L'intervento di Stefania Manca del CNR sull'uso dei social network nella didattica all'incontro con i docenti delle scuole del Lazio per il progetto Scuola+ della Fondazione Rosselli
Del cellulare in educazione. Dalla mobile literacy al mobile learningMaria Ranieri
Presentazione sul mobile learning nel quadro del ciclo di conferenze legate al master in "Le nuove competenze digitali: open education, social e mobile learning", Università di Firenze, 29/11/2012
Social media, comunità virtuali, università. Quali intersezioni?Maria Ranieri
Intervento di Maria Ranieri alla tavola rotonda "Insegnare e apprendere nell'era digitale. L'Alta formazione tra vecchie e nuove sfide", Firenze, Aula Magna d'Ateneo, 29 febbraio 2012
Formare cittadini digital/media competent Per un approccio ecologico e sost...Maria Ranieri
Intervento al Convegno Nazionale “L’innovazione tecnologica nella scuola italiana e i capi d’istituto. Quali orientamenti per una politica sostenibile ed efficace?
Firenze, 16 Novembre 2013
Del cellulare in educazione. Dalla mobile literacy al mobile learningMaria Ranieri
Presentazione sul mobile learning nel quadro del ciclo di conferenze legate al master in "Le nuove competenze digitali: open education, social e mobile learning", Università di Firenze, 29/11/2012
Social media, comunità virtuali, università. Quali intersezioni?Maria Ranieri
Intervento di Maria Ranieri alla tavola rotonda "Insegnare e apprendere nell'era digitale. L'Alta formazione tra vecchie e nuove sfide", Firenze, Aula Magna d'Ateneo, 29 febbraio 2012
Formare cittadini digital/media competent Per un approccio ecologico e sost...Maria Ranieri
Intervento al Convegno Nazionale “L’innovazione tecnologica nella scuola italiana e i capi d’istituto. Quali orientamenti per una politica sostenibile ed efficace?
Firenze, 16 Novembre 2013
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
Presentazione del libro "I social network nell'educazione" di Maria Ranieri e Stefania Manca (Erickson, 2013) - Webinar su Insegnalo.it, 2 Dicembre 2013
E-Learning, podcasting e Wikipedia per una didattica costruttivistica in retealfiobonfi
Tesi di laurea sui nuovi strumenti disponibili in rete per realizzare un nuovo tipo di didattica "costruttivistica" che rompe con il tradizionale approccio ex-cathedra per dare spazio nella formazione, all'attivita' e alla consapevolezza del discente e alla riconfigurazione del ruolo di facilitatore del docente.
"Social media e didattica: quali possibilità?" (...e come prevenire qualche r...Caterina Policaro
"Social media e didattica: quali possibilità?" (...e come prevenire qualche rischio) - Formazione docenti IC Cadeo 17 febbraio 2014 - Caterina Policaro
Matematici o Acusmatici? Motivazioni e condivisioni per una didattica 2.0Nicola Chiriano
Relazione al Convegno "Matematica in classe 2014"
Centro PRISTEM, Università "Bocconi" Milano
http://matematica.unibocconi.it/articoli/il-convegno-di-ottobre-milano
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
anno 2013 - Nuove tecnologie perchè?
Presentazione ai genitori di alcuni cambiamenti all'interno del paradigma di Insegnamento/Apprendimento e di alcuni motivi per cui la scuola di Valrovina ha nel suo progetto di tempo Pieno uno specifico percorso dedicato alle Nuove Tecnologie.
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
Presentazione del libro "I social network nell'educazione" di Maria Ranieri e Stefania Manca (Erickson, 2013) - Webinar su Insegnalo.it, 2 Dicembre 2013
E-Learning, podcasting e Wikipedia per una didattica costruttivistica in retealfiobonfi
Tesi di laurea sui nuovi strumenti disponibili in rete per realizzare un nuovo tipo di didattica "costruttivistica" che rompe con il tradizionale approccio ex-cathedra per dare spazio nella formazione, all'attivita' e alla consapevolezza del discente e alla riconfigurazione del ruolo di facilitatore del docente.
"Social media e didattica: quali possibilità?" (...e come prevenire qualche r...Caterina Policaro
"Social media e didattica: quali possibilità?" (...e come prevenire qualche rischio) - Formazione docenti IC Cadeo 17 febbraio 2014 - Caterina Policaro
Matematici o Acusmatici? Motivazioni e condivisioni per una didattica 2.0Nicola Chiriano
Relazione al Convegno "Matematica in classe 2014"
Centro PRISTEM, Università "Bocconi" Milano
http://matematica.unibocconi.it/articoli/il-convegno-di-ottobre-milano
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
anno 2013 - Nuove tecnologie perchè?
Presentazione ai genitori di alcuni cambiamenti all'interno del paradigma di Insegnamento/Apprendimento e di alcuni motivi per cui la scuola di Valrovina ha nel suo progetto di tempo Pieno uno specifico percorso dedicato alle Nuove Tecnologie.
Diritti digitali: chiusura o apertura dell’informazione? Quali le possibili s...Marco Giacomello
Relazione in occasione di 'Librinnovando' - giornata sul futuro dell'editoria digitale tenutasi il 12 novembre 2010 allo IED di Milano.
Cinque i punti analizzati:
1- Il diritto digitale
2- Il controllo accentrato: cosa sono i drm?
3- Utilizzare i diritti degli autori per consentire e non per vietare, nasce il Copyleft
4- Spunti digitali euro-americani. Qualche soluzione pratica
5- Pirateria: si ripeteranno gli errori già visti con musica e film?
"Progetto3T con Aladino"- classi 1^A e 1^B sc. Primaria di TEZZE- 2°Circolo di ARZIGNANO (VI)
a.s. 2010-2011
inss. Carlotto Nerina e Vicariotto Rosa Maria
http://progetto3t.wordpress.com/
Presentazione e materiale usato durante la lezione dedicata al Web 2.0 e ai Social Network per i redattori della regione Toscana. La lezione, di 8 ore, faceva parte del corso "Giornalismo, scrittura per web e copywriting" nell’ambito del Progetto "Attività di gestione dei processi didattici volti alla formazione del personale della Regione Toscana, delle Agenzie Regionali e degli EE.LL. Toscani e dei soggetti coinvolti nei processi di governance nel sistema pubblico toscano".
Docenti: Niccolò Villiger di Web Marketing Team srl ed Enrico Bisenzi di Infoaccessibile
In questa presentazione potete trovare i seguenti argomenti:
1. Breve accenno di storia dal web al web 2.0 e al Web Mobile (il fenomeno degli App Store e dell'Edicola digitale)
2. Web 2.0 per redattori:
2a. Blog e forum: cosa sono e come utilizzarli;
2b. L'uso degli aggregatori rss: per pubblicare e ricevere;
2c. Le campagne stampa online: a cosa servono e come si realizzano
→ case history
3. Il Web comunitario e le sue regole (come si pubblica, netiquette, OT, usabilità etc.)
→ case history
4. Panoramica dei motori di ricerca e social network maggiormente utilizzati nel mondo.
→ case history
5. L'uso di software per la gestione di più social network. Buone pratiche per una completa integrazione tra sito, piattaforme social, rss, etc...
→ case history
6. Come individuare i temi di maggiore attualità da trattare all'interno di un social network.
→ case history
7. Strumenti ed accorgimenti per una comunicazione social di tipo 'cross-cultural'.
→ case history
Per maggiori informazioni o contatti:
Telefono: +390553989105
Web Marketing Team srl http://www.webmarketingteam.com
Infoaccessibile: http://www.infoaccessibile.com
Sessione di awareness per ragazzi di 15-18 anni (e oltre) sui rischi dall'uso inconsapevole dei social network e sulle opportunità professionali che tali strumenti offrono a chi si affaccia sul mondo del lavoro.
Che cos'è una rete sociale, come nasce, a che cosa serve, come si trasforma in una rete creativa...
Il volume di Giuseppe RIva "I social network" pubblicato dal Mulino, Bologna.
La scuola italiana verso gli obiettivi strategici dell'unione europea per il ...Flavia Giannoli
Il lavoro vuole contribuire a fare il punto sullo stato delle esperienze di riqualificazione dell’offerta formativa della scuola italiana rispetto agli obiettivi strategici dell’Unione Europea per il 2020 e lo stato del “Progress to work”. I finanziamenti europei hanno infatti sbloccato possibilità per la creazione di ambienti di apprendimento 3.0 e per la formazione dei docenti di ogni ordine e grado su competenze trasversali, metodologiche e digitali di alto livello, da integrare con quelle disciplinari.
Grazie all’erogazione dei fondi strutturali PON (Programma Operativo Nazionale) per le Azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e per il Piano di Formazione Triennale (PFT), gli operatori scolastici stanno sperimentando nuove modalità di ricerca-azione per adottare mo-delli e processi flessibili, potenziati dall’uso delle tecnologie, significativi per l’acquisizione da parte degli studenti di competenze adeguate a vivere e lavorare nella complessità della moderna realtà.
Lo sviluppo degli ambienti di apprendimento è pensato come un processo iterativo, disegnato sul metodo della prototipizzazione per la sperimentazione ed il successivo riallineamento: lo sviluppo di comunità di pratica è la chiave per l’innovazione. In un contesto così operativo l’introduzione dei metodi del Project management nella gestione e nel controllo dei processi scolastici è ormai una necessità, data la complessità del mondo della formazione.
Si prega gentilmente di citare l'autore, nel rispetto della Licenza Creative Common: Contribution, Non Commercial, Share Alike. Grazie!
L'utilizzo del Web e della applicazioni Educative in ambito didattico. Il blended learning, modello dimensioni sistema educativo, il triangolo didattico, tecnologia o metodologia? regia didattica e messinscena dell'apprendimento. Apprendimento Personalizzato. Competenze e valutazione della competenze. Esempi tratti dalla pratica didattica quotidiana: ipertesti, cura dei contenuti, sovraccarico informativo e cognitivo, mappe mentali e concettuali, lezioni realizzate dagli studenti, film, debate, video lezioni, narrazione digitale, lezione frontale come compito autentico,
La scuola fuori dalle mura scolastiche: tecnologia e inclusioneScuola+
La scuola fuori dalle mura scolastiche: tecnologia e inclusione: la presentazione di Manuela Delfino, ricercatrice pe deocente, durante l'incontro on line con i docenti di scuola+
L'innovazione digitale nella didattica: il ruolo del docente e la progettazione di nuovi ambienti di apprendimento. Presentazione di Cristiana Pivetta, Docente di Lettere dell'istituto Comprensivo Don Milani di Carbonia, nell'ambito del secondo incontro territoriale di Scuola+,
Scuola+: 15 progetti di didattica integrataScuola+
Scuola+ è un progetto realizzato da Fondazione Rosselli con la collaborazione della Fondazione Roma. Ha l’obiettivo di far emergere le esperienze di didattica digitale più significative e innovative sviluppate dalle scuole delle Provincie di Roma, Latina e Frosinone, promuovendone la messa in rete e favorendo la diffusione dell’innovazione tecnologica su tutti i contesti scolastici della regione.
Il ruolo dei social network nell’innovazione tecnologica della didattica: la presentazione di Stefania Manca
1. Il ruolo dei social network nell’innovazione
tecnologica della didattica: potenzialità e
criticità
Stefania Manca
Istituto per le Tecnologie Didattiche – CNR
Roma, 23 Gennaio 2014
4. Social media e istituzioni educative: possibili
tensioni
Inquiry
Literacy
Collaborazione
Pubblicazione
I contesti di apprendimento dei
social media
Assembramenti discontinui
Strutture narrative
Non documentati
Orintamento alla multi modalità
Enfasi sulla fruizione
Coordinamento costante
Prospettiva cumulativa
Dentro comunità personali
Post conversazionali
Cultura del cameratismo
(Selwyn, 2012)
http://www.lte.unifi.it
I contesti di apprendimento delle
istituzioni educative
Schemi integrati
Strutture tassonomiche
Documenti autorizzati
Episodi con obiettivi definiti
Consenso negoziato
Comunità istituzionale
Formato progettuale
Cultura della valutazione
Fluidità orale e scritta
Enfasi sulla produzione
8. Tre dimensioni
1. Educare ai social network: in questo caso, l’attenzione è posta sui social
network come oggetto d’apprendimento nell’ottica di promuovere nel
soggetto capacità critiche di uso consapevole e creativo.
2. Apprendere con i social network: in questo caso, l’interesse cade
sull’individuazione delle potenzialità dei social network per
l’apprendimento, tenendo conto da un lato delle loro peculiari
caratteristiche e dall’altro delle coordinate teorico-pedagogiche utili per
identificarle.
3. Formarsi con i social network: tutte quelle forme di apprendimento
informale che possono generarsi dall’esperienza stessa dei social network
e, in particolare, i potenziali benefici legati all’appartenenza a gruppi
informali d’interesse, specie nel campo dello sviluppo professionale e del
lifelong learning.
10. Social network tra vecchi meccanismi e nuove
sfide
La diffusione dei social network ha rinvigorito il dibattito su alcuni
aspetti chiave che caratterizzano il nostro essere e interagire nei social
network, generando nuove sfide per chi si occupa di media ed
educazione.
Come gestire la propria identità nei social network?
In che modo coniugare le esigenze di visibilità, che in alcuni casi – si
pensi, ad esempio, ai social network professionali – possono essere di
rilevante importanza, con il bisogno di tutelare la privacy e la
sicurezza?
Fino a che punto possiamo fidarci dell’autenticità delle informazioni
che gli utenti condividono online? Vi sono indizi che possono
corroborare le nostre credenze e la nostra fiducia negli altri?
Come si riconfigurano le relazioni e gli affetti in ambienti saldamente
ancorati all’idea di “essere sempre connessi”?
10
11. Social networking skills?
•Comprensione della
grammatica
del dispositivo
•Capacità di valutarne il
potenziale per la soluzione di Dimensione
tecnologica
problemi vicini alla vita reale
•Tutelare la propria privacy,
tenendo conto della
dinamicità di questo concetto
• Comportarsi in modo
adeguato e nel rispetto degli
altri
Dimensione
etica
• Decodificare e valutare
l’affidabilità delle informazioni
condivise nei social network e
credibilità delle fonti
Dimensione
cognitiva • Creare contenuti attraverso i
remix
Dimensione
sociale
•Lavorare in modo
collaborativo attraverso gli
strumenti di social
networking
•Partecipare attivamente a
reti di interesse
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13. Le affordance pedagogiche dei social
network tra apprendimento formale e
edutainment
Socializzazione, comunicazione e costruzione della comunità
Apprendimento sociale e attività collaborative
Condivisione di risorse e di materiali originali
Ampliamento dei contesti di apprendimento
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14. Le principali criticità dei SN aperti (es. Facebook)
Digital divide e tasso di adozione incompleto da parte di docenti e studenti
Mancanza di funzionalità specifiche per l’apprendimento formale
Mancanza di tempo e ulteriore carico di lavoro per i docenti e studenti
Erosione dei ruoli docente/studente e ridefinizione delle identità professionali
Essere o non essere amici su Facebook?
Facebook come attività volontaria?
Potere distraente e incidenza sul rendimento scolastico/accademico
Perdita del calore dei contatti reali
Mancanza di strategie di valutazione adeguate
Incertezza legata all’identificazione
Carenza di buone pratiche
Questioni relative alla privacy e sicurezza online
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15. Alcune linee guida 1/2
Dimensione socio-tecnica
Garantire che tutti gli studenti siano registrati su FB
Promuovere negli insegnanti e negli studenti lo sviluppo di abilità tecniche e sociali
per partecipare nei SN – social networking skills
Dimensione amministrativa e gestionale
Supportare gli insegnanti sia negli aspetti tecnici che pedagogici attraverso la
formazione e la condivisione di buone pratiche
Utilizzare i SN come uno strumento opzionale dentro e fuori la classe
Dimensione istituzionale
Definire a livello istituzionale un regolamento sull’uso dei SN in ambito educativo
tenendo conto dei problemi relativi alla privacy e alla sicurezza, e del supporto per
insegnanti e studenti
Negoziare una visione comune sulla relazione insegnanti-studenti
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16. Alcune linee guida 2/2
Dimensione pedagogica
Utilizzare i SN come strumenti per supportare e facilitare la discussione e la
collaborazione a scopo educativo
Promuovere lo sviluppo di capacità metacognitive e autoregolative per gestire il rischio
della distrazione
Valutare le riflessioni degli studenti sul proprio apprendimento nei SN sotto forma di
valutazione formativa
Sviluppare strategie di valutazione che includano la partecipazione alle attività in
Facebook attraverso dispositivi come rubriche, portfolio e riflessioni
Essere consapevoli delle pedagogie implicite che informano il modo in cui le attività di
apprendimento e i ruoli sono concepiti
Dimensione etica
Promuovere negli studenti la consapevolezza sui problemi inerenti la privacy e la
sicurezza
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17. In sintesi…
1) Cauto ottimismo…
2) Attenzione alle PEDAGOGIE IMPLICITE!!!
3) Importanza delle SOCIAL NETWORKING SKILLS
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19. Verso il ‘professional facebooking’ e altro
Benché social network come Facebook siano nati principalmente per scopi di
socializzazione, stiamo assistendo a una sorta di transizione da un uso meramente
ricreativo di simili ambienti a un impiego di tipo professionale.
Del resto, gli adulti sono sempre più presenti nei social network e a questo fenomeno
sembra accompagnarsi l’emergere di nuove pratiche d’uso di questi dispositivi, legate
alle esigenze della professione.
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