anno 2013 - Nuove tecnologie perchè?
Presentazione ai genitori di alcuni cambiamenti all'interno del paradigma di Insegnamento/Apprendimento e di alcuni motivi per cui la scuola di Valrovina ha nel suo progetto di tempo Pieno uno specifico percorso dedicato alle Nuove Tecnologie.
Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale. Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale.
Presentazione sulla cittadinanza digitale come percorso didattico e spunti progettuali intorno alle competenze digitali necessarie.
Il lavoro, nato come attività per il Liceo Brotzu di Quartu S. Elena, è stato presentato a Lucca nell'ambito del Festival della didattica digitale 2017.
Ogni freccia indica materiali scaricabili o siti e blog di interesse per l'argomento.
Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale. Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale.
Presentazione sulla cittadinanza digitale come percorso didattico e spunti progettuali intorno alle competenze digitali necessarie.
Il lavoro, nato come attività per il Liceo Brotzu di Quartu S. Elena, è stato presentato a Lucca nell'ambito del Festival della didattica digitale 2017.
Ogni freccia indica materiali scaricabili o siti e blog di interesse per l'argomento.
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
Rete, social network e sicurezza; quando gli alunni vanno in rete, uso consap...Caterina Policaro
"Rete, social network e sicurezza; quando gli alunni vanno in rete, uso consapevole di internet, problematiche di formazione" Intervento di Caterina Policaro a Bologna 31 marzo 2014 - Seminario Dirigenti Scolastici "E-Leadership: Le competenze "digitali" del Dirigente nella scuola ad alta densità tecnologica"
Progettazione percorsi didattici: breve introduzionedavidebologna
Presentazione fatta all'incontro del Resonance group del Progetto Europeo Erasmus +: “LEAN Training by doing and training on the go as effective approaches to lean manufacturing” - Centoform, 20 luglio 2016
Competenze Digitali e Scuola Digitale in ottica di genere Caterina Policaro
Competenze Digitali e Scuola Digitale in ottica di genere. Intervento di Caterina Policaro a Matera, 13 settembre 2014. Seminari su “Smart City e Smart Community in ottica di genere nell’attività di governance: dalla normativa all’azione amministrativa e sociale” - Agenda Digitale- Wister
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
Rete, social network e sicurezza; quando gli alunni vanno in rete, uso consap...Caterina Policaro
"Rete, social network e sicurezza; quando gli alunni vanno in rete, uso consapevole di internet, problematiche di formazione" Intervento di Caterina Policaro a Bologna 31 marzo 2014 - Seminario Dirigenti Scolastici "E-Leadership: Le competenze "digitali" del Dirigente nella scuola ad alta densità tecnologica"
Progettazione percorsi didattici: breve introduzionedavidebologna
Presentazione fatta all'incontro del Resonance group del Progetto Europeo Erasmus +: “LEAN Training by doing and training on the go as effective approaches to lean manufacturing” - Centoform, 20 luglio 2016
Competenze Digitali e Scuola Digitale in ottica di genere Caterina Policaro
Competenze Digitali e Scuola Digitale in ottica di genere. Intervento di Caterina Policaro a Matera, 13 settembre 2014. Seminari su “Smart City e Smart Community in ottica di genere nell’attività di governance: dalla normativa all’azione amministrativa e sociale” - Agenda Digitale- Wister
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
School in the Cloud è un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare ragazzi a rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Il nostro progetto prende spunto dai lavori e dalle sperimentazioni di Sugata Mitra, docente della Newcastle University e ha l’obiettivo di creare una scuola dove i ragazzi possano esplorare ed imparare da soli ed insegnare gli uni agli altri grazie alle nuove tecnologie ed Internet. Abbiamo così realizzato, all’interno del Centro di Formazione Professionale Ticino Malpensa di Somma Lombardo, un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare i ragazzi a forte rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie digitali che fanno ormai parte della nostra vita come tablet, wi-fi, App e social network, utilizzando dinamiche di autorealizzazione e auto motivazione, abbiamo riportato gli studenti al centro del processo formativo ed educativo.
Riflessione sulle richieste e le necessità della scuola.
L'insegnamento è fra le professioni più appaganti (insieme agli infermieri ed ai pompieri), ma la scarsa considerazione da parte degli amministratori pubblici, l'aumento della burocrazia e la penuria di risorse concrete per l'innovazione didattica mina profondamente la fiducia dei docenti.
Traccia di possibili approcci alla coppia di opposti luce/buio.
Su questa traccia si baseranno i percorsi delle 5 classi della nostra scuola per l'anno scolastico 2014-2015
Rivisitazione personale del quadro L'abbraccio di G. Klimt da parte degli alunni della classe 2^ della scuola primaria G. Merlo di Valrovina, anno 2013
4. 1.a
Il livello di produzione delle informazioni è
enormemente accelerato e in accelerazione
dal 2004 al 2006 abbiamo prodotto una quantità di
informazioni pari a quanto ha prodotto l’umanità in
tutta la sua storia
La centralità dell’insegnante non è più data dall’essere
“possessore di conoscenze”.
La scuola che offre solamente conoscenze è una scuola
che non offre opportunità sociali.
5. La diffusione delle tecnologie di informazione e comunicazione è una grande opportunità e
rappresenta la frontiera decisiva per la scuola. Si tratta di una rivoluzione epocale, non
riconducibile ad un semplice aumento dei mezzi implicati nell’apprendimento. Le discipline e
le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorabili in mille forme
attraverso risorse in continua evoluzione. Sono chiamati in causa l’organizzazione della
memoria, la presenza simultanea di procedure logiche e analogiche, la relazione immediata
tra progettazione, operatività, controllo, tra fruizione e produzione.
...
Obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole
tecniche e competenze...piuttosto è quello di formare saldamente ogni persona sul piano
cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza
degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri.
Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano
contenuti invarianti, pensati per individui medi, non sono più adeguate.
Al contrario la scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più
rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, allo scopo di valorizzare gli
aspetti peculiare della personalità di ognuno.
2.a
Le indicazioni nazionali
6. Le 8 competenze di cittadinanza europee
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nella lingua straniera
3. Competenza matematica e competenze di base in
scienza e tecnologia
4. Competenza digitale*
5. Imparare ad imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale
7. La raccomandazione fornisce la seguente
definizione:
”la competenza digitale consiste nel saper
utilizzare con dimestichezza e spirito critico le
tecnologie della società dell’informazione
(TSI) per il lavoro, il tempo libero e la
comunicazione. Essa è supportata da abilità di
base nelle TIC: l’uso del computer per reperire,
valutare, conservare, produrre, presentare e
scambiare informazioni nonché per comunicare
e partecipare a reti collaborative tramite
internet.”
13. Tecnologie e le modalità di apprendimento
top down bottom up
o pensiero strategico
il problema spesso non c’è ;-) mi pongo un problema
lezione uguale per tutti dell’insegnante su un
argomento
elaboro ipotesi, ricerco e seleziono ciò che è
rilevante
ascolto più o meno passivo
organizzo “a mio modo” le relazioni tra le
conoscenze
ripetizione
mi metto alla prova affrontando incertezze,
operando scelte, prendendo responsabilità
memorizzazione (forse)
mi confronto, negozio ed elaboro significati
condivisi
ciò che ho imparato rimane probabilmente
separato dal resto delle cose che imparo
produco nuova conoscenza
se emerge un problema dovrò ricercare nella
memoria quel punto preciso della mia storia
sperando che quel giorno sia successo qualcosa
di particolare a scuola che mi aiuti a ricordarlo
quando emerge un problema ho una serie di
nodi che sia attivano per richiamare alla
memoria ciò che ho imparato
14. Tecnologie e le modalità di apprendimento
top down bottom up
o pensiero strategico
il problema spesso non c’è ;-) mi pongo un problema
lezione uguale per tutti dell’insegnante su un
argomento
elaboro ipotesi, ricerco e seleziono ciò che è
rilevante
ascolto più o meno passivo
organizzo “a mio modo” le relazioni tra le
conoscenze
ripetizione
mi metto alla prova affrontando incertezze,
operando scelte, prendendo responsabilità
memorizzazione (forse)
mi confronto, negozio ed elaboro significati
condivisi
ciò che ho imparato rimane probabilmente
separato dal resto delle cose che imparo
produco nuova conoscenza
se emerge un problema dovrò ricercare nella
memoria quel punto preciso della mia storia
sperando che quel giorno sia successo qualcosa
di particolare a scuola che mi aiuti a ricordarlo
quando emerge un problema ho una serie di
nodi che sia attivano per richiamare alla
memoria ciò che ho imparato
15. Problema
alunni: Ma ci sono davvero questi fili che ci legano agli altri e
al mondo intero?
insegnante: Cosa serve per fare la pizza che ci piace tanto?
Elaboro ipotesi, seleziono, organizzo a modo mio le
relazioni tra le conoscenze
brain storming, mappa, organizzazione della mappa
Mi metto alla prova, mi assumo responsabilità nella
selezione
La mia/nostra mappa è sicuramente diversa da quella che
avrebbe prodotto un’altra classe, è frutto delle nostre
riflessioni, di quello che noi sapevamo o non sapevamo
16.
17.
18.
19.
20. Mi confronto, negozio, elaboro significati condivisi
Decidiamo:
• fino a che livello approfondire la mappa
• cosa eventualmente tralasciare perché non
indispensabile allo scopo
• di andare a vedere le cose che non conosciamo
(es.sale-saline)
• la divisione del lavoro e la strutturazione
• l’esposizione e la raccolta dei materiali
21. Produco nuova conoscenza
Il prodotto finale è mio ed è nostro.
Lo offriamo agli altri allo stesso modo che molti altri
hanno offerto i loro prodotti (immagini, spiegazioni,
video...).
E’ conoscenza nuova che va in rete, conoscenza che
sarà forse utilizzata, rielaborata, ridigerita per produrre
nuova conoscenza.
26. quando emerge un problema ho una serie di
nodi che sia attivano per richiamare alla
memoria ciò che ho imparato
provate a chiedere come è stato il lavoro sulla PIZZA ;-)
28. Qual è in tutto ciò il contributo specifico
dato dalle nuove tecnologie?
29. Esistono diversi stili cognitivi
Una scuola che si pone l’obiettivo di essere democratica
non può prescindere dagli stili di apprendimento
Il libro di testo, la lezione frontale
sono selettivi perché tengono conto solamente di un tipo
di stile cognitivo
30. le nuove tecnologie sono medium particolari
sono mezzi connotati da caratteristiche speciali:
multisensorialità
multimodalità
piacevolezza
interazione
sospensione e/o ampliamento dei confini spazio-temporali
forza
immaginativa
ed esplorativa*
ampliamento dei
confini tra realtà e
virtualità**
31. le tecnologie come potenti strumenti di:
personalizzazione degli apprendimenti
selezione/verifica di informazioni
collaborazione/condivisione
produzione di conoscenza
esercizio di partecipazione democratica
espressione/esplorazione di se stessi
32. La maggioranza degli apprendimenti significativi non
avviene al’interno di procedure programmate,
avviene casualmente.
Illich, 1971
serendipintà, ovvero il piacere di scoprire cose non
cercate
E. Morin
33. libertà di potersi narrare, sperimentare, proiettare
assumendo posizioni attualmente non dominanti nel
nostro sistema identitario o inventandone addirittura
di nuove sulla base delle suggestioni e delle curiosità
derivate dal dialogo con se stessi e con gli altri
rif.“Identità dialogiche nell’era digitale”, ed.Erickson, 2005
34. Tra il formale e l’informale
blog e condivisione di lezioni, esperienze: per
rivivere, rielaborare, ripercorrere...per non lasciarsi
scivolare addosso ciò che si fa, ma senza la
“pesantezza di”
giochi didattici e meno: per approfondire,
personalizzare, rinforzare, scoprire, andare avanti da
soli
35. L’esplorazione di se stessi tra realtà e virtualità
Matrix e la struttura - vedi video
36. E’ pregiudizievole contrapporre reale e virtuale
dato che la comunicazione virtuale produce
effetti sul reale.
Il virtuale è un progetto, un progetto di
reale.
Pirandello avrebbe detto: siamo tutti degli avatar
37. Allora una parola chiave può essere:
attenzione, il virtuale produce effetti nel reale.
La differenza tra un libro e un modo digitale è estetica,
non etica.
Esistono libri belli e libri brutti...
Il processo di virtualizzazione è iniziato dai graffiti, la
virtualizzazione è uno dei vettori più importanti della
creazione di realtà. *
* Pierre Lévy