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Lezione 25
Ordoviciano 1
Cos’è il great Ordovician Biodiversification Event? Cosa hanno in comune
brachiopodi, briozoi e foronidei?
Andrea Baucon – Corso di Paleontologia (v. 1.0)
Licenza Creative Commons: Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo
Dal Cambriano all’Ordoviciano
Dal Cambriano all’Ordoviciano
Dal Cambriano all’Ordoviciano
Dal Cambriano all’Ordoviciano
L’Ordoviciano (488.3-433.7
milioni di anni fa)
Oggi l’Ordoviciano viene
collocato tra 488.3 e
433.7 milioni di anni fa
L’Ordoviciano (485-444 milioni di anni fa)
Il nome fu proposto da Charles Lapworth
alla fine del 1800 e si riferisce alla tribù
celtica degli Ordovici
ORDOVICIANO
Paleogeografia: Ordoviciano
I continenti Laurentia, Baltica e Siberia sono separati dal Gondwana
L’oceano Giapetico separa Baltica da Laurentia, l’oceano Rheico separa Baltica da Gondwana
Clima: Ordoviciano inferiore e medio
Durante quasi tutto l’Ordoviciano le condizioni climatiche erano di greenhouse
Great Ordovician Biodiversification Event
40 milioni di anni dopo l’esplosione cambriana, la fauna cambriana viene
‘sostituita’ da una fauna ricca di sospensivori e organismi pelagici
Three Great Evolutionary Faunas e Great
Ordovician Biodiversification Event
The history of family diversity of the three great
“faunas” of marine animals, showing a Cambrian phase,
a Paleozoic phase and a “modern” phase. The three
phases add together to produce the overall pattern of
diversification in Fig. 20.2a. Geological period
abbreviations are standard, running from Vendian (V) to
Tertiary (T). (Based on Sepkoski 1984.)
Three Great Evolutionary Faunas e Great
Ordovician Biodiversification Event
Ordovician Meteor Event:
la causa del Great Ordovician Biodiversification Event:
Si ipotizza che la biodiversificazione ordoviciana sia legata a
piccoli impatti, che avrebbero creato nuove nicchie
Clima: Ordoviciano medio e superiore
Durante il tardo Ordoviciano c’è una glaciazione (Hirnantian glaciation): condizioni di
icehouse
Clima: tardo Ordoviciano
Ci sono evidenze
isotopiche per la
glaciazione di fine
Ordoviciano
Estinzione di massa Ordoviciano-
Siluriano
Estinzione di massa Ordoviciano-Siluriano
La glaciazione ed una supernova sono le cause ipotizzate come la causa
dell’estinzione
LOFOFORATI
Cosa hanno in comune foronidei, briozoi e brachiopodi?
Foronideo Briozoo
Brachiopode
Cosa hanno in comune foronidei, briozoi e brachiopodi?
Foronidei
Briozoi Brachiopodi
presentano un complesso organo di nutrizione, il lofoforo (=cresta o braccio dotato di tentacoli
nel cui interno vi è un’estensione della cavità celomatica)
per questo motivo sono chiamati lofoforati
FORONIDEI
I foronidei (phoronids, horseshoe worms) sono organismi vermiformi con lofoforo
Phylum Phoronidea
I foronidei costituiscono uno dei phyla con minor numero di specie, anche se in ambienti
marini poco profondi possono essere molto abbondanti
I foronidei sono tutti marini
Phylum Phoronidea
Non si conoscono resti fossili certi di
foronidi
Talpina è una traccia di bioerosione che si
trova anche nei belemniti; potrebbe essere
stata prodotta da foronidi
L’icnogenere Skolithos è una tana verticale
che è attribuita, tra gli altri, ad anellidi e
foronidi
Alcuni icnogeneri potrebbero essere stati
prodotti da foronidi:
Phylum Phoronidea
Talpina è una traccia di bioerosione
che si trova anche nei belemniti;
potrebbe essere stata prodotta da
foronidi
L’icnogenere Skolithos è una tana verticale
che è attribuita, tra gli altri, ad anellidi e
foronidi
Alcuni icnogeneri potrebbero essere
stati prodotti da foronidi:
BRACHIOPODI
I brachiopodi: Phylum Brachiopoda
Phylum Brachiopoda
I Brachiopodi sono uno dei gruppi di invertebrati di maggior successo in termini di
abbondanza e diversità
I Brachiopodi raggiungono pochi
centimetri, anche se alcune
specie paleozoiche possono
ragggiungere dimensioni di 20
cm (Stringocephalus) e 30 cm
(Productus)
I brachiopodi sono animali
marini con un organo ciliato di
nutrimento (lofoforo)
compreso tra due conchiglie
(valve)
I Brachiopodi sono apparsi
nel Cambriano e sono
presenti ancora oggi nei mari
Distribuzione stratigrafica
Classificazione
Inarticolati: conchiglia organo-
fosfatica
Articolati: apparato cardinale,
comune presenza di un
brachidio
Tradizionalmente i Brachiopodi sono suddivisi in:
Recenti analisi filogenetiche cladistiche e molecolari hanno mostrato che è meglio parlare
di tre subphyla, Linguliformea, Craniiformea e Rhynconelliformea
Classificazione
Representatives of the main orders of non-articulates and
articulates. Non-articulates:
(a) Pseudolingula (Ordovician lingulide), (b) Nushibella
(Ordovician siphonotretide), (c) Numericoma (Ordovician
acrotretide), (d) Dinobolus (Silurian trimerellide) and (e) Crania
(Paleogene craniide). Articulates: (f) Sulevorthis (Ordovician
orthide), (g) Rafinesquina (Ordovician strophomenide), (h)
Grandaurispina (Permian productide), (i) Marginifera (Permian
productide), (j) Cyclacantharia (Permian richthofeniid), (k)
Neospirifera (Permian spiriferide), (l, m) Rostricelulla (Ordovician
rhynchonellide) and (n, o) Tichosina (Pleistocene terebratulide).
Magnification approximately ×2 (a, e–g, l, m), ×8 (b), ×60 (c), ×1
(d, h–k, n, o). (Courtesy of Lars Holmer (a), Michael Bassett (g),
Robin Cocks (j) and Richard Grant (h, i, k, l).)
Linguliformea, Craniiformea e
Rhynconelliformea si distinguono per
composizione del guscio e morfologia
Forma e funzione
Un brachiopode in azione
Brachiopod morphologies: (a) internal features of a lingulate, (b) exterior of a burrowing lingulate, (c)
internal terminology of a craniform calciate, (d) internal features of a terebratulide, (e) external
terminology of a typical articulate, (f) internal terminology of both valves of a terebratulide, and (g)
main types of brachiopod lophophore.
Forma e funzione
Forma e funzione
Brachiopod morphologies: (a) internal features of a lingulate, (b) exterior of a burrowing lingulate, (c)
internal terminology of a craniform calciate, (d) internal features of a terebratulide, (e) external
terminology of a typical articulate, (f) internal terminology of both valves of a terebratulide, and (g)
main types of brachiopod lophophore.
Le conchiglie dei Brachiopodi: inequivalvi ed equilaterali
La conchiglia di
un Brachiopode è
composta da due
valve ineguali
(inequivalvi) ma
simmetricamente
sviluppate
(equilaterali)
Valve nei brachiopodi e nei bivalvi
Valva: una delle
due parti che
compongono la
conchiglia di un
tipico mollusco
bivalve o di un
brachiopode
Valve nei brachiopodi
Valva
brachiale o
dorsale: è in
genere la
più piccola
Valva
peduncolare
o ventrale:
valva che,
almeno in
origine, è in
rapporto con
il peduncolo;
è in genere la
più grande
Mantello
Le parti molli di un Brachiopodi sono racchiuse in un mantello composto da foglietti
muscolari
Lofoforo
Il lofoforo determina con i suoi movimenti delle correnti d’acqua per la nutrizione e la
respirazione
Lofoforo e brachidio
La struttura scheletrica interna più importante è il brachidio che si sviluppa dalla valva
brachiale come secrezione del lofoforo
Peduncolo: organo
cilindrico molle che
sporge
posteriormente dalla
conchiglia; serve per
fissarsi al substrato
Peduncolo
Delthyrium e deltidium
Nello stadio giovanile dei brachiopodi, il peduncolo esce dalla parte posteriore della
valva peduncolare attraverso un’apertura triangolare detta deltirio
Nel corso dello
sviluppo il deltirio
viene ristretto dallo
sviluppo di piastre
deltidiali che formano
il deltidio
Le piastre deltidiali
delimitano un’apertura
ridotta detta foramen
Il notothyrium è una
piccola zona triangolare
nella zona della cerniera
situata in posizione
opposta al deltirio
Umbone
Umbone: il ‘becco’ della conchiglia
dei brachiopodi. Lo stesso termine
viene usato per indicare una delle
sporgenze di ciascun lato della
regione della cerniera nella
conchiglia dei bivalvi
Notothyrium: apertura più
piccola nella valva brachiale
Deltirio: apertura triangolare
nella valva peduncolare
Interarea: zona che ha
ornamentazione diversa dal
resto della conchiglia situata
lungo la commessura cardinale,
in prevalenza situata sulla valva
peduncolare
Interarea, delthyrium e
notothyrium
Commessura e margine cardinale
Commessura: margine lungo il quale le due valve vengono a contatto
Denti
Teeth of articulated brachiopods: (a) deltidiodont and (b) cyrtomatodont dentition.
Ornamentazione
Ultrastruttura del guscio dei brachiopodi: punctae
Shell secretion at the margins of Notosaria. (Based on Williams, A. 1968. Lethaia 1.)
Molti gusci sono perforati da piccoli fori (punctae) che ospitano estensioni digitate del
mantello (ceca)
Muscoli
I brachiopodi
controllano
l’apertura e la
chiusura delle
valve
Muscoli, canali del mantello
Riproduzione
I sessi sono separati
Le larve sono planctoniche
Brachiopod larvae. (a) Ventral and (b) dorsal valves of the brachiopod Onniella. Black arrows indicate
the anterior extent of the larval shell. Scale bars, 200 µm. (From Freeman & Lundelius 2005.)
Modo di vita: mobilità
I brachiopodi sono sessili,
anche se non tutti
Brachiopod lifestyles. (Courtesy of
David Harper and Roisin Moran.)
Gran parte dei brachiopodi si
fissavano al substrato (duro o
soffice) con il peduncolo
I brachiopodi potevano essere
infaunali, pseudoinfaunali,
infaunali
Modo di vita: trofismo
I brachiopodi si nutrono del particellato in sospensione
Ambiente
I brachiopodi sono tutti indicatori di ambiente marino
A parte poche eccezioni (es. Lingula) sono tutti stenoalini
Mesozoic palaeocommunities developed across Alpine Europe. Numbers 1 to 7 refer to the seven
different biotypes described on the figure. (Based on Ager, D.V. 1965. Palaeogeogr. Palaeoclimatol.
Palaeoecol. 1.)
Paleoecologia
Brachiopod predation: boring of Oichnus paraboloides in the conjoined valves of Terebratulina from
the Pleistocene rocks of Barbados. Scale bar is in millimeters. (Courtesy of Stephen Donovan.)
Paleoecologia
Morphological variation in Terebratalia from the San Juan islands related to changing hydrodynamic
conditions. (From Schumann 1991.)
Si possono confondere con…
I brachiopodi si possono confondere con i bivalvi; alcuni dei
caratteri per distinguerli sono:
Nei bivalvi la conchiglia è perlopiù
inequivalve
I brachiopodi hanno un umbone
perforato
Nei brachiopodi la conchiglia è
inequivalve
Nei brachiopodi la conchiglia è
equilaterale
Nei bivalvi la conchiglia è perlopiù
inequilaterale
I bivalvi non hanno un umbone
perforato
Icnofossili di brachiopode: Lingulichnus
BRIOZOI
Briozoi
I Briozoi sono l’unico
phylum in cui tutte le
specie sono coloniali
Briozoi
Briozoi
I Briozoi sono apparsi nell’Ordoviciano e sono presenti ancora oggi
Distribuzione stratigrafica e classificazione
Stratigraphic ranges and absolute abundances of the main bryozoan groups. Geological period
abbreviations are standard, running from Ordovician (O) to Neogene (N). (From Taylor, 1985.)
Forma e funzione
Sia la bocca che il lofoforo sono retrattili
Forma e funzione
I principali termini per descrivere i briozoi sono:
3) Zoecio: rivestimento
2) Zooide: singolo individuo membro di una colonia di animali; è costituito da un polipide
incluso entro un involucro
1) Zoario: colonia di briozoi
Forma e funzione
Forma e funzione
Morphology of two living bryozoans: (a) a stenolaemate and (b) a
gymnolaemate. (Based on various sources.)
Forma e funzione
The modular construction of a colony using Lego blocks: complex forms are generated by iteration of
higher order modular units. (From Hageman 2003.)
Some bryozoan genera: (a) Rhabdomeson (Carboniferous cryptostome), (b) Rectifenestella
(Carboniferous fenestrate), (c) Fistulipora (Carboniferous cystopore), (d) Penniretepora (Carboniferous
fenestrate), (e) Archimedes (Carboniferous fenestrate), (f) Archaeofenestella (Silurian fenestrate), (g)
Lunulites (Cretaceous cheilostome), (h) Castanapora (Cretaceous cheilostome). Magnification
approximately ×30 (a), ×15 (b, c), ×1 (d–f), ×5 (g), ×20 (h). (a–c, courtesy of Patrick Wyse Jackson; d–h,
from Taylor 1985.)
Forma e funzione
Zoecio
Zoecio: rivestimento; può essere calcareo
Zoario
Le colonie (zoari)
presentano:
• Autozoeci (o zoeci):
individui non
specializzati;
• Eterozoeci: tutti gli altri,
tra cui ooeci (incubatori
nella riproduzione
sessuale), cenozoeci
(danno luogo alle
ramificazioni), avicularie
e vibracularie (individui
con funzione di difersa o
cattura della preda)
Zooide
Ogni singolo individuo (zooide) è costituito da un polipoide incluso entro un involucro
Riproduzione
Riproduzione assessuata e sessuata
Gli individui sono ermafroditi
Modo di vita: mobilità e trofismo
Sessili
Si nutrono del materiale in sospensione
Ambiente
I Briozoi sono acquatici, prevalentemente marini
Prediligono acque ben ossigenate, spesso agitate, purché limpide
Applicazione paleoecologica
(a) Cluster analysis of bryozoan growth forms across a
shelf–slope transition, showing an inner shelf A (clastic
dominated), inner shelf B (carbonate dominated),
outer shelf and slope. The cluster analysis, using a
distance coefficient (x-axis) and average group linkage,
indicates the presence of four distinctive assemblages.
(b) Distribution of growth forms across the onshore–
offshore gradient within the assemblages identified by
cluster analysis. (Based on Hageman et al. 1997.)
Possono essere confusi con…
Coralli
Idroidi
Fonti
Andrea Baucon
www.tracemaker.com
https://www.researchgate.net/profile/Andrea_Baucon
http://www.linkedin.com/in/andrea-baucon-tracemaker/
https://www.instagram.com/the_tracemaker/
https://www.youtube.com/user/terragaze
Contatti
https://www.slideshare.net/AndreaBaucon

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Ordoviciano 1

  • 1. Lezione 25 Ordoviciano 1 Cos’è il great Ordovician Biodiversification Event? Cosa hanno in comune brachiopodi, briozoi e foronidei? Andrea Baucon – Corso di Paleontologia (v. 1.0) Licenza Creative Commons: Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo
  • 6. L’Ordoviciano (488.3-433.7 milioni di anni fa) Oggi l’Ordoviciano viene collocato tra 488.3 e 433.7 milioni di anni fa
  • 7. L’Ordoviciano (485-444 milioni di anni fa) Il nome fu proposto da Charles Lapworth alla fine del 1800 e si riferisce alla tribù celtica degli Ordovici
  • 9. Paleogeografia: Ordoviciano I continenti Laurentia, Baltica e Siberia sono separati dal Gondwana L’oceano Giapetico separa Baltica da Laurentia, l’oceano Rheico separa Baltica da Gondwana
  • 10. Clima: Ordoviciano inferiore e medio Durante quasi tutto l’Ordoviciano le condizioni climatiche erano di greenhouse
  • 11. Great Ordovician Biodiversification Event 40 milioni di anni dopo l’esplosione cambriana, la fauna cambriana viene ‘sostituita’ da una fauna ricca di sospensivori e organismi pelagici
  • 12. Three Great Evolutionary Faunas e Great Ordovician Biodiversification Event The history of family diversity of the three great “faunas” of marine animals, showing a Cambrian phase, a Paleozoic phase and a “modern” phase. The three phases add together to produce the overall pattern of diversification in Fig. 20.2a. Geological period abbreviations are standard, running from Vendian (V) to Tertiary (T). (Based on Sepkoski 1984.)
  • 13. Three Great Evolutionary Faunas e Great Ordovician Biodiversification Event
  • 14. Ordovician Meteor Event: la causa del Great Ordovician Biodiversification Event: Si ipotizza che la biodiversificazione ordoviciana sia legata a piccoli impatti, che avrebbero creato nuove nicchie
  • 15. Clima: Ordoviciano medio e superiore Durante il tardo Ordoviciano c’è una glaciazione (Hirnantian glaciation): condizioni di icehouse
  • 16. Clima: tardo Ordoviciano Ci sono evidenze isotopiche per la glaciazione di fine Ordoviciano
  • 17. Estinzione di massa Ordoviciano- Siluriano
  • 18. Estinzione di massa Ordoviciano-Siluriano La glaciazione ed una supernova sono le cause ipotizzate come la causa dell’estinzione
  • 20. Cosa hanno in comune foronidei, briozoi e brachiopodi? Foronideo Briozoo Brachiopode
  • 21. Cosa hanno in comune foronidei, briozoi e brachiopodi? Foronidei Briozoi Brachiopodi presentano un complesso organo di nutrizione, il lofoforo (=cresta o braccio dotato di tentacoli nel cui interno vi è un’estensione della cavità celomatica) per questo motivo sono chiamati lofoforati
  • 23. I foronidei (phoronids, horseshoe worms) sono organismi vermiformi con lofoforo Phylum Phoronidea I foronidei costituiscono uno dei phyla con minor numero di specie, anche se in ambienti marini poco profondi possono essere molto abbondanti I foronidei sono tutti marini
  • 24. Phylum Phoronidea Non si conoscono resti fossili certi di foronidi Talpina è una traccia di bioerosione che si trova anche nei belemniti; potrebbe essere stata prodotta da foronidi L’icnogenere Skolithos è una tana verticale che è attribuita, tra gli altri, ad anellidi e foronidi Alcuni icnogeneri potrebbero essere stati prodotti da foronidi:
  • 25. Phylum Phoronidea Talpina è una traccia di bioerosione che si trova anche nei belemniti; potrebbe essere stata prodotta da foronidi L’icnogenere Skolithos è una tana verticale che è attribuita, tra gli altri, ad anellidi e foronidi Alcuni icnogeneri potrebbero essere stati prodotti da foronidi:
  • 27. I brachiopodi: Phylum Brachiopoda
  • 28. Phylum Brachiopoda I Brachiopodi sono uno dei gruppi di invertebrati di maggior successo in termini di abbondanza e diversità I Brachiopodi raggiungono pochi centimetri, anche se alcune specie paleozoiche possono ragggiungere dimensioni di 20 cm (Stringocephalus) e 30 cm (Productus) I brachiopodi sono animali marini con un organo ciliato di nutrimento (lofoforo) compreso tra due conchiglie (valve)
  • 29. I Brachiopodi sono apparsi nel Cambriano e sono presenti ancora oggi nei mari Distribuzione stratigrafica
  • 30. Classificazione Inarticolati: conchiglia organo- fosfatica Articolati: apparato cardinale, comune presenza di un brachidio Tradizionalmente i Brachiopodi sono suddivisi in: Recenti analisi filogenetiche cladistiche e molecolari hanno mostrato che è meglio parlare di tre subphyla, Linguliformea, Craniiformea e Rhynconelliformea
  • 31. Classificazione Representatives of the main orders of non-articulates and articulates. Non-articulates: (a) Pseudolingula (Ordovician lingulide), (b) Nushibella (Ordovician siphonotretide), (c) Numericoma (Ordovician acrotretide), (d) Dinobolus (Silurian trimerellide) and (e) Crania (Paleogene craniide). Articulates: (f) Sulevorthis (Ordovician orthide), (g) Rafinesquina (Ordovician strophomenide), (h) Grandaurispina (Permian productide), (i) Marginifera (Permian productide), (j) Cyclacantharia (Permian richthofeniid), (k) Neospirifera (Permian spiriferide), (l, m) Rostricelulla (Ordovician rhynchonellide) and (n, o) Tichosina (Pleistocene terebratulide). Magnification approximately ×2 (a, e–g, l, m), ×8 (b), ×60 (c), ×1 (d, h–k, n, o). (Courtesy of Lars Holmer (a), Michael Bassett (g), Robin Cocks (j) and Richard Grant (h, i, k, l).) Linguliformea, Craniiformea e Rhynconelliformea si distinguono per composizione del guscio e morfologia
  • 34. Brachiopod morphologies: (a) internal features of a lingulate, (b) exterior of a burrowing lingulate, (c) internal terminology of a craniform calciate, (d) internal features of a terebratulide, (e) external terminology of a typical articulate, (f) internal terminology of both valves of a terebratulide, and (g) main types of brachiopod lophophore. Forma e funzione
  • 35. Forma e funzione Brachiopod morphologies: (a) internal features of a lingulate, (b) exterior of a burrowing lingulate, (c) internal terminology of a craniform calciate, (d) internal features of a terebratulide, (e) external terminology of a typical articulate, (f) internal terminology of both valves of a terebratulide, and (g) main types of brachiopod lophophore.
  • 36. Le conchiglie dei Brachiopodi: inequivalvi ed equilaterali La conchiglia di un Brachiopode è composta da due valve ineguali (inequivalvi) ma simmetricamente sviluppate (equilaterali)
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  • 38. Valve nei brachiopodi e nei bivalvi Valva: una delle due parti che compongono la conchiglia di un tipico mollusco bivalve o di un brachiopode
  • 39. Valve nei brachiopodi Valva brachiale o dorsale: è in genere la più piccola Valva peduncolare o ventrale: valva che, almeno in origine, è in rapporto con il peduncolo; è in genere la più grande
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  • 46. Mantello Le parti molli di un Brachiopodi sono racchiuse in un mantello composto da foglietti muscolari
  • 47. Lofoforo Il lofoforo determina con i suoi movimenti delle correnti d’acqua per la nutrizione e la respirazione
  • 48. Lofoforo e brachidio La struttura scheletrica interna più importante è il brachidio che si sviluppa dalla valva brachiale come secrezione del lofoforo
  • 49. Peduncolo: organo cilindrico molle che sporge posteriormente dalla conchiglia; serve per fissarsi al substrato Peduncolo
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  • 53. Delthyrium e deltidium Nello stadio giovanile dei brachiopodi, il peduncolo esce dalla parte posteriore della valva peduncolare attraverso un’apertura triangolare detta deltirio Nel corso dello sviluppo il deltirio viene ristretto dallo sviluppo di piastre deltidiali che formano il deltidio Le piastre deltidiali delimitano un’apertura ridotta detta foramen Il notothyrium è una piccola zona triangolare nella zona della cerniera situata in posizione opposta al deltirio
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  • 56. Umbone Umbone: il ‘becco’ della conchiglia dei brachiopodi. Lo stesso termine viene usato per indicare una delle sporgenze di ciascun lato della regione della cerniera nella conchiglia dei bivalvi
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  • 58. Notothyrium: apertura più piccola nella valva brachiale Deltirio: apertura triangolare nella valva peduncolare Interarea: zona che ha ornamentazione diversa dal resto della conchiglia situata lungo la commessura cardinale, in prevalenza situata sulla valva peduncolare Interarea, delthyrium e notothyrium
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  • 61. Commessura e margine cardinale Commessura: margine lungo il quale le due valve vengono a contatto
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  • 65. Denti Teeth of articulated brachiopods: (a) deltidiodont and (b) cyrtomatodont dentition.
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  • 74. Ultrastruttura del guscio dei brachiopodi: punctae Shell secretion at the margins of Notosaria. (Based on Williams, A. 1968. Lethaia 1.) Molti gusci sono perforati da piccoli fori (punctae) che ospitano estensioni digitate del mantello (ceca)
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  • 79. Riproduzione I sessi sono separati Le larve sono planctoniche Brachiopod larvae. (a) Ventral and (b) dorsal valves of the brachiopod Onniella. Black arrows indicate the anterior extent of the larval shell. Scale bars, 200 µm. (From Freeman & Lundelius 2005.)
  • 80. Modo di vita: mobilità I brachiopodi sono sessili, anche se non tutti Brachiopod lifestyles. (Courtesy of David Harper and Roisin Moran.) Gran parte dei brachiopodi si fissavano al substrato (duro o soffice) con il peduncolo I brachiopodi potevano essere infaunali, pseudoinfaunali, infaunali
  • 81. Modo di vita: trofismo I brachiopodi si nutrono del particellato in sospensione
  • 82. Ambiente I brachiopodi sono tutti indicatori di ambiente marino A parte poche eccezioni (es. Lingula) sono tutti stenoalini Mesozoic palaeocommunities developed across Alpine Europe. Numbers 1 to 7 refer to the seven different biotypes described on the figure. (Based on Ager, D.V. 1965. Palaeogeogr. Palaeoclimatol. Palaeoecol. 1.)
  • 83. Paleoecologia Brachiopod predation: boring of Oichnus paraboloides in the conjoined valves of Terebratulina from the Pleistocene rocks of Barbados. Scale bar is in millimeters. (Courtesy of Stephen Donovan.)
  • 84. Paleoecologia Morphological variation in Terebratalia from the San Juan islands related to changing hydrodynamic conditions. (From Schumann 1991.)
  • 85. Si possono confondere con… I brachiopodi si possono confondere con i bivalvi; alcuni dei caratteri per distinguerli sono: Nei bivalvi la conchiglia è perlopiù inequivalve I brachiopodi hanno un umbone perforato Nei brachiopodi la conchiglia è inequivalve Nei brachiopodi la conchiglia è equilaterale Nei bivalvi la conchiglia è perlopiù inequilaterale I bivalvi non hanno un umbone perforato
  • 89. I Briozoi sono l’unico phylum in cui tutte le specie sono coloniali Briozoi
  • 91. I Briozoi sono apparsi nell’Ordoviciano e sono presenti ancora oggi Distribuzione stratigrafica e classificazione Stratigraphic ranges and absolute abundances of the main bryozoan groups. Geological period abbreviations are standard, running from Ordovician (O) to Neogene (N). (From Taylor, 1985.)
  • 92. Forma e funzione Sia la bocca che il lofoforo sono retrattili
  • 93. Forma e funzione I principali termini per descrivere i briozoi sono: 3) Zoecio: rivestimento 2) Zooide: singolo individuo membro di una colonia di animali; è costituito da un polipide incluso entro un involucro 1) Zoario: colonia di briozoi
  • 95. Forma e funzione Morphology of two living bryozoans: (a) a stenolaemate and (b) a gymnolaemate. (Based on various sources.)
  • 96. Forma e funzione The modular construction of a colony using Lego blocks: complex forms are generated by iteration of higher order modular units. (From Hageman 2003.) Some bryozoan genera: (a) Rhabdomeson (Carboniferous cryptostome), (b) Rectifenestella (Carboniferous fenestrate), (c) Fistulipora (Carboniferous cystopore), (d) Penniretepora (Carboniferous fenestrate), (e) Archimedes (Carboniferous fenestrate), (f) Archaeofenestella (Silurian fenestrate), (g) Lunulites (Cretaceous cheilostome), (h) Castanapora (Cretaceous cheilostome). Magnification approximately ×30 (a), ×15 (b, c), ×1 (d–f), ×5 (g), ×20 (h). (a–c, courtesy of Patrick Wyse Jackson; d–h, from Taylor 1985.)
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  • 106. Zoario Le colonie (zoari) presentano: • Autozoeci (o zoeci): individui non specializzati; • Eterozoeci: tutti gli altri, tra cui ooeci (incubatori nella riproduzione sessuale), cenozoeci (danno luogo alle ramificazioni), avicularie e vibracularie (individui con funzione di difersa o cattura della preda)
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  • 108. Zooide Ogni singolo individuo (zooide) è costituito da un polipoide incluso entro un involucro
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  • 113. Riproduzione Riproduzione assessuata e sessuata Gli individui sono ermafroditi
  • 114. Modo di vita: mobilità e trofismo Sessili Si nutrono del materiale in sospensione
  • 115. Ambiente I Briozoi sono acquatici, prevalentemente marini Prediligono acque ben ossigenate, spesso agitate, purché limpide
  • 116. Applicazione paleoecologica (a) Cluster analysis of bryozoan growth forms across a shelf–slope transition, showing an inner shelf A (clastic dominated), inner shelf B (carbonate dominated), outer shelf and slope. The cluster analysis, using a distance coefficient (x-axis) and average group linkage, indicates the presence of four distinctive assemblages. (b) Distribution of growth forms across the onshore– offshore gradient within the assemblages identified by cluster analysis. (Based on Hageman et al. 1997.)
  • 117. Possono essere confusi con… Coralli Idroidi
  • 118. Fonti