XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Claudio
1. L’IMPERATORE CLAUDIO
Claudio nacque a Lugdunum in Gallia il
1ºagosto 10 a.C. con il nome di Tiberio
Claudio Druso, terzo figlio di Nerone Claudio
Druso e Antonia minore, dopo Germanico e
Livilla.
2. GIOVINEZZA
Claudio era un giovane membro della più importante famiglia di Roma ed
in quanto tale, ci si aspetterebbe che avesse partecipato alla vita
pubblica secondo le modalità tipiche del suo rango, ma così non fu: per
tutta la giovinezza venne tenuto lontano dalla vista del popolo perché
Claudio era nato con dei difetti fisici che in una società come quella
romana erano disprezzati. I membri della sua famiglia ritenevano che il
suo essere costantemente ammalato, il suo sbavare e la sua balbuzie
fossero un sintomo di debolezza mentale. Inoltre, poiché la famiglia
riteneva che la sua condizione dipendesse da una mancanza di volontà,
venne tenuto sotto la tutela di un precettore ben oltre la maggiore età;
Claudio stesso si lamentò del fatto che gli fosse stato assegnato come
precettore un barbaro, il cui compito era di impartirgli una dura
disciplina. Solo Augusto si disse sorpreso dalle capacità oratorie del
nipote, ma non gli diede nessun incarico pubblico. Il nuovo
imperatore,Tiberio, non si dimostrò disponibile nei confronti del nipote
come in passato Augusto: quando chiese il permesso di iniziare il
cursus honorum, Tiberio gli conferì gli ornamenta consularia, i simboli
del rango consolare, ma quando Claudio chiese un ruolo più attivo gli
venne rifiutato.
3. ASCESAAL POTERE
Sotto Caligola, suo nipote, Claudio ottenne il consolato per
due mesi. Fu Princeps nel 37, pur continuando ad essere
malvisto. Subì un processo in cui era accusato di falso; fu
costretto a pagare 8.000.000 di sesterzi per l'ammissione ad
un collegio sacerdotale, perdendo tutti i suoi averi. Dopo
l'assassinio di Caligola del 41, infatti, i pretoriani si
trovarono di fronte al problema di trovare un membro
superstite della famiglia Giulio-Claudia da mettere sul trono.
Molti di loro erano stati assassinati da tempo, mentre
Claudio era riuscito a scampare ad ogni congiura, perché
nessuno lo aveva considerato un avversario pericoloso.
Claudio, avendo corrotto i pretoriani, ottenne il Principato
con la forza delle armi.
4. GESTIONE DEL POTERE
Claudio era descritto dalle fonti latine come un uomo schivo e
meditativo, uno studioso di storia etrusca e cartaginese, con una
personalità debole ed influenzabile.
In realtà, si è dimostrato un imperatore capace ed equilibrato:
• riorganizzò e rese più efficiente l’amministrazione statale,
dando grande potere ai liberti;
• risanò le finanze pubbliche, dilapidate da Caligola;
• realizzò importanti opere pubbliche per migliorare le
condizioni di vita dei suoi sudditi: la costruzione di acquedotti,
acquedotti, di strade e di canali nella penisola e nelle province;
province;
• in politica estera ottenne successi importanti e aggiunse nuove
nuove province all’impero.
5. AMMINISTRAZIONE
CENTRALIZZATA
Claudio creò un sistema burocratico centralizzato, con il compito di coordinare
l’attività di governo. Egli intendeva controllare direttamente, tramite persone
fidate, l’apparato burocratico che riceveva e smistava le pratiche di tutto l’impero,
le relazioni di governatori.
Era diviso in settori (fisco, finanze, attività legislativa, etc), gestiti da funzionari
imperiali reclutati tra i liberti (schiavi da lui stesso liberati) a lui fedeli. Già in età
repubblicana era tradizione delle famiglie importanti affidare agli schiavi o ai
liberti più capaci e fedeli l’amministrazione del patrimonio.
La presenza dei nuovi funzionari suscitò un profondo malcontento tra cavalieri e
i senatori, che si vedevano umiliati perchè emarginati dalla gestione dello Stato.
Uno degli atti più importanti del governo di Claudio fu la concessione della
cittadinanza agli abitanti della Gallia e, per le famiglie di condizione più elevata,
la possibilità di accedere al Senato.
6. RAPPORTi CON IL SENATO
Claudio, seguendo l’operato di Augusto, tentò di stabilire un
rapporto di collaborazione con il Senato, facendo uso dei Senatus
consulta e preservando lo status sociale dei senatori. Claudio fu il
primo imperatore ad accettare membri del Senato provenienti
dalle province, perché desiderò l’apporto delle migliori menti
dell’impero.
Perciò rivide la lista senatoria, introducendo uomini che avessero
maturato meriti anche in provincia. Il maggiore contrasto con il
Senato fu proprio il posizionamento di potere dei liberti-
burocrati.
7. POLITICA RELIGIOSA
Claudio non si mostrò ostile al Cristianesimo ed alle altre
religioni.
Nel 47 d. C. celebrò i Ludi Saeculares dell'ottavo centenario
dalla fondazione di Roma.
Nel 49 ampliò il pomerium, l'antico recinto sacro di Roma,
includendovi l'Aventino e parte del Campo Marzio.
Si mostrò tollerante nei confronti dei culti non ritenuti
pericolosi per l’ordine pubblico. Soppresse il druidismo
nell’impero, con gli Ebrei assunse un atteggiamento liberale
e ristabilì per loro la libertà di culto, ma a Roma espulse
l'intera comunità ebraica.
Verso i cristiani si dimostrò tollerante.
8. Opere PUBBLICHE
Claudio portò a termine opere socialmente
utili e caratterizzate dalla volontà di
innovare l’impero da parte
dell’imperatore.
L’imperatore fece ultimare la costruzione
dell’acquedotto Claudio,
iniziato da Caligola. Fece restaurare
inoltre l’Aqua virgo. Migliorò le vie di
comunicazione in Italia e nelle province
e ne aumentò il numero, con la
costruzione della via Valeria Claudia e
Claudia Augusta. Bonificò la piana del
Fucino con lo scavo di un emissario che
defluiva nel fiume Liri, favorendo lo
sfruttamento agricolo nella regione.
10. MAURITANIA
• La rivolta della Mauretania, che seguì all'assassinio
del re Tolomeo per ordine dell'imperatore Gaio
Caligola, fu soffocata nel sangue dopo quattro duri
anni di lotta (dal 41 al 44). La Mauretania fu divisa in
due province, la Mauretania Caesariensis e quella
Tingitana, che furono affidate ad un procuratore
imperiale.
11. BRITANNIA
• Nel 43 iniziò la conquista della Britannia, quasi un secolo
dopo Gaio Giulio Cesare. Al di là delle ragioni politiche,
economiche e militari della spedizione, non va dimenticata una
considerazione forse più importante, di natura psicologica, e
cioè di provare a tutti di essere il degno figlio del conquistatore
della Germania, Druso.
12. TRACIA E NORICUM
• Claudio decise di annettere la Tracia, che si trovava in una
situazione di anarchia ( dopo l’assassinio del sovrano ), nel 46.
Conquistò i territori liberi fino al Danubio e le regioni di parte
della Rezia e del Noricum. Quindi decise di rafforzare i confini
europei lungo il Reno e fece ammettere alcuni cittadini Galli
all’interno delle magistrature Romane.
13. licia
• La Licia, dove si erano verificati dei disordini, divenne
provincia nel 43. In Oriente, Claudio ricompensò l'amico
Erode Agrippa I per l'aiuto prestatogli in passato, insediandolo
sul trono di Giudea, che dal 6 era una provincia romana.
Questa operazione fa parte dell’installazione di una burocrazia
di funzionari fedeli al Princeps. Alla morte di Agrippa, nel 44,
la Giudea ritornò ad essere una provincia romana,
amministrata da procuratori.
14. SUCCESSIONE AL POTERE
• Messalina, moglie di Claudio, gli dette una figlia, Claudia Ottavia, ed un
figlio cui il padre dette il soprannome di Britannico. Donna di grande
crudeltà, aveva cospirato, insieme al suo amante, il console Gaio Silio, per
uccidere Claudio e prenderne il suo posto. Ma la congiura fu scoperta e la
stessa fu uccisa nel 48. La nuova moglie fu scelta, nipote di Claudio e figlia
di Germanico e pronipote di Augusto. Agrippina aveva un figlio il cui nome
era Lucio Domizio Enobarbo, il futuro imperatore Nerone. Il matrimonio
con Claudio fu celebrato nel 48, ed Agrippina divenne la nuova Augusta,
godendo ora di privilegi senza precedenti. Nello stesso tempo diede inizio
ai suoi intrighi per generare discredito sul figlio di Claudio, Britannico, in
favore di suo figlio Domizio Enobarbo. Ambiziosa e priva di scrupoli,
Agrippina si macchiò di una serie di delitti, servendosi del veleno o di false
incriminazioni. Il figlio Nerone fu adottato da Claudio all'età di tredici anni
(nel 50), quale tutore del più giovane Britannico (di cinque anni più
giovane), ottenendo nel 51 la toga virilis, il titolo di Princeps Iuventutis,
l'imperium proconsolare fuori Roma, mentre nel 53 sposava Claudia
Ottavia, figlia di Claudio.
15. morte
• L’imperatore Claudio morì nel 54 dopo aver mangiato un
piatto di funghi velenosi, datogli da Agrippina e Lucusta.
Agrippina progettò questa congiura per prendere il potere, però
il principato era ormai designato a Nerone.