Analisi della situazione geografica, economico-sociale dell'Africa, condotta dalla classe IIIA IC San Vito Romano, per comprendere i flussi migratori attuali. https://arringo.wordpress.com/2019/01/20/stay-human_iiia-leggiamo-il-presente-studiando_i-conflitti-in-africa/
1. SUD SUDAN
OGGI
Il precedente status di regione autonoma e la forma istituzionale erano garantiti
dall'accordo di pace di Naivasha del 2005 tra gli indipendentisti del sud ed il governo
centrale, che ha posto fine alla seconda guerra civile sudanese, una delle più lunghe del
continente africano: in base all'accordo di pace nel gennaio del 2011 si è tenuto un
referendum regionale per l'indipendenza dal resto della federazione sudanese, che ha
portato, il 9 luglio 2011, alla completa indipendenza del Paese. Il nuovo paese è stato
ammesso ufficialmente all'ONU il 14 luglio 2011, diventandone il 193º stato membro.
CENNI GEOGRAFICI
A nord confina con il Sudan, a est con l’Etiopia, a sud Kenya, l’Uganda e la
Repubblica Democratica del Congo, e a ovest con la Repubblica Centrafricana.
A differenza del Sudan, la maggior parte del territorio dello stato è coperta da foreste
tropicali, paludi e prati. Ci sono molte riserve naturali che ospitano specie migratorie in
gran quantità, come il Parco Nazionale di Bandinglio e il Parco Nazionale di Boma. Il fiume
principale è il Nilo Bianco. Secondo il WWF, esistono diverse ecoregioni Le vaste pianure
e altopiani del Sudan del Sud sono bagnati dal fiume Nilo e dai suoi affluenti. Questo
sistema fluviale corre da sud a nord attraverso l'intera lunghezza della parte
centro-orientale del Paese. Nel cuore del Paese vi è una pianura argillosa, il centro della
quale è occupato da un'enorme regione paludosa nota come Al Sudd (il Sudd). Nel Sudan
del Sud: la Savana Sudanese Orientale (savana) la Foresta nel Nord Congo (foresta
tropicale), il Sudd (paludi) e le Foreste Montane dell'Africa orientale (foreste). Vi sono due
regioni di altopiano molto diverse tra loro. L'altopiano di Ironstone è situato tra lo
spartiacque Nilo-Congo e la pianura argillosa; caratterizzato dalla presenza di inselberg
2. (colline isolate che si innalzano improvvisamente dalla pianura). Lungo il confine con
l'Uganda vi sono imponenti catene montuose con vette che superano i 3000 m. I monti
Imatong culminano con il monte Kinyeti (alto 3187 m), il punto più elevato del Sudan del
Sud. La maggior parte degli abitanti di questo paese hanno conservato i loro credi
tradizionali (religioni animiste), ma una considerevole minoranza degli abitanti è
rappresentata dai cristiani. L'economia del Sudan del Sud è una delle più deboli del
mondo. Carente di infrastrutture, la regione ha anche il più alto tasso di mortalità materna
e analfabetismo femminile. Il mercato si basa sull'esportazione di legname verso l'estero,
lo sfruttamento delle risorse minerarie come petrolio, ferro, rame, cromo, zinco,
tungsteno, mica, argento e oro, la produzione di energia idroelettrica e l'agricoltura,
prevalentemente di sussistenza, e l'allevamento.
LA PACE DI NAIVASHA
L'Accordo di Naivasha il cui nome ufficiale è Comprehensive Peace Agreement (anche
CPA) è un insieme di accordi sottoscritti nel gennaio 2005 dal Movimento per la
liberazione del Sud Sudan e il governo del Sudan il cui scopo è stato quello di terminare
la seconda guerra civile del Sudan.
I termini fondamentali dell'Accordo di Naivasha sono:
● Il Sud avrà autonomia per sei anni, a cui seguirà il Referendum
sull’indipendenza del Sud Sudan del 2011.
● Entrambe le fazioni del conflitto creeranno una forza congiunta di 39.000 unità
se il referendum secessionista deve risultare negativo.
● I proventi del petrolio saranno divisi equamente tra il governo e i ribelli durante
il periodo dei sei anni di transizione.
● I posti di lavoro devono essere ripartiti in base a proporzioni stabilite.
● La legge islamica si applica solo al nord, mentre l'uso della sharia nel Sud deve
essere deciso dall'assemblea eletta.
L'accordo prende il nome da Naivasha, la località del Kenya vicina a Nairobi, in cui si sono
svolti gli incontri nel 2004.
GLI INIZI DELLE GUERRE CIVILI
L'inizio del conflitto fu l'imminente disarmo di membri della guardia presidenziale dell'ex
vicepresidente Riek Machar, di etnia , che il presidente Salva Kiir Mayardit aveva
estromesso nel luglio 2013. Pertanto si temevano possibili conflitti etnici anche tra la
popolazione civile in quanto i due contendenti appartenevano a due diverse etnie.Il 19
dicembre 2013 il campo profughi di Akobo nello Stato federale di Jonglei fu invaso da
2'000 ribelli. Due soldati indiani della Missione delle Nazioni Unite e 20 civili furono uccisi,
gli altri 40 Caschi blu dell'ONU furono ritirati.
3. CENNI STORICI
Esiste scarsa documentazione della storia del Sudan del Sud, fino alla dominazione
egiziana nel nord a partire dal 1820, e le conseguenti retate di schiavi nel sud.
Informazioni anteriori a quel periodo sono rintracciabili principalmente in storie
tramandate oralmente di generazione in generazione. Secondo queste informazioni i
Nilotici - i Dinca e i Nuer - entrarono per primi nel Sudan del Sud attorno al X secolo. I
non-Nilotici, gli Asandè, che vi entrarono nel XVI secolo, vi stabilirono lo stato più grande.
Nel XVIII vi entrarono poi gli Avungada i quali imposero la loro autorità agli Asandè. Gli
Avungara rimasero i predominanti fino all'arrivo dei britannici nel XIX secolo. Le barriere
naturali protessero il popolo dall'avanzata Islamica dal nord e permise loro di conservare
la loro eredità sociale e culturale e le loro istituzioni politiche e religiose.Nel 1947, al
momento dell'indipendenza del Sudan, gli Inglesi cercarono di staccare il Sudan del Sud
dal Sudan e di unirlo all’Uganda. Tuttavia, questo tentativo fu annullato dalla Conferenza
di Giuba del 1947 che unificò il nord ed il Sud del Sudan. Perciò per 64 anni il Sudan del
Sud fece parte del Sudan. Nel giugno del 2008 veniva stimato che la regione meridionale
avesse all'incirca 15 milioni di abitanti, ma problemi con il censimento mettono in dubbio
la precisione di questa stima; la cifra potrebbe arrivare a 17 milioni.
LINGUE PARLATE
Oltre alla lingua ufficiale è parlato l'arabo che funge in alcune situazioni da lingua franca e
circa altre 60 lingue indigene, tra cui le principali sono: dinka, nuer, bari e zande.
IL PERIODO COLONIALE E LE GUERRE CIVILI
Dopo lo stabilimento del dominio inglese in tutta l’Africa orientale alla fine del 1800, il
controllo del Sud Sudan avvenne con la forza e lo spargimento di sangue. Il timore
dell’espansione dell’islamismo nel Sud Sudan, inoltre, costrinse gli inglesi ad adottare
una politica di chiusura e isolamento denominata “Southern Policy” ufficialmente
stabilita nel 1930. Dopo il processo di decolonizzazione del 1954-55, in Sud Sudan si
susseguirono due guerre civili, durate ognuna trent’anni. I conflitti tradizionali tra i
Dinka e Nuer vennero esacerbati.
CAUSE DI UN CONFLITTO PROFONDO?
4. Le cause del conflitto Dinka-Nuer non sempre ben spiegabili sono date da un antico
odio etnico. In quanto pastori, i conflitti inter-comunali più antichi tra queste due
comunità sono nati da fattori geografici e non necessariamente politici. Spesso le due
comunità hanno combattuto a causa della riduzione del bestiame, dei diritti sulla terra
e delle fonti d’acqua, della siccità e del degrado ecologico. Queste cause hanno
influito anche sulla maggior parte dei gruppi etnici in Sud Sudan e non solo Dinka e
Nuer. Tutte le comunità etniche sud sudanesi sono state spesso violentemente
impegnate in guerre di territorio e hanno lottato a causa della scarsità delle risorse
Anche l’ancestrale pratica dei furti di bestiame ha subito le influenze della
colonizzazione attraverso l’introduzione delle armi moderne al posto dei tradizionali
bastoni. Il dominio coloniale inglese nel cercare di esercitare e consolidare il potere
politico, al fine di sfruttare le risorse sfruttò la differenza di identità presente in Sud
Sudan con l’introduzione della divisione sociale delle tribù, secondo la logica dividi et
impera.