Una biblioteca scolastica per la costruzione di identità e di partecipazioneMarta Marchi
una scuola - una biblioteca: come una biblioteca scolastica e le attività promosse da essa possano integrarsi con le esigenze di formazione delle attuali e future generazioni
Biblioteca "Alessandro Cieri": uno spazio poeticamente innovativo, di Costanz...Luisa Marquardt
La docente bibliotecaria Costanza Buttinelli illustra la genesi, le caratteristiche e gli sviluppi della Biblioteca Alessandro Cieri della Scuola primaria Randaccio dell'I.C. Piersanti Mattarella di Roma.
Abstract: la biblioteca “Alessandro Cieri” nasce nel 2018 all’interno della scuola primaria “G. Randaccio”, plesso dell’I.C. “Piersanti Mattarella”, per desiderio dei genitori di Alessandro, Luca Cieri e Daniela Picarelli con lo scopo di ricordare il bambino che frequentava la scuola e che è mancato dopo una lunga e drammatica malattia.
L’intenzione di realizzare una biblioteca bellissima e innovativa si sostanzia nell’affidare la sua realizzazione all’architetto Gianluca Ficorilli, che insieme alla bibliotecaria Costanza Buttinelli, attiva dal 2007 nella scuola nell’ambito della educazione e promozione della lettura, declina un progetto integrato, architettonico e culturale, con prospettive diverse ma complementari nello stesso luogo.
La biblioteca viene organizzata per centri di interesse e al suo interno è possibile vedere film, consultare libri, ascoltare letture ad alta voce, usare la lettura aumentata,. Lo spazio è attrezzato per allestire mostre. Già realizzata, con la collaborazione del Goethe Institut di Roma «Mondo Matto», con le illustrazioni tratte dal libro omonimo di Atak, pubblicato dall’editore Orecchio Acerbo nel 2010, corredata da un ricco apparato didattico multimediale.
Lo spazio è arricchito dalla donazione di un’opera dell’artista multidisciplinare Felice Limosani, da lui stesso offerta, un rebus realizzato con tubi luminosi, a sottolineare che arte e bellezza sono una delle più efficaci forme di educazione precoce.
Grande cura è stata posta nella scelta dei libri, la selezione è stata guidata da un rigoroso principio di qualità con criteri connotati dalla attenzione alla complessiva qualità editoriale, riscontrabile nella veste editoriale, nei testi e/o nelle illustrazioni, nelle qualità autoriali, nella complessità e intensità dei contenuti, nelle possibilità di utilizzo.
Tale selezione ha tenuto conto di acquisire anche testi fondamentali nel testimoniare la storia della letteratura e dell’editoria per l’infanzia in Italia, e testi destinati alla lettura aumentativa alternativa.
Come è noto la presenza di una biblioteca scolastica attiva, migliora la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici.
Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale, ...Luisa Marquardt
La presentazione PPT si riferisce al videointervento di Beatrice Eleuteri, Dottoranda presso l'Università degli Studi Roma Tre, dal titolo "Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale".
Abstract
Un essere informe, o troppo magro o troppo grasso (comunque non molto in salute in quanto, ovviamente, non fa sport), chino su una scrivania, al buio, solo, con la fioca luce di una lampada a rischiarare le pagine giallastre su cui sta perdendo la vista (indossa infatti, il più delle volte, occhiali a fondo di bottiglia). Non ha amici, non ha fidanzato/fidanzata, si veste da anziano e ha perso ogni contatto con la realtà, tant’è che quando parla non lo si capisce. È il lettore, o meglio, l’immagine che di lui emerge dalle parole dei ragazzi coinvolti in un’indagine motivazionale sulla lettura del 2018.
Chi mai vorrebbe fare questa fine, soprattutto in adolescenza, quando il nostro corpo è nel pieno delle sue energie e va mostrato, pompato, agitato e sfruttato in tutte le maniere possibili? La domanda è, naturalmente, retorica.
Spesso si pensa che ad un bambino, ormai ragazzo, basti insegnare a leggere e scrivere perché poi ci si possa sentire in diritto di rimproverargli quando non lo fa o se non lo fa bene. Ebbene non basta saper leggere per volerlo fare.
La lettura è un habitus che può stare stretto, o largo, che bisogna provare in camerino prima dell’acquisto. La biblioteca scolastica è quella taverna in cui i ragazzi, anche quelli provenienti dai contesti più culturalmente deprivati, devono poter parlare di storie, di esperienze, di opinioni, una piazza per incontrare i libri, certo, ma soprattutto lettori e lettrici; una bottega per cucire il proprio habitus di lettore su misura, svecchiandolo dalla vecchia immagine topesca, in modo da poterci crescere dentro.
Softlab sostiene la campagna "I libri? Spediamoli a scuola!" che prevede gemellaggi tra scuole e librerie in tutta Italia per promuovere e sostenere le biblioteche scolastiche e
la lettura. Scuola e libreria elaborano una lista di titoli necessari alla scuola
(“borsa titoli”) e promuovono la loro iniziativa sul territorio. Tutti i cittadini
possono diventare “azionisti” di una biblioteca scolastica acquistando uno o
più libri dedicati alla biblioteca scolastica in una delle librerie aderenti (il cui
elenco si trova sul sito www.ilibrispediamoliascuola.it)
Relazione booktrailer Il Piccolo PrincipeChayn Italia
Incentivare i piccoli e i giovanissimi al piacere della lettura...Come? Realizzando dei booktrailer. In questa relazione è tutto spiegato nei minimi particolari con riferimento anche al link del mio profilo PREZI che mostra il booktrailer creato ad hoc per il tema trattato
Una biblioteca scolastica per la costruzione di identità e di partecipazioneMarta Marchi
una scuola - una biblioteca: come una biblioteca scolastica e le attività promosse da essa possano integrarsi con le esigenze di formazione delle attuali e future generazioni
Biblioteca "Alessandro Cieri": uno spazio poeticamente innovativo, di Costanz...Luisa Marquardt
La docente bibliotecaria Costanza Buttinelli illustra la genesi, le caratteristiche e gli sviluppi della Biblioteca Alessandro Cieri della Scuola primaria Randaccio dell'I.C. Piersanti Mattarella di Roma.
Abstract: la biblioteca “Alessandro Cieri” nasce nel 2018 all’interno della scuola primaria “G. Randaccio”, plesso dell’I.C. “Piersanti Mattarella”, per desiderio dei genitori di Alessandro, Luca Cieri e Daniela Picarelli con lo scopo di ricordare il bambino che frequentava la scuola e che è mancato dopo una lunga e drammatica malattia.
L’intenzione di realizzare una biblioteca bellissima e innovativa si sostanzia nell’affidare la sua realizzazione all’architetto Gianluca Ficorilli, che insieme alla bibliotecaria Costanza Buttinelli, attiva dal 2007 nella scuola nell’ambito della educazione e promozione della lettura, declina un progetto integrato, architettonico e culturale, con prospettive diverse ma complementari nello stesso luogo.
La biblioteca viene organizzata per centri di interesse e al suo interno è possibile vedere film, consultare libri, ascoltare letture ad alta voce, usare la lettura aumentata,. Lo spazio è attrezzato per allestire mostre. Già realizzata, con la collaborazione del Goethe Institut di Roma «Mondo Matto», con le illustrazioni tratte dal libro omonimo di Atak, pubblicato dall’editore Orecchio Acerbo nel 2010, corredata da un ricco apparato didattico multimediale.
Lo spazio è arricchito dalla donazione di un’opera dell’artista multidisciplinare Felice Limosani, da lui stesso offerta, un rebus realizzato con tubi luminosi, a sottolineare che arte e bellezza sono una delle più efficaci forme di educazione precoce.
Grande cura è stata posta nella scelta dei libri, la selezione è stata guidata da un rigoroso principio di qualità con criteri connotati dalla attenzione alla complessiva qualità editoriale, riscontrabile nella veste editoriale, nei testi e/o nelle illustrazioni, nelle qualità autoriali, nella complessità e intensità dei contenuti, nelle possibilità di utilizzo.
Tale selezione ha tenuto conto di acquisire anche testi fondamentali nel testimoniare la storia della letteratura e dell’editoria per l’infanzia in Italia, e testi destinati alla lettura aumentativa alternativa.
Come è noto la presenza di una biblioteca scolastica attiva, migliora la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici.
Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale, ...Luisa Marquardt
La presentazione PPT si riferisce al videointervento di Beatrice Eleuteri, Dottoranda presso l'Università degli Studi Roma Tre, dal titolo "Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale".
Abstract
Un essere informe, o troppo magro o troppo grasso (comunque non molto in salute in quanto, ovviamente, non fa sport), chino su una scrivania, al buio, solo, con la fioca luce di una lampada a rischiarare le pagine giallastre su cui sta perdendo la vista (indossa infatti, il più delle volte, occhiali a fondo di bottiglia). Non ha amici, non ha fidanzato/fidanzata, si veste da anziano e ha perso ogni contatto con la realtà, tant’è che quando parla non lo si capisce. È il lettore, o meglio, l’immagine che di lui emerge dalle parole dei ragazzi coinvolti in un’indagine motivazionale sulla lettura del 2018.
Chi mai vorrebbe fare questa fine, soprattutto in adolescenza, quando il nostro corpo è nel pieno delle sue energie e va mostrato, pompato, agitato e sfruttato in tutte le maniere possibili? La domanda è, naturalmente, retorica.
Spesso si pensa che ad un bambino, ormai ragazzo, basti insegnare a leggere e scrivere perché poi ci si possa sentire in diritto di rimproverargli quando non lo fa o se non lo fa bene. Ebbene non basta saper leggere per volerlo fare.
La lettura è un habitus che può stare stretto, o largo, che bisogna provare in camerino prima dell’acquisto. La biblioteca scolastica è quella taverna in cui i ragazzi, anche quelli provenienti dai contesti più culturalmente deprivati, devono poter parlare di storie, di esperienze, di opinioni, una piazza per incontrare i libri, certo, ma soprattutto lettori e lettrici; una bottega per cucire il proprio habitus di lettore su misura, svecchiandolo dalla vecchia immagine topesca, in modo da poterci crescere dentro.
Softlab sostiene la campagna "I libri? Spediamoli a scuola!" che prevede gemellaggi tra scuole e librerie in tutta Italia per promuovere e sostenere le biblioteche scolastiche e
la lettura. Scuola e libreria elaborano una lista di titoli necessari alla scuola
(“borsa titoli”) e promuovono la loro iniziativa sul territorio. Tutti i cittadini
possono diventare “azionisti” di una biblioteca scolastica acquistando uno o
più libri dedicati alla biblioteca scolastica in una delle librerie aderenti (il cui
elenco si trova sul sito www.ilibrispediamoliascuola.it)
Relazione booktrailer Il Piccolo PrincipeChayn Italia
Incentivare i piccoli e i giovanissimi al piacere della lettura...Come? Realizzando dei booktrailer. In questa relazione è tutto spiegato nei minimi particolari con riferimento anche al link del mio profilo PREZI che mostra il booktrailer creato ad hoc per il tema trattato
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
La natura ibrida delle nostre esperienze quotidiane non ci deve portare a separare il mondo dei libri da quello dei dispositivi digitali, proviamo ad indicare tre vie per leggere più libri. Prima viene il piacere della lettura, non sentirti mai in colpa per aver messo via un libro e averne iniziato uno nuovo. Seconda, crea la tua libreria dei desideri con più liste di libri da leggere. Terza, audiolibri e in generale più media significa più opportunità di leggere.
L’esperienza dei Bibliopoint di Roma, di Giovanna Micaglio (Biblioteche di Roma)Luisa Marquardt
Giovanna Micaglio, Responsabile dei Servizi Studi, Università, Scuola, PCTO e coordinatrice della Rete Bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, illustra la genesi, le caratteristiche, lo sviluppo e lo stato dell'arte del servizio Bibliopoint.
Sono 43 i Bibliopoint di Roma, esempio virtuoso di cooperazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale e le scuole romane.
I Bibliopoint si sono rivelati nell’arco di 17 anni una realtà costantemente in crescita e fortemente radicata nel quartiere costituendo a volte l’unica istituzione in grado di soddisfare i bisogni culturali dei cittadini nelle zone più isolate del vasto e problematico territorio di Roma Capitale.
Biblioteche per tutti? Imparare dal passato e riflettere sul presenteAnna Galluzzi
Il contributo è dedicato a un'analisi storica, sociale e biblioteconomica del ruolo delle biblioteche pubbliche, al fine di suggerire nuove chiavi di comprensione sul dibattito attuale e sulle azioni che le biblioteche possono mettere in atto.
La prima parte dell'incontro ripercorrerà l'evoluzione della struttura e delle funzioni delle biblioteche pubbliche negli ultimi 15-20 anni, con riferimento alle esperienze sia straniere che italiane.
Verranno quindi analizzate le conseguenze della crisi economica e della rivoluzione tecnologica sulla storia più recente delle biblioteche pubbliche, passando in rassegna le attuali sfide e minacce alla loro sopravvivenza.
Anche attraverso la presentazione di esempi, vicende e casi, ci si interrogherà su potenzialità e difficoltà insite nel percorso che va dalla biblioteca tradizionale a quella sociale per arrivare infine a quella partecipativa.
I modelli di riferimento recentemente adottati dalle biblioteche pubbliche verranno approfonditi alla luce di due differenti chiavi di lettura:
1. lo status della biblioteca pubblica all'interno del comparto dei servizi pubblici e del welfare;
2. il dibattito sulle funzioni della public library nell'America degli anni Settanta
Nell'ultima parte dell'incontro si individueranno alcune possibili strategie e linee di azione che le biblioteche pubbliche possono mettere in atto sia a livello gestionale che sul piano dell'azione politica e sociale.
Editoria digitale, modelli di business e mobile publishingLorenzo Fabbri
La digitalizzazione dei contenuti editoriali porta il mondo del libro da una cultura di prodotto ad una cultura di servizio. Scenari di distribuzione digitale, evoluzione dei dispositivi mobili e internazionalizzazione del mercato editoriale. In tutto ciò che ruolo per i contenuti in lingua italiana, e quali tipi di contenuto?
(Ri)Scoprire la ricerca nella e attraverso la biblioteca scolastica: il mode...Luisa Marquardt
Darryl Toerien, Direttore della Biblioteca Smallbone dell’Oakham School e creatore del Modello e del Gruppo “FOSIL”, illustra la genesi e le caratteristiche del Modello FOSIL - Framework Of Skills for Inquiry Learning.
Abstract
Nel Regno Unito la biblioteconomia scolastica affronta una quantità di sfide pressanti che si combinano tra di loro lasciando i bibliotecari scolastici nel numero sempre più debole di scuole che hanno biblioteche che si rimettono alla misericordia dei loro amministratori scolastici, molti dei quali non hanno alcuna conoscenza teorica né pratica del valore che un programma di biblioteca, dotato di adeguate risorse professionali e finanziarie, apporta all’educazione dei ragazzi. Inoltre, è intervenuta anche la pandemia da COVID-19, a trasformare le sfide pressanti e complesse in un vero e proprio pericolo esistenziale. Contro [il rischio] di una tale regressione, il tentativo dell’Autore di rendere la propria biblioteca scolastica integrale all’apprendimento e all’insegnamento, invece che periferica (quando non necessaria), si è concretizzato in FOSIL, acronimo di Framework Of Skills for Inquiry Learning, ovvero Quadro di riferimento delle competenze per un apprendimento basato sull’indagine. FOSIL, che rimane una ricerca in continua evoluzione, ha un profondo debito di riconoscenza ai lavori di Barbara Stripling e Carol Kuhlthau, rispettivamente culminati nell’Empire State Information Fluency Continuum [Percorso di continuità nell’educazione alla competenza informativa dell’Empire State, New York] nel Guided Inquiry Design [Progettazione della ricerca guidata]. Questo contributo illustra FOSIL, dandone una panoramica, e si conclude con alcune riflessioni sul potenziale contributo di FOSIL alla biblioteconomia scolastica nel Regno Unito.
Il ruolo sociale della biblioteca pubblica. Riflessioni e casi di studioAnna Galluzzi
Argomenti trattati:
• La mission della biblioteca pubblica
• Collocazione della biblioteca pubblica nella dinamica pubblico/privato
• La biblioteca pubblica contemporanea e i suoi modelli
• La crisi economica e le sue conseguenze
• Crisi di identità e la storia che ritorna
• L’emergere della «biblioteca sociale»
• Rapporti tra biblioteconomia sociale e biblioteca sociale
• Gestire il «cortocircuito» della biblioteca pubblica
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
La natura ibrida delle nostre esperienze quotidiane non ci deve portare a separare il mondo dei libri da quello dei dispositivi digitali, proviamo ad indicare tre vie per leggere più libri. Prima viene il piacere della lettura, non sentirti mai in colpa per aver messo via un libro e averne iniziato uno nuovo. Seconda, crea la tua libreria dei desideri con più liste di libri da leggere. Terza, audiolibri e in generale più media significa più opportunità di leggere.
L’esperienza dei Bibliopoint di Roma, di Giovanna Micaglio (Biblioteche di Roma)Luisa Marquardt
Giovanna Micaglio, Responsabile dei Servizi Studi, Università, Scuola, PCTO e coordinatrice della Rete Bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, illustra la genesi, le caratteristiche, lo sviluppo e lo stato dell'arte del servizio Bibliopoint.
Sono 43 i Bibliopoint di Roma, esempio virtuoso di cooperazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale e le scuole romane.
I Bibliopoint si sono rivelati nell’arco di 17 anni una realtà costantemente in crescita e fortemente radicata nel quartiere costituendo a volte l’unica istituzione in grado di soddisfare i bisogni culturali dei cittadini nelle zone più isolate del vasto e problematico territorio di Roma Capitale.
Biblioteche per tutti? Imparare dal passato e riflettere sul presenteAnna Galluzzi
Il contributo è dedicato a un'analisi storica, sociale e biblioteconomica del ruolo delle biblioteche pubbliche, al fine di suggerire nuove chiavi di comprensione sul dibattito attuale e sulle azioni che le biblioteche possono mettere in atto.
La prima parte dell'incontro ripercorrerà l'evoluzione della struttura e delle funzioni delle biblioteche pubbliche negli ultimi 15-20 anni, con riferimento alle esperienze sia straniere che italiane.
Verranno quindi analizzate le conseguenze della crisi economica e della rivoluzione tecnologica sulla storia più recente delle biblioteche pubbliche, passando in rassegna le attuali sfide e minacce alla loro sopravvivenza.
Anche attraverso la presentazione di esempi, vicende e casi, ci si interrogherà su potenzialità e difficoltà insite nel percorso che va dalla biblioteca tradizionale a quella sociale per arrivare infine a quella partecipativa.
I modelli di riferimento recentemente adottati dalle biblioteche pubbliche verranno approfonditi alla luce di due differenti chiavi di lettura:
1. lo status della biblioteca pubblica all'interno del comparto dei servizi pubblici e del welfare;
2. il dibattito sulle funzioni della public library nell'America degli anni Settanta
Nell'ultima parte dell'incontro si individueranno alcune possibili strategie e linee di azione che le biblioteche pubbliche possono mettere in atto sia a livello gestionale che sul piano dell'azione politica e sociale.
Editoria digitale, modelli di business e mobile publishingLorenzo Fabbri
La digitalizzazione dei contenuti editoriali porta il mondo del libro da una cultura di prodotto ad una cultura di servizio. Scenari di distribuzione digitale, evoluzione dei dispositivi mobili e internazionalizzazione del mercato editoriale. In tutto ciò che ruolo per i contenuti in lingua italiana, e quali tipi di contenuto?
(Ri)Scoprire la ricerca nella e attraverso la biblioteca scolastica: il mode...Luisa Marquardt
Darryl Toerien, Direttore della Biblioteca Smallbone dell’Oakham School e creatore del Modello e del Gruppo “FOSIL”, illustra la genesi e le caratteristiche del Modello FOSIL - Framework Of Skills for Inquiry Learning.
Abstract
Nel Regno Unito la biblioteconomia scolastica affronta una quantità di sfide pressanti che si combinano tra di loro lasciando i bibliotecari scolastici nel numero sempre più debole di scuole che hanno biblioteche che si rimettono alla misericordia dei loro amministratori scolastici, molti dei quali non hanno alcuna conoscenza teorica né pratica del valore che un programma di biblioteca, dotato di adeguate risorse professionali e finanziarie, apporta all’educazione dei ragazzi. Inoltre, è intervenuta anche la pandemia da COVID-19, a trasformare le sfide pressanti e complesse in un vero e proprio pericolo esistenziale. Contro [il rischio] di una tale regressione, il tentativo dell’Autore di rendere la propria biblioteca scolastica integrale all’apprendimento e all’insegnamento, invece che periferica (quando non necessaria), si è concretizzato in FOSIL, acronimo di Framework Of Skills for Inquiry Learning, ovvero Quadro di riferimento delle competenze per un apprendimento basato sull’indagine. FOSIL, che rimane una ricerca in continua evoluzione, ha un profondo debito di riconoscenza ai lavori di Barbara Stripling e Carol Kuhlthau, rispettivamente culminati nell’Empire State Information Fluency Continuum [Percorso di continuità nell’educazione alla competenza informativa dell’Empire State, New York] nel Guided Inquiry Design [Progettazione della ricerca guidata]. Questo contributo illustra FOSIL, dandone una panoramica, e si conclude con alcune riflessioni sul potenziale contributo di FOSIL alla biblioteconomia scolastica nel Regno Unito.
Il ruolo sociale della biblioteca pubblica. Riflessioni e casi di studioAnna Galluzzi
Argomenti trattati:
• La mission della biblioteca pubblica
• Collocazione della biblioteca pubblica nella dinamica pubblico/privato
• La biblioteca pubblica contemporanea e i suoi modelli
• La crisi economica e le sue conseguenze
• Crisi di identità e la storia che ritorna
• L’emergere della «biblioteca sociale»
• Rapporti tra biblioteconomia sociale e biblioteca sociale
• Gestire il «cortocircuito» della biblioteca pubblica
Progetto di ricerca sulla multimedialità. Partendo da esperienze di teatro e video digitali si affronta in maniera programmatica la ricerca di un sistema teoretico di analisi del "pensiero in rete". Per vivere in rete occorre pensare in rete, cambiare l'approccio alla formazione personale e alla comunicazione.
School in the Cloud è un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare ragazzi a rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Il nostro progetto prende spunto dai lavori e dalle sperimentazioni di Sugata Mitra, docente della Newcastle University e ha l’obiettivo di creare una scuola dove i ragazzi possano esplorare ed imparare da soli ed insegnare gli uni agli altri grazie alle nuove tecnologie ed Internet. Abbiamo così realizzato, all’interno del Centro di Formazione Professionale Ticino Malpensa di Somma Lombardo, un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare i ragazzi a forte rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie digitali che fanno ormai parte della nostra vita come tablet, wi-fi, App e social network, utilizzando dinamiche di autorealizzazione e auto motivazione, abbiamo riportato gli studenti al centro del processo formativo ed educativo.
Information literacy: formare nuove competenze nelle biblioteche pubblicheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al Convegno delle Stelline 2016 (http://www.convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=4), che presenta, con alcune riflessioni, i risultati dell'indagine - condotta dal Gruppo di studio AIB sull'Information Literacy - sulle attività di information literacy svolte negli ultimi anni dalle biblioteche pubbliche.
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
CHI È IL BIBLIOPROF?
Cambio di profilo
Venute meno le tradizionali figure di operatori che, provenienti da varie situazioni -soprattutto da inidoneità all’insegnamento- assolvevano la funzione di bibiotecari è necessario ripensare il ruolo e la funzione della biblioteca
Rivoluzione epistemica
Avvertendo la necessità di creare nella scuola situazioni ad alta stimolazione per tutte le situazioni formative la biblioteca assume il ruolo di ambiente formativo ad approccio laboratoriale
Laboratorio
Il nuovo modello di fruizione della lettura anche attraverso gli strumenti tecnologici determina l’esigenza di ridisegnare la topologia della biblioteca che assume il ruolo di spazio multiplo per la blended-learning
Intervento di Francesco Langella "Le buone pratiche della biblioteca De Amicis tra promozione alla lettura, servizi al pubblico e osseravtorio sull'immaginario giovanile
DIGITAL READERS 4: Anna Antoniazzi Convergenze e contaminazioni. I nuovi con...
DIGITAL READERS 1 intervento attilia garlaschi
1. Attilia Garlaschi
Appunti per la Tavola Rotonda “Digital Readers”
Cascina Grande di Rozzano, 17 giugno 2010
“DIGITAL READERS: ESPERIENZE SCOLASTICHE”
Al di là del supporto (cartaceo o elettronico) ci sono delle differenze e delle affinità
tra la biblioteca civica e la biblioteca della scuola.
Ma le domande sono le stesse
• Chi sono gli utenti?
Sono, per la fascia di età che ci interessa analizzare, dei nativi digitali e questo è un
dato di fatto: hanno le caratteristiche note E sono portati da altri fattori ad essere dei prosumer
(producer- consumer).
• che tipo di esigenze HANNO?
Non sono utenti passivi di contenuti in sola lettura come succedeva a noi della
generazione 1.0.
Sono dei 2.0, sono abituati alle comunità, sono utenti che si svincolano dal ruolo passivo e
partecipano. Ma COME partecipano?
Quale è il livello di partecipazione?
Non andranno a votare (come del resto fanno attualmente i loro fratelli maggiori) ma
votano i personaggi dei reality televisivi e hanno imparato che un voto si dà in base a
una preferenza affettiva (il più delle volte mediata da un look accattivante) e
non sulla base di progetti e impegno.
Inoltre hanno
• Capacità di gestire molti stimoli ma a livello superficiale, costruita
grazie una sorta di zapping culturale (per la televisione si parla della
cosiddetta “sideralizzazione”, si diventa orbite di un progetto
generale volto a creare consumatori e non liberi pensatori)
E danno Significati diversi alle parole
(Vedi il significato diverso /perverso dato alla parola voto).
Poi c’è il fatto di chiamare “amico” una persona che ti manda una email o è un
conoscente dell’amica di tuo cugino.
Ecco dunque necessario
un lavoro sul significato plurimo delle parole. Un continuo laboratorio sulle
funzioni del linguaggio.
Quale setting migliore di una biblioteca?
2. Una biblioteca in fase beta perenne (in un continuo ciclo evolutivo)
Da qui una serie di domande:
- Come posso far convergere la necessità impellente di utilizzare
la tecnologia come strumento ma non come UNICO strumento?
Ma soprattutto
- perché vorrei che tutti i miei alunni leggessero e si appassionassero
alla lettura?
La risposta me l’ha data Pavese: “la letteratura è una difesa contro le offese della vita” ma ne potrei
trovare mille altre, non ultima il luccichio negli occhi di un alunno che l’ultimo giorno di scuola mi
ha chiesto se dopo le vacanze estive troverà il n. 17 di Goal, la fortunata serie di Garlando. E’ un
tale piacere constatare che il “contagio della passione” è avvenuto. Ciò ripaga di tutte le fatiche
E ancora: Il vero problema non è “perché” ma “come”.
Come faccio a trasmettere loro la passione per la lettura (secondo me è una malattia
contagiosa)
o, più in generale, come faccio a far apprezzare un diverso
valore del tempo, perché è questo il
problema
Il tempo della lettura va ritagliato da altre attività e richiede uno sforzo che è mille volte superiore
alla fruizione passiva di storie o di reality televisivi dai format globalizzati.
UNA RIFLESSIONE SUL TEMPO Può ESSERE FATTA COMPARANDO GLI STRUMENTI
TECNOLOGICI E LAVORANDO PROPRIO SUL CONCETTO DI TEMPO .
ISTANTANEIZZAZIONE (tutto subito e velocemente)
Qui è fondamentale l’insegnamento della storia.
“La scuola contribuirà allo sviluppo della civiltà se riuscirà
a insegnare le conoscenze curriculari mostrando come
hanno contribuito a costruire le civiltà e riuscirà a
“fabbricare” la civiltà se saprà testimoniarla”
3. ALCUNi tentativi di RISPOSTa
La nostra scuola ha una lunga tradizione di biblioteca, esiste da molti anni e da
diversi anni abbiamo istituito il premio Baronetto della lettura per le classi che
leggono di più. Ebbene, il premio è stato vinto sempre dalle classi prime. E non può
essere un caso, superano i 100 libri… poi gli interessi e soprattutto l’uso del tempo
si differenzia. Infatti anche lo Sca, una sorta di doposcuola che viene attivato nella
nostra scuola in collaborazione con gli oratori, è fondamentalmente frequentato dagli
alunni di prima. Poi crescono, hanno più libertà di movimento e la lettura passa in
secondo piano o ha finalità più mirate (lavoro specifico per l’esame di terza, altre
fonti documentarie).
Ma non mi preoccupo del dato quantitativoo meglio tendo a non
preoccuparmene, perché esiste fondamentalmente una differenza tra la biblioteca di
una scuola e la biblioteca civica. La scuola è una Istituzione e la biblioteca è un
servizio.
“ se la qualità di un servizio si basa sulla soddisfazione degli utenti
la qualità di una istituzione si misura sulla sua capacità di
promuovere valori: non si può misurare la qualità della giustizia
sulla base della soddisfazione dei giudicabili. Perciò quando dico
che la scuola è una istituzione significa che la sua qualità si misura
sulla base della sua capacità di incarnare i valori dello Stato:
l’equità di accesso alle conoscenze, la libertà di pensiero, la
scoperta dell’alterità, il contenimento dell’impulsività, la
precisione, la correttezza e la ricerca della verità e non i rapporti di
forza e di violenza” Philippe Meirieu “Infanzia educazione e nuovi media”
pubblicato nel 2005 in Francia e da noi nel 2009
Ora proprio per questo la biblioteca è uno straordinario, versatile
strumento, per tutto quello che posso trovare leggendo, dalla narrativa alla
saggistica, dai fumetti a un approfondimento via internet.
“In educazione è necessario prendersi il tempo
necessario per plasmare i giovani, accettando di
non essere efficaci nell’immediato. In sostanza
è necessario non fissarsi su una logica di
4. redditività a breve termine” (stesso autore, stesso
libro)
IPOTESI DI LAVORO.
Da qui l’idea di Immergerli in un mondo di libri:
(concetto di immersione- o metafora
gravitazionale: la biblioteca come nucleo intorno
a cui progettare la didattica)
• PRIMA strategia: disponibilità
biblioteca aperta un paio d’ore al giorno con accesso libero, con permesso
dell’insegnante di classe.
Può succedere che qualcuno arrivi prenda il libro e non lo legga e che sia solo una
scusa per uscire dalla classe. Riteniamo che sia comunque positivo trovare un luogo
dove andare in un momento di stanchezza o di tensione e che questo luogo sia un
luogo accogliente, pieno di libri.
In futuro per rivivere questa sensazione positiva la stessa persona potrebbe recarsi in
biblioteca civica.
• Seconda strategia
Attività in biblioteca. Uso dei libri e dei materiali per fabbricarli per
capire come nascono, per conoscere la realtà editoriale, per conoscerne la
storia. Creare un mondo affettivo intorno al libro
• Terza strategia
La biblioteca come centro di documentazione per la ricerca. Il
collegamento in Internet non basta. Lezioni su come si fa ricerca e
sull’uso critico delle informazioni
• Quarta strategia:
coinvolgimento di tutti gli insegnanti (biblioteca peripatetica: un carrello pieno di
libri di narrativa e saggistica portato in collegio docenti e nelle riunioni collegiali) e
5. genitori (bibliografia fornita dalla biblioteca civica all’inizio dell’anno ai genitori
delle classi prime. Coinvolgimento di genitori in percorsi di lettura)
• Quinta strategia
Investimento sugli insegnanti
Perché QUESTA dimensione non può essere tralasciata nella scuola dove tutto si
basa su una forte esperienza relazionale. L’apprendimento passa attraverso la
relazione e a questa relazione non può essere delegata. Occorrono forti investimenti
(ma la scuola in questo momento va purtroppo in un’altra direzione) per la
formazione degli insegnanti: corsi di aggiornamento, incontri come questo,
organizzato dalle biblioteche, concorsi come quello di quest’anno organizzato dal
Provveditorato in relazione al progetto Amico LIbro e che abbiamo vinto come
scuola, sono una forte occasione per lo scambio di idee, per stimolare la creatività e la
voglia di mettersi in gioco.
Occorrono investimenti. In questa biblioteca ho seguito corsi con Munari, con Ersilia
Zamponi, c’è questo bisogno di essere al passo con i tempi e soprattutto di
confrontarsi con grandi cervelli (ma soprattutto con grandi persone)
Investimento sugli strumenti
Andiamo nella direzione di avere libri in formato elettronico, già
alcune edizioni hanno parti di approfondimento in rete.
Ma ci sono ancora a scuola, e ci saranno in misura sempre
maggiore, difficoltà oggettive a utilizzarle adeguatamente perché
la tecnologia costa: non tanto l’investimento iniziale quanto il
mantenimento in termini di macchine e personale
In conclusione credo che sia fondamentale
ribadire che bisogna lavorare in un’ottica sincretica, non si
tratta né di scegliere cosa è meglio (anche perché dobbiamo
lavorare con quello che abbiamo a disposizione) né di escludere
delle possibilità.
Quindi
Nuove tecnologie/strutture tradizionali che vanno a braccetto, ma
anche biblioteca civica e biblioteca scolastica che lavorano
progettando e programmando insieme percorsi e progetti
E’ necessaria la cementificazione dei rapporti tra la biblioteca
scolastica e la biblioteca civica in primo luogo perché di fatto
6. ciascuna nella propria specificità possa favorire e integrare gli
sforzi dell’altra, secondariamente perché la biblioteca civica ha la
possibilità (speriamo che continui ad avere) di stare sempre in
quella fase di continua innovazione (la famosa fase beta) che alla
scuola, per vincoli di natura istituzionale, non è consentita.
La scuola non può combattere da sola questa battaglia.