2. Tecnologie dell’ informazione e comunicazione (tic) insieme di strumenti tecnici utilizzati o utilizzabili nella didattica, di carattere prevalentemente tecnologico-digitale Tecnologie didattiche insieme di tecniche pedagogiche per migliorare i processi di apprendimento che non implicano necessariamente un supporto tecnico Le Tecnologie Didattiche vanno distinte dalle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione LE TECNOLOGIE DIDATTICHE
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4. Strategie di apprendimento Si focalizzano sul processo cognitivo che avviene in chi apprende Strategie di insegnamento pongono l’accento sulla metodologia adottata dall’insegnante Da strumento rapido ed economico per accedere a informazioni, documenti e materiale educativo da usare in autoistruzione, la Rete è diventata un luogo dove si può realizzare un apprendimento connotato da un elevato livello di interattività tra tutti gli attori coinvolti (partecipanti, tutor, esperti, ecc.) nel quale i partecipanti ad un evento formativo interagiscono in vere e proprie comunità di apprendimento. LE STRATEGIE DIDATTICHE
5. Didattica multimediale di tipo lineare : che utilizza Supporti didattici come Cinema, televisione, DVD Didattica tradizionale Gli elementi base sono: la lezione frontale con l’alunno in un ruolo passivo, il libro di testo e il quaderno DIDATTICHE A CONFRONTO di tipo non lineare : che utilizza gli ipertesti che permettono la non sequenzialità
6. L’ ipertesto (detto anche ipermedia ) è un insieme di pagine leggibili in maniera non sequenziale con l’ausilio di un’interfaccia di tipo elettronica grazie a dei collegamenti ipertestuali (Hyperlink). IPERTESTO L’ipertesto rende possibile l’ ipertestualità (o ipermedialità o multimedialità), cioè la navigazione personalizzata e non sequenziale dei contenuti con diversi livelli di approfondimento (Reading) in base alle esigenze dell’utente.
7. L’ipertesto ha influenzato anche il modo di pensare dell’uomo perché ha favorito lo sviluppo del pensiero associativo . L’ipermedialità si è evoluta con la possibilità di inserire a integrazione o sostituzione delle pagine scritte: immagini, suoni, video, e di creare collegamenti esterni all’ipertesto stesso sino a sviluppare il concetto di multisensorialità .
8. Per il Costruttivismo la conoscenza non esiste in modo indipendente da chi impara ma è da lui costruita interagendo con l’ambiente circostante. L’apprendimento è un processo di coinvolgimento mentale ed impegno cognitivo con una forte connotazione sociale. L’uso scolastico delle nuove tecnologie in generale, e degli ipertesti in particolare, si accorda molto bene con le teorie della conoscenza di tipo Costruttivistico. IL COSTRUTTIVISMO Secondo Jonassen le persone non apprendono dalle informazioni (come non apprendono dall’insegnante) ma usando le informazioni come strumenti per risolvere problemi.
9. COSTRUTTIVISMO SOCIALE In questo ambiente il docente assume prevalentemente il ruolo di consulente, facilitatore, assistente e guida che deve valorizzare il ruolo attivo e collaborativo del discente. Diventa quindi importante la presenza di un “Ambiente d‘apprendimento” ricco e stimolante: “un luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente avvalendosi di una varietà di risorse e strumenti informativi in attività di apprendimento guidato o di problem-solving”. “ un luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente avvalendosi di una varietà di risorse e strumenti informativi in attività di apprendimento guidato o di problem-solving”.
10. APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO Per il costruttivismo è anche possibile far si che le persone apprendano/memorizzino ciò che gli si insegna, ma nel futuro ricorderanno ed useranno solo ciò che per loro ha un senso. L’ apprendimento significativo è il processo che porta alla costruzione di conoscenza che può essere usata per fare qualcosa (conceptual knowlegde, knowledge in action). Quello che, più di ogni altra cosa, guida l’apprendimento vero è la comprensione e lo sforzo fatto nel completare un compito o una attività. Il discente viene così ad assumere un ruolo centrale prevalentemente attivo e collaborativo.