Slide dell'intervento presentato al Convegno delle Stelline 2016 (http://www.convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=4), che presenta, con alcune riflessioni, i risultati dell'indagine - condotta dal Gruppo di studio AIB sull'Information Literacy - sulle attività di information literacy svolte negli ultimi anni dalle biblioteche pubbliche.
(Information) literacy. Cosa insegnare nella biblioteca pubblica?Sara Chiessi
Presentazione dell'intervento tenuto al salone del libro di Torino il 16 maggio 2016: http://www.editricebibliografica.it/evento-la-biblioteca-come-laboratorio-di-information-literacy-2948.html
Misurare il valore è possibile? La valutazione d'impatto delle bibliotecheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al 16. workshop Teca del mediterraneo, "Costruire comunità nel presente per creare futuro: il nuovo ruolo delle Biblioteche e dei Centri di documentazione"
Nuove competenze per una Information literacy sensibile al divenire dell ecos...Laura Testoni
Slide presentate al Convegno "Bibliotecari al tempo di Google", Milano 17-18 marzo 2016. Illustrano il "framework for information literacy for higer education" rilasciato a gennaio 2016 da ACRL (Association of College and Research Libraries, divisione dell'ALA American Library Association).
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
(Information) literacy. Cosa insegnare nella biblioteca pubblica?Sara Chiessi
Presentazione dell'intervento tenuto al salone del libro di Torino il 16 maggio 2016: http://www.editricebibliografica.it/evento-la-biblioteca-come-laboratorio-di-information-literacy-2948.html
Misurare il valore è possibile? La valutazione d'impatto delle bibliotecheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al 16. workshop Teca del mediterraneo, "Costruire comunità nel presente per creare futuro: il nuovo ruolo delle Biblioteche e dei Centri di documentazione"
Nuove competenze per una Information literacy sensibile al divenire dell ecos...Laura Testoni
Slide presentate al Convegno "Bibliotecari al tempo di Google", Milano 17-18 marzo 2016. Illustrano il "framework for information literacy for higer education" rilasciato a gennaio 2016 da ACRL (Association of College and Research Libraries, divisione dell'ALA American Library Association).
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
Biblioteche per tutti? Imparare dal passato e riflettere sul presenteAnna Galluzzi
Il contributo è dedicato a un'analisi storica, sociale e biblioteconomica del ruolo delle biblioteche pubbliche, al fine di suggerire nuove chiavi di comprensione sul dibattito attuale e sulle azioni che le biblioteche possono mettere in atto.
La prima parte dell'incontro ripercorrerà l'evoluzione della struttura e delle funzioni delle biblioteche pubbliche negli ultimi 15-20 anni, con riferimento alle esperienze sia straniere che italiane.
Verranno quindi analizzate le conseguenze della crisi economica e della rivoluzione tecnologica sulla storia più recente delle biblioteche pubbliche, passando in rassegna le attuali sfide e minacce alla loro sopravvivenza.
Anche attraverso la presentazione di esempi, vicende e casi, ci si interrogherà su potenzialità e difficoltà insite nel percorso che va dalla biblioteca tradizionale a quella sociale per arrivare infine a quella partecipativa.
I modelli di riferimento recentemente adottati dalle biblioteche pubbliche verranno approfonditi alla luce di due differenti chiavi di lettura:
1. lo status della biblioteca pubblica all'interno del comparto dei servizi pubblici e del welfare;
2. il dibattito sulle funzioni della public library nell'America degli anni Settanta
Nell'ultima parte dell'incontro si individueranno alcune possibili strategie e linee di azione che le biblioteche pubbliche possono mettere in atto sia a livello gestionale che sul piano dell'azione politica e sociale.
Manifesto AIB per l'Information LiteracyLaura Testoni
Perchè l'Information Literacy è importante, chi se ne sta occupando, cosa possono fare biblioteche e bibliotecari. Un Manifesto dell'Associazione Italiana Biblioteche
Information literacy contemporanea nella biblioteca accademicaLaura Testoni
Slide presentate al convegno Palazzo Stelline "La biblioteca in-forma: Digital reference, information literacy e-learning" (Milano 15-16 marzo 2018). Titolo: Quale information literacy contemporanea nella biblioteca accademica? Una riflessione rea infosfera informativa in mutamento, nuovi paradigmi didattici e Terza missione.
Servizi di reference e assistenza al pubblicospanero
LA BIBLIOTECA PUBBLICA E IL TERRITORIO: CORSO DI AGGIORNAMENTO PER BIBLIOTECARI E VOLONTARI NEL NOVARESE I servizi di reference e assistenza al pubblico
New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Present and future of public libraries under the today's threats and opportunities.
Presente e futuro delle biblioteche pubbliche di fronte alle minacce e opportunità dell'oggi.
Biblioteche pubbliche tra mode passeggere e prospettive che si consolidanoAnna Galluzzi
L'intervento si sofferma sui cambiamenti che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando le strategie di sviluppo delle biblioteche, in particolare delle biblioteche pubbliche, dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi e dei servizi, a seguito dei rilevanti cambiamenti di contesto intervenuti negli ultimi anni, tra cui la crisi economica globale da un lato e la rivoluzione tecnologica dall’altro. Nello specifico, sono discussi temi quali: il rapporto tra grandi e piccole biblioteche e, dunque, tra centralizzazione e convergenza dei servizi e decentramento e personalizzazione; la dialettica tra ricerca della massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi e necessità di funzionalizzazione degli stessi; la tendenza verso l’ampliamento delle funzioni e la convergenza dei servizi pubblici territoriali negli spazi delle biblioteche; infine, la spinta verso il coinvolgimento degli utenti nella costruzione dei servizi e dei suoi percorsi di sviluppo. L'intervento si conclude con una riflessione su quanto dei cambiamenti in atto nelle biblioteche passi nella percezione pubblica, e a titolo esemplificativo proporrà una riflessione sul recente Rapporto indipendente sulle biblioteche inglesi.
Conoscere gli utenti delle biblioteche pubbliche e accademiche: elementi e da...Laura Testoni
Conoscere alcune informazioni di contesto sull’uso di internet e sui consumi tecnologici ci permette a capire meglio il contesto in cui i muoviamo, calibrare l’attività di mediazione informativa.
Le fonti dei dati, citate nell’ultima slide, sono ovvimente i Report Istat, ma anche i rapporti Censis/Ucsi sulla comunicazione, una utile ricerca di Paolo Ferri, Nicola Cavalli (e altri) sulla dieta mediale dei giovani universitari del 2010, gli Audiweb trends (Nielsen, accessibili previa registrazione gratuita).
Una biblioteca scolastica per la costruzione di identità e di partecipazioneMarta Marchi
una scuola - una biblioteca: come una biblioteca scolastica e le attività promosse da essa possano integrarsi con le esigenze di formazione delle attuali e future generazioni
L’esperienza dei Bibliopoint di Roma, di Giovanna Micaglio (Biblioteche di Roma)Luisa Marquardt
Giovanna Micaglio, Responsabile dei Servizi Studi, Università, Scuola, PCTO e coordinatrice della Rete Bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, illustra la genesi, le caratteristiche, lo sviluppo e lo stato dell'arte del servizio Bibliopoint.
Sono 43 i Bibliopoint di Roma, esempio virtuoso di cooperazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale e le scuole romane.
I Bibliopoint si sono rivelati nell’arco di 17 anni una realtà costantemente in crescita e fortemente radicata nel quartiere costituendo a volte l’unica istituzione in grado di soddisfare i bisogni culturali dei cittadini nelle zone più isolate del vasto e problematico territorio di Roma Capitale.
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
Ma non c'e' gia' tutto su Google? Corso AIB, Imperia 27/01/2010Laura Testoni
Slide del corso: “...Ma non c'è già tutto su Google?” 3.ed. Banche dati, biblioteche digitali, VRD e nuovi servizi “web 2.0”. Verso un servizio reference su misura per l'utente della biblioteca. Strumenti, metodi e risorse per recuperare e organizzare le fonti informative.
Docente: Laura Testoni
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarussoOrnella Russo
Le attività di Digital e Information Literacy svolte dalla Biblioteca all'interno del Progetto Il Linguaggio della Ricerca promosso dall'Area della Ricerca del CNR di Bologna
DSpace per la conservazione di oggetti digitali: breve introduzione.Lucia Bertini
AIB Toscana Formazione. Accesso all'informazione e collaborazione virtuale. Corso di aggiornamento finanziato dalla Regione Toscana per le biblioteche pubbliche
(9 gennaio- 16 febbraio 2012)
Lucia Bertini "DSpace per la conservazione di oggetti digitali: breve introduzione".
Biblioteche per tutti? Imparare dal passato e riflettere sul presenteAnna Galluzzi
Il contributo è dedicato a un'analisi storica, sociale e biblioteconomica del ruolo delle biblioteche pubbliche, al fine di suggerire nuove chiavi di comprensione sul dibattito attuale e sulle azioni che le biblioteche possono mettere in atto.
La prima parte dell'incontro ripercorrerà l'evoluzione della struttura e delle funzioni delle biblioteche pubbliche negli ultimi 15-20 anni, con riferimento alle esperienze sia straniere che italiane.
Verranno quindi analizzate le conseguenze della crisi economica e della rivoluzione tecnologica sulla storia più recente delle biblioteche pubbliche, passando in rassegna le attuali sfide e minacce alla loro sopravvivenza.
Anche attraverso la presentazione di esempi, vicende e casi, ci si interrogherà su potenzialità e difficoltà insite nel percorso che va dalla biblioteca tradizionale a quella sociale per arrivare infine a quella partecipativa.
I modelli di riferimento recentemente adottati dalle biblioteche pubbliche verranno approfonditi alla luce di due differenti chiavi di lettura:
1. lo status della biblioteca pubblica all'interno del comparto dei servizi pubblici e del welfare;
2. il dibattito sulle funzioni della public library nell'America degli anni Settanta
Nell'ultima parte dell'incontro si individueranno alcune possibili strategie e linee di azione che le biblioteche pubbliche possono mettere in atto sia a livello gestionale che sul piano dell'azione politica e sociale.
Manifesto AIB per l'Information LiteracyLaura Testoni
Perchè l'Information Literacy è importante, chi se ne sta occupando, cosa possono fare biblioteche e bibliotecari. Un Manifesto dell'Associazione Italiana Biblioteche
Information literacy contemporanea nella biblioteca accademicaLaura Testoni
Slide presentate al convegno Palazzo Stelline "La biblioteca in-forma: Digital reference, information literacy e-learning" (Milano 15-16 marzo 2018). Titolo: Quale information literacy contemporanea nella biblioteca accademica? Una riflessione rea infosfera informativa in mutamento, nuovi paradigmi didattici e Terza missione.
Servizi di reference e assistenza al pubblicospanero
LA BIBLIOTECA PUBBLICA E IL TERRITORIO: CORSO DI AGGIORNAMENTO PER BIBLIOTECARI E VOLONTARI NEL NOVARESE I servizi di reference e assistenza al pubblico
New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Present and future of public libraries under the today's threats and opportunities.
Presente e futuro delle biblioteche pubbliche di fronte alle minacce e opportunità dell'oggi.
Biblioteche pubbliche tra mode passeggere e prospettive che si consolidanoAnna Galluzzi
L'intervento si sofferma sui cambiamenti che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando le strategie di sviluppo delle biblioteche, in particolare delle biblioteche pubbliche, dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi e dei servizi, a seguito dei rilevanti cambiamenti di contesto intervenuti negli ultimi anni, tra cui la crisi economica globale da un lato e la rivoluzione tecnologica dall’altro. Nello specifico, sono discussi temi quali: il rapporto tra grandi e piccole biblioteche e, dunque, tra centralizzazione e convergenza dei servizi e decentramento e personalizzazione; la dialettica tra ricerca della massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi e necessità di funzionalizzazione degli stessi; la tendenza verso l’ampliamento delle funzioni e la convergenza dei servizi pubblici territoriali negli spazi delle biblioteche; infine, la spinta verso il coinvolgimento degli utenti nella costruzione dei servizi e dei suoi percorsi di sviluppo. L'intervento si conclude con una riflessione su quanto dei cambiamenti in atto nelle biblioteche passi nella percezione pubblica, e a titolo esemplificativo proporrà una riflessione sul recente Rapporto indipendente sulle biblioteche inglesi.
Conoscere gli utenti delle biblioteche pubbliche e accademiche: elementi e da...Laura Testoni
Conoscere alcune informazioni di contesto sull’uso di internet e sui consumi tecnologici ci permette a capire meglio il contesto in cui i muoviamo, calibrare l’attività di mediazione informativa.
Le fonti dei dati, citate nell’ultima slide, sono ovvimente i Report Istat, ma anche i rapporti Censis/Ucsi sulla comunicazione, una utile ricerca di Paolo Ferri, Nicola Cavalli (e altri) sulla dieta mediale dei giovani universitari del 2010, gli Audiweb trends (Nielsen, accessibili previa registrazione gratuita).
Una biblioteca scolastica per la costruzione di identità e di partecipazioneMarta Marchi
una scuola - una biblioteca: come una biblioteca scolastica e le attività promosse da essa possano integrarsi con le esigenze di formazione delle attuali e future generazioni
L’esperienza dei Bibliopoint di Roma, di Giovanna Micaglio (Biblioteche di Roma)Luisa Marquardt
Giovanna Micaglio, Responsabile dei Servizi Studi, Università, Scuola, PCTO e coordinatrice della Rete Bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, illustra la genesi, le caratteristiche, lo sviluppo e lo stato dell'arte del servizio Bibliopoint.
Sono 43 i Bibliopoint di Roma, esempio virtuoso di cooperazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale e le scuole romane.
I Bibliopoint si sono rivelati nell’arco di 17 anni una realtà costantemente in crescita e fortemente radicata nel quartiere costituendo a volte l’unica istituzione in grado di soddisfare i bisogni culturali dei cittadini nelle zone più isolate del vasto e problematico territorio di Roma Capitale.
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
Ma non c'e' gia' tutto su Google? Corso AIB, Imperia 27/01/2010Laura Testoni
Slide del corso: “...Ma non c'è già tutto su Google?” 3.ed. Banche dati, biblioteche digitali, VRD e nuovi servizi “web 2.0”. Verso un servizio reference su misura per l'utente della biblioteca. Strumenti, metodi e risorse per recuperare e organizzare le fonti informative.
Docente: Laura Testoni
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarussoOrnella Russo
Le attività di Digital e Information Literacy svolte dalla Biblioteca all'interno del Progetto Il Linguaggio della Ricerca promosso dall'Area della Ricerca del CNR di Bologna
DSpace per la conservazione di oggetti digitali: breve introduzione.Lucia Bertini
AIB Toscana Formazione. Accesso all'informazione e collaborazione virtuale. Corso di aggiornamento finanziato dalla Regione Toscana per le biblioteche pubbliche
(9 gennaio- 16 febbraio 2012)
Lucia Bertini "DSpace per la conservazione di oggetti digitali: breve introduzione".
AIB Toscana Formazione. Accesso all'informazione e collaborazione virtuale. Corso di aggiornamento finanziato dalla Regione Toscana per le biblioteche pubbliche
(9 gennaio- 16 febbraio 2012). Come comunicano i giovani.
Lucia Bertini
Il profilo del "bibliotecario-professionista" in Italia : norma uni e legge 4...libriedocumenti
Conferenza tenuta presso la ex SSAB da Flavia Cancedda il 23-04-2015 nell'ambito del 9. ciclo "Biblioteche libri documenti: dall'informazione alla conoscenza", a.a. 2014-2015, Prof.ssa M.T. Biagetti
Il concetto di politropia, mutuato dalla retorica psicagogica di Empedocle, applicato all'analisi di un sito web sia a livello del contenuto (testo), sia a livello di interfaccia (paratesto).
What does Information Literacy mean? Some examples from different disciplinesSheila Webber
This document summarizes a presentation on the differing conceptions of information literacy across academic disciplines. It discusses findings from a study that interviewed academics in marketing, English, chemistry, and civil engineering. Key findings included differences in the types of information considered important, how information is accessed and used, and the focus of information literacy. For example, marketing focused on using data and problem-solving while English emphasized accessing texts and developing critical thinking skills. The presentation concludes by discussing implications for creating relationships between librarians and academics around information literacy.
The document discusses the evolution of the term "information literacy" and related concepts. It explores various definitions of information literacy, information competence, and 21st century skills. It also examines frameworks and studies that promote the development of information literacy and the important role of school libraries in teaching these skills to students.
Elearning per lo sviluppo delle e-skills e della formazione continua: il punt...Matilde Fontanin
E-skills are necessary to understand information organisation and become active citizens. This implies a long-life effort to truly understand information patterns, and is mandatory for university library users, who are going to be tomorrow's researchers and managers.
Automation is going to replace most routine competencies in the next two decades, but creative thinking and digital making will be sought after by the job market.
Universities, besides, need to train their staff becoming information-aware, in order to enhance the quality of the service and become more attractive for prospective students.
School in the Cloud è un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare ragazzi a rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Il nostro progetto prende spunto dai lavori e dalle sperimentazioni di Sugata Mitra, docente della Newcastle University e ha l’obiettivo di creare una scuola dove i ragazzi possano esplorare ed imparare da soli ed insegnare gli uni agli altri grazie alle nuove tecnologie ed Internet. Abbiamo così realizzato, all’interno del Centro di Formazione Professionale Ticino Malpensa di Somma Lombardo, un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare i ragazzi a forte rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie digitali che fanno ormai parte della nostra vita come tablet, wi-fi, App e social network, utilizzando dinamiche di autorealizzazione e auto motivazione, abbiamo riportato gli studenti al centro del processo formativo ed educativo.
Trovare, usare e creare: competenze di oggi e domaniUniPR Co-Lab
Alessia Zanin-Yost (Penn State University) - seminario “Competenze digitali: da information literacy a transliteracy” organizzato dal Centro Interdipartimentale UniPR Co-Lab
- See more at: http://colab.cce.unipr.it/colab_lea/course/view.php?id=87
Intervento a Umanisti 2.0. Come ideare e gestire un progetto di ricerca nell’era digitale
Il 16 dicembre 2021 - 14:30 a Roma Tre Dip. di Studi Umanistici
Giovedì 16 dicembre 2021, 14.30-18.00, Aula Radiciotti e in streaming
Apprendimento e digitale: strumenti versatili e gratuiti (da "Il manuale dell...Matteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra insegnanti e bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro.
Il focus è, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
CHI È IL BIBLIOPROF?
Cambio di profilo
Venute meno le tradizionali figure di operatori che, provenienti da varie situazioni -soprattutto da inidoneità all’insegnamento- assolvevano la funzione di bibiotecari è necessario ripensare il ruolo e la funzione della biblioteca
Rivoluzione epistemica
Avvertendo la necessità di creare nella scuola situazioni ad alta stimolazione per tutte le situazioni formative la biblioteca assume il ruolo di ambiente formativo ad approccio laboratoriale
Laboratorio
Il nuovo modello di fruizione della lettura anche attraverso gli strumenti tecnologici determina l’esigenza di ridisegnare la topologia della biblioteca che assume il ruolo di spazio multiplo per la blended-learning
3. AGID, Programma nazionale per la cultura, la formazione e le
competenze digitali. Linee guida. Indicazioni strategiche e
operative, 2014
• In sintesi la competenza informativa prevede la
capacità di:
• RICONOSCERE UN BISOGNO informativo,
• RICERCARE, VALUTARE, UTILIZZARE le
informazioni in modo consapevole
• per CREARE NUOVA CONOSCENZA
4. • Gli studenti di ogni ordine e grado e i professionisti
dell’insegnamento possono contare su personale
bibliotecario qualificato che gli insegni a diventare
autonomi nella ricerca delle informazioni
• La maggioranza della popolazione ha bisogni
informativi e una tecnologia che cambia in
continuazione. Chi cerca informazioni rischia di
essere sopraffatto dalla vastità dell’infosfera: per
questo i bibliotecari pubblici devono fare di più.
• IFLA Public Library Service Guidelines, 2010.
Perché fare information literacy
nelle biblioteche pubbliche?
5. L’indagine sull’information literacy nelle
biblioteche pubbliche: perché?
• Comprendere lo stato
dell’arte
• Diffondere e promuovere le
esperienze più significative
• Capire che cosa viene
considerato information
literacy nelle biblioteche
pubbliche
6. L’indagine sull’information literacy nelle
biblioteche pubbliche: la struttura
• 18 domande:
• 6 = raccolta di dati
anagrafici
• 11 = descrizione dell’attività
7. La descrizione dell’attività
• Nome dell’attività di information literacy realizzata
• Target
• Partner dell’attività
• Descrizione estesa dell’attività
• I costi richiesti
• Obiettivi in sintesi
http://www.aib.it/wp-
content/uploads/2015/07/questionario_IL_nelle_biblio_PUBBLICHE.pdf
8. L’indagine sull’information literacy nelle
biblioteche pubbliche: le risposte
• 485 risposte
• 160 risposte valide
• 85 risposte descrivono
attività di information
literacy
12. AAT / la clusterizzazione dei testi
• Parole sì: lettura,
bambino, classe,
incontro, attività,
visita, storia, voce
• Parole no: uso,
motore ricerca,
internet,
informazione, OPAC,
fonte, risorsa
Cluster #1
ANIMAZIONI E
PROMOZIONE DELLA
LETTURA (39,5%)
• Parole sì: ricerca,
informazione, OPAC,
fonte, valutazione,
processo, strumento
• Parole no:
promozione, lettura,
bambino,
laboratorio,
alfabetizzazione
digitale, MLOL
•
Cluster #2
INFORMATION
LITERACY (35,6%)
• Parole sì: corso,
lezione,
alfabetizzazione,
digitale, base,
computer,
informatico, MLOL
• Parole no: lettura,
classe, ragazzo,
bambino, ricerca,
informazione, fonte,
libro, OPAC
Cluster #3
ALFABETIZZAZIONE
INFORMATICA
(24,9%)
13. L’analisi
qualitativa
DIDATTICA DELLE
FONTI
DIDATTICA DEL
PROCESSO DI RICERCA
ORIENTARSI NEL WEB LEGGERE E SCARICARE
EBOOK
ALFABETIZZAZIONE
INFORMATICA
CODING / ROBOTICA /
LINUX
ANIMAZIONI CON I
BAMBINI / LE SCUOLE
PROMOZIONE
LETTURA / INCONTRI
CON L’AUTORE
SERVIZIO DI
REFERENCE
INDIVIDUALE
EDUCAZIONE
ALL’IMMAGINE
GUIDA ALL’USO DELLA
BIBLIOTECA
14. Analisi qualitativa / tutte le attività descritte
5.0%
11.2%
12.5%
14.4%
15.0%
16.2%
21.9%
48.7%
0.0% 10.0% 20.0% 30.0% 40.0% 50.0% 60.0%
EBOOK
PROMOZIONE DELLA LETTURA
DIDATTICA DEL PROCESSO DI RICERCA
ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
ORIENTARSI NEL WEB
ANIMAZIONI CON BAMBINI / SCUOLE
GUIDA ALL'USO DELLA BIBLIOTECA
DIDATTICA DELLE FONTI
CATEGORIE
15. Analisi qualitativa / le attività di information
literacy (53% di tutte le attività descritte)
8.2%
8.2%
15.3%
21.2%
22.3%
23.5%
85.9%
0.0% 10.0% 20.0% 30.0% 40.0% 50.0% 60.0% 70.0% 80.0% 90.0% 100.0%
EBOOK
PROMOZIONE DELLA LETTURA
ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
GUIDA ALL'USO DELLA BIBLIOTECA
ORIENTARSI NEL WEB
DIDATTICA DEL PROCESSO DI RICERCA
DIDATTICA DELLE FONTI
CATEGORIE
16. Nuove partnership per lavorare in rete
Scuole
Sistemi bibliotecari
Università
Associazioni
Soggetti privati
18. Alcuni esempi / scuola primaria
• CACCIA ALL’INFORMAZIONE
• Biblioteca Mario Rigoni Stern di
Bellusco (MB)
• Un gioco in cui i bambini delle
classi, divisi a coppie, devono
trovare la risposta a una serie di
domande utilizzando le risorse
presenti in biblioteca. Ogni
risposta giusta fa guadagnare
punti alla classe, che è in
competizione con le classi
parallele.
19. Alcuni esempi / scuola secondaria 1° grado
• PARADIGMA INDIZIARIO
• Biblioteca di Coccaglio (BS)
• Partendo dalla lettura integrale
del romanzo Dieci piccoli indiani
di Agatha Christie, si procede
insieme alla classe alla
compilazione di una serie di
schede contenenti “i fatti”, “gli
indizi”, e “le deduzioni”. In
questo modo i ragazzi iniziano a
comprendere come funziona il
processo di ricerca.
20. Alcuni esempi / scuola secondaria 1° grado
• LABORATORIO DI STORIA
LOCALE
• Biblioteca di Coccaglio (BS)
• Punto di partenza: l’unico libro
pubblicato di storia del Comune. Dopo
averne identificato le lacune, i ragazzi
vengono stimolati a riflettere su quali
altre fonti possono essere utilizzate.
La ricerca può essere fatta anche sul
campo, uscendo dalla biblioteca:
percorrendo le vie del paese,
interpellando esperti di storia locale,
gli anziani e il sindaco.
21. Alcuni esempi / scuola secondaria 2° grado
• NON SOLO TESINE
• Biblioteca Mario Rostoni
dell’Università Carlo Cattaneo –
LIUC + oltre 30 biblioteche
pubbliche
• Incontri laboratoriali con gli
studenti dell’ultimo anno delle
scuole superiori di tutta Italia,
incentrati sul processo di
indagine documentale.
23. Cosa occorre per accrescere la competenza
informativa dei cittadini?
• Nell’84% dei casi il costo
dell’iniziativa si limita alle ore
del personale coinvolto
• Nel 14% dei casi il corso è stato
tenuto da un docente esterno
• In meno del 6% dei casi sono
state sostenute spese per
l’acquisto di materiali o premi
• Spesa massima sostenuta: 1.200
Euro per acquisto di PC,
proiettori, tablet che rimarranno
alla biblioteca
24. Cosa occorre per accrescere la competenza
informativa dei cittadini?
• Il vero patrimonio in
campo sono i bibliotecari:
• la loro professionalità e le
loro competenze
• la capacità di guardare al
proprio lavoro da una
prospettiva diversa
25. Cosa occorre per accrescere la competenza
informativa dei cittadini?
Competenze
informative
Competenze in
termini di
progettualità
Capacità di
insegnamento
Capacità di
attivare nuove
partnership
Capacità (e voglia)
di guardarsi con
occhi diversi
26. Quale formazione per accrescere la competenza
informativa dei cittadini?
Aiutare i bibliotecari
e le biblioteche a
capire “come fare a”:
insegnare l’uso delle
fonti a un bambino di 9
anni
convincere un tredicenne
dell’importanza della
competenza informativa
aiutare chi si ritrova
senza lavoro
aiutare gli
imprenditori locali
27. Perché fare information literacy nelle
biblioteche pubbliche?
Muoversi
consapevolmente e
criticamente nell’info-
sfera è una compe-
tenza essenziale.
Il digital divide
culturale è una delle
nuove frontiere della
discriminazione
sociale.
La maggioranza della
popolazione non sa
orientarsi nel
complesso mondo
dell’informazione
28. Perché fare information literacy nelle
biblioteche pubbliche?
(E questo è – oggi più che mai – un ruolo fondamentale per la comunità.)
Oggi la biblioteca è sempre meno
il luogo in cui cercare informazioni
MA
I bibliotecari continuano ad essere
dei professionisti
dell’informazione.
Esistono molte definizioni di information literacy, che per quanto diverse ruotano tutte intorno ai concetti di ricercare, valutare e usare le informazioni. Qui utilizziamo per comodità una definizione made in Italy, contenuta all’interno di un documento dell’Agenzia per l’Italia Digitale, che in diversi punti fa esplicito riferimento alle biblioteche.
L’immagine sullo sfondo è un tentativo di rendere graficamente il web. Per molti anni, in un’epoca di relativa scarsità informativa come era quella pre-Internet, l’information literacy è rimasta prerogativa delle biblioteche accademiche e scolastiche e i suoi destinatari naturali erano studenti, ricercatori, professori e professionisti dell’informazione.
Oggi l’infosfera è diventata qualcosa di infinitamente più complesso, e sono nati nuovi bisogni informativi in nuove categorie di persone.
Nelle biblioteche accademiche le attività di information literacy sono più o meno visibili nel portale del sistema bibliotecario di Ateneo.
Molte biblioteche pubbliche non hanno nemmeno un vero sito web.
L’indagine è stata inserita da AgID nella piattaforma dei progetti che contribuiscono a sviluppare la competenza digitale e informativa dei cittadini.
Le domande sono state studiate in modo da lasciare ampi margini di libertà a chi l’avrebbe compilato: cosa rispondere e cosa no, e – entro certi limiti – cosa considerare information literacy.
160 (33%) utili ai fini dell’indagine.
Le biblioteche pubbliche in Italia sono più di 6000: l’indagine non vuole e non può avere pretese di validità statistica.
NON è una fotografia dell’esistente, bensì solo l’analisi delle risposte ricevute.
290 risposte non valide (77%): quelle incomplete, quelle compilate da biblioteche non di pubblica lettura (accademiche, speciali, di fondazioni ecc.) + 71% biblioteche pubbliche che hanno deciso di non continuare la compilazione.
Alcune biblioteche importanti – che avrebbero sicuramente avuto qualcosa da raccontare – non hanno risposto all’indagine: un’assenza che è difficile ignorare.
Quali sono i motivi che hanno scoraggiato la partecipazione di quelle biblioteche? sfiducia verso lo strumento indagine? motivi contingenti? mancanza di tempo?
lungaggini burocratiche? Una domanda per ora senza risposta. Procediamo allora con l’analisi delle risposte ricevute.
1,3% lavoratori, 0,6% studenti universitari, 0,6% persone in cerca di occupazione!!!!
L’analisi automatica del testo si differenzia da quella qualitativa in quanto applica ai dati testuali un approccio metrico:
individua le parole utilizzate
le “conta”
Misura e rappresenta oggettivamente il contenuto del testo laddove l’analisi qualitativa punta invece a interpretarlo.
La nuvola di parole – primo livello di analisi – mostra le “parole tema”, e consente la percezione immediata delle tematiche sulle quali converge il testo.
Un secondo livello di analisi ha evidenziato i principali mondi lessicali, ovvero i modi diversi in cui le persone parlano di IL.
Il criterio con cui il software individua e suddivide i cluster (analizzando le parole contenute in ogni singola risposta, e considerando ogni risposta come un’unità a sé) è che le risposte appartenenti a ciascun gruppo devono essere da una parte il più vicine possibile tra loro, e dall’altra il più lontane possibile dalle risposte appartenenti agli altri gruppi. La suddivisione – ottenuta attraverso un’analisi automatica e quantitativa del testo – rispecchia con impressionante fedeltà quella ottenuta attraverso l’analisi qualitativa delle risposte.
L’analisi delle risposte alle domande aperte che chiedevano nome, descrizione e obiettivi dell’attività di information literacy realizzata ha portato EX POST all’individuazione di una serie di categorie. A ciascuna attività sono state assegnate da una a quattro categorie. Es. corsi di alfabetizzazione digitale che comprendono OPAC e EBOOK, avranno 3 categorie ecc.
OPAC: didattica delle fonti;
piattaforme di ebook lending: didattica delle fonti, ebook.
La maggior parte delle categorie non corrisponde ad attività di information literacy.
1) Per l’analisi ci siamo basati sulle DESCRIZIONI inserite nel questionario.
2) La somma delle percentuali non dà 100.
Attività di alfabetizzazione informatica e Coderdojo / YouLab Pistoia: alla fine si è deciso di tenere fuori tutto quello che non abbia come fine dichiarato ricercare, valutare e/o utilizzare le informazioni: la competenza digitale pura non è stata considerata – in questa indagine – information literacy.
Le percentuali cambiano significativamente. La maggioranza delle biblioteche che svolge attività di information literacy si focalizza sulle fonti (compreso il web). La percentuale di biblioteche che vanno oltre (es il processo di ricerca) è significativa, ma molto più bassa.
La possibilità/necessità di stringere partnership con soggetti del territorio (che aggregano le persone con fini formativi ma non solo) è una delle caratteristiche di molti progetti di information literacy, che puntano a raggiungere proprio chi, dal mondo dell’informazione (e quindi anche dalla biblioteca) è tendenzialmente escluso.
Lavorare insieme a soggetti esterni può aiutare non poco ad accrescere l’impatto delle iniziative della biblioteca, dato che sappiamo che in Italia la biblioteca da sola raggiunge al massimo, nei casi più fortunati, il 30% della popolazione.
Fare rete con altre realtà e istituzioni del territorio costituisce quindi un’opportunità preziosa e da far fruttare.
Non è un dato sorprendente, ma su cui comunque vale la pena riflettere e soprattutto provare ad agire.
La competenza informativa – lo dice l’Unesco, lo dice IFLA, lo dice AgID – non è una cosa che riguarda solo studenti, ricercatori e professionisti dell’informazione. È una competenza vitale per muoversi nel mondo, per trovare un lavoro, per non pagare il doppio il prezzo di un biglietto aereo, per riqualificarsi quando le competenze professionali che abbiamo non bastano più, per mantenere una piccola impresa famigliare concorrenziale in un mercato sempre più aggressivo.
Per ragioni di tempo sono pochissime qui, ma speriamo di trovare presto la giusta sede per raccontarle tutte, in modo che possano funzionare da spunto.
Accanto ai laboratori è stata sviluppata un’app.
FORMAZIONE: da che esistono le biblioteche, i bibliotecari sono sempre stati professionisti dell’informazione.
A queste vanno aggiunte poi competenze che in alcuni casi sono ancora da imparare.
Nel 90% dei casi descritti dall’indagine i bibliotecari hanno utilizzato le competenze che ogni bibliotecario ha (o dovrebbe avere): muoversi in maniera competente nel catalogo online, capire come utilizzare un testo di consultazione, individuare velocemente un bisogno informativo e provare a soddisfarlo ecc.
Survival skills (Unesco)
Digital divide: non si limita alla capacità di accendere un computer o mandare un’email
La maggioranza delle gente non ha nessuno che gli spieghi/insegni come fare.
Biblioteca: sempre meno l’unico / il principale luogo in cui cercare e trovare informazioni
Bibliotecari: professionisti altamente qualificati nel reperimento, valutazione e fornitura di informazioni attendibili e di qualità.