SlideShare a Scribd company logo
1 of 102
Download to read offline
Andrea Baucon
Metodi ed Applicazioni in Paleoecologia
Licenza Creative Commons
Lezione 5
AMBIENTI DESERTICI
Lithographus
Foto di L. Marchetti; Miller et al. (2021); Francischini (2020);
Scorpione nel deserto della
Namibia
Impronta di teropode (Botucatu Fm., Cretaceo, Brasile)
Entradichnus (Djadokhta Fm., Mongolia)
Krapovickas et al. (2016)
Foto di H. Francischini; Francischini (2020); Miller et al. (2021);
Foto di H. Francischini; Francischini (2020); Miller et al. (2021);
capitolo I
Due (falsi) miti sui
deserti
SOMMARIO
1. I due falsi miti sui deserti
2. Deserti polari
3. Deserti rocciosi ed erg
4. Come si forma un deserto: ombra
pluviometrica
Un deserto è immaginato come un posto caldo e sabbioso…
1. I due falsi miti sui deserti
Un deserto è immaginato come un posto caldo e sabbioso…
…in realtà molti deserti non sono né una né l’altra cosa.
1. I due falsi miti sui deserti
Un deserto è definito come una zona che riceve
poche precipitazioni (meno di 25 cm / anno)
Un deserto è una zona che riceve poche precipitazioni (meno di 25 cm / anno)
La temperatura non è un fattore per definire un deserto. Infatti esistono anche deserti polari
2. Deserti polari
Ci sono deserti rocciosi ed erg (‘mari di sabbia’).
Il tipo di substrato non è un fattore per definire un deserto (anche se l’aridità impone dei vincoli
nel tipo di substrato che si può osservare nei deserti)
3. Deserti rocciosi ed erg
I deserti coprono circa un terzo della superficie della Terra!
4. Formazione dei deserti
Alcuni deserti sono
vicini ad importanti
catene montuose
Ombra pluviometrica (rain shadow)
Molti deserti sono vicini ad importanti catene montuose
Un esempio è il deserto della Patagonia
Ombra pluviometrica (rain shadow)
Molti deserti si formano alle spalle delle catene montuose per il fenomeno dell’ombra
pluviometrica. Secondo questo fenomeno, l’aria ascendente si raffredda fino alla
condensazione (=pioggia), ridiscendendo dal versante opposto dopo aver perso gran
parte dell’umidità.
Ombra pluviometrica (rain shadow)
Deserto della Patagonia
4. Formazione dei deserti
Molti deserti sono
lontani dall’equatore, a
circa 30° di latitudine
Formazione dei deserti subtropicali
Molti deserti sono lontani dall’equatore, a circa 30° di latitudine. Un esempio è il Sahara
La presenza dei deserti a 30° di latitudine è legata alla cella di Hadley, la circolazione
atmosferica convettiva che coinvolge l'atmosfera dall'equatore ai tropici. Gli alisei
(trade winds) sono legati allo stesso fenomeno.
Il sole riscalda maggiormente le regioni equatoriali, causando l’ascesa di aria calda in
prossimità dell’equatore. L’aria risale, diventa meno densa e quindi può trattenere
meno umidità. Dopo aver rilasciato questa umidità sottoforma di pioggia, l’aria si
raffredda e ridiscende, più secca.
Formazione dei deserti subtropicali
Ikeda et al. (2020)
capitolo II
Acqua e deserti
SOMMARIO
1. Relazione tra aridità e bassa copertura
vegetale
2. L’evento di colonizzazione del Permiano
3. Fluttuazioni di temperatura
4. Flash flood
5. Interdune
1. Relazione tra aridità e scarsa copertura vegetale
1. Relazione tra aridità e scarsa copertura vegetale
Un deserto è definito dalla scarsità di precipitazioni (meno di 25 cm / anno):
Il fattore limitante più importante è la (scarsa) disponibilità d’acqua
1. Relazione tra aridità e scarsa copertura vegetale
Pavimento del deserto
Pavimento del deserto
La bassa copertura vegetale è il prodotto più evidente
della scarsità d’acqua che definisce gli ambienti desertici
Mesozoico:
3) Arenaria di Navajo (Giurassico, U.S.A.)
4) Formazione di Botucatu (Cretaceo, Brasile)
Paleozoico:
1) Gruppo di Caherbla (Devoniano, Irlanda)
2) Arenaria di Coconino (Permiano, U.S.A.)
Giro del mondo in quattro paleodeserti:
Mesozoico:
3) Arenaria di Navajo (Giurassico, U.S.A.)
4) Formazione di Botucatu (Cretaceo, Brasile)
3
2
1
4
Paleozoico:
1) Gruppo di Caherbla (Devoniano, Irlanda)
2) Arenaria di Coconino (Permiano, U.S.A.)
Giro del mondo in quattro paleodeserti:
La vita dipende dalla presenza di acqua,
quindi, il deserto rappresenta uno dei
più difficili ambienti da colonizzare. Gli
artropodi hanno colonizzato l’ambiente
desertico al passaggio Siluriano-
Devoniano, i tetrapodi ad inizio
Permiano (e forse Carbonifero).
L’Arenaria di Coconino (Permiano)
documenta bene questo evento.
2. L’evento di colonizzazione dei deserti del Permiano
L’evento di colonizzazione dei deserti del Permiano
Lucas (2019)
Francischini et al. (2019); Lucas (2019)
Lucas (2019)
Le tracce fossili dell’Arenaria di
Coconino indica che nel Permiano i
tetrapodi hanno colonizzato i deserti.
Non c’è un registro comparabile di
questo evento per quanto riguarda i
resti fossili (body fossils).
La presenza di non-amnioti nei deserti
Permiani fa sorgere domande su come
questi tetrapodi si riproducessero e sul
momento in cui è comparso l’uovo
amniotico.
Infatti, sono le uova degli amnioti ad
essere ben adattate ad ambienti aridi:
le uova di molti amnioti (ad es., uccelli
e la maggior parte dei rettili) sono
racchiuse in un guscio mineralizzato.
L’evento di colonizzazione dei deserti del Permiano
4. Flash flood (inondazioni)
Sheet flood: ichnofabric a Taenidium
Cretaceo, Argentina; Buatois et al. (2019)
Sheet flood: ichnofabric a
Taenidium
Cretaceo, Argentina; Buatois et al. (2019)
Ricostruzione di una zona di interduna della Fm di. Botucatu (Cretaceo, Brasile)
5. Interdune
Rio Paraná Fm., Cretaceo; Langer et al. (2019)
Vespersaurus, un dinosauro della zona di interduna
6. Laghi di playa
capitolo III
VENTI
SOMMARIO
1. Trasporto eolico
2. Tessitura dei depositi eolici
3. Forme di fondo dei depositi eolici
4. Ripple bioturbati: l’evento di colonizzazione
del Siluriano-Devoniano
5. Flash flood
6. Corrasione e ventifatti
L’assenza di vegetazione ha
un’importante influenza sui processi
superficiali perché, senza una copertura
vegetale estesa, i sedimenti sono
direttamente esposti ai processi eolici
1. Il trasporto eolico
Gli effetti del trasporto eolico si osservano a diverse scale: da quella del granulo a
quella della duna!
Lebedeva et al. (2015)
Lebedeva et al. (2015)
2. Tessitura dei sedimenti eolici
I granuli che subiscono trasporto eolico sono solitamente molto ben arrotondati.
Infatti, gli impatti tra granuli sono molto violenti perché l’aria ha una bassa capacità di
‘ammortizzazione’ (ha una densità bassa), quindi gli spigoli vengono arrotondati molto
rapidamente.
Arrotondamento dei granuli
Il trasporto eolico
arrotonda i
granuli più
efficacemente di
quello in acqua.
La ragione è
legata alla minore
densità dell’aria,
che quindi ha un
effetto
‘cuscinetto’
minore.
Garzanti (2017)
I depositi eolici sono costituiti da sabbie medie ben classate
Granulometria e classazione nei depositi eolici
L’aria è meno densa dell’acqua, quindi ha minore capacità di trasporto a parità di
velocità del vento/corrente.
Per questo motivo, i venti non trasportano i sedimenti nel campo granulometrico delle
ghiaie: le dune sono costituite da sabbie medie.
Anche i granuli più fini non sono presenti nelle dune (sono rimossi selettivamente:
winnowing)
Granulometria e classazione nei depositi eolici
Le correnti trattive producono
depositi ben classati, mentre i
flussi gravitativi tendono a
produrre depositi mal classati
3. Forme di fondo: ripples, dune, draa
3. Forme di fondo: ripples, dune, draa
Ripples eolici
Zecca, dune di Jaisalmer (Rajastan. India)
Tipi di dune
Stratificazione incrociata
In sezione,
dune e ripple
rivelano una
caratteristica
stratificazione
incrociata
Stratificazione incrociata
Devoniano, Gruppo di Caherbla (Irlanda); Morrisey et al. (2011)
Ripples eolici bioturbati: l’evento di colonizzazione del Siluriano-Devoniano
Devoniano, Gruppo di Caherbla
(Irlanda); Morrisey et al. (2011)
Ripples eolici bioturbati: l’evento di colonizzazione del Siluriano-Devoniano
Devoniano, Gruppo di Caherbla (Irlanda);
Morrisey et al. (2011)
Tipi di dune
Attenzione: non tutti i depositi eolici si
formano in ambienti desertici
Duna con ripples eolici nella zona della foce del
Tagliamento
I venti riescono a trasportare la sabbia, ma non la ghiaia.
I venti non possono produrre conglomerati a stratificazione incrociata!
Attenzione: anche i fiumi possono produrre arenarie a stratificazione incrociata
(Eocene, MacKenzie River)
Adattamenti per camminare sulle dune
Gli animali del
deserto hanno
adattamenti per
non affondare nella
sabbia. Ad esempio
il piede del
cammello si
comporta come
una racchetta da
neve!
Dicynodontipus; Francischini et al. (2018)
Il registro icnologico suggerisce che gli animali del passato
avessero sviluppato adattamenti simili a quelli degli
organismi attuali per non affondare nella sabbia
Adattamenti per camminare sulle dune
Dicynodontipus; Francischini et al. (2018)
Un adattamento particolare…
L’esperto di bionica Ingo Rechenberg ha
scoperto il ragno Cebrennus rechenbergi in
Marocco
https://youtu.be/tJaHTgMtbgU
https://www.youtube.com/watch?v=lTehMUeqKyg
6. Corrasione eolica e ventifatti
La corrasione eolica ha aggredito la parte centrale di
questa antica colonna scolpita nel calcare. I granelli di
sabbia sono trasportati dal vento del deserto fino a
pochi metri di altezza.
6. Corrasione eolica e ventifatti
7. Pavimento del deserto
Il pavimento del deserto può venire preservato solo se seppellito sotto altri depositi. È un
sito di erosione, non rappresenta un ambiente deposizionale in senso stretto!
7. Pavimento del deserto
8. Implicazioni per la preservazione
Le caratteristiche ambientali dei
deserti li rendono sfavorevoli per la
preservazione di resti fossili (body
fossils), cosicché gli icnofossili sono
spesso le uniche testimonianze
fossili a disposizione in questo tipo
di ambienti.
capitolo III
TEMPERATURA
SOMMARIO
1. Temperatura e sue fluttuazioni
2. Scavare: un adattamento per gli ambienti
desertici
I deserti non sono necessariamente caldi, ma molti sono legati alla cella di Hadley e
dunque si trovano a latitudini subtropicali. Inoltre, quasi sempre i deserti sono
caratterizzati da escursioni di temperatura estreme
Formazione dei deserti subtropicali
Scavare: un adattamento per il caldo e le fluttuazioni di temperatura
Scavare nella sabbia asciutta non è semplice. Cerebennus rechenbergi ha lunghe setole
con cui forma un “secchiello” (psammoforo). Altri ragni costruiscono dei “secchielli” con
la seta.
capitolo III
ICNOFACIES DI AMBIENTE
DESERTICO
SOMMARIO
1. Artropodi e tetrapodi: i dominatori del
deserto
2. Icnofacies Octopodichnus-Entradichnus e
icnofacies Chelichnus
Le icnofaune indicano che tetrapodi ed artropodi sono i principali abitanti dei deserti.
Ricostruzione del paleoambiente dell’Arenaria di Coconino.
Tetrapodi ed artropodi: i dominatori del deserto
Ichniotherium, Arenaria di Coconino
2. Icnofacies Octopodichnus-Entradichnus
3. Icnofacies Chelichnus
Fonti
Fonti
https://medium.com/arachnofiles/arachnews-february-10-2020-9072fb62e4b8
https://www.geological-digressions.com/crossbedding-some-common-
terminology/
Si ringraziano Heitor Francischini e Lorenzo Marchetti per le foto di
icnofaune di ambiente desertico
Fonti
Fonti
Andrea Baucon
https://www.researchgate.net/profile/Andrea_Baucon
http://www.linkedin.com/in/andrea-baucon-tracemaker/
https://www.instagram.com/tracemaker_loves_fossils/
https://www.youtube.com/user/terragaze
Contatti
Licenza Creative Commons: Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo
www.tracemaker.com

More Related Content

What's hot

Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 3 - ambienti fluviali
Andrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 3 - ambienti fluvialiAndrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 3 - ambienti fluviali
Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 3 - ambienti fluvialiAndrea Baucon
 
Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 9 - coste rocciose
Andrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 9 - coste roccioseAndrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 9 - coste rocciose
Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 9 - coste roccioseAndrea Baucon
 
Paleoecologia 3: zonazione dell'ambiente marino
Paleoecologia 3: zonazione dell'ambiente marinoPaleoecologia 3: zonazione dell'ambiente marino
Paleoecologia 3: zonazione dell'ambiente marinoAndrea Baucon
 
La paleontologia come scienza
La paleontologia come scienzaLa paleontologia come scienza
La paleontologia come scienzaAndrea Baucon
 
Andrea Baucon, corso di paleontologia - lezione 9 - paleoecologia 6 (forma e ...
Andrea Baucon, corso di paleontologia - lezione 9 - paleoecologia 6 (forma e ...Andrea Baucon, corso di paleontologia - lezione 9 - paleoecologia 6 (forma e ...
Andrea Baucon, corso di paleontologia - lezione 9 - paleoecologia 6 (forma e ...Andrea Baucon
 
Paleoecologia 1: mobilità degli organismi
Paleoecologia 1: mobilità degli organismiPaleoecologia 1: mobilità degli organismi
Paleoecologia 1: mobilità degli organismiAndrea Baucon
 
Autoecologia dei bivalvi
Autoecologia dei bivalviAutoecologia dei bivalvi
Autoecologia dei bivalviAndrea Baucon
 
1 - Dove cercare oro nei fiumi 2017 - web version
1 - Dove cercare oro nei fiumi 2017 - web version1 - Dove cercare oro nei fiumi 2017 - web version
1 - Dove cercare oro nei fiumi 2017 - web versionMatteo Oberto
 
La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone Lucio
La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone LucioLa valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone Lucio
La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone LucioPlantone Lucio
 
Enviromental Data Mining . Murgia : Calcare come atomo di un territorio.
Enviromental Data Mining . Murgia : Calcare come atomo di un territorio. Enviromental Data Mining . Murgia : Calcare come atomo di un territorio.
Enviromental Data Mining . Murgia : Calcare come atomo di un territorio. Plantone Lucio
 
16 i modelli geodinamici
16 i modelli geodinamici16 i modelli geodinamici
16 i modelli geodinamiciAilwigh
 
La deriva dei continenti
La deriva dei continentiLa deriva dei continenti
La deriva dei continentiMatteoDErcole1
 

What's hot (20)

Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 3 - ambienti fluviali
Andrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 3 - ambienti fluvialiAndrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 3 - ambienti fluviali
Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 3 - ambienti fluviali
 
Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 9 - coste rocciose
Andrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 9 - coste roccioseAndrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 9 - coste rocciose
Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 9 - coste rocciose
 
Carbonifero
CarboniferoCarbonifero
Carbonifero
 
Devoniano
DevonianoDevoniano
Devoniano
 
Paleoecologia 3: zonazione dell'ambiente marino
Paleoecologia 3: zonazione dell'ambiente marinoPaleoecologia 3: zonazione dell'ambiente marino
Paleoecologia 3: zonazione dell'ambiente marino
 
La paleontologia come scienza
La paleontologia come scienzaLa paleontologia come scienza
La paleontologia come scienza
 
Siluriano
SilurianoSiluriano
Siluriano
 
Andrea Baucon, corso di paleontologia - lezione 9 - paleoecologia 6 (forma e ...
Andrea Baucon, corso di paleontologia - lezione 9 - paleoecologia 6 (forma e ...Andrea Baucon, corso di paleontologia - lezione 9 - paleoecologia 6 (forma e ...
Andrea Baucon, corso di paleontologia - lezione 9 - paleoecologia 6 (forma e ...
 
Ordoviciano 2
Ordoviciano 2Ordoviciano 2
Ordoviciano 2
 
Paleoecologia 1: mobilità degli organismi
Paleoecologia 1: mobilità degli organismiPaleoecologia 1: mobilità degli organismi
Paleoecologia 1: mobilità degli organismi
 
Icnologia
IcnologiaIcnologia
Icnologia
 
Autoecologia dei bivalvi
Autoecologia dei bivalviAutoecologia dei bivalvi
Autoecologia dei bivalvi
 
1 - Dove cercare oro nei fiumi 2017 - web version
1 - Dove cercare oro nei fiumi 2017 - web version1 - Dove cercare oro nei fiumi 2017 - web version
1 - Dove cercare oro nei fiumi 2017 - web version
 
Triassico 1
Triassico 1Triassico 1
Triassico 1
 
Ordoviciano 3
Ordoviciano 3Ordoviciano 3
Ordoviciano 3
 
La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone Lucio
La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone LucioLa valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone Lucio
La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone Lucio
 
Enviromental Data Mining . Murgia : Calcare come atomo di un territorio.
Enviromental Data Mining . Murgia : Calcare come atomo di un territorio. Enviromental Data Mining . Murgia : Calcare come atomo di un territorio.
Enviromental Data Mining . Murgia : Calcare come atomo di un territorio.
 
Permiano
PermianoPermiano
Permiano
 
16 i modelli geodinamici
16 i modelli geodinamici16 i modelli geodinamici
16 i modelli geodinamici
 
La deriva dei continenti
La deriva dei continentiLa deriva dei continenti
La deriva dei continenti
 

Similar to Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 5 - ambienti desertici

Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 6 - delta ed estuari
Andrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 6 - delta ed estuariAndrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 6 - delta ed estuari
Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 6 - delta ed estuariAndrea Baucon
 
La Terra: la sua posizione nello spazio; le cinque "sfere"
La Terra: la sua posizione nello spazio; le cinque "sfere"La Terra: la sua posizione nello spazio; le cinque "sfere"
La Terra: la sua posizione nello spazio; le cinque "sfere"C. B.
 
Le grandi glaciazioni
Le grandi glaciazioniLe grandi glaciazioni
Le grandi glaciazioniDeA Scuola
 
Noi e la nostra terra, uno sguardo sul clima e sulla risorsa acqua del territ...
Noi e la nostra terra, uno sguardo sul clima e sulla risorsa acqua del territ...Noi e la nostra terra, uno sguardo sul clima e sulla risorsa acqua del territ...
Noi e la nostra terra, uno sguardo sul clima e sulla risorsa acqua del territ...Consorzio LaMMA - Corso UdC
 
Stage astrofisica 2010- 9. Pianeta e Clima Terrestre - P.Saraceno
Stage astrofisica 2010- 9. Pianeta e Clima Terrestre - P.SaracenoStage astrofisica 2010- 9. Pianeta e Clima Terrestre - P.Saraceno
Stage astrofisica 2010- 9. Pianeta e Clima Terrestre - P.SaracenoIAPS
 
Il riscaldamento globale 01
Il riscaldamento globale 01Il riscaldamento globale 01
Il riscaldamento globale 01tosso
 
Cambiamenti climatici nell'Artico
Cambiamenti climatici nell'Artico Cambiamenti climatici nell'Artico
Cambiamenti climatici nell'Artico GiordanoPiacenti
 
1a e-introduzione all'idrologia-l'informazioneidrologica
1a e-introduzione all'idrologia-l'informazioneidrologica1a e-introduzione all'idrologia-l'informazioneidrologica
1a e-introduzione all'idrologia-l'informazioneidrologicaRiccardo Rigon
 
Wwf dossier coste - il profilo fragile dell'Italia
Wwf dossier coste - il profilo fragile dell'ItaliaWwf dossier coste - il profilo fragile dell'Italia
Wwf dossier coste - il profilo fragile dell'ItaliaAlessio Viscardi
 
PROGETTO 71- CLIMA, SUOLO, VEGETAZIONE: CAMBIARE SI PUO'
PROGETTO 71- CLIMA, SUOLO, VEGETAZIONE: CAMBIARE SI PUO'PROGETTO 71- CLIMA, SUOLO, VEGETAZIONE: CAMBIARE SI PUO'
PROGETTO 71- CLIMA, SUOLO, VEGETAZIONE: CAMBIARE SI PUO'Consorzio LaMMA - Corso UdC
 
Una landa di rifiuti estesa quanto il canada
Una landa di rifiuti estesa quanto il canadaUna landa di rifiuti estesa quanto il canada
Una landa di rifiuti estesa quanto il canadaredazione gioianet
 

Similar to Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 5 - ambienti desertici (20)

Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 6 - delta ed estuari
Andrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 6 - delta ed estuariAndrea baucon, corso di paleoecologia   lezione 6 - delta ed estuari
Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 6 - delta ed estuari
 
La Terra: la sua posizione nello spazio; le cinque "sfere"
La Terra: la sua posizione nello spazio; le cinque "sfere"La Terra: la sua posizione nello spazio; le cinque "sfere"
La Terra: la sua posizione nello spazio; le cinque "sfere"
 
Il mare che trasforma 1C
Il mare che trasforma 1CIl mare che trasforma 1C
Il mare che trasforma 1C
 
Le grandi glaciazioni
Le grandi glaciazioniLe grandi glaciazioni
Le grandi glaciazioni
 
Tesi Finale
Tesi FinaleTesi Finale
Tesi Finale
 
Vitalba placche terrestri
Vitalba placche terrestriVitalba placche terrestri
Vitalba placche terrestri
 
Noi e la nostra terra, uno sguardo sul clima e sulla risorsa acqua del territ...
Noi e la nostra terra, uno sguardo sul clima e sulla risorsa acqua del territ...Noi e la nostra terra, uno sguardo sul clima e sulla risorsa acqua del territ...
Noi e la nostra terra, uno sguardo sul clima e sulla risorsa acqua del territ...
 
Stage astrofisica 2010- 9. Pianeta e Clima Terrestre - P.Saraceno
Stage astrofisica 2010- 9. Pianeta e Clima Terrestre - P.SaracenoStage astrofisica 2010- 9. Pianeta e Clima Terrestre - P.Saraceno
Stage astrofisica 2010- 9. Pianeta e Clima Terrestre - P.Saraceno
 
Il riscaldamento globale 01
Il riscaldamento globale 01Il riscaldamento globale 01
Il riscaldamento globale 01
 
Cambiamenti climatici nell'Artico
Cambiamenti climatici nell'Artico Cambiamenti climatici nell'Artico
Cambiamenti climatici nell'Artico
 
Che cosa rende un pianeta abitabile?
Che cosa rende un pianeta abitabile?Che cosa rende un pianeta abitabile?
Che cosa rende un pianeta abitabile?
 
1a e-introduzione all'idrologia-l'informazioneidrologica
1a e-introduzione all'idrologia-l'informazioneidrologica1a e-introduzione all'idrologia-l'informazioneidrologica
1a e-introduzione all'idrologia-l'informazioneidrologica
 
Wwf dossier coste - il profilo fragile dell'Italia
Wwf dossier coste - il profilo fragile dell'ItaliaWwf dossier coste - il profilo fragile dell'Italia
Wwf dossier coste - il profilo fragile dell'Italia
 
Terra
TerraTerra
Terra
 
I biomi del pianeta terra
I biomi del pianeta terraI biomi del pianeta terra
I biomi del pianeta terra
 
PROGETTO 71- CLIMA, SUOLO, VEGETAZIONE: CAMBIARE SI PUO'
PROGETTO 71- CLIMA, SUOLO, VEGETAZIONE: CAMBIARE SI PUO'PROGETTO 71- CLIMA, SUOLO, VEGETAZIONE: CAMBIARE SI PUO'
PROGETTO 71- CLIMA, SUOLO, VEGETAZIONE: CAMBIARE SI PUO'
 
Via del corso b2, u2
Via del corso b2, u2Via del corso b2, u2
Via del corso b2, u2
 
Il clima
Il climaIl clima
Il clima
 
Deriva dei continenti
Deriva dei continentiDeriva dei continenti
Deriva dei continenti
 
Una landa di rifiuti estesa quanto il canada
Una landa di rifiuti estesa quanto il canadaUna landa di rifiuti estesa quanto il canada
Una landa di rifiuti estesa quanto il canada
 

More from Andrea Baucon

More from Andrea Baucon (11)

Lezione 1 - La paleontologia come scienza.pdf
Lezione 1 - La paleontologia come scienza.pdfLezione 1 - La paleontologia come scienza.pdf
Lezione 1 - La paleontologia come scienza.pdf
 
Cenozoico
CenozoicoCenozoico
Cenozoico
 
Cretaceo
CretaceoCretaceo
Cretaceo
 
Giurassico
GiurassicoGiurassico
Giurassico
 
Ordoviciano 1
Ordoviciano 1Ordoviciano 1
Ordoviciano 1
 
Laboratorio (brachiopodi vs bivalvi)
Laboratorio (brachiopodi vs bivalvi)Laboratorio (brachiopodi vs bivalvi)
Laboratorio (brachiopodi vs bivalvi)
 
Laboratorio (illustrare i fossili)
Laboratorio (illustrare i fossili)Laboratorio (illustrare i fossili)
Laboratorio (illustrare i fossili)
 
Cambriano 2
Cambriano 2Cambriano 2
Cambriano 2
 
Cambriano 1
Cambriano 1Cambriano 1
Cambriano 1
 
Precambriano
PrecambrianoPrecambriano
Precambriano
 
Biogeografia
BiogeografiaBiogeografia
Biogeografia
 

Andrea baucon, corso di paleoecologia lezione 5 - ambienti desertici

  • 1. Andrea Baucon Metodi ed Applicazioni in Paleoecologia Licenza Creative Commons Lezione 5 AMBIENTI DESERTICI
  • 2.
  • 3. Lithographus Foto di L. Marchetti; Miller et al. (2021); Francischini (2020); Scorpione nel deserto della Namibia
  • 4. Impronta di teropode (Botucatu Fm., Cretaceo, Brasile) Entradichnus (Djadokhta Fm., Mongolia) Krapovickas et al. (2016)
  • 5. Foto di H. Francischini; Francischini (2020); Miller et al. (2021);
  • 6. Foto di H. Francischini; Francischini (2020); Miller et al. (2021);
  • 7. capitolo I Due (falsi) miti sui deserti SOMMARIO 1. I due falsi miti sui deserti 2. Deserti polari 3. Deserti rocciosi ed erg 4. Come si forma un deserto: ombra pluviometrica
  • 8.
  • 9. Un deserto è immaginato come un posto caldo e sabbioso… 1. I due falsi miti sui deserti
  • 10. Un deserto è immaginato come un posto caldo e sabbioso… …in realtà molti deserti non sono né una né l’altra cosa. 1. I due falsi miti sui deserti Un deserto è definito come una zona che riceve poche precipitazioni (meno di 25 cm / anno)
  • 11.
  • 12. Un deserto è una zona che riceve poche precipitazioni (meno di 25 cm / anno) La temperatura non è un fattore per definire un deserto. Infatti esistono anche deserti polari 2. Deserti polari
  • 13.
  • 14. Ci sono deserti rocciosi ed erg (‘mari di sabbia’). Il tipo di substrato non è un fattore per definire un deserto (anche se l’aridità impone dei vincoli nel tipo di substrato che si può osservare nei deserti) 3. Deserti rocciosi ed erg
  • 15. I deserti coprono circa un terzo della superficie della Terra!
  • 16. 4. Formazione dei deserti Alcuni deserti sono vicini ad importanti catene montuose
  • 17. Ombra pluviometrica (rain shadow) Molti deserti sono vicini ad importanti catene montuose Un esempio è il deserto della Patagonia
  • 18. Ombra pluviometrica (rain shadow) Molti deserti si formano alle spalle delle catene montuose per il fenomeno dell’ombra pluviometrica. Secondo questo fenomeno, l’aria ascendente si raffredda fino alla condensazione (=pioggia), ridiscendendo dal versante opposto dopo aver perso gran parte dell’umidità.
  • 19. Ombra pluviometrica (rain shadow) Deserto della Patagonia
  • 20. 4. Formazione dei deserti Molti deserti sono lontani dall’equatore, a circa 30° di latitudine
  • 21. Formazione dei deserti subtropicali Molti deserti sono lontani dall’equatore, a circa 30° di latitudine. Un esempio è il Sahara
  • 22. La presenza dei deserti a 30° di latitudine è legata alla cella di Hadley, la circolazione atmosferica convettiva che coinvolge l'atmosfera dall'equatore ai tropici. Gli alisei (trade winds) sono legati allo stesso fenomeno. Il sole riscalda maggiormente le regioni equatoriali, causando l’ascesa di aria calda in prossimità dell’equatore. L’aria risale, diventa meno densa e quindi può trattenere meno umidità. Dopo aver rilasciato questa umidità sottoforma di pioggia, l’aria si raffredda e ridiscende, più secca. Formazione dei deserti subtropicali
  • 23. Ikeda et al. (2020)
  • 24.
  • 25. capitolo II Acqua e deserti SOMMARIO 1. Relazione tra aridità e bassa copertura vegetale 2. L’evento di colonizzazione del Permiano 3. Fluttuazioni di temperatura 4. Flash flood 5. Interdune
  • 26. 1. Relazione tra aridità e scarsa copertura vegetale
  • 27. 1. Relazione tra aridità e scarsa copertura vegetale Un deserto è definito dalla scarsità di precipitazioni (meno di 25 cm / anno): Il fattore limitante più importante è la (scarsa) disponibilità d’acqua
  • 28. 1. Relazione tra aridità e scarsa copertura vegetale
  • 30. Pavimento del deserto La bassa copertura vegetale è il prodotto più evidente della scarsità d’acqua che definisce gli ambienti desertici
  • 31. Mesozoico: 3) Arenaria di Navajo (Giurassico, U.S.A.) 4) Formazione di Botucatu (Cretaceo, Brasile) Paleozoico: 1) Gruppo di Caherbla (Devoniano, Irlanda) 2) Arenaria di Coconino (Permiano, U.S.A.) Giro del mondo in quattro paleodeserti:
  • 32. Mesozoico: 3) Arenaria di Navajo (Giurassico, U.S.A.) 4) Formazione di Botucatu (Cretaceo, Brasile) 3 2 1 4 Paleozoico: 1) Gruppo di Caherbla (Devoniano, Irlanda) 2) Arenaria di Coconino (Permiano, U.S.A.) Giro del mondo in quattro paleodeserti:
  • 33. La vita dipende dalla presenza di acqua, quindi, il deserto rappresenta uno dei più difficili ambienti da colonizzare. Gli artropodi hanno colonizzato l’ambiente desertico al passaggio Siluriano- Devoniano, i tetrapodi ad inizio Permiano (e forse Carbonifero). L’Arenaria di Coconino (Permiano) documenta bene questo evento. 2. L’evento di colonizzazione dei deserti del Permiano
  • 34. L’evento di colonizzazione dei deserti del Permiano
  • 36. Francischini et al. (2019); Lucas (2019)
  • 37. Lucas (2019) Le tracce fossili dell’Arenaria di Coconino indica che nel Permiano i tetrapodi hanno colonizzato i deserti. Non c’è un registro comparabile di questo evento per quanto riguarda i resti fossili (body fossils). La presenza di non-amnioti nei deserti Permiani fa sorgere domande su come questi tetrapodi si riproducessero e sul momento in cui è comparso l’uovo amniotico. Infatti, sono le uova degli amnioti ad essere ben adattate ad ambienti aridi: le uova di molti amnioti (ad es., uccelli e la maggior parte dei rettili) sono racchiuse in un guscio mineralizzato. L’evento di colonizzazione dei deserti del Permiano
  • 38. 4. Flash flood (inondazioni)
  • 39. Sheet flood: ichnofabric a Taenidium Cretaceo, Argentina; Buatois et al. (2019)
  • 40. Sheet flood: ichnofabric a Taenidium Cretaceo, Argentina; Buatois et al. (2019)
  • 41. Ricostruzione di una zona di interduna della Fm di. Botucatu (Cretaceo, Brasile) 5. Interdune
  • 42. Rio Paraná Fm., Cretaceo; Langer et al. (2019) Vespersaurus, un dinosauro della zona di interduna
  • 43. 6. Laghi di playa
  • 44. capitolo III VENTI SOMMARIO 1. Trasporto eolico 2. Tessitura dei depositi eolici 3. Forme di fondo dei depositi eolici 4. Ripple bioturbati: l’evento di colonizzazione del Siluriano-Devoniano 5. Flash flood 6. Corrasione e ventifatti
  • 45. L’assenza di vegetazione ha un’importante influenza sui processi superficiali perché, senza una copertura vegetale estesa, i sedimenti sono direttamente esposti ai processi eolici 1. Il trasporto eolico
  • 46. Gli effetti del trasporto eolico si osservano a diverse scale: da quella del granulo a quella della duna! Lebedeva et al. (2015)
  • 47. Lebedeva et al. (2015) 2. Tessitura dei sedimenti eolici
  • 48. I granuli che subiscono trasporto eolico sono solitamente molto ben arrotondati. Infatti, gli impatti tra granuli sono molto violenti perché l’aria ha una bassa capacità di ‘ammortizzazione’ (ha una densità bassa), quindi gli spigoli vengono arrotondati molto rapidamente. Arrotondamento dei granuli
  • 49. Il trasporto eolico arrotonda i granuli più efficacemente di quello in acqua. La ragione è legata alla minore densità dell’aria, che quindi ha un effetto ‘cuscinetto’ minore. Garzanti (2017)
  • 50. I depositi eolici sono costituiti da sabbie medie ben classate Granulometria e classazione nei depositi eolici
  • 51. L’aria è meno densa dell’acqua, quindi ha minore capacità di trasporto a parità di velocità del vento/corrente. Per questo motivo, i venti non trasportano i sedimenti nel campo granulometrico delle ghiaie: le dune sono costituite da sabbie medie. Anche i granuli più fini non sono presenti nelle dune (sono rimossi selettivamente: winnowing) Granulometria e classazione nei depositi eolici
  • 52. Le correnti trattive producono depositi ben classati, mentre i flussi gravitativi tendono a produrre depositi mal classati
  • 53. 3. Forme di fondo: ripples, dune, draa
  • 54. 3. Forme di fondo: ripples, dune, draa
  • 56.
  • 57. Zecca, dune di Jaisalmer (Rajastan. India)
  • 59. Stratificazione incrociata In sezione, dune e ripple rivelano una caratteristica stratificazione incrociata
  • 61. Devoniano, Gruppo di Caherbla (Irlanda); Morrisey et al. (2011) Ripples eolici bioturbati: l’evento di colonizzazione del Siluriano-Devoniano
  • 62. Devoniano, Gruppo di Caherbla (Irlanda); Morrisey et al. (2011) Ripples eolici bioturbati: l’evento di colonizzazione del Siluriano-Devoniano
  • 63. Devoniano, Gruppo di Caherbla (Irlanda); Morrisey et al. (2011)
  • 65. Attenzione: non tutti i depositi eolici si formano in ambienti desertici Duna con ripples eolici nella zona della foce del Tagliamento
  • 66.
  • 67.
  • 68.
  • 69.
  • 70. I venti riescono a trasportare la sabbia, ma non la ghiaia. I venti non possono produrre conglomerati a stratificazione incrociata!
  • 71. Attenzione: anche i fiumi possono produrre arenarie a stratificazione incrociata (Eocene, MacKenzie River)
  • 72. Adattamenti per camminare sulle dune Gli animali del deserto hanno adattamenti per non affondare nella sabbia. Ad esempio il piede del cammello si comporta come una racchetta da neve!
  • 73. Dicynodontipus; Francischini et al. (2018) Il registro icnologico suggerisce che gli animali del passato avessero sviluppato adattamenti simili a quelli degli organismi attuali per non affondare nella sabbia Adattamenti per camminare sulle dune
  • 75. Un adattamento particolare… L’esperto di bionica Ingo Rechenberg ha scoperto il ragno Cebrennus rechenbergi in Marocco
  • 78. 6. Corrasione eolica e ventifatti La corrasione eolica ha aggredito la parte centrale di questa antica colonna scolpita nel calcare. I granelli di sabbia sono trasportati dal vento del deserto fino a pochi metri di altezza.
  • 79. 6. Corrasione eolica e ventifatti
  • 80. 7. Pavimento del deserto Il pavimento del deserto può venire preservato solo se seppellito sotto altri depositi. È un sito di erosione, non rappresenta un ambiente deposizionale in senso stretto!
  • 81. 7. Pavimento del deserto
  • 82. 8. Implicazioni per la preservazione Le caratteristiche ambientali dei deserti li rendono sfavorevoli per la preservazione di resti fossili (body fossils), cosicché gli icnofossili sono spesso le uniche testimonianze fossili a disposizione in questo tipo di ambienti.
  • 83. capitolo III TEMPERATURA SOMMARIO 1. Temperatura e sue fluttuazioni 2. Scavare: un adattamento per gli ambienti desertici
  • 84. I deserti non sono necessariamente caldi, ma molti sono legati alla cella di Hadley e dunque si trovano a latitudini subtropicali. Inoltre, quasi sempre i deserti sono caratterizzati da escursioni di temperatura estreme Formazione dei deserti subtropicali
  • 85.
  • 86.
  • 87. Scavare: un adattamento per il caldo e le fluttuazioni di temperatura
  • 88.
  • 89.
  • 90. Scavare nella sabbia asciutta non è semplice. Cerebennus rechenbergi ha lunghe setole con cui forma un “secchiello” (psammoforo). Altri ragni costruiscono dei “secchielli” con la seta.
  • 91. capitolo III ICNOFACIES DI AMBIENTE DESERTICO SOMMARIO 1. Artropodi e tetrapodi: i dominatori del deserto 2. Icnofacies Octopodichnus-Entradichnus e icnofacies Chelichnus
  • 92. Le icnofaune indicano che tetrapodi ed artropodi sono i principali abitanti dei deserti. Ricostruzione del paleoambiente dell’Arenaria di Coconino. Tetrapodi ed artropodi: i dominatori del deserto
  • 94.
  • 95.
  • 98. Fonti
  • 100. Fonti
  • 101. Fonti