Scopo della PNL è darvi le metodologie perché si attui in voi un processo di crescita delle vostre possibilità, per porvi in maniera nuova e più efficace nelle sfide di ogni giorno.
Il Corso tende a descrivere, soprattutto dal punto di vista della NEGOZIAZIONE, quale tipo di attività e relative doti comunicative-gestionali sono richieste a colui che si occupa di reclami e rapporti con la clientela non particolarmente soddisfatta
Troverai 7 tecniche per esercitare la tua assertività. L'assertività è una capacità relazionale che ha a molto a che vedere con l'autostima. Per essere assertivi bisogna iniziare con quest'ultima, ma anche quando l'autostima é di buon livello può continuare a mancare l'allenamento a creare, gestire o chiudere relazioni basate sul rispetto dei propri sentimenti e necessità e quelle dell'interlocutore.
Enjoy.
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Comunicazione efficace: principi e tecniche di basePLS Coaching
Come possiamo comunicare più efficacemente? I presupposti di base per capire, essere capiti e ottenere cosa desideriamo attraverso la comunicazione. Dall'ascolto alla spontaneità: 5 elementi chiave per diventare comunicatori migliori.
L'automatismo ci porta spesso alla negoziazione win loose. Una maggiore consapevolezza e padronanza delle strategie negoziali può accrescere di molto la nostra sfera di influenza nel contesto
Paura da public speaking o public speaking da paura ??
scopri con noi i segreti dell'arte di parlare in pubblico supportati da presentazioni "eccellenti"..per informazioni info@admind.it oppure andreadimartino@admind.it
Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013
Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo.
Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
www.vulcanicamente.it
presentazione nell' ambito del Master in counselling socio-educativo organizzato dall' Associazione Argo in partnership con L' Ifrep di Roma e l' Ateneo Salesiano di Roma
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Sul mercato, come in natura, non vincono le aziende più forti, non vincono le più coraggiose, vincono le aziende che sanno cambiare per adattarsi al contesto.
Il cambiamento oggi è difficile, rapidissimo e richiede concentrazione e motivazioni costanti per permetterci di stare al passo del mercato, delle persone e delle tecnologie. Abbiamo conosciuto molte aziende “forti” che ora non sono più tali perché, sicure della loro “forza”, non hanno messo in conto la necessità di guardarsi intorno per cambiare.
Se ci pensi bene, ogni volta che hai provato a migliorare qualcosa nel tuo business e ci sei riuscito, hai introdotto un piccolo o grande cambiamento che ha funzionato.
Quante volte però questo non è accaduto e hai rimandato, rimandato e rimandato con il risultato di prendere poi atto di una situazione divenuta insoddisfacente?
Vogliamo parlarti di questo, vogliamo aiutarti a individuare nuove prospettive di crescita del tuo business, a ravvivare quella motivazione che, in tempi difficili, può assopirsi.
PRIMO MODULO – h 10.00 – 11.30
Il cambiamento cos’è è come viverlo
motivazione
resistenze
inevitabilità
SECONDO MODULO – h 11.30 – 12.30
Il cambiamento: come gestirlo con successo
come si muove il mercato
le strategie da adottare
i quali aree del business e della comunicazione è più urgente cambiare
TERZO MODULO – h 12.30 – 13.00
Nell’ultima parte del workshop la più preziosa, ti svelerò il segreto della Performance 3D per gestire il cambiamento.
Scopri le prossime date di Change su http://www.srcomunicazione.it/change/
Webinar | Primo colloquio clinico: dall’accoglienza alla definizione del cont...Obiettivo Psicologia Srl
Il primo colloquio clinico ha caratteristiche sue proprie che lo differenziano in maniera tipica da tutti gli altri momenti del percorso psicologico. Più che concentrare l’attenzione sul contenuto, il professionista dovrà essere in grado di orientarsi verso la persona, impegnata in un grande sforzo di comprensione del sé e delle proprie dinamiche interne.
Uno dei fattori che determinerà il futuro impegno del cliente/paziente nel processo di auto esplorazione e che lo porterà a scegliere consapevolmente di intraprendere un percorso psicologico è l’esperienza emozionale che potrà vivere durante il primo incontro.
In tal senso, conoscere le caratteristiche, le peculiarità e poter riflettere, anche attraverso uno strumento, sulle diverse fasi e azioni cliniche che è importante rispettare, permetterà al professionista di strutturare in maniera efficace e funzionale la propria modalità di conduzione del primo colloquio clinico.
Comunicazione efficace: principi e tecniche di basePLS Coaching
Come possiamo comunicare più efficacemente? I presupposti di base per capire, essere capiti e ottenere cosa desideriamo attraverso la comunicazione. Dall'ascolto alla spontaneità: 5 elementi chiave per diventare comunicatori migliori.
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Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
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Sul mercato, come in natura, non vincono le aziende più forti, non vincono le più coraggiose, vincono le aziende che sanno cambiare per adattarsi al contesto.
Il cambiamento oggi è difficile, rapidissimo e richiede concentrazione e motivazioni costanti per permetterci di stare al passo del mercato, delle persone e delle tecnologie. Abbiamo conosciuto molte aziende “forti” che ora non sono più tali perché, sicure della loro “forza”, non hanno messo in conto la necessità di guardarsi intorno per cambiare.
Se ci pensi bene, ogni volta che hai provato a migliorare qualcosa nel tuo business e ci sei riuscito, hai introdotto un piccolo o grande cambiamento che ha funzionato.
Quante volte però questo non è accaduto e hai rimandato, rimandato e rimandato con il risultato di prendere poi atto di una situazione divenuta insoddisfacente?
Vogliamo parlarti di questo, vogliamo aiutarti a individuare nuove prospettive di crescita del tuo business, a ravvivare quella motivazione che, in tempi difficili, può assopirsi.
PRIMO MODULO – h 10.00 – 11.30
Il cambiamento cos’è è come viverlo
motivazione
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inevitabilità
SECONDO MODULO – h 11.30 – 12.30
Il cambiamento: come gestirlo con successo
come si muove il mercato
le strategie da adottare
i quali aree del business e della comunicazione è più urgente cambiare
TERZO MODULO – h 12.30 – 13.00
Nell’ultima parte del workshop la più preziosa, ti svelerò il segreto della Performance 3D per gestire il cambiamento.
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Il primo colloquio clinico ha caratteristiche sue proprie che lo differenziano in maniera tipica da tutti gli altri momenti del percorso psicologico. Più che concentrare l’attenzione sul contenuto, il professionista dovrà essere in grado di orientarsi verso la persona, impegnata in un grande sforzo di comprensione del sé e delle proprie dinamiche interne.
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Approccio focalizzato sulle soluzioni nel coaching e nella consulenza aziendaleFabrizio Pieroni
L'approccio focalizzato sulle soluzioni (Solutions Focus) deriva dal lavoro di Steve De Shazer.
Risolvere un problema del cliente «non significa che il problema del cliente necessiti di un’attenta analisi, e non c’è bisogno di parlarne molto a lungo» , infatti «non c’è bisogno che le soluzioni siano direttamente connesse al problema che vogliono risolvere» (De Shazer)
Corso in recupero del credito Roma | Ni Conciliamo SrlFaithless
corso in recupero del credito organizzato da Noi Conciliamo S.r.l., organismo accreditato con PDG del 14.02.2011 con cui stata disposta l' iscrizione n° progr. 151 del registro degli organismi abilitati a svolgere la mediazione.Roma
Le parole per dirlo: come affrontare le conversazioni difficili in aziendaluciana zanon
Nella vita di tutti i giorni, così come nel mondo del lavoro, esistono momenti in cui si creano delle “impasse comunicative” con chi ci circonda che possono intaccare la nostra qualità della vita, personale e professionale. L'obiettivo è mparare ad affrontare in modo costruttivo le divergenze che se non adeguatamente affrontate si potrebbero trasformare in veri e propri conflitti.
Alla scoperta di neuromarketing e neurobrandingKEA s.r.l.
Neuromarketing è un neologismo creato nel 2002 dallo studioso olandese Ale Smidts per definire l’applicazione al marketing di conoscenze e pratiche proprie delle neuroscienze con l’obiettivo di creare artefatti comunicazionali persuasivi, perché decodificabili facilmente e velocemente dagli interlocutori tipici e in grado di toccarne le corde istintuali e affettive.
Invito alla lettura di Mariano Diotto, Neurobranding. Il neuromarketing nell’advertising e nelle strategie di brand per i marketer, Hoepli, Milano, 2020
Vendita Fonte principale dei redditi dichiarati e forza guida di tutte le organizzazioni, delle idee e del progresso… usata anche per descrivere la più grande professione della storia e la più grande abilità che si possa avere
Similar to Comunicazione efficace nel recupero crediti (20)
2. Credito commerciale
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un prestito a breve termine concesso da un’impresa (fornitore)
ad un’altra impresa o consumatore (cliente)
Il fornitore si priva di un flusso di liquidità immediata con lo scopo di:
1. entrare in un nuovo mercato o con un nuovo cliente
2. mantenere saldo il rapporto con un cliente già fidelizzato
3. adeguarsi agli usi di un determinato mercato
QUADRO FISIOLOGICO
E
3. Patologia del credito
commerciale
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I crediti insoluti determinano un aumento
del rischio d’impresa:
•Riducono il risultato economico d’esercizio influendo
negativamente sul valore del patrimonio netto e
dunque sul capitale sociale
•Creano una situazione di potenziale stress
finanziario
•Peggiorano il “rating” bancario (BASILEA 2)
5. Recupero crediti stragiudiziale
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È un’attività nella quale l’obiettivo è quello di far comprendere al debitore,
mediante una COMUNICAZIONE efficace,
i benefici di una soluzione amichevole
al fine di ottenere il PAGAMENTO.
Per fare ciò occorre NEGOZIARE
6. I canali del recupero
stragiudiziale
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1.Solleciti telefonici
2.Solleciti scritti
3.Visite domiciliari
7. Vantaggi del recupero crediti
stragiudiziale in generale
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1. Più pratiche recuperate (meglio la diplomazia)
2. Riduzione tempi di incasso
3. Abbattimento dei costi
4. Mantenimento rapporto commerciale con il
cliente/debitore
5. Benefici fiscali immediati in caso di esito negativo
MASSIMO RISULTATO CON IL MINIMO
SFORZO
8. Vantaggi del recupero crediti
telefonico
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• Altamente efficace (se fatto con professionalità)
•Consente di lavorare un numero elevato di pratiche in
tempi ridotti
•Consente la flessibilità degli orari
•Permette di lavorare avendo a disposizione appunti e
documenti
•Mette “a pulito” la situazione da presentare al legale o al
service di recupero crediti
•Ha costi ridotti
9. Svantaggi del recupero crediti
telefonico
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• Non sempre è attuabile (irreperibilità o numeri
inesistenti)
• Può essere dannosa se non svolta in modo
professionale
• Offre al debitore maggiori possibilità per negarsi o per
opporre contestazioni
•Elimina l’effetto sorpresa di una eventuale visita
domiciliare
•Vi è un concreto rischio di disimpegno del debitore dagli
impegni assunti
10. La comunicazione in generale
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La comunicazione costituisce una delle espressioni più
importanti dell’essere umano fin dai suoi primi giorni di
vita.
Si può considerare come uno dei bisogni primari
dell’Uomo tanto è vero che si parla di “impossibilità di
non comunicare”.
Tutti possono e sanno comunicare perché la
comunicazione è un fatto naturale ma non tutti sanno
comunicare con efficacia.
Il titolo del nostro seminario è “comunicare in modo
efficace per migliorare il recupero crediti”.
11. E’ impossibile non comunicare
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COMUNICAZIONE VERBALE
Che avviene attraverso l'uso del linguaggio sia scritto che orale.
COMUNICAZIONE NON VERBALE
Che avviene senza l'uso delle parole attraverso vari canali: mimiche fac
sguardo, gesti, posture, andature, abbigliamento.
COMUNICAZIONE PARA VERBALE
Che riguarda soprattutto la voce (tono, volume, ritmo), ma anche le pause,
le risate, il silenzio ed altre espressioni sonore (schiarirsi la voce, tamburel
far suoni) e il giocherellare con oggetti.
12. Definizione tradizionale di comunicazione
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Tradizionalmente, la comunicazione è definita
come
la trasmissione di un’informazione
da parte di un emittente a un ricevente.
14. Glie elementi della comunicazione
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Affinché la comunicazione tra i due “poli” possa avvenire
occorrono i seguenti elementi:
• Un segnale (ad es. la voce)
• Un mezzo (la parola)
• Un codice ovvero un significato convenzionale
• La percezione del segnale da parte del ricevente
•La decodifica del segnale
•Il feedback
15. Paul Watzlawich, studioso della pragmatica
della comunicazione umana ha riformulato
la teoria della comunicazione:
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"La comunicazione è un processo di
scambio di informazioni e
di influenzamento reciproco che avviene in
un determinato contesto”
17. Esempi
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“ Mi ha esposto le sue difficoltà economiche con
chiarezza e dovizia di particolari. Vediamo insieme quale
soluzione è possibile trovare nel rispetto delle regole
aziendali, cosi da continuare la collaborazione”
“ Il problema economico è suo! Se dovessi farmi carico
dei suoi problemi, sarei una banca oppure un ente
assistenziale! Le ho già esposto le mie conclusioni, ad
oggi le margini di contrattazione sono quasi
inesistenti!”
18. I canali della comunicazione
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1. Imperativo
2. Interrogativo
3. Sensoriale
4. Ludico
19. Contesto comunicativo nel
recupero crediti
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Il debitore:
• è consapevole di non aver pagato;
• conosce o intuisce le possibili azioni legali;
• aspetta di sentirsi dire le solite cose del tipo "Se non
paga... saremo costretti a…";
• pensa di dover gestire un rapporto conflittuale, così
spesso non si fa trovare, disattendendo
l’appuntamento telefonico;
• sa di doversi giustificare, per cui il suo atteggiamento
è comunque sulla difensiva;
• è pronto a difendere la sua scelta di non pagare sino
al punto di non ritorno ( “proceda pure per vie legali”)
20. 3 regole da ricordare
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1.Tecnica del positivizzare
2.Tecnica della responsabilizzazione
del debitore
3.Tecnica dell’ascolto (far parlare
l’interlocutore)
21. A) La tecnica della
positivizzazione
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Nel contesto
comunicativo
del recupero
crediti una
frase tipica è:
“Se lei non paga entro X giorni
saremo costretti, nostro malgrado,
a:
Addebitare le spese e gli interessi passivi
Mantenere il blocco degli ordini;
Sospendere la fornitura;
Depositare un decreto ingiuntivo
22. La minaccia di un’azione punitiva è
davvero efficace?
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Meccanismo "punitivo" del tipo mancata azione-
reazione: “se non fai, io ti punisco”
L’azione “punitiva” viene effettuata dal recupero
crediti
A nessuno piace essere punito
Rischio
il debitore si sente
psicologicamente aggredito e
reagisce attivando una sorta di
braccio di ferro
23. Termini positivi
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“Se lei paga domani, avrà il vantaggio di:
Evitare l’addebito di spese e interessi;
Ricevere immediatamente l’ordine sospeso;
Mantenere le attuali condizioni di pagamento
Evitare che la pratica venga messa a contenzioso
con le relative spese.”
24. Vantaggi della positivizzazione
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si responsabilizza il debitore, è lui che decide e può
evitare tutta una serie di reazioni negative
si utilizzano parole con valenza positiva:
NO bloccare, procedere per vie legali
SI evitare, ricevere, mantenere.
si permette alla comunicazione di svilupparsi su livelli
emotivi neutri (l’attenzione si sposta dalle persone al
problema)
25. B) La Tecnica del Responsabilizzare
il Debitore
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Responsabilizzare il cliente significa “portarlo” ad
essere consapevole che il suo comportamento
procura gravi “danni” economici-organizzativi con
costi non previsti e quindi non sostenibili.
26. C) Far parlare l’interlocutore
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Domande chiuse
La fattura n. 35 è stata pagata?
Ci vediamo domani alle 9,00?
27. Esercitare l’ascolto
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L’ascolto è la prima base della comunicazione e influenza
per la massima parte il successo di una comunicazione.
E’ un processo che coinvolge il corpo, la sfera emotiva e la
mente:
• UDIRE: la ricezione passiva dei suoni
• SENTIRE: il coinvolgimento emotivo
• ASCOLTARE: è l’esercizio volontario di percepire e
interpretare il messaggio
SEGRETO: tanto più saremo capaci di ascoltare e
tanto più saremo in grado di far aprire il nostro
interlocutore
29. Consigli per essere nell’ascolto
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• Evitare di cadere nelle trappole emotive
• Fare domande per approfondire
•Non interrompere mai l’interlocutore né fare
obiezioni
•Dare segnali di attenzione con cenni verbali
• Prendere appunti e non fidarsi solo della
memoria
•Essere pazienti e tenere sotto controllo le
emozioni
•Riepilogare quanto detto dall’interlocutore
31. La Negoziazione
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“Processo di relazione ove due o più parti
cercano di trovare un accordo su un risultato
reciprocamente accettabile” Druckman;
“Processo in cui due o più parti si parlano nel
tentativo di comporre i loro opposti interessi”
Pruitt;
“Processo di interazione con il quale due o più
parti in conflitto cercano di massimizzare i propri
interessi con un’azione congiunta” Sebenius
32. Tipi di negoziazione
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La negoziazione competitiva (ripartitiva)
- le parti (o almeno una parte) trattano
cercando di imporre la propria posizione.
- procedura negoziale ove il risultato è a
“somma zero”: il risultato positivo di una parte
si contrappone al risultato negativo dell’altra
parte.
- Si tratta della negoziazione “win-lose”
33. Tipi di negoziazione
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La negoziazione collaborativa (generativa)
- Si fonda sulla possibilità di trovare in una o
entrambi le parti aspetti collaborativi
-Si parla di negoziazione win-win, con parti
parimenti vincitrici in quanto in grado di
individuare risultati comunemente soddisfacenti.
- La negoziazione collaborativa ha un risultato a
“somma variabile”.
34. 3 momenti per una negoziazione
Win - Win
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1. Prima della
negoziazione
2. Durante la
negoziazione
3. Dopo la negoziazione
35. Prima della negoziazione
(pianificazione)
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Definire l’obiettivo
Sviluppare la strategia
Definire quale dovrà essere “il tono” della
negoziazione
Analizzare la situazione ed il contesto
Specificare e raccogliere le informazioni utili
Valutare i rapporti di forza/debolezza
Disporre di un “mandato negoziale”
36. Durante la negoziazione
(comunicazione)
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Creare e mantenere le condizioni per una
comunicazione aperta e costruttiva
Attuare un ascolto empatico per cercare di
capire l’interlocutore
Fare il più possibile domande aperte per
raccogliere il maggior numero di elementi utili e,
se necessario, rivedere la propria strategia
Valutare costantemente se i rapporti di forza
si mantengono equilibrati
Cercare di trovare soluzioni creative
37. Dopo la negoziazione
(valutazione dei risultati)
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Esplicitare quanto si è concesso all’altro per
un interesse comune;
Riconoscere all’altro con onestà ciò che ha
fatto di positivo nella negoziazione;
Documentare l’accordo raggiunto;
Dare seguito rispettando gli impegni presi;
38. Alcuni concetti utili
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In una negoziazione il più forte è colui che
riesce generare consenso nell’altro per arrivare
ad un accordo win-win;
A volte, le negoziazioni sono condizionate
dalla “posizione” assunta da una delle parti;
Gli interessi delle parti sono tutto ciò che
rende importante qualcosa per qualcuno;
Saper cogliere i reali “interessi” dell’altro
significa andare al cuore delle questioni.
39. La tecnica delle domande
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Le domande giuste, formulate senza
aggressività e in modo assertivo:
Coinvolgono l’interlocutore
Individuano i punti deboli e le
resistenze dell’interlocutore
Offrono informazioni da utilizzare
nel piano di argomentazione
40. Domande con doppia proposta
positiva
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L’interlocutore viene posto di fronte a DUE SOLE
ALTERNATIVE
per aumentare l’efficacia persuasiva delle domande
per pilotare le risposte in modo stringente
Vantaggi
abbrevia i tempi e facilita la
decisione del debitore
aiuta a condurre il colloquio
secondo il piano di argomentazione
41. Consigli
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Fare prima le domande che aiutano a creare
un’atmosfera positiva.
Evitare di porre la domanda e dare direttamente la
risposta
Evitare di fare più domande contemporaneamente
42. Segreti di un buon approccio
negoziale
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1. Per un recuperatore di crediti un NO non è una risposta ma è
la base di partenza di una trattativa
2. Usare strategicamente i silenzi (muta eloquenza)
3. Quando la trattativa rischia di arenarsi è decisivo proporre una
nuova opzione che non verrà scelta
4. La tecnica del “buono” e del “cattivo”: l’impiegato è il “buono” e
il legale dell’azienda è il “cattivo” (e viceversa)
5. Comunicare subito al debitore l’importo dovuto
6. Sviare o neutralizzare le situazioni compromettenti
7. E’ sempre utile persuadere il debitore di trovarsi in una
situazione meno favorevole di quella in cui effettivamente si
trova.
8. Mai dare del “tu” o solidarizzare con il debitore
43. La preparazione della
telefonata
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Postazione comoda e isolata dai rumori
Presentazione (script)
Studio della pratica
Avere sotto mano tutti i dati che servono
Dove e quando chiamare (scadenzario dei
ripassi)
Prefissare gli obiettivi della telefonata
44. Gli obiettivi della telefonata
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1. Recuperare il credito
2. Ottenere un riconoscimento
di debito (con eventuale p.d.r.)
3. Verificare i motivi del mancato
pagamento per valutare le
azioni successive da
intraprendere
45. Art. 642, comma 2, c.p.c.
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L'esecuzione provvisoria può essere
concessa anche se vi è pericolo di
grave pregiudizio nel ritardo, ovvero
se il ricorrente produce
documentazione sottoscritta dal
debitore, comprovante il diritto fatto
valere.
47. Tipologie economiche di debitori
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- la preparazione è bassa
- è abbastanza facile parlare col diretto interessato
o il coniuge
- impossibile ottenere il fallimento
- l’obbligato risponde col proprio patrimonio
personale
- la capacità economica di resistere con legali di
fiducia è generalmente scarsa
A) Persona fisica
48. Tipologie economiche di debitori
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- la preparazione è media
- si ha a che fare direttamente col titolare o
l’amministratore
- difficile ottenere il fallimento
- l’imprenditore risponde col proprio patrimonio
personale
- la capacità economica di resistere con legali di
fiducia è generalmente medio-bassa
B) Piccola impresa
49. Tipologie economiche di debitori
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- la preparazione è alta
- difficilmente si ha a che fare direttamente col titolare o
l’amministratore
- si parla in genere con la segretaria che assicura di
riferire
- è possibile ottenere il fallimento
- l’impresa (società di capitali) risponde col suo solo
patrimonio
- la capacità economica di resistere con legali di fiducia è
generalmente molto alta
C) Grande impresa
50. Tipologie economiche di debitori
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- Il recupero dei crediti verso enti pubblici segue logiche
e tempistiche del tutto diverse da ogni altro recupero
D) Ente pubblico
51. Tipologie sociologiche di
debitori
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E’ quel debitore che:
- dimentica le bollette sotto pile di fogli e documenti
sulla scrivania
- porta le RI.BA. in banca 10 giorni dopo la
scadenza
- promette ma poi si dimentica COSA ha
promesso, e spesso anche a CHI
Procedere nei suoi confronti:
- si deve avere la pazienza e l’avvertenza di accompagnarli
nell’esecuzione della loro obbligazione
52. Tipologie sociologiche di
debitori
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E’ quel debitore che:
- si trova in serie difficoltà grazie alla sua
disorganizzazione sostanziale inettitudine nel
gestire le sue economie personali o aziendali
- è incapace di valutare il pericolo che sta correndo
e le conseguenze delle loro azioni
Procedere nei suoi confronti:
- fanno perdere molto tempo
- si deve essere molto determinati e rapidi, senza farsi prendere dalle
spire fumogene del soggetto
53. Tipologie sociologiche di
debitori
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E’ quel debitore che:
-si fa difendere dal suo avvocato o
commercialista
( ma anche da moglie, da un genitore ecc)
- difficilmente compare all’esterno
direttamente
Procedere nei suoi confronti:
- chiarire subito la situazione con l’intermediario di turno, per capire se
ci sono effettivamente la volontà e le risorse finanziarie per risolvere il
problema o meno
-altrimenti si rischia di perdere tantissimo tempo e di dare modo al
debitore di mettere in salvo il poco attivo che ancora aveva
54. Tipologie sociologiche di
debitori
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E’ quel debitore che:
- è un poveraccio, sostanzialmente onesto, a cui sono
successe una o più disgrazie dalle quali non riesce a sollevarsi
- essendo persona per bene, cerca di ottemperare comunque ai
suoi obblighi indebitandosi
- la conseguenza è quasi sempre il protesto
Procedere nei suoi confronti:
- le possibilità di recupero su tali soggetti sono scarse
- tuttavia, se si va loro incontro con un piano di rientro in piccole rate
faranno di tutto per rispettarlo in alternativa saldo e stralcio
55. Tipologie sociologiche di
debitori
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E’ quel debitore che:
- è in difficoltà, ma è molto organizzato e sa
calcolare i rischi che corre e fino a che punto
può spingersi
- normalmente è abbastanza preparato
Procedere nei suoi confronti:
- la tecnica giusta è quella di mostrare la maggiore convenienza a
saldare il nostro insoluto piuttosto che altri creditori
- comporta spesso possedere una buona preparazione tecnico-
giuridica
56. Tipologie sociologiche di
debitori
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E’ quel debitore che:
- vive al di sopra dei propri mezzi
-magari è anche una persona intelligente, che
pensa in
grande, ma all’atto pratico non è capace di
consolidare
quello che eventualmente riesce a conseguire
- finisce invariabilmente protestato
Procedere nei suoi confronti:
- c’e qualche possibilità di successo solo se esiste e si riesce a
individuare un loro punto debole (la moglie, del tutto ignara dei traffici
del marito; il circolo esclusivo a cui è iscritto; la possibilità di fallire)
57. Tipologie sociologiche di
debitori
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E’ quel debitore che:
- è il professionista dell’insoluto, quello che vive
fregando la gente
- è pluriprotestato, a volte anche in maniera
piuttosto astuta
Procedere nei suoi confronti:
- non ha nulla da perdere, neppure la dignità
-in genere, non c’è modo di recuperare su questi soggetti
- bisogna tutelarsi preventivamente
58. Ricerca del contatto col debitore e
sua identificazione
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Non sempre il debitore è lì che aspetta la nostra telefonata….
Cosa fare in caso di:
•Linea libera ma nessuno risponde
•Linea occupata
•Numero inesistente
•Si riesce a parlare con un terzo (familiare o
dipendente)
•Le interferenze, i filtri e le assenze sistematiche
•Si riesce a parlare con il debitore che rifiuta il
dialogo o la richiesta
59. Scaletta della telefonata
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1. Saluto, presentazione flash, accertamento dell’identità
dell’interlocutore (trasmettere l’idea della mia professionalità)
2. Presentazione della società creditrice
3. Motivazione della telefonata
4. Conferma della posizione debitoria (se primo contatto
verbale)
5. Ricerca motivazioni mancato pagamento (clima distensivo,
“non sposare la causa”, coinvolgere il debitore)
6. Chiarimenti e superamento di eventuali contestazioni
7. Chiusura – conferma modalità e tempi di pagamento
8. Saluti
60. Le contestazioni
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Il debitore afferma di aver già pagato
Consegna incompleta, servizio non ultimato
Contestazione sul lavoro svolto (es.: appalto)
Accordi verbali con l’agente sui tempi di pagamento
Il prodotto non serve più e si desidera sostituirlo
Il debitore dato il tempo trascorso non si aspettava più di vedersi
richiedere il pagamento
61. Le obiezioni
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Mancanza di liquidità
Sono già d’accordo con il rappresentante, pago a lui
Sono già d’accordo col titolare, passerò a pagare la prossima
settimana
Per una cifra così piccola non credo che l’avvocato farà gli atti
Attualmente non abbiamo disponibilità ma tra 3 mesi potremo
pagare
Stiamo attendendo un grosso pagamento da ente
pubblico/grande azienda
Attività cessata (soc. persone o ditta individuale)
Perdita di lavoro/Dissesto finanziario/Malattia/Lutti
62. Brevi cenni di comunicazione
scritta
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Pro-memoria (caring)
Crescente intensità del sollecito, da “soft” a
pre-legale
Personalizzazione del sollecito scritto
Allegazione e/c
Richiesta di riscontro scritto
63. Esempio sollecito soft
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Sollecito “soft”
Note
In questa fase non vengono richieste spese accessorie e interessi
C’è la possibilità che si tratti di un mero disguido o una dimenticanza veniale
Le lettere devono essere personalizzate sul debitore che le riceve
Nell’eventualità che il pagamento sia già stato effettuato, richiedere le prove (n. C.R.O. o copia
contabile del bonifico)
Spett.le
Oggetto: fatt. n….. del…..
Gentile Cliente,
ad oggi non abbiamo ancora ricevuto riscontro della fattura in oggetto e pertanto La invitiamo con
cortese sollecitudine a provvedere al pagamento, utilizzando i dati riportati nella fattura in Suo
possesso.
Qualora la fattura originale non fosse più in Suo possesso, La invitiamo a richiederne copia
conforme e, nel frattempo, ad effettuare un bonifico bancario alle seguenti coordinate
IBAN……………….
Qualora il pagamento fosse già stato effettuato, La preghiamo di fornirci, per fax o e-mail, gli
estremi del pagamento.
Distinti saluti
Firma
64. Esempio sollecito formale
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Sollecito “deciso”
Oggetto: sollecito di pagamento
La ns. società risulta creditrice nei Vs. confronti della somma di euro……,
oltre agli interessi e spese, e segnatamente:
Quanto ad € ….., in linea capitale come corrispettivi per le fatture…
Quanto ad € …..per spese insoluto
Quanto ad € …. per interessi
Vi invitiamo, pertanto, a voler cortesemente provvedere al pagamento con
bonifico bancario sul c/c accesso presso …………. a favore di ……. alle
seguenti coordinate IBAN……, di cui allegare copia della contabile e inviare
per fax/email a…….
Il presente invito costituisce formale costituzione in mora ai sensi dell’art.
1219 cod. civ.
Distinti saluti
Firma
1 nostra esperienza pratiche di recupero nelle quali il nostro cliente non conosce affatto il proprio cliente. Occorre responsabilizzare al massimo la rete degli agenti affinchè raccolga il maggior numero di informazioni sul debitore (andamento generale dell’attività, proprietà, istituti bancari con i quali ha rapporti, clienti che fornisce, se i suoi beni sono in leasing o meno ecc.) e questo lavoro deve essere svolto a monte, quando i rapporti sono ancora in bonis perché quando si entra in contenzioso ormai è troppo tardi.
2 in un contesto economico come quello attuale è necessario vigilare attentamente sulla situazione dei nostri clienti e non solo su quelli “nuovi” ma anche su quelli “storici”. Importanza report andamentale sui pagamenti e report finalizzate all’azione di recupero giudiziale.
3. La fattura non è prova del credito
4. Consulenza in prevenzione mediante adozione di apposite clausole contrattuali
Ponete l’attenzione sui due termini COMUNICAZIONE EFFICACE perché poi su di essa ci torneremo tra poco
TELEFONO POCO USATO DAI LEGALI CHE PREFERISCONO SCRIVERE RACCOMANDATE
SPIEGARE COS’è UNA VISITA DOMICILIARE
ILLUSTRARE L’IMPORTANZA DI COMBINARE QUESTI TRE ELEMENTI (AZIONE COMBINATA)
Quali sono i vantaggi del recupero crediti stragiudiziale rispetto a quello giudiziale?
Col recupero crediti stragiudiziale, quindi, il cliente può raggiungere il massimo risultato con il minimo investimento, sia in termini di tempo che di denaro, ottenendo in pratica i seguenti benefici:
- aumento esponenziale delle chances di recupero;
- notevole riduzione dei tempi di incasso e di riscossione;
- abbattimento dei costi;
- possibilità di preservare il rapporto commerciale con il debitore;
- possibilità di ottenere subito i benefici fiscali della perdita su crediti in caso di esito negativo.
- Secondo voi qual è la forma di comunicazione più importante nel momento in cui tentiamo di recuperare un credito per telefono? Sicuramente quella verbale è molto importante perché riguarda il contenuto del ns messaggio (voce del Tom Tom) ma la più importante è quella paraverbale perché è quella che maggiormente consente di trasmettere emozioni. Per emozioni intendiamo sicurezza e professionalità, attenzione, empatia, collaborazione
Come abbiamo detto in precedenza il recupero crediti stragiudiziale presuppone la capacità di comunicare adeguatamente con il debitore affinchè questi comprenda che il pagamento è la soluzione migliore, o quanto meno, la meno peggio alla quale egli possa andare incontro.
Vorrei che ci concentrassimo sull’importanza del COMUNICARE anche se in questa sede non possiamo certamente essere esaustivi sulla complessità della materia, ci limiteremo a porre attenzione ad alcuni aspetti
secondo questa premessa, un processo di comunicazione prevede l’esistenza di una persona che invia un messaggio e di una persona alla quale il messaggio è indirizzato
Si può dire che la comunicazione è un processo circolare…il feedback è la cosa più importante: se non ho la conferma che il mio interlocutore abbia ricevuto e decodificato il messaggio allora non c’è comunicazione ma un semplice scambio univoco di informazioni tra A e B senza che A verifichi che il suo messaggio sia stato effettivamente recepito e compreso da B
Per questo arriviamo alla definizione moderna di comunicazione elaborata da un gruppo di psicologi americani che dice:
Poniamo l’attenzione sul concetto di influenzamento reciproco e di contesto
-Poiché ogni messaggio che A invia a B – e viceversa – è strettamente dipendente dal messaggio che lo ha preceduto e condiziona il messaggio che lo seguirà, si può dire che ogni messaggio da A a B e da B a A costituisce un’interazione
Esempio: incidente stradale
Chiedere quale esempio è quello positivo e perchè
Ogni risposta del cliente/debitore è condizionata dal modo in cui lui percepisce e decodifica il messaggio. Per concludere, è importante essere consapevoli del linguaggio relazionale – come viene trasmesso il messaggio – soprattutto dato il contesto particolarmente negativo in cui avviene lo scambio. Infatti, l’incontro o la telefonata, nel nostro caso avviene perché una delle parti, il cliente, è venuta meno a un accordo preso. Dati i presupposti, il cliente si viene a trovare in una situazione disagevole e a elevata carica emotiva, quindi già molto sulla difensiva
Appunti scritti
Nel precedente paragrafo si è fatto cenno al fatto che ogni comunicazione è inserita in un determinato contesto. Per quanto riguarda il recupero crediti, il campo di azione, cioè il contesto all’interno del quale si sviluppa l’interazione, è estremamente delicato
Data la premessa, è evidente come il contesto comunicazionale del recupero crediti abbia un'alta componente di emotività, che facilmente dirotta la comunicazione su piani conflittuali o di contrasto
Nel precedente paragrafo si è fatto cenno al fatto che ogni comunicazione è inserita in un determinato contesto. Per quanto riguarda il recupero crediti, il campo di azione, cioè il contesto all’interno del quale si sviluppa l’interazione, è estremamente delicato
Data la premessa, è evidente come il contesto comunicazionale del recupero crediti abbia un'alta componente di emotività, che facilmente dirotta la comunicazione su piani conflittuali o di contrasto
magari puoi chiedere quali sono di solito le misure che prendono SE NON viene fatto il pagamento
es.: se non paga entro 5 giorni passeremo la pratica al legale!
nessuno ama essere oggetto di punizione, anche se consapevole di aver combinato una “marachella”
paradossalmente il debitore da colpevole diventa vittima
La comunicazione ci permette di esprimere lo stesso concetto di azione-reazione anche in TERMINI POSITIVI
Innescando un meccanismo di tipo premiale e non punitivo. Il messaggio intrinseco è il medesimo: RECUPERARE IL CREDITO ma la formulazione del messaggio viene percepita in modo completamente diverso
Eliminare “no”, “non posso”, stimoli negativi che possono irritare, in modo conscio o inconscio, il nostro interlocutore ponendo forti barriere alla negoziazione
Appunti scritti
Il primo tipo di domanda è circostanziato, si riferisce ad una circostanza in particolare ed è utile se vogliamo “verificare” una data circostanza precisa.
Ma se vogliamo che l’interlocutore parli gli dobbiamo porre domande aperte che gli permettano di esprimere le proprie opinioni e le proprie emozioni
L’importanza di esercitare l’ascolto: i manager vengono scelti più per la loro qualità di ascoltare che per quella di parlare.
La comunicazione ci permette di esprimere lo stesso concetto di azione-reazione anche in TERMINI POSITIVI
ANSIA Si teme ad esempio di dimenticare qualcosa
IPOTIZZARE Non si ascolta ciò che l’interlocutore dice ma si ipotizza ciò che sta pensando
GIUDICARE Si annulla l’ascolto quando si cerca di inquadrare l’interlocutore (truffatore, arrogante, maleducato)
FILTRARE Si ascoltano solo alcuni aspetti della comunicazione (es. ho pronto l’assegno ma non riesco a vendere i vs prodotti)
CONCORDARE Si è sempre d’accordo con l’interlocutore
OPPORSI
DARE CONSIGLI E SOLUZIONI prima di aver ascoltato interamente la situazione dell’interlocutore
L’attività di recupero crediti stragiudiziale è sostanzialmente un atto di negoziazione per arrivare alla definizione del pagamento senza adire le procedure legali. In altri termini al debitore dobbiamo “vendergli” l’idea che è arrivato il momento di pagare immediatamente o di effettuare un piano di rientro evidenziandogli i vantaggi derivanti da questa scelta
Le negoziazioni possono essere classificate in base al criterio che riguarda l’atteggiamento delle parti.
Tale impostazione crea una procedura negoziale ove il risultato è a “somma zero”: il risultato positivo di una parte si contrappone al risultato negativo dell’altra parte. Si tratta della negoziazione “win-lose”
- Si fonda sulla possibilità di trovare in una o entrambi le parti aspetti collaborativi, aperti al ragionamento fattuale, volto alla ricerca dei reali interessi e non fermi a posizioni spesso di sterile principio.
Contesto – se esistono valori comuni su cui costruire
Mandato negoziale – aver concordato i margini della trattativa
A volte, le negoziazioni sono condizionate dalla “posizione” assunta da una delle parti – una posizione è una soluzione predeterminata che limita la creatività nel trovare soluzioni alternative
Chi, nell’argomentare, sa porre –nel modo giusto-molte domande, sarà in grado di condurre la discussione e di convincere maggiormente di che, invece, esegue il colloquio con una serie continua di affermazioni, anche se brillanti
“…allora sig. Bianchi, passa domani mattina per il saldo oppure preferisce nel primo pomeriggio?”
per essere maggiormente efficaci e ottenere il massimo risultato, le domande non devono dare la sensazione di un interrogatorio pressante, ma essere formulate nel modo più soft – anche se più determinato possibile
Fare prima le domande che aiutano a creare un’atmosfera positiva. (invece che chiedere “perche non è stata fatto un qualcosa”? e preferibile puntare su “come si può trovare una soluzione al problema)
Evitare di porre la domanda e dare direttamente la risposta: “Perché non ha risposto alla nostra raccomandata di sollecito? Certamente perché la ritiene inutile”
Evitare di fare più domande contemporaneamente
Ad esempio un piano di rientro particolarmente gravoso può servire a ottenere una chiusura immediata con uno sconto sulle spese accessorie
3. In concreto, se stiamo discutendo su una contestazione, oggettivamente pertinente, non dobbiamo mai dimenticare che se è problematico affrontare il giudizio per il creditore, lo è di più per il debitore
(il rischio non è tanto quello di fallire il recupero, ma di essere portati in giro per settimane senza concludere niente)
quando ha ormai passato il fosso e gettato la maschera, non vi è più nulla da fare
La presentazione può apparire come un aspetto banale ma al contrario un momento fondamentale. Come in ogni altra occasione sociale i primi 30 secondi sono spesso quelli decisivi. La presentazione telefonica, difettando dell’elemento visivo, è sicuramente molto più difficile di quella personale. E’ BENE AVERE LE IDEE CHIARE SU CHI SIAMO E COME VOGLIAMO APPARIRE. Come ci si presenta? Nome e cognome e nome azienda se si è dipendenti. Il titolo di studio lo eviterei a meno che uno non possa fregiarsi del titolo di dottore. Poi passeremo a enunciare sinteticamente la propria qualifica ad es.: collaboratore di… addetto al recupero crediti, responsabile area finanza e controllo, credit manager, responsabile amministrativo/a ecc. Poi mi dovrò accertare dell’identità del debitore o chiedere che mi passino la persona interessata chiedendo se in quel momento è possibile parlare
CONFERMA POSIZIONE DEBITORIA. Importante quanto la presentazione. E’ un momento delicato perché devo notificare al debitore la sua condizione debitoria nei confronti dell’azienda per la quale lavoro o che mi ha dato incarico. Occorre quindi essere preparati sulla pratica avendo a disposizione tutta la documentazione necessaria a comprovare il credito. Naturalmente si partirà cercando di creare un clima distensivo e collaborativo (es. mi conferma di aver ricevuto la merce regolarmente, penso possa essere soddisfatto del lavoro che la nostra azienda ha svolto per voi ecc.) Le notifica dello stato debitorio può avvenire in forma affermativa o negativa --- mi risulta che la Rossi srl abbia un credito verso la sua azienda di € …. Oppure Le risulta un debito verso la Rossi srl dell’importo di € …?
ACCERTAMENTO DEL MANCATO PAGAMENTO, COINVOLGIMENTO DEL DEBITORE E RICERCA INFORMAZIONI UTILI AL RECUPERO. Nel credito commerciale non è infrequente che il debitore riversi addosso all’operatore del recupero crediti un vero fiume in piena di contestazioni e obiezioni…occorre lasciar sfogare questo fiume senza fare polemica e ancor meno arrivare a battibecchi: cercare di instaurare un clima distensivo e non di aggressività. Cercare di assumere una posizione di terzietà rispetto al problema, non “sposare la causa”
LA CHIUSURA E L’ACCORDO SULLE MODALITA’ DI PAGAMENTO. Accertato lo stato debitorio, verificati i motivi del mancato pagamento, superate e isolate le eventuali obiezioni
Meglio così allora sarà in grado di fornirci il cro del bonifico o altra prova…se incomincia a dire che ha pagato al rappresentante allora c’è da preoccuparsi…
Verificare la fondatezza della contestazione qualora non si conosca la vicenda nel dettaglio. Richiedere comunque il pagamento parziale della merce ricevuta
Contestazione di modesto valore rispetto al valore appalto. Fare presente che non si è ricevuta alcuna contestazione scritta
Purtroppo capita che il venditore si sbilanci ma sta al cliente/debitore dare la prova dell’accordo e in mancanza di prova scritta sarà ben difficile
Spesso il cliente è stufo del prodotto e adduce scuse ridicole (non ha mai funzionato bene) Occorre che l’addetto al recupero smascheri