Recently there have been many both open and private courseware repositories appearing on the web. In general however, there has been great commitment to building communities that facilitate the liaison between users/suppliers, but quite a modest employment of sometimes very elementary cataloguing systems. This model tries to go beyond this step.
Recently there have been many both open and private courseware repositories appearing on the web. In general however, there has been great commitment to building communities that facilitate the liaison between users/suppliers, but quite a modest employment of sometimes very elementary cataloguing systems. This model tries to go beyond this step.
E2 t edutalenti.it - portale allievi con buon potenziale cognitivoMarcello Giacomantonio
PERCHE’ I BAMBINI CON BUON POTENZIALE COGNITIVO?
Una cosa a cui quasi tutti non facciamo caso è che nella nostra società, non solo l'handicap crea grandi problemi di partecipazione alla vita sociale, ma anche essere dotati intellettivamente può essere fonte di disagio.
Alcune difficoltà e disagi riscontrabili nei bambini plusdotati sono la maturazione psicologica non in sintonia con le potenzialità cognitive, le forti attitudini in alcuni ambiti con minori facilità in altri, il possibile isolamento a scuola, con sentimenti di noia, fughe irrealistiche, agitazione, rifiuto; le difficoltà personali senza legame apparente con le potenzialità rilevate attraverso il quoziente intellettivo.
PERCHE’ l’eLEARNING NEL PROGETTO EDUTALENTI?
Guardando al mondo che le tecnologie dell'ICT ci sta aprendo dinnanzi ci rendiamo conto che nella nostra "coscienza" è sempre più labile il confine tra esperienza di vita reale ed esperienza virtuale, al punto che possiamo anche chiederci che senso ha questa distinzione.
Ci sono amici che incontriamo il sabato per condividere una pizza o una partita, altri che vediamo più raramente. Tutti o quasi li incontriamo anche su Facebook, ci raccontano cosa fanno ogni giorno e come passano alcuni momenti salienti della loro vita.
Nel nostro immaginario il mosaico della vita quotidiana acquista tasselli sempre meno identificabili con vita reale e virtuale.
Per questo riteniamo che l’eLearning, tra l’altro, possa essere un ambiente “protetto” per sviluppare elementi forti di una sana vita reale/virtuale.
Regione Veneto Formazione Formatori - Piano formativo 2012_09_07_v. 04Marcello Giacomantonio
Il Piano formativo è stato articolato sulla base di metodologie che consentono di sviluppare e innovare il sistema delle competenze ed i processi di lifelong learning lungo tre dimensioni distinte e complementari:
➢ la formazione continua a domanda individuale, che consente di rispondere ai fabbisogni dei singoli lavoratori, in maniera flessibile ed individualizzata;
➢ la formazione continua finalizzata al sistema “organizzazione”, capace di approcciare in maniera integrata le esigenze di adattamento critico ai cambiamenti;
➢ i laboratori di formazione continua nei sistemi locali, in grado sostenere lo sviluppo di una vera e propria comunità di pratica regionale, anche attraverso l’utilizzo delle moderne tecnologie di informazione e comunicazione.
Come pianificare unità didattiche diverse sulla stessa tematica, con percorsi diversi per esigenze diverse (ad es.: con e senza tutor) usando il Learning Activity Planner (LAP)
La prima di dieci lezioni su come funziona e come si può usare il sistema Pegasus LMS per realizzare corsi in eLearning sia semplici che altamente sofisticati per processi di automazione della didiattica
Una catalogazione efficiente dei LO permette di gestire in modo efficace repository confederati. Per arrivare a questo è necessario costruire ontologie dell'eLearning Design (eLD) che partano da modelli completi dei diversi settori. Quello dei LO è forse il settore più importante e scoperto, per quale l'autore formula una proposta di soluzione. (www.learningobject.info)
La struttura profonda di un Learning Object - E Learn2007[It]
Salvagnini-Cariolato - parte 1
1. Gestione del paziente con
Encefalopatia Epatica
E. Cariolato, M. Salvagnini, I. Storti
U.O.C. Gastroenterologia
Osp. San Bortolo ULSS 6 Vicenza
2. ENCEFALOPATIA EPATICAENCEFALOPATIA EPATICA
DefinizioneDefinizione
Per encefalopatia epatica si intendono lePer encefalopatia epatica si intendono le
alterazioni neuropsichiche conseguentialterazioni neuropsichiche conseguenti
all'insufficienza epatica acuta e cronica,all'insufficienza epatica acuta e cronica,
allo shunt porto-sistemico o ad entrambi.allo shunt porto-sistemico o ad entrambi.
E' preferibile evitare il termineE' preferibile evitare il termine
encefalopatia porto-sistemicaencefalopatia porto-sistemica
Linea Guida AISF 2008Linea Guida AISF 2008
4. ENCEFALOPATIA EPATICAENCEFALOPATIA EPATICA
EE IN CIRROSIEE IN CIRROSI
PrevalenzaPrevalenza
La prevalenza dell’encefalopatia epatica nella cirrosiLa prevalenza dell’encefalopatia epatica nella cirrosi
dipende: dall’entità dell’insufficienza epatica e/o dellodipende: dall’entità dell’insufficienza epatica e/o dello
shunt e dalla presenza di fattori scatenanti.shunt e dalla presenza di fattori scatenanti.
Si può stimare che sia presente in non meno del 20% deiSi può stimare che sia presente in non meno del 20% dei
cirrotici ospedalizzati.cirrotici ospedalizzati.
IncidenzaIncidenza
L’incidenza cumulativa d’encefalopatia epatica in cirrosiL’incidenza cumulativa d’encefalopatia epatica in cirrosi
di nuova diagnosi o in fase di compenso si attesta intornodi nuova diagnosi o in fase di compenso si attesta intorno
al 10-35% a 5 anni.al 10-35% a 5 anni.
L’incidenza giunge fino al 50% dopo posizionamento diL’incidenza giunge fino al 50% dopo posizionamento di
TIPS.TIPS.
5. Valore prognosticoValore prognostico
L’encefalopatia conclamata è un importanteL’encefalopatia conclamata è un importante
fattore predittivo di mortalità nel cirrotico: afattore predittivo di mortalità nel cirrotico: a
tre anni da un episodio di encefalopatia latre anni da un episodio di encefalopatia la
sopravvivenza si può stimare del 20-40%.sopravvivenza si può stimare del 20-40%.
(Livello di evidenza(Livello di evidenza
III)III)
L’encefalopatia minima rilevata con EEG è unL’encefalopatia minima rilevata con EEG è un
fattore predittivo di mortalità nei soggetti confattore predittivo di mortalità nei soggetti con
cirrosi in classe B o C di Child; il valorecirrosi in classe B o C di Child; il valore
prognostico dell’encefalopatia minima rilevataprognostico dell’encefalopatia minima rilevata
con tecniche psicometriche è controverso.con tecniche psicometriche è controverso.
(Livello di evidenza(Livello di evidenza
ENCEFALOPATIA EPATICAENCEFALOPATIA EPATICA
6. PatogenesiPatogenesi
Mancata rimozione di sostanzeMancata rimozione di sostanze
neurotossiche per insufficienzaneurotossiche per insufficienza
epatocellulareepatocellulare
Apertura di shunt porto sistemici aApertura di shunt porto sistemici a
causa dell’ipertensione portalecausa dell’ipertensione portale
Aumentata permeabilità intestinale eAumentata permeabilità intestinale e
variazione dei macrobiota intestinalivariazione dei macrobiota intestinali
ENCEFALOPATIA EPATICAENCEFALOPATIA EPATICA
7. Ammoniemia e EEAmmoniemia e EE
L’ammonio gioca unL’ammonio gioca un ruolo importanteruolo importante nellanella
patogenesi dell’encefalopatia epatica,patogenesi dell’encefalopatia epatica,
probabilmenteprobabilmente in associazione con altri fattoriin associazione con altri fattori
quali mercaptani, fenoli, ossindolo o altri derivatiquali mercaptani, fenoli, ossindolo o altri derivati
del triptofanodel triptofano.. Il ruolo da essi svolto,Il ruolo da essi svolto,
unitamente a variazioni della permeabilità dellaunitamente a variazioni della permeabilità della
barriera ematoencefalica all’ammonio e allabarriera ematoencefalica all’ammonio e alla
complessità dei suoi meccanismi d’azione,complessità dei suoi meccanismi d’azione,
possono spiegare lapossono spiegare la mancanza di una correlazionemancanza di una correlazione
stretta fra ammoniemia e gravitàstretta fra ammoniemia e gravità
dell’encefalopatia.dell’encefalopatia.
ENCEFALOPATIA EPATICAENCEFALOPATIA EPATICA
10. Tests utilizzatiTests utilizzati
●● NCT (Number Connection Test) o Reitan Test oNCT (Number Connection Test) o Reitan Test o
Trailmaking test (tempi e completezza)Trailmaking test (tempi e completezza)
●● Sottrazione del 7 (sette operazioni)Sottrazione del 7 (sette operazioni)
●● Stella a cinque punte (score calcolato su numeroStella a cinque punte (score calcolato su numero
di errori: punte, angoli, simmetricità braccia)di errori: punte, angoli, simmetricità braccia)
ENCEFALOPATIA EPATICAENCEFALOPATIA EPATICA
11. HEPATOLOGY, Vol. 55, No. 4, 2012 BAJAJ ET AL.HEPATOLOGY, Vol. 55, No. 4, 2012 BAJAJ ET AL.
ENCEFALOPATIA EPATICAENCEFALOPATIA EPATICA
EE Minima e incidentiEE Minima e incidenti
stradalistradali
13. ENCEFALOPATIA EPATICAENCEFALOPATIA EPATICA
Scopi del trattamentoScopi del trattamento
1. provvedere al trattamento di supporto1. provvedere al trattamento di supporto
2. rimuovere i fattori precipitanti2. rimuovere i fattori precipitanti
3. ridurre il carico azotato intestinale3. ridurre il carico azotato intestinale
4. stabilire la necessità di una terapia a4. stabilire la necessità di una terapia a
lungo termine.lungo termine.