Una introduzione per spiegare cosa sia Moodle tramite analogia del lego. Molto simpatica e sorprendentemente completa. E' la traduzione dell'omonima presentazione di Tomas Lazic
Una introduzione per spiegare cosa sia Moodle tramite analogia del lego. Molto simpatica e sorprendentemente completa. E' la traduzione dell'omonima presentazione di Tomas Lazic
Moodle (acronimo di Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment) è un Course Management System (CMS) libero ed open source. E' utilizzato da scuole, università, centri di formazione e da Amministrazioni Pubbliche per progetti di formazione.
Il design e lo sviluppo di Moodle sono alimentati da una particolare filosofia dell'apprendimento, un modo di pensare definito "pedagogia costruzionista sociale" basato sui punti qui riassunti brevemente:
* dare enfasi alla costruzione della conoscenza e non alla sua riproduzione;
*evitare eccessive semplificazioni rappresentando la naturale complessità del mondo reale;
presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre);
offrire ambienti di apprendimento assunti dal mondo reale, basati su casi, piuttosto che sequenze istruttive predeterminate;
offrire rappresentazioni multiple della realtà;
alimentare pratiche riflessive;
permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal contenuto;
favorire la costruzione cooperativa della conoscenza, attraverso negoziazione sociale.
La piattaforma Moodle risulta un efficace ambiente di apprendimento, permette di organizzare e gestire corsi in rete (e-learning, blended learning o autoapprendimento) e fornisce agli studenti strumenti sociali come forum, blog, chat, wiki, glossario e quiz grazie i quali è possibile l'interazione tra gli stessi e con gli insegnanti.
Moodle è SCORM (Shareable Content Object Reference) compatibile e quindi consente un agevole scambio di contenuti digitali, il riutilizzo, il tracciamento e la catalogazione degli oggetti didattici (i "mattoni elementari" con i quali vengono strutturati i corsi) in maniera indipendente dalla piattaforma.
A partire dalla versione 2.0, distribuita verso la fine del 2010, Moodle ha introdotto numerose nuove funzionalità, tra cui:
Attività condizionali: ogni "oggetto" presente in un corso (dal semplice file PDF al più complesso Learning Object) può essere gestito sulla base delle azioni precedenti dello studente (completamento di attività, raggiungimento di un certo punteggio, ecc.)
Accesso a repository esterni: Moodle può accedere a file presenti su Dropbox, Amazon S3, Google Drive, ecc. senza la necessità di caricarli sul server. Inoltre il nuovo selettore di file chiamato "File picker" permette la ricerca e l'accesso a file presenti su YouTube, Wikimedia Commons, Flickr, ecc.
Supporto ai Web service: la piattaforma è in grado di comunicare con servizi esterni presenti in Internet tramite protocolli standard.
Guida all'utilizzo di Moodle per Docenti. v 1.9
Filomena Faiella (a cura di)
Università degli Studi di Salerno Facoltà di Scienze della Formazione Laboratorio didattico eLearning_Lab
Moodle (acronimo di Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment) è un Course Management System (CMS) libero ed open source. E' utilizzato da scuole, università, centri di formazione e da Amministrazioni Pubbliche per progetti di formazione.
Il design e lo sviluppo di Moodle sono alimentati da una particolare filosofia dell'apprendimento, un modo di pensare definito "pedagogia costruzionista sociale" basato sui punti qui riassunti brevemente:
* dare enfasi alla costruzione della conoscenza e non alla sua riproduzione;
*evitare eccessive semplificazioni rappresentando la naturale complessità del mondo reale;
presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre);
offrire ambienti di apprendimento assunti dal mondo reale, basati su casi, piuttosto che sequenze istruttive predeterminate;
offrire rappresentazioni multiple della realtà;
alimentare pratiche riflessive;
permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal contenuto;
favorire la costruzione cooperativa della conoscenza, attraverso negoziazione sociale.
La piattaforma Moodle risulta un efficace ambiente di apprendimento, permette di organizzare e gestire corsi in rete (e-learning, blended learning o autoapprendimento) e fornisce agli studenti strumenti sociali come forum, blog, chat, wiki, glossario e quiz grazie i quali è possibile l'interazione tra gli stessi e con gli insegnanti.
Moodle è SCORM (Shareable Content Object Reference) compatibile e quindi consente un agevole scambio di contenuti digitali, il riutilizzo, il tracciamento e la catalogazione degli oggetti didattici (i "mattoni elementari" con i quali vengono strutturati i corsi) in maniera indipendente dalla piattaforma.
A partire dalla versione 2.0, distribuita verso la fine del 2010, Moodle ha introdotto numerose nuove funzionalità, tra cui:
Attività condizionali: ogni "oggetto" presente in un corso (dal semplice file PDF al più complesso Learning Object) può essere gestito sulla base delle azioni precedenti dello studente (completamento di attività, raggiungimento di un certo punteggio, ecc.)
Accesso a repository esterni: Moodle può accedere a file presenti su Dropbox, Amazon S3, Google Drive, ecc. senza la necessità di caricarli sul server. Inoltre il nuovo selettore di file chiamato "File picker" permette la ricerca e l'accesso a file presenti su YouTube, Wikimedia Commons, Flickr, ecc.
Supporto ai Web service: la piattaforma è in grado di comunicare con servizi esterni presenti in Internet tramite protocolli standard.
Guida all'utilizzo di Moodle per Docenti. v 1.9
Filomena Faiella (a cura di)
Università degli Studi di Salerno Facoltà di Scienze della Formazione Laboratorio didattico eLearning_Lab
Percorsi didattici interattivi condizionati
Il modulo “Lezione” permette al tutor di erogare in modo semplice agli studenti materiale didattico e test e rende possibile un controllo sull’erogazione dei materiali stessi a seconda delle risposte ai test.
Usare in Moodle risorse didattiche presenti su Slideshare, YouTube, TeacherT...Pierfranco Ravotto
Integrare la didattica rete con quella in presenza può permettere agli insegnanti di rispondere in un colpo solo a due questioni cruciali:
• la richiesta ministeriale di attivare forme di sostegno e di recupero durante tutto l'anno scolastico e nei mesi estivi (OD M 80 e CM 92),
• la presenza di studenti - nativi digitali - con caratteristiche diverse da quelli per cui le nostre scuole sono state pensate (Mark Prensky).
Usare in Moodle filmati provenienti da YouTube o presentazioni inserite in SlideShare può servire.
Una guida per l'insegnante, lo studente ed il genitore sull'uso di Edmodo, sistema adatto per la creazione di comunità di apprendimento, che permette di lavorare e mantenere contatti tra studenti, insegnanti e genitori, adatto per la realizzazione di una didattica con metodologia blended.
Formazione tradizionale e e-learning I processi di apprendimento sono diventati più complessi a causa del sorgere di nuove tecnologie, in particolare Internet. Le possibilità di apprendimento collaborativo aperto e flessibile ha risvegliato l'interesse dei docenti e ricercatori a indagare e comprendere le condizioni e le caratteristiche che i nuovi metodi di apprendimento possono contribuire. Se come docenti possiamo essere soddisfatti circa le possibilità di un cambiamento pedagogico che l'e-learning può portare, non dobbiamo smettere di interrogarci sulla qualità di questi processi di istruzione e di apprendimento. Questo documento analizza i processi di comunicazione e didattica innovativa. Abbiamo pensato a un sistema di categorie che consente l'analisi dell'interazione didattica. E' importante sapere che gli elementi di comunicazione sociale, cognitiva e didattica saranno il nuovo sviluppo dell'apprendimento in ambienti virtuali in modo sempre più efficace. Le nuove forme di comunicazione che coinvolgono la telematica sono una grande sfida, quando concettualizzare ciò che è stato tradizionalmente inteso come comunicazione in materia di istruzione. Uno dei temi più prolifici nella letteratura recente sulla comunicazione del contesto educativo, riguarda l'uso didattico delle nuove tecnologie e quindi non sorprende che una revisione della bibliografia specializzata, rivela molti riferimenti alla concetto di Computer Mediated Communication. Nella progettazione del formato didattico, assumono grande rilevanza le decisioni relative alla definizione degli obiettivi didattici e dei relativi approcci metodologici, alla progettazione delle attività, dei contenuti e delle attività di valutazione. Sono da includere in questa categoria l’organizzazione dei discenti e la definizione delle figure professionali coinvolte nell’erogazione.
Gli obiettivi didattici devono essere specificati chiaramente e resi noti a tutto il gruppo di progetto. Il formato didattico viene progettato, di conseguenza, grazie ai dati raccolti durante lo studio di fattibilità, alle caratteristiche degli utenti e ai vincoli definiti a priori, descritti nel documento di avvio del progetto.
Gli obiettivi possono essere descritti a seconda della modalità più appropriata al contesto.
Una modalità molto diffusa è relativa alla tipica tassonomia “sapere, saper fare, saper essere”.
Un’altra modalità, invece, è legata all’identificazione degli obiettivi generali complessivi del corso, quindi degli obiettivi specifici dei singoli insegnamenti e, infine, degli obiettivi trasversali. Tale classificazione è basata, quindi, sulla tipologia di competenze da acquisire:
Metodi per l’analisi della comunicazione socio-cognitiva mediata da network e la valutazione dell’apprendimento collaborativo e della costruzione della conoscenza
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Moodle dodicesima parte: gestire le attività - diario, sondaggio e database
1. Autore: Angelo Panini 12 a PARTE GESTIRE LE ATTIVITÀ: DIARIO, SONDAGGIO E DATABASE MOODLE
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3. Si rendono così operativi le opzioni e i menù a tendina che permettono di lavorare in Moodle Per creare e modificare le attività bisogna selezionare il pulsante “ Attiva modifica ”
4. Appare quindi una pagina per effettuare le scelte relative alla risorsa che differisce a seconda di quella scelta. Una volta conclusa l’impostazione della risorsa si ritorna alla situazione normale con il tasto in basso, comune a tutte. Per modificare una attività già esistente si deve rientrare nella pagina di impostazione con il simbolo “aggiorna” È possibile operare sugli elementi spostandoli con le frecce nascondendoli schiacciando l’occhio modificandoli riaprendo le pagine di impostazione eliminandoli Nel menu a tendina si seleziona l‘attività che si vuole creare.
5. Il Sondaggio offre degli strumenti utili per stimolare e migliorare l'apprendimento in un ambiente online. SONDAGGIO L’impostazione del sondaggio avviene con una pagina dall’aspetto molto semplice.
6. In Moodle si possono fare tre tipi di sondaggio che sono predefiniti. Grazie ad esso gli insegnanti possono raccogliere dagli studenti quelle informazioni che li aiuteranno a conoscere meglio la classe e a riflettere sul proprio modo di insegnare. I sondaggi disponibili sono stati scelti poiché sono particolarmente utili per la valutazione degli ambienti di apprendimento online che utilizzano la pedagogia costruttivista. Servono a identificare certe tendenze che possono manifestarsi tra i partecipanti a un corso.
7. Il sondaggio ATTLS (Attitudes Towards Thinking and Learning Survey) è costituito da 20 domande predefinite che servono per analizzare la qualità della discussione in un ambiente collaborativo misurando se una persona è un “conoscitore collegato” (CK - connected knower) o un “conoscitore isolato” (SK - separate knower).
8. Il sondaggio ATTLS si basa sulla teoria dei “modi di conoscere”, proposta da Belenky (1986), a cui si è ispirato Galotti (1999) per costruire questo sistema di rilevazione. Questa teoria può aiutarci a guardare come le persone interagiscono in un nuovo modo. Essa descrive due stili differenti di relazionarci con gli altri ai fini di valutare e imparare le cose che vediamo e che sentiamo: lo stile connesso e lo stile separato. Le persone con stile prevalentemente connesso (CK - connected knower) tendono a trovare l'apprendimento più divertente, e sono spesso più cooperative, più socievoli e più desiderose di costruire sulle idee degli altri, mentre le persone con un più alto grado di separazione nell'apprendimento (SK - separate knower) tendono a prendere una posizione più critica e argomentativa.
9. Gli studi hanno dimostrato che questi due stili di apprendimento sono indipendenti l'uno dall'altro (Galotti e altri, 1999 - 2001) e sono solamente un riflesso delle attitudini all'apprendimento, e non delle capacità di apprendimento né delle potenzialità intellettuali. Per formare un gruppo di allievi collaborativo ed efficace, la cosa migliore sarebbe che ciascuno fosse capace di usare entrambi le modalità di conoscenza. In una situazione particolare come quella di un forum online, un singolo messaggio di una persona può mostrare l'una o l'altra di queste caratteristiche o entrambe. Ciascuno di noi usa queste due modalità in misura diversa e in momenti diversi.
10. Il sondaggio Incidenti Critici è il più semplice e chiede agli studenti di rispondere a cinque domande predefinite sul loro modo di partecipare alle attività recenti (classe, forum, ecc.).
11. Comprende 24 affermazioni raggruppate secondo 6 criteri, ciascuno dei quali rivolto a valutare un aspetto chiave della qualità dell'ambiente di apprendimento online. Il sondaggio COLLES serve per monitorare fino a che punto si è stati capaci di sfruttare le possibilità interattive del World Wide Web, per stimolare gli studenti a utilizzare le modalità di apprendimento dinamico e collaborativo.
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13. Sono disponibili tre varianti del sondaggio COLLES: Attuale (viene chiesto il parere sull'andamento attuale), Preferito (lo studente può esprimere le sue preferenze, indipendentemente dalla situazione pratica), Attuale e Preferito (per ogni domanda lo studente può dare due risposte, in base allo stato attuale e a ciò che preferirebbe).
14. Alla base della visione dinamica dell'apprendimento del sondaggio COLLES c'è la teoria del costruttivismo sociale, che vede nello studente un attore attivo in un ambiente di studio socialmente interattivo. Il costruttivismo sociale è un modo di apprendere, col quale gli studenti collaborano per costruire nuovi saperi, specialmente attraverso una mutua interrogazione basata sulle loro esperienze personali. Il punto centrale di questa collaborazione è lo sviluppo della competenza comunicativa degli studenti, cioè la capacità di impegnarsi in aperte e critiche discussioni sia con i docenti che con gli altri studenti. Queste discussioni sono caratterizzate da una comune disposizione a costruire la comprensione reciproca e l'attitudine critica verso l'analisi dei presupposti. .
15. Dopo aver effettuato il sondaggio lo studente può vedere un raffronto dei suoi risultati rispetto alla classe.
16. Il diario serve per registrare osservazioni e riflessioni. DIARIO L'insegnate chiede allo studente di esprimere una riflessione su un particolare argomento, e lo studente può rispondere e successivamente migliorare la sua risposta nel tempo. La risposta è riservata e può essere vista solo dall'insegnante, che può inviare una nota di risposta ed esprimere una valutazione per ogni diario nel corso. In alcune situazioni è opportuno avere una attività di tipo Diario per ogni settimana di corso. L’impostazione del diario avviene come al solito in un’apposita pagina.
17. La pagina che si apre viene gestita come prassi con l’editor html e consente tutte le attività da esso previste.
18. L’accesso al diario avviene in modo semplice. La pagina che si apre permette di scrivere le proprie considerazioni.
19. Quanto scritto appare poi al solo insegnante. Che può commentarlo e, se previsto nelle impostazioni di base, valutarlo in base alla teoria della conoscenza isolata e della conoscenza collegata.
20. Un Database (trad. base di dati) è un archivio di dati (raccolta di informazioni) eterogenei e permanenti gestito da un elaboratore che memorizza e organizza i dati per una loro veloce gestione (ricerca, cancellazione, inserimento). DATABASE Per garantire un accesso rapido e diretto alle informazioni è necessario memorizzare le informazioni relative ad argomenti omogenei in apposite tabelle e indicare il tipo di relazione che esiste tra le informazioni per visualizzarle così in modo corretto quando verranno richieste. Nelle tabelle i dati sono organizzati in righe, dette record, che attengono ai soggetti da osservare, e in colonne, chiamate campi, che accolgono gli aspetti da rilevare.
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22. Il Database di Moodle permette al docente e eventualmente agli studenti di costruire, visualizzare, ricercare un insieme di records (archivi) riguardanti un qualunque argomento. Dopo aver creato la struttura del database si procede predisponendo uno tra gli oggetti che lo costituiscono e che è possibile selezionare e gestire come singolo elemento.
23. La prima operazione richiesta dopo la creazione di un database è l’impostazione di almeno un campo in uno dei formati previsti, che costituisce un aspetto fondamentale per cui il sistema definisce la tabella come “campo”.
24. Dopo aver scelto il tipo di campo si devono indicare il numero di righe e colonne della tabella. È importante capire la funzione dei diversi tipi e delle diverse proprietà dei campi per effettuare scelte appropriate in base ai dati e alle informazioni che vi dovranno essere contenute e raccolte.
25. Appare poi l’elenco dei campi che inizialmente sarà costituito solamente dal primo realizzato. È poi necessario definire un modello di visualizzazione per gli studenti.
26. Successivamente gli studenti potranno a loro volta inserire le informazioni (record) nel database scegliendo la linguetta “Aggiungi record”. La struttura del database può essere modificata anche in un momento successivo, se si reputa necessario, purché si tenga conto delle caratteristiche dei dati già inseriti.
27. In Moodle è anche possibile esportare le impostazioni di un database realizzato in formato .zip rendendolo disponibile a tutti gli utenti di un sito. Se all’esterno del sito si dispone di una impostazione di un database in formato .zip è possibile importarla. In alternativa si può utilizzarne uno dei modelli predefiniti. Un Modello di visualizzazione può essere cancellarlo utilizzando il pulsante "Elimina" accanto al nome.