comunitari, nazionali eregionali selezionati; alle attività di ricerca e creazione dei partenariati necessari alla presentazione di proposte progettuali; alle attività di redazione di schede progettuali; alle attività di elaborazione e calcolo di budget di progetto; alle attività di redazione di proposte progettuali sui diversi formulari predisposti dai Soggetti Erogatori. di problem solving, di decisione, di comunicazione, di organizzazione del proprio lavoro, di gestione del tempo, diattitudine al lavoro di gruppo, di spirito di iniziativa e di visione d’insieme - See more at: http://www.mastersida.com/executive-master/#sthash.Me5y48IN.dpuf
Conferenza con i Dirigenti Scolastici degli ambiti territoriali di Livorno del 17/10/2016 e di Firenze del 20/10/2016.
Indicatori per la qualità dell'azione formativa.
Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana.
L'intervento di Davide D'Amico, Direzione generale per il personale scolastico - ufficio VI del MIUR, alla seconda giornata formativa per i referenti dei docenti neoassunti 2015/2016 a Milano
L'intervento di Patrizia Magnoler dell'Università degli Studi di Macerata alla seconda giornata formativa per i referenti dei docenti neoassunti 2015/2016 a Milano
Valutazione dei docenti neoassunti nell'anno di prova. Seminario Regionale per i Dirigenti scolastici della Toscana. Criteri di valutazione (DM 27 ottobre 2015, n. 850)
La presentazione di Davide D'Amico, Dirigente Ufficio VI-formazione personale scolastico del MIUR, alla seconda giornata nazionale per i referenti della formazione Neoassunti 2015/2016 organizzata a Napoli il 10 marzo 2016.
OBIETTIVI, MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI STESSI, ATTIVITA’ FORMATIVE E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO IN PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA, AI SENSI DELL’ART. 1, COMMA 118, DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015, N. 107.
Pst-Bic per la PA
Pst-Bic ha attivato una unità specificamente dedicata alla Pubblica Amministrazione, in particolare locale. Oltre ad una formazione di alto livello Pst-Bic offre momenti di approfondimento e confronto con professionisti che ogni giorno lavorano a contatto con le autonomie locali e ne conoscono problemi, difficoltà e soluzioni operative.
Le principali novità del Piano nazionale per la formazione degli insegnanti presentato da Stefania Giannini alla presenza di tre ospiti internazionali: Andreas Schleicher, Direttore del Directorate of Education dell’Ocse, Jordan Naidoo, Direttore della Divisione Education 2030 Support and Coordination dell'Unesco, e Oon Seng Tan, Direttore del National Institute of Education di Singapore. Al centro della mattinata, il dibattito sull’importanza della crescita professionale dei docenti come pilastro del miglioramento dei sistemi educativi.
La riforma di cui al D. Lgs 61/2017 e il successivo decreto attuativo D. l. 92/2018 rinnovano, quindi, l’offerta dei percorsi dell’istruzione professionali rendendoli più stimolanti e con un assetto didattico rinnovato, orientati alla didattica per competenze con apprendimento organizzato per unità di apprendimento UdA.
Seminario IN: presentazione della rete dell'IC di VerdellinoAntonio Todaro
Presentazione del progetto di Rete sulle Indicazioni Nazionali "Progettare il curriculo per qualità ed equità della formazione", scuola capofila IC di Verdellino.
Seminario organizzato da Rete S:O.S. a Bergamo, il 28 aprile 2015 presso il Liceo Mascheroni di Bergamo
A seguito del percorso formativo l’allievo, attraverso la partecipazione a lezioni attive, cin casi aziendali, project work, role playing, lavori di gruppo supervisionati dai docenti e tutor, acquisirà le seguenti conoscenze, strumenti e competenze in merito: alle istituzioni europee e al loro funzionamento; alle fonti normative dell’Unione Europea ed al processo decisionale degli organi dell’Unione; all’attuale programmazione comunitaria 2007-2013 e alla nuova programmazione 2014-2020; ai bandi di finanziamento nei settori PMI, ambiente e energia, politiche giovanili e cultura. alle attività di ricercare e selezione di bandi di finanziamento comunitari, nazionali e regionali; alle attività preliminari di studio e analisi di fattibilità dei bandi di finanziamento comunitari, nazionali eregionali selezionati; alle attività di ricerca e creazione dei partenariati necessari alla presentazione di proposte progettuali; alle attività di redazione di schede progettuali; alle attività di elaborazione e calcolo di budget di progetto; alle attività di redazione di proposte progettuali sui diversi formulari predisposti dai Soggetti Erogatori. di problem solving, di decisione, di comunicazione, di organizzazione del proprio lavoro, di gestione del tempo, diattitudine al lavoro di gruppo, di spirito di iniziativa e di visione d’insieme - See more at: http://www.mastersida.com/executive-master/#sthash.Me5y48IN.dpuf
Conferenza con i Dirigenti Scolastici degli ambiti territoriali di Livorno del 17/10/2016 e di Firenze del 20/10/2016.
Indicatori per la qualità dell'azione formativa.
Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana.
L'intervento di Davide D'Amico, Direzione generale per il personale scolastico - ufficio VI del MIUR, alla seconda giornata formativa per i referenti dei docenti neoassunti 2015/2016 a Milano
L'intervento di Patrizia Magnoler dell'Università degli Studi di Macerata alla seconda giornata formativa per i referenti dei docenti neoassunti 2015/2016 a Milano
Valutazione dei docenti neoassunti nell'anno di prova. Seminario Regionale per i Dirigenti scolastici della Toscana. Criteri di valutazione (DM 27 ottobre 2015, n. 850)
La presentazione di Davide D'Amico, Dirigente Ufficio VI-formazione personale scolastico del MIUR, alla seconda giornata nazionale per i referenti della formazione Neoassunti 2015/2016 organizzata a Napoli il 10 marzo 2016.
OBIETTIVI, MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI STESSI, ATTIVITA’ FORMATIVE E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO IN PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA, AI SENSI DELL’ART. 1, COMMA 118, DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015, N. 107.
Pst-Bic per la PA
Pst-Bic ha attivato una unità specificamente dedicata alla Pubblica Amministrazione, in particolare locale. Oltre ad una formazione di alto livello Pst-Bic offre momenti di approfondimento e confronto con professionisti che ogni giorno lavorano a contatto con le autonomie locali e ne conoscono problemi, difficoltà e soluzioni operative.
Abbiamo di recente condotto un sondaggio sui fabbisogni formativi destinati ai discenti (Medici ed Infermieri) di un ns corso di Formazione a Distanza.
La riforma degli Istituti Professionali, di cui al D .Lgs 61/2017 e del successivo decreto attuativo D.I. 92/2018, in cui si riconosce agli stessi il ruolo di “Scuole territoriali dell’innovazione,aperte e concepite come laboratori di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica”, e in cui si valorizza la dimensione pedagogica per progettare il PFI
ConvegnoCKBG2014 - Gabri - INTEGRARE AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE ATTRAVERSO UN...CKBGShare
IV° Convegno CKBG - Pavia 29-31 gennaio 2014
Sara Gabri
Università Cattolica del Sacro Cuore
INTEGRARE AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE ATTRAVERSO UNA RETE DI SOCIAL COLLABORATION PER L’APPRENDIMENTO CONTINUO
Formazione Futuro è un progetto che vuole sostenere l’introduzione nel mondo del lavoro e la crescita professionale di laureandi o neo-laureati e giovani professionisti interessati a consolidare il proprio know-how.
L’apprendimento esperienziale è la metodologia di riferimento che permette la facilitazione di competenze trasversali, connesse al mondo del lavoro, delle risorse
umane e della formazione, necessarie per un’immediata collocazione professionale.
PROGRAMMA DIDATTICO
Teorie e Modelli di Apprendimento
• Experential Learning | Outdoor Training
• Neuroscienze
• Learning Focus
Punto Nave
Sviluppo Personale
• Self Empowerment
• Intelligenza Emotiva | Gestione delle Emozioni
• Relazioni Efficaci | Gestione del Conflitto
Punto Nave
Sviluppo Team
• L’energia dei colori | Tipi psicologici
• Group Theatre | Piéce in Team
• Creatività e Innovazione
Punto Nave
Sviluppo Organizzativo
• People Management
• Comunicazione Interna | Corporate identity e Tecnologie 2.0
• Orientamento e Project Management
• Comunicazione Esterna | Marketing e Tecniche di Vendita
• Corporate Coaching e Leadership
Punto Nave
Sviluppo Identità Professionale
• Auto Imprenditorialità
• Start Up
Project Work
Il Master si concluderà con 2 giornate di Laboratorio Esperienziale in cui ogni partecipante presenterà il proprio progetto, utilizzando a scelta una o più materie del programma didattico.
Locandina Formazione Futuro_Action TrainingStefano Cera
Parte la nuova edizione del Master Formazione Futuro.
Per tutti coloro che sono interessati ad acquisire know-how per entrare nel mondo delle risorse umane e in particolar modo della formazione aziendale. www.actiontraining.it
La fase di erogazione, malgrado diffuse considerazioni ottimistiche sulla flessibilità dell’elearning, presenta notevoli problemi organizzativi. Infatti, la modalità e-learning permette di erogare servizi di formazione senza che il dipendente debba allontanarsi dal proprio luogo di lavoro e senza che vengano imposti vincoli temporali. Essa, però, richiede comunque una ridistribuzione dei carichi di lavoro nel periodo di formazione, in modo da prevedere un congruo numero di ore settimanali da dedicare alle attività didattiche programmate, nonché la predisposizione di apposite stazioni di lavoro o di piccoli laboratori locali, destinati alla fruizione dei materiali didattici ed allo svolgimento delle attività collaborative.
Capitolo 4 - LA RICERCA-AZIONE: ORIENTAMENTI E STRUMENTICorrado Izzo
I focus delle ricerca
Il lavoro di tesi intende presentare le pratiche e gli strumenti progettati ed applicati dal 1999 al 2012, anni in cui ho rivestito il ruolo di progettista-coordinatore e di responsabile per l’attività di analisi qualitativa e valutazione di processo nell’ambito delle attività di sperimentazione dell’Autonomia scolastica, del Programma Operativo Nazionale 2000/2006 e 2007/2013 e del Programma Operativo Regionale Campania 2009/2011.
Un’attività di ricerca e di sperimentazione continua che si è orientata e costruita intorno alla consapevolezza che le azioni di valutazione esterna e di autovalutazione non possono e non devono connotarsi “tecnicamente” per indagare prioritariamente i fattori generali di processo e gli esiti delle azioni formative, ma dovrebbero avere come punto di riferimento cardine lo “scenario complessivo” delineato dalla teoria e dalla ricerca pedagogica e lo “scenario di contesto” definito dall’attività di progettazione, verifica e riprogettazione elaborata da ogni singola istituzione scolastica.
E2 t edutalenti.it - portale allievi con buon potenziale cognitivoMarcello Giacomantonio
PERCHE’ I BAMBINI CON BUON POTENZIALE COGNITIVO?
Una cosa a cui quasi tutti non facciamo caso è che nella nostra società, non solo l'handicap crea grandi problemi di partecipazione alla vita sociale, ma anche essere dotati intellettivamente può essere fonte di disagio.
Alcune difficoltà e disagi riscontrabili nei bambini plusdotati sono la maturazione psicologica non in sintonia con le potenzialità cognitive, le forti attitudini in alcuni ambiti con minori facilità in altri, il possibile isolamento a scuola, con sentimenti di noia, fughe irrealistiche, agitazione, rifiuto; le difficoltà personali senza legame apparente con le potenzialità rilevate attraverso il quoziente intellettivo.
PERCHE’ l’eLEARNING NEL PROGETTO EDUTALENTI?
Guardando al mondo che le tecnologie dell'ICT ci sta aprendo dinnanzi ci rendiamo conto che nella nostra "coscienza" è sempre più labile il confine tra esperienza di vita reale ed esperienza virtuale, al punto che possiamo anche chiederci che senso ha questa distinzione.
Ci sono amici che incontriamo il sabato per condividere una pizza o una partita, altri che vediamo più raramente. Tutti o quasi li incontriamo anche su Facebook, ci raccontano cosa fanno ogni giorno e come passano alcuni momenti salienti della loro vita.
Nel nostro immaginario il mosaico della vita quotidiana acquista tasselli sempre meno identificabili con vita reale e virtuale.
Per questo riteniamo che l’eLearning, tra l’altro, possa essere un ambiente “protetto” per sviluppare elementi forti di una sana vita reale/virtuale.
Recently there have been many both open and private courseware repositories appearing on the web. In general however, there has been great commitment to building communities that facilitate the liaison between users/suppliers, but quite a modest employment of sometimes very elementary cataloguing systems. This model tries to go beyond this step.
Come pianificare unità didattiche diverse sulla stessa tematica, con percorsi diversi per esigenze diverse (ad es.: con e senza tutor) usando il Learning Activity Planner (LAP)
La prima di dieci lezioni su come funziona e come si può usare il sistema Pegasus LMS per realizzare corsi in eLearning sia semplici che altamente sofisticati per processi di automazione della didiattica
Una catalogazione efficiente dei LO permette di gestire in modo efficace repository confederati. Per arrivare a questo è necessario costruire ontologie dell'eLearning Design (eLD) che partano da modelli completi dei diversi settori. Quello dei LO è forse il settore più importante e scoperto, per quale l'autore formula una proposta di soluzione. (www.learningobject.info)
La struttura profonda di un Learning Object - E Learn2007[It]
Regione Veneto Formazione Formatori - Piano formativo 2012_09_07_v. 04
1. 1
FASE 2: Progettazione ed erogazione della Formazione
Presentazione dell’Offerta Formativa
Venezia, 7 Settembre 2012
2. 2
Il profilo dell’offerta formativa
L’articolazione dell’offerta formativa
La metodologia degli interventi formativi
Gli aspetti organizzativi e logistici
Il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati
Agenda
3. 3
Il profilo dell’offerta formativa
Obiettivi
Approccio metodologico
Criteri progettuali
L’articolazione dell’offerta formativa
La metodologia degli interventi formativi
Gli aspetti organizzativi e logistici
Il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati
Allegati: dettaglio dei percorsi formativi strutturati
Agenda
4. 4
Intervenire in maniera qualificata e sostenibile sul sistema regionale della
formazione e sugli operatori del sistema stesso con la finalità di:
incidere sul sistema regionale della formazione:
Accrescendone la competitività e sviluppandone la capacità di anticipare e
gestire i cambiamenti
Promuovendo modelli competitivo - collaborativi, in grado di valorizzare le
eccellenze del territorio, attraverso l’attivazione di nuove dinamiche e relazioni
tra le organizzazioni.
sostenere percorsi di sviluppo professionale dei singoli operatori:
Qualificando, aggiornando ed approfondendo le competenze detenute dalle
singole professionalità coinvolte;
Sviluppando competenze utili ad affrontare le nuove sfide ed i futuri scenari;
Promuovendo la contaminazione virtuosa tra profili, ruoli e funzioni, in una
prospettiva sistemica.
Il profilo dell’offerta formativa: obiettivi
5. 5
Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi e partendo dagli elementi acquisiti,
l’offerta è stata definita in base ad alcuni criteri generali:
centralità della persona e dell´organizzazione di appartenenza
strategicità della competenza
appropriatezza e sostenibilità dell’offerta
ampiezza e flessibilità dell’offerta
innovatività delle metodologie
partecipazione attiva dei soggetti
integrazione e contaminazione delle esperienze
Il profilo dell’offerta formativa: criteri progettuali
6. 6
L’offerta formativa rappresenta l’esito di un’intenso sforzo progettuale che ha inteso:
capitalizzare la pluralità di stimoli e dati conoscitivi acquisiti nel corso della Fase 1 di
analisi dei fabbisogni formativi:
attivare spazi ed opportunità, anche informali, di validazione e di progettazione
partecipata degli interventi, in grado di coinvolgere il sistema regionale degli Organismi
Accreditati e degli Istituti.
Muovendo da tali aspetti e attraverso alcuni passaggi metodologici, sono stati identificati
alcuni criteri utili ad orientare l’individuazione delle competenze oggetto dell’offerta
formativa:
competenze critiche, strumentali, funzionali al ruolo, per le quali si riscontra un gap
significativo e il cui aggiornamento risulta indispensabile;
competenze strategiche, aggiuntive o innovative rispetto al ruolo, dalle quali deriva la
possibilità di sviluppare in senso evolutivo le diverse professionalità interessate;
competenze auspicabili, quelle che pur non essendo emerse in maniera esplicita o
consapevole, risultano determinanti per sostenere lo sviluppo del sistema formativo
Il profilo dell’offerta formativa: approccio metodologico
7. 7
Agenda
Il profilo dell’offerta formativa
L’articolazione dell’offerta formativa
Il quadro d’insieme
I percorsi formativi strutturati
Le attività formative personalizzate
Le azioni integrative
Cenni alle visite di studio
La metodologia degli interventi formativi
Gli aspetti organizzativi e logistici
Il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati
Allegati: dettaglio dei percorsi formativi strutturati
8. 8
L’articolazione dell’offerta formativa: il quadro d’insieme
Il Piano formativo è stato articolato sulla base di metodologie che consentono di sviluppare
e innovare il sistema delle competenze ed i processi di lifelong learning lungo tre
dimensioni distinte e complementari:
la formazione continua a domanda individuale, che consente di rispondere ai
fabbisogni dei singoli lavoratori, in maniera flessibile ed individualizzata;
la formazione continua finalizzata al sistema “organizzazione”, capace di
approcciare in maniera integrata le esigenze di adattamento critico ai cambiamenti;
i laboratori di formazione continua nei sistemi locali, in grado sostenere lo sviluppo
di una vera e propria comunità di pratica regionale, anche attraverso l’utilizzo delle
moderne tecnologie di informazione e comunicazione.
9. 9
L’offerta formativa è strutturata come segue:
L’articolazione dell’offerta formativa: il quadro d’insieme
1. PERCORSI FORMATIVI STRUTTURATI (Previsti due cicli di offerta formativa)
A Percorsi brevi rivolti ai profili ritenuti strategici per lo sviluppo del sistema
B Percorsi di media durata per aree di competenza e ambiti tematici specifici
C Percorsi di alta formazione/master
2. ATTIVITA’ FORMATIVE PERSONALIZZATE
Percorsi formativi o di accompagnamento consulenziale in piccoli gruppi (max 4 persone) articolati su
moduli della durata di 8 ore
3. AZIONI INTEGRATIVE
Seminari formativi di almeno 8 ore dedicati a diversi target di destinatari
Focus group tematici dedicati ai responsabili, referenti ed altri soggetti decisionali
10. 10
1. Percorsi formativi strutturati
PERCORSI BREVI: 32 ORE
n. TITOLO SCHEDA
1 Progettare attraverso il cambiamento
2 Accompagnare processi di apprendimento
3 Coordinare nella complessità
4
Didattiche innovative ed efficaci per il docente/formatore – formazione
iniziale
5
Didattiche innovative ed efficaci per il docente/formatore – formazione
continua
6 La gestione dei sistemi organizzativi
7 Comunicare la formazione
8 Per una progettazione europea di base
11. 11
1. Percorsi formativi strutturati
PERCORSI DI MEDIA DURATA: 7 PERCORSI DA 50 ORE
1 Dall’occupabilità all’occupazione
2 Programmazione 2014-2020: sfide ed opportunità per gli operatori della formazione
3 La Lean Organization per rilanciare la competitività
4 Progettare ambienti di apprendimento
5 Il Controllo di gestione
6 Il mercato privato della formazione: strategie, strumenti e opportunità
7 Le tecnologie a scuola - Lim e oltre (elementi tecnici)
PERCORSI DI MEDIA DURATA: 6 PERCORSI DA 80 ORE
1 Integrare le tecnologie nei processi di apprendimento ed insegnamento
2 Ripensare l’orientamento
3 Leggere e comprendere la progettazione europea
4 La ricerca come leva per lo sviluppo professionale e organizzativo nella scuola e nei CFP
5 Formare per l’apprendistato
6 Modelli formativi per intercettare differenti dotazioni intellettive
12. 12
1. Percorsi formativi strutturati
PERCORSI DI ALTA FORMAZIONE/MASTER: 4 PERCORSI DA 170 ORE
n. TITOLO SCHEDA
1 Master Universitario “Apprendimento, lavoro e sviluppo organizzativo”
2 Master Universitario “Progettare, insegnare e valutare per competenze”
3 Master Universitario per la dirigenza nei CFP
4
Master Universitario “Antropologia, cristianesimo e religioni nell’IeFP
(istruzione e formazione professionale)”
13. 13
Si tratta di percorsi organizzati per piccoli gruppi di destinatari (max 4 persone) che
consentono la massima personalizzazione dei percorsi. Infatti:
sono componibili a geometrie variabili, con una struttura modulare su base di 8 ore;
consentono di formulare risposte coerenti con gli specifici fabbisogni di sviluppo
professionale;
aprono la possibilità di generare nuova conoscenza a partire dalle pratiche
professionali che già funzionano.
L’offerta personalizzata sarà articolata su moduli di 8 ore e potrà assumere soluzioni
distinte:
“Formativa”, attraverso interventi in grado di integrare approcci didattici e modalità di
interazione tra gli utenti
“Consulenziale”, mediante soluzioni di affiancamento orientate al problem solving o
alla formulazione di strategie di sviluppo condivise in contesti organizzati
“Di ricerca”, attraverso l’approccio dell’analisi delle pratiche e della “Appreciative
Inquiry”
2. Attività formative personalizzate
14. 14
I percorsi di formazione personalizzata potranno essere attivati:
da massimo quattro operatori che condividono bisogni ed obiettivi di sviluppo
professionale analoghi e si aggregano per presentare domanda congiunta di
formazione;
su iniziativa di OA o Istituto, che richiede uno specifico intervento per i propri
operatori, nominativamente identificati, strumentale all’implementazione delle
proprie strategie di sviluppo e di gestione attiva del cambiamento.
Al fine di rispondere anche alle esigenze più complesse di accompagnamento
formativo, consulenziale o di ricerca, sarà possibile attivare approfondimenti ad hoc e
articolare l’offerta su base modulare, con unità standard della durata di otto ore, per
un massimo di 4 (corrispondenti a 32 ore)
2. Attività formative personalizzate
15. 15
All’interno di questa tipologia si propongono al momento i seguenti percorsi, relativi a
specifiche tematiche individuate sulla base del fabbisogno espresso da alcuni enti di
formazione professionale:
“La gestione del gruppo classe, delle relazioni e dei conflitti: il gruppo adolescenti in
apprendimento, la comunicazione nel gruppo classe multietnico, relazioni e interazioni
nel gruppo classe, il conflitto socio-cognitivo: dalla diversità alla cooperazione”
“I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): normativa, contenuti, caratteristiche,
strategie didattiche/formative, strumenti dispensativi e compensativi”;
“Interculturalità: didattica per allievi non italiani”;
“Internazionalizzazione del sistema della formazione: mobilità formatori, mobilità giovani,
reti tematiche”.
2. Attività formative personalizzate
16. 16
Questa tipologia prevede la realizzazione di:
Seminari formativi relativi a tematiche di interesse specifiche per profilo e/o di
interesse generale per tutti gli operatori del sistema di istruzione e formazione
professionale
Focus group: finalizzati ad approfondire e ad avviare confronti e riflessioni su tematiche
inerenti i processi di trasformazione del sistema di istruzione e formazione professionale
e le strategie di sviluppo futuro da avviare sul territorio
3. Azioni integrative
17. 17
Cenni alle Visite di Studio
Contestualmente allo start up dei corsi, saranno organizzate le VISITE DI STUDIO,
punto centrale della fase 3 del progetto (Interregionalità e transnazionalità).
Finalità: verifica sul posto delle buone pratiche interregionali e transnazionali
presentate nei focus group della fase 3,
Durata media: 4 giorni
Partecipanti: massimo 20
Destinazioni: presso le strutture delle altre regioni italiane e paesi europei che
hanno aderito al presente progetto e che hanno presentato le buone pratiche
ritenute più interessanti nei focus group organizzati.
Si prevede di realizzare almeno 16 visite nell’arco di due anni (per un totale di ca 320
partecipanti)
18. 18
Agenda
Il profilo dell’offerta formativa
L’articolazione dell’offerta formativa
La metodologia degli interventi formativi
Riferimenti generali
Gli aspetti organizzativi e logistici
Il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati
Allegati: dettaglio dei percorsi formativi strutturati
19. 19
L’approccio metodologico tiene conto delle aspettative manifestate dagli operatori e
dai soggetti formativi.
In particolare:
formazione d’aula caratterizzata da metodologie di tipo attivo (active learning);
metodologie didattiche centrate sull’analisi delle pratiche e sulla riflessione critica
e la rivisitazione del proprio vissuto professionale;
formazione d’aula capace di sviluppare competenze con modalità di
apprendimento cooperativo, orientata al problem solving e alla simulazione di
casi .
La metodologia degli interventi formativi:
riferimenti generali
20. 20
Agenda
Il profilo dell’offerta formativa
L’articolazione dell’offerta formativa
La metodologia degli interventi formativi
Gli aspetti organizzativi e logistici
Diffusione dell’offerta formativa
Accesso alle informazioni sull’offerta formativa
Modalità di iscrizione
Criteri di selezione
Alcune regole per la partecipazione ai corsi
Il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati
Allegati: dettaglio dei percorsi formativi strutturati
21. 21
Si prevede l’organizzazione di un sistema coordinato di iniziative e strumenti finalizzati
alla diffusione dell’offerta formativa:
Incontri di orientamento e sensibilizzazione, organizzati in accordo con gli Enti e
gli Istituti
Interventi di informazione e promozione integrata, che prevedono la produzione e
l’adozione di materiali e strumenti di varia natura
Eventi di diffusione del Progetto e delle relative iniziative pianificate:
7 workshop provinciali di promozione ed informazione
un evento a carattere regionale.
Gli aspetti organizzativi e logistici:
diffusione dell’offerta formativa
22. 22
L’accesso ai diversi percorsi formativi verrà gestito attraverso il portale di progetto
http://www.venetoformatori.it/
L’accesso prevede 3 livelli di approfondimento:
una prima sezione, in grado di offrire una presentazione complessiva dell’offerta
formativa e delle tipologie di percorsi programmati;
la scheda sintetica di ciascun percorso;
il progetto operativo del singolo percorso, (contenuti di dettaglio, aspetti didattici,
logistici ed organizzativi).
Il sistema consentirà inoltre agli utenti:
di compilare la scheda di iscrizione relativa allo specifico percorso formativo;
di interagire con il referente del percorso per richiedere informazioni integrative,
ovvero specifiche in relazione a quanto riportato nei documenti di presentazione.
Gli aspetti organizzativi e logistici:
accesso alle informazioni sull’offerta formativa
23. 23
Al fine di consentire una calendarizzazione dei percorsi (sedi, giorni e orari) che tenga
conto delle preferenze dei destinatari, le procedure preliminari all’attivazione del percorso
prevedono:
1. la pubblicazione di un “invito a manifestare interesse” pubblicato almeno 30 giorni
prima dell’avvio del corso
2. una pre-registrazione, (con orari e sedi dei percorsi) alla quale verrà riconosciuta
priorità in sede di selezione dei partecipanti qualora gli iscritti eccedano il numero
degli allievi programmati.
Sulla base delle preferenze espresse, si procederà alla definizione puntuale degli aspetti
organizzativi e logistici.
Il format per l’iscrizione ai percorsi sarà resa disponibile sul portale almeno 10 giorni
prima dell’avvio dei corsi.
Gli aspetti organizzativi e logistici: modalità di iscrizione
24. 24
1. Qualora, previa verifica dei requisiti di ammissibilità, gli iscritti risultino eccedenti
rispetto al numero dei destinatari originariamente programmati, sarà possibile:
attivare più edizioni dello stesso percorso formativo, replicandolo in diverse aree
territoriali
prevedere la costituzione di gruppi con un numero di partecipanti superiore,
comunque non eccedente 25;
attivare una procedura di selezione che tenga conto di requisiti oggettivi e
soggettivi preliminarmente resi pubblici. Si procederà in questo caso a riconoscere
priorità ai destinatari che avranno preliminarmente manifestato interesse per lo
specifico percorso formativo.
2. La graduatoria verrà comunicata a tutti gli interessati (ammessi ed esclusi), tramite
l’indirizzo di posta elettronica segnalato in sede di iscrizione.
Gli aspetti organizzativi e logistici: criteri di selezione
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Agenda
Il profilo dell’offerta formativa
L’articolazione dell’offerta formativa
La metodologia degli interventi formativi
Gli aspetti organizzativi e logistici
Il sistema di monitoraggio e valutazione dei percorsi
Riferimenti generali
Allegati: dettaglio dei percorsi formativi strutturati
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Le seguenti dimensioni costituiscono oggetto del sistema di monitoraggio e valutazione
dei percorsi formativi:
Situazione iniziale e finale dei partecipanti rispetto alle competenze implicate dal/i
profilo/i.
Aspettative dei partecipanti e delle Organizzazioni di appartenenza.
Livello di partecipazione degli utenti ai percorsi formativi
Grado di soddisfazione dei partecipanti (qualità percepita)
Apprendimenti maturati durante le attività in aula, le attività on-line, nel Project
Work (se previsto) e nell’autoformazione
Elementi di processo: andamento del percorso (reazioni dei partecipanti, questioni
emergenti, eventuali problemi organizzativi o didattici ecc.)
Impatto della formazione sui partecipanti e sui contesti di provenienza
Per ciascuna delle dimensioni indicate sono previsti specifici strumenti e modalità di
monitoraggio e valutazione.
Il sistema di monitoraggio e valutazione dei percorsi:
riferimenti generali