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CORSO  DI  FORMAZIONE DOCENTI   “ICT nella didattica” Istituto d’Istruzione Superiore “D’Ovidio” a.s. 2011-2012
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],PREMESSA
Se questi cambiamenti non si verificano si corre questo rischio:
Invece le ICT a scuola devono poterci permettere di dare risposta a questo
Le 8 competenze chiave  per l’apprendimento permanente (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio -18 dicembre 2006-) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Le 8 competenze chiave di cittadinanza (DM 139/2007 – Allegato 2) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Definizione di competenza  Competenza = integrazione tra conoscenze e abilità e loro mobilitazione per risolvere problemi, più le dimensioni emozionali… L’acquisizione e l’esercizio di competenze  implicano  quindi  il ricorso a processi complessi che il setting d’aula e la relazione docente-discente tipica della lezione frontale da sole non possono bastare La presenza in classe di soggetti con stili cognitivi e strategie di apprendimento diversi implica il ricorso alla multicanalità
DM 139/2007 Assi culturali + obbligo di istruzione a 16 anni ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Metodologie che possono facilitare l’acquisizione di competenze  cooperative learning peer education learning by doing metodo scientifico  problem-solving riflessione metacognitiva (consapevolezza anche dei propri stili cognitivi e strategie di apprendimento) CLIL (Content and Language Integrated learning) e-learning (classe virtuale, blog e wiki didattici) La lezione frontale non scompare, ma diviene momento conclusivo e riassuntivo del percorso  Il libro di testo non scompare ma diventa misto o e-book Il laboratorio non è più lo spazio fisico ma diviene metodologia laboratoriale che integra le singole metodologie elencate sopra
Le nostre conoscenze, abilità e competenze si sviluppano in percentuale variabile a seconda delle situazioni
Basi teoriche delle metodologie che possono facilitare l’acquisizione di competenze  Costruttivismo  (Kelly -1955 - Stati Uniti - psicologia clinica ) è un approccio teorico fondato sulla comprensione della struttura e della dinamica del sistema di significati soggettivi dell'altro.  Ma già il filosofo napoletano Giambattista Vico (1668-1744) diceva: "Il vero è identico al fatto", o anche "...la verità umana è ciò che l’uomo conosce costruendolo con le sue azioni, e formandolo attraverso di esse".   Da qui l’affermazione che la conoscenza non si trasmette ma si costruisce
IL COSTRUTTIVISMO  Il costruttivismo considera il sapere come qualcosa che non può essere ricevuto in modo passivo dal soggetto, ma che risulta dalla relazione fra un soggetto attivo e la realtà. La realtà in quanto oggetto della nostra conoscenza sarebbe dunque creata dal nostro continuo "fare esperienza" di essa. La determiniamo dal modo, dai mezzi, dalla nostra disposizione nell’osservarla, conoscerla e comunicarla. Si forma nei processi d’interazione ed attraverso l’attribuzione di significati alla nostra esperienza.  La "costruzione" si poggia su  mappe cognitive  che servono agli individui per orientarsi e costruire le proprie interpretazioni. In sostanza ciascun individuo costruisce una sua " mappa di significati " personali, che gli consentono di vivere in quello che ciascuno sperimenta come il suo mondo.  In questo processo di costruzione sono fondamentali il mondo sociale nel quale il soggetto è inserito, e del quale egli condivide i significati, e il linguaggio.
IL COSTRUTTIVISMO  e  IL COGNITIVISMO   Nella teoria costruttivista si collocano anche  Jean Piaget  (assimilazione ed accomodamento),  Lev Vigotskij  (lo sviluppo della psiche è guidato e influenzato dal contesto sociale;  zona di sviluppo prossimale =  spazio intermedio tra il  livello attuale di sviluppo  dell’allievo, determinato dalla sua capacità di risolvere da solo un problema, e il suo  livello di sviluppo potenziale  determinato dalla capacità di risolvere un problema con l’aiuto di un adulto o di un coetaneo più competente; si verifica l’apprendimento quando l’allievo è posto di fronte a un compito che richiede conoscenze e abilità di poco superiori al suo livello attuale di sviluppo) e  Jerome Bruner . Quest’ultimo sancì l'affermazione scientifica del Cognitivismo (centrato sul dinamismo della mente nell'atto di percepire e di conseguenza apprendere)   rispetto al Comportamentismo Skinneriano (mente = tabula rasa; apprendimento = stimolo/risposta) allora predominante.   Predecessore della teoria costruttivista è  John Dewey  (1859-1952) secondo cui il pensiero dell’individuo nasce dall’esperienza sociale. In ambito scolastico, le esperienze non vengono imposte dall'insegnante, ma nascono dagli interessi naturali degli alunni ed il compito dell'educatore è quello di assecondare tali interessi per sviluppare attraverso essi il senso della socialità.
PAROLE  CHIAVE  dell’apprendimento significativo Motivazione  Curiosità Interesse Realtà  Esperienza sociale  Laboratorio Cooperazione Attivismo  Comunicazione Processo Dinamismo Linguaggio
PAROLE  CHIAVE
Perché non prassi didattica?  Essenzialmente perché l’applicazione di quelle basi teoriche e l’utilizzo di quelle metodologie richiede molto tempo sia nella preparazione delle lezioni, sia nell’organizzazione del gruppo, sia nella raccolta dei dati per la documentazione e infine per la valutazione.  La scommessa è che le TIC possano agire su: riduzione dei tempi richiesti al docente per l’organizzazione delle attività  motivazione degli alunni all’apprendimento integrazione delle conoscenze disciplinari strategie di apprendimento cooperarazione e condivisione compenetrazione scuola- mondo esterno (apprendimento formale, informale, non formale)
Come può oggi diventare  prassi didattica?  Formazione docenti – competenze digitali  https://www.innovascuola.gov.it/ http://risorsedocentipon.indire.it/home_piattaforma/   http://www.indire.it/   http://for.indire.it/docenti/index.php Produzione e fruizione di contenuti digitali  http://www.icsanmartinoinpensilis.it/LearningObjects/The%20Solar%20System/index.html http://www.icsanmartinoinpensilis.it/LearningObjects/La%20Shoah/index.html http://www.icsanmartinoinpensilis.it/LearningObjects/FoibeLO/index.html https://www.innovascuola.gov.it/
Come può oggi diventare  prassi didattica?  Riconoscimento apprendimento formale – non formale -informale Adeguando gli strumenti per la  valutazione  degli apprendimenti e delle competenze Progettando ambienti di apprendimento diverso (fisico e virtuale) http://www.icsanmartinoinpensilis.it/ moodle / http:// va-liceo.wikispaces.com /
Strumenti di base per costruire contenuti digitali per il web 2.0 Strumenti open source o freeware Photofiltre (editor foto) Audacity (editor file audio)  Videospin / windows movie maker (editor file video) Format Factory (convertitore di file) atubecatcher (per scaricare video o mp3 da youtube) Open Office (videoscrittura, presentazioni, database…..)
Strumenti di base per costruire contenuti digitali per il web 2.0 Strumenti open source o freeware cmap (software autore per costruire mappe concettuali) free mind (software autore per costruire mappe mentali) hotpotatoes (software autore per costruire esercizi) exelearning (software autore per costruire Learning Object) didapages (software autore per costruire e-books) Software “activeinspire” della LIM Promethean
Strumenti di base per costruire ambienti di apprendimento virtuali Strumenti open source o free Piattaforma “moodle” per classi virtuali “ wikispaces” per costruire wiki didattici “ blogspot” di google per costruire un blog didattico
Creare una webquest ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
IL  COOPERATIVE LEARNING  Lavoro di gruppo caratterizzato da: Interdipendenza positiva ,  per cui gli studenti si impegnano per migliorare il rendimento di ciascun membro del gruppo, non essendo possibile il successo individuale senza il successo collettivo;  La responsabilità individuale e di gruppo:  il gruppo è responsabile del raggiungimento dei suoi obiettivi ed ogni membro è responsabile del suo contributo; L’interazione costruttiva:  gli studenti devono relazionarsi in maniera diretta per lavorare, promuovendo e sostenendo gli sforzi di ciascuno e  lodandosi a vicenda per i successi ottenuti;
IL  COOPERATIVE LEARNING  ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
IL  COOPERATIVE LEARNING  Formazione gruppi: Da 2 a 6 componenti, che condividono le risorse e si aiutano reciprocamente.  La forma dell'interazione del gruppo è decisa dall'insegnante.
STRUTTURAZIONE DEL LAVORO DI GRUPPO COOPERATIVO  1. Specificare gli obiettivi educativi 2. Decidere la dimensione del gruppo 3. Assegnare gli studenti ai gruppi 4. Sistemare l'aula 5. Programmare i materiali didattici per promuovere l'interdipendenza 6. Assegnare i ruoli per assicurare l'interdipendenza 7. Spiegare il compito da svolgere 8. Strutturare la positiva interdipendenza di obiettivi 9. Strutturare le responsabilità individuali 10. Strutturare la cooperazione fra i gruppi 11. Spiegare i criteri per il successo 12. Specificare i comportamenti desiderati 13. Monitorare il comportamento degli studenti 14. Fornire l'assistenza al compito 15. Insegnare le abilità di collaborazione 16. Predisporre la chiusura della lezione 17. Valutare la qualità e la quantità dell'apprendimento degli studenti 18. Accertare come ha funzionato il gruppo
JIGSAW E’ una particolare  tecnica  dell’apprendimento cooperativo. Si differenzia dal primo perché mentre nel lavoro di gruppo cooperativo i gruppi lavorano sullo stesso argomento ma su  risorse diverse e i risultati di ciascun gruppo possono essere più o meno diversi, nel jigsaw i gruppi lavorano su argomenti diversi riconducibili ad un unico tema.
I RUOLI NEL  COOPERATIVE LEARNING L’attribuzione di un ruolo ad uno studente è di fondamentale importanza: in questo modo infatti si dà piena attuazione alla sua autonomia, cioè lo si autorizza a prendere delle decisioni, a valutare e a controllare. Quando più ruoli agiscono contemporaneamente si viene a stabilire una situazione di pari autorevolezza, che mette in atto il protagonismo delle persone, cioè la personalità, le emozioni, la capacità di decidere e gestire le varie competenze. Qualche volta è necessario assegnare un ruolo formale agli studenti, altre volte è preferibile che gli studenti scelgano autonomamente il ruolo da ricoprire all’interno del gruppo, in modo da poter far fronte alle dinamiche del gruppo personalmente. In entrambi i casi l’insegnante deve assicurarsi che i ruoli non rimangano fissi, ma ruotino fra i componenti del gruppo, in modo che ognuno possa avere esperienze diverse e sviluppare differenti abilità sociali, riuscendo anche a percepire meglio le proprie competenze e inclinazioni.
I RUOLI NEL  COOPERATIVE LEARNING Ruoli potenziali:   Orientato al GRUPPO   è il responsabile del clima relazionale interno al gruppo. Deve assicurarsi che ogni voce del gruppo venga sentita e deve fare in modo che il gruppo focalizzi la sua attenzione intorno al compito da eseguire, senza divagazioni. MEMORIA   ha il compito di scrivere quando il gruppo arriva a condividere un risultato, compilando e organizzando graficamente ciò che il gruppo decide. Scrive inoltre ciò da dire alla classe durante la presentazione  RELATORE   è il portavoce del gruppo, ha il compito di interagire in nome del gruppo con l’esterno. E’ colui che illustra il risultato del gruppo al momento della presentazione: Orientato al COMPITO   deve fare in modo che il gruppo raggiunga il miglior risultato possibile rispetto al compito disciplinare che viene assegnato. Tiene inoltre traccia del tempo a disposizione e vigila che il gruppo non divaghi da ciò richiesto dal compito: OSSERVATORE  è la figura più delicata in quanto ha il compito di osservare che ogni componente del gruppo partecipi in modo adeguato alla risoluzione del compito assegnato nel rispetto del ruolo assegnato.
Fasi del ruolo docente  nella didattica cooperativa Da docente ………..  a coach Modeling (ti faccio vedere come si fa) Scaffolding (ti costruisco una impalcatura e ti guido)  Fading (gradualmente scompaio e ti riconosco autonomia) Coaching  (facilitatore della scoperta,  problematizzazione  dell’apprendimento)
Scaffolding Il termine deriva dalla parola inglese  scaffold ,  che, letteralmente, indica "impalcatura" di tipo edilizio, È stato introdotto in psicopedagogia negli anni ’70 dallo psicologo statunitense Jerome Bruner come metafora per indicare l’intervento di una persona più esperta che ne aiuta una meno esperta ad effettuare un compito.
Scaffolding è un sostegno: Tecnico organizzativo Emotivo  cognitivo Meta cognitivo
Scaffolding Emotivo   perché ha come finalità quello di stimolare l'allievo ad apprendere, incoraggiarlo, spronarlo a superare eventuali barriere di tipo motivazionale .  Metacognitivo   perché si propone di fare l'ulteriore passo in avanti e supportare l'allievo non solo nell'acquisizione di una specifica conoscenza o competenza, ma nello sviluppo della consapevolezza che il proprio processo di apprendimento gli permetterà di acquisire processi più complessi come il pensiero critico e la riflessione, aumentando così la sua autostima.   Tecnico organizzativo   perché è l’insieme degli strumenti utilizzati dal docente per facilitare l’apprendimento Cognitivo  perché conduce alla costruzione di conoscenza
Attività che possono facilitare l’acquisizione delle competenze  Compiti autentici:  nostro  progetto aree a rischio progetto “adotta un monumento” giornale d’istituto online gestione di alcune pagine del sito internet della scuola approfondimento Shoah  partecipazione a blog e wiki didattici produzione di filmati produzione di tutorial ………………………… .
Le indagini internazionali L’indagine PISA (Programme for International Student Assessment) condotta dall’OCSE  non si propone  di sondare se e quanto gli studenti acquisiscano i contenuti previsti nei programmi di insegnamento, bensì in quale misura sono preparati ad affrontare le sfide della società della conoscenza, l’attitudine dei giovani ad utilizzare i loro saperi e saper far di fronte alle sfide della vita reale… anche grazie a una comprensione approfondita dei concetti fondamentali.” (OCSE, 2004)
Parole chiave della nuova filosofia valutativa authentic assessment, dynamic assessment ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Principio della triangolazione ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Repertorio di strumenti di valutazione ,[object Object],[object Object],[object Object]
La rubrica valutativa ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Costruire una rubrica valutativa ,[object Object],[object Object],[object Object],back

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  • 7. Definizione di competenza Competenza = integrazione tra conoscenze e abilità e loro mobilitazione per risolvere problemi, più le dimensioni emozionali… L’acquisizione e l’esercizio di competenze implicano quindi il ricorso a processi complessi che il setting d’aula e la relazione docente-discente tipica della lezione frontale da sole non possono bastare La presenza in classe di soggetti con stili cognitivi e strategie di apprendimento diversi implica il ricorso alla multicanalità
  • 8.
  • 9. Metodologie che possono facilitare l’acquisizione di competenze cooperative learning peer education learning by doing metodo scientifico problem-solving riflessione metacognitiva (consapevolezza anche dei propri stili cognitivi e strategie di apprendimento) CLIL (Content and Language Integrated learning) e-learning (classe virtuale, blog e wiki didattici) La lezione frontale non scompare, ma diviene momento conclusivo e riassuntivo del percorso Il libro di testo non scompare ma diventa misto o e-book Il laboratorio non è più lo spazio fisico ma diviene metodologia laboratoriale che integra le singole metodologie elencate sopra
  • 10. Le nostre conoscenze, abilità e competenze si sviluppano in percentuale variabile a seconda delle situazioni
  • 11. Basi teoriche delle metodologie che possono facilitare l’acquisizione di competenze Costruttivismo (Kelly -1955 - Stati Uniti - psicologia clinica ) è un approccio teorico fondato sulla comprensione della struttura e della dinamica del sistema di significati soggettivi dell'altro. Ma già il filosofo napoletano Giambattista Vico (1668-1744) diceva: "Il vero è identico al fatto", o anche "...la verità umana è ciò che l’uomo conosce costruendolo con le sue azioni, e formandolo attraverso di esse". Da qui l’affermazione che la conoscenza non si trasmette ma si costruisce
  • 12. IL COSTRUTTIVISMO Il costruttivismo considera il sapere come qualcosa che non può essere ricevuto in modo passivo dal soggetto, ma che risulta dalla relazione fra un soggetto attivo e la realtà. La realtà in quanto oggetto della nostra conoscenza sarebbe dunque creata dal nostro continuo "fare esperienza" di essa. La determiniamo dal modo, dai mezzi, dalla nostra disposizione nell’osservarla, conoscerla e comunicarla. Si forma nei processi d’interazione ed attraverso l’attribuzione di significati alla nostra esperienza. La "costruzione" si poggia su mappe cognitive che servono agli individui per orientarsi e costruire le proprie interpretazioni. In sostanza ciascun individuo costruisce una sua " mappa di significati " personali, che gli consentono di vivere in quello che ciascuno sperimenta come il suo mondo. In questo processo di costruzione sono fondamentali il mondo sociale nel quale il soggetto è inserito, e del quale egli condivide i significati, e il linguaggio.
  • 13. IL COSTRUTTIVISMO e IL COGNITIVISMO Nella teoria costruttivista si collocano anche Jean Piaget (assimilazione ed accomodamento), Lev Vigotskij (lo sviluppo della psiche è guidato e influenzato dal contesto sociale; zona di sviluppo prossimale = spazio intermedio tra il livello attuale di sviluppo dell’allievo, determinato dalla sua capacità di risolvere da solo un problema, e il suo livello di sviluppo potenziale determinato dalla capacità di risolvere un problema con l’aiuto di un adulto o di un coetaneo più competente; si verifica l’apprendimento quando l’allievo è posto di fronte a un compito che richiede conoscenze e abilità di poco superiori al suo livello attuale di sviluppo) e Jerome Bruner . Quest’ultimo sancì l'affermazione scientifica del Cognitivismo (centrato sul dinamismo della mente nell'atto di percepire e di conseguenza apprendere) rispetto al Comportamentismo Skinneriano (mente = tabula rasa; apprendimento = stimolo/risposta) allora predominante. Predecessore della teoria costruttivista è John Dewey (1859-1952) secondo cui il pensiero dell’individuo nasce dall’esperienza sociale. In ambito scolastico, le esperienze non vengono imposte dall'insegnante, ma nascono dagli interessi naturali degli alunni ed il compito dell'educatore è quello di assecondare tali interessi per sviluppare attraverso essi il senso della socialità.
  • 14. PAROLE CHIAVE dell’apprendimento significativo Motivazione Curiosità Interesse Realtà Esperienza sociale Laboratorio Cooperazione Attivismo Comunicazione Processo Dinamismo Linguaggio
  • 16. Perché non prassi didattica? Essenzialmente perché l’applicazione di quelle basi teoriche e l’utilizzo di quelle metodologie richiede molto tempo sia nella preparazione delle lezioni, sia nell’organizzazione del gruppo, sia nella raccolta dei dati per la documentazione e infine per la valutazione. La scommessa è che le TIC possano agire su: riduzione dei tempi richiesti al docente per l’organizzazione delle attività motivazione degli alunni all’apprendimento integrazione delle conoscenze disciplinari strategie di apprendimento cooperarazione e condivisione compenetrazione scuola- mondo esterno (apprendimento formale, informale, non formale)
  • 17. Come può oggi diventare prassi didattica? Formazione docenti – competenze digitali https://www.innovascuola.gov.it/ http://risorsedocentipon.indire.it/home_piattaforma/ http://www.indire.it/ http://for.indire.it/docenti/index.php Produzione e fruizione di contenuti digitali http://www.icsanmartinoinpensilis.it/LearningObjects/The%20Solar%20System/index.html http://www.icsanmartinoinpensilis.it/LearningObjects/La%20Shoah/index.html http://www.icsanmartinoinpensilis.it/LearningObjects/FoibeLO/index.html https://www.innovascuola.gov.it/
  • 18. Come può oggi diventare prassi didattica? Riconoscimento apprendimento formale – non formale -informale Adeguando gli strumenti per la valutazione degli apprendimenti e delle competenze Progettando ambienti di apprendimento diverso (fisico e virtuale) http://www.icsanmartinoinpensilis.it/ moodle / http:// va-liceo.wikispaces.com /
  • 19. Strumenti di base per costruire contenuti digitali per il web 2.0 Strumenti open source o freeware Photofiltre (editor foto) Audacity (editor file audio) Videospin / windows movie maker (editor file video) Format Factory (convertitore di file) atubecatcher (per scaricare video o mp3 da youtube) Open Office (videoscrittura, presentazioni, database…..)
  • 20. Strumenti di base per costruire contenuti digitali per il web 2.0 Strumenti open source o freeware cmap (software autore per costruire mappe concettuali) free mind (software autore per costruire mappe mentali) hotpotatoes (software autore per costruire esercizi) exelearning (software autore per costruire Learning Object) didapages (software autore per costruire e-books) Software “activeinspire” della LIM Promethean
  • 21. Strumenti di base per costruire ambienti di apprendimento virtuali Strumenti open source o free Piattaforma “moodle” per classi virtuali “ wikispaces” per costruire wiki didattici “ blogspot” di google per costruire un blog didattico
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  • 23. IL COOPERATIVE LEARNING Lavoro di gruppo caratterizzato da: Interdipendenza positiva , per cui gli studenti si impegnano per migliorare il rendimento di ciascun membro del gruppo, non essendo possibile il successo individuale senza il successo collettivo; La responsabilità individuale e di gruppo: il gruppo è responsabile del raggiungimento dei suoi obiettivi ed ogni membro è responsabile del suo contributo; L’interazione costruttiva: gli studenti devono relazionarsi in maniera diretta per lavorare, promuovendo e sostenendo gli sforzi di ciascuno e lodandosi a vicenda per i successi ottenuti;
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  • 25. IL COOPERATIVE LEARNING Formazione gruppi: Da 2 a 6 componenti, che condividono le risorse e si aiutano reciprocamente. La forma dell'interazione del gruppo è decisa dall'insegnante.
  • 26. STRUTTURAZIONE DEL LAVORO DI GRUPPO COOPERATIVO 1. Specificare gli obiettivi educativi 2. Decidere la dimensione del gruppo 3. Assegnare gli studenti ai gruppi 4. Sistemare l'aula 5. Programmare i materiali didattici per promuovere l'interdipendenza 6. Assegnare i ruoli per assicurare l'interdipendenza 7. Spiegare il compito da svolgere 8. Strutturare la positiva interdipendenza di obiettivi 9. Strutturare le responsabilità individuali 10. Strutturare la cooperazione fra i gruppi 11. Spiegare i criteri per il successo 12. Specificare i comportamenti desiderati 13. Monitorare il comportamento degli studenti 14. Fornire l'assistenza al compito 15. Insegnare le abilità di collaborazione 16. Predisporre la chiusura della lezione 17. Valutare la qualità e la quantità dell'apprendimento degli studenti 18. Accertare come ha funzionato il gruppo
  • 27. JIGSAW E’ una particolare tecnica dell’apprendimento cooperativo. Si differenzia dal primo perché mentre nel lavoro di gruppo cooperativo i gruppi lavorano sullo stesso argomento ma su risorse diverse e i risultati di ciascun gruppo possono essere più o meno diversi, nel jigsaw i gruppi lavorano su argomenti diversi riconducibili ad un unico tema.
  • 28. I RUOLI NEL COOPERATIVE LEARNING L’attribuzione di un ruolo ad uno studente è di fondamentale importanza: in questo modo infatti si dà piena attuazione alla sua autonomia, cioè lo si autorizza a prendere delle decisioni, a valutare e a controllare. Quando più ruoli agiscono contemporaneamente si viene a stabilire una situazione di pari autorevolezza, che mette in atto il protagonismo delle persone, cioè la personalità, le emozioni, la capacità di decidere e gestire le varie competenze. Qualche volta è necessario assegnare un ruolo formale agli studenti, altre volte è preferibile che gli studenti scelgano autonomamente il ruolo da ricoprire all’interno del gruppo, in modo da poter far fronte alle dinamiche del gruppo personalmente. In entrambi i casi l’insegnante deve assicurarsi che i ruoli non rimangano fissi, ma ruotino fra i componenti del gruppo, in modo che ognuno possa avere esperienze diverse e sviluppare differenti abilità sociali, riuscendo anche a percepire meglio le proprie competenze e inclinazioni.
  • 29. I RUOLI NEL COOPERATIVE LEARNING Ruoli potenziali: Orientato al GRUPPO è il responsabile del clima relazionale interno al gruppo. Deve assicurarsi che ogni voce del gruppo venga sentita e deve fare in modo che il gruppo focalizzi la sua attenzione intorno al compito da eseguire, senza divagazioni. MEMORIA ha il compito di scrivere quando il gruppo arriva a condividere un risultato, compilando e organizzando graficamente ciò che il gruppo decide. Scrive inoltre ciò da dire alla classe durante la presentazione RELATORE è il portavoce del gruppo, ha il compito di interagire in nome del gruppo con l’esterno. E’ colui che illustra il risultato del gruppo al momento della presentazione: Orientato al COMPITO deve fare in modo che il gruppo raggiunga il miglior risultato possibile rispetto al compito disciplinare che viene assegnato. Tiene inoltre traccia del tempo a disposizione e vigila che il gruppo non divaghi da ciò richiesto dal compito: OSSERVATORE è la figura più delicata in quanto ha il compito di osservare che ogni componente del gruppo partecipi in modo adeguato alla risoluzione del compito assegnato nel rispetto del ruolo assegnato.
  • 30. Fasi del ruolo docente nella didattica cooperativa Da docente ……….. a coach Modeling (ti faccio vedere come si fa) Scaffolding (ti costruisco una impalcatura e ti guido) Fading (gradualmente scompaio e ti riconosco autonomia) Coaching (facilitatore della scoperta, problematizzazione dell’apprendimento)
  • 31. Scaffolding Il termine deriva dalla parola inglese scaffold , che, letteralmente, indica "impalcatura" di tipo edilizio, È stato introdotto in psicopedagogia negli anni ’70 dallo psicologo statunitense Jerome Bruner come metafora per indicare l’intervento di una persona più esperta che ne aiuta una meno esperta ad effettuare un compito.
  • 32. Scaffolding è un sostegno: Tecnico organizzativo Emotivo cognitivo Meta cognitivo
  • 33. Scaffolding Emotivo perché ha come finalità quello di stimolare l'allievo ad apprendere, incoraggiarlo, spronarlo a superare eventuali barriere di tipo motivazionale . Metacognitivo perché si propone di fare l'ulteriore passo in avanti e supportare l'allievo non solo nell'acquisizione di una specifica conoscenza o competenza, ma nello sviluppo della consapevolezza che il proprio processo di apprendimento gli permetterà di acquisire processi più complessi come il pensiero critico e la riflessione, aumentando così la sua autostima. Tecnico organizzativo perché è l’insieme degli strumenti utilizzati dal docente per facilitare l’apprendimento Cognitivo perché conduce alla costruzione di conoscenza
  • 34. Attività che possono facilitare l’acquisizione delle competenze Compiti autentici: nostro progetto aree a rischio progetto “adotta un monumento” giornale d’istituto online gestione di alcune pagine del sito internet della scuola approfondimento Shoah partecipazione a blog e wiki didattici produzione di filmati produzione di tutorial ………………………… .
  • 35. Le indagini internazionali L’indagine PISA (Programme for International Student Assessment) condotta dall’OCSE non si propone di sondare se e quanto gli studenti acquisiscano i contenuti previsti nei programmi di insegnamento, bensì in quale misura sono preparati ad affrontare le sfide della società della conoscenza, l’attitudine dei giovani ad utilizzare i loro saperi e saper far di fronte alle sfide della vita reale… anche grazie a una comprensione approfondita dei concetti fondamentali.” (OCSE, 2004)
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