Le nuove competenze digitali:
Open Education, Social e Mobile Learning
Tre incontri online per parlarne con i docenti e i collaboratori del Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione (UniFi), del MED e di Bibienne Editrice
http://www.insegnalo.it
http://teach4.us/new-digital-skills
Le nuove competenze digitali:
Open Education, Social e Mobile Learning
Tre incontri online per parlarne con i docenti e i collaboratori del Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione (UniFi), del MED e di Bibienne Editrice
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E-Learning, podcasting e Wikipedia per una didattica costruttivistica in retealfiobonfi
Tesi di laurea sui nuovi strumenti disponibili in rete per realizzare un nuovo tipo di didattica "costruttivistica" che rompe con il tradizionale approccio ex-cathedra per dare spazio nella formazione, all'attivita' e alla consapevolezza del discente e alla riconfigurazione del ruolo di facilitatore del docente.
Ambienti di apprendimento e innovazione didatticainformistica
La vita non è solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività, quindi intendiamo stimolare un diverso modo di essere e agire per favorire una creatività di tipo collaborativo. Siamo ispirati da un'idea di intelligenza collettiva e partecipazione, convinti che ognuno ha esperienze e competenze che possono essere utili a qualcun altro
Barbara Ongaro, preside del Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli interviene al convegno "Smart School. Da consumatori a produttori di conoscenza: reti, metodi e modelli innovativi al servizio della buona formazione dei giovani".
La rivoluzione digitale ha trasformato i modi della fruizione e della circolazione della conoscenza: in questo scenario, qual è scuola che vogliamo? A quali modelli culturali deve essere ispirata la relazione educativa?
La scuola non può evitare di affrontare il cambiamento in modo organico, mettendo al centro lo studente.
In questo contesto i giovani, da consumatori del sapere, diventano produttori del sapere e i docenti sono "attivatori".
Lezione svolta in data 10/X/2009: "Formarsi con l'e-learing", all'interno del corso "Laboratorio di scrittura professionale", Corso di laurea Informatica umanistica, Università di Pisa
Formazione tradizionale e e-learning I processi di apprendimento sono diventati più complessi a causa del sorgere di nuove tecnologie, in particolare Internet. Le possibilità di apprendimento collaborativo aperto e flessibile ha risvegliato l'interesse dei docenti e ricercatori a indagare e comprendere le condizioni e le caratteristiche che i nuovi metodi di apprendimento possono contribuire. Se come docenti possiamo essere soddisfatti circa le possibilità di un cambiamento pedagogico che l'e-learning può portare, non dobbiamo smettere di interrogarci sulla qualità di questi processi di istruzione e di apprendimento. Questo documento analizza i processi di comunicazione e didattica innovativa. Abbiamo pensato a un sistema di categorie che consente l'analisi dell'interazione didattica. E' importante sapere che gli elementi di comunicazione sociale, cognitiva e didattica saranno il nuovo sviluppo dell'apprendimento in ambienti virtuali in modo sempre più efficace. Le nuove forme di comunicazione che coinvolgono la telematica sono una grande sfida, quando concettualizzare ciò che è stato tradizionalmente inteso come comunicazione in materia di istruzione. Uno dei temi più prolifici nella letteratura recente sulla comunicazione del contesto educativo, riguarda l'uso didattico delle nuove tecnologie e quindi non sorprende che una revisione della bibliografia specializzata, rivela molti riferimenti alla concetto di Computer Mediated Communication. Nella progettazione del formato didattico, assumono grande rilevanza le decisioni relative alla definizione degli obiettivi didattici e dei relativi approcci metodologici, alla progettazione delle attività, dei contenuti e delle attività di valutazione. Sono da includere in questa categoria l’organizzazione dei discenti e la definizione delle figure professionali coinvolte nell’erogazione.
Gli obiettivi didattici devono essere specificati chiaramente e resi noti a tutto il gruppo di progetto. Il formato didattico viene progettato, di conseguenza, grazie ai dati raccolti durante lo studio di fattibilità, alle caratteristiche degli utenti e ai vincoli definiti a priori, descritti nel documento di avvio del progetto.
Gli obiettivi possono essere descritti a seconda della modalità più appropriata al contesto.
Una modalità molto diffusa è relativa alla tipica tassonomia “sapere, saper fare, saper essere”.
Un’altra modalità, invece, è legata all’identificazione degli obiettivi generali complessivi del corso, quindi degli obiettivi specifici dei singoli insegnamenti e, infine, degli obiettivi trasversali. Tale classificazione è basata, quindi, sulla tipologia di competenze da acquisire:
Educare alla cittadinanza digitale: dall’analogico al digitale e viceversa. Azioni integrate e dinamiche di informazione/formazione per docenti ed allievi della società della conoscenza. Educazione all’open data. Progettazione di percorsi didattici originali. Orientamento al progetto.
Proposta di un ecosistema didattico funzionale.
E-Learning, podcasting e Wikipedia per una didattica costruttivistica in retealfiobonfi
Tesi di laurea sui nuovi strumenti disponibili in rete per realizzare un nuovo tipo di didattica "costruttivistica" che rompe con il tradizionale approccio ex-cathedra per dare spazio nella formazione, all'attivita' e alla consapevolezza del discente e alla riconfigurazione del ruolo di facilitatore del docente.
Ambienti di apprendimento e innovazione didatticainformistica
La vita non è solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività, quindi intendiamo stimolare un diverso modo di essere e agire per favorire una creatività di tipo collaborativo. Siamo ispirati da un'idea di intelligenza collettiva e partecipazione, convinti che ognuno ha esperienze e competenze che possono essere utili a qualcun altro
Barbara Ongaro, preside del Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli interviene al convegno "Smart School. Da consumatori a produttori di conoscenza: reti, metodi e modelli innovativi al servizio della buona formazione dei giovani".
La rivoluzione digitale ha trasformato i modi della fruizione e della circolazione della conoscenza: in questo scenario, qual è scuola che vogliamo? A quali modelli culturali deve essere ispirata la relazione educativa?
La scuola non può evitare di affrontare il cambiamento in modo organico, mettendo al centro lo studente.
In questo contesto i giovani, da consumatori del sapere, diventano produttori del sapere e i docenti sono "attivatori".
Lezione svolta in data 10/X/2009: "Formarsi con l'e-learing", all'interno del corso "Laboratorio di scrittura professionale", Corso di laurea Informatica umanistica, Università di Pisa
Formazione tradizionale e e-learning I processi di apprendimento sono diventati più complessi a causa del sorgere di nuove tecnologie, in particolare Internet. Le possibilità di apprendimento collaborativo aperto e flessibile ha risvegliato l'interesse dei docenti e ricercatori a indagare e comprendere le condizioni e le caratteristiche che i nuovi metodi di apprendimento possono contribuire. Se come docenti possiamo essere soddisfatti circa le possibilità di un cambiamento pedagogico che l'e-learning può portare, non dobbiamo smettere di interrogarci sulla qualità di questi processi di istruzione e di apprendimento. Questo documento analizza i processi di comunicazione e didattica innovativa. Abbiamo pensato a un sistema di categorie che consente l'analisi dell'interazione didattica. E' importante sapere che gli elementi di comunicazione sociale, cognitiva e didattica saranno il nuovo sviluppo dell'apprendimento in ambienti virtuali in modo sempre più efficace. Le nuove forme di comunicazione che coinvolgono la telematica sono una grande sfida, quando concettualizzare ciò che è stato tradizionalmente inteso come comunicazione in materia di istruzione. Uno dei temi più prolifici nella letteratura recente sulla comunicazione del contesto educativo, riguarda l'uso didattico delle nuove tecnologie e quindi non sorprende che una revisione della bibliografia specializzata, rivela molti riferimenti alla concetto di Computer Mediated Communication. Nella progettazione del formato didattico, assumono grande rilevanza le decisioni relative alla definizione degli obiettivi didattici e dei relativi approcci metodologici, alla progettazione delle attività, dei contenuti e delle attività di valutazione. Sono da includere in questa categoria l’organizzazione dei discenti e la definizione delle figure professionali coinvolte nell’erogazione.
Gli obiettivi didattici devono essere specificati chiaramente e resi noti a tutto il gruppo di progetto. Il formato didattico viene progettato, di conseguenza, grazie ai dati raccolti durante lo studio di fattibilità, alle caratteristiche degli utenti e ai vincoli definiti a priori, descritti nel documento di avvio del progetto.
Gli obiettivi possono essere descritti a seconda della modalità più appropriata al contesto.
Una modalità molto diffusa è relativa alla tipica tassonomia “sapere, saper fare, saper essere”.
Un’altra modalità, invece, è legata all’identificazione degli obiettivi generali complessivi del corso, quindi degli obiettivi specifici dei singoli insegnamenti e, infine, degli obiettivi trasversali. Tale classificazione è basata, quindi, sulla tipologia di competenze da acquisire:
Educare alla cittadinanza digitale: dall’analogico al digitale e viceversa. Azioni integrate e dinamiche di informazione/formazione per docenti ed allievi della società della conoscenza. Educazione all’open data. Progettazione di percorsi didattici originali. Orientamento al progetto.
Proposta di un ecosistema didattico funzionale.
What Should the role of the elected member be in the 21st Century??Bridget Harris
21st Century Councillor sponsored and led a workshop at the myPublicServices conference, asking in the light of new technologies and unprecedented ability for peer-peer communication what role should there be for the elected politician?
School in the Cloud è un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare ragazzi a rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Il nostro progetto prende spunto dai lavori e dalle sperimentazioni di Sugata Mitra, docente della Newcastle University e ha l’obiettivo di creare una scuola dove i ragazzi possano esplorare ed imparare da soli ed insegnare gli uni agli altri grazie alle nuove tecnologie ed Internet. Abbiamo così realizzato, all’interno del Centro di Formazione Professionale Ticino Malpensa di Somma Lombardo, un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare i ragazzi a forte rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie digitali che fanno ormai parte della nostra vita come tablet, wi-fi, App e social network, utilizzando dinamiche di autorealizzazione e auto motivazione, abbiamo riportato gli studenti al centro del processo formativo ed educativo.
anno 2013 - Nuove tecnologie perchè?
Presentazione ai genitori di alcuni cambiamenti all'interno del paradigma di Insegnamento/Apprendimento e di alcuni motivi per cui la scuola di Valrovina ha nel suo progetto di tempo Pieno uno specifico percorso dedicato alle Nuove Tecnologie.
Workshop al Meeting dei Docenti Virtuali ed Insegnanti 2.0.
Come affrontare le moderne sfide di formazione a scuola: ambienti e strategie per l'insegnamento.
La comunicazione nella formazione sta evolvendosi verso nuove modalità di interazione. Dalla riflessività, alla partecipazione attiva, alla costruzione biunivoca di percorsi di formazione e capitalizzazione di significati.
“La comunicazione” come confronto nella corsa generazionale.
1. “La comunicazione” come confronto nella corsa generazionale. Finalità educative del progetto Nella continua e veloce evoluzione della civiltà umana la comunicazione tra le generazioni appare sempre più difficile anche a causa della rapidità con cui le nuove competenze comunicative e sociali sono apprese dalle nuove generazioni. La nuova sfida è rappresentata dal naturale processo di apprendimento continuo nel corso della vita e dalla possibilità di migliorare le proprie competenze comunicative e relazionali .
2. OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO Il progetto si rivolge a genitori e figli ed ha come finalità generale il miglioramento della relazione e della comunicazione transgenerazionale avvalendosi anche di tecnologie multimediali. Genitori e figli sono messi a confronto attraverso l’acquisizione di consapevolezza dei propri stati d’animo, delle proprie emozioni e dei propri bisogni con adeguate e più efficaci modalità comunicative. La comunicazione efficace , l’acquisizione di competenze nell’uso di tecnologie multimediali in particolare i newmedia diventano strumenti validi per avvicinare i genitori ai propri figli , nella gestione del conflitto o del disagio e per comprendere e valorizzare le differenze generazionali e il sistema di valori condivisi.
3. “Metodologie didattiche per l’integrazione di diversi contesti di apprendimento e per la gestione della relazione educativa” la scrittura tra apprendimenti informali e formali I Laboratorio-aula multimediale. “Lo spazio di pensiero e di sviluppo tra parole dette e parole scritte ; costruire un proprio Blog . II Laboratorio-aula multimediale. “Tecniche per produrre testi scritti quali strumenti per la crescita personale”; la narrazione, il racconto autobiografico. III Laboratorio-aula virtuale. Il web come spazio di confronto , di espressione libera, di apprendimento continuo. L’aula virtuale. Il Blog uno spazio di confronto per raccontare e raccontarsi. IV Laboratorio-aula virtuale. “La metodologia e-learning “; utilizzo di lavagne multimediali interattive collegate al web . 3
6. La scuola del successo formativo si ispira a Socrate Il docente pone domande, ma lascia agli allievi il compito di progettare investigazioni adeguate per rispondere alle domande. Così la più antica forma di apprendimento(l’arte della maieutica) inventata da Socrate, pone gli allievi nella felice condizione di essere curiosi, di riflettere sul proprio pensiero e di porre continue domande a cui dovranno trovare le risposte e poi confrontare il loro pensiero con quello di altri compagni e dell’insegnante. 6
7. La scrittura nella scuola tradizionale e la scuola del successo formativo Nella scuola del successo formativo l’ allievo è attore,artefice e protagonista della propria conoscenza, attraverso variegate forme di “scrittura” il docente è animatore facilitatore e promotore di tale percorso La scuola tradizionale propone ,in riferimento alla scrittura,un rigido curriculum e l’insegnante costituisce l’unico depositario della trasmissione della conoscenza attraverso consegne standardizzate. 7
8. Informatica per scrivere. Le nuove forme di scrittura. La scrittura strumento di costruzione del sapere. Costruire un proprio Blog. Strumenti pedagogici: La mappa concettuale Il Web quest. Il forum 8
9. LA MAPPA CONCETTUALE E’: - Una rappresentazione della conoscenza - Uno strumento utile per far emergere i significati insiti nei materiali da apprendere - Rappresentazione della rete di informazioni riguardanti la struttura della conoscenza (Novak, 1984; Novak, 1998) 9
10. La mappa concettuale Consente di farsi carico della propria costruzione del sapere È una strategia di facilitazione dell’apprendimento Favorisce il passaggio dall’apprendimento recettivo all‘apprendimento per scoperta 10
11. Come rendere possibile il successo formativo? Tali competenze, chiamate anche abitudini mentali risiedono in strutture ben precise del cervello si possono insegnare e si possono modificare, se necessario I moderni studi hanno chiarito che gran parte del successo nell'apprendimen-to dipende dalle competenze metacognitive. 11
12. Il cooperative learning 12 L'apprendimento cooperativo coinvolge gli studenti nel lavoro di gruppo per raggiungere un fine comune. Responsabilità individuale Positiva interdipendenza Interazione faccia a faccia Uso appropriato delle abilità nella collaborazione Valutazione del lavoro
13. La didattica metacognitiva Offre agli alunni l'opportunità di : imparare ad interpretare, organizzare le informazioni ristrutturare le informazioni ricevute in classe e nell’ambiente in cui vivono (naturale e sociale) di riflettere su questi processi, per diventare sempre più autonomi nell'affrontare situazioni nuove di apprendimento 13
15. Costruire procedure e percorsi didattici metacognitivi Problem – posing Problem – solving Mappa concettuale Web quest 15
16. Tappe per la costruzione di un web quest Breve introduzione (a partire da una domanda o da un problema da risolvere). Compito da assegnare ai gruppi in collaborazione. Procedimento (che prevede una scheda da compilare e 4 – 5 siti Internet da visitare, scelti dai docenti). Valutazione (con scambio, negoziazione ed autovalutazione delle schede fra i gruppi). Conclusione ( comunicazione di quanto investigato, mediante la presentazione dei lavori al gruppo classe). 16
17. Costruire il proprio Blog La modalità che consente un un’immediato apprendimento delle modalità di costruzione del proprio blogviene suggerito nel web stesso effettuando ad esempio l’accesso a “youtube costruire il blog”… L’attenzione che viene rivolta dal docente nella costruzione da parte degli allievi del proprio blog è nel valorizzare principalmente la costruzione della propria identità e di esprimere unicità e creatività nella produzione personale
18. Le modalità di verifica La verifica e valutazione degli apprendimenti viene effettuata con prove di autovalutazione strutturate e attraverso la produzione di elaborati personali anche in forme multimediali.