SlideShare a Scribd company logo
Kenya
Morfologia
Il Kenya è uno Stato dell'Africa Orientale, confinante a nord con
Etiopia e Sudan del Sud, a sud con la Tanzania, a ovest con
l'Uganda, a nord-est con la Somalia ed è bagnato ad est dall'oceano
Indiano.
Il Kenya è un paese equatoriale, ma presenta climi molto vari.
Nel nord si trovano aree desertiche, nel centro-sud altopiani con
boschi e savane.
Il paese è attraversato da lunghe catene di montagne.
In Kenya sono presenti laghi di acqua dolce e di acqua salata;
numerosi sono anche i soffioni boraciferi e i geyser.
Il Kenya è diviso dalla frattura della Rift Valley, che si sviluppa da
nord a sud e che forma il bacino del Lago Turkana (o Rodolfo). Ai lati
della Rift Valley si innalzano imponenti massicci vulcanici.
I principali sono il monte Kenya (5199 m) e il Kilimanjaro (5895 m),
che è al confine con la Tanzania.
Il Kilimangiaro
Il Kilimangiaro
Non è noto da dove provenga il nome Kilimangiaro, ma esistono
varie teorie. Gli esploratori europei adottarono questo nome nel
1860, affermando che questo era il nome della montagna in
lingua swahili, supponendo che Kilimangiaro si potesse
scomporre in Kilima (Swahili per "collina", "piccola montagna") e
Njaro che, per alcune teorie, è un'antica parola Swahili per bianco
o splendente, mentre per altri è una parola di origine non Swahili;
ad esempio nel linguaggio Kichagga la parola jaro significa
"carovana".
Il problema di tutte queste teorie è che non sono in grado di
spiegare perché viene utilizzato il diminutivo kilima, invece della
parola più appropriata per indicare montagna, cioè mlima.
Nel 1880 la montagna divenne una parte dell'Africa Orientale
Tedesca dopo che Karl Peters ebbe persuaso i capi locali a
firmare i trattati (la diffusa storia che la regina Vittoria donò la
montagna a Guglielmo II di Germania è falsa).
Coste
La linea di costa è generalmente bassa ed
uniforme, appena mossa da qualche baia e da
alcune isole (Pate, Lamu, Mombasa).
La temperatura mite delle acque e la loro
modesta profondità hanno permesso, a poca
distanza dalla costa, il formarsi di una barriera
corallina continua, la quale delimita le lagune
calme e limpide. Ma più al largo i fondali
raggiungono profondità notevoli.
Idrografia
I fiumi del Kenya non sono di grande portata. I due principali,
il Tana e il Galana, sfociano nell'oceano Indiano e hanno un
regime molto variabile nel corso dell'anno, in funzione dalla
frequenza delle precipitazioni piovose.
Il Lago Turkana è il più vasto del Kenya. Esso venne anche
chiamato “lago Rodolfo” da esploratori europei in onore del
principe austro-ungarico Rodolfo d’Asburgo-Lorena. Ha
acque salmastre e vi affiorano numerose isole.
Solo una piccola porzione del Lago Vittoria appartiene al
territorio del Kenya.
Il lago Nakuru è uno dei laghi della Rift Valley, si trova
all’interno del Parco Nazionale dello Tsavo. Abbonda di alghe
che attirano e nutrono una grande quantità di fenicotteri rosa.
Il clima
Influenzato dall’Oceano Indiano, il clima del Kenya (che è
attraversato in pieno dall’equatore) è regolato dal gioco
alterno dei monsoni e dagli alisei.
È molto caldo e umido nelle regioni costiere, più mite e
asciutto nel cuore del Paese, in rapporto all'altitudine.
Le piogge sono concentrate in due periodi dell'anno: da
marzo a maggio ci sono grandi piogge, mentre da ottobre a
dicembre piogge intense ma brevi.
L'ambiente dominante è quello della savana, tutelato da
numerosi parchi naturali che coprono circa il 10% del
territorio nazionale. Sulle pendici delle montagne e lungo il
corso dei fiumi si trovano tracce dell'originaria foresta
pluviale; mentre a nord, nelle zone meno piovose, la
savana sfuma nel deserto.
Il patrimonio animale
Alla molteplicità dei paesaggi vegetali corrisponde una fauna varia e
abbondante. Tuttavia, certe specie si sono fatte meno numerose, alcune sono
addirittura scomparsa. Il commercio dell’avorio, la richiesta crescente di pellicce
e pelli, la caccia, le annate di siccità sono le molteplici cause che mettono in
pericolo la sopravvivenza del patrimonio faunistico.
Gli animali più numerosi sono quelli della boscaglia e della pianura: gli gnu e le
zebre, che vivono spesso insieme in grosse mandrie, giraffe, babbuini, molte
varietà di antilopi (ben 400 specie: come bufali, ippotraghi, cudù, gazzelle,
dikdik). Sono presenti nella savana anche branchi di elefanti, forti consumatori di
fogliame, e rinoceronti.
Le zone abitate dagli erbivori sono occupate anche dal leone dalla criniera nera,
il leopardo, i ghepardi e il feroce licaone o il cane-iena. Vengono poi i necrofagi:
lo sciacallo, la iena, l’avvoltoio, che si nutrono dei resti lasciati dal leone,
eliminando così focolai di infiammazione.
I laghi salati perdono in fauna ittiologica quanto più si arricchiscono di fauna
alata: cicogne, gru, ibis, aironi e i fenicotteri rosa, ornamento del Parco
Nazionale del lago Nukaru. Sono particolarmente numerosi lungo le sponde dei
laghi l’ippopotamo e il coccodrillo.
La bandiera
La bandiera del Kenya è stata adottata il 12 dicembre 1963. Derivata da quella
del KANU (Kenya African National Union), il movimento politico guidato da
Jomo Kenyatta che ha condotto la nazione all'indipendenza, è composta da tre
bande orizzontali di colore nero, rosso e verde (dall'alto in basso), separate da
due strisce bianche. Il nero e il rosso rappresentano la popolazione africana e il
suo sangue, uguale a quello di tutti gli altri uomini; il verde la terra e le sue
ricchezze; le strisce bianche, simbolo di pace, vennero aggiunte in occasione
dell'indipendenza. Al centro della bandiera è presente uno scudo masai con due
lance incrociate, a sottintendere la volontà del popolo di difendere la libertà
conquistata dopo anni di lotte.
Lo stemma
Lo Stemma del Kenya è il simbolo araldico ufficiale del paese,
adottato nel 1963. Consiste in uno scudo africano con bande
orizzontale di colore nero, rosso e verde, separate da strisce di
argento con al centro un gallo che tiene un'ascia in argento. A
sostegno dello scudo si trovano due leoni d'oro con lance rosse. In
basso sono raffigurati il Monte Kenya con piante di caffè, piretro
della Dalmazia, agave, tè, mais e ananas. Nella parte inferiore si
può leggere il motto del paese: Harambee (swahili: lavoriamo
insieme).
Storia
Intorno al 2000 a.C. ci furono i primi insediamenti umani nell’area
ora occupata dal Kenya, provenienti dal nord Africa. Nel I secolo
a.C. si stabilirono in quella zona le prime colonie arabe, e allo
stesso tempo si stabilirono lì popolazioni nilotiche e Bantu.
Gli europei fecero la loro prima apparizione nel 1498, con l’arrivo
dei portoghesi, che però furono cacciati dagli arabi, che
ristabilirono il proprio controllo nel XVII secolo, fino all’arrivo dei
britannici nel XIX secolo.
Alla Conferenza di Berlino del 1885, l’Africa dell’Est venne divisa in
quattro territori sotto l’influenza degli europei. Il governo britannico
fondò il protettorato dell’Africa Orientale Britannica, inviando
colonie di bianchi a sfruttarne le terre fertili. Questi coloni avevano
influenza nel parlamento britannico anche prima che divenisse
ufficialmente una colonia, nel 1920.
.
Storia
Nel 1942 si formarono dei movimenti di resistenza anticoloniale, a cui
presero parte membri delle tribù Kikuyu, Embu, Meru e Kamba. Questo
movimento venne chiamato Mau Mau e si oppose ferocemente al potere
britannico in nome della sovranità nazionale. I Mau Mau venivano
arrestati e imprigionati o messi a morte per la loro lotta per
l’indipendenza. Tra l’ottobre del 1952 e il dicembre del 1959 il Kenya fu
messo in stato di emergenza, e migliaia di kenyani furono arrestati
perché ritenuti ribelli.
Nel 1957 gli africani furono ammessi nel Consiglio Legislativo, e gli eletti
fecero pressione perché il leader dei Mau Mau Jomo Kenyatta fosse
rilasciato. Ciò avvenne nel 1962, un anno prima dell’ottenimento
dell’indipendenza. Kenyatta diventò il primo Presidente del Kenya libero,
e l’anno dopo fu proclamata la Repubblica.
Storia
Nel 1966 si formò un partito di opposizione, che venne messo al bando nel
1969, il che portò il Kenya a diventare uno stato con un partito unico. Alla
morte di Kenyatta, nel 1978, gli successe il vice presidente Daniel Arap Moi.
Durante il governo di Moi, il Kenya fu dichiarato ufficialmente stato con
partito unico, nel 1982, con conseguente modifica della costituzione.
Tuttavia, nel 1991, la Costituzione fu nuovamente cambiata per annullare la
sezione relativa al partito unico, per cui nelle elezioni Ndel 1992 si creò una
democrazia multipartitica. Moi vinse le elezioni per i due mandati successivi.
Nelle elezioni del 2002 vinse l’opposizione, con a capo Mwai Kibaki. I
risultati delle elezioni del 2007 generarono delle reazioni da parte
dell’avversario Raila Odinga, che sfociarono in uno stato di violenza, che si
risolse con l’intervento diplomatico di altri stati africani e dell’Onu. Secondo
l’accordo di riconciliazione, si ripristinava la carica di Primo Ministro, che
venne assegnata a Odinga, nel secondo governo Kibaki.
Popolazione
La popolazione del Kenya (41.609.700, nel 2011) continua a crescere
a ritmi elevati: nel giro di vent'anni è raddoppiata e comprende un’alta
quota di popolazione giovane, con meno di quindici anni.
La densità demografica è elevata nella regione interna degli altopiani,
mentre la fascia costiera è poco abitata.
Il tasso di urbanizzazione è alto, con il 45% della popolazione
radunata in zone urbane che si stanno estendendo. La popolazione
urbana si addensa soprattutto nelle città di Nairobi, la capitale, e di
Mombasa, città araba sulla costa.
La popolazione è suddivisa in più di settanta etnie.
Un tempo il paese era abitato da gruppi stanziati lungo la costa e,
nelle regioni interne dai masai, che oggi vivono soprattutto nelle
regioni meridionali.
Nel paese vivono inoltre esigue minoranze di asiatici, europei e arabi.
Agricoltura
Industrie
Le maggiori industrie si concentrano nella capitale Nairobi, e si basano sulle industrie di tipo agro-
industriale. Attualmente si stanno diffondendo in altre città. Le industrie più sviluppate sono quella chimica,
petrolchimica, metalmeccanica, del cemento e della trasformazione di prodotti agricoli. Le maggiori risorse
minerarie del Kenya sono la fluorite, l'oro, il sale e pietre preziose.
I trasporti kenioti sono abbastanza sviluppati in tutte le zone abitate del Kenya, tramite mezzi di trasporto
pubblici e privati. La metropolitana è assente, mentre i filobus sono inesistenti in tutta l'Africa. Discreta è la
rete ferroviaria.
La valuta nazionale è lo scellino del Kenya. Le principali destinazioni delle esportazioni kenyane sono la
Germania, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e l’Uganda, paesi ai quali vengono destinati caffè, tè, prodotti
petroliferi, ananas, pelli, canapa, soda ed estratto di piretro (usato negli insetticidi). Le importazioni
provengono principalmente da Gran Bretagna, Germania, Emirati Arabi e Giappone e comprendono
petrolio greggio, macchinari industriali, veicoli a motore, ferro e acciaio, concimi agricoli e prodotti
farmaceutici.
Trasporti e commercio
Ordinamento politico
Lingua
Anche se l’inglese è molto diffuso, la lingua ufficiale del Kenya è il
Kiswahili. La lingua swahili (oggi considerato la lingua ufficiale
dell'Africa orientale) si diffuse circa 15 secoli fa, come forma di
comunicazione fra le comunità Bantu della costa orientale africana ed i
mercanti di origine araba. Il termine "swahili" deriva dalla parola araba
sawahil che significa "costa"; con il prefisso "ki" (che sta per "lingua")
significa "lingua delle coste". I Waswahili sono infatti gli abitanti della
costa e kiswahili è la loro lingua.
L’educazione primaria, gratuita ma non
obbligatoria, ha la durata di sette anni. Il tasso di
alfabetizzazione della popolazione adulta è
dell’86,9%.
Religione
L'appartenenza religiosa è così composta: anglicani e
quaccheri 45%, cattolici 35%, musulmani 11%, religioni
tradizionali 9%. Altri includono induismo, sikhismo,
jainismo e il credo di bahá'í. Il Kenya contiene il più
grande gruppo di quaccheri in una singola nazione. La
religione principale in Kenya è quella cristiana, quindi
non ci sono, di base, regole ferree sull'abbigliamento. La
religione principale in Kenya è quella cristiana, quindi
non ci sono, di base, regole ferree come invece avviene
nei paesi musulmani. Diverso è sulla costa, dove la
colonia musulmana è molto numerosa: qui la maggior
parte delle donne cammina per strada velata; ciò
nonostante, la presenza di altre religioni, anche qui,
rende ben tollerato un abbigliamento femminile che
tenga scoperte le spalle o le gambe.
Nairobi è la capitale del Kenya, nonché capoluogo della Contea di
Nairobi e del Distretto di Nairobi. Il suo nome deriva dalla frase
maasai enkare nai-robi, letteralmente "luogo dell'acqua fredda". In
Kenya, viene anche chiamata con due nomignoli: Green City in the
Sun ("città verde al sole", per via del clima mite e delle molte aree
verdi) e Safari Capital of the World ("capitale mondiale del safari",
con riferimento al suo ruolo di hub verso i circuiti turistici kenioti)
Con una popolazione stimata fra i 4 e i 4,5 milioni, Nairobi è la più
grande città dell'Africa orientale e tra le dieci più grandi dell'intero
continente africano. È anche una delle città africane più importanti
dal punto di vista politico, culturale ed economico. La popolazione
locale parla principalmente l'inglese.
Nairobi
Mombasa
Mombasa è la seconda città più grande del Kenya; è
capoluogo dell'omonimo distretto e della Provincia Costiera. Si
trova su un'isola separata dal continente solo da due piccoli
fiumi. Ha un importante porto e un aeroporto internazionale, ed
è un luogo di passaggio quasi obbligato per il turismo nelle
zone costiere della nazione. Il nome arabo originale della città
è Manbasa; in kiswahili si chiama Kisiwa Cha Mvita
(abbreviato in Mvita), che significa "isola di guerra", a ricordare
le numerose contese per il controllo della città.
Malindi
Malindi (in passato nota anche come Melinde) è una
città del Kenya, capoluogo dell'omonimo distretto, nella
Provincia Costiera. Si trova sull'Oceano Indiano, presso
la foce del fiume Galana, circa 120 km a nordest di
Mombasa.
Lamu
La città di Lamu ha 18.382 abitanti (dati del 2009) ed è la più
grande sull'isola di Lamu, che a sua volta fa parte
dell'omonimo arcipelago del Kenya.
La città è capitale del Distretto di Lamu e patrimonio
dell'umanità dell'UNESCO.
Tradizioni
1. Una tradizione molto diffusa dei Masai sono le danze con salti. Questi balli
vengono utilizzati nelle cerimonie di benvenuto e nelle feste. Incominciano con
accendere un grande fuoco e poi iniziano a saltare, prima in modo normale poi
sempre più in alto finché non raggiungono un'altezza elevatissima.
2. Una pratica molto diffusa è l’infibulazione: una mutilazione dell’apparato
genitale femminile. In Kenya circa il 30-40% della popolazione è vittima di
questa orribile procedura. Essa secondo la tradizione segna il passaggio
dall’infanzia all’ età adulta.
3. Nella musica keniota predominano le percussioni, in particolare i tamburi tipici
delle culture bantu. Abbastanza diffusi sono anche i cordofoni: i Luo, per
esempio, hanno il nyatiti (una lira a otto corde); un altro strumento tipico è un
enorme liuto detto okobano; alcune tribù suonano
una chitarra chiamata chamonge. Alcuni strumenti a corda sono realizzati in
modi insoliti; interessante è uno strumento la cui cassa di risonanza è costituita
da una buca nel terreno coperta da una pelle di capra tesa; la pelle viene
forata e una corda viene fissata ai bordi del foro, in tensione. Meno importanti,
ma diffusi presso varie etnie, sono gli strumenti a fiato, che comprendono
diversi tipi di corni, flauti e trombe.
4. Il più importante periodo di festività è il Ramadan: nome che si dà al nono mese dell’anno lunare
musulmano (Egira).
Dall’alba al tramonto tutti devono rispettare il digiuno; in questo periodo l’atmosfera è quasi surreale e
immobile. Tutti i negozi sono chiusi e nulla sembra essere animato. Al calar del sole, dopo il tramonto,
la vita esplode in un rituale di festa e preghiera collettiva. Anche i turisti devono, in pubblico, rispettare il
Ramadan. l periodo del mese sacro di Ramadan si conclude con la festa detta Aid al-Fitr o piccola
festa: i bambini sono i più contenti, per loro ci sono infatti dolci a volontà!
Gastronomia
La cucina del Kenya si presenta come un miscuglio di tradizioni diverse, i piatti tradizionali come ad esempio
l’Irio, zuppa di fagioli, mais, spinaci e patate servita sotto forma di morbido composto, si accompagnano con
quelli speziati e colorati di origine araba, come i “sambusa” frittelle con carne macinata dentro.
Sport
La nazionale di pallavolo femminile del Kenya è attualmente la
squadra pallavolistica più forte del continente africano: vanta
infatti 7 vittorie ai campionati continentali e diverse partecipazioni
ai mondiali e alle Olimpiadi.
Gli atleti kenioti sono famosi e celebri per quanto riguarda la
disciplina del mezzofondo e fondo nell'atletica leggera. Le etnie
originarie degli altipiani godono di una concentrazione di globuli
rossi nel sangue mediamente molto elevata che agevola,
unitamente ad una struttura fisica piuttosto leggera, lo sforzo
aerobico prolungato.
Il Kenya ha ottenuto infatti nei recenti mondiali di atletica Pechino
2015 ben 16 medaglie (di cui 7 ori, 6 argenti, 3 bronzi), vincendo
il medagliere davanti a grandi potenze, quali la Giamaica e gli
Stati Uniti.
Tra gli atleti più bravi e famosi c’è David Lekuta Rudisha :
campione olimpico in carica sulla distanza degli 800 m piani e
detentore del record mondiale, stabilito a Londra il 9 agosto 2012
con il tempo di 1'40"91.
Posizione Paese Oro Argento Bronzo Riepilogo
1 Kenya 7 6 3 16
2 Giamaica 7 2 3 12
3
Stati
Uniti
6 6 6 18
4
Regno
Unito
4 1 2 7
5 Etiopia 3 3 2 8

More Related Content

What's hot

Africa in generale - Power Point PPT
Africa in generale - Power Point PPTAfrica in generale - Power Point PPT
Africa in generale - Power Point PPT
Samuele Spezzano
 
Il Sudafrica
Il Sudafrica Il Sudafrica
Il Sudafrica
voglio10geografia
 
L’africa orientale
L’africa orientaleL’africa orientale
L’africa orientale
voglio10geografia
 
Presentazione arabia saudita
Presentazione arabia sauditaPresentazione arabia saudita
Presentazione arabia sauditaclasse3Achiavari
 
Presentazione Camerun
Presentazione CamerunPresentazione Camerun
Presentazione Camerun
PiccoliPassi
 
La seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondialeLa seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondiale
Giorgio Scudeletti
 
Giappone
GiapponeGiappone
Giappone
paolina70
 
Nigeria_ Alessandra Tighici
Nigeria_ Alessandra TighiciNigeria_ Alessandra Tighici
Nigeria_ Alessandra Tighici
CristinaGalizia
 
Africa
Africa Africa
Africa
Sara Sorre
 
Presentazione Tanzania
Presentazione TanzaniaPresentazione Tanzania
Presentazione Tanzania
PiccoliPassi
 
Presentazione Madagasdcar
Presentazione MadagasdcarPresentazione Madagasdcar
Presentazione Madagasdcar
PiccoliPassi
 
Africa in generale - Power Point
Africa in generale - Power PointAfrica in generale - Power Point
Africa in generale - Power Point
Samuele Spezzano
 
Nattelli Etiopia
Nattelli   EtiopiaNattelli   Etiopia
Nattelli Etiopia
secondag dicambio
 

What's hot (20)

Sud africa
Sud africaSud africa
Sud africa
 
Africa in generale - Power Point PPT
Africa in generale - Power Point PPTAfrica in generale - Power Point PPT
Africa in generale - Power Point PPT
 
Sud africa_elisa
Sud africa_elisaSud africa_elisa
Sud africa_elisa
 
Il congo
Il congoIl congo
Il congo
 
Il Sudafrica
Il Sudafrica Il Sudafrica
Il Sudafrica
 
L’africa orientale
L’africa orientaleL’africa orientale
L’africa orientale
 
Presentazione arabia saudita
Presentazione arabia sauditaPresentazione arabia saudita
Presentazione arabia saudita
 
Presentazione stati uniti
Presentazione stati unitiPresentazione stati uniti
Presentazione stati uniti
 
Presentazione Camerun
Presentazione CamerunPresentazione Camerun
Presentazione Camerun
 
La seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondialeLa seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondiale
 
Giappone
GiapponeGiappone
Giappone
 
Nigeria_ Alessandra Tighici
Nigeria_ Alessandra TighiciNigeria_ Alessandra Tighici
Nigeria_ Alessandra Tighici
 
Africa
Africa Africa
Africa
 
L’asia
L’asiaL’asia
L’asia
 
America del nord
America del nordAmerica del nord
America del nord
 
Presentazione Tanzania
Presentazione TanzaniaPresentazione Tanzania
Presentazione Tanzania
 
Presentazione Madagasdcar
Presentazione MadagasdcarPresentazione Madagasdcar
Presentazione Madagasdcar
 
Africa in generale - Power Point
Africa in generale - Power PointAfrica in generale - Power Point
Africa in generale - Power Point
 
Nattelli Etiopia
Nattelli   EtiopiaNattelli   Etiopia
Nattelli Etiopia
 
La tunisia
La tunisiaLa tunisia
La tunisia
 

Viewers also liked

Kenya power point slideshare
Kenya power point slideshareKenya power point slideshare
Kenya power point slideshare
shauntel
 
Kenya power point
Kenya power pointKenya power point
Kenya power pointcabezuelo10
 
Kenyan Presentation
Kenyan Presentation Kenyan Presentation
Kenyan Presentation
Katie Hurley
 
Kenya culture ppt
Kenya culture pptKenya culture ppt
Kenya culture ppt
brookelongo
 
Slide de republica democratica do congo
Slide de republica democratica do congoSlide de republica democratica do congo
Slide de republica democratica do congocongoo
 
L'africa domani e il Senegal come base
L'africa domani e il Senegal come baseL'africa domani e il Senegal come base
L'africa domani e il Senegal come base
Barbara de Siena progetto UP2gether
 
Kenya Intro Presentation
Kenya Intro PresentationKenya Intro Presentation
Kenya Intro Presentation
RCha
 
Kenyan clothing
Kenyan clothingKenyan clothing
Kenyan clothingCranHam
 
Kenya presentation
Kenya presentationKenya presentation
Kenya presentationEkenny99
 
Childline Kenya presentation
Childline Kenya presentationChildline Kenya presentation
Childline Kenya presentation
Parenting in Africa Network
 
suffering of palestine
suffering of palestinesuffering of palestine
suffering of palestine
APALOBANG
 
Kenya 2016 Presentation
Kenya 2016 PresentationKenya 2016 Presentation
Kenya 2016 Presentation
SVA2016
 
Il deserto. Ppt
Il deserto. PptIl deserto. Ppt
Il deserto. Pptkakino25
 
BTO 2012: There’s nothing like Australia
BTO 2012: There’s nothing like AustraliaBTO 2012: There’s nothing like Australia
BTO 2012: There’s nothing like Australia
BTO Educational
 
Kenya Tourism
Kenya TourismKenya Tourism
Kenya Tourism
Rik Bhattacharjee
 

Viewers also liked (20)

Kenya Presentation
Kenya PresentationKenya Presentation
Kenya Presentation
 
Kenya power point slideshare
Kenya power point slideshareKenya power point slideshare
Kenya power point slideshare
 
Kenya power point
Kenya power pointKenya power point
Kenya power point
 
Kenyan Presentation
Kenyan Presentation Kenyan Presentation
Kenyan Presentation
 
Kenya culture ppt
Kenya culture pptKenya culture ppt
Kenya culture ppt
 
Kenya Tourism
Kenya TourismKenya Tourism
Kenya Tourism
 
Slide de republica democratica do congo
Slide de republica democratica do congoSlide de republica democratica do congo
Slide de republica democratica do congo
 
L'africa domani e il Senegal come base
L'africa domani e il Senegal come baseL'africa domani e il Senegal come base
L'africa domani e il Senegal come base
 
Kenya Intro Presentation
Kenya Intro PresentationKenya Intro Presentation
Kenya Intro Presentation
 
Kenyan clothing
Kenyan clothingKenyan clothing
Kenyan clothing
 
Kenya presentation
Kenya presentationKenya presentation
Kenya presentation
 
Childline Kenya presentation
Childline Kenya presentationChildline Kenya presentation
Childline Kenya presentation
 
PROJECTE D'ÀFRICA
PROJECTE D'ÀFRICAPROJECTE D'ÀFRICA
PROJECTE D'ÀFRICA
 
suffering of palestine
suffering of palestinesuffering of palestine
suffering of palestine
 
Kenya 2016 Presentation
Kenya 2016 PresentationKenya 2016 Presentation
Kenya 2016 Presentation
 
Kenia
KeniaKenia
Kenia
 
Deserto
DesertoDeserto
Deserto
 
Il deserto. Ppt
Il deserto. PptIl deserto. Ppt
Il deserto. Ppt
 
BTO 2012: There’s nothing like Australia
BTO 2012: There’s nothing like AustraliaBTO 2012: There’s nothing like Australia
BTO 2012: There’s nothing like Australia
 
Kenya Tourism
Kenya TourismKenya Tourism
Kenya Tourism
 

Similar to Kenya

Sud Sudan_Tommaso Mastropietro
Sud Sudan_Tommaso MastropietroSud Sudan_Tommaso Mastropietro
Sud Sudan_Tommaso Mastropietro
CristinaGalizia
 
Etiopia PANERATI
Etiopia PANERATIEtiopia PANERATI
Etiopia PANERATI
secondag dicambio
 
Eritrea
EritreaEritrea
I genocidi del Congo
I genocidi del CongoI genocidi del Congo
I genocidi del Congo
CristinaGalizia
 
Congo_Syria Rocca
Congo_Syria RoccaCongo_Syria Rocca
Congo_Syria Rocca
CristinaGalizia
 
Marta faellini 2011 2012-esercizio 4
Marta faellini 2011 2012-esercizio 4Marta faellini 2011 2012-esercizio 4
Marta faellini 2011 2012-esercizio 4Marta912
 
Matteo Fidone - Etiopia
Matteo Fidone - EtiopiaMatteo Fidone - Etiopia
Matteo Fidone - Etiopia
secondag dicambio
 
Vannini Etiopia
Vannini   EtiopiaVannini   Etiopia
Vannini Etiopia
secondag dicambio
 
Cipro
 Cipro Cipro
Cipro
paolina70
 
Statello - Etiopia
Statello - EtiopiaStatello - Etiopia
Statello - Etiopia
secondag dicambio
 
Mesopotamia ieri e oggi
Mesopotamia ieri e oggiMesopotamia ieri e oggi
Mesopotamia ieri e oggi
1GL14_15
 
Alla scoperta di Cipro
Alla scoperta di CiproAlla scoperta di Cipro
Alla scoperta di Cipro
paolina70
 
Peru
PeruPeru
Etiopia Panci
Etiopia  PanciEtiopia  Panci
Etiopia Panci
secondag dicambio
 
Isola Tenerife
Isola TenerifeIsola Tenerife
Isola Tenerife
Tenerife 3
 

Similar to Kenya (20)

Sud Sudan_Tommaso Mastropietro
Sud Sudan_Tommaso MastropietroSud Sudan_Tommaso Mastropietro
Sud Sudan_Tommaso Mastropietro
 
Etiopia PANERATI
Etiopia PANERATIEtiopia PANERATI
Etiopia PANERATI
 
Incas
IncasIncas
Incas
 
Angola Doc
Angola DocAngola Doc
Angola Doc
 
Eritrea
EritreaEritrea
Eritrea
 
I genocidi del Congo
I genocidi del CongoI genocidi del Congo
I genocidi del Congo
 
Congo_Syria Rocca
Congo_Syria RoccaCongo_Syria Rocca
Congo_Syria Rocca
 
Marta faellini 2011 2012-esercizio 4
Marta faellini 2011 2012-esercizio 4Marta faellini 2011 2012-esercizio 4
Marta faellini 2011 2012-esercizio 4
 
Matteo Fidone - Etiopia
Matteo Fidone - EtiopiaMatteo Fidone - Etiopia
Matteo Fidone - Etiopia
 
Vannini Etiopia
Vannini   EtiopiaVannini   Etiopia
Vannini Etiopia
 
Cipro
 Cipro Cipro
Cipro
 
Guinea
GuineaGuinea
Guinea
 
Statello - Etiopia
Statello - EtiopiaStatello - Etiopia
Statello - Etiopia
 
Mesopotamia ieri e oggi
Mesopotamia ieri e oggiMesopotamia ieri e oggi
Mesopotamia ieri e oggi
 
Alla scoperta di Cipro
Alla scoperta di CiproAlla scoperta di Cipro
Alla scoperta di Cipro
 
Il kenya
Il kenya Il kenya
Il kenya
 
Filippine
FilippineFilippine
Filippine
 
Peru
PeruPeru
Peru
 
Etiopia Panci
Etiopia  PanciEtiopia  Panci
Etiopia Panci
 
Isola Tenerife
Isola TenerifeIsola Tenerife
Isola Tenerife
 

More from paolina70

A trip around the world
A trip around the worldA trip around the world
A trip around the world
paolina70
 
Andromache 2
Andromache 2Andromache 2
Andromache 2
paolina70
 
Ajax Telamonius
Ajax TelamoniusAjax Telamonius
Ajax Telamonius
paolina70
 
Achilles
AchillesAchilles
Achilles
paolina70
 
Andromache
AndromacheAndromache
Andromache
paolina70
 
Odysseus
OdysseusOdysseus
Odysseus
paolina70
 
Settimio Severo
Settimio SeveroSettimio Severo
Settimio Severo
paolina70
 
Settimius Severus (English)
Settimius Severus (English)Settimius Severus (English)
Settimius Severus (English)
paolina70
 
Claudio
ClaudioClaudio
Claudio
paolina70
 
Claudio (English)
Claudio (English)Claudio (English)
Claudio (English)
paolina70
 
Argentina
ArgentinaArgentina
Argentina
paolina70
 
Saffo
SaffoSaffo
Saffo
paolina70
 
Alcmane
AlcmaneAlcmane
Alcmane
paolina70
 
Ipponatte
IpponatteIpponatte
Ipponatte
paolina70
 
Archiloco: la figura dell'eroe
Archiloco: la figura dell'eroeArchiloco: la figura dell'eroe
Archiloco: la figura dell'eroe
paolina70
 
Alceo e Orazio: il vino nella cultura classica
Alceo e Orazio: il vino nella cultura classicaAlceo e Orazio: il vino nella cultura classica
Alceo e Orazio: il vino nella cultura classica
paolina70
 
Caracalla
Caracalla Caracalla
Caracalla
paolina70
 
Caracalla
 Caracalla Caracalla
Caracalla
paolina70
 
turchia
 turchia turchia
turchia
paolina70
 
turkey
 turkey turkey
turkey
paolina70
 

More from paolina70 (20)

A trip around the world
A trip around the worldA trip around the world
A trip around the world
 
Andromache 2
Andromache 2Andromache 2
Andromache 2
 
Ajax Telamonius
Ajax TelamoniusAjax Telamonius
Ajax Telamonius
 
Achilles
AchillesAchilles
Achilles
 
Andromache
AndromacheAndromache
Andromache
 
Odysseus
OdysseusOdysseus
Odysseus
 
Settimio Severo
Settimio SeveroSettimio Severo
Settimio Severo
 
Settimius Severus (English)
Settimius Severus (English)Settimius Severus (English)
Settimius Severus (English)
 
Claudio
ClaudioClaudio
Claudio
 
Claudio (English)
Claudio (English)Claudio (English)
Claudio (English)
 
Argentina
ArgentinaArgentina
Argentina
 
Saffo
SaffoSaffo
Saffo
 
Alcmane
AlcmaneAlcmane
Alcmane
 
Ipponatte
IpponatteIpponatte
Ipponatte
 
Archiloco: la figura dell'eroe
Archiloco: la figura dell'eroeArchiloco: la figura dell'eroe
Archiloco: la figura dell'eroe
 
Alceo e Orazio: il vino nella cultura classica
Alceo e Orazio: il vino nella cultura classicaAlceo e Orazio: il vino nella cultura classica
Alceo e Orazio: il vino nella cultura classica
 
Caracalla
Caracalla Caracalla
Caracalla
 
Caracalla
 Caracalla Caracalla
Caracalla
 
turchia
 turchia turchia
turchia
 
turkey
 turkey turkey
turkey
 

Kenya

  • 2. Morfologia Il Kenya è uno Stato dell'Africa Orientale, confinante a nord con Etiopia e Sudan del Sud, a sud con la Tanzania, a ovest con l'Uganda, a nord-est con la Somalia ed è bagnato ad est dall'oceano Indiano. Il Kenya è un paese equatoriale, ma presenta climi molto vari. Nel nord si trovano aree desertiche, nel centro-sud altopiani con boschi e savane. Il paese è attraversato da lunghe catene di montagne. In Kenya sono presenti laghi di acqua dolce e di acqua salata; numerosi sono anche i soffioni boraciferi e i geyser. Il Kenya è diviso dalla frattura della Rift Valley, che si sviluppa da nord a sud e che forma il bacino del Lago Turkana (o Rodolfo). Ai lati della Rift Valley si innalzano imponenti massicci vulcanici. I principali sono il monte Kenya (5199 m) e il Kilimanjaro (5895 m), che è al confine con la Tanzania.
  • 4. Il Kilimangiaro Non è noto da dove provenga il nome Kilimangiaro, ma esistono varie teorie. Gli esploratori europei adottarono questo nome nel 1860, affermando che questo era il nome della montagna in lingua swahili, supponendo che Kilimangiaro si potesse scomporre in Kilima (Swahili per "collina", "piccola montagna") e Njaro che, per alcune teorie, è un'antica parola Swahili per bianco o splendente, mentre per altri è una parola di origine non Swahili; ad esempio nel linguaggio Kichagga la parola jaro significa "carovana". Il problema di tutte queste teorie è che non sono in grado di spiegare perché viene utilizzato il diminutivo kilima, invece della parola più appropriata per indicare montagna, cioè mlima. Nel 1880 la montagna divenne una parte dell'Africa Orientale Tedesca dopo che Karl Peters ebbe persuaso i capi locali a firmare i trattati (la diffusa storia che la regina Vittoria donò la montagna a Guglielmo II di Germania è falsa).
  • 5. Coste La linea di costa è generalmente bassa ed uniforme, appena mossa da qualche baia e da alcune isole (Pate, Lamu, Mombasa). La temperatura mite delle acque e la loro modesta profondità hanno permesso, a poca distanza dalla costa, il formarsi di una barriera corallina continua, la quale delimita le lagune calme e limpide. Ma più al largo i fondali raggiungono profondità notevoli.
  • 6. Idrografia I fiumi del Kenya non sono di grande portata. I due principali, il Tana e il Galana, sfociano nell'oceano Indiano e hanno un regime molto variabile nel corso dell'anno, in funzione dalla frequenza delle precipitazioni piovose. Il Lago Turkana è il più vasto del Kenya. Esso venne anche chiamato “lago Rodolfo” da esploratori europei in onore del principe austro-ungarico Rodolfo d’Asburgo-Lorena. Ha acque salmastre e vi affiorano numerose isole. Solo una piccola porzione del Lago Vittoria appartiene al territorio del Kenya. Il lago Nakuru è uno dei laghi della Rift Valley, si trova all’interno del Parco Nazionale dello Tsavo. Abbonda di alghe che attirano e nutrono una grande quantità di fenicotteri rosa.
  • 7. Il clima Influenzato dall’Oceano Indiano, il clima del Kenya (che è attraversato in pieno dall’equatore) è regolato dal gioco alterno dei monsoni e dagli alisei. È molto caldo e umido nelle regioni costiere, più mite e asciutto nel cuore del Paese, in rapporto all'altitudine. Le piogge sono concentrate in due periodi dell'anno: da marzo a maggio ci sono grandi piogge, mentre da ottobre a dicembre piogge intense ma brevi. L'ambiente dominante è quello della savana, tutelato da numerosi parchi naturali che coprono circa il 10% del territorio nazionale. Sulle pendici delle montagne e lungo il corso dei fiumi si trovano tracce dell'originaria foresta pluviale; mentre a nord, nelle zone meno piovose, la savana sfuma nel deserto.
  • 8. Il patrimonio animale Alla molteplicità dei paesaggi vegetali corrisponde una fauna varia e abbondante. Tuttavia, certe specie si sono fatte meno numerose, alcune sono addirittura scomparsa. Il commercio dell’avorio, la richiesta crescente di pellicce e pelli, la caccia, le annate di siccità sono le molteplici cause che mettono in pericolo la sopravvivenza del patrimonio faunistico. Gli animali più numerosi sono quelli della boscaglia e della pianura: gli gnu e le zebre, che vivono spesso insieme in grosse mandrie, giraffe, babbuini, molte varietà di antilopi (ben 400 specie: come bufali, ippotraghi, cudù, gazzelle, dikdik). Sono presenti nella savana anche branchi di elefanti, forti consumatori di fogliame, e rinoceronti. Le zone abitate dagli erbivori sono occupate anche dal leone dalla criniera nera, il leopardo, i ghepardi e il feroce licaone o il cane-iena. Vengono poi i necrofagi: lo sciacallo, la iena, l’avvoltoio, che si nutrono dei resti lasciati dal leone, eliminando così focolai di infiammazione. I laghi salati perdono in fauna ittiologica quanto più si arricchiscono di fauna alata: cicogne, gru, ibis, aironi e i fenicotteri rosa, ornamento del Parco Nazionale del lago Nukaru. Sono particolarmente numerosi lungo le sponde dei laghi l’ippopotamo e il coccodrillo.
  • 9. La bandiera La bandiera del Kenya è stata adottata il 12 dicembre 1963. Derivata da quella del KANU (Kenya African National Union), il movimento politico guidato da Jomo Kenyatta che ha condotto la nazione all'indipendenza, è composta da tre bande orizzontali di colore nero, rosso e verde (dall'alto in basso), separate da due strisce bianche. Il nero e il rosso rappresentano la popolazione africana e il suo sangue, uguale a quello di tutti gli altri uomini; il verde la terra e le sue ricchezze; le strisce bianche, simbolo di pace, vennero aggiunte in occasione dell'indipendenza. Al centro della bandiera è presente uno scudo masai con due lance incrociate, a sottintendere la volontà del popolo di difendere la libertà conquistata dopo anni di lotte.
  • 10. Lo stemma Lo Stemma del Kenya è il simbolo araldico ufficiale del paese, adottato nel 1963. Consiste in uno scudo africano con bande orizzontale di colore nero, rosso e verde, separate da strisce di argento con al centro un gallo che tiene un'ascia in argento. A sostegno dello scudo si trovano due leoni d'oro con lance rosse. In basso sono raffigurati il Monte Kenya con piante di caffè, piretro della Dalmazia, agave, tè, mais e ananas. Nella parte inferiore si può leggere il motto del paese: Harambee (swahili: lavoriamo insieme).
  • 11. Storia Intorno al 2000 a.C. ci furono i primi insediamenti umani nell’area ora occupata dal Kenya, provenienti dal nord Africa. Nel I secolo a.C. si stabilirono in quella zona le prime colonie arabe, e allo stesso tempo si stabilirono lì popolazioni nilotiche e Bantu. Gli europei fecero la loro prima apparizione nel 1498, con l’arrivo dei portoghesi, che però furono cacciati dagli arabi, che ristabilirono il proprio controllo nel XVII secolo, fino all’arrivo dei britannici nel XIX secolo. Alla Conferenza di Berlino del 1885, l’Africa dell’Est venne divisa in quattro territori sotto l’influenza degli europei. Il governo britannico fondò il protettorato dell’Africa Orientale Britannica, inviando colonie di bianchi a sfruttarne le terre fertili. Questi coloni avevano influenza nel parlamento britannico anche prima che divenisse ufficialmente una colonia, nel 1920. .
  • 12. Storia Nel 1942 si formarono dei movimenti di resistenza anticoloniale, a cui presero parte membri delle tribù Kikuyu, Embu, Meru e Kamba. Questo movimento venne chiamato Mau Mau e si oppose ferocemente al potere britannico in nome della sovranità nazionale. I Mau Mau venivano arrestati e imprigionati o messi a morte per la loro lotta per l’indipendenza. Tra l’ottobre del 1952 e il dicembre del 1959 il Kenya fu messo in stato di emergenza, e migliaia di kenyani furono arrestati perché ritenuti ribelli. Nel 1957 gli africani furono ammessi nel Consiglio Legislativo, e gli eletti fecero pressione perché il leader dei Mau Mau Jomo Kenyatta fosse rilasciato. Ciò avvenne nel 1962, un anno prima dell’ottenimento dell’indipendenza. Kenyatta diventò il primo Presidente del Kenya libero, e l’anno dopo fu proclamata la Repubblica.
  • 13. Storia Nel 1966 si formò un partito di opposizione, che venne messo al bando nel 1969, il che portò il Kenya a diventare uno stato con un partito unico. Alla morte di Kenyatta, nel 1978, gli successe il vice presidente Daniel Arap Moi. Durante il governo di Moi, il Kenya fu dichiarato ufficialmente stato con partito unico, nel 1982, con conseguente modifica della costituzione. Tuttavia, nel 1991, la Costituzione fu nuovamente cambiata per annullare la sezione relativa al partito unico, per cui nelle elezioni Ndel 1992 si creò una democrazia multipartitica. Moi vinse le elezioni per i due mandati successivi. Nelle elezioni del 2002 vinse l’opposizione, con a capo Mwai Kibaki. I risultati delle elezioni del 2007 generarono delle reazioni da parte dell’avversario Raila Odinga, che sfociarono in uno stato di violenza, che si risolse con l’intervento diplomatico di altri stati africani e dell’Onu. Secondo l’accordo di riconciliazione, si ripristinava la carica di Primo Ministro, che venne assegnata a Odinga, nel secondo governo Kibaki.
  • 14. Popolazione La popolazione del Kenya (41.609.700, nel 2011) continua a crescere a ritmi elevati: nel giro di vent'anni è raddoppiata e comprende un’alta quota di popolazione giovane, con meno di quindici anni. La densità demografica è elevata nella regione interna degli altopiani, mentre la fascia costiera è poco abitata. Il tasso di urbanizzazione è alto, con il 45% della popolazione radunata in zone urbane che si stanno estendendo. La popolazione urbana si addensa soprattutto nelle città di Nairobi, la capitale, e di Mombasa, città araba sulla costa. La popolazione è suddivisa in più di settanta etnie. Un tempo il paese era abitato da gruppi stanziati lungo la costa e, nelle regioni interne dai masai, che oggi vivono soprattutto nelle regioni meridionali. Nel paese vivono inoltre esigue minoranze di asiatici, europei e arabi.
  • 16. Industrie Le maggiori industrie si concentrano nella capitale Nairobi, e si basano sulle industrie di tipo agro- industriale. Attualmente si stanno diffondendo in altre città. Le industrie più sviluppate sono quella chimica, petrolchimica, metalmeccanica, del cemento e della trasformazione di prodotti agricoli. Le maggiori risorse minerarie del Kenya sono la fluorite, l'oro, il sale e pietre preziose. I trasporti kenioti sono abbastanza sviluppati in tutte le zone abitate del Kenya, tramite mezzi di trasporto pubblici e privati. La metropolitana è assente, mentre i filobus sono inesistenti in tutta l'Africa. Discreta è la rete ferroviaria. La valuta nazionale è lo scellino del Kenya. Le principali destinazioni delle esportazioni kenyane sono la Germania, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e l’Uganda, paesi ai quali vengono destinati caffè, tè, prodotti petroliferi, ananas, pelli, canapa, soda ed estratto di piretro (usato negli insetticidi). Le importazioni provengono principalmente da Gran Bretagna, Germania, Emirati Arabi e Giappone e comprendono petrolio greggio, macchinari industriali, veicoli a motore, ferro e acciaio, concimi agricoli e prodotti farmaceutici. Trasporti e commercio
  • 18. Lingua Anche se l’inglese è molto diffuso, la lingua ufficiale del Kenya è il Kiswahili. La lingua swahili (oggi considerato la lingua ufficiale dell'Africa orientale) si diffuse circa 15 secoli fa, come forma di comunicazione fra le comunità Bantu della costa orientale africana ed i mercanti di origine araba. Il termine "swahili" deriva dalla parola araba sawahil che significa "costa"; con il prefisso "ki" (che sta per "lingua") significa "lingua delle coste". I Waswahili sono infatti gli abitanti della costa e kiswahili è la loro lingua. L’educazione primaria, gratuita ma non obbligatoria, ha la durata di sette anni. Il tasso di alfabetizzazione della popolazione adulta è dell’86,9%.
  • 19. Religione L'appartenenza religiosa è così composta: anglicani e quaccheri 45%, cattolici 35%, musulmani 11%, religioni tradizionali 9%. Altri includono induismo, sikhismo, jainismo e il credo di bahá'í. Il Kenya contiene il più grande gruppo di quaccheri in una singola nazione. La religione principale in Kenya è quella cristiana, quindi non ci sono, di base, regole ferree sull'abbigliamento. La religione principale in Kenya è quella cristiana, quindi non ci sono, di base, regole ferree come invece avviene nei paesi musulmani. Diverso è sulla costa, dove la colonia musulmana è molto numerosa: qui la maggior parte delle donne cammina per strada velata; ciò nonostante, la presenza di altre religioni, anche qui, rende ben tollerato un abbigliamento femminile che tenga scoperte le spalle o le gambe.
  • 20. Nairobi è la capitale del Kenya, nonché capoluogo della Contea di Nairobi e del Distretto di Nairobi. Il suo nome deriva dalla frase maasai enkare nai-robi, letteralmente "luogo dell'acqua fredda". In Kenya, viene anche chiamata con due nomignoli: Green City in the Sun ("città verde al sole", per via del clima mite e delle molte aree verdi) e Safari Capital of the World ("capitale mondiale del safari", con riferimento al suo ruolo di hub verso i circuiti turistici kenioti) Con una popolazione stimata fra i 4 e i 4,5 milioni, Nairobi è la più grande città dell'Africa orientale e tra le dieci più grandi dell'intero continente africano. È anche una delle città africane più importanti dal punto di vista politico, culturale ed economico. La popolazione locale parla principalmente l'inglese. Nairobi
  • 21. Mombasa Mombasa è la seconda città più grande del Kenya; è capoluogo dell'omonimo distretto e della Provincia Costiera. Si trova su un'isola separata dal continente solo da due piccoli fiumi. Ha un importante porto e un aeroporto internazionale, ed è un luogo di passaggio quasi obbligato per il turismo nelle zone costiere della nazione. Il nome arabo originale della città è Manbasa; in kiswahili si chiama Kisiwa Cha Mvita (abbreviato in Mvita), che significa "isola di guerra", a ricordare le numerose contese per il controllo della città.
  • 22. Malindi Malindi (in passato nota anche come Melinde) è una città del Kenya, capoluogo dell'omonimo distretto, nella Provincia Costiera. Si trova sull'Oceano Indiano, presso la foce del fiume Galana, circa 120 km a nordest di Mombasa.
  • 23. Lamu La città di Lamu ha 18.382 abitanti (dati del 2009) ed è la più grande sull'isola di Lamu, che a sua volta fa parte dell'omonimo arcipelago del Kenya. La città è capitale del Distretto di Lamu e patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
  • 24. Tradizioni 1. Una tradizione molto diffusa dei Masai sono le danze con salti. Questi balli vengono utilizzati nelle cerimonie di benvenuto e nelle feste. Incominciano con accendere un grande fuoco e poi iniziano a saltare, prima in modo normale poi sempre più in alto finché non raggiungono un'altezza elevatissima. 2. Una pratica molto diffusa è l’infibulazione: una mutilazione dell’apparato genitale femminile. In Kenya circa il 30-40% della popolazione è vittima di questa orribile procedura. Essa secondo la tradizione segna il passaggio dall’infanzia all’ età adulta. 3. Nella musica keniota predominano le percussioni, in particolare i tamburi tipici delle culture bantu. Abbastanza diffusi sono anche i cordofoni: i Luo, per esempio, hanno il nyatiti (una lira a otto corde); un altro strumento tipico è un enorme liuto detto okobano; alcune tribù suonano una chitarra chiamata chamonge. Alcuni strumenti a corda sono realizzati in modi insoliti; interessante è uno strumento la cui cassa di risonanza è costituita da una buca nel terreno coperta da una pelle di capra tesa; la pelle viene forata e una corda viene fissata ai bordi del foro, in tensione. Meno importanti, ma diffusi presso varie etnie, sono gli strumenti a fiato, che comprendono diversi tipi di corni, flauti e trombe.
  • 25. 4. Il più importante periodo di festività è il Ramadan: nome che si dà al nono mese dell’anno lunare musulmano (Egira). Dall’alba al tramonto tutti devono rispettare il digiuno; in questo periodo l’atmosfera è quasi surreale e immobile. Tutti i negozi sono chiusi e nulla sembra essere animato. Al calar del sole, dopo il tramonto, la vita esplode in un rituale di festa e preghiera collettiva. Anche i turisti devono, in pubblico, rispettare il Ramadan. l periodo del mese sacro di Ramadan si conclude con la festa detta Aid al-Fitr o piccola festa: i bambini sono i più contenti, per loro ci sono infatti dolci a volontà!
  • 26. Gastronomia La cucina del Kenya si presenta come un miscuglio di tradizioni diverse, i piatti tradizionali come ad esempio l’Irio, zuppa di fagioli, mais, spinaci e patate servita sotto forma di morbido composto, si accompagnano con quelli speziati e colorati di origine araba, come i “sambusa” frittelle con carne macinata dentro.
  • 27. Sport La nazionale di pallavolo femminile del Kenya è attualmente la squadra pallavolistica più forte del continente africano: vanta infatti 7 vittorie ai campionati continentali e diverse partecipazioni ai mondiali e alle Olimpiadi. Gli atleti kenioti sono famosi e celebri per quanto riguarda la disciplina del mezzofondo e fondo nell'atletica leggera. Le etnie originarie degli altipiani godono di una concentrazione di globuli rossi nel sangue mediamente molto elevata che agevola, unitamente ad una struttura fisica piuttosto leggera, lo sforzo aerobico prolungato. Il Kenya ha ottenuto infatti nei recenti mondiali di atletica Pechino 2015 ben 16 medaglie (di cui 7 ori, 6 argenti, 3 bronzi), vincendo il medagliere davanti a grandi potenze, quali la Giamaica e gli Stati Uniti. Tra gli atleti più bravi e famosi c’è David Lekuta Rudisha : campione olimpico in carica sulla distanza degli 800 m piani e detentore del record mondiale, stabilito a Londra il 9 agosto 2012 con il tempo di 1'40"91. Posizione Paese Oro Argento Bronzo Riepilogo 1 Kenya 7 6 3 16 2 Giamaica 7 2 3 12 3 Stati Uniti 6 6 6 18 4 Regno Unito 4 1 2 7 5 Etiopia 3 3 2 8